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giovedì 31 marzo 2011

C'era una volta a Sellia ........... ecco come nasce una grande passione. ( Sesta ed ultima parte)


Al vecchietto gli si illuminarono gli occhi come se mi volesse dire:  finalmente! Era ora. Si mise a parlare, a parlare di tante cose di tanti avvenimenti; dei baroni,dei briganti,dei vari antichi mestieri. Io rimasi li immobile come se vedevo un film, e intanto lui continuava a parlare,raccontare; era proprio un fiume in piena. Mi accorsi che non avevo preso neanche un appunto, il mio quaderno era miseramente vuoto anche se il vecchietto aveva narrato tante di quelle cose da riempiere una intera biblioteca. Alt! Fermati un attimo. Raccontami una storia una piena di particolari dall’ inizio alla fine ma dilla lentamente affinché io possa trascriverla. E il vecchietto con una santa pazienza che solo le persone anziane possono avere, iniziò a raccontare la prima storia che finalmente inserivo sul quaderno. "Chistu fattarellu succediu molto, ma molto tempo fa" ...... Nu jornu nu cuntadino povaro,anzi u cchiù povaru cuntadinu da Sellia..... come tutte le mattine si stava recando di bun ora a lavoro per zappare a giornate nei vari terreni quando............(per leggere tutto il racconto del Miracolo della Madonna della Neve clicca Qui ) ..............e fu così che a Sellia nacque la forte devozione verso la Madonna della neve, fine del racconto. Il vecchietto aveva finito il suo racconto da un pò ma io ero ancora con la bocca aperta  rivivivendo nella mia mente i vari personaggi. Bellissima storia, un racconto stupendo ed io per fortuna lo avevo trascritto tutto sul mio quaderno, che finalmente iniziava a contenere cose preziose del passato di Sellia. La sera quando rientrai a casa mi misi a rileggere il racconto minimo tre,quattro volte, poi lo raccontai a nonno convinto che lui già la conosceva invece con sorpresa scoprii che oltre qualche particolare non si ricordava tanti particolari, certo il vecchietto era molto più grande di nonno ma pensavo che una storia cosi bella tutti dovevano saperla anche i bambini,l'arciprete doveva saperla e raccontarla a tutti, invece oltre che alcuni particolari nessuno sapeva per intero la storia, neppure papà che si vantava di conoscere tutto su Sellia. Dovevo sfruttare la preziosa memoria del vecchietto per farmi raccontare un sacco di storie, sicuramente solo con i suoi racconti avrei riempito un sacco di quaderni. Ma il vecchietto non lo vidi più. Il giorno seguente partii  per passare circa un mese  in un paese lontano da Sellia dove nonno era stato invitato da alcuni parenti.La scuola iniziava ad ottobre cosi decise di portare anche me. Io ero contettissimo avremmo preso il pulman e il treno, ero felicissimo e poi al mio ritorno tutti dico tutti i giorni dal vecchietto per farmi narrare un racconto al giorno. Ma come ho detto precedentemente il vecchietto non lo vidi più al mio ritorno a Sellia corsi subito in piazza e mi misi seduto ad aspettarlo ma lui non arrivò,e così feci il giono successivo ma non arrivò decisi di andare a trovarlo a casa bussai diverse volte ma niente dopo un pò esce da una casa vicina una signora dicendomi chi cercavo, risposi che cercano il vecchietto con il bastone, ma come non lo sai?.........

Pentone: durante l'ultimo consiglio comunale si è deciso di non aumentare l'ICI, mentre passa con i voti della maggioranza il programma triennale dei lavori pubblici.

Una seduta del consiglio comunale di Pentone CZ


E' durato oltre tre ore il consiglio comunale tenutosi lunedì pomeriggio in prima convocazione con l'assise al completo. Dodici i punti all'ordine1del giorno. Tra i più importanti:  l"approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2011 ( 8 i voti a ‘favore, 4 contrari ), l’esame con relativa approvazione del programma triennale 2011/2013 dei lavori pubblici ( 8 voti a favore,4 contrari) e la determinazione delle aliquote ICI per l'anno 2011 (con votazione unanime rimaste invariate). Dopo una lunga introduzione del sindaco Raffaele Mirenzi che ha “soddisfatto"con le risposte alle due interrogazioni scritte presentate dai consiglieri di minoranza si è passato in rassegna l'elenco delle opere realizzate dall’amministrazione, nonché quelle in fase di programmazione per il 2011. La consegna del cantiere per i lavori da effettuarsi nella parte superiore della villa comunale - ha detto Franco Papalia dovrebbe avvenire mercoledì ed il finanziamento di 85 mila euro é già stato erogato.  Il palazzetto dello sport e stato dotato di pannelli fotovoltaici e presumibilmente alla fine del mese di maggio sarà inaugurato a S. Elia il centro sociale (che offrirà lezioni gratuite di vario genere). Il finanziamento della Regione Calabria di 360 mila euro per la riqualificazione del centro storico ha sostenuto il sindaco non sarebbe stato revocato e << da notizie assunte dal dipartimento dei lavori pubblici dell’ente regionale,appositamente sollecitato, ci sono_ buone possibilità che venga confermato quanto
già attribuito con decreto >>. Non ultimo, un finanziamento ministeriale di 49.000 euro da destinare alla scuola è in fase di approvazione: nelle prossime settimane, dopo la valutazione esecutiva, si passerà all’esame della giunta e infine ci sarà la gara. L' assessore ai lavori pubblici, Franco Rocca, si è detto << orgoglioso dell’agire dell’amministrazione che si è mossa bene, anche con la messa in sicurezza della scuola>> ed ha aggiunto che si partirà dall’urgente sistemazione di via Marino e dalla predisposizione di nuovi loculi cimiteriali. L’assessore al bilancio Franco Citriniti, prima di passare al vaglio le voci “entrate-uscite", ha speso qualche parola sul federalismo municipale:
<< Con i soldi del bilancio comunale si potrà far fronte solo alle opere basiche: viabilità, istruzione, sistema idrico e nettezza urbana>>. I cittadini intervenuti da ultimo hanno sottolineato .....

mercoledì 30 marzo 2011

Tentativo di furto non riuscito ai danni di un tabaccaio di Taverna

Taverna CZ: il titolare di una tabaccheria ha denunciato presso la locale stazione dei Carabinieri un tentativo di furto con scasso nel suo punto vendita. Roberto Mancuso svolge la sua attività in pieno centro esattamente sul corso Mattia Preti. Nell’orario di chiusura pomeridiana, presumibilmente tra le 13,30 - 14.45 ignoti hanno cercato (per fortuna senza riuscirci) di entrare all’interno dei locali, anche perché la porta d’ingresso è blindata, ma i rapinatori forse tentati anche dal cancello in ferro che proprio quel pomeriggio era rimasto aperto, hanno tentato di scardinare la porta senza sapere che era blindata e i vetri sono antisfondamento. Un episodio che ha destato molta preoccupazione tra gli abitanti di Taverna i quali sono sempre più preoccupati, infatti risale a poche settimane fa un altro brutto episodio di criminalità dove un anziana che vive da sola ha subito un furto in casa. Pericolo scampato per il tabaccaio il quale precisa che.....

Simeri Crichi per le prossime elezioni comunali di primavera il gruppo "La Svolta" presenta le proprie linee programmatiche

Condanna confermata in appello per una tentata violenza Sessuale a carico di un quarantacinquenne di Sersale.

La corte d'appello di Catanzaro ha confermato ieri  la  sentenza di colpevolezza emessa in primo grado a carico di Pasquale Strignile, 45 anni, di Sersale, accusato di tentata violenza sessuale ai danni di una dottoressa in servizio, all’epoca dei fatti, alla guardia medica di Cropani. I giudici hanno cosi confermato la pena di due anni di reclusione, già inflitta all’uomo,revocando però la misura di sicurezza del ricovero in una  struttura sanitaria prescritta in primo grado poiché ritenuta sconfiggente con il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso a Strignile. ll giudizio di primo grado a carico di quest’ultimo si  concluse il 17 febbraio del 2010 quando, al termine del rito abbreviato, il giudice dell’udienza preliminare Abigail Mellace ritenne provati i problemi psichici dai quali l’imputato (difeso dagli avvocati Domenico Pasceri .e Antonietta Mazza) sarebbe affetto.  Prima della vicenda per la quale è stato denunciato e processato, dall'atra parte, Strignile  era stato protagonista di altri  episodi particolati tra cui. un’eclatante protesta, attuata sempre a Cropani, per il proprio stato di disoccupazione uno dei quali aveva reso necessario l’intervento dei sanitari del servizio di emergenza "118". I fatti oggetto del giudizio abbreviato, in particolare, risalgono all’alba di una giornata dell’estate del 2009. Secondo la ricostruzione dei fatti oggetto dell’udienza verso  le 5.30 del mattino il quarantacinque si era presentato alla guardia medica di Cropani chiedendo assistenza .Ma,sempre secondo la ricostruzione dell’accaduto, una volta entrato, si era avventato sulla dottoressa, tentando di  abusare di lei. La donna era  riuscita a liberarsi ed a chiedere aiuto, mentre....

martedì 29 marzo 2011

Dizionario dialettale Selliese ( Lettera Z )

Siamo arrivati alla fine di questo interessante dizionario dialettale Selliese, mi preme innanzitutto ringraziare i tanti utenti che con i loro vari commenti hanno contribuito nel renderlo più completo, con l'aggiunta di nuove parole, alcune delle quali sconosciute anche a me.
Z come zappuna, attrezzo immancabile in ogni casa, anche  nel palazzo du baruna sutta u castello intra i magazzeni c'eranu i zappuni certo loro i nobili non li usavano  altrimenti rischiavano di rovinarsi le delicate manine. Finito il dizionario con il mese d'aprile   faremo un nuovo lavoro, anzi lo riprenderemo visto che eravamo arrivati alla lettera B per quanto riguarda i  PROVERBI , MODI DI DIRE, "DITTI " CALABRESI  Una ricerca meticolosa sui vari libri dove riscopriremo l'antica saggezza popolare che trovava con un proverbio la soluzione ai vari problemi

