martedì 31 gennaio 2012

Il sindaco di Simeri Crichi Marcello Barberio lancia l' allarme per le casse comunali in rosso.



Minimo 850 famiglie appoggiarono l'elezioni di Antonio Rappoccio (candidato nelle elezioni regionali del 2010 con la lista Scopelliti) in cambio di concorsi fantasma


Calabria, concorsi fantasma per ottenere voti
Rinviato a giudizio consigliere regionale


Antonio Rappoccio ottenne l'appoggio di 850 persone disoccupate


Antonio RappoccioScambio elettorale. Con quest’accusa il gup di Reggio Calabria Silvana Grasso ha rinviato a giudizio il consigliere regionale di maggioranza Antonio Rappoccio (Pri). Il processo inizierà il 29 marzo.
LE ACCUSE - Rappoccio prima delle elezioni regionali dello scorso anno avrebbe messo in piedi un meccanismo di «concorsi fantasma» con lo scopo di accaparrarsi i voti di molti giovani reggini, in cerca di prima occupazione. I pubblici ministeri Ottavio Sferlazza e Stefano Musolino hanno spiegato che «a ciascun aspirante era richiesto un impegno elettorale per il raggiungimento dell’obiettivo della creazione dei posti di lavoro. A tal fine erano state consegnate delle schede che poi erano state restituite alla segreteria di Rappoccio in cui figuravano annotati i nomi degli elettori di cui era stato assicurato il voto, con indicazione del seggio e della sezione elettorale».
APPOGGIO ELETTORALE - Il meccanismo era ben organizzato, tant’è che Rappoccio si è servito di alcune cooperative, l’Alicante, la Iride Solare e la Sud Energia per mascherare i «fantomatici progetti» occupazionali. Dalle indagini è emerso che Rappoccio avrebbe «incassato» l’appoggio elettorale di almeno 850 persone le stesse che poi avrebbero partecipato al bando di concorso per ipotetiche assunzioni in cooperative che si occupavano di fotovoltaico. Le prove scritte sono state addirittura eseguite, naturalmente prima delle elezioni che hanno sancito l’entrata a Palazzo Campanella dell’esponente del Pri. Della prova orale però non c’è traccia.

I paesi della provincia: Girifalco



lunedì 30 gennaio 2012

Racconti calabresi. U palummu ( il colombo) prima parte

la fanciulla presso il fuoco gif animata
Un mercante aveva tre figlie
due delle quali erano brutte ed un’altra era invece bellissima. Le due figlie brutte per invidia maltrattavano la bella e la confinavano davanti al fuoco chiamandola Cenerentola.
Un giorno il padre, prima di partire per un lungo viaggio chiese alle figlie quali doni volessero. Le figlie vanitose scelsero vesti e gioie; Cenerentola, invece, disse di volere tre pomi dall’aranceto del re e aggiunse ancora che sarebbe potuto naufragare in mare in caso di dimenticanza. Le sorelle la rimproverarono aspramente ma il padre che l’amava le fece zittire. Poi le abbracciò e partì.
Vide genti e terre nuove. Comprò i doni per le due figlie brutte, ma si dimenticò infine della richiesta di Cenerentola. Solo mentre la nave era già in mare veleggiando, se ne rammentò, mentre erano a poca distanza dalla riva; cominciò a soffiare un vento impetuoso, che sembrava travolgere la nave. Il pilota impaurito allora domandò se mai alcuno non avesse adempiuto a qualche voto per il quale pesasse su tutti l’ira del cielo. E il mercante si ricordò della figlia e dell’imprecazione, e, con l’animo addolorato, si fece trasportare alla riva. Ed il vento tacque e il mare tornò tranquillo.

I paesi della provincia: Gasperina



domenica 29 gennaio 2012

Terza edizione del premio provinciale "Parole al Vento" organizzato dalla Biblioteca "Bruno Chimirri"


Ai nastri di partenza “Parole nel Vento”, il premio letterario organizzato dalla Biblioteca provinciale Chimirri giunto quest’anno alla sua terza edizione
 
E’ stato pubblicato infatti il bando del concorso, riservato a opere inedite in lingua italiana proposte sotto forma di narrativa e aperto a tutti coloro che abbiano compiuto almeno 18 anni di età. 
Confermata la partecipazione di Antonio D’orrico. Sarà ancora la firma prestigiosa firma del Corriere della Sera a presiedere una Giuria composta, come nelle prime due edizioni, da autorevoli rappresentanti del mondo culturale italiano.
Invariata la formula del concorso, che prevede oltre a premi in denaro anche la pubblicazione e la diffusione sul circuito nazionale dell’opera vincitrice da parte della casa editrice Iride del gruppo Rubbettino, mentre come nelle annualità precedenti si rinnova poi l’attenzione al territorio. Una sezione speciale del premio è infatti dedicata a coloro i quali ambienteranno  le loro opere nella città di Catanzaro o nel territorio della sua provincia;  anche in questo caso è prevista la pubblicazione dell’opera vincitrice.

Parole nel Vento - osserva il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro - è ormai un appuntamento particolarmente atteso e una delle iniziative di punta della nostra programmazione culturale. La scelta di cimentarsi in ambito letterario poi non è certo casuale. L’obiettivo è per un verso quello di favorire la promozione della lettura e dall’altro di sottolineare il ruolo di Catanzaro e della sua provincia come centri di produzione culturale. In questa chiave è davvero significativa la collaborazione della casa editrice  Rubbettino e la partecipazione alle operazioni di giuria di intellettuali e apprezzate personalità in ambito letterario. La conferma di Antonio D’orrico nel ruolo di presidente, ha poi il senso di dare continuità e conferire sempre maggiore autorevolezza a un Premio che guarda lontano e ambisce a una sempre maggiore radicalizzazione, tanto nel territorio calabrese che oltre i confini della nostra regione”.

