martedì 30 novembre 2010

Dai sepolcri dentro le Chiese alla nascita dei primi cimiteri in Calabria

Parleremo in questo post del rito di seppelire i propri cari dentro lecripte delle Chiese. Anche nella Chiesa madre di Sellia sotto il pavimento vi erano situate delle catacombe ne abbiamo parlato QUI

I primi cimiteri Cristiani sorgevano fuori dalla cinta muraria delle città, per ragioni di carattere sia igienico che politico. All'incirca dal IX secolo si diffuse però la consuetudine di seppellire i cadaveri all'interno delle città, preferibilmente nei sepolcri che si trovavano nelle chiese, dove furono trasportati anche i corpi e le reliquie dei martiri. In tal modo la popolazione riteneva che i propri morti fossero più vicini alla divinità. I sepolcri delle chiese divennero però sempre più insufficienti con il passare degli anni, specie dopo l'incremento demografico settecentesco. All'inizio dell'Ottocento la questione appare perciò problematica un pò in tutto il Mezzogiorno. Infatti, in numerose località, l'imperfetta chiusura delle tombe vizia talmente l'aria che si respira in questi edifici religiosi, da provocare malori nei fedeli ed in qualche caso i gas che si sprigionano causano addirittura la morte per asfissia di qualche becchino intento alle operazioni di sepoltura. Spesso i pochi cimiteri esistenti o rimangono inutilizzati (perché i parenti preferiscono seppellire i propri morti nelle chiese) o non risolvono che parzialmente il problema perché sono costruiti proprio accanto agli edifici religiosi. Ad inizio Ottocento sono poche le località dove non sussistono tali problemi. In generale nel Mezzogiorno le tombe delle chiese ad inizio Ottocento appaiono oramai insufficienti a risolvere il problema delle sepolture. Giunge perciò a proposito, con il decennio francese, il divieto di continuare a seppellire nelle chiese e l'obbligo di utilizzare i cimiteri. Questa nuova e più igienica pratica della sepoltura nei cimiteri viene però spesso ostacolata dal popolo, che, come riferisce la statistica murattiana per le province di Catanzaro e Reggio Calabria "guarda con un'avversione furibonda il divieto di seppellirsi nelle chiese, dove solo si crede in contatto colla divinità, con cui debbe in tal modo conciliarsi". Addirittura, nei giorni immediatamente successivi alla disfatta dei francesi, la popolazione di alcuni paesi disseppellisce i cadaveri dei propri cari dai cimiteri dove era stata costretta ad inumarli e li trasporta nelle chiese. Le resistenze al seppellimento dei morti nei cimiteri vanno lentamente a diminuire con il passare degli anni. Anche le epidemie di colera degli anni '30 del secolo XIX danno un ulteriore impulso al seppellimento nei cimiteri. Tuttavia, ancora nella seconda metà dell'Ottocento, in numerosi paesi si continua a seppellire nelle chiese ed anche alcune città di primaria importanza restano prive di cimiteri. È il caso anche di un importante capoluogo di provincia come Cosenza. Scrive proprio a questo proposito negli anni '60 dell'Ottocento Vincenzo Padula: "per spiegare la elevata mortalità di Cosenza bisogna invocare un altro fattore, ed è questo: all'appressarsi della pioggia le latrine puzzano e le tombe anche puzzano. [...] In questi mesi [intende quelli da ottobre a febbraio] Cosenza è una cloaca aperta; il possesso d'un buon naso diventa una sventura; l'acido carbonico, che si eleva poco, offende meno gli alti, e più gli uomini di bassa statura; a medicare tale pestilenza si grida contro i porci, si perseguitano i cani, si chiama l'opera degli spazzini, e non si vuol capire ancora che quel puzzo scappa dalle sepolture, che i morti uccidono i vivi, e che sarebbe miglior senno agli spazzini sostituire i beccamorti. Finché Cosenza non avrà un Camposanto, ogni compenso per migliorarne l'aria torna inutile.

Le origini di Sorbo San Basile

Sorbo S. Basile e un piccolo centro prevalentemente agricolo a soli 20 Km. dal capoluogo Catanzaro; e raggiungibile attraverso 1'asse stradale della 109 bis sino a Cafarda e la S.S. 109 delta la Nicastro - Soveria Mannelli - Santa Severina fu costruita nel 1884-1866 e ristrutturata negli anni 30 e attraversa tutti i
comuni presilani. I luoghi sono caratterizzati da pittoreschi panorami d’incomparabile bellezza, paesaggi stupendi ricchi di vegetazione prevalentemente composta dal Pino Larici, Querce, Faggi,
Il Paese sorge su uno sperone ai piedi del Colle Santa Maria  delle Serre sul fianco destro della Valle del Fiume Alli. E' situato a 650 Mt. s.l.m. II prof. Bellagamba in uno studio urbano sulle caratteristiche
dei nostri paesi nel libro "Calabria muta" lo descrive nel seguente
modo "Sorbo S. Basile posto nella parte terminale di un crinale, il nucleo storico coincide con la quasi totalità dell'edificato.Questo si presenta bordato per tutto il perimetro da una situazione orografica particolarmente accidentata che costituisce un margine fisso all'espansione.

La peculiarità del centro deriva da questo suo modo insediativo che ne fa un sistema chiuso, ma integrate rispetto alle caratteristiche paesaggistiche, e lo pone nella sua interezza come emergenza storico architettonica". Ai pochi abitanti, fa riscontro un vasto territorio che si
estende per oltre 58,69 Kmq. con quasi 6000 Ha che si pone fra i
più grandi territori comunali della presila. Sorbo si presume invece, prenda origini dalle numerose
piantagioni di "Sorbi" esistenti sul territorio (il sorbo infatti e un
albero con foglie pennute che produce un frutto chiamato la sorba, simile ad una piccola pera, e del quale il territorio di Sorbo e' ben provvisto.

lunedì 29 novembre 2010

Inchiesta parchi eolici in Calabria: si va verso la fase finale, dove sono indagati 35 persone tra politici e imprenditori per un giro di affari milionario.


Proprio ieri sera la trasmissione "reporter" ha illustrato il forte legame tra la criminalità organizzata calabrese con il forte guadagno della costruzione dei cosiddetti parchi eolici che deturpano l'ambiente  producono lo 0,6 del nostro fabbisogno ma ottengono forti finanziamenti della comunità europea
  Siamo arrivati alla  stretta finale sull'inchiesta eolico in Calabria che vede indagati 35 persone, tra politici e imprenditori, per il pagamento di una presunta tangente finalizzata all’approvazione di una legge regionale che avrebbe favorito la realizzazione di numerosi impianti.
Sull'inchiesta da mesi c'è l'attenzione della Procura della Repubblica di Catanzaro che sta andando avanti nelle indagini per cercare di giungere alla definizione della posizione degli indagati. Che l’attività investigativa sia intensa lo conferma anche il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, il quale, nonostante l’abituale riserbo che mantiene sulle indagini, non nasconde che si sta lavorando a pieno ritmo: “In breve tempo – dice – speriamo di poter chiudere tutte le attività in corso e avere una definizione complessiva della posizione di tutti gli indagati".
Per giungere in tempi brevi alla chiusura delle indagini la Procura ha chiamato a raccolta tutte le forze dell’ordine che stanno compiendo accertamenti, acquisizione di atti e interrogatori. Gli investigatori hanno compiuto verifiche su tutti i parchi eolici per accertare se sono stati realizzati in maniera difforme rispetto ai progetti autorizzati dalla Regione Calabria. La Procura è orientata a chiedere il sequestro di tutti i parchi eolici per i quali saranno riscontrate irregolarità o violazioni delle procedure amministrative. Una forte accelerazione dell'inchiesta è legata a due motivi: le dichiarazioni di un imprenditore indagato, che si aggiungono a quelle di altri due testi d’accusa, che hanno deciso di raccontare quanto di loro conoscenza circa il pagamento della presunta tangente; l'imminente scadenza dei termini per la durata delle indagini, a dicembre, e per i quali la Procura ha intenzione di chiedere una proroga. L’inchiesta ruota intorno alle linee guida della Regione per la costruzione dei parchi eolici e venne avviata negli anni scorsi dalla Procura di Paola (Cosenza) su fatti avvenuti dal 2006 al 2008.
Gli inquirenti hanno raccolto anche le dichiarazioni dei due testimoni che avrebbero svelato il pagamento di una tangente di 2 milioni e 400 mila euro a esponenti politici da parte di imprenditori interessati a entrare nell’affare dell’eolico. Per un problema di competenza territoriale l’inchiesta da Paola fu trasferita alla Procura di Cosenza e solamente da alcuni mesi, visto il coinvolgimento di ex amministratori regionali, è approdata a Catanzaro. Recentemente il voluminoso fascicolo, che contiene numerose intercettazioni telefoniche, si è arricchito anche di una consulenza tecnica, disposta dalla Procura, dalla quale emergono delle prime conferme al pagamento della tangente.

