sabato 31 marzo 2012

Franco Canino eletto presidente nel nuovo direttivo della Pro-loco di Simeri Crichi

Franco Canino
Rinnovati, nel corso dell'assemblea dei soci che si è svolta il 29 marzo, gli organi sociali della Pro Loco di Simeri Crichi. Compongono il nuovo consiglio direttivo: Franco Canino, Marianna Mirante, Marcello Pugliese, Donato Cosco, Franco Loprete e Lorenzo Chirico'. Il collegio dei revisori sarà composto da: Gerardo Aiello, Sonia Talarico e Giuseppe Lauria. Nominati inoltre: Caterina Passante tesoriere e Angelo Madia segretario. Alla carica di presidente e' stato eletto Franco Canino, mentre Marianna Mirante e' la nuova vicepresidente 
 dell'associazione turistica di Simeri Crichi. Il nuovo presidente è conosciuto nel mondo del turismo per aver ricoperto il ruolo di esperto nazionale del settore, sindaco di società turistiche del gruppo Insud, oggi Invitalia, e della formazione professionale. Confermato il programma sociale della pro loco e, dopo il successo del Carnevale dei Ragazzi, avanti tutta con la promozione dell’Oasi naturalistica della Valle del Simeri, l’apertura dello I.A.T. – Ufficio per l’informazione turistica a Simeri Mare, la campagna per la devoluzione del 5 per mille da impegnare in azioni sociali, l’iscrizione nel Registro del Volontariato della Pro Loco, la festa dell’emigrante che si svolgerà il prossimo 15 agosto a Simeri Mare. La prossima iniziativa il 30 aprile avverrà con il convegno regionale sul turismo nel corso del quale sarà premiato il migliore logo ideato per la pro loco, che, secondo Franco Canino, rappresenterà' in maniera reale il territorio comunale di Simeri Crichi, la sua cultura, la storia e le tante peculiarità locali auspicando un condiviso e solidale riconoscimento delle istituzioni. In fondo, continua il neo presidente, l’attuale situazione sociale ed economica espone a forti bisogni le aree più fragili del paese e allora il mondo dell’associazionismo, se non viene ostacolato dalle briglia burocratiche esistenti, può offrire margini di integrazione e di socializzazione. Le Pro Loco hanno un ruolo di promozione sociale, di realizzazione di individuazione di percorsi culturali, naturalistici, di animazione territoriale, di suggeritori di nicchie di sviluppo che partendo dal basso, possono indicare agli attori istituzionali dell’ e – commerce turistica le potenzialità del nostro territorio; in fondo la destagionalizzazione non deve essere una parola astratta ma un contenitore di integrazione al solo mare.

Prestigioso riconoscimento per l'artista Joseph Zicchinella espone le sue opere alla "Broadway Gallery" di New York


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I paesi della provincia: San Pietro Apostolo



venerdì 30 marzo 2012

Irpef comunale più Irpef regionale una vera stangata sopratutto per le regioni del sud calabria in testa

Tasse locali, top al Sud: A Catanzaro, pagavi di Irpef 660 euro?  ora ne sborserai 849!

 A Catanzaro chi dichiarava 30mila euro di reddito, l’anno scorso pagava 660 euro, mentre quest’anno dovrà sborsarne 849 (240 di Irpef comunale e 609 di Irpef regionale). Ad Acerra il contribuente che dichiarava 100 mila euro, nel 2011 ha pagato 170 euro di Irpef comunale e 1.700 euro per quella regionale. Totale: 1.870 euro. Sempre la stessa persona quest’anno dovrà pagare 574 euro di addizionali comunali e 2.030 euro per quelle regionali. Totale: 2.604 euro. Al Sud le addizionali sono al top in 138 Comuni: le tasse locali sono altissime perché molti Comuni hanno scelto l’addizionale massima. In Campania sono 84 i centri, in Calabria 47.
Le Regioni che hanno scelto le tasse più alte sono Calabria, Campania e Molise, tutte e tre in rosso nella Sanità. In molti Comuni del Sud l’Irpef comunale è stata portata al livello massimo (lo 0,8%), a questa si deve aggiungere anche l’aumento dell’addizionale Irpef regionale ai livelli massimi (il 2,03%). Una mappa dei Comuni la fa il Corriere della Sera: La classifica è guidata dalla Campania, con ben 84 Comuni dove l’addizionale è stata portata (o già era) allo 0,8%. In provincia di Napoli sono ben 24 Comuni, tra i quali Acerra, Caivano, Casoria, Ischia, Pozzuoli, Procida, San Giuseppe Vesuviano, Torre Annunziata e Vico Equense. Altri 17 municipi con le tasse al massimo livello possibile sono in provincia di Caserta, e tra questi ci sono il capoluogo, poi Caianello, Casal di Principe, Mondragone, Piedimonte Matese, Riardo. In provincia di Salerno l’aliquota Irpef comunale è allo 0,8% in 17 municipi (tra i quali Baronissi, Mercato San Severino, Polla, Sarno e Vietri sul Mare), altri 16 sono in provincia di Benevento (tra i quali Sant’Agata de’ Goti e Telese Terme) e 8 in provincia di Avellino. In Calabria l’addizionale Irpef comunale è al “top” in 47 Comuni, dei quali

Consiglieri regionali calabresi tra i più pagati d'europa per loro anche un assicurazione di 130 mila euro contro gli infortuni.