Anche quest’anno la serata finale, a primavera inoltrata, prevede una cerimonia di premiazione in una cornice bella e suggestiva. Dopo l’esordio a Squillace e la magia dello scorso anno nel centro storico di Cropani, anche in questa edizione  sarà uno dei borghi più belli della provincia catanzarese a ospitare un evento importante al quale è prevista la partecipazione di centinaia di autori. 

sabato 28 gennaio 2012

Taverna mamma Valeria dopo la decisione della Corte d'Appello ritorna a sperare. A Fossato per 50 ragazzi corsi gratuiti

 


Domenico Cristofaro sfrutta il riciclo della sansa esausta dell'olio d'oliva per produrre pannelli per pavimentazioni che si possono ricilcare all'infinito

A Polistena, nella Piana di Gioia Tauro e alle pendici dell’Aspromonte, esiste una realtà imprenditoriale all’avanguardia a livello internazionale

riutilizza la sansa esausta – cioè il sottoprodotto del processo di estrazione dell’olio di oliva, composto dai residui di polpa, bucce e frammenti del nocciolino delle olive – per produrre pannelli per pavimentazioni interne e esterne. Questi pannelli ecologici sono molto simili a quelli in legno o ai laminati, dal punto di vista estetico, ma sono molto più resistenti e impermeabili, non contengono sostanze nocive e sono riciclabili all’infinito e possono essere utilizzati per arredi urbani e scolastici, percorsi pedonali, soppalchi, strutture balneari, allestimenti fieristici, pianali di container e di veicoli industriali.
La Calabria trabocca di sansa esausta: solo nella Piana se ne producono, ogni anno, circa due milioni e mezzo di quintali, ma di solito viene utilizzata al posto dei pellet nelle stufe oppure per produrre un olio a basso prezzo e senza alcuna qualità. L’idea di usare la sansa esausta in modo innovativo nasce sin dal 1994 grazie ad un’intuizione di Domenico Cristofaro, “geometra-imprenditore”, come lui stesso ama definirsi, che provò a mescolarla con il prolipropilene (vergine o riciclato, come gli scarti della lavorazione dei pannolini per bambini e i vasetti di yogurt vuoti). Dopo anni di ricerca e sviluppo, passati mettere a punto la miscela più adatta, nel 2000 il progetto di Cristofaro diventa realtà e nasce ECOPLAN . La linea di produzione dei pannelli ecologici viene definitivamente messa a punto nel 2007 e, oggi, l’azienda sta raccogliendo le prime soddisfazioni e riconoscimenti importanti (come il premio di Legambiente e Libera ).
La miscela, brevettata e battezzata “ECOMAT”, non contiene alcuni tipo di colla, perciò non emette formaldeide, né sostanze potenzialmente cancerogene o nocive per la salute. I pannelli sono molto più resistenti del legno agli agenti atmosferici e chimici, per realizzarli non viene abbattuto un solo albero e sono riciclabili all’infinito. Ecoplan, infatti, ritira e ricicla tutti i suoi prodotti alla fine del ciclo di vita, raggiungendo due obiettivi importanti: abbattere i costi di acquisto di materie “prime” e “seconde” ed evitare ai propri clienti i problemi legati allo smaltimento. Ma l’elemento chiave di tutto sta nel raffreddamento degli impianti, che avviene a ciclo chiuso: questo significa che non ci sono acque reflue di produzione e che tutti gli scarti di produzione vengono macinati e re-immessi nel ciclo produttivo, cioè, in pratica, per la produzione dei pannelli non viene generato alcun tipo di rifiuto.

I paesi della provincia Feroleto




venerdì 27 gennaio 2012

27 Gennaio 2012 oggi si celebra il Giorno della Memoria" per ricordare,per mai dimenticare.


Il Giorno della Memoria 2012 si tiene, come tutti gli anni, il 27 gennaio per ricordare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dei soldati russi. Una data simbolica per sancire la fine della Shoah e dello sterminio del popolo ebraico. sono tanti gli eventi organizzati in tutta Italia per mantenere viva la memoria e non scordare quello che successe durante la Seconda Guerra Mondiale, dalle leggi razziali ai lager nazisti. Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, istituito dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 20 luglio 2000. La data è stata scelta, come ricorda la legge stessa, quale anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo della Shoah, lo sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
La stessa ricorrenza viene commemorata in molti altri paesi dell’Unione Europea e, da quest’anno, ha assunto rilevanza mondiale, in seguito alla risoluzione approvata dall’ONU il 1° novembre 2005, accogliendo un’iniziativa promossa da Israele.