Internet verso il tutto esaurito dal 2011 non ci sarà spazio per nuove connessioni «È come vendere un telefono senza numeri da assegnare»

Il Web è una biblioteca. Muri e librerie per l'archiviazione di dati, storie, simboli, trasmissione del sapere. L'obiezione arriva immediata: ma la rete non era infinita? Allora un'immagine liquida per esprimere il senso del web potrebbe essere la Biblioteca di Babele di Borges (Finzioni): contiene tutti i libri con tutte le combinazioni possibili (quasi infinite) di tutti i simboli del linguaggio umano. Non è questo che fanno, cioè combinare e ricombinare all'infinito stralci di «altro», gli aggregatori, i vari Google News, i social network come Facebook e Twitter? Ebbene per quanto catastrofico possa sembrare la «Babele.com», la biblioteca universale, sta finendo. Nel senso architettonico del termine: tra pochi mesi, nell'estate del 2011, termineranno i 4,3 miliardi di indirizzi dell'attuale protocollo su cui si basa l'infrastruttura Internet, l'Ipv4.
L'ALLARME - A lanciare l'allarme non è stata una Cassandra o un tecnofobo, ma Vinton G. Cerf, vicepresidente e chief Internet Evangelist per Google, ma soprattutto uno dei padri riconosciuti del web con Robert Kahn. I due ingegneri, tanto per dire, hanno ricevuto la «Presidential Medal of Freedom», la più alta onoreficenza Usa. «Sappiamo che lo spazio sta finendo - ha detto Cerf che da qualche giorno ha lanciato una campagna di sensibilizzazione partendo dalla Casa Bianca - è il momento più critico da quando abbiamo avuto l'idea della Rete». Lo scorso ottobre risultava libero solo il 5% dello spazio. È come se fossimo vicini all'ultimo libro "pubblicabile". Ma la realtà è meno letteraria e più commerciale, come ha svelato lo stesso Cerf: «È come tentare di vendere un telefono non potendo più assegnare un nuovo numero». Ogni computer, nuova stampante o smartphone collegato a Internet ha bisogno di una porta di accesso all'infrastruttura, un indirizzo dell'Ipv4. Quando era stato introdotto nel 1981 nessuno immaginava cosa sarebbe diventata la Rete e il numero 2 alla 32esima (4,3 miliardi) sembrava infinito. Poi l'esplosione di collegamenti e interconnessioni è sfuggito al controllo tanto che Internet è la più grande industria quotata a Wall Street (basta aggregare le capitalizzazioni di società come Microsoft, Google, Apple, Amazon, Cisco). Non è un problema di server in Siberia, di allocazione dei dati, della nuova frontiera del cloud computing, cioè della virtualizzazione dei dati. E non è nemmeno la suggestiva quanto provocatoria «fine del Web» annunciata da Wired Usa lo scorso agosto.

sabato 27 novembre 2010

Camminiamo verso il Santo Natale… Per vivere bene il tempo di Avvento cosa devo fare?


 
Carissimi,
ormai tutti sappiamo che l’Avvento è il periodo che precede il Natale, e che ci prepara a ricevere il regalo di Natale, Cristo Gesù Bambino. Per molti l’Avvento non è niente, per molti il regalo non è Gesù ma è qualcosa che si desidera ricevere, per molti Natale non è più Natale.
A voi che credete nel Natale come vero Natale, propongo di fare un cammino semplice, semplice che dura 4 settimane. In che cosa consiste questo cammino. Ci sono delle cose che devo essere fatte e ci sono delle cose che non devono essere fatte.
Cosa devo fare? Ogni giorno d’Avvento devo:
  1. la mattina, al risveglio devi farti il segno della croce e recitare un “Padre Nostro”, una “Ave Maria”, un “Gloria al Padre”, e un “Angelo di Dio”, poi leggi una paginetta di vangelo al giorno. Incomincia dal capitolo 4 del vangelo di Matteo. (non dare per scontato che queste cose si facciano. Chiediti: quanti giorni passano e tu non fai neanche un segno di croce al risveglio?).
  2. durante la giornata devi fare un’opera buona: puoi scegliere tu cosa fare. Le opere di carità sono infinite per quanto infiniti sono gli uomini sulla terra.
  3. ogni giorno devi mettere da parte una moneta così alla fine dell’Avvento puoi fare un’opera buona ( l’opera la puoi fare a chi vuoi tu, come vuoi tu, dove vuoi tu. È il gesto del sacrificio e del rinunciare a qualcosa che è importante).
  4. ogni giorno devi mostrare un atto di gentilezza verso una persona con cui non vai molto d’accordo o che magari in quel giorno hai avuto problemi.
  5. si arriva al Natale camminando con Maria: ogni giorno recita il Santo Rosario (puoi anche suddividerlo nella giornata).
  6. fai la comunione eucaristica in stato di grazia e soprattutto tutte le volte che puoi e obbligatoriamente la domenica.
  7. fatti il segno della croce ogni qualvolta ti siedi a tavola o quando passi davanti alla chiesa. Non importa se ti vedono gli altri. Meglio così perché puoi testimoniare la tua fede.
  8. sii più gentile con tuo marito, con tua moglie, con tua mamma o tuo papà, con tuo fratello o tua sorella e con tutte le persone che vivono con te.
  9. prima di addormentarti fai l’esame di coscienza e vedi se sei stato fedele durante la giornata.               
    Cosa invece non devi fare? Ogni giorno d’Avvento non devi
       
  10. non devi dare agli altri il posto di Dio e non devi bestemmiare.
  11. non devi mai mancare alla messa domenicale (in fondo sono 4 domeniche)
  12. non devi mancare di rispetto al mio prossimo, non devi parlare male del mio prossimo.
  13. non devi essere impaziente e non devi dare scandalo.
  14. non devi dire il falso e non devi promettere ciò che poi non posso mantenere.
  15. non devi smettere un giorno di mettere a frutto i miei carismi.
Seguendo questo cammino semplice che ti ho tracciato, sono sicuro che potrai fare un buon cammino. Ogni giorno dovranno essere fatte questi passi piccoli perché è nella perseveranza alle piccole cose che si raggiunge la santità.
Per tanto ti auguro buon cammino verso il Natale del Signore
                                                                                                                      Don Francesco

Ridere fa bene alla vita, si campa di più e meglio.Video da vedere ogni volta che siamo arrabbiati

venerdì 26 novembre 2010

Almeno per ora accorpamenti scongiurati nei paesi della provincia di Catanzaro nessuna scuola sarà soppressa.


                   Per leggere i due articoli clicca sull'immagine.

L'assesore regionale Tallini rassicura il sindaco di Catanzaro Olivo. La cittadella regionale Calabrese sarà ultimata, previsto un nuovo finanziamento di circa 35 milioni di euro.

Il bilancio di previsione 2011, illustrato ieri dal presidente Scopelliti e dall’assessore alla programmazione Giacomo Mancini, prevede la somma di 34,5 milioni di euro per il completamento della cittadella regionale.
 Tali risorse saranno reperite con l’accensione di uno specifico mutuo. Si tratta del più importante investimento previsto dal Governo regionale e riguarda, non a caso, il Capoluogo di Regione, a conferma della straordinaria attenzione riservata dal presidente Scopelliti e dalla sua giunta alla Città di Catanzaro. Contemporaneamente, il Dipartimento dei Lavori Pubblici sta lavorando alla definizione di un nuovo progetto esecutivo che consenta, nel giro di alcuni mesi, di superare i delicati problemi di ordine tecnico determinati dai ritardi e dai continui stravolgimenti del progetto originario. Le decisioni annunciate dal presidente Scopelliti e dall’assessore Mancini spazzano via ogni malevolo dubbio sollevato strumentalmente sulla reale volontà della Giunta regionale di realizzare questa opera strategica per il futuro della città Capoluogo. La cittadella si farà e sarà il presidente Scopelliti ad inaugurarla, mettendo fine all’epoca degli sperperi di denaro pubblico che costano alla collettività circa 10milioni di euro all’anno, senza considerare le spese per le manutenzioni di fabbricati ormai vetusti. Resta il rammarico per l’anomalo lievitare dei costi dell’opera registratosi durante la gestione di Loiero e del centrosinistra. Il sindaco di Catanzaro, che in questi giorni non perde occasione per polemizzare con Scopelliti, Traversa e il sottoscritto per la situazione di stallo della “cittadella”, per lunghi quattro anni è stato colpevolmente assente e silente dinanzi al fermo del cantiere di quasi un anno e soprattutto davanti al raddoppio dei costi. Quando si parla di trasparenza e questione morale bisogna avere il coraggio di farlo a trecentosessanta gradi e non in base alle convenienze di partito. Il sindaco Olivo scopre la cittadella regionale solo alla fine della sua sindacatura. Noi lo tranquillizziamo e diciamo all’opinione pubblica catanzarese che, pur avendo ereditato un’opera con costi misteriosamente raddoppiati, abbiamo avuto il coraggio di assumerci le responsabilità del caso e individuare una strategia che porterà alla realizzazione dell’opera.

giovedì 25 novembre 2010

Seconda parte dell' intervista fatta al sindaco di Sellia Dott. Davide Zicchinella.


6-D: “Timpone pergulaci”, “parco eolico”, “strada da vutticella” per noi senza dubbio due no e un secco si, quali sono invece le iniziative a riguardo, da parte della vostra giunta?


6 -R: Sul Timpone Pergulaci nei mesi scorsi ho avuto un movimentato incontro con dei personaggi provenienti dalla provincia di Vibo, che eufemisticamente definisco particolari, che in qualità di titolari di una società di estrazione pretendevano impiantare a Pergulaci una cava per estrarre calce. Mi hanno mostrato il progetto, un conto economico stratosferico che prevederebbe utili per più di 9 milioni di euro per la società stessa, per la realizzazione del quale hanno ottenuto dagli uffici regionali competenti le varie autorizzazioni. Non hanno avuto la nostra e non l’avranno mai! A fronte di un congruo indennizzo per i proprietari dei terreni e per il comune dovremmo vedere smembrata una parte importante e suggestiva del nostro territori. Il mio no è stato categorico come quello del gruppo di maggioranza che in tal senso si è già espresso in Consiglio Comunale (la minoranza si è astenuta). Per quanto riguarda il parco eolico la società che doveva costruirlo, la Brulli SpA, ci ha scritto che dai dati anemometrici in loro possesso Sellia risulterebbe un sito non appetibile. Al momento è tutto bloccato. Se ci saranno novità vi terrò informati. Sulla strada “Da Vutticellla” questa è certamente un idea da tenere in considerazione, oltre per la riduzione dei tempi di percorrenza verso il mare e la città di Catanzaro, per l’ intrinseco valore ambientale e paesaggistico dei terreni che attraverserebbe. Anche per realizzare questo intervento sarà necessario ottenere finanziamenti da enti superiori. A noi tocca rediger un progetto e quantificare i costi. Ci stiamo attivando in tal senso.
 
