venerdì 29 novembre 2013

Conoscete la storia dell'eroina Giuditta Levato? A Sellia Marina si è ricordata alle nuove generazioni la figura di una donna coraggiosa che con la propria vita difese i più deboli nella speranza di una Calabria migliore

 "In occasione del 67esimo anno dalla morte di Giuditta Levato, avvenuta il 28 novembre 1946,  noi dell’Italia Dei Valori  vogliamo rendere omaggio a questa giovane contadina di Calabricata (frazione di Sellia Marina), un simbolo tutto calabrese, vittima delle repressioni contro i contadini che chiedevano, soltanto, di poter lavorare le terre incolte, così come loro diritto,e solo per questo barbaramente assassinata dal guardaspalle di un latifondista calabrese".
 
 Io sono morta per loro, sono morta per tutti”. Con queste ultime parole sulle labbra spirava, assassinata dal guardaspalle di un latifondista calabrese, la giovane contadina Giuditta Levato nata a Calabricata, oggi comune di Sellia Marina (CZ) il 18 agosto 1915.
A distanza di oltre sessant’anni riteniamo doveroso ricordare alle nuove generazioni, il messaggio della “nostra” eroina che, pur in avanzato stato di gravidanza, non ebbe alcuna esitazione nel sacrificare la propria vita per difendere i diritti dei più deboli e battersi per una Calabria migliore - si legge ancora nella nota di Italia dei Valori -. Ed oggi, nell’epoca del consumismo più sfrenato, in un mondo che privilegia l’apparire, ci piace ricordare chi sacrificò la propria esistenza per combattere le ingiustizie sociali. Ingiustizie che non sono svanite anzi, a volte sono semplicemente mutate. Ci piace ricordare ciò che si narra sia avvenuto in punto di morte, quando la giovane contadina ebbe a profferire un memorabile atto d’amore per la nostra terra, invitando chi le stava vicino a non abbattersi, ma a lottare con maggior vigore per la libertà. Pronunciate queste parole Giuditta diede l’ultimo respiro, nell’assoluta convinzione che sarebbe ritornata, per continuare a combattere tutte le ingiustizie. Di certo sono passati sessantasette anni - afferma ancora - ma è importante che la tenacia di questa donna rimanga impressa nel cuore di tutte le giovani donne del sud; a nome di tutte le donne di Sellia Marina penso che debba essere altrettanta ....
tenacia a farci muovere con determinazione e volontà, con il solo obiettivo di difendere i nostri diritti continuando a combattere tutte le ingiustizie e i soprusi  che ancora oggi, purtroppo riducono le donne a povere vittime. A soli 3 giorni dal 25 novembre  scorso durante la quale  è stata  celebrata, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, pensiamo che Giuditta rappresenti il simbolo di tutte le donne vittime di violenza. La violenza contro le donne purtroppo  continua a rimanere una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale perchè, qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, nega  - il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà".

Teresa Fontanella, referente Italia dei Valori di Sellia Marina.

5 commenti:

  1. Una bella storia anche se con un tristissimo finale penso che dovrebbero narrarla anche a scuola

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    1. HO 30 ANNI E QND ERO BAMBINO A SCUOLA CI PARLAVANO DI GIUDITTA LEVATO....ORA I MIEI NIPOTI NN SANNO NEPPURE CHI SIA!!!! CHE AMAREZZA

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  2. la cultura la storia spesso dimenticata per altre cose ma alla fine sono questi episodi storici che danno il vero valore al nostro sentirsi calabresi
    MASSIMO R

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  3. pensate come trama di una fiction sulla rai per dare un immagine dei calabresi diversa no come al solito solo mafiosi

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  4. Con precise ricerche storiche si dovrebbe dare più risalto a queste figure spesso femminile di una forte ribellione verso i sopprusi

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