Numerosi eventi sono in programma, anche quest’anno, in tutta Italia, ed è possibile trovare una lista completa dei principali eventi, visitando il sito internet dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. (UCEI).
Informazioni ed elenco eventiwww.ucei.it/giornodellamemoria/
Sul piano normativo assume anche per questo particolare pregnanza la recente approvazione, nell’ambito dell’ultima legge finanziaria (all’art. «658-bis. Alla legge 17 aprile 2003, n. 91, art. 658-bis), l’istituzione, a Ferrara, del “Museo Nazionale della cultura e dell’Ebraismo Italiano” quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia”. Il Museo – che opererà sotto l’egida del Ministero per i Beni culturali e si avvarrà prioritariamente della collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) – ha i seguenti compiti: far conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano, con una specifica attenzione alle testimonianze delle persecuzioni razziali e alla Shoah in Italia; promuovere attività didattiche, organizzare manifestazioni, incontri nazionali ed internazionali, convegni, mostre permanenti e temporanee, proiezioni di film e di spettacoli “sui temi della pace e della fratellanza tra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse”.
Il giorno della Memoria è diventato LEGGE

Zagarise il Pd cittadino punta il dito contro l'operato dell'amministrazione comunale



Calalzo di Cadore (piccolo comune in provincia di Belluno) caccia Equitalia per la riscossione dei tributi e risparmia 20 mila euro.

Si può fare a meno di Equitalia: lo dimostra Calalzo di Cadore, paese di 2250 abitanti sulle Dolomiti bellunesi.
Il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, originariamente di Alleanza Nazionale, ma “indipendente”, come dice a Libero, ha deciso che il suo Comune poteva fare a meno della società pubblica per riscuotere le tasse. E con l’addio ad Equitalia il Comune ha risparmiato anche ventimila euro.
“Quando sono stato eletto, il servizio di riscossione dei tributi era esternalizzato proprio a Equitalia, sia per quanto riguarda i tributi ordinari, tipo la tassa sui rifiuti e quant’altro, sia per le riscossioni coatte. Noi abbiamo subito deciso di tornare a occuparci direttamente dei tributi ordinari, e già così abbiamo calcolato un risparmio di circa 20mila euro all’anno”.
Per la riscossione coatta, quella che spesso porta a sanzioni per il cittadino inadempiente, “dalla fine di novembre ci siamo ripresi anche quella. Abbiamo incaricato la Comunità montana Valbelluna, che già da anni lavora nel campo. E però, di fatto, il cittadino può venire qui, in Comune, a parlare della sua eventuale situazione di difficoltà”.
In realtà una legge del 2011 che prevede che i Comuni non si appoggino ad Equitalia per la riscossione dei tributi esiste. Solo che nessuno la mette in pratica. “Sono tanti i miei colleghi che, su questo punto, si mostrano refrattari. Anche la stessa Anci. Posso pure comprenderli: delegando l’incasso delle imposte a Equitalia ci si toglie una bella grana. Senza contare che, nelle grandi città, diventa molto più complicato impostare rapporti personali fra istituzioni e cittadini. Ma attenzione, non è che da noi gli imbroglioni siano più tollerati. Anzi: io conosco tutti i 2.250 residenti del Comune che amministro, le situazioni familiari, gli eventuali disagi, ogni tipo di problema. Impossibile che qualcuno possa fare il furbo.

I paesi della provincia Falerna




giovedì 26 gennaio 2012

Il momento migliore. Pensieri,idee,suggerimenti ad alta voce (di Zagor)


Il momento migliore
Quanti di voi stanno ancora aspettando il  momento migliore della propria vita?
Quel periodo particolare in cui gira tutto per il verso giusto, salute,famiglia,amore,lavoro ecc… insomma quel particolare periodo in cui ti senti realizzato,gratificato ti senti un super eroe al quale niente di male potrà succedere anzi essendo un super eroe sarai proprio tu ad intervenire per sconfiggere il male. Il  momento migliore l’ho si aspetta con ansia ad ogni capodanno “vedrete il prossimo anno sarà finalmente il mio anno dove tutto andrà per il verso giusto” intanto passa anche un altro anno senza che succeda nulla ma eccoci pronti con tanta fiducia per il prossimo capodanno e cosi via… ed intanto passano gli anni… ma arriverà mai questo benedetto momento migliore? Sino a qualche anno fa anch’ io l’aspettavo con rinnovata fiducia essendo certo che il 1998 sarebbe stato il migliore… ma niente! Ma tanto passerà presto e cosi aspettavo fiducioso il 1999…2001…2002… finchè una persona in un modo del tutto semplice mi fece notare che il mio momento migliore era passato.. ma come era passato senza che io non avevo notato nessun cambiamento in positivo? Ma che cavolo di momento migliore era? Ma dopo un po’ di giustificata arrabbiatura mi resi conto che aveva ragione il mio momento migliore era passato ed avevo avuto anche la  fortuna  che non si era trattato di un momento ma di diversi anni, diversi anni della mia giovinezza vissuta in un periodo storico fantastico, vissuta in un bellissimo paese,vissuta in un contesto familiare tranquillo, vissuta insieme con tanti amici… (amici veri) vissuta in spensieratezza, in allegria, vissuta dando sempre i giusto valore ad ogni cosa, rispettando gli anziani, giocando con niente eppure divertirsi sempre, i soldi erano pochi eppure avevamo tutto; oggi abbiamo tutto eppure ci manca sempre qualcosa. Che fortunato che sono stato il mio momento migliore è già passato l’ho già vissuto durato molti anni. Ora sono più tranquillo.....

Oggi e domani su iniziativa dell'Adiconsum Nazionale e della Save tha Children due importanti appuntamenti nelle scuole di Catanzaro e Sersale sulla sicurezza di internet con i bambini.