7-D: Località don Antonio( Sellia Marittima ) e già a tutti gli effetti territorio del comune di Sellia? Possiamo organizzare nella prossima stagione estiva degli eventi in quella località?


7 -R:Sull’annosa vicenda dei terreni al mare, evocativamente chiamati Sellia Marittima, posso dirvi che per prendere possesso degli stessi abbiamo incaricato il legale che ha seguito nel tempo tale vicenda di chiedere alle autorità giudiziarie un atto di rilascio, che conseguente alla sentenza a noi favorevole, ci darà la possibilità di entrare in possesso dei terreni. Il comune di Sellia Marina, nel frattempo, sta cercando di escogitare ogni azione per non perderli. Ma su questo tema, per la sua delicatezza e per gli scenari che potrebbero aprirsi è necessario un certo riserbo. Quanto sarà il momento non mancherò di dare più precise e puntuali informazioni. Intanto sappiate che questa è una di quelle priorità che si vede impegnati costantemente.
 
8-D: Delle poche coppie che si sposano solo una minima parte rimangono a Sellia cosa farete per invertire questa rotta la quale da qui a qualche decennio decreterà la fine di Sellia?
 

mercoledì 24 novembre 2010

Prima parte dell'intervista fatta al sindaco di Sellia:Dott. Davide Zicchinella


1-D: Quali sono le soluzioni che effettuerete nel più breve tempo possibile nel cercare di frenare il continuo allontanamento del centro storico, con conseguenza: abbandono di molte abitazioni che sono divenute ricettacolo di rifiuti e ricovero per molti animali randagi, le quali oltre ad essere facile saccheggio, diventano veri problemi per l’incolumità pubblica?  

1- R: Effettivamente le condizioni in cui versano diversi fabbricati del centro storico è davvero al limite della decenza. Per tale motivo da più di un mese ho dato mandato ad un legale di diffidare i proprietari di quelle case più malconce, veri ricettacoli di rifiuti e ricoveri per animali randagi come tu correttamente dici, oltre che vero pericolo per la pubblica incolumità In passato le amministrazioni che mi hanno preceduto si erano limitate a far inviare dall’ufficio tecnico delle lettere di sollecito che non hanno sortito, negli anni, effetto alcuno. I primi frutti cominciano a vedersi. Gli eredi della casa adiacente al vecchio tabacchino, il cui tetto da anni era scoperchiato lo hanno fatto riparare e contestualmente hanno sigillato gli accessi. Altri proprietari in questi giorni stanno prendendo contatti con gli uffici e direttamente con me per concordare tempi e modi di interventi. Credo che presto potremmo vedere degli atti concreti, altrimenti, provvederemo come comune ad effettuare i necessari ripristini addebitando tutti i costi ai proprietari negligenti.
 

2-D: Quali sono invece le iniziative per riportare a nuova vita il borgo, per far rivivere il centro storico il quale possiede delle potenzialità turiste notevoli, prima che alcune abitazioni di forte pregio storico, causa: il loro abbandono, franino definitivamente?


2-R: I palliativi non servono più! Per risalire la china Sellia ha bisogno di scelte coraggiose ed innovative, di una terapia d’urto per fare delle nostre debolezze una forza. Non vi è visitatore del paese, fortuito o interessato che non rimanga affascinato dalla bellezza del nosto centro storico. Ma ciò non basta. E’ vero, abbiamo tanti alloggi liberi, ma quanti hanno le caratteristiche minime per essere abitabili? Abbiamo in mente due azioni importanti entrambe finalizzate a fare di Sellia un paese “interessante”. La prima è in fase avanzata di studio. Avvalendoci della consulenza di una società specializzata nel settore turistico,stiamo programmando un ambizioso progetto per creare in paese una grande attrazione unica ed originale, ad alto tasso di adrenalina…di più non posso dire. Si non vorrei che qualcuno copiasse la nostra idea. La seconda prevede una forma di incentivi economici a chi mette a disposizione dei posti letto ristrutturando le case di proprietà secondo precisi standard qualitativi. In questo, come nel primo caso stiano prevedendo delle forme di finanziamento compatibili con la capacità di indebitamento del nostro che è pur sempre un piccolo comune. Un’altra opportunità potrebbe essere data dall’ottimizzazione delle nostre strutture sportive. Sellia, infatti, dispone di strutture (Palestra, campo da calcio, Campetto polivalente in erba sintetica che abbiano recentemente completato) che se messe in mano a persone competenti e motivate potrebbero fungere da vero attrattore per sportivi locali con relative famiglie provenienti dai paesi limitrofi e dalla stessa città di Catanzaro. Anche in questo senso ci stiamo concretamente muovendo registrando diverse manifestazioni di interesse. Presto ne daremo conto alla cittadinanza.

 3- D:Uno dei problemi prioritari rimane senza dubbio il continuo e inarrestabile calo demografico, quali sono le vostre idee a riguardo per cercare di tamponare questa forte emorragia? Cosa ne pensate dell’idea di lottizzare, urbanizzare un bel pezzo di terreno per poi quasi regalarlo a  eventuali famiglie che vorranno costruirsi una nuova casa a Sellia?


martedì 23 novembre 2010

Premessa all'intervista fatta da selliaracconta al primo cittadino di Sellia Dott. Davide Zicchinella.

In questo periodo abbiamo inviato una richiesta per una eventuale disponibilità di fare un intervista sia al sindaco di Sellia Davide Zicchinella che all ex sindaco e capogruppo della minoranza: Antonella Folino,se volevano rispondere a 10 domande riguardanti Sellia. Mentre rimaniamo in fiduciosa attesa nel ricevere l’ok  per l’invio delle domande a  Antonella Folino,il sindaco Davide Zicchinella in modo gentile e disponibile ci ha fatto pervenire in questi giorni  le risposte alle nostre 10 domande che inseriremo domani e mercoledì. Sono domande attinenti alle varie problematiche del nostro piccolo borgo alle quali ha dato delle risposte chiare. Ringraziamo Davide per la  disponibilità sicuramente sapremo molte cose in più sul lavoro che la giunta di maggioranza intende portare avanti nell’obbiettivo primario di risollevare le sorti del nostro paese. Esse spaziano dal degrado del centro storico, allo spopolamento del paese sino ai vari progetti in cantiere. Aspettando fiduciosi di  poter inserire anche quelli di Antonella  vi ricordo che il blog rimane disponibile verso gli eventuali contributi da parte di tutti  quelli che vorranno intervenire sul futuro di Sellia,saremo  felicissimi una volta pervenutoci di pubblicarli sul blog. Solo con la collaborazione di tutti,nessuno escluso, ognuno nel rispetto dei propri ruoli ma senza stupidi e inutili divisioni;  il nostro paese sicuramente  potrà riassaporare,rivedere una nuova primavera fatta di tante iniziative,tante prospettive di sviluppo. Tutti uniti per il bene,il futuro,la rinascita di SELLIA.

Regione Calabria: insediata dall'assesore Caligiuri il comitato per la tutela, valorizzazione,promozione del dialetto Calabrese.

L'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha insediato il Comitato per la tutela, valorizzazione e promozione del nostro patrimonio linguistico dialettale e delle tradizioni culturali, variamente intesi. Lo si apprende da una nota dell'Ufficio stampa della Giunta. "Il dialetto - ha detto Caligiuri - e' un bene culturale che al pari di musei, biblioteche e opere d'arte deve essere tutelato e valorizzato, per favorire il recupero dell'identita' calabrese e accrescere le capacita' linguistiche generali, soprattutto dei piu' giovani." Il Comitato ha il compito di elaborare una proposta di Legge. L'organismo, approvato dalla Giunta Regionale, e' presieduto dal poeta Achille Curcio, che ha festeggiato recentemente i suoi 80 anni ed e', inoltre, composto da Tullio de Mauro, importante linguista italiano e gia' Ministro della Pubblica Istruzione; Luigi Tassoni, Direttore del Dipartimento di Italianistica dell'Universita' di Pe'cs in Ungheria; Saverio La Ruina, autore e regista teatrale e Alfonso Mezzotero, membro del Comitato di consulenza giuridica della Giunta Regionale. Segretaria del Comitato e' la dirigente regionale Giulia De Tommaso. Nel corso dell'incontro, coordinato dall'Assessore Caligiuri, sono stati definiti i criteri per la stesura della proposta di legge regionale, la cui prima bozza dovrebbe vedere la luce gia' nei prossimi mesi.
  L'obiettivo e' quello di salvaguardare l'identita' regionale e promuovere il dialetto come strumento di crescita linguistica, soprattutto per le nuove generazioni. A tale proposito Tullio de Mauro ha concluso. "La conoscenza del dialetto fornisce strumenti linguistici che migliorano anche la padronanza dell'italiano e facilitano l'apprendimento delle lingue straniere. In questi settori, le iniziative delle Regione Calabria sono particolarmente apprezzabili". (AGI)

lunedì 22 novembre 2010

Mio padre (4° capitolo)

Io sono  il primo di tre figli due maschi e una femmina sono nato quando papà aveva 26 anni, per mantenere la famiglia faceva mille mestieri, si inventava mille cose pur di sfamarci, di darci un istruzione. Quando avevo circa 10 anni con l’arrivo del terzo figlio a 36 anni papà lasciò Sellia per partire verso il ricco nord, aveva capito che per darci un futuro un po’ più dignitoso non si poteva stare più nel paese. Tante cose cambiarono sia in meglio che in peggio, facciamo qualche esempio i miglioramenti furono un lavoro stabile redditizio e dignitoso  che quasi subito riuscì a trovare, la possibilità per noi figli di poter mirare alto sia a livello scolastico che lavorativo,il benessere, il mangiare e vestirsi bene. A tutto questo però come dicevo c’era il rovescio della medaglia, la totale perdita delle tue radici,del tuo dna verso una comunità che piano piano non riconoscevi più. Papà ne soffriva molto si riteneva un Selliese al 100% faceva di tutto per tener vive all’interno della famiglie le tradizioni i vari rituali sia religiosi che civili, così sino a pochi anni della sua morte facevamo la conserva del pomodoro “a sarza cu a freva” facevamo  delle provviste di maiale come sosizzi,suppressati ecc… appendendoli per asciugare nella cantina del palazzo accendendo una stufa a gas per farli asciugare.