 ZACURAFA grosso ago

ZAGARELLA s.f. Fettuccina di stoffa colorata
ZAINU s.m. Zaino
ZIBIBBU s.m. Zibibbo
ZINNU s.m. Margine
ZZA s.f. Zia
ZZACCAGNU s.m. Coltello

ZZACCHINU s.m. Collo del maiale
ZZANCU s.m. Fango
ZZANIFO’ esclam. Minaccia detta ad un cane per allontanarlo

La Locride si propone come terra d'accoglienza essendo disponibile nel costruire nel territorio a proprie spese una tendopoli per ospitare i rifugiati arrivati a Lampedusa

Locride “terra d’accoglienza”. L’ha dichiarata recentemente il Comitato direttivo dell’Associazione dei Comuni della zona jonica reggina. Ad annunciare l’iniziativa è il vice presidente del Comitato dei primi cittadini del comprensorio, Ilario Ammendolia, sindaco di Caulonia, che da tre giorni ha assunto le funzioni di presidente dopo le dimissioni dalla carica di Salvatore Galluzzo, sindaco di Gerace. Ammendolia ha comunicato che i Comuni di Gerace e di Antonimina sono pronti a realizzare una tendopoli (quello di Benestare degli alloggi) per accogliere immigrati. “Siamo italiani. Ci sentiamo europei - spiega - ma nello stesso tempo siamo consapevoli dei nostri legami indissolubili con tutti i popoli del Mediterraneo. Il razzismo non fa parte della nostra civiltà che ha visto nei secoli un continuo e proficuo scambio con i popoli che si affacciano su questo nostro mare. Quanto avviene a Lampedusa ci umilia e ci imbarazza” afferma Ammendolia per il quale “non è questa l’Europa che vogliamo, non è questa la nostra Italia - aggiunge - la zona jonica reggina è conosciuta perchè, da tanto tempo, comuni come Riace e Caulonia, sono diventati modelli di accoglienza; un’accoglienza che tende non solo a porgere la mano ai disperati che bussano alle nostre porte ma che ha, come obiettivo di fondo, anche l’idea- certamente di non facile attuazione- di far rinascere le campagne abbandonate ed i borghi disabitati grazie agli immigrati ed ai rifugiati”. Ammendolia sottolinea che “dinanzi a quanto sta succedendo a Lampedusa e sulle coste dell’Africa non restiamo indifferenti. Non ci giriamo dall’altra parte. Il Comitato direttivo dell’associazione dei 42 comuni della zona Jonica ha deciso di dichiarare la Locride terra di accoglienza” e chiarisce, soprattutto, che “non si tratta d’una semplice dichiarazione di principi. Già abbiamo comunicato che grazie alla sensibilità di alcuni sindaci come quello di Gerace e quello di Antonimina siamo disponibili a che nella nostra zona sorga una “tendopoli” (che abbia come requisito prioritario la tutela della dignità umana) che accolga gli immigrati. Altri Comuni, tra cui Benestare, hanno messo a disposizione alloggi, ed un fabbricato sequestrato alla ndrangheta. Altri sindaci hanno dato la propria disponibilità a collaborare”. Il presidente del Comitato dei sindaci della Locride annuncia, inoltre, che sono “Numerosi i medici ed i volontari che si sono messi a disposizione. Molte le cooperative pronte a

lunedì 28 marzo 2011

C'era una volta a Sellia ............ "Ecco come nasce una passione". (Quinta e penultima Parte )

Per parecchi giorni non uscii di casa, non si poteva “E’ scornu ma ti vidanu jocara subitu dopo chi è moruta  nannata” Mi sembrava di essere in prigione, ne soffrivo molto, ero ansioso di rivedere la foto, per fortuna c'era nonno che mi disse molte cose sul vecchio borgo di Sellia il quale franò rovinosamente nel 1943, ma tutto questo non faceva altro che aumentare la mia smania di rivedere la foto. Finalmente mamma dopo un paio di giorni mi disse che potevo uscire, mi recai subito "a ra chjazza" il vecchietto era li al suo solito posto, ma anche i miei amici erano li. Non giocavo da diversi giorni ma sapevo benissimo da chi dovevo andare per primo.......  dai miei amici ovviamente! Anche perchè avevano racimolato chissà dove un pallone vero, certo un pò sgonfio ma era un pallone,un pallone vero! il vecchietto sarebbe rimasto lì a godersi il fresco e alla fine della partita lo avrei accompagnato a casa rivedendo finalmente di nuovo la foto. ma per quel giorno non fu così arrivò nonno poco dopo e mi riportò a casa perchè erano arrivati dei parenti da fuori e volevano conoscermi. Ero molto arrabbiato,amareggiato, ma domani,domani pomeriggio non mi metterò prima a giocare ma farò un sacco di domande al vecchietto magari mi racconterà anche qualche racconto su Sellia da inserire su "SELLIARACCONTA" questa fu la frase che scrissi su un quaderno perchè questo doveva essere il titolo del mio fantasioso libro su Sellia, si perché volevo scrivere un libro sul passato glorioso del nostro stupendo borgo. Il giorno seguente nel primo pomeriggio andai subito in piazza, il vecchietto non era ancora arrivato, mentre i vari amici d'infanzia erano tutti presenti, ma io con una scusa non mi unii a loro mi sedetti sotto “u caciaru” aspettando che arrivasse. E puntualmente come un orologio svizzero...

domenica 27 marzo 2011

Sentite un pò cosa dice il neo ministro alla Cultura Giancarlo Galan a proposito dei Bronzi di Riace

Un festival del cinema in concorrenza con quello di Venezia è “a dir poco stravagante”, tra le priorità è un piano per Napoli e Pompei con “progetti e fondi certi”, e i Bronzi di Riace, “solo perché sono stati trovati nei mari della Calabria devono rimanere in quella zona?”. Giancarlo Galan, neoministro della Cultura, in tre interviste a La Stampa, Il Mattino e il Sole 24Ore delinea le priorità del suo mandato al dicastero dei Beni Culturali. L’intenzione di Galan è quella di non diventare “il sottosegretario di Tremonti”, afferma al Sole 24 Ore e “quando avrò problemi li porterò davanti al Consiglio dei ministri”. Occorre, però, cambiare approccio secondo l’ex governatore del Veneto, a partire dalla localizzazione delle opere. “I Bronzi di Riace che sono stati trovati nei mari della Calabria - prosegue sul Sole 24Ore - ma solo per questo devono rimanere in quella zona?”. Immediata la levata di scudi da parte della politica calabrese e non solo. “Sono convinto che quello del ministro Galan sia stato un passaggio del suo discorso che voleva essere una riflessione, ma prossimamente, quando avrò modo di incontrarlo, gli spiegherò perché i Bronzi di Riace resteranno in Calabria”. Così il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha risposto al neoministro della Cultura. “I Bronzi di Riace sono una testimonianza altissima della cultura della Magna Grecia ed è giusto che siano allocati nella culla della Magna Grecia che è la Calabria”. A dirlo è stato l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri. “È evidente - ha aggiunto - che i Bronzi vanno promossi e valorizzati nel modo migliore nell’interesse della Calabria e del Paese”. “I Bronzi di Riace non rappresentano un patrimonio calabrese solo per un mero ritrovamento geografico”. Lo afferma il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa. “I Guerrieri - precisa infatti Raffa - fanno parte di una tradizione millenaria, quella della Magna Grecia che, vorrei ricordare, affonda le sue radici proprio nell’estremo lembo dell’Italia: essi sono l’emblema visibile e maestoso di una civiltà che si è irradiata partendo proprio dai territori Meridionali, di cui siamo profondamente fieri oltre che naturali eredi. Non stiamo parlando, quindi, solo di una semplice esposizione al pubblico di testimonianze di un antico passato, bensì del senso di una cultura nata in Grecia e sviluppatasi anche e soprattutto nella mia Città e nel resto della Regione, assumendo livelli superiori”. “Ecco perché - prosegue il Sindaco - i Bronzi non sono solo stati ritrovati nei mari calabresi ma appartengono a questa terra a prescindere da dove, nel lontano 1972, il sub Stefano Mariottini si immerse avendo la grande fortuna di incontrare questi inestimabili tesori: essi raccontano l’evoluzione storica di un popolo, la sua essenza più intima e il suo essere depositario di un bagaglio di conoscenze caratterizzato da splendore artistico e culturale divenuto un esempio per il mondo e per molte generazioni future. Saremo perciò ben lieti di ospitare il Ministro Galan per fargli apprezzare non solo i Bronzi, ma anche tutti gli altri beni della millenaria storia che gelosamente custodiamo sul territorio”. “I Bronzi di Riace sono patrimonio e opportunità insostituibile per la cultura e il turismo in Calabria”: lo dichiara il leader di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli. “Grazie al progetto di ristrutturazione del Museo archeologico di Reggio Calabria, concretizzato in collaborazione con gli enti locali e la Regione dal governo di cui ho fatto parte, i Bronzi avranno finalmente - conclude Rutelli - un museo in grado di accogliere e soddisfare il grande pubblico della archeologia e dell’arte”. “Che il Ministro Galan all’indomani del suo insediamento pensi ai Bronzi di Riace, mi inorgoglisce: evidentemente, come noi calabresi, è un grande estimatore di questi capolavori. Ô indubbio che i Bronzi siano parte integrante per patrimonio storico e culturale calabrese e non credo sinceramente che il ministro abbia obiettato quest’evidenza. La loro sede naturale è Reggio Calabria e la cornice del nuovo Museo, su questo non c’é dubbio”. Sono le parole di Lella Golfo, deputata Pdl eletta in Calabria. “L’apprezzamento del neoministro per i Beni Culturali, piuttosto, mi fa ben sperare su una stretta sinergia con il Governo per l’adeguata promozione e valorizzazione di questi tesori e di tutto il grande patrimonio artistico calabrese. I Bronzi sono certamente un patrimonio italiano e per questo non sono contraria a “prestiti” temporanei, anche all’estero, che ne facciano apprezzare la maestosità e promuovano l’immagine della Calabria. L’importante - conclude Golfo - è che sia chiaro che la loro “casa” è e rimane Reggio Calabria. Non a caso Il nuovo museo nazionale della Magna Grecia di Reggio riaprirà ufficialmente con il ritorno dei Bronzi di Riace dal restauro in corso a Palazzo Campanella. E sono certa che il Ministro Galan sarà accanto a noi calabresi nel festeggiarne un ritorno tanto atteso”. “È proprio vero: il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Dopo il tentativo, qualche tempo fa, dei vertici del ministero dei Beni culturali, con in testa il ministro uscente e coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi, che provarono, senza riuscirci, a trasferire i Bronzi di Riace lontano da Reggio Calabria, adesso vi è il secondo atto: la prima uscita pubblica del neoministro Galan, anch’egli del Pdl, si è contraddistinta per una vergognosa e indegna dichiarazione di guerra contro Reggio e la Calabria”. A sostenerlo è il segretario cittadino di Reggio Calabria del Pdci, Ivan Tripodi. “Il veneto-berlusconiano Giancarlo Galan, fresco di giuramento ministeriale.....