Su iniziativa dell’Adiconsum Nazionale e della Save the Children, presso la scuola Pascoli- Aldisio di Catanzaro e l’Istituto Comprensivo di Sersale (CZ) si svolgeranno nei giorni di giovedì 26 e venerdì 28 due importanti appuntamenti per sensibilizzare i  minori e gli adulti ad un utilizzo corretto e sicuro delle nuove tecnologie e di internet.
Durante questi incontri saranno proposti agli alunni dei giochi specifici per avviare ragionamenti sui comportamenti da utilizzare a tutela della propria privacy, e ragionare sull’importanza dello scambio d’informazione tra giovani e adulti per facilitare il compito educativo dei genitori.
All’interno delle suddette scuole saranno allestiti spazi informativi attivi per tutta la giornata.
Gli stand equipaggiati con connessione internet, monitor e consolle di gioco potranno essere visitati da genitori, insegnanti e alunni.
Verrà inoltre distribuito materiale informativo, gadget e verranno fornite informazioni pratiche su....



mercoledì 25 gennaio 2012

In attesa della conclusione della causa di beatificazione di Don Francesco Caruso che fu parroco anche di Sellia A Gasperina suo paese natio si commemorano i 70 anni dalla sua morte

Don Francesco Caruso
Chiesa di San Nicola a Gasperina CZ
Commemorazione di Don Francesco Caruso  Gasperina suo paese natio ricorda i 70 anni dalla sua morte.
La carismatica figura di Don Francesco Caruso nato nel 1879 a Gasperina  paese dell’entroterra Catanzarese  è stata in questi giorni ricordata  nella Chiesa di San Nicola Vescovo  alla presenza dell’arcivescovo metropolita della diocesi Catanzaro – Squillace Monsignor  Vincenzo Bertolone, dal  Monsignor Antonio Cantisani  facendo gli onori di casa il parroco Don Carmelo Fossella. Durante l’incontro si sono  ricordate la forte figura religiosa di Don Caruso di umili origini avendo sin dall’infanzia la determinazione di diventare sacerdote frequentando il seminario anche tra mille difficoltà economiche. Devoto di San Francesco di Sales  fu un vero artefice della formazione religiosa, della conoscenza della Sacra scrittura anche verso la gente più umile,più povera, meno colta le quali riconoscevano in lui una forte guida spirituale ma anche un riferimento nelle varie difficoltà della vita quotidiana. Il Vescovo Bertolone ha ripercorso la vita sacerdotale sempre al servizio del prossimo il quale trovava un aiuto sincero di solidarietà in un periodo storico molto difficile. Don Caruso  pur vivendo nei primi del novecento si è proposto come una figura di grande attualità, un uomo da prendere come esempio virtuoso di cui il mondo religioso continua ad ispirarsi. Gasperina a 70 anni

dalla sua scomparsa

I paesi della provincia Fossato Serralta




martedì 24 gennaio 2012

In Calabria le pale.. girano solo per gonfiare i portafogli dei soliti noti. Confermato anche dal Tribunale del riesame il sequestro del parco eolico di Girifalco


Il tribunale del riesame di Catanzaro ha confermato il sequestro del parco eolico di Girifalco
cui i carabinieri apposero i sigilli il 22 dicembre del 2010. Il collegio del capoluogo calabrese, ravvisando irregolarita' legate alla mancata dichiarazione di inizio lavori per la costruzione dell'opera al Genio civile, ha respinto il ricorso col quale si chiedeva il dissequestro del parco, presentato dall'avvocato Giancarlo Pittelli legale dell'operatore energetico International Power, proprietario del 75 per cento di quote dell'opera (mentre il 25 per cento appartiene alla societa' Brulli Energia), il quale a questo punto ricorrera' alla Corte di cassazione. Sara' per la precisione il secondo ricorso al Giudice supremo, poiche' la difesa aveva gia' una prima volta chiesto il dissequestro del parco di 30 Mw, realizzato in contrada Serre del Comune di Girifalco, ma il tribunale, il 4 gennaio 2011, non si era pronunciato nel merito per via di un asserito difetto di forma dell'impugnazione. La successiva pronuncia della Cassazione, pero', aveva dato ragione alla difesa, annullando la decisione del collegio catanzarese e rinviando gli atti per una nuova pronuncia che, pero', e' stata nuovamente negativa per la International Power. Il sequestro del parco eolico fu disposto dal giudice per le indagini preliminari su richiesta del sostituto procuratore Carlo Villani, titolare delle indagini dei carabinieri del Reparto operativo provinciale di Catanzaro che a ridosso di Natale di due anni fa apposero i sigilli alle enormi pale a Girifalco. Il provvedimento emesso dal gip si basava su tre aspetti fondamentali sostenuti dalla pubblica accusa: il mancato rispetto delle distanze tra le pale e le abitazioni private, e tra lo stesso parco e un altro realizzato in precedenza, oltre al mancato rispetto di alcune prescrizioni imposte dalla delibera regionale che ne autorizzava la realizzazione. Lo stesso parco eolico il 17 maggio scorso e' tornato ad occupare le cronache locali quando i carabinieri hanno arrestato l'imprenditore Domenico Strumbo, per una presunta estorsione ai danni della societa' Brulli di Reggio Emilia che nel maggio del 2009 era impegnata nei lavori di realizzazione della struttura. Nel novembre seguente, poi, un altro imprenditore edile, Rocco Mungo, 52 anni, di Vallefiorita (Cz), e' stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare con l'accusa di aver tentato assieme a Strumbo e ad una terza persona l'estorsione aggravata alla Brulli. Secondo la tesi della pubblica accusa,

Per il governo Monti il ponte sullo stretto non è un opera prioritaria. Speriamo che finalmente questo mare di soldi vengono spesi per opere fondamentali come l'ultimazione della nuova 106, l'autostrada,la linea ferroviaria Jonica....