A Crotone continuano ad arrivare nuovi immigrati(ieri ne sono sbarcati 137 tutti maschi) ma nessuno ne parla più, neppure i giornali.

Il veliero fermato a Crotone
Lo hanno bloccato a 11 miglia dalla costa crotonese con a bordo 137 clandestini: un veliero battente bandiera russa, che navigava a motore spento, è stato intercettato la notte scorsa nello Jonio calabrese dalla guardia di finanza. A bordo dell'imbarcazione, di quelle che da tempo ormai hanno soppiantato le carrette del mare, gli uomini del guardiacoste del reparto aeronavale delle fiamme gialle di Taranto hanno trovato cittadini iracheni e bengalesi, tutti maschi e ammassati. Il dispositivo interforze ha funzionato e i militari, una volta affiancato il natante, sono saliti a bordo per verificare le condizioni, giudicate buone, dei clandestini. Il motoveliero è stato condotto nel porto di Crotone con la scorta di altre due motovedette giunte a supporto. Qui, gli extracomunitari sono stati rifocillati e accompagnati nel centro di accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto.

In parallelo sono state avviate le indagini per individuare gli scafisti. A colpire, anche in quest'ultima circostanza, sono le modalità e i mezzi, imbarcazioni di lusso e velieri, utilizzati per raggiungere le coste italiane. Dall'estate scorsa, infatti, sono stati undici gli sbarchi sulle coste dello Jonio calabrese di clandestini arrivati a bordo di costosissimi natanti. La serie ha avuto inizio proprio il 25 agosto a Guardavalle (Catanzaro) quando 52 immigrati sono sbarcati da un veliero di lusso. In quella circostanza, un ragazzo perse la vita in mare, dove probabilmente era stato gettato dagli scafisti. A distanza di pochi giorni, il 7 settembre, nuovo approdo di disperati a Cutro (Crotone), quando, con una lussuosa barca a vela, ne arrivarono 32.

domenica 21 novembre 2010

V convegno del Movimento Apostolico Roma 24 novembre 2010

Sarà il Sindaco di Roma, On. Giovanni Alemanno, a dare per primo il saluto agli oltre 3.000 partecipanti del V Convegno Nazionale del Movimento Apostolico sul tema: “Giovani: nella carità e nella verità”,  che si celebrerà nell’Auditorium Conciliazione  di Roma (via Conciliazione, 4) il 24 novembre p.v. alle ore 17.00.
     Il convegno si inserisce tra le molteplici attività che il Movimento Apostolico offre per porre attenzione al Magistero e ai suoi documenti, inserendosi nel cammino vivo ed attuale della Chiesa.
     Il tema scelto si propone di approfondire le indicazioni provenienti dall’Enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI, sul legame tra sviluppo e umanesimo cristiano – quest’ultimo inteso come impegno dei cristiani a vivere e annunciare la Parola di Dio – coniugandolo con i temi dell’emergenza educativa proposti dalla Conferenza Episcopale Italiana.
     Dopo il saluto della presidente dott.ssa Cettina Marraffa e l'introduzione dell'Assistente Centrale del Movimento Apostolico, Mons. Costantino Di Bruno, la relazione sul tema dell’assise sarà tenuta da S.E. Mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.
     Interverrà anche S.E. Mons. Antonio Ciliberti, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace. 
     La serata si concluderà con il musical “Alla tua ombra un canto, proposto da un cast composto da oltre cento giovani del Movimento Apostolico, seriamente impegnati nella formazione e nell’annuncio del Vangelo, che nel settembre scorso, su invito dell’UNITALSI Nazionale, hanno proposto  nella città di Lourdes la sacra rappresentazione “Meditando la passione” di Cettina Marraffa, alla presenza di circa 14.000 fedeli.

Video storico della poesia "A livella" recitata magistralmente dal grande Totò

Il video storico della poesia "A livella"
Per chi vuole ascoltare la bellissima poesia dalla voce mitica di totò
"Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

sabato 20 novembre 2010

Solennità di Cristo Re dell’universo

Parrocchia San Nicola di Bari – Sellia


Nella nostra comunità si celebra la giornata delle coppie cristiane
Carissimi amici,
un altro anno pastorale termina e con la I domenica d’Avvento, domenica prossima, 28 novembre, ne incomincia uno nuovo. In questa ultima domenica dell’anno liturgico noi siamo invitati a meditare sulla regalità di Gesù. Qui, non si tratta di stabilire o no se Cristo è Re, perché lo sappiamo che lo è perché lui del mondo ne è il creatore. Il problema che ci dobbiamo porre è: che significa che Cristo è Re? E che valore ha questo essere Re dell’universo o, semplicemente, Re della mia vita. Ma davvero Gesù è Re?
Se ci facciamo un giro nel mondo, anzi nell’Universo, di cosa ci accorgiamo? Che colui che deve essere il re, cioè Gesù, spesso diventa il servitore del Re, il ciambellano di corte. Che cosa, infatti, è diventato per molti Gesù? Il servitore personale dell’uomo: l’uomo, l’attuale re, comanda e Gesù, l’attuale servitore obbedisce. Il servitore deve soddisfare i bisogni dell’uomo. Devo fare questo, ho bisogno di questo, mi devi dare questo e poi? E poi il servitore, Gesù, se ne torna nel suo angolino pronto a ritornare alla prossima chiamata del padrone.
Leggiamo insieme il vangelo di questa domenica:
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Dall’alto della croce Gesù rimane Re e invita tutti noi a riconoscerlo tale. Non si è Re perchè si fanno cose grandiose, si è re perché si rimane nell’obbedienza a Dio anche nelle più grandi difficoltà e sofferenze.
Ognuno di noi in questa domenica provi a fare un elenco di quante cose nella sua vita sono diventate Re e Regine. Il Re è colui che va accolto e ascoltato. Oggi noi cosa accogliamo di più? Cosa ascoltiamo di più? A cosa obbediamo di più? Rispondendo a queste tre semplici domande riusciamo a comprendere quale sia il posto di Gesù nella nostra vita.

A tutti buona domenica nel Signore                                                              Don Francesco Cristofaro

Anche nelle facoltà universitarie Calabresi comanda la' ndrangheta

La ‘ndrangheta influenzava i test di ammissione nella facoltà di Architettura dell’Università Mediterraneo di Reggio Calabria. È quanto emerge da un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) del capoluogo calabrese, che ha emesso 11 avvisi di garanzia nei confronti di docenti, impiegati e studenti dell’ateneo.
Tutti sono stati interrogati nella serata del 19 novembre 2010. Le ipotesi di reato a carico degli indagati sono falso ideologico e truffa. A condizionare i risultati degli esami sarebbero stati appartenenti alla cosca Pelle. Il capo, Giuseppe, uno dei personaggi più influenti di tutta la 'ndrangheta, si è vantato, in una intercettazione ambientale, di potere influire anche sui test d'accesso alle facoltà di Medicina di Catanzaro e Messina.

La cosca di San Luca avrebbe emulato un altro tra i più potenti gruppi della 'ndrangheta, quello dei Morabito di Africo. Il capo, detto “’u tiradrittu”, avrebbe fatto laureare in Medicina decine di figli di amici prima di essere catturato dopo una latitanza durata più di 20 anni.
In serata l'Università di Reggio Calabria, in una nota diffusa dall'ufficio stampa, ha affermato di avere offerto agli organi inquirenti «attiva ed ampia collaborazione, mettendo a disposizione tutta la documentazione e le informazioni richieste».

venerdì 19 novembre 2010

Anche nel nord d'Italia comanda la ndrina

«Ci sono paesi nel milanese che sono cloni di Platì», dice Nicola Gratteri. E con ciò il procuratore aggiunto di Reggio Calabria intende dire che mentalità e modus operandi sono le stesse che si trovano in Calabria. Capita, ad esempio, «a Buccinasco - dice Gratteri - dove il locale della ’ndrangheta cerca di gestire e controllare la vita economica e sociale». Tutt’altra storia, insomma, rispetto al vecchio «la mafia non esiste» riportato in auge soltanto pochi mesi fa addirittura dal prefetto di Milano. No, in Lombardia la ’ndrangheta esiste. Lo dicono l’Antimafia e le carte accumulate in questi anni dagli inquirenti. Lo dicono le inchieste. Lo dice, soprattutto, la quantità di cocaina che si riversa sulla vecchia capitale morale del paese.
Cocaina, dunque. «Pensavamo - ha detto ieri il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso - che a Milano ci fosse solo la ’ndrangheta ad occuparsi del traffico di droga, da questa indagine emerge invece anche la presenza di una seconda organizzazione disposta a fornire grossi quantitativi di cocaina, assumendosi tutte le responsabilità e consegnando a domicilio i carichi». Grasso parlava riferendosi alla maxioperazione che ha decapitato un’organizzazione criminale internazionale, con l’emissione di 105 ordini di arresto, una ottantina dei quali già eseguiti. La ’ndrangheta, dunque, non è più sola. E, però, lo stesso Grasso ha aggiunto che «questo non significa che non continui a trafficare in stupefacenti». Non c’è, dunque soltanto la polemica tra Roberto Saviano e Roberto Maroni a riaccendere i riflettori sulla presenza mafiosa in Lombardia, ci sono anche i risultati del lavoro sul campo di inquirenti e investigatori che svelano i retroscena di un mondo diventato silenziosamente potente.
Centinaia di arresti, decine di aziende coinvolte, spesso letteralmente divorate dalla usura e poi finite nella disponibilità delle ’ndrine. E poi sequestri, droga, armi. E soldi. Tanti soldi. Questo il quadro che emerge dalla inchiesta condotta dal procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone e dal procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini che nel luglio scorso fa tremare la regione. Tra le persone coinvolte, anche Carlo Antonio Chiriaco, all’epoca direttore della Asl di Pavia, manager che, secondo le accuse, sarebbe stato al centro di un sistema di potere che avrebbe visto la partecipazione diretta di boss della ’ndrangheta. Chiriaco si sarebbe anche dato da fare alle ultime elezioni regionali, a favore di Giancarlo Abelli dopo l’arresto della moglie Rosanna Gariboldi. Soltanto pochi giorni fa, è stato oggetto di un secondo ordine di arresto, accusato di concorso in turbativa d’asta aggravato dalle finalità mafiose.

