domenica 31 gennaio 2010

LETTERA DI RINGRAZIAMENTO DI DON FRANCESCO

Parrocchia San Nicola di Bari – Sellia

Una lettera per dire GRAZIE

Carissimi,

scrivere questa lettera di ringraziamento è per me doveroso ma prima ancora è un piacere immenso farlo. Neanche venti giorni fa nella preghiera pensavo: “devo fare qualcosa per Sellia” e mi è venuto in mente di organizzare “La settimana della pace”. Non vi nascondo, amici cari, che farlo non è stato per niente facile. Tante le difficoltà, tante le tentazioni ma sono andato fino in fondo, perché come dicevo questa mattina nell’omelia della giornata conclusiva della settimana della pace, quando uno vuole una cosa lotta fino alla fine per averla.

Va detta la verità: non sono stato solo. Un equipe favolosa di persone mi ha affiancato e ha lavorato insieme a me. Abbiamo cercato il più possibile di coinvolgere tutti. Non posso fare un elenco dettagliato di nomi, non li ricorderei tutti, ma voglio ringraziare tutti i responsabili dei forum, dei siti, dei blog che si sono fatti voce della mia voce e mi hanno permesso di pubblicare tutte le lettere, locandine e programmi. Ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione Comunale per la preziosa collaborazione, per averci permesso di usare i locali, di aver contribuito alle spese. Grazie agli operai del comune. Grazie a vigili, alle forze dell’ordine. Grazie a quanto hanno instancabilmente lavorato per allestire le chiese, la palestra, hanno distribuito lettere per ogni singola famiglia. Grazie alla generosità delle mamme e dei papà, al lavoro instancabile dei catechisti, del coro parrocchiale, grazie ai bambini, il nostro futuro e la nostra speranza, grazie ai giovani e in particolare ai giovani della Consulta che non mi hanno abbandonato un attimo. Grazie a tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza per la loro preziosa presenza. Grazie agli anziani per avermi affiancato con tanta preghiera. Insomma, grazie, grazie, grazie a tutti ma il grazie più grande al Signore che ci ha fatto dono della pace e della serenità.

Amici, in questa giornata mi sono commosso, perché amo Sellia e amo i Selliesi e il grande desiderio e il bene più sommo per SELLIA E I SELLIESI. A chi vuole sapere l’esito della giornata dico: è stato favoloso, grande, sublime, contro ogni aspettativa. Una preghiera composta e sentita, una presenza importante. Credetemi se vi dico che non ho visto tanta gente in Chiesa neanche la notte di Natale. Il pomeriggio abbiamo poi passato cinque ore di fila in Palestra senza farci mancare nulla, dalle musiche ai balli, dalla meditazione, ai giochi, alla torta e spumante, ai fuochi, al rinfresco.

Non ho più parole se non quella di dirvi: continuate su questa scia e ritorneremo ad essere il paese più invidiato. Grazie di cuore a tutti e che Dio vi benedica e vi faccia sempre dono della sua pace

Don Francesco

sabato 30 gennaio 2010

PROVERBI CALABRESI SUL MAIALE

 " Ammazzasti u porcu e ti chiudisti e de l'amici toi ti ne scordasti"
Il maiale è sempre stato presente all’interno della civiltà contadina, dell’economia e della cultura calabrese.
  La carne di maiale è sempre stata e per molti versi è ancora, sulla tavola di tutti i calabresi, senza distinzioni né di classe né di collocazione geografica.
  Negli anni passati non c’era una sola famiglia contadina che non allevasse almeno un maiale.
  L’allevamento del maiale rappresentava, oltre che la possibilità di preparare molte delle provviste alimentari di tutto l’anno, una delle principali forme di sostegno per l’economia della famiglia. 
Ci sono molti racconti e leggende che ci narrano come questa usanza diventi un rito, che ha origini antichissime, probabilmente greche e che, in alcuni paesi, si mantiene ancora quasi intatta.
  Ricordiamo che la macellazione del maiale diventa un’occasione di festa e di socialità. Era infatti tradizione che chi “ammazzava“ il maiale invitasse alla sua tavola amici e parenti.Vi proponiamo ora una carrellata di detti e proverbi pieni di sagezza popolare sul maiale del quale parleremo ancora.