 
"Frana" il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
La notizia, riportata  dal Sole 24 Ore, è che l'opera sarebbe stata "definanziata" per 1,6 miliardi da destinare a interventi minori durante la riunione del Cipe. Ma non trova conferme ufficiali. Né nel comunicato diffuso ieri al termine della riunione si spiega cosa e se qualche voce viene definanziata fornendo piuttosto l'elenco dei nuovi interventi. Da quanto si apprende dell'argomento non si sarebbe neppure discusso ieri durante la riunione. E che comunque i soldi sarebbero ancora sul "capitolo" Ponte. Il problema sarebbe un altro: data la situazione finanziaria e il cambio di passo del governo Monti rispetto al precedente non arriverebbero le nuove risorse necessarie bloccando di fatto la realizzazione del Ponte. Il Sole 24 Ore spiegava che nella seduta Cipe di ieri, che ha sbloccato interventi infrastrutturali per 6,2 miliardi, c'è stato «un doppio cambio di filosofia rispetto ai tre anni gestiti dal ministro Tremonti. Si favoriscono da una parte interventi diffusi sul territorio piuttosto che mega opere dai tempi lunghi; e dall'altra si definiscono piani dettagliati e già concordati con il territorio allo scopo di far partire prima possibile le ruspe». Il Cipe «ha definito l'elenco dei vecchi finanziamenti Fas Infrastrutture da revocare, in attuazione dei tagli disposti dalle manovre di luglio e agosto: sforbiciate complessive per 6,3 miliardi su 11 totali, fra cui spicca la revoca dei 1.624 milioni di euro assegnati nel 2009 al Ponte sullo Stretto, e mai né impegnati né spesi. A questo punto – conclude l'articolo – l'opera, che lamentava ancora una mancanza di finanziamenti per circa 6 miliardi su 8,5 di costo totale, torna in un cassetto». Il Ponte dunque, fiore all'occhiello del governo Berlusconi, salta. Si lamenta l'ex ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli: «Registriamo ancora la sostanziale cancellazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Una decisione di chiaro segno politico contrario rispetto ai programmi del governo di centrodestra presentati e approvati dagli elettori». E anche il deputato catanese del Pdl, Basilio Catanoso, parla di decisione «da irresponsabili». Ma molti accolgono con favore l'iniziativa: il leader degli industriali, Emma Marcegaglia, ritiene che la parte di decreto sulle infrastrutture varata ieri sia «interessante. Finalmente si finanziano le piccole opere, finalmente si parla di autorità dei trasporti, si tira via il Ponte sullo Stretto e quindi il nostro giudizio complessivo è positivo».


I paesi della provincia: Guardavalle

 

lunedì 23 gennaio 2012

A Zagarise il circolo del PD discute della Legalità


L' F.B.I chiude MegaVideo e MegaUpload i più grandi siti di file-sharing con un archivio infinito di film e musica

  L’FBI chiude MegaVideo e MegaUpload, multa di 500 milioni di dollari! MegaUpload, ovvero uno dei più grandi siti di file-sharing,
  E' attualmente inaccessibile, insieme a MegaVideo , famoso sito per streaming video, in quanto in seguito ad un’indagine dell’Fbi, l’azienda è accusata di aver fatto perdere ben 500 milioni di dollari in termini di mancati introiti all’industria cinematografica a causa del materiale che viola le leggi di copyright e per pirateria di tutte le altre forme di media (musica, giochi) presente sui 3 Siti costruiti dal network: Megaupload, Megavideo e Megaporn. Megaupload aveva giornamente 50 milioni di visite, e rappresentava uno dei più visitati siti web del mondo (13° in classifica). Già il 5 gennaio di quest’anno, i fondatori di Megaupload, società incriminata risiedente in Nuova Zelanda e Hong Kong sono stati accusati dal distretto della Virginia Est di racket, per riciclaggio di denaro, oltre alla violazione delle leggi sul copyright e possono rischiare fino a 50 anni di prigione. Facebook: Intanto sul network Facebook è stata creata una pagina “Rivogliamo MegaVideo e MegaUpload” in mezzora ha avuto 2.500 ‘Mi Piace’ e i fans stanno aumentando ogni secondo.Pugno di ferro degli Stati Uniti contro la pirateria digitale:
l'Fbi, in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia americano, ha chiuso il sito Megaupload.com e Megavideo.com, ottenendo l'arresto del fondatore e di altre tre persone. Megaupload è uno dei più noti e più imponenti archivi di film, musica e software, spesso pubblicati senza autorizzazione. Secondo l'accusa, l'attività di Megaupload è costata più di 500 milioni di dollari in mancati profitti ai legittimi detentori del copyright. Il fondatore del sito, Kim Schmitz, e altri tre sono stati arrestati in Nuova Zelanda su richiesta delle autorità statunitensi. Altre due persone sono ricercate e numerose altre due risultano incriminate. L'atto di forza arriva a 24 ore dallo sciopero di internet  per protestare contro il Sopa, la legge antipirateria in discussione al Congresso che, secondo molte internet company tra cui Google e Wikipedia, metterebbe a repentaglio la libertà di espressione online. L'offensiva dei pirati. La risposta degli hacker non si è fatta attendere: anunciando su Twitter l'operazione #OpMegaUpload, l'attacco di alcuni individui legati ad Anonymous ha reso irrangiungibili i siti del dipartimento di Giustizia statunitense, della casa discografica Universal, della Recording Industry Association of America (Riaa) e della Motion Picture Association of America (Mpaa).
 Cos'è Megaupload?