 Ecco quanto ci costa la castadei consiglieri regionali calabresi
  Consigliere regionale, professione pericolo… Si direbbe così, leggendo una delle tante voci che compongono il bilancio dell’Assemblea calabrese: quei 130mila euro previsti come assicurazione contro gli infortuni per i nostri rappresentanti a “palazzo Campanella”, evidentemente a forte rischio di slogarsi una caviglia nel corso del loro mandato. È solo un altro dei tanti privilegi che la nostra classe politica può vantare in caso di elezione, in un contesto generale di soldi pubblici che il Consiglio disperde in mille rivoli. Quelli che emergono dai capitoli del bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2012. Premessa doverosa: c’è un abbattimento delle spese di funzionamento dell’Assemblea, in alcuni casi anche piuttosto consistente, fino a toccare il 30 per cento rispetto al passato. Ma resta il dato di fondo sull’opportunità di un “sacco” di uscite con risorse pubbliche che potrebbero sicuramente essere evitate.
In assoluto, nel bilancio di previsione 2012 del Consiglio il fabbisogno per consentire a “palazzo Campanella” di produrre quello che produce in un anno - poco e nemmeno granché, a nostro avviso, ma questo è un altro discorso - ammonta a 73 milioni di euro. C’è una riduzione di circa 15 milioni rispetto al 2011, ma c’è anche la sensazione che molto altro ancora si potrebbe risparmiare, magari tagliando qualche amenità la cui utilità è tutta da dimostrare. Come, ad esempio, i 50mila euro di spese previste per l’acquisto “vestiario personale”, aumentate di 20mila rispetto all’esercizio precedente: non si sa in cosa consista questo “vestiario”. Sono comunque “briciole” rispetto al “grosso” delle spese, rappresentato dal “trattamento indennitario dei consiglieri regionali e componenti della Giunta regionale non consiglieri”, cioè - per farla semplice - degli stipendi della parte politica: in totale 22,7 milioni previsti per il 2012. Qualcosina rispetto al 2011 viene risparmiata, nell’ordine di 2,5 milioni, frutto delle prime misure di riduzione adottate - un po’ di malavoglia – dall’Assemblea nei mesi scorsi. Ma il “pacchetto” della retribuzione per i consiglieri regionali assorbe praticamente il 30 per cento del totale delle spese di funzionamento di “palazzo Campanella”. Anche perché nel “trattamento indennitario” dei 50 consiglieri sono comprese diavolerie di ogni genere: oltre all’indennità base (13,2 milioni di spesa prevista per il 2012) e ai vitalizi ci sono le spese generali e il rimborso del mezzo proprio (4,2 milioni), la famosa “diaria”, cioè il rimborso forfettario per le giornate di seduta del Consiglio e delle commissioni (1,5 milioni), le indennità di missioni (150mila euro) e infine l’assicurazione obbligatoria di cui sopra. Forse c’è qualcosa di troppo… Così come probabilmente sono troppi i 550mila euro previsti per le spese di rappresentanza del presidente del Consiglio regionale, 185mila dei quali destinati a patrocini e contributi, i famosi “finanziamenti a pioggia” per le iniziative più stravaganti e cervellotiche. Forse davvero c’è qualcosa di troppo…
Anche perché la sfera politica presenta altri costi, quelli relativi al funzionamento dei gruppi consiliari, per il quale il bilancio di previsione 2012 prevede uno stanziamento di circa 4,5 milioni, poco più di 150mila euro in meno rispetto al 2011: in questo capitolo “mamma Regione” contempla pure 156mila euro destinati ai premi incentivanti e all’indennità di disagio e mensa per gli autisti dei presidenti dei gruppi consiliari, premi incentivanti e indennità che comunque spettano agli autisti di tutti i consiglieri regionali. Giusto per non creare gelosie… Ma un po’ di gelosia forse afferra il personale del consiglio regionale, capitolo quarto del bilancio di previsione: in totale le spese per questa voce ammontano a oltre 32 milioni, c’è una riduzione del 21 per cento rispetto al 2011 ma sicuramente non è giusto che analoga percentuale di riduzione non sia stata prevista per la parte politica. Che poi può giocare anche su molti altri “tavoli”.

giovedì 29 marzo 2012

Il Museo civico di Taverna ottiene un importante risultato con l'esposizione di un importante tela del Guercino custodita nei Musei Vaticani

 


La giunta regionale approva una legge sulla valorizzazione e tutela del patrimonio olivicolo Calabrese

L’assessore Regionale all’Agricoltura Michele Trematerra soddisfatto per l’approvazione della legge da parte della Giunta 

 L’assessore Regionale all’Agricoltura Michele Trematerra – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - esprime soddisfazione per l’approvazione da parte della Giunta Regionale della proposta di legge per la “Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Calabria”. “Pur vantando una tradizione millenaria e rappresentando una delle risorse economiche più rilevanti della regione – ha dichiarato Trematerra - il patrimonio olivicolo calabrese, se non adeguatamente salvaguardato, rischia infatti di perdere quel ruolo di primo piano che ha finora rivestito. Le piante di ulivo, in particolar modo quelle secolari, con l’imponenza dei loro tronchi e la bellezza delle loro chiome, sono oggi chiamate a svolgere, ancora più che in passato, un ruolo multifunzionale a cui, alla funzione produttiva, si affiancano quelle paesaggistica, storico-ambientale e turistica. La loro longevità è inoltre forziere dell’ingente patrimonio genetico di cui esse sono portatrici, avendo passato indenni secoli di cambiamenti climatici e trasformazioni ambientali”. L’assessore Trematerra ha evidenziato, poi, che le norme legislative di riferimento sulla salvaguardia delle piante di ulivo sono ancora poche. Infatti, dal decreto legislativo luogotenenziale n. 475 del 1945, emanato nel contesto di una grave deficit socio-economico in cui versava l’Italia all’indomani della guerra, successivamente modificato nel 1951 con la legge n. 144, con il divieto di abbattimento di alberi di olivo oltre il numero di cinque ogni biennio, la normativa non ha fatto passi avanti significativi. “Perciò - ha sottolineato Trematerra - con la presente proposta di legge abbiamo voluto colmare i vuoti normativi esistenti, attraverso tutta una serie di interventi mirati, tra i quali possiamo annoverare l’istituzione del “Registro degli alberi monumentali di olivo” della Regione Calabria, la fissazione di un limite massimo di interventi ammissibili su base regionale e l’aver voluto scongiurare l’estirpazione selvaggia delle piante di ulivo. Si sono infatti stabilite norme certe relativamente all’estirpazione, il reimpianto e l’eventuale trasporto, prevedendo perfino la rigenerazione delle piante stesse. Consapevoli di queste verità - ha aggiunto l’assessore - abbiamo voluto promuovere la tutela e la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio che le piante di ulivo rappresentano per la Calabria, al fine di garantire non solo la conservazione ma il contemporaneo rilancio di questo comparto di fondamentale importanza per il futuro della nostra regione.

mercoledì 28 marzo 2012

Nei paesi della presila Catanzarese girano loschi individui che truffano le persone più indifese. Le forze dell'ordine mettono in allerta sopratutto gli anziani spiegando come questi truffatori ingannano gli ignari malcapitati.