giovedì 28 gennaio 2010

LETTERA PER LA PACE DI DON FRANCESCO (DA LEGGERE CON ATTENZIONE )

Carissimi,
così  il poverello d’Assisi, San Francesco che noi tutti conosciamo, molti anni or sono ebbe a pregare il Suo Signore:
“O Signore, fa di me uno strumento della tua Pace:”
Francesco chiede al Signore di essere strumento di pace. Chi è lo strumento di pace? Colui che si adopera in tutto affinché la pace regni in ogni cuore, in ogni casa, in ogni famiglia, nella comunità, nel mondo intero. Cosa deve fare lo strumento di pace?
“Dove è odio, fa ch'io porti l'Amore. Dove è offesa, ch'io porti il Perdono. Dove è discordia, ch'io porti l'Unione. Dove è dubbio, ch'io porti la Fede. Dove è errore, ch'io porti la Verità. Dove è disperazione,ch'io porti la Speranza. Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia. Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce”.
Lo strumento di pace deve distruggere il mare di odio che è nel cuore degli uomini con un oceano d’amore. Deve riparare alle offese con il perdono, deve riporre rimedio alle discordie che possono succedere con gesti di unione. Deve mettere tante parole di speranza nella disperazione, deve dare gioia vera a che è nella tristezza. Deve accendere la luce per coloro che sono nel buio delle tenebre. Per fare tutto questo lo strumento di pace deve sapere che:
O Maestro, fa ch'io non cerchi tanto: Essere consolato, quanto consolare. Essere compreso, quanto comprendere. Essere amato,quanto amare. Poichè: Si è: Dando, che si riceve; Perdonando che si è perdonati; Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
Lo strumento di pace prima di essere consolato dagli altri deve consolare gli altri, prima di essere compreso deve saper comprendere, prima di essere amato deve essere fonte inesauribile di amore, prima di ricevere il perdono dagli altri deve perdonare e se vuole che la pace regni nei cuori ogni giorno deve morire per rinascere.
Cari amici di Sellia e quanto leggete queste parole, con il cuore vi auguro e con il cuore prego che tutti, ma proprio tutti possiate diventare instancabili strumenti di pace in mezzo agli uomini, nelle vostre case, nelle scuole, negli ospedali, sui posti di lavoro, nelle chiese, dappertutto. Per avere la pace la si deve volere e per volerla bisogna fare un passo indietro. Tutti possiamo offendere il fratello i essere offesi dal fratello. Tutti possiamo fare il male al fratello e tutti lo possiamo ricevere. Oggi, però, leggendo questa lettera possiamo fare una scelta: continuare a fare del male e ad offendere oppure dare un taglio netto.
Confido in voi, nel vostro impegno e nella vostra buona volontà. domenica 31 gennaio vi aspetto tutti, tutti, tutti, quelli di Selllia e anche quelli che potendo essere presenti avranno la bontà e la gioia di unirsi a noi se pur venendo da altre parti.
Che il Signore vi benedica e vi conceda la sua santa pace.
Il vostro parroco
Don Francesco Cristofaro

mercoledì 27 gennaio 2010

"U SANGUINAZZU "

La grande diffusione del maiale,anche in tempi a noi remoti, fu dovuta alla circostanza della facilità del suo allevamento: di relativamente piccole dimensioni, onnivoro, si poteva allevare non solo in campagna ma anche all'interno dei paesi,infatti a Sellia sino agli anni 80 i "zimmuni" erano un po’ dappertutto figuratevi che furono costruiti anche all’interno dei ruderi del castello. Non aveva bisogno necessariamente di una sua specifica dimora e poteva razzolare liberamente per terre e per le strade." Norman Douglas", nel suo libro "Old Calabria", racconta che ancora all'inizio del secolo scorso si poteva assistere al passeggio di branchi di maiali, piccoli e neri (che a lui non piacevano), vaganti liberamente nelle strade di tutti i paesi calabresi. Il suo allevamento era economico perché si alimentava con il c.d. "'lavatura" consistente nell'avanzo dei cibi consumati dalla famiglia,condito con la prima sciacquatura dei piatti (ovviamente senza sapone) e arricchito con frutta ed ortaggi non commestibili o perché bacati o perché avevano superato il limite della normale maturazione. La dieta veniva integrata, quando possibile, con prodotti a basso costo come ghiande, lupini, castagne e patate andate a male. Parleremo ancora in altri post del re della tavola Calabrese “u porcu”con altre ricette, curiosità, proverbi. Iniziamo con “u sanguinazzu” vera leccornia di quando eravamo bambini ora magari visto con un pò di disgusto dalle nuove generazioni abituati con le varie merendine e cioccolate ipercaloriche