Il percorso storico della donna in Calabria tra ieri e oggi (Parte prima)

In questi ultimi decenni, la donna ha compiuto passi da gigante verso la sua emancipazione
acquisendo sempre più la consapevolezza di essere in grado di ricoprire un ruolo attivo nella società. Ella ha saputo combattere i pregiudizi e lo sfruttamento delle sue prestazioni lavorative da parte degli uomini, che la ritenevano “sesso debole”, riuscendo a imporsi con la sicurezza di chi sa che non deve rinunciare ai diritti che le competono.

Anche le donne calabresi sono da tempo animate dalla stessa fermezza e dalla medesima fede delle donne di tutto il mondo nel raggiungimento di questa indipendenza dinanzi alla quale la macchina della storia non potrà ormai fermare il suo cammino. Certo se si confronta l’universo femminile calabrese di oggi con quello del passato, non si può non gioire per il grande salto di qualità. Per i nostri antenati la donna era, rispetto all’uomo, un essere inferiore e aveva un ruolo di passiva sottomissione.

domenica 22 gennaio 2012

Il deputato del PD Franco Laratta illustrerà i problemi nel conferimento dei rifiuti del virtuoso comune di Sellia in Parlamento

Franco Laratta. PD

"Mettere in difficoltà un piccolo comune come Sellia
che registra il record di raccolta differenziata, al 70%, è davvero immorale. E segna il punto più alto del fallimento della gestione commissariale dell'emergenza rifiuti in Calabria. Una gestione che non solo è fallimentare, ma anche cieca e sorda davanti alle esigenze di un piccolo ma virtuoso comune. Raro esempio in Calabria e in Italia. La mia stima e solidarietà al sindaco Davide Zichinella. Porterò il suo caso in Parlamento, ma chiedo al presidente Scopelliti di intervenire immediatamente. Sellia è Tra i 25 comuni più virtuosi d'Italia, il più virtuoso in Calabria, punteggio 67,54 a livello nazionale (fonte Legambiente, 73, 68 Report Rifiuti 2010, stilato dall Arpacal)".

Non solo la nave concordia fa l'inchino ma anche i Santi. Durante la processione di San Catello Patrono di Castellammare di Stabia la statua fa un inchino sotto la casa del boss.



Il dito del boss che ferma la processione di San Catello, patrono di Castellammare di Stabia. La statua del patrano che fa una breve sosta a pochi metri dalla casa di Renato Raffone, conosciuto come "Battifreddo", condannato per affiliazione al clan D’Alessandro.Il tutto è avvenuto mentre la rappresentanza del clero, che precedeva la statua, proseguiva verso il centro storico. L’arcivescovo di Sorrento-Castellammare, monsignor Felice Cece, non si è accorto di quanto stava accadendo.
Ma l'episodio è bastato per mandare su tutte le furie il sindaco Luigi Bobbio, ex pm della Dda, che si era già recato dalla polizia per concordare con l’arcivescovo un percorso che impedisse l’inchino dei portatori della statua del Santo al boss. Un inchino che era stato fatto anche l'anno scorso.
"La cosa era preordinata - ha detto il sindaco in una conferenza stampa - la città e la Chiesa non possono continuare a restare ostaggi di questa cultura che prevede la sottomissione ad un boss. E per questo chiedo una verifica sui portatori che si sono di fatto "impossessati" della statua anche violando le disposizioni del Vescovo. E chiedo anche una verifica sull’adeguatezza del comportamento del pregiudicato Renato Raffone che, sottoposto a regime di arresti domiciliari, ha agito in questo modo indecente".
L'episodio si è ripetuto e il sindaco ha ritirato, come fece l'anno scorso, il Gonfalone del Municipio e si è tolto la fascia tricolore per uscire dalla processione. Raffone, dal suo balcone di casa, lanciava intanto invettive contro le autorità che hanno seguito il sindaco. Poco dopo, nella sede del Comune, Bobbio ha mostrato ai giornalisti un video, consegnato anche alla polizia, per spiegare il suo gesto.
"Poiché ho individuato in alcuni portatori la responsabilità dell’accaduto, restare sarebbe stato come mettermi al loro seguito. Nessuna intenzione di mancare di rispetto al Santo o al Vescovo, che stimo profondamente. Gli chiederò al più presto un incontro perché si possa insieme risolvere il problema e affinché mai più accadano queste cose", ha dichiarato il sindaco.