Fronte comune delle locali forze dell’ordine dislocate nei paesi della presila Catanzarese per  mettere in guardia i cittadini da estranei che spesso approfittano degli ignari anziani per mettere in atto con l’inganno le loro truffe. Anche a Sellia domenica scorsa dopo l’omelia i carabinieri hanno voluto mettere in guardia la cittadinanza di questi loschi individui.   
Ultimamente vi sarebbero in giro nei borghi della presila Catanzarese persone estranee, che spacciandosi il più delle volte come ispettori dell’Inps o funzionari di enti pubblici si presentano alle porte delle abitazioni di ignari anziani mettendo in atto molteplici modalità  per spillare soldi. Prima di suonare il campanello i truffatori studiano le loro vittime le quali devono essere anziani oppure persone che vivono da soli, con aspetto rassicurante, ben vestiti si presentano agli anziani i quali ingenui e non del tutto preparati ne approfittano per entrare. Una delle due tattiche più usata e quella  di presentarsi come ispettori dell’Inps dicendo che la pensione che hanno da poco incassato alla posta, era stata riscossa con banconote false, quindi chiedono di controllarle inserendole in una busta, poco dopo la busta viene riconsegnata al malcapitato, ma attenzione! In modo veloce la busta è stata cambiata con una identica dove al suo interno contiene solo fogli di carta; quando questa sostituzione non riesce i malfattori non disdegnano una fuga veloce con il maltolto. Il secondo espediente è quello di presentarsi come  delegati dell’Enel (con tanto di tesserino fasullo) per   verificare eventuali bollette pagate in più, una volta dentro casa il più delle volte il complice con una scusa chiede cortesemente di poter usare il bagno mentre  l’altro tiene impegnato la vittima il malfattore arraffa denaro e preziosi, in casi estremi quando non riescono a scambiare le buste passano a manieri più forti aggredendo e immobilizzando la vittima di turno. Le forze dell’ordine invitano i cittadini di non...

processo per la morte di Lea Garofalo il pm chiede sei ergastoli

Il pm di Milano, Marcello Tantangelo, nel processo sulla morte di Lea Garofalo, la testimone di giustizia crotonese uccisa e sciolta nell'acido, ha chiesto sei ergastoli.
 Per l'accusa devono essere condannati al carcere a vita l'ex compagno della donna, Carlo Cosco, e gli altri cinque complici. Il pm, in particolare, ha chiesto l'ergastolo con isolamento diurno di 18 mesi per Carlo Cosco, l'ex compagno di Lea Garofalo, per i suoi due fratelli Giuseppe e Vito Sergio Cosco, per Carmine Venturino, per Rosario Curcio e per Massimo Sabatino. Tutti accusati, a vario titolo, del sequestro e dell'uccisione della donna calabrese, che venne sciolta in 50 litri di acido nell'hinterland milanese nel novembre del 2009, perché, secondo l'accusa, Carlo Cosco e il fratello Giuseppe temevano che lei sapesse e avesse rivelatoagli inquirenti dei particolari su un omicidio avvenuto nel1995.
Ad ascoltare la requisitoria del pm, in un corridoio nascosto tra l'aula e la camera di consiglio, c'era anche la figlia di Lea, Denise, 19 anni, parte civile contro il padre eu no dei testi fondamentali dell'accusa.
LA REQUISITORIA
Per la pubblica accusa «quella di andare a Milano dall'ex compagno è stata una decisione sbagliata, ma come tutte le decisioni prese da Lea nella sua vita è stata una scelta fatta per il bene e nell'interesse di sua figlia».Il pm ha mostrato in aula le immagini delle telecamere in zona corso Sempione-Arco della Pace a Milano, che ripresero «gli ultimi istanti documentati dell'esistenza in vita di Lea». La donna, infatti, quella sera del 24 novembre 2009, salì in macchina dell'ex compagno con cui, dopo anni e anni, «aveva cercato un contatto pensando che se magari avesse "abbassato la testa", forse lei avrebbe potuto continuare a vivere accanto a sua figlia». Da quella sera di Lea non si seppe più nulla. Era andata a Milano con la figlia perché Carlo Cosco aveva telefonato a Denise dicendole, come ha ricostruito il pm, «vieni a Milano, ti pago il biglietto e ti compro dei vestiti». Per il pm, Cosco aveva programmato il sequestro e l'omicidio con «diabolica lucidità», ci pensava sin «dal 2001» e ci aveva già provato «sei mesi prima a Campobasso».

I paesi della provincia:San Sostene

martedì 27 marzo 2012

Completata la vasca sul fiume Simeri del “consorzio di bonifica Ionico Catanzarese” con una capacità di 320.000 metri cubi d’acqua.


 Il “consorzio di bonifica Ionico Catanzarese” completa i lavori della vasca sul fiume Simeri con una capacità di 320.000 metri cubi d’acqua.
La vasca sul fiume Simeri
Finalmente ultimata la vasca sul fiume Simeri che servirà un vasto territorio che va da Belcastro sino a “Germaneto” di Catanzaro. Una struttura strategica che come sottolinea  Grazioso Manno presidente del “Consorzio di bonifica Ionico Catanzarese” la vasca servirà oltre a risolvere atavici problemi di irrigazione sui terreni agricoli, anche di impedire durante l’inverno pericolose piene del fiume. Sono 320.000 metri cubi d’acqua che grazie a degli impianti irrigui realizzati da alcuni decenni dal consorzio,porteranno tanto giovamento alle varie attività agricole presenti sul territorio,inoltre sempre su quest’impianto si stanno ultimando degli importanti studi per la produzione di energia idroelettrica sfruttando anche lo scarico d’acqua della centrale di Magisano situata più a monte avendo così un ciclo virtuoso dell’acqua che verrà utilizzata varie volte’impianto situato sui 154 metri dal livello del mare nei territorio di Sellia,Simeri Crichi, Soveria Simeri potrebbe essere anche un eventuale volano per altre attività. Grazioso Manno tiene nel ribadite il pericoloso fenomeno del dissesto idrogeologico molto conosciuto nella nostra provincia,opere di questo tipo permetteranno di frenare tale fenomeno. Concludendo il presidente del consorzio anticipa...