lunedì 25 gennaio 2010

SELLIA : ANDAMENTO DEMOGRAFICO DURANTE I SECOLI

Ci addentreremo in questo post sul andamento demografico durante i secoli nel nostro paese

Ci addentreremo in questo post sull'andamento demografico durante i secoli nel nostro paese. Sellia prima dell'ultima rovinosa alluvione del 1943 contava circa 2600 abitanti compresa la frazione a mare ,la quale dopo la seconda guerra inizia ad aumentare sempre di più come popolazione arrivando negli anni 50 ad avere una popolazione di circa 1000 abitanti. Nel 1951 Sellia contava in totale 3300 abitanti circa. Oggi invece il divario è veramente marcato: Sellia circa 520 abitanti Sellia marina circa 6000 abitanti .Andando indietro nei secoli si contavano i" fuochi"che consisteva nel nucleo familiare,questo modo di censire la popolazione fu istituito durante il regno di Napoli ,per determinare gli abitanti bisogna moltiplicare i fuochi per 4,5 nel 1276 la popolazione contava circa 244 fuochi cioè circa 1100 abitanti,poco meno di 3 secoli dopo nel 1532 era appena 101 fuochi cioè circa 500 abitanti ,nel 1545 157- nel 1582 283- nel 1595 130- nel 1648 130-nel 1666 120- nel 1795. 207- alla fine del 1700 circa 950 abitanti .Si può notare come la popolazione aumentava o diminuiva molto vistosamente a seconda dei vari periodi storici dovute a guerre,carestie, pestilenze o periodi di pace. Nel grafico sotto viene riportato il censimento durante un intero secolo: dal 1815 al 1901 con le rispettive nascite decessi e alcune volte i matrimoni

sabato 23 gennaio 2010

INIZIAMO TUTTI INSIEMA LA SETTIMANA DELLA PACE


     




SETTIMANA DELLA PACEDomani inizia per la comunità Selliese la settimana della Pace fortemente voluta dal nostro instancabile parroco Don Francesco.Prepariamoci con umiltà e fede a questo importante evento mettendo da parte definitivamente (parola lunga e difficile da attuare ma non impossibile da realizzare)i rancori,divisioni,rivalità,vecchi strascichi che magari ci portiamo da anni dentro.Mettiamo definitivamente la parola FINE,per il bene di Sellia,per il futuro di Sellia che per riemergere ha bisogno dell'aiuto di tutti,tutti senza alcuna distinzione,tutti "da cona du casu a ru jordinu " Domani tutti a Messa per far felice Don Francesco ,per far felice Sellia,ma sopratutto per essere felici noi e vivere nella pace la vera Pace.
riceviamo e pubblichiamo il progamma aggiornato e dettagliato della settimana della Pace

giovedì 21 gennaio 2010

24 GENNAIO 2010 INIZIA LA SETTIMANA DELLA PACE


Parrocchia San Nicola di Bari
Sellia


24 gennaio 2010 INIZIA LA SETTIMANA DELLA PACE

Carissimi amici,

sta per iniziare per noi tutti una settimana bella, intensa che ci vedrà tutti uniti – lo si spera –  come un sol cuore ed una sola anima, a lavorare intensamente, a seminare largamente e con abbondanza il seme della pace. Credo molto in questo evento di grazia e ripongo in questi giorni che celebreremo tutte le mie energie e tutte le mie preghiere e in ogni istante invoco la benedizione di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo, della Vergine Maria, degli angeli e dei santi.