Gli USA preparano armi per guerre da fantascienza

ARLINGTON, STATI UNITI – Jeep volanti e elicotteri-aerei capaci di ”fare base” per operazioni di intelligence, mini-robot simili a colibri’ che spiano ovunque, aerei che viaggiano a Mach 20: sono solo alcune delle nuove armi in progettazione alla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), l’agenzia americana per lo sviluppo di progetti avanzati nel campo della Difesa.
Il programma ‘Transformer’, scrive la Cnn, punta a creare delle jeep in grado di decollare verticalmente con a bordo quattro persone e viaggiare a lungo con una sola tanica di benzina. Il ”Disc-Rotor Compound Helicopter”, a cui lavora anche la Boeing, mira invece a offrire alle truppe aviotrasportate un elicottero capace di trasformarsi all’occorrenza in aereo.
Fa il paio con ”Vulture”, un altro velivolo in grado di sfrecciare nei cieli per cinque anni, utilizzando la tecnologia satellitare per offrire foto, indicazioni, mappe per le operazioni di intelligence. I ”Chembots” sono invece robot a composizione mista, solido-liquida, in grado di trasformarsi per superare gli ostacoli, anche sfilando sotto una porta, mentre il ”Fastranner” e’ un robot che corre veloce come lo sprinter jamaicano Usain Bolt: il primo dovrebbe essere disponibile nel 2012.

sabato 21 gennaio 2012

Ma come si può nel 2012 morire a 19 anni dopo il parto cesario?... In calabria si può! Rita Jessica Spina di 19 anni è morta all'ospedale di Crotone dopo aver dato alla luce un bambino


Crotone, 19enne muore dopo un cesareo. 
  Rita Jessica Spina,(nella foto a sinistra) di 19 anni, originaria di San Giovanni in Fiore (Cs) ma residente a Crotone, è morta dopo aver dato alla luce il suo bambino, un maschietto. La giovane, mercoledì, era arrivata in ospedale ed è stata sottoposta all’intervento per il parto cesareo dando alla luce un bambino. Ieri però la ragazza avrebbe avvertito dei malori e per questo è stata trasferita in rianimazione, dove però questa mattina è morta. Il neonato è in buone condizioni. Dopo il decesso della giovane donna, nell’ospedale di Crotone ci sono stati attimi di tensione tra i familiari ed i medici e per riportare la calma sono dovuti intervenire gli agenti della polizia di Stato.
I familiari della ragazza hanno poi presentato una denuncia per chiedere che vengano accertate le cause del decesso. Dell’accaduto è stata informata anche la Procura della Repubblica di Crotone e il magistrato di turno, Enrico Colagreco, ha disposto il sequestro della cartella clinica mentre gli agenti della squadra Mobile stanno sentendo tutti i sanitari e il personale paramedico che hanno avuto in cura la ragazza morta.
Intanto, in merito alla morte della giovane madre, anche la Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale ha chiesto «al nucleo locale dei carabinieri del Nas di intervenire subito e di acquisire la cartella clinica della paziente, in modo da poter approfondire quanto accaduto già nelle prossime ore». Ad annunciarlo è il presidente, Ignazio Marino: «Si tratta di uno stillicidio raggelante – denuncia Marino -. La sanità calabrese è da tempo sotto osservazione della nostra Commissione: a Reggio Calabria il 65% delle donne vengono sottoposte a parto cesareo, anche se l’Organizzazione mondiale della sanità sostiene che la media dei parti cesarei dovrebbe arrivare al 13,7%. Per di più l’intervento avviene generalmente in piccole strutture private accreditate, quasi sempre di mattina, in un giorno feriale. Una scelta che sembra motivata dalla possibilità di ottenere un rimborso economico per l’intervento più che dalla tutela della salute delle pazienti».

LA RICOSTRUZIONE DEI FAMILIARI
Secondo una prima ricostruzione fatta dai familiari, la giovane dopo il parto cesareo non riusciva a respirare ed urinare e i familiari hanno chiesto l'intervento dei medici che, a distanza di 24 ore, hanno diagnosticato il «collasso» di un polmone ed un blocco renale. La ragazza, alla quale mancavano tre settimane per completare i nove mesi di gravidanza, è giunta mercoledì scorso nell’ospedale di Crotone e, secondo i familiari, era «in perfette condizioni di salute».
Secondo il loro racconto, lo pneumologo è intervenuto 24 ore dopo la loro richiesta di aiuto. Successivamente la ragazza è stata trasferita dal reparto di ginecologia in quello di rianimazione dove stamane è morta. Mentre Rita Spina era ricoverata in rianimazione, hanno aggiunto i familiari, ha subito «un arresto cardiaco ma i medici sono riusciti a rianimarla».

LA FAMIGLIA DI RITA E' DISPERATA
IL PICCOLO ANTONIO STA BENE

Lo ha tenuto in braccio solo per un minuto, il bimbo che aveva appena partorito, poi Jessica Rita non ha avuto il tempo di assaporare fino in fondo la gioia per quel figlio che aveva programmato di far nascere, nonostante la sua giovane età. Ora il piccolo, piange tra le braccia della nonna, quasi come se avesse saputo che non ci sarà più la sua mamma a coccolarlo. Il piccolo Antonio, il bambino nato da Jessica Rita Spina, è ora circondato dall'affetto della nonna e degli zii, una ragazza di 24 anni ed un quattordicenne, che lo guardano e piangono ripensando alla tragica vicenda accaduta.
Jessica Rita, che aveva tanto desiderato quella gravidanza insieme al suo compagno Andrea, di 24 anni, aveva deciso di dare il nome di Antonio al suo bambino, così come il padre, ex agente di polizia penitenziaria, morto un anno fa. Il bimbo pesa due chili e 600 grammi e gode di buona salute.
All’ingresso dell’obitorio, dove si trova il corpo della ragazza, oltre ai familiari, ci sono anche i compagni di scuola del liceo socio biologico 'Gravina' di Crotone dove la giovane frequentava l’anno conclusivo del corso di studi. I ragazzi ricordano la loro compagna di classe e non riescono a trattenere le lacrime e gli attimi di forte commozione.