Abramo,Scalzo,Celi i tre candidati a sindaco della città capoluogo di regione affilano le armi entrando nel vivo della campagna elettorale

Pino Celi, candidato sindaco di Catanzaro per il Polo di Centro, nella sua qualità di presidente provinciale dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), ha convocato per venerdì 30 aprile il Consiglio direttivo della Associazione con unico punto all’ordine del giorno le dimissioni del presidente. “È un atto che compio - commenta Pino Celi - nel rispetto del codice etico della categoria imprenditoriale che ho avuto l’onore di presiedere negli ultimi due anni, che sento comunque doveroso per motivi di più generale opportunità nei confronti dei miei colleghi e per imprimere maggiore libertà di contributi alle proposte che i cittadini attendono da me, candidato sindaco per il Polo di Centro, nel settore essenziale della difesa e sviluppo ordinato del territorio. È bene che di fronte al giudizio dell’elettorato ciascun candidato si presenti libero da tutti i condizionamenti formali derivanti anche solo in potenza da cariche sensibili sia nella comune considerazione sia nella ipotetica conflittualità di interessi”. “Oggi Catanzaro deve programmare il suo nuovo futuro tornando a rivestire il ruolo di città-regione e guardare oltre il proprio naso, proprio come aveva cominciato a fare nella prima metà degli anni 2000. Chi promette progetti senza avere una visione strategica dello sviluppo e del ruolo della città, fa solo parole. Io ho già avuto modo di dimostrare che questi miei progetti sono possibili, facendo affluire nelle casse comunali centinaia e centinaia di milioni di euro”. È questo il messaggio che Sergio Abramo ha voluto lanciare nella sua domenica mattina trascorsa nell’area di Germaneto in occasione di alcuni appuntamenti istituzionali. Il candidato sindaco ha fatto visita alla sede del Comalca in occasione della festa dei dieci anni della struttura che ospita il Centro agroalimentare di Catanzaro, meta giornaliera di centinaia di acquirenti e venditori del reparto ortofrutticolo, provenienti da tutta la Calabria, e punto d’incontro di una fitta rete di scambi commerciali. “Catanzaro deve rivalutare concretamente, attraverso la propria capacità progettuale - ha detto Abramo - il suo ruolo di città guida per il rilancio economico di quella fascia metropolitana che va dall’area montana della Sila catanzarese all’area lametina, per raccordarsi alle vocazioni della provincia vibonese e del Basso ionio catanzarese e reggino. Allora - ha detto ancora Abramo - bisogna recuperare le capacità progettuali e anche gli strumenti che rendano possibile e attuabile il rientro del Capoluogo nel circuito dello sviluppo e della rinascita civile. Ritengo, in maniera particolare, che un dialogo permanente a livello istituzionale e programmatico sia fondamentale per l’integrazione territoriale alla luce del recente sviluppo del vicino polo direzionale del Corace e della realizzazione delle grandi opere viarie, come la nuova statale 106 e la nuova strada provinciale di Germaneto”. Abramo ha, successivamente, fatto visita al cantiere della Cittadella regionale al fianco del Governatore Giuseppe Scopelliti e delle massime autorità regionali e provinciali. Il sopralluogo ha rappresentato l’occasione per fare il punto sullo stato dei lavori dell’edificio il cui completamento è previsto per la fine del 2013. “È dal 1971 che Catanzaro

lunedì 26 marzo 2012

Vibonese Catanzaro 0.2 video della partita. le Aquile volano al primo posto





VIBONESE 0CATANZARO 2

MARCATORI: 12' pt Sirignano; 41' st Masini.

VIBONESE (4-3-3): Saraò; Di Berardino, Salvatori, Caridi, Mazzetto; Cosenza, Benincasa, Corapi; Caraccio (27' st Saturno), Visconti, Doukara.
A disp.: Verterame, Vitale, D'Agostino, Mercuri, Alletto, Figliomeni.
Allenatore: Viola-Ferrante.

CATANZARO (3-4-3): Mengoni; Mariotti, Sirignano, Papasidero; Giampà, Quadri, Maisto, Squillace (13' st Narducci); Esposito (10' st Bugatti), Masini, D'Anna (25' st Gigliotti).
A disp: Mosca, Mannone, Corso, Ulloa.
Allenatore: Cozza 6.5.

ARBITRO: Borriello di Mantova.
NOTE: spettatori 3.500 circa, dei quali circa 3.000 ospiti. Ammoniti: Sirignano, Benincasa, Di Berardino, Bugatti. Angoli: 6-3 per il Catanzaro. Recupero: 1', 3'.

I ragazzi dell'Istituto compresivo di Taverna assieme agli alunni delle scuole medie di Albi,Pentone,Sorbo San Basile salutano la primavera

Benvenuta Primavera” è il titolo del progetto frutto dell’iniziativa della docente di educazione artistica, pittrice e decoratrice Yvonne Anna Leone e dell’artista e decoratrice Rosanna Castagna.
Grazie alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Taverna, gli alunni delle scuole medie di Albi, Sorbo S. Basile, Pentone e Taverna verranno coinvolti in un progetto che mira a stimolare e mettere a frutto la loro creatività.
 Lunedì 26, giovedì 29 e sabato 31 marzo gli alunni delle scuole medie trascorreranno una giornata all’insegna dell’arte e del rispetto degli altri. Con l’aiuto delle docenti infatti i giovani artisti potranno fare esperienza della concezione di altruismo e solidarietà attraverso il rispetto dello “spazio” altrui...

I paesi della provincia: San Pietro a Maida

domenica 25 marzo 2012

Il vangelo di Domenica 25 marzo 2012 V domenica di quaresima.E' venuta l'ora che il figlio dell'uomo sia glorificato

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12,20-33)
In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi.
Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

I paesi della Provincia: San Floro

sabato 24 marzo 2012

A Soveria Simeri nasce una nuova associazione "Asa" associazione soveritana anziani.


Soveria Simeri CZ
Nasce una nuova associazione nel comune di Soveria Simeri  si chiama “Asa” (associazione soveritana anziani) costituita ufficialmente il 15 gennaio scorso. Nata durante una gita in Sila dove un gruppo di anziani del luogo hanno discusso del valore sociale degli anziani ma anche del rischio di rimanere in solitudine anche in una piccola comunità dove si ci conosce tutti. L’associazione partita con 45 iscritti (ultrasessantenni)  diventa cosi una bella realtà, nei giorni scorsi la sua presentazione nei locali della biblioteca comunale  dove una nutrita platea ha applaudito  la bella iniziativa, a rompere il ghiaccio visibilmente emozionato il presidente Pino Mantisti che dopo aver descritto il perché di questa associazione si è parlato anche dei scopo sociali compito primario rimane quello di rendere l’anziano sempre più partecipe, stimolandolo con iniziative mirate. Il primo cittadino Aldo Olivo loda la bella intuizione  augurandole lunga vita con tante belle iniziative. L’unico amarezza rimane la mancanza di una sede propria anche se il primo cittadino di Soveria ha dato la piena disponibilità di adoperarsi per poter dare all’associazione una sede adeguata, comunque si  potra usare per il momento la sala della biblioteca comunale. Per ultimo anche il presidente della locale croce bianca nel porgere gli auguri auspica una futura collaborazione anche con l’altra associazione nata di recente Asp (associazione di promozione sociale. A conclusione della giornata un rinfresco offerto a tutti i partecipanti. Di seguito i nomi del nuovo direttivo:

. Una bella notizia.Durante la seduta del "CIPE sono stati stanziati 33 milioni di euro per il completamento del tratto della nuova 106 tra Sqillace e Simeri Crichi"





Il CIPE nella seduta di venerdì ha approvato lo stanziamento di circa 2,5 miliardi di euro al Fondo infrastrutture ferroviarie e stradali e di 70 milioni di euro al Fondo per lo sviluppo e la coesione. La decisione, che completa un ciclo di misure tese a mettere fine alla grave incertezza dei flussi di finanza pubblica degli ultimi anni, mira a riavviare una fase di crescita economica indispensabile per il rilancio del Paese. 
 La maggior parte degli investimenti finanziati, infatti, è in grado di generare spesa nel breve termine, contribuendo così a sostenere la domanda aggregata nel corso dell’anno e a incidere positivamente sulla produttività complessiva del sistema. Il CIPE ha approvato lo stanziamento di circa 2,5 miliardi di euro, tra fondi pubblici e privati, per nuove opere infrastrutturali e interventi di manutenzione straordinaria. Tra le principali opere finanziate, oltre ai 600 milioni di euro destinati agli interventi dei contratti di programma di ANAS e RFI per il 2012, figurano: - 50,1 milioni per Strada Statale 38 in Valtellina, variante di Morbegno dal km 15 al km 17,5, che rende possibile un investimento di 280 milioni di euro; - 71,6 milioni di euro per Metropolitana di Brescia, primo lotto funzionale Prealpino - S. Eufemia; - 70 milioni di euro all’asse stradale Lioni - Grottaminarda, di collegamento tra l’autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria e l’autostrada A16 Napoli - Bari, tratto tra lo svincolo di Frigento e lo svincolo di San Teodoro; - 20 milioni di euro alla Strada Statale 172, cosiddetta “dei Trulli”; - 33 milioni di euro alla Strada Statale 106 “Ionica”, dallo svincolo di Squillace allo svincolo di Simeri Crichi; - 60 milioni di euro per l’HUB portuale di Ravenna. Inoltre sei milioni di euro sono stati destinati dal Cipe al museo archeologico di Reggio Calabria nel corso della riunione durante la quale sono stati varati alcuni provvedimenti di sviluppo per il settore dei beni culturali. “In questa fase delicata e cruciale della situazione economica internazionale e interna, gli stanziamenti odierni del Cipe - ha dichiarato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi - sono la dimostrazione del concreto impegno del Governo a favore della valorizzazione del nostro patrimonio culturale. È una decisione importante, che sottolinea il ruolo dei beni culturali e della cultura quale fattore essenziale di un diverso modello di sviluppo. È anche un importante passo in avanti, che si aggiunge a quello dell’assegnazione dei fondi dell’Unione Europea destinati agli interventi nel sito archeologico di Pompei. Si delineano in tal modo gli elementi principali del quadro complessivo di rilancio delle nostre eccellenze, un rilancio che è tra gli obiettivi prioritari e sempre più urgenti del Ministero”. I 6 milioni di euro sono stati assegnati “per il completamento dei lavori di restauro e recupero funzionale del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la cui più nota attrazione - si fa rilevare nella nota del Cip - sono i Bronzi di Riace. Tali lavori - spiega la nota...

venerdì 23 marzo 2012

Bellissima iniziativa da parte del parroco di Simeri Crichi Don Luigi Talarico per aiutare, valorizzare il ruolo della famiglia con il servizio "Ufficio Pastorale Familiare"


Continua positivamente l’esperienza Pastorale di Don Luigi Talarico  nella comunità di Simeri Crichi con tante belle iniziative atte nel unire,nel coinvolgere tutta la popolazione  della Parrocchia di San Nicola di Bari,
Don Luigi Talarico
 una di questa riguarda il nuovo servizio dedicato alle famiglie “Ufficio pastorale familiare” dove con cadenza mensile  le varie coppie vengono aiutate,coinvolte in questa nuova iniziativa dalla durata di circa un ora. Ad oggi sono ben ottanta le coppie che vi hanno aderito. Diversi sono gli argomenti trattati con molto impegno da parte di Don Luigi come: insidie delle coppie,mistero della sola carne,diversità e uguaglianza nella coppia cristiana,rapporto tra genitori e figli,il perdono, la famiglia come chiesa domestica. Sono tutti argomenti atti nel unire,fortificare,saldare,portare serenità nelle varie famiglie di questa società moderna dove i vari mezzi di comunicazione quasi vedono nel matrimonio come un limite,un intralcio nella vita sociale di una persona, oggi il tutto viene spesso vissuto solo come un grande evento con tanti invitati tanti effetti speciali ma spesso con poca sostanza,poche radici che servono nel tenere saldo l’unione dai vari cataclismi che inevitabilmente durante il percorso di una vita insieme si presenteranno, senza dimenticare il rito sempre più diffuso al divorzio, alla separazione vero cancro del matrimonio dove il tutto viene visto come unica soluzione nei vari problemi di coppia. Un plauso  forte per Don Luigi che con questa sua ennesima forte iniziative   vuole fortificare,unire,Santificare la famiglia. Questi incontri Don Luigi li ama chiamarli