Lasciamo parlare le persone più sante di noi e ascoltiamo cosa ci dicono gli apostoli.

mercoledì 20 gennaio 2010

TOPONOMASTICA DEI TERRENI

Sino all'imminente dopo guerra ,molte famiglie ancora dimoravano stabilmente nelle campagne facendo ritorno al paese solo per prendere viveri o vettovaglie o per le feste principali,barattando i prodotti della terra con altri beni.Quanti bambini sono nati nelle case ormai per lo più diroccate di campagna! Chi possedeva un pezzo di terra era ricco sopratutto se in quel pezzo di terra c'era qualche "cibbia" qualche sorgiva d'acqua. Si piantava e seminava di tutto,basti pensare che durante gli anni dell'ultima guerra non era difficile trovare semi di cacao,di anguria ,di tabacco,di cotone ecc.. senza contare le infinite varietà di cereali.Ogni mese dell'anno veniva sfruttato per seminare qualcosa, la terra era feconda perchè le stagioni erano precisi ,la primavera era primavera  e così via, in ogni valle si sentiva l'acqua che scendeva verso i due fiumi principali.Tanti sono i nomi dati dai nostri antenati ai vari terreni ,noi abbiamo cercato di raccoglierli in ordine alfabetico,sicuramente non definitiva  ,ma grazie ai vostri commenti cercheremo  di renderla tale

martedì 19 gennaio 2010

IL TERRITORIO SELLIESE


Il territorio di Sellia ha una superficie di 12,7 chilometri quadrati per una densità abitativa di 46,93 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 560 metri. Il territorio del comune risulta compreso tra i 147 e i 640 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 493 metri. Zona con pericolosità sismica media, dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. L'Italia è suddivisa in zone sismiche con 4 classi di pericolosità: zona 1 (alta): PGA 0,25gzona 2 (media): 0,15 PGA < 0,25g zona 3 (bassa): 0,05 PGA < 0,15g zona 4 (molto bassa) Sellia confina con i comuni di Albi,Catanzaro, Magisano, Pentone, Simeri Crichi, Soveria Simeri.Mentre il territorio di Sellia Marina è di 40,86 km2 con molti chilometri di spiaggia. Abbiamo fatto questo paragone per capire come fu fatta in maniera frettolosa la divisione tra i comuni Sellia e Sellia Marina nel 1956 esattamente il 13 Dicembre 1956.

lunedì 18 gennaio 2010

SCRIVE SELLIARACCONTA

Mai come in questo periodo ,bisogna reagire per cercare con tutti i mezzi di rasserenare il clima di odio, di ostilità,di inimicizia che va avanti da un bel po' nel nostro piccolo borgo.oltre alla brutta figura che facciamo con i paesi limitrofi,di cui ne eravamo il vanto per unione,armoniosità ecc.. rischiamo di scomparire anche come identità,come appartenenza. Da qui a 20 anni quanti abitanti farà Sellia??? Ecco la vera lotta che dobbiamo intraprendere tutti uniti: cercare in tutti i modi di risollevare il nostro paesello,fermare il calo demografico,fare di tutto per portarlo all'onore della cronaca per fatti positivi che inorgogliscono tutti. Dobbiamo tutti fare un passo indietro e dire "tu hai sbagliato ma anch'io ho commesso degli errori!" basta colori politici uniamoci sotto l'arcobaleno della Pace ,abbiamo la fortuna di avere come parroco un grande Parroco che vuole bene a Sellia e vuole fare di tutto per vederla unita,armoniosa ,e vederla rinascere.Porgiamo la mano a Don Francesco ,porgiamo la mano al nostro vicino senza vedere prima se ci è simpatico oppure no e partecipiamo tutti a questa Settimana della Pace fortemente voluta dal nostro parroco che mai come in questo periodo cade nel momento giusto per togliere definitivamente le divisioni e far entrare la pace, la vera Pace.
Riceviamo e pubblichiamo i particolari su come si svolgerà la marcia della Pace del giorno 27 Gennaio.
Settimana della Pace

Serata della pace animata dai giovani della Consulta di Sellia


Programma

Ore 19:30 la comunità sarà suddivisa in quattro gruppi
Primo gruppo: bambini
Secondo gruppo: giovani
Terzo gruppo: adulti
Quarto gruppo: anziani

Ad ogni gruppo verrà affidato un elemento della natura: acqua, aria, terra, fuoco accompagnato da una delle lettere che formano la parola pace. Questi elementi verranno presi da un punto preciso dai capogruppi e portati nel loro gruppo il quale si dirigerà verso un punto comune (il parcheggio al curvone di Via Madonna della Neve) e da qui partirà la marcia della pace con musiche e canti verso il centro d’aggregazione sociale. Arrivati qui nel piazzale, faremo un momento di preghiera, reciteremo la preghiera di San Francesco, uniremo gli elementi e le lettere per formare la parola pace.