Catanzarese fa causa a Costacrociera avrebbe dovuto sposarsi giorno 15 gennaio proprio sulla nave Concordia

 Avrebbe dovuto convolare a nozze con la sua compagna sulla "Concordia" il 15 gennaio, due giorni dopo il naufragio

Avevano pianificato il matrimonio in crociera da oltre sei mesi ed invece il giorno del fatidico "si" e' naufragato nella terribile tragedia causata dal naufragio della "Concordia". Lo rende noto l'agenzia Agi. Lui, Alessandro T., 32 anni, di Catanzaro, lei, Fabiola G., di Olbia, di 30, sarebbero dovuti convolare a nozze sulla Costa Concordia il 15 gennaio 2012, circa un anno e mezzo dopo che si erano conosciuti a Tropea (Vv) dove la promessa sposa aveva trascorso le vacanze estive del 2010. A rendere nota la vicenda sono gli avvocati dei due promessi sposi, Lorenzo Amore, Marco Angelozzi e Giacinto Canzona, del Foro di Tivoli, che annunciano un'azione legale da parte dei loro assistiti nei confronti della societa' armatrice La giovane coppia nel pomeriggio del 13 gennaio 2012 si era imbarcata al porto di Civitavecchia per l'agognato viaggio insieme ad una decina di parenti stretti ed amici venuti dalla Sardegna e dalla Calabria. Alessandro e Fabiola, raccontano gli avvocati, "erano a cena con i loro ospiti, quando in pochi minuti si e' consumata la tragedia".
I fidanzati sono stati tratti entrambi in salvo su una scialuppa. Stessa fortunata sorte per tutti gli invitati imbarcati su altre due scialuppe". La coppia ha contattato i legali di famiglia, Lorenzo Amore, Marco Angelozzi e Giacinto Canzona raccontando l'accaduto e conferendo loro il mandato di richiedere alla Costa Crociere il risarcimento di tutte le spese sostenute e dei danni subiti per il matrimonio mancato.

I paesi della provincia Decollatura




venerdì 20 gennaio 2012

Sellia al primo posto sulla raccolta della differenziata tra i comuni della calabria rischia per colpe non sue di perdere questo primato


A Buturo nella Sila Catanzarese installata una nuova stazione di rilevamento meteo


     
 
 

Istituita nella Sila catanzarese va ad aggiungersi alle oltre 180 stazioni presenti sull’intero territorio nazionale

Da quest’anno è stata istituita, nella Sila catanzarese, una stazione di rilevamento meteonivometrica a Buturo, che andrà ad aggiungersi alle oltre 180 stazioni di rilevamento manuali presenti sull’intero territorio nazionale e facenti parte della rete nazionale Meteomont. Lo comunica il Corpo Forestale dello Stato. “Il servizio Meteomont - spiega una nota - è garantito dal Corpo Forestale dello Stato e dal Comando Truppe Alpine, con la collaborazione del Servizio Meteorologico dell’Aereonautica Militare. Nato nel 1978, da oltre 30 anni contribuisce nella fruizione della montagna italiana con una maggiore sicurezza, attraverso l’emanazione di 16 edizioni giornaliere del Bollettino Nazionale della Neve e delle Valanghe consultabili nel sito www.meteomont.org. Con il servizio Meteomont, giornalmente, - si legge nel comunicato - attraverso il monitoraggio e la previsione delle condizioni del tempo e della neve, della valutazione ed analisi del manto nevoso e della sua stabilità, vengono fornite, ad un potenziale di oltre 3.000.000 di fruitori, le informazioni meteonivometriche di dettaglio per singole località e le condizioni del manto nevoso, al fine di verificare se esistono o meno le condizioni di sicurezza per effettuare escursioni in montagna. Con la neo istituzione della stazione di rilevamento meteonivometrica in località Buturo di Albi, posta all’interno del Parco Nazionale della Sila, sull’orlo sud-orientale dell’acrocoro silano, ad un’altezza di 1530 metri sul livello del mare, facente parte del Settore Meteomont “Appennino Calabro-Lucano” ed attraverso i rilievi quotidiani del personale del Comando Stazione Forestale di Gariglione,

giovedì 19 gennaio 2012

Per Giuseppe Rosati tecnico della squadra presilana del Sersale i playoff sono alla nostra portata



Cerchi lavoro? Le Poste Italiane assumono 6.000 persone ecco come partecipare alla selezione

COMUNICATO STAMPA

 
Lavoro: le Poste assumono 6.000 persone. Ecco come partecipare alla selezione


Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", comunica che

“Le assunzioni saranno effettuate su tutto il territorio nazionale e verranno scaglionate nel corso di tutto l’anno nei mesi di gennaio, aprile, luglio e settembre.

OFFERTA

Vengono proposti contratti di lavoro a tempo determinato, di durata bimestrale o trimestrale, e lo stipendio è di circa 1.100 Euro al mese.

REQUISITI

Età non superiore ai 35 anni
Possesso del diploma con voto non inferiore al 70/100 oppure 42/60
Capacità di guidare il motorino Liberty Piaggio 125
Disponibilità a lavorare tutta la settimana (tranne la domenica) dalle 8.00 alle 14.00
Non aver mai lavorato per Poste Italiane.

SELEZIONE

La selezione prevede una prova che valuta la capacità di utilizzo del motorino.

COME PARTECIAPRE

Per partecipare alla selezione basta registrare il proprio curriculum vitae direttamente sul sito di Poste Italiane.