venerdì 31 maggio 2013

"Sutta u mantu da Madonna" (seconda parte) Racconto inedito ambientato nell'antico borgo di Sellia



La piccola era più sorridente che maiil suo visino da angelo fece commuovere il prete che prendendola in braccio la strinse forte a se notò subito che non aveva più la febbre, mentre i suoi occhi rossi contornati di un nero malaticcio erano divenuti splendidi di una luce bella, nuova. Molti senza pensarci due volte gridarono al miracolo, essendo certi che  la piccola era guarita grazie alla intercessione della Madonna. Dopo che il manto fu risistemato la processione ripartì, tutti cantavano inni di lode verso la Madonna che vedevano nel fatto appena accaduto come un qualcosa di inspiegabile, di Miracoloso.Un gesto d'amore della Madonna che voleva ringraziare la forte tenacia della piccola bimba facendola guarire. La processione fini verso le 23 non prima che l’Arciprete con il sorriso sulle labbra volle che tutti i bambiniuno alla volta si inserivano (letteralmente)  sotto il manto della Madonna, come un gesto di rifugio, di protezione, di integrità della loro purezza, cercando soprattutto di preservarli dalle troppe,  dalle tante morti che colpivano proprio  i bambini ( infatti molto spesso “A campana janca” ( la più piccola delle campane del campanile della chiesa ) annunciava con il suo triste rintocco la morte di qualche bambino, morte il più delle volte causata da malattie oggi ritenute banali come una semplice infezione, una banale appendicite, ecc ..  o come nel caso della bambina la malaria; ora debellata ma all’epoca era una vera tragedia. Questo particolare rito fu riproposto ogni anno l’ultimo giorno del mese di maggio dove dopo la processione con la statua della Madonna sistemata ai piedi dell'altare principale, l’arciprete avvolgeva ogni bambino  sotto il manto della Madonna, benedicendolo affinché l’aiutasse nel crescere forte non solo nel corpo ma anche nello spirito. La bambina guarì del tutto conservando  integro il ricordo nel suo cuore di quel particolare episodio che cambiò la sua vita.  Ricordo rimasto integro anche in molti anziani che dopo molti ... decenni narravano questo particolare episodio commuovendosi, avendolo spesso vissuto in prima persona. Molti di loro erano uno di quei tanti bambini in fila in quella serata ventosa dove il manto della Madonna si depose su una di loro per guarirla miracolosamente, era la più fragile, la più malata, la più bisognosa d’aiuto.

 Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso, con esplicito riferimento della fonte

9 commenti:

  1. una storia molto bella mi sono commossa

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  2. Un lavoro ben fatto di trascrizione dei vari avvenimenti sul nostro paesello che si è sempre contradistinto per la forte fede

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  3. mi piacciono molto questi racconti che leggo sempre con interesse sarebbe molto bello riproporli oppure poterli ritrovare sul sito in modo pù facile
    totò

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  4. una degna fine per un racconto commovente e coinvolgente. Grazie. Rosanna Bergamo

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  5. Recupero storico delle nostre radici come popolo. Mi auguro che questo lavoro venga apprezzato ma soprattutto preservato a futura memoria.

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  6. Complimenti a selliaracconta per il bellissimo racconto

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  7. sarebbe bello scriverli in dialetto!! a campana janca... è molto piu suggestivo e ci coinvolge ancora di più

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  8. complimenti un bel racconto pur non essendo di sellia leggendolo sono stato trasportato emotivamente nell'epoca narrata
    cosco giuseppe

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