Il comune di Pentone eleggierà il 24 marzo il Baby sindaco

Il prossimo 24 marzo alle ore 16,00 si insedia ufficialmente il Baby Sindaco del Comune di Pentone. La cerimonia si svolgerà nei locali dell’aula Consiliare del Comune, alla presenza di varie autorità scolastiche e politiche, oltre ai genitori dei ragazzi della scuola media di S.Elia.
L’insediamento e la proclamazione del baby sindaco, rappresenta un momento di grande valore sociale e civile che compendia un percorso formativo di cittadinanza attiva, che l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Raffaele Mirenzi, ha inteso seguire ed inserire nella propria attività amministrativa.
L’Amministrazione Comunale, attraverso l’avvicinamento dei ragazzi alle istituzioni, intende contribuire ad una maggiore coscienza e maturazione delle nuove generazioni, affinché siano parte attiva rispetto a scelte libere, autonome, capaci di dare apporto costruttivo alla convivenza democratica e al progresso civile della società.
Il baby consiglio comunale svolgerà funzioni propositive e consultive, da esplicare tramite pareri o richieste d’informazione nei confronti del Consiglio Comunale e della Giunta della Città di Pentone, sui temi e problemi che provengono dal mondo dei ragazzi, oltre che su una serie di funzioni che riguardano la complessa attività amministrativa del Comune. Eserciterà, pertanto, funzioni propositive nell'ambito delle materie, quali il tempo libero, giochi e rapporti con l'associazionismo.
L’elezione del baby sindaco rappresenta, non solo per la scuola media, ma per l’intero mondo giovanile una grande opportunità di vedere ascoltate le proprie istanze e consente un confronto civile e democratico tra le diverse generazioni di cittadini.
Il Baby sindaco, rappresenta infatti, tutti i ragazzi ed avrà il compito di affiancare il Sindaco di Pentone nella programmazione delle iniziative rivolte ai giovanissimi, nonché di coordinare i lavori dell'organismo.
Nell'ambito del programma amministrativo, rivolto alla formazione civica dei ragazzi e teso ad un percorso socio-culturale dei giovani nella piena e naturale consapevolezza dei diritti e dei doveri verso le istituzioni e verso la comunità, vi è la volontà ed il desiderio degli amministratori di confrontarsi costantemente e raggiungere insieme obiettivi prefissati.
Tra le funzioni, certamente propositive e consultive da esplicare, tramite pareri o richieste di informazioni nei confronti degli organi comunali, vi sono istanze che arrivano dai giovanissimi, i quali sempre più spesso sono attenti ai problemi relativi alla natura ad esempio, ai momenti di svago e soprattutto agli spazi destinati ad attività socio-sportive. Insomma un esempio concreto di confronto civile e democratico.
 

giovedì 22 marzo 2012

Si è svolto nei giorni scorsi a Simeri Crichi un importante convegno sul ruolo delle donne nella società di oggi promossa dall'associazione "Ocriculum"



I paesi della provincia: San Mango D'aquino

Sa

La regiona calabria approva le linee di indirizzo dei PISL contro lo spopolamento dei piccoli centri e la salvaguardia delle minoranze linguistiche

L’Assessore regionale alla Programmazione Giacomo Mancini, in una nota, definisce “particolarmente importante” la delibera approvata dalla Giunta, presieduta dal presidente Scopelliti, su proposta anche degli assessori, alla Cultura, Mario Caligiuri, ed all’Urbanistica Piero Aiello. “Si tratta dell’approvazione dei Pisr che serviranno - si legge in una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - a contrastare lo spopolamento dei “Sistemi territoriali marginali ed in declino” e di quelli che consentiranno la “tutela, salvaguardia e valorizzazione del Patrimonio etnoantropologico delle minoranze linguistiche della Calabria”. Sono risorse - dice mancini - che potranno, su una Linea d’intervento, frenare il progressivo spopolamento delle zone più interne e marginali della nostra regione e, sull’altra Linea, tutelare e valorizzare le Minoranze Linguistiche presenti sul territorio calabrese, esaltandone le specificità etniche e culturali. Alla prima Linea - spiega - sono destinati 41.975.360,70 euro, alla seconda 14.391.552,20 euro. La delibera conferma anche le risorse da attribuire ai PISL per ciascuna minoranza linguistica: alla minoranza albanese sono destinati 7.209.992,63 euro, alla minoranza grecanica 6.960.667,64 ed a quella occitana 220.891,93 euro. La delibera prevede, contestualmente, una sorta di riequilibrio di dette risorse al fine di superare definitivamente le polemiche che si erano innescate tra le diverse minoranze linguistiche sulla base dei criteri di ripartizione fissati dalla delibera approvata nel 2010 dalla precedente Giunta, disponendo che tutte le eventuali economie recuperate vengano destinate al finanziamento delle operazioni ammissibili del PISL della Minoranza albanese, la più consistente tra quelle presenti in Calabria. “La delibera approvata può incidere - ha detto l’assessore Mancini - in maniera essenziale ed efficace nella vita delle nostre comunità più emarginate dal punto di vista territoriale, e quindi a rischio spopolamento, favorendo il recupero ed il rilancio di aree che rappresentano in molti casi pezzi importanti della storia e della civiltà calabrese”. L’assessore Mancini ha, quindi, aggiunto che sono state approvate “le linee di indirizzo per gli avvisi relativi ai PISL Minoranze linguistiche, uno strumento che consentirà di valorizzare al meglio il patrimonio etnoantropologico presente nella nostra regione.

mercoledì 21 marzo 2012

I ragazzi dell’istituto comprensivo “Benedetto Citriniti” di Simeri Crichi festeggiano oggi l’arrivo della primavera nell’ambito del progetto “Quando l’acqua incontra la terra”








Scuola primaria "Benedetto Citriniti" di Simeri Crichi


I ragazzi dell’istituto comprensivo “Benedetto Citriniti” di
Simeri Crichi festeggiano stamani alle 10 l'arrivo della primavera 


Nell’ambito del progetto “Quando l’acqua incontra la terra”
L’associazione “Cerere”con l’associazione nazionale dei produttori agricoli della
Calabria (Anpa) con la fattiva collaborazione dell’Istituto Benedetto
Citriniti  Promuovono per la giornata di
oggi 21 marzo (primo giorno di primavera)la festa della primavera l’iniziativa
nasce per avvicinare i ragazzi verso il mondo dell’agricoltura
sensibilizzandoli verso i temi dell’ambiente e la difesa del territorio. Il programma
prevede  per la mattinata di oggi la
dimostrazione  del processo di produzione
del miele a cura dell’apicoltore Giuseppe Mazza seguita con la degustazione di
vari tipi di miele biologico.Seguiranno dei filmati che spiegano
dettagliatamente il certosino lavoro delle api sulla trasformazione del miele e
l’importanza di esse sul territorio e l’ambiente.A fine giornata ci saranno
vari interventi: Rosa Critelli presidente