Finito questo momento entreremo dentro e qui ci sarà un momento di intrattenimento con un filmato e il gioco di sarabanda.

Anche in questa serata indosseremo le magliette bianche con il simbolo della pace. Chi desidera la maglietta la può prenotare in parrocchia o rivolgendosi ad Antonella Mele, moglie di Salvatore Lostumbo.

A tutti chiediamo la presenza e la collaborazione. Grazie di cuore. Il Signore benedirà il tuo impegno e i tuoi sforzi.


I giovani della Consulta Don Francesco Cristofaro

venerdì 15 gennaio 2010

QUALSIASI COSA VI DICA, FATELA


Riflessione a partire dal Vangelo della Seconda domenica del Tempo Ordinario
LE NOZZE DI CANA
Carissimo/a,
Attraverso il vangelo di questa seconda domenica del tempo ordinario, ci viene detto come nasce la fede nel cuore degli uomini. La fede nasce dal frutto di un’insieme di collaborazioni. Una fede senza relazioni vere con le Persone che ne sono i “Soggetti”,  non può sostenere la nostra vita. Questa fede non vera è come una canna spezzata che si infila nelle carni di chi si appoggia ad essa. Se sono vere le relazioni, è vera la fede. La fede vera sostiene la vita di chi si appoggia ad essa. Questa fede dona slancio, fortezza, sicurezza, fermezza di cuore e di mente. Ma chi sono i Soggetti della fede con i quali dobbiamo stabilire noi le vere, giuste, sante relazioni? Questi Soggetti sono Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, la Vergine Maria, gli Angeli, i Santi, ogni discepolo di Gesù Signore, ogni altro uomo

SCRIVE SELLIARACCONTA

Provo  immensa gioia nel comunicarvi che a partire da oggi sul nostro blog ci sarà un appuntamento fisso settimanale con il nostro amatissimo parroco Don Francesco Cristofaro ,il quale si è preso l'impegno di inserire settimanalmente un suo commento ,una sua riflessione sul Vangelo.Un piccolo motivo in più per elogiarlo del tanto lavoro,del tanto impegno e devozione che mette quotidianamente al servizio della comunità Selliese.Noi ringraziamo il Signore per averci mandato un ottimo Pastore nel nostro piccolo paese.Cercando di sfruttare ogni occassione della........

mercoledì 13 gennaio 2010

I VECCHIARELLI

Le fritelle "i vecchiarelli" chi sa perche li chiamiamo  così; forse perchè una volta erano le nonne a preparare questa ricetta, oppure perchè sono talmente morbidi da essere mangiati anche dai vecchietti senza i denti.Di questa ricetta ci  sono centinaia di varianti con la zucca,il cavolfiore,con la neonata di pesce,con le zucchine ecc..ecc..dolci o salate noi vi proponiamo quella buonissima con i Juri e cucuzza"

lunedì 11 gennaio 2010

LA COMUNITA' PARROCCHIALE DI SELLIA CELEBRA LA SETTIMANA DELLA PACE


Carissimi,


nei giorni dal 24 al 31 gennaio, la nostra comunità parrocchiale celebrerà  la settimana della pace. La pace è il primo dono che Cristo ha fatto ai credenti dopo la sua risurrezione quando apparendo nel cenacolo saluta i discepoli con queste parole: “pace a voi!”. Con le stesse parole di Cristo, io saluto tutti voi e vi dico: “la pace del Signore Gesù Cristo sia con tutti voi!”.
Quando un uomo ha nel cuore la pace sta bene, è sereno, vive bene le relazioni con Dio e con i fratelli che lo circondano. Quando, per avvenimenti piccoli o grandi che siano, a volte anche per una sola parola detta fuori luogo o interpretata male, la pace esce dal cuore e non si vive più bene, non si è più sereni. Si diventa agitati, ansiosi. Poi ci si accorge che quella parola detta o quel gesto fatto si potevano evitare, però per ricucire un rapporto ci vuole tanto sudore, lavoro, sacrificio.

