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martedì 11 giugno 2013

Ennesimo schiaffo per la città di Catanzaro. Imminente l'inizio a Cosenza dei corsi universitari inerenti le professioni sanitari il tutto con la benedizione del governatore Scopelliti, una vera umiliazione per la città un offesa verso l'Ateneo Magna Graecia

  Per il consigliere comunale Rizza: “I corsi per le professioni sanitarie a Cosenza rappresentano un’umiliazione per Catanzaro”

La vicenda riguardante i corsi universitari inerenti le professioni sanitarie che l’Università La Sapienza di Roma erogherà a Cosenza è l’ulteriore prova provata di come la sanità catanzarese e l’Ateneo Magna Graecia vengano umiliati da una regia politica che – oramai è fin troppo chiaro – mira a depotenziare e ad umiliare il capoluogo di regione”. È quanto scrive in una nota il consigliere comunale Roberto Rizza. “Tutto questo accade a pochi giorni di distanza dal consiglio comunale del prossimo lunedì 17 giugno nel quale, finalmente, sarà possibile ospitare e ascoltare il governatore Scopelliti e l’intera classe dirigente esprimersi sulla questione. La vicenda attinente i corsi delle professioni sanitarie era già stata stigmatizzata esattamente un anno fa, allorquando vennero fuori due protocolli d’intesa in contraddizione l’uno con l’altro: col primo infatti, il DPGR n. 77, Scopelliti avallava i corsi tramite una convenzione tra l’ateneo La Sapienza e l’ASP cosentina; col secondo, ed in esecuzione del DPGR n. 7 e n. 11 del 2012, Scopelliti dichiarava che qualsiasi corso universitario e para universitario inerente l’ambito medico avrebbe avuto afferenza all’unica facoltà di medicina esistente sul territorio regionale, cioè l’Ateneo Magna Graecia di Catanzaro. Quest’ultimo passaggio è testualmente riportato nell’art. 1 al comma 2 del protocollo d’intesa. Evidentemente, però, né le parole dette e nemmeno quelle scritte con tanto di firma e di documentazione istituzionale hanno valore. Inutile persino sottolineare che questo strappo così violento appare come una dichiarazione di odio e disinteresse totale verso l’Ateneo catanzarese. Inutile anche ribadire che esso presta il fianco al campanilistico movimento d’opinione messo in piedi dalla famiglia dei fratelli Gentile per creare una seconda facoltà medica in Calabria, esattamente a Cosenza, grazie ad una corsia preferenziale (?) con il primo Ateneo di Roma. Inutile domandarsi perché i trenta posti non sono stati attivati sfruttando il buon polo distaccato del nostro Ateneo già presente a Cosenza. Infine è ancora più inutile rimarcare quali interessi estremamente particolari e familistici stiano dietro ad un disegno così perverso e così avverso ad ogni buon senso, ad ogni logica di economia, ad ogni razionalizzazione delle risorse. Mentre aspettiamo di conoscere il destino della Cardiochirurgia Universitaria di Catanzaro, e mentre aspettiamo una soluzione ai tagli indiscriminati e dannosi effettuati al Pugliese-Ciaccio a danno dei pazienti di mezza Calabria, la vicenda dell’accordo raggiunto tra La Sapienza e l’ASP di Cosenza, su impulso della famiglia Gentile e con la benedizione del governatore Scopelliti, chiude il cerchio rispetto ad un disegno malefico che danneggia non solo Catanzaro, ma l’intera Calabria. Non finiremo mai, infatti, di ripetere che le nostre ragioni non sono le ragioni di una città, bensì di una regione intera che ha disperatamente ...
bisogno di uscire dalla logica dei piccoli feudi. Il nostro primo articolo, per mezzo del quale abbiamo chiesto che la maggioranza di Palazzo De Nobile intervenisse sulla questione delle professioni sanitarie a Cosenza in convenzione con Roma, è datato 10 giugno 2012; esattamente un anno dopo ci ritroviamo, amareggiati, a riscontrare il verificarsi di quanto allora denunciato. A questo punto non ci resta che l’augurio per uno scatto di dignità da parte del sindaco Abramo e dell’assessore regionale Tallini, a meno di pensare che vogliano essere ancora subalterni, complici e correi di un danno così inestimabile e irreversibile per il nostro territorio”.

1 commento:

  1. Scopelliti continua a mortificare questa provincia, in ogni settore. Dai trasporti alla sanità, dalla spazzatura aill' istruzione. Alcuni continuano ad apprezzarlo, vorrei capire come fanno.

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