Sul quotidiano la padana appare in prima pagina l'ennesimo atto di razzismo verso i Calabresi


Sul quotidiano La Padania, organo di stampa della Lega Nord, appare a caratteri cubitali un titolo inquietante: “Expo, Castelli: fuori i calabresi”. Il Ministro dice di essere preoccupato per le infiltrazioni di stampo mafioso all’interno dei lavori dell’Expo 2015. Quindi, si appresta, “efficiente e solerte” a chiedere un decreto ad hoc per evitare che tali lavori possano vedere la partecipazione di aziende collegate con la ‘ndrangheta. E fin qui sembrerebbe tutto normale (anche se a dirla tutta non si capisce perché solo la ‘drangheta. La camorra è forse consentita? Non sarebbe stato meglio usare un termine generico come mafia o criminalità organizzata?). E’ il seguito che appare ingiurioso e inquietante: “In poche parole, escludiamo le ditte calabresi”. Ma Bravo Castelli! Fa bene! Non sia mai detto che anche per l’Expo accada quanto successo per i lavori della Salerno-Reggio Calabria. Ricorda Ministro come si chiamavano i tre azionisti chiave di Impregilo che allegramente elargivano alla ‘drangheta il 3% del valore dell’appalto (e non erano bruscolini!) a titolo di “tassa di sicurezza”? Quelli che mascheravano questo “esborso” illecito di soldi pubblici con donazioni ambientali o a onlus per il contrasto alla fame e alla miseria nei Paesi del Terzo Mondo? No lo ricorda? Le rinfreschiamo noi la memoria: Zeffirio Benetton, Lavio e Ligresti. Se questi “signori” abbiano o meno antenati calabresi non possiamo saperlo. Di certo sappiamo che sono di Bruzzano un quartiere della periferia nord di Milano. Ops!! E vogliamo anche parlare delle centinaia ditte del Nord che per anni hanno foraggiato la camorra nell’affare rifiuti, per liberarsi della loro “monnezza” tossica e no, facendo diventare la Campania la pattumiera d’Italia? Si risente il Ministro perché da “da Saviano a Gratteri a Vendola, ormai sembra diventata un’abitudine sparare sul Nord”. Non ci provi Ministro! Non si azzardi nemmeno ad alimentare odi fratricidi. Al Nord e al Sud ci sono tante persone perbene, che lavorano e vivono degnamente nonostante lei e i suoi colleghi cerchino in tutti i modi di rendere loro la vita un’erta invalicabile. Se si parla di malaffare al Nord è perché dalla mega “Operazione Arca“, ai tanti dossier fino alle numerose inchieste, i fatti dicono che questo è un “fatto” reale. Così come esiste al Sud. La criminalità organizzata in tutta Italia è una piaga in cui i politici come lei si divertono a rigirare il coltello per tenerla sempre sanguinante e aperta.
Lei non è preoccupato delle infiltrazioni camorristiche, senza le quali, molti dei suoi colleghi non occuperebbero la poltrona dove si sono fin troppo comodamente seduti. In piena sintonia con la Lega da lei “degnamente” rappresentata, porta avanti un becero, incivile e pure ignorante, tentativo di scatenare un.....

sabato 26 marzo 2011

Oggi sabato 26 marzo torna l'iniziativa del Wwf 'L'Ora della terra' la campagna sul risparmio energetico celebrata in tutto il mondo. L'Earth Hour . In Calabria anche i comuni di Taverna e Zagarise



Sabato 26 torna l'iniziativa del Wwf 'L'Ora della terra', la campagna sul risparmio energetico celebrata in tutto il mondo. L'Earth Hour costituisce il più grande evento globale del WWF: ogni anno più di un miliardo di persone in oltre 120 paesi del mondo spengono simbolicamente la luce per un’ora. Anche quest’anno, associazioni, scuole, aziende e case di tutta Italia sabato 26 sono invitati ad aderire all’iniziativa creando quel "silenzio energetico" , per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili. L’ultima edizione dell’Ora della Terra ha visto milioni di persone in oltre 4.000 città di 128 paesi aderire all’iniziativa spegnendo le luci per un’ora intera. Earth Hour è un impegno che non si limita al solo spegnimento della luce, ma alla scelta di uno stile di vita quotidiano all’insegna del risparmio energetico nel pieno rispetto del nostro pianeta. Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.In Calabria anche i comuni di Longobucco, Taverna, Savelli, Spezzano Piccolo, Spezzano della Sila,Pedace, Aprigliano, Bocchigliero, Celico, Zagarise, tutti ricadenti nel territorio del Parco nazionale della Sila, su proposta dell’ente Parco hanno deciso di aderire al più grande evento globale organizzato dal Wwf- Earth Hour 2011 - che si terrà oggi. Lo rende noto lo stesso ente Parco spiegando, in una nota Stampa, che per l’occasione questi Comuni spegneranno l’illuminazione pubblica dalle 20.30 alle 21.30 in luoghi simbolo dei paesi unendosi.......

Monsignor Vincenzo Bertolone è il nuovo Vescovo dell'Arcidiocesi Catanzaro - Squillace

Monsignor Vincenzo Bertolone
Monsignor Antonio Ciliberti

Monsignor Vincenzo Bertolone, della Congregazione Missionari Servi dei Poveri “Boccone del Povero”, fino ad oggi vescovo della Diocesi di Cassano Ionio, è il nuovo Pastore dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. La nomina è stata ufficializzata venerdì mattina in contemporanea nelle cattedrali di Cassano e Catanzaro, e in Vaticano. Nel duomo cassanese il compito è spettato al vicario generale, monsignor Francesco Oliva, davanti al clero ed ai religiosi, ai sindaci del comprensorio ed a centinaia di fedeli. Dando lettura della missiva vaticana, firmata dal Nunzio Apostolico in Italia, monsignor Giuseppe Bertello, don Oliva ha reso nota la scelta del Sano Padre Benedetto XVI, che ha inteso chiamare monsignor Bertolone alla guida della Chiesa particolare catanzarese, in sostituzione di monsignor Antonio Ciliberti, dimessosi per motivi di età. L’annuncio, accolto tra le lacrime e la palpabile commozione dalla folla, è stato salutato dagli applausi dei presenti. Subito dopo, dall’altare è stato divulgato il contenuto del messaggio che monsignor Bertolone, nato a San Biagio Platani (in provincia di Agrigento) il 17 novembre del 1946, ha voluto indirizzare alle genti della millenaria diocesi di Cassano Ionio. “Nell’offrire la mia disponibilità, carica di trepidazione per l’alto, arduo e delicato compito che mi attende, guardando con fiducia e speranza alla terra ed ai fratelli e sorelle che mi accoglieranno e per i quali presterò ed offrirò, con umiltà, il mio ministero episcopale, guidato dall’Immacolata, ispirato dal genio di Cassiodoro e dalla spiritualità di san Bruno, sostenuto dalla soavità pastorale di san Vitaliano e dalla forza del martirio di sant’Agazio - ha detto il Presule - non posso né voglio nascondere il sentimento di sofferenza che mi procurano il dover lasciare tante persone davvero care ed il non poter vedere realizzati tanti progetti in fieri e tante idee che la visita pastorale mi aveva messo nel cuore”. Ha proseguito monsignor Bertolone: “Nel lasciarvi, mi pervade un senso ch’è insieme di nostalgia, di rimpianto, di desiderio. Sento perciò il bisogno di rivolgervi un ultimo saluto, mentre con la mente abbraccio il paesaggio unico, qua impervio e solitario, là ridente nel sole delle spiagge d’oro, impresso nell’ultimo sguardo della mia cara madre, che qui ha concluso la sua esistenza terrena legandomi per sempre a questa nostra terra. Vado col pensiero alle parrocchie, ai palazzi, alle chiese, agli istituti, al seminario, alle case religiose ed a tutte queste opere dell’uomo abitate da visi ormai divenuti familiari, come le fiorenti attività legate alle scansioni delle stagioni. Rivedo i tanti momenti vissuti con i sacerdoti e con i laici; rivedo tante feste popolari espressione delle vivissime tradizioni cristiane. E rimpiango quello che non ho potuto vedere completato: c’era da attuare con prudenza ed energia quanto il Magistero e la Cei propongono, e ciò ho cercato di fare prima in me, poi nei sacerdoti, poi nel popolo e tra le istituzioni. La buona volontà non è mancata, lo sforzo, l’impegno, l’entusiasmo neppure, ma ne sono venuti fuori solo degli abbozzi, ed anche questi non sempre soddisfacenti: crisal idi, insomma, non ancora farfalle”.Ha quindi aggiunto: “Mi resta la consapevolezza di avere molto seminato e molto offerto in termini di formazione e di stimoli, mediante la missione popolare, le lettere pastorali, la visita pastorale ed i numerosi incontri, convegni e conferenze, ma tanto ancora resta da fare. Prego pertanto il Signore affinché faccia fruttificare il buon seme ed invii in questo lembo di Calabria un Pastore attorno a cui tutti possiate stringervi, per rendere meno gravosi i suoi compiti di Vescovo oggi così difficili”. In coda, l’invito alla speranza ed alla fiducia: “Non abbiate timore di ciò che vi attende, dell’avvenire, del mondo e degli uomini che verranno. Vivendo tra voi, ho scoperto il vero tesoro delle comunità, i nostri giovani: spesso costretti a non nutrire prospettive e ad andar via, posseggono qualità, intelligenza e valori da custodire gelosamente, e coltivare alacremente, per assicurare un futuro degno a loro ed alla Calabria intera”. Congedandosi, monsignor Bertolone ha rivolto un affettuoso saluto a tutto il Clero, le istituzioni ed ai fedeli dell’arcidiocesi di........