venerdì 8 gennaio 2010

DIZIONARIO DIALETTALE SELLIESE (lettera B )

Eccoci alla seconda lettera del nostro vocabolario del dialetto Selliese.Lettera B come Bombinuzzu,per il quale a Sellia rimane una forte devozione dovuta anche al fatto che come abbiamo detto nel post sulla foto del mese abbiamo due "bombinuzzi cu a palla" che sino agli anni 50 venivano portati entrambi in processione ,uno il giorno di capodanno quello del Rosario e altro il giorno dell'Epifania ,quello da Mmaculata..La lettera B è un pò avara di parole in dialetto, perchè spesso viene preceduta da una M,ma grazie ai vostri commenti cercheremo di renderla la più completa possibile.

martedì 5 gennaio 2010

A BEFANA..... (L'EPIFANIA OGNI FESTA PORTA VIA )

Se per Babbo Natale le sue origini avvengono durante l'anni 30 quando la Coca Cola disegna l'omino  con il cappotto rossso e la lunga barba bianca
L’uso di fare doni ai bambini in occasione del solstizio d'inverno c'è sempre stato. Ma nel passato i regali non li portava Babbo Natale. A portare i regali ai bambini ci pensavano gli elfi, gli angeli, le fate, i Rè Magi, Santa Lucia, Gesù Bambino, la Befana. La figura di Babbo Natale si ricollega a San Nicola di Mira , che operava già nel Medioevo. Per diventare ciò che è attualmente, la leggenda e la storia di (Babbo Natale - San Nicola) dovette arrivare negli States al seguito degli immigrati olandesi e, infine, a New York trovò Clement Clark Moore, che nel 1822 scrisse per i suoi sei figli la poesia "A visitfrom St. Nicholas" in cui lo descriveva in vesti nuove.
Il successo fu immenso e lui, con i nomi di Santa Klaus, Father Christmas, Papa Noèl, Weithnachtsmann, Babbo Natale, diventò il più amato portatore di doni e regali.
Babbo Natale è vecchio con la sua lunga barba bianca ma giovane nel suo entusiasmo, complice e paterno. Il suo vestito rosso, ornato di pelliccia e il suo inconfondibile berretto, ricorda quello degli gnomi e anche lui porta un sacco (cornucopia). Babbo Natale saetta nel cielo su un carro volante pieno di regali e doni natalizi, ma poiché viene dal paese dei ghiacci, ha una slitta trainata da renne, mitica rappresentazione dell'inverno, in cui si sommano e si accavallano folletti, santi, dei e rè. Babbo Natale è buono e tollerante. Non c'è carbone nel suo sacco e forse è proprio questo che spinge a diventar migliori. Entra misteriosamente dal camino o dalle finestre, provoca un pizzico di batticuore - quel tanto che ci vuole - lascia i regali, ammicca e se ne va.
le origini della befana invece sono antichissime
La Befana, (termine che è corruzione di Epifania, cioè manifestazione) è nell'immaginario collettivo un mitico personaggio con l'aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi.

venerdì 1 gennaio 2010

LA FOTO DEL MESE:GENNAIO

Come avevo preannunciato nel precedente post ,ad iniziare da Gennaio, verrà inserita per ogni mese una nuova foto come sfondo del blog. La maggior parte saranno foto inedite che immortalano un momento di aggregazione ,di festa ,come questa bellissima foto scelta per iniziare il 2010 fattami pervenire da un carissimo amico del blog.(Colgo l’occasione di invitarvi a mandarmi delle foto durante avvenimenti processioni ecc… esse saranno inserite secondo le vostre indicazioni,alcune già pervenute saranno inserite prossimamente .Un buon anno pieno di felicità ,salute,e tante cose belle a tutti da parte di Zagor.


Siamo nel capodanno del 1947,Sellia era da poco uscita dall'alluvione che aveva cancellato metà paese ,si cercava comunque di andare avanti,anche per ritornare alla normalità. Dalla chiesa del Rosario sta uscendo in processione “u Bombinuzu cu a palla “,bellissimo pieno di angioletti (9 per l’esattezza)