domenica 16 ottobre 2011

Il Papa potrebbe ritornare in Calabria il prossimo anno. Intanto vengono resi note i costi del viaggio del Papa a Lamezia


La memorabile Visita Pontificia del 9 ottobre scorso è già entrata a pieno diritto negli annali della storia della Calabria. La comunità ecclesiale ha vissuto con gioia questo incontro. La Diocesi lametina, per rispondere a coloro che desiderano conoscere le spese sostenute, presenta il bilancio economico del lungo cammino organizzativo, occorso per accogliere dignitosamente il Santo Padre. A spiegare, con chiarezza e precisione, i costi sostenuti dalla Chiesa locale è Mons. Tommaso Buccafurni, economo diocesano. “Non ci siamo pronunciati finora perché la nostra preoccupazione prioritaria era quella di accogliere dignitosamente il Sommo Pontefice; accoglienza che ha richiesto mesi di preparativi”. Mons. Buccafurni rimarca che prima di tutto è stato necessario ristrutturare l’Episcopio “edificio dove non si effettuavano lavori di riqualificazione da molti anni. Abbiamo provveduto a dotarlo dell’ascensore che non è servito solo in occasione della Visita Papale ma d’ora in avanti potrà essere utilizzato anche dalle persone disabili, le quali finora non potevano accedere al Palazzo Vescovile”. La Conferenza Episcopale Calabra ha deciso ''di chiedere al Santo Padre che ritorni in Calabria in occasione del centesimo anniversario della fondazione del Seminario Regionale San Pio X di Catanzaro e del cinquantesimo della proclamazione di San Francesco di Paola a Patrono della Calabria. E' stata preparata una lettera, che sara' inviata a lui fra giorni''. Nel Seminario Teologico Regionale di San Pio X, a Catanzaro, si e' svolta l'assemblea dei vescovi calabresi, sotto la presidenza di S. E. Rev.ma Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria - Bova. Presenti tutti i vescovi residenziali, compreso l'Amministratore diocesano di Cassano, mons. Francesco Oliva, e i vescovi emeriti Mons. Cantisani, Rimedio e Lupinacci. Nel corso dei lavori, in sostituzione di Mons. Ciliberti, fino al compimento del quinquennio, Mons. Salvatore Nunnari e' stato eletto Vice Presidente della CEC. Si e' preso atto della firma del Protocollo d'intesa tra la CEC e la Presidenza della Giunta Regionale per la valorizzazione dei beni culturali di proprieta' ecclesiastica. E' stato approvato il bilancio consuntivo e preventivo del Seminario San Pio X, discutendo anche dell'opportunita' di alienare l'immobile ove esso e' costituito o restaurarlo. Discusso e approvato anche il bilancio consuntivo preventivo dell'Istituto Teologico Calabro. I  vescovi hanno incoraggiato la costituzione di un Centro Studi sulla Dottrina sociale della Chiesa, da armonizzarsi con il costituendo Forum di docenti universitari cattolici in Calabria. Si e' deciso di procedere, nella Chiesa delle Visitandine a Reggio Calabria, alla consacrazione della Calabria al Sacro Cuore di Gesu' durante la riunione CEC del prossimo mese di febbraio.

L’economo della Curia sottolinea inoltre che attualmente la Regione Calabria non ha ancora dato nulla dei fondi promessi; con una comunicazione ufficiale il Dipartimento 2 della Presidenza della Giunta regionale ha fatto sapere alla Diocesi che il governo calabrese “nella seduta del 16 settembre 2011 ha concesso alla Curia lamwetina, per la Visita del Santo Padre in
Calabria, un contributo di 230 mila euro”. Sempre nella stessa comunicazione viene precisato che “ per l’anno 2011 venga erogata solo un’anticipazione pari al 30% dell’intero contributo, rinviando la liquidazione della restante parte all’anno 2012”. Per quanto riguarda l’Amministrazione provinciale di Catanzaro è stata concessa una compartecipazione alle spese di 100 mila euro; un documento ufficiale dell’ente intermedio spiega che “alla liquidazione della suddetta somma si provvederà con successivo atto amministrativo previa presentazione di relazione descrittiva dell’avvenuta Visita”. L’Amministrazione provinciale ha già anticipato il 50% della somma, per cui la Curia ha ricevuto 50 mila euro. 

Il Comune di Lamezia Terme ha dato alla Curia 150 mila euro, “contributo – puntualizza Mons. Buccafurni – che l’amministrazione lametina potrà riprendersi dal fondo unico stanziato dalla Regione per il Viaggio del Papa in Calabria. Il contributo regionale ammonta complessivamente a 500 mila euro di cui, secondo le nostre conoscenze, 120 mila al Comune lametino; 230 mila per la Chiesa locale; 120 mila al Comune  e alla Certosa di Serra San Bruno”. Il costo dell’allestimento dell’area ex Sir, inteso come preparazione del palco papale, dei palchi per il coro e per gli operatori della stampa e delle emittenti televisive, unitamente alle altre strumentazioni necessarie all’audio e al video e alla sistemazione delle autorità e dei fedeli, nonché delle transenne e dei bagni chimici, è stato a completo carico della Diocesi, per un importo complessivo di euro 589.948.00. Come si può vedere,
quanto la Diocesi potrà ricevere dagli enti pubblici non è neanche sufficiente a coprire le spese dell’allestimento dell’area. Il servizio pullman che, con le ditte Preite, Bilotta e Romano, ha trasportato i fedeli dalla varie parrocchie all’area della Messa, è stato pagato dai fedeli e dalla stessa Curia che a proprie spese ha garantito il trasporto gratuito di: diversamente abili, coro, autorità ecclesiastiche, religiosi e religiose, operatori dell’informazione, volontari e tecnici. L’economo della Curia tiene a sottolineare che la Chiesa lametina non ha fatto spese superflue. “ Si è trattato – dichiara Mons. Buccafurni – di interventi necessari come si può tranquillamente evincere anche dalla documentazione che certifica tutte le spese. Era doveroso per noi informare la comunità su quello che è stato fatto in questi mesi; una vera e propria ‘operazione trasparenza’ supportata dall’evidenza del carteggio che ha registrato tutti i movimenti finanziari di entrata ed uscita, relativamente all’organizzazione della Visita Pontificia”. 

L’economo della Curia lametina conclude così il suo intervento: “La presenza di Papa Benedetto XVI nella nostra Diocesi è stato un dono per l’intera comunità ecclesiale e per tutta la regione. Per chi crede, accogliere il Papa ha significato vivere profondamente la realtà della Chiesa. Per chi non crede, la visita del Santo Padre è stata un’attenzione particolare ed affettuosa all’amata terra di Calabria”.