Non idoneo al servizio diventa presidente del Parco della Sila


 a riposo dal 2001 ma è direttore del Parco della Sila

Il Corriere della Sera racconta una storia che arriva dalla Calabria: è quella di Michele Laudati, messo a riposo nel 2001 per motivi di salute dal Corpo forestale dello Stato, ma confermato a febbraio scorso direttore del Parco della Sila con tanto di decreto del ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Il giornalista Antonio Ricchio riporta il referto dei medici del centro militare di medicina legale di Catanzaro,del 30 novembre 2000: “Il soggetto non è idoneo permanentemente al servizio d’istituto in modo assoluto». Per Michele Laudati, all’epoca ufficiale del Corpo forestale dello Stato, si prospettano lunghe giornate di riposo. Una convinzione rafforzata l’anno successivo (siamo a giugno 2001) quando il diretto interessato viene collocato a riposo ma «con diritto al trattamento di quiescenza comprensivo della indennità integrativa speciale”.
Il Corriere però elenca tutte i diversi incarichi che Laudati avrebbe ricoperto:
Il suo curriculum arriva già nel 2003 sulla scrivania dell’ex presidente della Regione Giuseppe Chiaravalloti perché bisogna rinnovare i vertici dell’Afor, l’Azienda forestale della Regione Calabria. L’accostamento non è casuale: già nel 1998, quando ancora

Con una mozione unanime la regione Lombardia si farà carico degli studi di Denise Cosco figlia di Lea garofalo


Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato all'unanimità una mozione che impegna la giunta a «farsi carico degli studi» di Denise Cosco, la figlia di Lea Garofalo, collaboratrice di giustizia crotonese rapita a Milano e poi sciolta nell'acido nel 2009. A presentare il documento è stato il consigliere regionale di Sel Giulio Cavalli, alla vigilia della 17esima giornata nazionale in ricordo delle vittime della mafia. La mozione impegna il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e la giunta «ad adoperarsi con tutti gli strumenti a disposizione affinché sia assicurato il diritto allo studio a Denise», che attualmente vive in una località protetta, finanziando una borsa di studio per la ragazza, parte civile nel processo dove figura fra gli imputati anche il padre, legato alla 'ndrangheta, accusato dell'omicidio di Lea Garofalo. «L'aspetto simbolico è importantissimo, perché l'istituzione si fa carico del lutto ha commentato Cavalli  in..

martedì 20 marzo 2012

Selliaracconta............. non solo Sellia


Selliaracconta blog nato nel 2009
 per far conoscere la storia,i racconti,le tradizioni di un antica popolazione  che ha dato anche le origini  ad alcuni paesi del circondario.
 Fin dalla sua nascita ha tenuto un occhio di riguardo per i comuni del nostro comprensorio, ultimamente grazie al contributo attivo di due utenti le notizie che riguardano i vari paesi a noi vicino sono di molto aumentati, con interessanti servizi su tutto ciò che succede  di importante per quando concerne i comuni di Simeri Crichi, Sersale, Taverna, Zagarise, Magisano, Albi, Pentone, Sellia Marina…. Ma anche per il nostro capoluogo Catanzaro che molti di noi per vari ragioni di studi, lavoro ecc.. vi  ci rechiamo giornalmente. Il blog riesce nel pubblicare giornalmente circa tre servizi dei quali ( come abbiamo detto precedentemente)  spesso grazie al contributo di questi due nostri amici interessano i comuni  di Sersale,Simeri Crichi, Taverna ecc.. servizi inviati tramite e-mail a selliaracconta@gmail.com
Ovviamente il lavoro di recupero, di valorizzazione nel far conoscere la bellissima storia millenaria di Sellia continua con inserimento di nuovi articoli attinenti a tante curiosità sul nostro borgo; ma nello stesso tempo selliaracconta guarda sempre con più interesse tutto ciò che succede nei paesi del nostro comprensorio per rendere il blog sempre più interessante.Tutto questo si concretizza con un continuo aumento di visite giornaliere che ci riempie di gioia, ma nello stesso tempo ci sprona nel offrire ai nostri visitatori un sito sempre aggiornato. Nel ringraziare pubblicamente questi  due nostri nuovi amici  che già ci hanno fatto pervenire attimi articoli molto letti: ci auguriamo che saranno ancora tanti i vari servizi sui paesi in cui vivono.Colgo l'occassione nell'invitare tutti quelli che volessero inviare articoli,curiosità notizie ecc.. sui propri paesi di inviarci il materiale tramite e-mail o direttamente su facebook  il tutto verrà inserito su selliaracconta secondo le vostre indicazioni. Vi saluto con un forte grazie! Per il  crescente affetto verso questo blog che credetemi.........

Simeri Crichi: Rischia la definitiva chiusura l'ufficio postale della frazione di Simeri con forti disagi per i circa 500 residenti. Il sindaco Barberio scrive al prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci per trovare una soluzione che non penalizzi il piccolo centro

Panoramica sulla frazione di Simeri

Diventano sempre più nere le sorti dell’ufficio postale della frazione di Simeri che ormai da tempo viene aperta solo otto giorni al mese, ma ora addirittura questo servizio essenziale per gli abitanti del posto rischia di  chiudere definitivamente. A lanciare allarme e il sindaco di Simeri Crichi Marcello Barberio il quale ha inviato una missiva al prefetto di Catanzaro descrivendo il notevole disagio che i circa 500 abitanti della frazione di Simeri andrebbero incontro vedendo completamente cancellato un servizio fondamentale e primario per l’intera comunità, soprattutto verso gli anziani e i soggetti diversamente abili i quali sarebbero costretti a recarsi presso l’ufficio postale di Simeri Crichi. Il primo cittadino Barberio puntualizza che con una nota datata 28 febbraio 2012 “ l’area territoriale sud di Catanzaro di Poste Italiane spa” comunicava l’apertura dell’uffico sino al 31 di marzo; ora invece si paventa la chiusa improvvisa. Il sindaco per scongiurare questo rischio che potrebbe provacare la disperazione della popolazione che potrebbe sfociare in manifestazioni di protesta con seri rischi verso l’ordine pubblico- chiede al prefetto Antonio Reppucci  di sollecitare “Poste Italiane” aprendo un tavolo di confronto  per evitare la chiusura definitiva di un servizio fondamentale.Con la sua chiusura definitiva oltre agli innumerevoli disagi, l’intera comunità della frazione di Simeri si sentirebbe sempre di più abbandonata

domenica 18 marzo 2012

Il settimanale Famiglia Cristiana dedica la copertina a Don Giacomo Panizza con il titolo Preti nel mirino della ndrangheta