giovedì 18 novembre 2010

Usanza della sepultura dei cari defunti a Sellia sino all'inizio del 1900

Anche a Sellia (com'era consuetudine in tutto il meridione)  i defunti venivano seppelliti all’interno della Chiesa Madre usanza rimasta sino agli inizi del 1900. Vicino all’altare principale c’era una botola enorme in cui si accedeva nella cripta dove venivano sistemati i vari defunti,. questa botola veniva utilizzata per le persone più benestanti del paese come baroni,notai,dottori, sacerdoti,commercianti….mentre un'altra botola era sistemata vicino la porta d’ingresso dove venivano sepolti tutte le altre categorie dagli artigiani,agricoltori,pastori, ecc.. Dunque anche da morti bisognava attenersi alle varie categorie del ceto sociale. I ricchi venivano deposti con cura dentro la cripta, mentre i poveri quando morivano venivano sistemati ad una particolare sedia ed una volta legati con una fune venivano calati dentro la cripta; quando la sedia toccava il fondo con un colpo preciso alla fune la sedia si apriva in modo che il defunto cadesse giù mentre la sedia veniva riportata sopra. Negli ultimi anni prima che questa usanza venisse definitivamente abolita, i morti aumentavano sempre di più, il tutto dovuto anche alle varie pestilenze,carestie,cataclismi ecc.. tanto che la cripta dei poveri era completamente piena, si fecero altre cripte all’’esterno della Chiesa sino ai piedi delle gradinate. A testimonianza di tutto ciò negli anni 70 quando l’arciprete di allora decise di fare un garage per la propria auto ad un lato dell’inizio dei gradini durante lo scavo si trovarono diversi resti di ossa umane. Nei primi anni del 1900 anche a Sellia molto lentamente si iniziò a seppellire i propri cari defunti al cimitero che era prima ubicato subito dopo il bar di Nicola (a ra cona du casu ) poi venne spostato perché oltre a risultare non idoneo come terreno era anche molto vicino alle abitazioni. Comunque per eliminare definitivamente questa usanza ci volle molto tempo anche perché si pensava che chi venisse seppellito dentro o vicino la Chiesa avrebbe ottenuto più indulgenza per i propri peccati commessi, perché la sua anima si trovava più a stretto contatto con i Santi, ed essendo un luogo sacro avrebbe ottenuto sicuramente più indulgenze ad espiazione dei propri peccati; a ragione di tutto ciò si costruirono delle cappelle all’interno dei cimiteri, ed ancora una volta i vari ricchi anche da morti dovevano far vedere la loro superiorità costruendo cappelle private dove tumulare i cari estinti.

Finalmente la nostra dieta mediterranea entra di diritto sotto la tutela dell' UNESCO come patrimonio del'umanita immateriale.

 - In questo periodo torbolento tra scandali , lotte politiche e notizie negative che giungono ogni giorno nel nostro paese , una notizia molto buona e che dimostra che esistono nel nostro anche punte di eccellenza che il mondo invidia. E' notizia di qualche giorno fa, che l'Unesco ha inserito nella lista del patrimonio immateriale dell'umanità la dieta mediterranea . Il nostro Paese e stato il promotore e coordinatore principe della richiesta a cui si sono aggiunti Spagna ,Grecia, Marocco.
Il riconoscimento assume ulteriore prestigio perchè viene affermato che la dieta mediterranea non è solo un abitudine alimentare ma uno "stile di vita" da adottare come l’insieme delle pratiche, delle rappresentazioni, delle espressioni, delle conoscenze, delle abilità, dei saperi e degli spazi culturali con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno avuto un collegamento tra ambiente ,cultura, un rispetto addirittura sacrale verso il mangiare.Dieta Mediterranea - Patrimonio Dell' Umanità
Questo riconoscimento al nostro Paese si somma come terzo elemento presente nell'ambito elenco, dopo i Pupi siciliani e il canto a tenore sardo. La cosa interessanta da sottilineare e chè la dieta mediterranea è la prima pratica alimentare iscritta nella lista dell'Unesco.Questo riconoscimento valorizza pure le attività dei nostri inprenditori agricoli che con la loro professionalità, competenza e amore ci danno dei prodotti che il mondo intero ammira e consuma.Ci sono allo studio nuove candidature del nostro paese e sono : ''L'arte della pizza napoletana'' e ''La coltivazione ad alberello dello Zibibbo di Pantelleria''.

mercoledì 17 novembre 2010

Domencia 21 novembre la parrocchia San Nicola di Bari Sellia celebrerà la prima giornata delle coppie cristiane.

Parrocchia San Nicola di Bari – SELLIA

Carissime coppie di sposi della nostra comunità parrocchiale,
è con immensa gioia che vi saluto e mi rivolgo a voi con questa lettera. Domenica 21 novembre, durante la grande Solennità di Cristo Re dell’Universo, la nostra comunità di Sellia celebrerà la  prima giornata delle coppie cristiane. Questo sarà il programma: la mattina alle 11,15, sarà celebrata la Santa Messa per tutte le coppie della comunità mentre, durante il pomeriggio, alle 17,00 presso la Chiesa Madre San Nicola di Bari, ci sarà l’incontro di tutte le coppie di sposi della nostra comunità. Quando dico coppie di sposi non dico solo giovani sposini ma anche coppie che sono arrivati a festeggiare traguardi importanti. Insomma, questo invito è per tutti coloro che sull’altare, davanti a Dio e al sacerdote hanno pronunciato il loro si e si sono promessi il loro amore eterno.
Il tema dell’incontro sarà: “il mistero dell’amore: ci si può amare per tutta la vita?”. Il pomeriggio sarà intervallato da piacevolissime sorprese e sarà proclamata la coppia di sposi dell’anno alla quale andrà un bellissime premio. A fine serata, gusteremo insieme un aperitivo presso i locali della Parrocchia.
Pensate alla bellezza e grandezza di questo momento: marito e moglie insieme che si dedicheranno una giornata tutta per loro a cui pensare al loro spirito e pregare per la loro vita di coppie. Sarà una esperienza unica. Credeteci e partecipate. Sarà per me una gioia poter stare con voi e spero che sarà per voi una gioia poter stare con me e con tutte le altre coppie.

Don Francesco Cristofaro

Sellia: per la raccolta differenziata si punta a migliorarla e potenziarla.

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martedì 16 novembre 2010

Mio padre ( 3° capitolo)

Papà non aveva finito neanche le scuole elementari  ma possedeva una cultura,una conoscenza al di sopra della media,forse i vari percorsi,avvenimenti durante la sua vita erano stati ottimi maestri delle migliori scuole in circolazione. Aveva patito la fame,la sete era stato costretto ad uccidere, aveva vissuto in prima persona la mancanza della libertà, aveva combattuto per un ideale di libertà, amava la libertà, un uomo libero si può considerare ricco. 
Dopo il ritorno a Sellia alla fine della grande guerra, era ancora giovanissimo ma questo periodo lontano dal paese lo avevano cambiato radicalmente. Si sposò a 25 anni con l'amore della sua vita un unione semplice senza i sfarzi che si fanno oggi quando ci si sposa cercando solo l’apparenza ma non la sostanza,il matrimonio dei miei genitori è durato per oltre 50 anni finito solo causa la morte di papà, quanti matrimoni che si celebrano oggi riusciranno ad arrivare almeno alla metà? Perché al primo ostacolo,al primo problema la coppia di oggi scoppia arrivando subito al divorzio? Papà una risposta a tutto questo c’è l’aveva ben chiara: la colpa primaria è che in una famiglia non si capiscono più i ruoli chi è il marito? Chi è la moglie? Questa confusione crea un anarchia familiare dove ognuno può fare e dire tutto e l’opposto di tutto venendo così a mancare lo spirito del sacrificio,della rinuncia per il bene della famiglia, ma una causa ancora forse più grave secondo papà e la mancanza di fede si giura davanti a DIO  di dividersi tutto nella gioia e nel dolore, nella buona e cattiva sorte, nella salute e nella malattia ma lo si fa solo per le foto per il banchetto, per l’abito per il viaggio di nozze. Papà pregava spesso non aveva nessuna vergogna di farsi vedere con il rosario in mano.............

Gioia Tauro sequestrata dalla finanza una tonnelata (mille chili) di cocaina pronta per il mercato italiano e Europeo.

