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lunedì 7 marzo 2011

Lega nord per fermare i profughi che arrivano dalla Libia ci vogliono soluzioni dastriche "fermiamoli con il mitra" oppure ancora meglio mandiamoli a lavorare sulle montagne dell'Aspromonte

I rifugiati? "Mandiamoli nei campi di lavoro", anzi no, meglio agire alla radice: "fermiamoli a colpi di mitra alla frontiera". Gli esponenti della Lega Nord sembrano avere le idee molto chiare quando si parla di profughi in fuga dalle repressioni in Libia. Negli ultimi giorni non sono infatti mancate le dichiarazioni shock che vanno ad arricchire il vasto catalogo di sparate razziste a cui il Carroccio ha ormai assuefatto l'Italia. E dopo il fatto, qualche mezzo ritrattamento, finte dimissioni che rientrano in fretta e il classico contrattacco "siamo stati fraintesi".  L'ultima perla leghista arriva dal capogruppo della Lega Nord nel consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Danilo Narduzzi, pronto ad offrire la sua soluzione al problema dell'immigrazione. "La Prefettura di Pordenone sta cercando spazi per ospitare immigrati libici sul territorio in strutture private; noi non vogliamo questa gente, se li tengano in Sicilia – si può leggere nella cronaca del Messaggero Veneto , e poi l'affondo - Si costruiscano dei campi lavoro in Aspromonte, facciamoli lavorare, perché la Lega non ci sta, da noi i libici non devono arrivare".  Un intervento a tutto campo che si è concluso, tanto per non farsi mancare niente, con l'attacco allo stesso Governo di cui la Lega fa parte: "Si vede tutta l'impotenza del Governo. Meno bunga bunga e più leggi serie". Ma una pecora nera si trova in ogni famiglia rispettabile, se poi è anche capogruppo alle Regione deve trattarsi di una coincidenza.  A confermare però la presenza di una certa tendenza di pensiero ci ha pensato un altro big leghista del Nord Est, Daniele Stival, assessore della Regione Veneto proprio all'immigrazione. Nel corso di una trasmissione in diretta su una rete regionale, Stival ha sostenuto che anche l'Italia avrebbe potuto risolvere il problema immigrazione, fermando con il mitra i profughi alla frontiera.  Una dichiarazione talmente forte da costringere la stessa Lega e il Pdl a prenderne le distanze, con Stival che si è detto disponibile alle dimissioni. Dimissioni prontamente rifiutate dal governatore veneto leghista Zaia. Ma la grave posizione di Stival è persino peggiorata quando l'assessore ha tentato di trovare una giustificazione, prima sostenendo come la frase fosse una battuta e poi ammettendo di avere solo citato le parole di Mario Borghezio, europarlamentare leghista.
Ciliegina sulla torta, una volta tornato in aula Stival è riuscito a fare infuriare anche l'Udc, rispondendo a suondi bestemmie alle critiche dell'opposizione. Le dichiarazioni di Stival sono finite anche sul tavolo dell'Unar, l'ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. Lo stesso ufficio che i leghisti hanno provato a sopprimere con un emendamento al mille proroghe, scocciati di essere costantemente ripresi per le loro dichiarazioni razziste e per le ordinanze punitive per immigrati e stranieri.
Non è necessario però una dichiarazione o un'ordinanza per far capire come la si pensa: a volte basta solo stare zitti. E' il caso della Provincia di Bergamo, in cui quattro consiglieri della Lega si sono rifiutati di votare l'ordine del giorno dedicato all'emergenza umanitaria in Libia. Nel testo, votato da maggioranza e opposizione, ci si limitava a sostenere la solidarietà istituzionale al popolo libico insorto. Neppure le correzioni dell'ultimo minuto, con l'aggiunta di un paragrafo "preoccupato" per la grave emergenza umanitaria che avrebbe danneggiato l'Italia, hanno convinto i leghisti a dare il proprio supporto ai profughi. Guai però a definire la Lega Nord un partito razzista, perché si rischia grosso.......
Ne sa qualcosa il sindaco di Saronno Luciano Porro, centrosinistra, che si è visto costretto a rispondere a un'interrogazione urgente in consiglio comunale. Il gruppo leghista ha infatti preteso spiegazioni in seguito a un commento su Facebook di Porro, in cui il sindaco sosteneva la distanza del Pd riguardo alla Lega su vari temi, soprattutto "per quanto riguarda il razzismo". I consiglieri della Lega Nord si sono definiti "profondamente offesi per la dichiarazione del signor Sindaco, in particolare riguardo al presunto "razzismo" del movimento Lega Nord – e chiedono - Come intenda giustificare all'attenzione dell'opinione pubblica la sua accusa di razzismo alla Lega Nord ed ai suoi rappresentanti". I fatti a supporto della tesi non dovrebbero mancargli.

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