Reportage del settimanale cattolico sulle intimidazioni della 'ndrangheta nei confronti dei religiosi impegnati in attività sociali in Calabria

Don Giacomo Panizza
«Preti nel mirino della ‘ndrangheta»: è questo il titolo che il settimanale cattolico “Famiglia cristiana” ha dato alla copertina dell’ultimo numero, dedicata a don Giacomo Panizza. Il parroco di Capizzaglie di Lamezia Terme, fondatore della comunità “Progetto sud”, è stato più volte oggetto di intimidazioni della ‘ndrangheta. E le “attenzioni” della criminalità organizzata nei suoi confronti si sono moltiplicate negli ultimi mesi.
Don Giacomo, bresciano, in Calabria dal 1976, è nel mirino delle cosche dal 2002, quando prese in gestione un palazzo confiscato alla cosca Torcasio, dove ha realizzato una delle sedi della sua comunità.
Nel servizio di copertina del settimanale, "Il Vangelo contro la 'ndrangheta'', si raccontano anche le vicende di altri "preti coraggio" come don Pino De Masi, parroco a Polistena (Reggio Calabria) e referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro, dove ha costituito la cooperativa Valle del Marro che gestisce terreni agricoli confiscati, e don Ennio Stamile, parroco a Cetraro (Cosenza) al quale ignoti hanno recapitato una testa di maiale mozzata. E ci sono anche le testimonianze di Nicola Fiorita, docente di Diritto ecclesiastico all'Università della Calabria, del

Grano duro, riso Canaroli, pomodoro San Marzano, basilico ligure, Nero d'Avola, broccolo Romanesco, cipolla rossa di Tropea ecc... tutti prodotti tipici ma anche tutti ogm.

“Senza l’ingegneria genetica oggi non avremmo alcuni fra i nostri prodotti più tipici. Il grano duro, il riso Carnaroli, il pomodoro San Marzano, il basilico ligure, la vite Nero D’Avola, la cipolla rossa di Tropea, il broccolo romanesco. 

 Ottenuti grazie agli incroci e con la mutagenesi sui semi”. Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera il ministro per l’ambiente Corrado Clini ha svelato una cosa ovvia che però non tutti sanno: gli organismi geneticamente modificati, gli ogm, fanno parte della nostra vita e della nostra dieta da migliaia di anni, da molto prima che esistesse il dibattito sulla loro bontà o nocività.
Ben prima che la scienza moderna infatti, grazie allo studio del Dna, aprisse le porte alle modificazioni genetiche di piante ed animali, l’uomo aveva imparato e sapeva modificare l’ambiente che lo circondava. Fin dal neolitico i nostri antenati hanno cominciato a selezionare semi, ad incrociare piante ed animali per ottenere varietà che meglio rispondessero alle loro esigenze. Così è stato per il grano e così è stato per il cane. Il migliore amico dell’uomo è probabilmente il miglior esempio di come l’intervento dell’uomo abbia potuto creare forme di vita differenti da quelle “disponibili” in natura. Certo le modificazioni, a differenza di oggi, non erano ottenute in laboratori sterili e in provetta, e i risultati avevano bisogno di più tempo per essere raggiunti. Ma pur sempre di organismi geneticamente modificati si trattava e si tratta.
Ma cosa sono gli ogm? La sigla sta per Organismi Geneticamente Modificati. Si tratta di piante coltivate per ottenere cibo, tessuti e altri prodotti utili all’uomo, che vengono trattate in modo da modificare in parte il loro materiale genetico allo scopo di renderle più resistenti ai parassiti, o di migliorarne la produzione, oppure ancora di ritardarne l’ammuffimento quando vengono raccolte e lasciate nei depositi. Fin dall’antichità l’uomo ha cominciato ad esercitare una forza selettiva nei confronti di animali e piante, scegliendo e facendo incrociare tra di loro le forme che presentavano i caratteri desiderati. L’uomo ha creato le rose dei nostri giardini, i cani che vivono nelle nostre case, le spighe di grano che conosciamo. Questi organismi erano molto diversi in origine: le rose erano piccole, non così colorate e profumate, i cani non presentavano certo la varietà di forme e dimensioni odierna, i cereali avevano spighe piccolissime che disperdevano i semi appena le si toccava. Con un paziente lavoro di selezione “artificiale”, l’uomo ha migliorato la qualità delle produzioni agricole e quindi la qualità della sua vita, creando i primi ogm.
Tecniche di incrocio di specie sono state impiegate quindi dall’uomo fin dall’antichità con lo scopo di migliorare o addomesticare individui della stessa specie ma con caratteristiche diverse, o individui di specie affini. I problemi da risolvere erano nell’antichità più o meno gli stessi di oggi: necessità di colture più resistenti o con un tasso di produttività maggiore. Prima si sono affrontati questi problemi con le “tecniche naturali” dell’incrocio e della mutagenesi, e poi recentemente con l’ingegneria genetica delle piante di interesse soprattutto agrario. La novità non sta quindi negli ogm in sé, ma nella tecnica usata per ottenerli. Anche i più integralisti oppositori degli organismi modificati difficilmente possono dire che il grano fa male, anche se geneticamente modificato rispetto ai suoi antenati.

Un cinquantenne di origini Catanzaresi residente a Torino che risultava senza reddito fa rientrare dall'estero grazie allo scudo fiscale ben 3,5 milioni di euro frutto di varie truffe

  
Un nullatenente milionario. Una contraddizione in termini si direbbe. Ma non per un 55enne catanzarese, da anni residente a Torino ...
Un nullatenente milionario. Una contraddizione in termini si direbbe. Ma non per un 55enne catanzarese, da anni residente a Torino, che per il fisco non possedeva ricchezze ma che poi aveva approfittato dello scudo fiscale per far rientrare dall'estero 1 milione e mezzo di euro, tutti di provenienza illecita e pronti per essere investiti in fondi azionari italiani ed esteri. A scoprirlo gli uomini della Guardia di Finanza di Torino che erano sulle sue tracce dal 2011. Nel febbraio dello scorso anno, infatti, a lui e alla sua compagna, una donna di origini russe incensurata, erano stati sequestrati preventivamente nove immobili tra il Piemonte e Lombardia, 50 mila euro, una BMW da 70mila euro, tre diamanti e quote di una società immobiliare intestata alla donna. Con l'arrivo del condono fiscale il 55enne aveva provato a dare una parvenza di legalità al patrimonio accumulato grazie a truffe, furti ed emissione di assegni a vuoto.