Una tonnellata di cocaina purissima è stata sequestrata all’interno di un container su una nave appena giunta al porto di Gioia Tauro (nella foto)
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma erano sulle tracce dellla nave che proveniva dal Brasile e trasportava la droga per un valore di oltre 250 milioni di euro. Si tratta del più ingente sequestro di cocaina eseguito in Italia negli ultimi 15 anni. Si ritiene che la cocaina, dal valore di circa 200-250 milioni di euro, fosse destinata, oltre che al mercato italiano, anche a quello del centro e nord Europa. Il container era stato sbarcato da una nave mercantile proveniente dal Brasile.
La cocaina era nascosta all’interno di carrelli trasportatori per uso agricolo, e la consistenza del carico dimostra che la rotta del traffico internazionale di stupefacenti verso l’Europa non passa più per i porti a nord del continente, ma si infila dritta nel Mediterrano e arriva in Italia, dove finisce probabilmente tra le mani dei clan della ’ndrangheta che gestiscono il porto calabrese di Gioia Tauro. È il risultato del maxi sequestro di cocaina eseguito dai carabinieri di Roma che, come ha ricordato il procuratore capo di Roma Giancarlo Capaldo, per quantitativo «è uno dei sequestri di droga più importanti della storia», in Italia e in Europa.
La partenza della nave sospetta dal Brasile , secondo quanto si è appreso dagli inquirenti, era stata segnalata alle autorità italiane dal “Soca” inglese (Seroius Organised Crime Agency, l’agenzia britannica che si occupa di crimine organizzato e che ha già collaborato con l’Italia nel caso Mokbel) . Il sospetto era che il cargo partito dal Sudamerica contenesse cococaina probbilmente arrivata dalla Colombia.
La nave mercantile, con bandiera italiana, era partita dal porto di Santos, in Brasile, e sarebbe arrivata a Gioia Tauro senza soste intermedie. «Erano informazioni molto generiche. Poi sono partite le nostre indagini e abbiamo individuato la nave e, studiando la documentazione di carico e doganale, che si è dimostrata falsa, abbiamo trovato un container fantasma», ha spiegato il comandante del nucleo investigativo di Roma Lorenzo Sabatino.

lunedì 15 novembre 2010

Mio Padre ( 2° capitolo )

Fece di tutto per non ritrovarsi mai più ad dover uccedere un suo simile. Capì che entrare nella banda musicale sarebe stata la sua salvezza. entrò nella banda del reggimento dichiarandosi un veterano suonatore quando invece mai durante la sua vita aveva preso in mano un qualsiasi strumento musicale, il maresciallo della banda se ne accorse da subito ma lo fece entrare lo stesso dandogli come strumento il tamburo, il quale dopo un periodo disastroso di rodaggio ne divenne un abile suonatore. Forse lo volle premiare per la sua tenacia,per la sua sfrontatezza nel dichiararsi un suonatore esperto,oppure più semplicemente perché aveva capito che se non sarebbe entrato nella banda forse si sarebbe dato alla fuga con il rischio di essere accusato come disertore. Ma un anno prima della  fine del conflitto fu rinchiuso dentro un campo di concentramento per aver disubbidito a degli ordini di un ufficiale tedesco, durante questo (per fortuna breve periodo in un campo di reclusione Italiano)  toccò con mano i soprusi,le angherie,il vedere la dignità di un essere umano ridotta a meno che zero,ci diceva sempre che la Libertà, quella con la lettera maiuscola è un bene prezioso, essa si può paragonare ad un albero un grosso albero con.....................

Pianopoli (Catanzaro ) Manifestazione per chiedere a gran voce la chiusura della megadiscarica che sta ospitando rifiuti anche dalla Campania.


 Una foto della manifestazione di ieri a Pianopoli CZ

I politici locali  hanno disertato la manifestazione di protesta che ieri ha coinvolto tutta popolazione di Pianopoli, contro la megadiscarica di proprietà privata della " Eco inerti"  che nei giorni scorsi ha dato ospitalità a tonnellate di rifiuti arrivati dalla Campania. Il centro destra compatto con il presidente Scopelliti il quale aveva sentenziato  di ricevere nella discarica 35 mila tonnellate  di rifiuti  ( prima dovevano essere altre 75 mila). I pochi politici erano dell' Italia dei valori, Il quale l'esponete De Magistris aveva detto:
«La manifestazione di Pianopoli è un tentativo di resistenza democratica messo in atto dai cittadini della Calabria in difesa della loro terra e del diritto alla salute». Lo afferma l’eurodeputato e responsabile giustizia dell’Italia dei valori, Luigi De Magistris, circa la manifestazione che si è svolta a Pianopoli contro la discarica. «Da decenni questa Regione – aggiunge De Magistris – è diventata, al pari della Campania, uno sversatoio a cielo aperto per tonnellate e tonnellate di rifiuti, soprattutto frutto dell’attività industriale del Nord e soprattutto con modalità illegali. Questo smaltimento illecito ha avuto un solo beneficiario: il crimine organizzato e la politica collusa. Ed una sola vittima: i cittadini».
«Trasferire a Pianopoli – prosegue De Magistris – anche rifiuti della Campania, per altro senza adeguate misure di sicurezza igienico-sanitarie, significa voler fomentare una 'guerra fra poverì ingiusta, che il presidente della Regione Scoppeliti e le amministrazioni locali coinvolte non possono avallare».

 

domenica 14 novembre 2010

Le origini del brigantaggio in Calabria


le origini del brigantaggio nasce,veniva interpretato con una violenta forma di reazione a presunte o vere ingiustizie sociali, sfociate nell’odio contro i redentori del potere e delle ricchezze era un brigantaggio così detto contadino nato dalla fame e dalle varie disoccupazioni, dall’ignoranza a cui era difficile opporre una valida forma repressiva per il particolare nemico che sfuggiva abituato alla guerriglia, conoscitore dei luoghi e spesso protetto dalle popolazioni. Ferdinando II di Borbone cercò in vari modi senza riuscirci a risolvere questo annoso problema, se non in minima parte, solo nelle grandi città, esso si dilagò rapidamente in tutto il Regno di Napoli. Con l’avvento dell’unità nazionale, con essa vennero meno le varie speranze di riscatto delle classi più umili,stanchi di subire i vari conquistatori che durante i secoli avevano pensato solo al loro benessere.
Si rilevarono delle enormi bugie,le varie promesse che lo stesso Garibaldi aveva solennemente fatto nel tentativo per procurarsi forme reazionarie contro i borboni.Il tutto portò ad una rapida trasformazione di quel fenomeno avevamo definito contadino, nel brigantaggio organizzato.

La tv del futuro: Collegata sempre a internet per poter vedere sempre quello che vuoi, quando vuoi

Rai Replay sarà integrato con il digitale terrestre entro l’inverno. Basterà avere un televisore Internet-enabled o un decoder ibrido con certificazione Gold DGTVi e connettere il TV o il decoder alla linea ADSL di casa. Si avrà così la possibilità di vedere via broadband le trasmissioni proposte da Rai Replay, ovvero i programmi in replica andati in onda negli ultimi 7 giorni su Rai Uno, Rai Due e Rai Tre.
Un programma di Rai Replay
Rai Replay è un servizio avviato da 6 mesi sul Web ed è totalmente gestito e sviluppato all’interno di RaiNet in collaborazione con i Centri di produzione TV di Torino e Roma Saxa Rubra e il Centro Ricerche Rai di Torino. Ora, Rai Replay si appresta dunque ad assumere un ruolo centrale anche nel progetto Over The Top TV della RAI, come annunciato e mostrato in anteprima allo IAB Forum 2010 di Milano.
In futuro, l’interazione tra TV tradizionale e Internet sarà estesa ad altri canali del bouquet digitale terrestre della Rai e si arricchirà di nuove funzionalità, tra cui l’individuazione dei momenti salienti di una trasmissione per favorire un accesso diretto al contenuto desiderato. Quando si sceglierà di rivedere il programma prescelto, sarà attivo un menu che proporrà gli highlight con descrizioni testuali sintetiche relative ai momenti salienti del contenuto stesso, per esempio di un incontro di calcio, e l’utente potrà accedere direttamente al punto d’interesse individuato.
La Rai, dunque, si muove nella direzione intrapresa dai principali protagonisti del mercato globale delle telecomunicazioni: l’integrazione, appunto, di trasmissioni nate per la televisione con contenuti provenienti dalla Rete. Su questa strada, seppure con modalità differenti, si stanno muovendo Google, Sony, Intel e Logitech con la Google TV (a breve dovrebbe salire a bordo del progetto Google TV anche Samsung), e Apple con la nuova Apple TV e la disponibilità di film e serie televisive su iTunes Store.

sabato 13 novembre 2010

Raccolta differenziata porta a porta presentato durante una riunione il suo potenziamento da parte del comune di Sellia che con il 75,5% detiene il primato Calabrese sul riciclaggio.


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Paravati: per il 17° aniversario dell'arrivo della statua del cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime , sono attesi per domani circa 200 pulman con migliaia di fedeli.

Mileto (VV)
Domani domenica 14 novembre, a Paravati, per il 17. anniversario dell'arrivo della statua del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime. Per l'occasione è previsto inoltre l'arrivo di oltre duecento autobus, provenienti da tutta Italia e che porteranno, nel paese della mistica Natuzza Evolo, centinaia di cenacoli preghiera mariani. Oltre ai volontari della fondazione che sono già a lavoro per organizzare la processione e la celebrazione eucaristica che avrà luogo sul sagrato del costruendo santuario, anche gli amministratori comunali, si sono rimboccati le maniche per far sì che i fedeli, una volta arrivati nella cittadina normanna, ricevano l'accoglienza che meritano.Il sindaco Vincenzo Varone, ha convocato una riunione tecnico organizzativa, alla quale hanno partecipato il comandante dei vigili urbani di Mileto, Salvatore Ferrara, il comandante della polizia provinciale Giuseppe La Fortuna e numerosi rappresentanti delle associazioni di volontariato presenti sul territorio.