Forte successo di pubblico per la mostra fotografica realizzata dall'Ente Parco della Sila dal titolo " Sila dono sovrano"

Locandina della mostra fotografica
Grandi consensi, soprattutto tra gli alunni di diverse scuole,sta riscuotendo la mostra fotografica “Sila dono sovrano",realizzata dall’Ente Parco nazionale della Sila con Antonio Manta ed in collaborazione con la Soprintendenza per i  Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria.Sia la mostra, ed in particolare lo spettacolo organizzato dalla società "GoodBuy Calabria" per conto dell’ente Parco e grazie alla disponibilità della Soprintendenza, hanno creato nei ragazzi entusiasmo e una partecipazione molto sentita tanto da consentire lore di vivere momenti di grande allegria, soprattutto in occasione dell’incontro che hanno avuto con la mascotte del Parco della Sila, “Silotto De Silva", mascotte ufficiale del Parco, ideata dallo storico simbolo della Sila, il lupo. Durante la visita alla mostra fotografica i bambini hanno manifestato un'attiva partecipazione e` grande sensibilità, dimostrando curiosità ed entusiasmo verso la particolare let-tura della montagna calabrese, consapevoli di una conoscenza diretta di molti luoghi del Parco. I due momenti hanno rappresentato un'occasione per arricchire il loro bagaglio formativo e di conoscenza del nostro ambiente, di cui la Sila e massima espressione.
I bambini, seguiti dai docenti, hanno assistito alle avventure di Silotto e della “Compagnia del bosco", simpatici cuccioletti ispirati alla fauna che vive nel Parco, protagonisti delle avventure raccontate nel libro "La valle della musica incantata", personaggi attraverso cui si vogliono raccontare al pubblico più giovane, ma anche agli adulti, il Parco e le sue meraviglie, in maniera semplice e divertente. Lo spettacolo, strutturato....

venerdì 25 marzo 2011

Soveria Simeri i ragazzi della Consulta giovanile gestiranno i locali della Biblioteca comunale.

I ragazzi della consulta giovanile di Soveria Simeri


Uno spazio dedicato ai giovani di  Soveria Simeri.  Un luogo in cui dedicare tempo libero e passione ai libri e alla cultura ma, sopratutto, alla possibilità di stare insieme e di  confrontarsi con gli altri,in poche parole un luogo di dibattito. Ed é Con questo spirito che nei giorni scorsi a Soveria Simeri sono stati  inaugurati i nuovi locali della Biblioteca comunale.'E cosi, ln occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d`Italia, la nuova struttura che sarà gestita  dai giovani della cittadina  ha finalmente aperto i battenti .I locali resteranno aperti ogni giovedì e domenica dalle 16,30 alle18,30,ad aprire la struttura e ad accogliere tutti i ragazzi e i cittadini che vorranno far visita e sostare nei nuovi locali,ci saranno i componenti della Consulta giovanile della cittadina guidati dal presidente Angelica Fratto. Al momento i ragazzi dell'organismo consiliare hanno pensato di dedicare la giornata di domenica 27 marzo alla lettura,per questo motivo, hanno avanzato la proposta ai cittadini di Soveria Simeri di donare un libro o la propria tesi di laurea da esporre nella biblioteca comunale come testimonianza dell'impegno nel campo della scuola e  della didattica. Un iniziativa importante, quella avanzata dai  ragazzi della Consulta che segue i progetti portati..........

La sede di Telespaziotv con i suoi studi televisivi più grandi del meridione saranno venduti all'asta

 Un altro pezzo della gloriosa storia di Catanzaro  sparisce sotto l'indifferenza generale. Cosi dopo una lunga agonia iniziata dopo la morte del suo ideatore Tony Boemi, la grande sede in rione De Filippis sarà venduta all'asta.
La sede di Telespaziotv a Catanzaro
Il giudice dell’Ufficio Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Catanzaro, Song Damiani, ha  disposto la vendita del “compendio pignorato” da Banca Carime, a Catanzaro, al numero 107 di viale De Filippis, consistente nella “piena proprietà di fabbricato uso studi televisivi, composto da un corpo di fabbrica principale e da n.7 corpi di fabbrica annessi, oltre traliccio antenna radio-televisiva”.
La vendita senza incanto è fissata per il 25 maggio 2011, alle ore 10, presso il Tribunale di Catanzaro, con un prezzo a base d’asta di 4.490.757 euro, con rialzo minimo, in caso di gara, non inferiore a 10.000 euro.
Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per le ore 12 del 24 maggio 2011, presso la Cancelleria del Tribunale di Catanzaro.
RadioTelespazio Calabria aveva addirittura 5 reti negli anni 80
Telespazio Calabria 1  -  Rete 4                                                                                                     Telespazio Calabria 2  -  Rete A
Telespazio Calabria 3  -  prima a Videomusic poi quando è nata è passata a Italia 7 Telespazio Calabria 4 si collegava con TCI Telecolor Catania che trasmetteva prima euro tv e poi Odeon
Telespazio Calabria 5 che ha trasmesso nei primi anni novanta la prima Tele+ quella in chiaro per  intenderci e prima che diventasse Tele+1 e Tele +2 Telespazio ha utilizzato inoltre i suoi ponti radio per trasmettere in Calabria anche Radiomontecarlo
Telespazio trasmetteva i suoi tg e programmi "più locali" sulla seconda rete perchè la prima era interamente occupata da Rete 4
Lo studio 3 di Telespazio è il più grande studio televisivo del sud Italia e l'emittente è stata visitata da Pippo Baudo in considerazione della possibilità di una trasmissione settimanale dal sud Italia. Nel 2006 Marcello Del' Utri definisce ' Telespazio TV la televisione privata più imponente d' Italia '
Nel 1976 Boemi è a Milano e viene attirato dalle prime radio libere in fm, tornato in Calabria fonda un’emittente radiofonica, Radio 101 (una delle prime radio libere del Sud), in casa di un amico, poi è la volta di Rtc, Radio Televisione Calabria, fondata con alcuni soci (Zoccardi, Speciali ed altri imprenditori):  “L' unico senza soldi ero io, che essendo però il solo tecnico divenni socio senza sborsare una lira. Costruii questa prima televisione a colori quando ancora la Rai trasmetteva in bianco e nero. Allora si poteva trasmettere solo via cavo: feci arrivare un camion di cavi per collegare tutta la città. Ma appena arrivato questo camion, la Corte Costituzionale nel 1976 disse che trasmettere segnali televisivi non era più reato. Quindi rimandai indietro tutto e comprammo un trasmettitore da 100 dalla Irte. Nel 1972 si decise di fare il processo Valpreda, a Catanzaro.

giovedì 24 marzo 2011

C'era una volta a Sellia ........... Quarta parte


.... Ma non mi interessava più di tanto ero pronto, ero fiero,orgoglioso della mia scoperta su Sellia, come se questa notizia non la sapeva nessuno. Arrivai alla porta di casa mi feci una veloce sistemata ai lunghi capelli, una pulita ai pantaloni corti, stavo per aprire la porta quando sentii dei passi veloci che scendevano da vinella forse era papà che era andato alla mia ricerca, aspettai: no! Non era papà, era l’arciprete, a eccoti disse con voce affannata , dai aiutami prendi il libro. Entrò senza bussare, erano tutti seduti in silenzio,  stavolta l’ho combinata proprio grossa,questa è la volta buona che  mi chiuderanno veramente in collegio dai preti,( ogni volta che ne combinavo una papà mi diceva: "stavota mi stuffasti mo ti chiudu duva i previti" ) con una mano tenevo il libro con l’altra mi aggrappai saldamente alla tonaca lunga e nera dell’arciprete,diventando la mia unica ancora di salvataggio. Nessuno disse niente, nonno che era seduto accennò un timido sorriso;entrammo in camera da letto è finalmente capii nonna stava male, stava morendo, era in agonia. Già da parecchi mesi non si alzava più dal letto ma era rimasta sempre lucida .L'arciprete tolse da dentro una custodia un ostia consacrata,  nonna apri da sola la bocca ricevendo la sua ultima comunione, mamma mi si avvicino pensai subito "mo mi jetta na jiffula"  invece dandomi un bacio disse: accompagna l'arciprete aiutalo  a portare le sue cose, l'avevo scampata . Nonna morì la notte stessa, devo ammettere che non sentii troppo la sua mancanza,forse perchè.....

mercoledì 23 marzo 2011

Albi la comunità rende omaggio il proprio protettore San Nicola da Tolentino


 
Articolo tratto da "Il Quotidiano della Calabria "

Sta per arrivare anche in Italia la nube tossica proveniente dalle centrali nucleari del Giappone

L'allarme non c'è, ma l'attenzione sì: l'arrivo della nube radioattiva proveniente dal Giappone che tra due giorni dovrebbe arrivare in Italia è infatti seguito attentamente dagli esperti. A informare dell'arrivo delle radiazioni in Italia sono alcune agenzie europee specializzate nella rilevazione della radioattività. «Quantità minime delle radiazioni provenienti dalla centrale di Fukushima sono già arrivate in Europa, ed entro un paio di giorni dovrebbero raggiungere l'Italia, rimanendo però ben al di sotto dei livelli di allarme», hanno spiegato. Una notizia confermata dall'agenzia francese per la sicurezza nucleare, secondo cui piccole quantità di ioduro radioattivo proveniente da Fukushima, da mille a 10mila volte inferiori a quelle giunte da Chernobyl, dovrebbero raggiungere la Francia domani, e poi estendersi verso sud nei giorni successivi. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha subito rassicurato gli italiani: «l'eventuale arrivo in Italia di correnti d'aria provenienti dal Giappone non presenta alcun rischio per la salute. Se anche le correnti dovessero trasportare sull'Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima - prosegue - si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute. Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di radioattività naturale». Pronto all'arrivo della nube è l'Ispra: «la rete di strumenti che monitorano la presenza di radiazioni nell'aria - afferma il responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri - è già stata rafforzata nei giorni scorsi, ed è pronta a captare qualsiasi anomalia si dovesse presentare nei prossimi giorni». Secondo Torri, se anche eventuali tracce di radiazione dovessero arrivare sarebbero in quantità non pericolosa per l'uomo, e anzi difficile da registrare persino per gli strumenti: «Gli isotopi rilevati sono iodio e cesio - precisa Torri - e arriverebbero estremamente diluiti, al limite della concentrazione che sono in grado di rilevare gli strumenti che utilizziamo, e comunque non pericolosi per la salute».


