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lunedì 20 dicembre 2010

la tradizione a Sellia del fuoco di Natale: acceso in piazza la sera della vigilia di Natale per riscaldare la nascita di Gesù Bambino

Oggi per preparare il fuoco da accendera  la notte di natale nella piazza di fronte la Chiesa, ci pensa il comune con degli operai. Sino agli anni 80 non era cosi,il comune non toglieva neppure una lira, ma ci pensavano i ragazzi che mesi prima si mettevano nel raccogliere in giro vari “stroppi” che venivano depositati in un angolo della piazza non prima però di costruirci intorno un recinto fatto di “jnostrari” insieme a dei rami di “spinari” il tutto perché succedeva spesso che nottetempo alcuni pezzi ,quelli più piccoli venivano rubati per riscaldare la propria abitazione da qualche persona che non poteva provvedere nel farsi la scorta di legna per l’inverno. Alcuni giorni prima della vigilia alcuni ragazzi più piccoli giravano per il paese con una carriola e ognuno dava il proprio” zuccu” per riscaldare la nascita Gesù Bambino per  quando verso la mezzanotte sarebbe nato in una umile mangiatoia.Tutti contribuivano dando della legna, perché si vedeva nel fuoco un segno, un dono,un piccolo dono dato a Gesù Bambino,erano infatti parecchi i bambini che portavano direttamente la sera della vigilia prima di entrare in chiesa un piccolo ceppo di legno che veniva buttato direttamente sul fuoco da poco acceso. I ragazzi più grandi oltre a sistemare  a forma di piramide la tanta legna raccolta dove in cima veviva sistemato l’oggeto più strano di legno raccolto,tipo: una vecchia botte,un tavolino,una credenza ecc…, erano anche  quelli che provvedevano ad accenderlo;  spesso non mancava qualche animata discussione perché ognuno si voleva prendere il merito di averlo acceso per primo. Ritornando ai giorni nostri nessun ragazzo si sognerebbe più di andare in giro per i vari terreni nel trasportare sino in piazza la legna,invece una volta anche sotto la pioggia con pochi mezzi a disposizione si andava alla ricerca di legna per la notte di natale. Anche alla piazza del rione palazzine veniva  acceso un fuoco, il tutto serviva a tenere viva una sana competizione.Non posso dimenticarmi un anno quando un enorme,ma veramente enorme “stroppa”  fu scaricata da un camion vicino la fontana di “ sutta u ponta” perché non riusciva ad arrivare sino in piazza, (anche perché l’attuale strada con lo scempio del nuovo cavalcavia non era stata ancora realizzata) ebbene per chiamare gente nel aiutare i ragazzi nel trasportarla  sino in piazza, fecero......
suonare le campane con la sirena…. molte persone accorsero, alcune anche per curiosità  aiutando cosi nel far arrivare l’enorme stroppa sino a destinazione per essere poi accesa nella notte del Santo Natale, dove spesso alcune braci rimanevano accese sino a Capodanno.
 Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte

8 commenti:

  1. Oggi per preparare il fuoco da accendera la notte di natale nella piazza di fronte la Chiesa, ci pensa il comune con degli operai. Sino agli anni 80 non era cosi,il comune non toglieva neppure una lira, ma ci pensavano i ragazzi che mesi prima si mettevano nel raccogliere in giro vari “stroppi” per riscaldare la nascita di Gesù Bambino.

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  2. Bello fare un salto nel periodo mitico della nostra giovinezza,quando tutto si faceva per lo spirito di gruppo e per il senso di appartenenza.
    Domenico.

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  3. come non ricordarsi le tante mangiate,ubriacature davanti il fuoco di natale sino all'alba per poi andare a cantare la strina.
    Gianni MI

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  4. Forse anche perchè il fuoco di natale non viene più vissuto in prima persona come nel bel racconto non si sente più quella magia.

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  5. Bellissima tradizione .. quella del fuoco di Natale , e quanta emozione da ragazzi quando si nadava a cercare nelle varie famiglie il famoso " ziccu" per u "focu" le quali a dier il vero erano felicissimi di offrilo a Gesù Bambino. ed anche perchè .. eravamo molto dispettosi .. e se trovavamo qualcuno che si rifiutava... questo correva il rischio quasi sicuro . di vedersi sparire l'intera legnaia ( Catasta). Eè vero il comune non metteva una lira.. ma a me sembrava anche giusto .. queste sono cose che devono essere fatte dalla collettività con fede.Devo dire per amore di verità che la competizione fra il centro Storico e le palazzine ..era quasi sempre vinta dai " Barraccunari".. il loro fuoco durava fino all'Epifania ed oltre.. altri tempi.. quanta... nostalgia Ciao G.F.

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  6. Certo come diceva giustamente l'amico G.F. che gusto ci sarebbe se ci avrebbe pensato il comune.Mi ricordo benissimo quando la sera della vigilia arrivai a casa completamente di colore marrone,ero caduto paru paru dentro una pozzanghera mentre aiutavo a trasportare con delle funi un enorme tronco di cerza. Totò

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  7. Molto bello leggere queste storie, mi fate diventare ragazzino.

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