Per evitare intoppi al traffico, sono state predisposte delle apposite e ampie aree parcheggio per bus e auto mentre delle navette, messe a disposizione dall'amministrazione comunale, accompagneranno per tutto il giorno, i fedeli dai parcheggi al parco della fondazione dove si svolgeranno le funzioni solenni. Le aree parcheggio individuate saranno due, una alle spalle dello stadio comunale, una nei pressi del cimitero a Paravati. L'ordine pubblico invece, sarà affidato ai Carabinieri e alla Polizia di Stato.
Grande fermento quindi a Mileto per una festa, fortemente voluta da Mamma Natuzza, e che ogni anno richiama migliaia di fedeli. Non faranno mancare la loro presenza i cenacoli mariani diffusi in tutto il mondo.
Le funzioni domani, avranno inizio alle 9.30 con la processione della statua del Cuore Immacolato di Maria che percorrerà tutte le vie del paese e proseguiranno con la solenne celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo.
Anche questa sarà un'occasione per riunire i figli spirituali di Mamma Natuzza che, ogni giorno, arrivano in centinaia a Paravati, in cerca di speranza e punti di riferimento per la propria vita. Fedeli che hanno fatto nascere centinaia di cenacoli mariani che crescono di giorno in giorno, accogliendo l'invito accorato della Madonna a moltiplicare i cenacoli per la conversione delle anime, per la riparazione dei peccati e la pace nel mondo. Messaggi della Madonna che hanno trovato voce in Natuzza Evolo che ha avuto la sua prima apparizione nel 1944, poco dopo la celebrazione del suo matrimonio con Pasquale Nicolace. Fu proprio in quella prima occasione che la Madonna annunciò a Natuzza il suo grande progetto per Paravati, chiamato «Villa della Gioia». Una volta completato, questo maestoso e imponente progetto, sarà un vero e proprio centro polifunzionale, dove ogni struttura che sorgerà al suo interno, garantirà importanti servizi di assistenza alla persona.

venerdì 12 novembre 2010

Sellia: nella sala consiliare polemica arroventata? Durante l'incontro sul compostaggio.


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Pinerolo: chiuso dalla magistratura l'asilo degli orrori

 
PINEROLO - "Mio figlio Vittorio era terrorizzato, non voleva entrare in quell'asilo in cui è rimasto per un anno. Lo accompagnavo al mattino e lui scoppiava a piangere, la notte non dormiva, era sempre agitato, io non capivo perché, ma c'era qualcosa di molto strano, perché non si trattava di un capriccio o di un pianto normale. Ad agosto ha avuto le convulsioni talmente non voleva entrare. Ho chiesto spiegazioni e mi sono sentito rispondere che loro erano le educatrici e sapevano come fare. Ho deciso di toglierlo da quella scuola, e ancora oggi quando passiamo in macchina lì davanti, la sua faccia si riempie di terrore e mi implora: "papà non lasciarmi qua"". Diego M., impiegato, è uno dei genitori che per primo ha avuto la netta sensazione che "Il paese delle meraviglie"potesse essere in realtà un posto da incubi: "Ora il mio bambino ha quattro anni, abbiamo scelto un altro nido ed è molto più sereno. In quell'asilo qualcosa è successo, ed è giusto che si indaghi. Io e mia moglie Miriam abbiamo litigato con loro perché non avevamo spiegazioni".
I suoi timori di padre hanno trovato manforte anche grazie alla babysitter, Alice Contini, che lavorava proprio in quell'asilo e che si è licenziata alcuni mesi fa: "Veniva il sabato e la domenica a prendersi cura di mio figlio, e mi aveva avvertito che le maestre erano molto dure. Le educatrici sapevano che Alice veniva da me e per questo mio figlio lo trattavano bene, ma lui vedeva quello che facevano agli altri bambini ed era terrorizzato. Alice quando ha scelto di allontanarsi ha cominciato a spargere la voce dicendo a tante altre mamme di scappare da quell'asilo. Io per fortuna l'ho fatto in tempo".

giovedì 11 novembre 2010

Mio padre ( 1° capitolo)

 Nella foto:Soldati in trincea durante il secondo conflitto mondiale
Ancora adesso che sono passati diversi anni, alcune volte, mi capita di sentire la sua voce,di intravedere dietro la figura di qualche persona i suoi lineamenti,ancora adesso che sono passati diversi anni, papà mi manca tanto. La figura del padre era importante all’interno della famiglia, la sua autorevolezza,il suo parlare poco ma che racchiudeva tutto, il suo prendersi sulle spalle tutte le fatiche,tutte    le responsabilità senza alcuna parola inutile. Il mio papà era proprio così, parlava poco ma le sue poche parole erano sempre ponderate, sempre senza diritto di replica e non perché la sua autorevolezza non permetteva il contraddittorio, ma semplicemente perchè erano l’unica strada percorribile,l’unica soluzione possibile. Aveva fatto la grande guerra, la quale l’aveva segnato molto nel suo carattere,era stato costretto ad usare l’arma per uccidere il nemico. "O lui o io" (diceva) non esisteva un'altra soluzione, chi era il più veloce sopravviveva,l’altro moriva. Papà aveva ben impresso nella mente lo sguardo, descrivendolo nei minimi particolari, una volta ucciso aveva preso il corpo senza vita del soldato dandogli una............

Premessa sul racconto del mese di novembre dal titolo: " MIO PADRE"

Eccoci al racconto del mese di novembre che come avevamo anticipato avrà  il titolo “MIO PADRE” un figlio che racconta la storia del proprio papà nella Sellia del dopoguerra ,le varie difficoltà,i molteplici problemi nel creare, accudire,crescere una famiglia durante un periodo storico molto particolare, dove ancora la miseria si toccava con mano. Un padre costretto, malgrado l’amore verso il proprio paese, di lasciare Sellia alla ricerca di fortuna, di migliori opportunità soprattutto per il   futuro dei figli. Tante furono le famiglie che nell’immediato dopoguerra partirono verso il nord d’Italia o addirittura all’estero, famiglie il più delle volte obbligate a fare questa dolorosa scelta perché non si intravedeva nessuna luce, nessun spiraglio di miglioramento. Queste famiglie hanno contribuito in modo esemplare allo sviluppo, alla ricchezza del nord  partecipando in modo attivo a quel boom economico degli anni 50 che vide l’Italia o almeno una buona parte di essa, crescere la propria economia,il proprio fatturato in modo vertiginoso divenendo una tra le maggiori potenze economiche del mondo. Nel sud questo boom lo stiamo ancora aspettando, non sentendo neppure lontanamente i botti; e pensare che oggi, questo nord ricco, grazie soprattutto alla manovalanza di  noi meridionali, vorrebbe fare una secessione pilotata vedendo noi del sud come un enorme zavorra, quando sappiamo benissimo che il cosiddetto federalismo che  decantano come la panacea di tutti i mali del paese sarebbe la totale fine del meridione facendo divenire il nord sempre più ricco e noi sempre più poveri .. ma questa è un’altra storia che magari approfondiremo in altre occasioni .Ritornando al racconto di questo mese, oggi inseriremo il primo capitolo di questo interessante racconto dove un figlio descrive la storia, il percorso umano di suo padre. Buona lettura.
 Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte

martedì 9 novembre 2010

18120 VOLTE GRAZIE.....GRAZIE DI CUORE


Oggi è una data importante per il blog, proprio un anno fa nasceva selliaracconta.Onestamente mai avrei pensato un così forte successo, avrei messo la firma per ritrovarci dopo un anno esatto anche con la metà delle visite ricevute (anzi con la metà della metà ) invece il contatore totale delle visite segna oggi ben  1812018120 volte grazie,grazie per la vostra sete di conoscere, di sapere, di riscoprire la storia,i racconti, la tradizione di Sellia; verso questo antichissimo borgo con una storia millenaria sulle spalle spesso  deturpato,dilapidato,dato per spacciato quando invece con delle giuste programmazioni dettate da un immediato recupero e salvaguardia del centro storico con conseguenza inversione di rotta cercando ogni modo per frenare il  continuo calo demografico con la conseguente  fuga dei giovani che una volta sposati vanno ad abitare fuori preferendo i centri confinanti a Sellia,penso, anzi, ne sono più che sicuro che Sellia possa cambiare, fare un inversione di rotta,possa rivivere una nuova primavera, basta crederci, basta creare i giusti presupposti affinché il tutto possa concretizarsi. Parleremo sino alla noia  anche nel  secondo anno del blog sul  futuro di Sellia cercando in ogni modo di essere propositivi di dare nuove idee, nuovi impulsi, certo la parola definitiva spetta a tutti noi Selliesi, nessuno escluso, cercando in modo definitivo  di smetterla  con queste perniciose divisioni, di  essere  in continua campagna elettorale, il non vedere al di là del proprio torna conto. Dobbiamo finirla! Stiamo diventando ridicoli, chi vince governi bene per 5 anni, chi perde faccia un ottima opposizione costruttiva. Dobbiamo riscoprire la solidarietà, l’unione, l’orgoglio dell’appartenenza che da sempre era il nostro grido,il vanto sull’intero circondario. In questo secondo anno del blog che ci apprestiamo a percorrere insieme terremo sempre i riflettori accesi su Sellia, cercheremo sempre di far conoscere,sensibilizzare nel cercare di costruire un futuro,un buon futuro del nostro borgo. Tanti saranno i racconti,la storia,le curiosità ecc.. che vi faremo conoscere cercando nel nostro piccolo di farvi riconoscere,riscoprire,ma soprattutto farvi  amare sempre di più Sellia. Un lavoro enorme il quale richiede molto tempo, tante ore dedicate alla trascrizione dei post, al continuo aggiornamento del blog. La quale però viene per fortuna ripagata oltre ogni aspettativa con le tantissime visite giornaliere con i tanti commenti nei vari articoli con le tante e-mail  che giornalmente riceviamo. Grazie, grazie...18120 volte grazie  questa e la gratificazione,la vera  forza,la vera spinta per fare sempre di più e bene.
Dunque anche i commenti di auguri che spero ne arriveranno tanti saranno la vera vitamina,l'unica grande gratificazione per il lavoro fin qui svolto....grazie

SELLIARACCONTA.......UN ANNO INSIEME A VOI ( IL VIDEO)

TUTTI I NUMERI DI UN ANNO CON SELLIARACCONTA

Di seguito in maniera dettagliata vi inserisco i numeri di un anno del blog selliaracconta. Sono numeri molto importanti che voglio rimarcare  non solo per spronarmi nel continuare nel lavoro spesso credetemi non è facile (di recupero e trascrizione sulla storia di  Sellia) il quale richiede molto tempo e dedizione giornaliera, ma anche se non soprattutto per ringraziarvi di questo importante risultato che ci proietta nel secondo anno del blog. Forse sarà molto difficile continuare su questi numeri molto elevati di visite giornaliere ma sicuramente faremo di tutto per fare sempre una scappattina su selliaracconta dove troverete sempre nuovi post, rimanendo aperti ai vari contributi,collaborazione da parte di chi vorrà farne parte in modo attivo.
                         