Anche il climatologo dell'Enea, Vincenzo Ferrara, non crede che la nube porterà radiazioni superiori al fondo naturale, cioè al livello normalmente presente sulla Terra. «Se, a seguito dell'arrivo della nube, le radiazioni in Italia rimarranno pari al fondo naturale, cioè al livello normalmente presente sulla Terra - osserva - non ci sarà alcun problema. Se però saranno superiori, allora o in Giappone c'è‚ stato un cataclisma, con la radioattività che è arrivata alle quote della media troposfera, oppure c'è stato un altro incidente in Europa di cui nessuno ha avvisato». Ferrara ricorda anche che Stati Uniti e Canada, attraversati dalla nube radioattiva, «hanno rilevato solamente livelli pari al fondo naturale». L'allarme non c'è, ma l'attenzione sì: l'arrivo della nube radioattiva proveniente dal Giappone che tra due giorni dovrebbe arrivare in Italia è infatti seguito attentamente dagli esperti. A informare dell'arrivo delle radiazioni in Italia sono alcune agenzie europee specializzate nella rilevazione della radioattività. «Quantità minime delle radiazioni provenienti dalla centrale di Fukushima sono già arrivate in Europa, ed entro un paio di giorni dovrebbero raggiungere l'Italia, rimanendo ben al di sotto dei livelli di allarme», hanno spiegato.

martedì 22 marzo 2011

Dizionario dialettale Selliese ( Lettera V )

 Penultimo appuntamento con il nostro vocabolario dialettale, siamo quindi quasi arrivati alla fine di quest'importante lavoro alla ricerca dei tanti vocaboli spesso dimenticati che fanno parte del nostro bagaglio culturale. V come vertula presente in ogni casa, in ogni stalla indispensabile quando si andava in campagna, la si riempiva dei vari ortaggi,verdure ecc, messa a" mezzu u mastu " Come al solito chiedo il vostro prezioso contributo inserendo nei vari commenti dei nuovi vocaboli che iniziano con la V
VACABUNNU s.m. Vagabondo
VACANTA agg. Vuoto
VACANTATA zona di un burrone non esposta al sole
VACCARU s.m. Bovaro
VACCARU località di Sellia
VACILA s.m. Bacinella
VADU.verbo andare
VAGNARA verbo Bagnare
VAJANA s.f. Botta, Percossa
VAJANELLA s.f. Fagiolina
VALIRA verbo Valere
VALLA s.f. Valle
VAMMACIA s.f. Cotone, Ovatta
VAMPA s.f. Fiamma
VAMPATA sensazione di calore
VAMPARATA.rami secchi per accendere il fuoco
VAMBULILLA.piccoli moscerini
VARANNA località di Sellia
VARARA verbo Crollare
VARBA s.f. Barba
VARBERI s.m. Barbiere
VARBERIA s.f. Sala da barba
VARCU.passaggio per entrare in un fondo
VARCHIARA. prendere a schiaffi

Quest'estate connessione gratuita WI Fi in tutti i stabilimenti balneari in località Giovino di Catanzaro Lido

 
Quest'estate tutti gli stabilimenti balneari di Giovino avranno il Wi Fi gratis per tutti i visitatori e i turisti. Sarà l'azienda 2Giga a realizzare l'infrastruttura investendo sul territorio grazie all'accordo siglato con l'associazione Giovino Mare che raccoglie tutti gli operatori turistici della zona. Nell'incontro svolto nei giorni scorsi grazie alla intermediazione dell'agenzia Cantelmi Network, si è convenuto di realizzare una rete wireless basata sul protocollo IEEE 802.11 che consentirà a tutti gli utenti provvisti di  pc, i-phone, palmari il collegameto ad Internet gratuito. Per rendere veloce la registrazione è stato attivato un server che consente di registrarzi on-line  con invio della password attraverso sms. Verrà garantita la copertura in tutta la zona di Giovino lato mare e lato pineta. Una spiaggia High Tech per venire incontro alle esigenze dei fruitori degli stabilimenti balneari, i quali anche sotto la sdraio e l'ombrellone non vogliono rinunciare al collegamento ad internet (1% secondo una ricerca Nextplora), sempre secondo Nextplora il 68% dei sondati sceglie il luogo di villeggiatura in base al collegamento internet (ben il 37% pretende un accesso senza fili), dalla ricerca emerge anche che non solo i giovani preferiscono il collegamento ma il 79% degli intervistati rientra nella fascia tra i 45 e i 55 anni, infine il 34 per cento considera la rete wi fi di vitale importanza, perché vuole essere sempre informato, perché tiene a contattare gli amici di social network e a raccontargli come sta trascorrendo i giorni di riposo pubblicando foto e video.

lunedì 21 marzo 2011

diretta streaming della guerra in Libia

Tripoli sotto le bombe siamo entrati nel terzo giorno di Odissea all'alba “Odissey Dawn”, l’operazione militare in Libia della coalizione internazionale: attacchi dal cielo e dal mare sulle coste del Paese nordafricano, colpito da una pioggia di missili per costringere il Colonnello Muammar Gheddafi al “cessate il fuoco”, nonostante l’alt della Lega Araba. Lui, il rais però minaccia “l’inferno” all’Occidente traditore, Italia compresa e si riprende Misurata, roccaforte dei ribelli. Smorza le parole del padre il figlio Seif al Islam che “risparmia” aerei civili da eventuali attacchi libici nel Mediterraneo. Intanto il regime arma i civili, almeno un milione di uomini e donne parteciperanno alla controffensiva.
Nel link la diretta streaming della guerra  in Libia http://english.aljazeera.net/watch_now/
Ai raid, cominciati sabato a Bengasi, partecipano al momento Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, e Qatar. Italia e Canada, gli altri due membri della coalizione internazionale, non hanno ancora preso parte attivamente agli attacchi finora ma è arrivato il momento di agire anche con i nostri aerei come ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, ma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto precisare che “non siamo in guerra”. Tornado italiani sono decollati dalla base militare di Trapani Birgi dove c’è il 37/o comando dell’Aeronautica militare. Intanto gli Usa annunciano che taglieranno i rifornimenti di Gheddafi. L’America non sa quanto dureranno i raid, quando si fermerà l’azione militare.
Un bombardamento ha preso di mira Tripoli e il dispositivo antiaereo nella capitale libica è entrato in azione. Il fuoco della contraerea è stato seguito da esplosioni e crepitio di armi automatiche. Un aereo della coalizione ha sorvolato la zona a sud della città, dove si trova la residenza-caserma del Raìs a Bab al Azizia, stando a quanto riferisce un inviato dell’Afp che si trova in un hotel ad un chilometro dal bunker del Colonnello.Le esplosioni continuano nella capitale e lungo tutta la costa della Libia.

Alcune foto inedite del terribile terremoto che ha colpito il Giappone

Sono state diffuse alcune immagini inedite della catastrofica onda anomala che ha colpito il Giappone in seguito al terribile terremoto di Venerdì 11 Marzo.  Il video, ripreso da alcuni operatori della Guardia Costiera Giapponese e diffuso in Italia dal sito di Repubblica.it, mostra per la prima volta l’incredibile potenza dello tsunami prima che si abbattesse sulle coste nipponiche, fornendoci una precisa idea dell’altezza e maestosità dell’onda. 
Il terremoto di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone ha avuto il suo epicentro proprio nel Pacifico, a largo della costa della regione di Tōhoku, nel Giappone settentrionale, a una profondità di 24,4 km, provocando un maestoso tsunami caratterizzato da onde alte più di 10 metri e che hanno raggiunto una velocità di circa 750 km/h. Sale oggi a 7.200 il numero delle vittime accertate, mentre sono ancora più di 10.000 i dispersi.Ma ancora succede qualche incredibile miracolo come quello  che si è verificato ieri nelle prefettura di Miyagi, colpita con una terribile violenza dal terremoto e dallo tsunami che ha devastato dieci giorni fa il nordest del Giappone, ha riacceso una fiammella di speranza tra i profughi che ancora sperano di trovare vivi i loro cari e i soccorritori. Il 'miracolò si è verificato nella città devastata di Ishinomaki, dove una donna di 80 anni e il nipote di 16 sono stati trovati vivi sotto le macerie della loro casa. In realtà sembra che sia stato il ragazzo a trovare i soccorritori, quando è riuscito a emergere dopo nove giorni dalle macerie, ed è stato notato mentre barcollava in cerca di aiuto. Inseriamo alcune foto veramente incredibili che parlano da sole.


domenica 20 marzo 2011

Tagliatelle con ceci. Taggliarini cu i ciciari

Un piatto povero molto diffuso nel sud dove si racconta che proprio in prossimità della festa di San Giuseppe (19 marzo) le famiglie benestanti del paese le preparavano in maggiore quantità per offrirle ai poveri. Tagliarini cu ciciari in particolare a Mammola (RC) il 19 marzo in occasione della tradizionale festa di San Giuseppe, avviene la distribuzione della pasta e ceci a tutti i presenti, al rientro della Processione nella Piazzetta antistante la Chiesa di San Giuseppe. La ricorrenza anticamente era considerata la Festa dei poveri, perché molti poveri potevano saziarsi di una minestra senza pagare, ma col passare del tempo è diventata un momento d’incontro di molti fedeli e turisti per stare insieme e degustare la pasta e ceci accompagnata da un buon bicchiere di vino locale, in un clima di festa folkloristica
Taggliarini cu i ciciari
Ingredienti per 4 persone:

Ciciari (ceci) da ammollare g 200 – tagliarini (tagliatelle) g 200 - aglio - peperoncino in polvere - alloro- finocchietto selvatico - olio extravergine - sale

San Giuseppe Protettore dei lavoratori, dei falegnami, della buona morte.

