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giovedì 17 marzo 2011

Perchè proprio il 17 marzo si festeggia l'unità d'Italia?

 Oggi si festeggiano i 150 anni dell' Unità d'Italia, proclamata ufficialmente il 17 marzo 1861 quando Vittorio Emanuele II è stato nominato Re d'Italia "per grazia di Dio e volontà della nazione". Il Consiglio dei Ministri ha nominato un Comitato interministeriale per le celebrazioni, al quale è affidato il compito, in accordo con le Amministrazioni regionali e locali interessate, di organizzare le attività di pianificazione e preparazione degli eventi legati alla celebrazione di questa importante ricorrenza. Come logo dell'anniversario sono state scelte tre bandiere tricolore che rappresentano i giubilei del 1911, 1961 e 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni. La valenza simbolica delle celebrazioni, inoltre, vuole essere la rappresentazione dell'identità e dell'unità nazionale.Il percorso che ha portato alla formazione del Regno d'Italia è iniziato dopo il Congresso di Vienna del 1815, ma il regno è stato istituito dopo la fine della Seconda Guerra di Indipendenza e la spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi. Alla fine della Seconda Guerra di Indipendenza, infatti, il Regno di Sardegna comprendeva i territori attuali di Valle d'Aosta, Piemonte, Sardegna, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana. Nel 1860 è stata poi organizzata la spedizione dei Mille: Garibaldi è partito da Quarto il 5 maggio e sbarcato l'11 maggio a Marsala. Nel frattempo il Comitato per l'Unità Nazionale di Napoli cercava di conquista della capitale. Ad agosto la Basilicata si è unita al Regno d'Italia. Sempre ad agosto Giuseppe Garibaldi ha attraversato lo stretto di Messina e la Puglia ha dichiarato decaduti i Borbone con l'insurrezione di Altamura. Il 7 settembre 1860 è entrato a Napoli, ormai abbandonata dal re Francesco II di Borbone. Nel mese di ottobre una serie di plebisciti hanno stabilito l'annessione dei territori delle Due Sicilie al Regno Sabaudo. Nel 1861, con la prima convocazione del Parlamento Italiano, è stato così proclamato il Regno d'Italia, al quale mancavano ancora Veneto e Friuli, Roma, Trentino-Alto Adige e Venezia Giulia, territori che sarebbero entrati negli anni successivi.
Lo Statuto Albertino, che era stato promulgato da Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848, viene esteso a tutto il regno per definire le caratteristiche della nuova monarchia costituzionale. Il Regno d'Italia nasceva quindi come ingrandimento del Regno di Sardegna. Il nuovo regno è stato riconosciuto dagli stati esteri e si è diffusa l'idea che una Italia unita avrebbe potuto rappresentare un elemento di stabilità per l'intero continente.