I NUMERI DI UN ANNO CON SELLIARACCONTA
18100    VISITE TOTALI
45820     PAGINE VISITATE
52           LE NAZIONALITA' DIVERSE
1331       VISITE DAGLI STATI UNITI
870         VISITE DALLA GERMANIA
362          I POST (ARTICOLI ) INSERITI
24            IL NUMERO DELLE ETICHETTE
2412        TOTALE DEI COMMENTI SUL BLOG
400          CIRCA LE FOTO INSERITE

09.11.2009 # 09.11.2010..........Un anno,il primo anno insieme a selliaracconta

Eccoci al 9 novembre, un anno fa veniva messo online il primissimo post del blog, un breve articolo dove venivano rimarcati i perché della nascita di questo blog. Dopo un anno esatto possiamo dire con fierezza che i nostri obiettivi sono largamente raggiunti. Partito in sordina con dei numeri massimi di utenti giornalieri che difficilmente superavano le 10 unità, piano piano conquista sempre più il consenso,l’affetto dei tanti Selliesi residenti a Sellia ma anche ad ogni angolo del mondo basti pensare ai  52 paesi stranieri che almeno una volta si sono collegati sul blog con una media giornaliera di 60 visite singole. In questo secondo anno che ci apprestiamo di trascorrere insieme a voi cercheremo sempre in modo garbato di raccontarvi le tante storie in nostro possesso, sono storie che il più delle vote risultano sconosciute o quasi a molti, che rischiavano di andare nel dimenticatoio per sempre, ecco il perché (come abbiamo avuto modo di ribadire in più di una occasione ) nasce selliaracconta. Nel prossimo post vi inseriremo i numeri di un anno del blog selliaracconta sono numeri molto importanti che senza falsa modestia ci inorgogliscono nel continuare  nel cammino intrapreso cercando anche di allargare gli orizzonti anche verso le varie realtà del nostro comprensorio tenendo sempre in primo piano Sellia. Permettetemi anche un ringraziamento particolare in primis al nostro carissimo parroco Don Francesco per averci reso partecipi di tante riflessioni, di tante lodevoli iniziative. A lux forumista nel forum di Sellia che spesso mi invia delle ricette locali,oltre alla bellissima storia del miracolo per intercesione di Sant?Ignazio. A Mimmo il quale  mi aiuta nell’aggiornamento del blog. A Totò amico e consigliere. A Maria e Giovanna per i preziosi suggerimenti e elaborazione di vari post. Un grazie soprattutto a tutti voi  che con le vostre 18120  visite mi gratificate mi fate diventare rosso, non nascondendovi che mi emoziono ogni volta che leggo, vedo il vostro tanto affetto verso il blog.  Vorrei ricordarvi che il blog rimane aperto ai vari contributi, chiunque potrà vedere il proprio articolo inserito anche in anonimato basti che non siano offensivi. Selliaracconta rimane alla ricerca di nuovi collaboratori che vorranno arricchire,contribuire nella crescita del blog anche durante il suo secondo anno che ci apprestiamo a trascorrere insieme a tutti voi che non potrò mai ringraziarvi in modo adeguato.

lunedì 8 novembre 2010

Dizionario dialettale Selliese ( lettera O )

 
Siamo arrivati alla lettera O del nostro dizionario dialettale Selliese, O come: "oggliu" alimento principe di coltivazione nei vari terreni di Sellia,, sino a qualche decennio fa rimaneva la fonte primaria del benessere dell’intera comunità. Da sempre l’olio ha rappresentato un valore fondamentale, una vera ricchezza basti pensare che sino alla fine del 1800 sul nostro  territorio ricadevano ben 15 frantoi ( ne abbiamo parlato in modo esaustivo QUI ). Ancora adesso i pochi produttori rimasti fanno un ottimo olio extra vergine  biologico, ma la nota dolente rimane la  trasformazione e la commercializzazione, nel nostro territorio rimane solo un frantoio poco usato, mentre il buonissimo olio spesso va a finire nelle grosse aziende non rimanendo quindi alcuna traccia del luogo in cui è stato prodotto.
O pron. O, ovvero
OCCHIANURELLA s.f. Qualità di fagiola
OCCHIU sost. Occhio
OCELLU sost. Uccell
OCELLAZZU sost.uccello del malagurio
OFFENNIRA verbo Offendere
OGGHIALURU s.m. Orzaiolo
 OGGHIU -olio
OGGHIALORA recipiente per l'olio
OGGHIALORU  m.venditore d'olio
OJA avv. Oggi
OLIVARA f..albero dell'ulivo
OMINU s.m. Uomo
ORBICARA verbo Seppellire
ORBU s.m. Orbo, cieco
ORCU s.m. Orco
ORDITURU s.m. Attrezzo del telaio
ORTU s.m. Orto
ORZU s.m. Orzo
OSSU s.m. Osso
OTTU s.m. Ottu
OVATTA
OVU s.m. Uovo

domenica 7 novembre 2010

New dalla provincia di Catanzaro

Passeggiava tranquillamente sul lungomare di Soverato, con alla cintola una pistola Revolver di fabricazione Ceca con la matricola non censita, ma senza munizioni, e in tasca un coltello a serramanico con una lama di 6,5 centimetri. L'uomo e' stato, pero', notato dai carabinieri della compagnia speciale di Vibo Valentia, in servizio di rinforzo nella compagnia di Soverato, che hanno avvito un controllo. Dopo un breve inseguimento a piedi, i militari hanno potuto verificare che si trattava Giuseppe Corapi, 27anni, di San Sostene, boscaiolo, gia' noto alle forze dell'ordine e avvisato orale di pubblica sicurezza. Per lui sono scattate le manette con l'accusa di porto abusivo di arma da fuoco e di arma bianca, un reato che aveva portato l'uomo in manette anche nel 2008. Entrambe le armi sono state sottoposte a sequestro e Corapi, su disposizione del magistrato di turno, e' stato associato presso la Casa circondariale di Catanzaro in attesa del giudizio per direttissima. 
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il sequestro del parco eolico realizzato a Girifalco dalla societa' Brulli Energia di Reggio Emilia.
La richiesta rientra nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarita' commesse durante la fase di progettazione e realizzazione dell'impianto ed e' ora al vaglio del gip che, a breve, dovrebbe prendere una decisione. In particolare, secondo l'ipotesi dell'accusa, sarebbero state realizzate mappe false dalle quali sarebbero anche ''scomparse'' alcune abitazioni.
Inuagurata, a Catanzaro, la ''1* Fiera Mediterranea Food & Beverage'', allestita nel polo fieristico del Parco Commerciale ''Le fontane
Presenti l'arcivescovo metropolita dell'Arcidiocesi Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti; il presidente del consiglio Regionale della Calabria, Francesco Talarico; l'asssessore alle Attivita' Economiche e Produttive della Regione Calabria, Antonio Stefano Caridi; il presidente dell'Amministrazione Provinciale Catanzaro, Wanda Ferro; il sindaco della Citta' di Catanzaro,Rosario Olivo; il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Paolo Abramo; l'assessore alle Attivita' Produttive del Comune di Catanzaro, Lorenzo Costa, e tantissime personalita' del mondo delle categorie produttive. Ha fatto da padrone di casa, il presidente di ''Catanzaro fiere'', Floriano Noto.
La Fiera si potra' visitare fino al prossimo 14 novembre, dalle ore 16 alle ore 20, nei giorni feriali, mentre sabato e domenica, gli stand resteranno aperti anche al mattino, dalle 10 alle 13.
Annullata dal Tar della Calabria la delibera della Giunta regionale con cui e' stato approvato il calendario venatorio.
A riferirlo, in una nota, e' il Wwf, secondo cui l'organo di giustizia amministrativa ''ha accolto in pieno il ricorso delle associazioni ambientaliste riconoscendo che l'interesse diffuso alla tutela della fauna sarebbe stato irreparabilmente pregiudicato dall'applicazione del calendario venatorio. E' la giusta risposta alla tracotanza delle associazioni venatorie e al dilettantesco pressappochismo della Regione''
Un'aggressione di matrice di estrema destra che si pone in prosecuzione con quella di sabato scorso conclusa con l'accoltellamento di un ventisettenne davanti al collettivo sociale ''Riscossa'' a Catanzaro.
E' quanto emerge dalle indagini della Digos sull'aggressione compiuta ieri sera davanti all'ingresso dell'ospedale di Catanzaro di un gruppetto di neofascisti ai danni di un giovane, anche lui di 27 anni, appartenente allo stesso collettivo.Indagini che pero', allo stato, non hanno portato, dopo 5 giorni, all'identificazione di nessuno degli autori 
Cemento depotenziato sequestrata il tratto ferroviario Catanzaro Settingiano
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto il sequestro del tratto della linea ferroviaria Settingiano-Catanzaro Lido nell'ambito di un'indagine sull'utilizzo di cemento depotenziato per la realizzazione dell'opera. Nel provvedimento di sequestro, che non provochera' nessun disagio al traffico ferroviario, la Procura ha disposto che le Ferrovie dello Stato eseguano i lavori necessari per ripristinare le condizioni per la sicurezza della tratta.