Ben poco si sa della vita di S. Giuseppe
Giuseppe nacque probabilmente a Betlemme, il padre si chiamava Giacobbe (Mt 1,16) e pare che fosse il terzo di sei fratelli. La tradizione ci tramanda la figura del giovane Giuseppe come un ragazzo di molto talento e un temperamento umile, mite e devoto.
Giuseppe era un falegname che abitava a Nazareth. All’età di circa trenta anni fu convocato dai sacerdoti al tempio, con altri scapoli della tribù di Davide, per prendere moglie. Giunti al tempio, i sacerdoti porsero a ciascuno dei pretendenti un ramo e comunicarono che la Vergine Maria di Nazareth avrebbe sposato colui il cui ramo avrebbe sviluppato un germoglio. "Ed uscirà un ramo dalla radice di Jesse, ed un fiore spunterà dalla sua radice" (Isaia). Solamente il ramo di Giuseppe fiorì e in tal modo fu riconosciuto come sposo destinato dal Signore alla Santa Vergine.
Egli visse nell'ombra, modestamente, sempre pronto ad ubbidire agli ordini del Signore per proteggere l'infanzia e la prima giovinezza di Gesù.
Non esitò, davanti ai comandi divini, a lasciare il 'suo paese e la sua casa e a fuggire in una terra straniera dove rimase finché in Palestina ci fu pericolo per il piccolo Gesù.
Per un nuovo comando divino, ritornò dall'esilio e fu l'affettuoso padre di Gesù e suo maestro nel lavoro di falegname fino alla morte: una morte serena, nella sua casa, fra i suoi cari.
Fu un uomo buono, mite, giusto.
E' il protettore dei lavoratori e, in particolare, dei falegnami.
La vita santa di S. Giuseppe, l’assistenza di Gesù e di Maria, tutto contributi a rendere la sua morte preziosa agli occhi del Signore.
La Chiesa paragona quella morte, ora ad un sonno pacifico, come quello di un fanciullo che si addormenta sul seno di sua madre; ora ad una fiaccola odorifera, che si consuma a misura che arde, e che muore, esalando il profumo soave che penetrava la sua sostanza. La morte dei Santi è sempre invidiabile, perché tutti muoiono nel bacio del Signore; ma quel bacio non ha che un dolce e prezioso sentimento di amore. Ma Giuseppe mori veramente nel bacio del Signore, poiché spirò nelle braccia di Gesù. E se, come crediamo, egli ebbe l’uso dei sensi e della parola sino all’ultimo sospiro, il quale non poteva essere che un sospiro o una slancio d’amore, come non avrà egli coronato una vita cosi santa, se non col pronunciare i nomi sacri di Gesù e di Maria? O morte beata! Se non posso, come Giuseppe, spirare tra Gesù e Maria, visibili ai miei sguardi, possa io almeno, sulle mie labbra moribonde, unire il vostro nome, o Giuseppe, ai nomi di Gesù e di Maria! La santa morte di Giuseppe ha prodotto preziosi frutti sulla terra, che fu come aromatizzata dal soave profumo che lascia di sé una santa vita, ed una santa morte, e diede ai cristiani un potente protettore in Cielo presso Dio, specialmente per gli agonizzanti.

sabato 19 marzo 2011

Auguri a tutti i papà ..............Auguri papà

Oggi  19 marzo San Giuseppe festa del papà, che comunque in molti festeggeranno domani essendo domenica. Una volta il 19 marzo era una festa religiosa molto sentita, non certamente come oggi dove si riduce il tutto per l’ennesima volta nel comprare qualche regalino, dimenticandoci del valore, del ruolo del papà. Non si andava a scuola,con questa data finiva l’inverno, si vedevano arrivare le prime rondini, mentre puntualmente arrivava il camion che portava i primi gelati, durante l’inverno era  quasi impossibile trovare un gelato anche a Catanzaro. La mattina tutti a messa e dopo aver dato un bacetto alla bella statua di San Giuseppe ( la quale nessuno si ricorda di averla mai vista fuori dalla chiesa portata in processione) si  andava a casa dove durante il pranzo si recitava la poesia imparata a memoria …..
San Giuseppe vecchierello
cosa avete nel cestello?

- Erba fresca, fresche viole

nidi, uccelli e lieto sole!
Nel cantuccio più piccino
ho di neve un fiocchettino,
un piattino di frittelle
e poi tante cose belle!
Mentre arriva la primavera
canto a tutti una preghiera,
la preghiera dell'amore
a Gesù nostro Signore.

La conicella di San Giuseppe da " Cona du Casu "

 San Giuseppe
 Dopo i vari cataclismi che avevano sconvolto il territorio di Sellia  con l’ultimo devastante alluvione del 1943 delle 5 chiese più il convento rimanevano solo quella del Rosario e  di San Nicola (Immacolata) Soprattutto la chiesa Madre si era riempita delle varie statue che si erano salvate durante queste terribili calamità ( nel  spaventoso terremoto del  1793 ben due chiese furono completamente distrutte). Erano talmente tante le varie statue, alcune anche doppie, che diveniva sempre più difficile anche camminare all’interno della chiesa stessa, soprattutto quando c’èrano funzioni religiosi importanti che richiamavano tutta la popolazione. Un giorno l’arciprete prese una decisione drastica la mattina presto dopo la consueta messa dell’aurora che richiamava sempre moltissima gente, (quasi tutti infatti prima di iniziare i propri lavori nei campi o nelle bottega si recavano a messa.) Chiamo il sacrestano e gli ordinò  di portare fuori tutte le statue che erano dei doppioni oppure dei busti di santi malconci che necessitavano di restauro, ma visto il periodo di scarsità di fondi difficilmente sarebbero state restaurate. Così suo malgrado il povero sacrestano iniziò nel portare fuori alcune statue di santi, intantto l’arciprete aveva preso una grossa "gaccia" scure iniziando l’opera di demolizione riducendole a pezzettini sotto lo sguardo incredulo dei  passanti che non capivano bene cosa stesse facendo, e poi anche se l’avrebbero capito non avrebbero osato contraddire l’arciprete perché era forte il senso di rispetto. Dopo un po’ toccò alla statua malandata a mezzo busto di San Giuseppe non appena  tirò il primo colpo con la scure, una scheggia gli si conficcò nell’occhio, il dolore era tremendo, alcune persone  (anche se controvoglia per quello che aveva fatto) corsero ad aiutarlo riuscendo nel togliere la piccola scheggia che per un niente non aveva rischiato di farlo diventare cieco.Per fortuna questa scheggia lo fece ricredere di ciò che stava facendo, con le lacrime corse verso la statua di San Giuseppe inginocchiandosi iniziò a pregare e lodare il Signore. La statua fu restaurata e con una funzione solenne fu............

venerdì 18 marzo 2011

Per le prossime elezioni comunali di Simeri Crichi nella lista "Unione civica trasparenza e legalità " scendono in campo quattro candidate donne


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 tratto da Il Quotidiano della Calabria

C'era una volta a Sellia ............ Terza parte

...La foto era stata scattata da dove si trova l’attuale ripetitore della Rai, ed era pervenuta al vecchietto come regalo da parte di un fotografo arrivato a Sellia perchè  chiamato dalla ricca famiglia dei Placida per festeggiare un matrimonio. I due si conoscevano perche avevano partecipato ai moti rivoluzionari che portarono all’unità d’Italia. Il fotografo era di Catanzaro e arrivò con la carrozza privata dei Placida, fu ospite per diversi giorni nel loro palazzo. Parlava, parlava in continuazione,era molto contento che qualcuno stesse ad ascoltarlo, io sentivo le sue parole come un sottofondo musicale mentre con la foto in mano fantasticavo vedendo l’arrivo del fotografo in carrozza per le strade di Sellia. Dovevo andare,dovevo scappare subito a casa era tardissimo fuori stava diventando buio, ci vediamo domani  ti aspetto in piazza dove sicuramente mi racconterai tutto,ogni minimo particolare, poi verrò a casa tua per vedere ancora la foto, mi raccomando non mancate,io sarò ad aspettarti. Chiusi la porta e scappai via, di corsa a casa,chissa quanti cazzoti mi aspettavano, sicuramente oltre a quelli di mamma si aggiungeranno quelli di papà il quale sino ad oggi non mi aveva mai dato uno schiaffo non e che non gli avevo mai dato l’occasione per darmeli ma delegava mia mamma,diceva sempre ogni qualvolta ne combinavo una delle mie:

giovedì 17 marzo 2011

Malgrado tutto noi Calabresi pur avendo ricevuto meno che nulla dall'unità d'Italia facciamo gli auguri di buon anniversario



Selliaracconta pur non riconoscendosi più in questa Italia, la quale per noi del sud ha rappresentato, e rappresenta tuttora una forte delusione, avendo in questi 150 deluso ogni nostra aspettativa di crescita, di pari dignità con le regioni del nord sempre più forti, sia economicamente che politicamente, quelle stesse regioni che oggi dopo aver mangiato e bevuto a sazietà rinnegano per primi questa Patria basta vedere quello che fa giornalmente la lega nord la quale offende, denigra la Nazione Italia eppure molti di loro sono dei ministri che dovrebbero tutelare l’intero paese. La Calabria una delle regioni che vanta più debiti, più promesse mai mantenute verso questa Italia che da sempre ci ha visti come zavorra bloccando sul nascere ogni minimo tentativo di crescita. Durante questi 150 il nord è diventato sempre più ricco, con nuove infrastrutture,fabbriche, sistemi di collegamento, mentre il sud sempre più povero con la conseguenza emigrazione verso il nord, questo nord che oggi deve la sua ricchezza alla immensa manovalanza sia fisica che mentale di uomini e donne che da sempre hanno portato in alto i valori dell’Italia, questi valori oggi rinnegati, scherniti,per ironia della sorte proprio da quelle regioni che più hanno preso, più hanno ricevuto da quest’Italia. Dunque come dicevamo all’inizo Selliaracconta pur non riconoscendosi in questa Italia vuole simbolicamente festeggiare questa data del 17 marzo ricordando i tanti meridionali e calabresi in modo particolare che hanno dato la propria vita nei campi di battaglia tenendo alta quella bandiera, quel tricolore che pur segnata da tante delusioni,tante amarezze, tante promesse mai mantenute continuavano a crederci ad averne fiducia, oggi invece non ci crede più nessuno.

Perchè proprio il 17 marzo si festeggia l'unità d'Italia?

 Oggi si festeggiano i 150 anni dell' Unità d'Italia, proclamata ufficialmente il 17 marzo 1861 quando Vittorio Emanuele II è stato nominato Re d'Italia "per grazia di Dio e volontà della nazione". Il Consiglio dei Ministri ha nominato un Comitato interministeriale per le celebrazioni, al quale è affidato il compito, in accordo con le Amministrazioni regionali e locali interessate, di organizzare le attività di pianificazione e preparazione degli eventi legati alla celebrazione di questa importante ricorrenza. Come logo dell'anniversario sono state scelte tre bandiere tricolore che rappresentano i giubilei del 1911, 1961 e 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni. La valenza simbolica delle celebrazioni, inoltre, vuole essere la rappresentazione dell'identità e dell'unità nazionale.Il percorso che ha portato alla formazione del Regno d'Italia è iniziato dopo il Congresso di Vienna del 1815, ma il regno è stato istituito dopo la fine della Seconda Guerra di Indipendenza e la spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi. Alla fine della Seconda Guerra di Indipendenza, infatti, il Regno di Sardegna comprendeva i territori attuali di Valle d'Aosta, Piemonte, Sardegna, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana. Nel 1860 è stata poi organizzata la spedizione dei Mille: Garibaldi è partito da Quarto il 5 maggio e sbarcato l'11 maggio a Marsala. Nel frattempo il Comitato per l'Unità Nazionale di Napoli cercava di conquista della capitale. Ad agosto la Basilicata si è unita al Regno d'Italia. Sempre ad agosto Giuseppe Garibaldi ha attraversato lo stretto di Messina e la Puglia ha dichiarato decaduti i Borbone con l'insurrezione di Altamura. Il 7 settembre 1860 è entrato a Napoli, ormai abbandonata dal re Francesco II di Borbone. Nel mese di ottobre una serie di plebisciti hanno stabilito l'annessione dei territori delle Due Sicilie al Regno Sabaudo. Nel 1861, con la prima convocazione del Parlamento Italiano, è stato così proclamato il Regno d'Italia, al quale mancavano ancora Veneto e Friuli, Roma, Trentino-Alto Adige e Venezia Giulia, territori che sarebbero entrati negli anni successivi.

17 marzo 2011 150° anniversario dell'unità d'Italia, ecco i vari appuntamenti a catanzaro.

Fervono i preparativi per le celebrazioni del 150 anniversario dell’Unità d’Italia che vedranno il momento clou nell’intitolazione, prevista alle ore 10,30 di giovedì 17 marzo, della piazza antistante al Teatro Politeama. “Ci aspettiamo una significativa partecipazione dei cittadini e dovrà trionfare il tricolore – ha detto l’assessore al decentramento Tommasina Lucchetti – perché quel momento rappresenterà valori indissolubili che appartengono a tutti”. La fanfara dei bersaglieri eseguirà l’inno nazionale, mentre in piazza sarà schierato un reparto interforze, alla presenza delle principali autorità civili, religiose e militari.
L’assessore Lucchetti ha confermato che un primo “percorso risorgimentale” attraverso la topomonastica sarà “segnalato” dal logo del 150: il progetto, che sarà implementato nei prossimi mesi con la realizzazione di una brochure curata dall’associazione “Calabria in armi”, presieduta dal giornalista Mario Saccà. Il primo itinerario comprende piazza Stocco-via Indipendenza-piazza Garibaldi- via XX Settembre- discesa Cavour e via Italia. Da ricordare che prima dell’intitolazione della piazza dell’Unità d’Italia all’interno di Villa Margherita sarà scoperta una targa in ricordo dei Patrioti e dei Garibaldini di Catanzaro e della Calabria Media.
Un concerto dedicato all’Unità d’Italia. E’ quello che si terrà, per volontà del sindaco di Catanzaro Rosario Olivo, al Teatro Politeama giovedì 17 marzo, alle ore 18,30. L’ingresso è naturalmente gratuito. Ad esibirsi sul prestigioso palco del Politeama sarà l’orchestra giovanile di fiati “Giuseppe Rossi” del Polo didattico di Catanzaro del Conservatorio musicale “Torrefranca” di Vibo Valentia.
“E’ il contributo offerto dalla Fondazione Politeama – ha spiegato il direttore generale Marcello Furriolo - alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. E’ assai significativa la circostanza che ad esibirsi saranno i giovani del Conservatorio musicale”.Il programma messo a punto dai maestri-direttori Tommaso Rotella e Antonio La Torre comprende i seguenti brani: M. Lufrano ITALIA (gran marcia sinfonica); G. Rossi, L’Italiana in Algeri (Sinfonia dell’opera) ,G. Verdi , La Traviata -Preludio atto I° e brindisi, V. Bellini Norma “Casta Diva”, G. Verdi Nabucco “Va, Pensiero”, E.Moccolini Gesta Eroiche, F.Creux Echi di Trincea, G. Basile (arrangiamento) Inno di Garibaldi, F.Francia (arrangiamento Marcia dei Bersaglieri, G.Verdi, Ernani “Marcia dell’Opera”. Formata dagli allievi e docenti del Polo Didattico di Catanzaro e del Conservatorio di Musica di Vibo Valentia, è stata costituita con lo scopo di diffondere la musica sinfonica, mirando a valorizzare le possibilità tecniche ed espressive degli strumenti con esecuzioni dirette, il più possibile, a tutti gli ambienti culturali ed educativi, perseguendo anche l’obiettivo di valorizzare i nostri giovani talenti locali, contribuendo alla loro formazione musicale.

Oggi sono esattamente150 anni dall'unità d'Italia. precisiamo subito una cosa: è il nord che prende dal sud..... da sempre

Un video da vedere sino alla fine per rimarcare alcune verità spesso non dette sull'unità d'Italia.

mercoledì 16 marzo 2011

Notizie dal comprensorio Soveria Simeri, Albi, Pentone



Per leggere bene i vari articoli visualizza l'immagine

Al nord sempre di più comanda la ndrangheta, la lega? Si adegua!


35 persone sono state arrestate con l’accusa di associazione per delinquere, estorsione, spaccio di droga, minacce e smaltimento illecito di rifiuti 
 Si riunivano negli uffici amministrativi di due funzionari definiti dagli investigatori “di alto livello” negli ospedali “Niguarda” e “Galeazzi”, i boss Giuseppe Flachi, Paolo Martino e altre persone coinvolte nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta che ha portato a 35 arresti disposti dal gip di Milano, Giuseppe Gennari. A quanto si è appreso, i due funzionari non sono stati iscritti nel registro degli indagati. “Questo è un fatto che ci deve allarmare - ha commentato il procuratore aggiunto Ilda Boccassini -. Io non ero in quella stanza e non so cosa si siano detti, ma è evidente che questi incontri sono avvenuti in un periodo topico dell’indagine in cui gli indagati stavano molto attenti a dove si incontravano e non lo facevano mai in strada”. Pepè Flachi e Paolo Martino tenevano i loro vertici nell’ufficio messo a disposizione da due funzionari amministrativi del Galeazzi e del Niguarda, approfittando del fatto che Flachi era in cura in quegli ospedali. Prima dei vertici Davide Flachi, figlio del boss, era incaricato di bonificare gli uffici dalla presenza di microspie. Secondo l’ordinanza del gip Giuseppe Gennari la ‘ndrangheta aveva “messo le mani” anche sui venditori ambulanti di Milano che si trovano, per esempio, fuori dallo stadio San Siro in occasione delle partite o nei pressi delle discoteche. Obiettivo dell’organizzazione criminale erano anche gli uomini della sicurezza di alcuni locali della movida meneghina. La ‘ndrangheta voleva imporre i propri buttafuori e minacciava che se questi non fossero stati accettati, alcuni “picchiatori” avrebbero posto problemi all’interno dei locali. Le forze dell’ordine, su disposizione della magistratura, hanno fatto chiudere la discoteca “De Sade” e un night per spogliarellisti vicino alla stazione centrale. Coinvolti nell’indagine 7-8 locali, tra cui anche “L’officina della birra” di Bresso che, nel frattempo, ha cambiato gestione. Ma non solo la security dei locali notturni di Milano e il pizzo ai chioschi dei panini, ma anche la distribuzione dei pacchi e della posta sarebbero stati sotto il controllo della ‘ndrangheta a Milano. Emerge dall’ordinanza di custodia cautelare. Secondo l’accusa, la ‘ndrangheta gestiva anche i servizi di distribuzione per la Lombardia della multinazionale Tnt, società che si occupa anche della consegna di pacchi e posta. Secondo il provvedimento del giudice, la Tnt aveva dato in subappalto a consorzi e cooperative di trasporto (con proprietà dei camion) i servizi di recapito di plichi. Ed è proprio di questi servizi che la ‘ndrangheta avrebbe assunto il controllo, secondo l’inchiesta della Dda, da almeno due anni. Anche se da alcune intercettazioni tra Pepè Flachi con il figlio emerge che la criminalità organizzata ha infiltrazioni da almeno un ventennio nella società di spedizione e consegne pacchi in Lombardia. “Non ci sono dirigenti della Tnt indagati”, ha detto il procuratore aggiunto Ilda Boccassini durante la conferenza stampa, sottolineando come nei confronti della società, che ha sede legale sia in Olanda che in Italia, vi sia stata una vera e propria “aggressione”.
Inoltre il boss Paolo Martino avrebbe avuto contatti con diversi personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui l’ex tronista Costantino Vitagliano. “Martino risulta relazionarsi - spiega il gip - con alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, alcuni dei quali di fama nazionale, tra cui: Lele Mora, Costantino Vitagliano e Luca Casadei”. Inoltre, “è emerso che Martino risulta essere in contatto con imprenditori che operano nel mondo dei locali notturni, tra cui l’imprenditore Vito Cardinale, comproprietario della nota discoteca “Hollywood””. Tornando alle relazioni tra il boss, Costantino e Casadei, anch’egli come Mora agente dello spettacolo, emerge l’interesse di Martino “a promuovere la rivista “Macao” edita dalla società “Alan Publishing Group””. “Pur apparentemente non figurando in alcuna carica sociale nella società “Alan Publishing Group”, Martino si impegna attivamente nelle attività della predetta, organizzando anche interviste con noti giocatori di poker, tra i quali il campione Salvatore Bonavena”. La famiglia dei Flachi, coinvolta nell’inchiesta, decise inoltre di sostenere la candidata Antonella Maiolo alle Regionali. “Dalle conversazioni e dalle indagini si comprende chiaramente come il gruppo Flachi eserciti il suo pieno controllo del territorio anche attraverso la canalizzazione di preferenze elettorali - in occasione di consultazioni amministrative o politiche - sui candidati che si decide di sostenere”.

martedì 15 marzo 2011

Ecco la mappa di tutti i probabili siti nucleari che il governo non vuole divulgare. In Calabria 4 siti tra i quali Sellia Marina

Mentre sono nitide nei nostri occhi le terribili immagine del terremoto che ha colpito il Giappone, danneggiando seriamente dei siti nucleari di ultima generazione con conseguenze terribili sulla popolazione, Mentre molte nazioni che prima erano favorevoli al nucleare come la Germania oggi vogliono accelerare il processo di smantellamento. Da noi invece si continua fortemente a pensare solo al nucleare come fonte di energia alternativa. La lista che segue sono elencati i vari siti,  ben quattro in Calabria una proprio a Sellia Marina nella ex base militare " Loran "
Ecco l'elenco  oggetto dell'interrogazione del gruppo del Pd alla Camera, che denuncia l'esistenza di una mappa di siti nucleari nascosta dal governo: Piemonte 1. la zona lungo il Po, da Trino a nord di Chivasso (Vercelli). 2. la zona intorno alla Dora Baltea a sud di Ivrea (Biella) Lombardia 3. la zona a nord di Voghera lungo il Po (Pavia) 4. la zona a sud di Mantova lungo il Po 5. la zona a sud di Cremona lungo il Po Veneto 6. la zona a sud di Legnago fra Adige e Po (Rovigo) 7. la zona del delta del Po (Rovigo) 8. la zona della foce del Piave (Venezia) 9. la zona costiera al confine con il Friuli (Venezia) Friuli Venezia Giulia 10. la zona costiera al confine con il Veneto (Udine) 11. la zona lungo il Tagliamento tra Spilimbergo e Latisana (Udine-Pordenone) Emilia Romagna 12. La zona costiera a nord (Ferrara e Ravenna) e la meridionale fino a Rimini 13. La zona a nord di Fidenza fra Taro e Po (Parma) Toscana 14. Isola di Pianosa (Livorno) 15. la zona costiera a nord di Piombino fino a Cecina (Livorno) 16. la zona a sud di Piombino fino a Follonica (Grosseto) 17. la zona costiera di Grosseto e la zona a nord e a sud del Monte Argentario (Grosseto) Lazio 18. la zona costiera di Montalto di Castro (Viterbo) 19. l'area di confluenza tra Nera e Tevere tra Magliano Sabina e Orte (Viterbo) 20. l'area costiera di Borgo Sabotino (Latina)Campania 21. Foce del Garigliano (Caserta) 22. Foce del Sele (Salerno)
Sellia Marina ex base Loran
Calabria 23. area costiera di Sibari (Cosenza) 24. la zona costiera tra il fiume Nicà e la città di Cosenza. 25. la zona costiera ionica vicino alla foce del Neto (Crotone) a nord di Crotone (Marina di Strongoli, Torre Melissa, Contrada Cangemi, Tronca). 26. la zona costiera ionica in corrispondenza di Sella Marina, tra il fiume Simeri e il fiume Alli (Catanzaro) Molise 27. la zona costiera meridionale alla foce del Biferno (Termoli) Puglia 28. zona costiera al confine con la Basilicata (Taranto) 29. zona costiera a nord del promontorio del Gargano in prossimità di Lesina (Foggia) 30. zona costiera del Golfo di Manfredonia (Foggia) 31. la zona costiera ionica a nord di Porto Cesareo (Lecce) 32. la zona costiera ionica a sud di Gallipoli (Lecce) 33.

Dalla provincia di Cosenza arriva l'ennesimo tentativo di indebolire l'università di Catanzaro

Ci risiamo……..puntualmente  quando nella nostra regione si inizia nel realizzare,nel conseguire degli ottimi risultati come nel caso specifico dell’università di medicina di Catanzaro. Quando si realizza qualcosa di buono subito il vicino invidioso vuole clonarlo. Questa volta è toccato alla provincia di Cosenza (ma di questa brutta malattia nessuna provincia ne resta immune) in questi giorni è passata con il consenso bipartisan l’eventuale realizzazione di un nuovo ateneo di medicina anche a Cosenza. La Calabria vanta già tre università Reggio, Catanzaro, Cosenza in un territorio di poco più di 2,5 milioni di abitanti queste tre università vanno bene soprattutto perché si diversificano una dall’altra cercando di non pestarsi i piedi a vicenda, come la prenderebbe Cosenza se i tanti indirizzi formativi si conseguissero anche a Catanzaro? Cosenza dista circa 80 chilometri dal capoluogo molti stenti di Catanzaro vanno a studiare a Cosenza e viceversa va bene così in una regione libera da stupidi campanilismi dove si vuole realizzare doppioni di tutto vedi il (consiglio regionale ) con costi elevatissimi che paghiamo noi contribuenti. I doppioni non servono a niente se non ad indebolirli entrambi. Non reggono le varie scuse tipo la domanda in medicina è in continua crescita e Catanzaro non riesce a soddisfarle tutte, aumentiamone  la capienza , i vari indirizzi facendolo diventare sempre di più un centro d’eccellenza e non indebolendolo con la costruzione di un doppione a circa 80 chilometri di distanza. Queste lotte tra le varie provincia deve finire, le conseguenze le stiamo pagando tutti, bisogna valorizzare le varie peculiarità senza creare doppioni inutili. Bisogna cambiare soprattutto la mentalità corta,molto corta dei nostri politici regionali che in tutti questi anni hanno creato un sacco di disastri è sono visibili agli occhio di tutti meno dei loro che ancora non riesco a vedere aldilà dei propri confini elettorali.

lunedì 14 marzo 2011

Tra circa un mese a Zagarise verrà inaugurato l'ostello

Centro storico di Zagarise

Zagarise: tutto pronto per il taglio d’inaugurazione  dell’ostello fortemente voluto dalla giunta guidata dal primo cittadino Piero Raimondi. L’ostello avrà una capienza ricettiva di ben 50 posti a basso costo il quale sarà gestito dalla associazione “Orme nel Parco.” Un tassello importante che servirà a dare nuova linfa alle altre realtà private ricettive presenti sul territorio. Da anni abbiamo messo come punto cardine nelle varie attività amministrative  il turismo  per valorizzare e far conoscere il nostro bel territorio ricco di tradizioni affidandoci ad importanti vetrine come la “BIT” dove da tre anni viene promosso il nostro territorio, ma anche nel settore agricolo eccellenza come l’olio d’oliva, prendendo parte nel mese di febbraio alla fiera agricola di Rimini. Oltre all’ostello a breve verrà riaperto “ Il Museo dell’olio e della civiltà contadina di Zagarise” dove due giovani potranno trovare un lavoro stabile, la selezione sarà curata dal gruppo “Thesauron” mentre ad occuparsi alla  gestione dell’ecomuseo  sarà la società “Novamuse”. Ma i punti di interessi per far divenire Zagarise un luogo di interesse turistico  non finiscono qui, i vari visitatori potranno fare diverse soste suggestive. Eccone alcune suggerite del sindaco Raimondo:

I migliori antivirus gratis per il computer

Continuiamo in questi post con dei consigli,suggerimenti per usare al meglio il computer,districandoci meglio quando si naviga nel mare sterminato di internet. Questa volta parliamo di un strumento fondamentale quando si entra sul web, l'antivirus. Eccone 5 buonissimi ma sopratutto totalmente gratuiti 


L' Antivirus, insieme al Firewall è un programma che non deve mancare su un PC perché la possibilità di rimanere infetti non avviene più solo tramite allegati E-mail ma anche, durante la normale navigazione, attraverso vulnerabilità del sistema operativo non corrette in modo tempestivo. Per questa ragione molti antivirus hanno integrato delle aggiuntive per proteggere il sistema da vulnerabilità note e in altri casi da minacce sconosciute; queste funzionalità sono utili quando il sistema non è protetto momentaneamente da un Firewall. Oltre ai soliti Virus, Worm e Trojan quasi tutti gli Antivirus in circolazione sono in grado di riconosce e rimuovere Spyware. La scelta è molto ampia e nel caso di uso personale è possibile avere Antivirus freeware che non hanno nulla di cui invidiare ai rivali commerciali. 
1 - AVG Free Edition è sicuramente un buon antivirus gratis del 2010. Lo ritengo però, forse, un po passato rispetto ad Avira. Oltre a svolgere i normali compiti di antivirus esso lavora anche come AntiSpyware ed offre protezione in “real time” durante la navigazione. Qui per scaricarlo gratis
2- Avira Antivir è il miglior antivirus gratuito (e a pagamento nella versione premium) del 2010 fino ad oggi. Nella sua versione gratis offre, oltre all’antivirus, l’AntiDialer, AntiRootkit, AntiPhishing
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3-Avast! Home Edition è uno degli antivirus gratis più diffusi al mondo. Famosissimo da annie  anni, conta oltre 80 milioni di utenti. Funziona anche come AntiSpyware e AntiRootkit .Qui la versione gratis
4. PC Tools AntiVirus Free Edition  non è sicuramente tra i top del 2010 ma data la sua popolarità con milioni di utenti che lo utilizzano sul proprio computer merita l’inserimento nella classifica antivirus 2010.
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5. Comodo AntiVirus
Quinto nella nostra classifica degli antivirus gratis. La sua installazione include oltre l’antivirus anche un firewall gratuito. Qui per scaricarlo gratis