martedì 30 aprile 2013

Albi dell'eventuale Rigassificatore nessuno ne vuole parlare, ma le carte parlano di una convenzione firmata nel 2009



Alcune precisazioni da parte del Sindaco di Simeri Crichi Marcello Barberio sui rifiuti all'impianto di Alli

Riceviamo e pubblichiamo


COMUNE DI SIMERI CRICHI
PROV.CATANZARO
Rifiuti all’impianto di Alli
                         Nota di Marcello Barberio, sindaco di Simeri Crichi.
Premesso che la spazzatura non ha colore politico, mi preme precisare alcune
questioni fondamentali. I sindaci, per effetto del D.Lgs. 152/2006, sono responsabili
 del ciclo di smaltimento dei rifiuti, pagando anche tariffe salate alla Regione.
 E il mio Comune è tra quelli che pagano regolarmente, anche se i Comuni 
in ritardo di pagamento hanno diritto di smaltire i r.s.u., senza discriminazioni
 o preferenze di sorta, dal momento che titolare dell’impianto è la Regione.
Per certo devono essere previsti “criteri razionali” di conferimento all’impianto di
trattamento di Alli, senza privative. Questo non significa contestare al Capoluogo il
diritto di tenere pulita la città, come ben fa il sindaco Abramo. Ma non possono
essere accettate ulteriori sperequazioni tra i Comuni dell’hinterland, come
succedeva col Commissario e come purtroppo ancora si continua in regime
ordinario. La protesta di sabato scorso all’impianto di Alli non era contro Catanzaro,
semplicemente si chiedevano rassicurazioni sui tempi e sui modi (equi e ordinati) di
conferimento dei rifiuti dei nostri Comuni. Problema che esplode con la stagione
calda. Sulla presenza del Consigliere di Catanzaro Salvatore Scalzo
 e sulla conseguente polemica, noi sindaci non intendiamo essere strumentalizzati
 né essere calati nelle querelle a tutti i costi. Noi siamo il primo baluardo
 a difesa della tenuta sociale, in un momento che la rabbia diffusa diventa pericolosa. 
Cortesemente risparmiateci le polemiche che devono essere ristrette nei propri
 ambiti istituzionali. Per inciso, il mio è il Comune costituitosi parte civile
 nel procedimento noto come “percolato nell’Alli”. Non vorrei che questo si traducesse
 in penalizzazione ambientale per il territorio comunale.
L’Amministrazione Comunale non potrebbe consentirlo, così pure i cittadini dei
borghi storici e della costa jonica, dove insistono anche villaggi turistici di livello
internazionale. Quindi nessuna contestazione a Catanzaro, ma nessuna guerra tra
poveri (intendo i Comuni). Speriamo che l’incontro di oggi (ieri ndr) 
all’Assessorato all’Ambiente contribuisca ad avviare a soluzione
 il problema. I rifiuti devono

lunedì 29 aprile 2013

Pineta di "Sant' Antonio" invasa da cumuli di spazzatura i residenti delusi dopo che si sono rivolti al comune di Sellia Marina senza alcun risultato ora si rivolgeranno a quello di Sellia?!



Il sindaco di Simeri Crichi in prima fila assieme con i sindaci di Sersale,Pentone, Soveria Simeri contro la corsia preferenziale nel conferimento dei rifiuti nella discarica di Alli riservata a Catanzaro con altri 4 comuni


«Siamo pronti a restituire le chiavi dei Municipi».

 

Una decina di sindaci della provincia contesta la corsia preferenziale riservata a Catanzaro e altri quattro Comuni per il conferimento nella discarica di Alli.

«In queste condizioni non siamo più in grado di garantire la salute dei nostri concittadini e per questo siamo determinati anche a restituire al prefetto le chiavi dei nostri Municipi se non verrà risolta questa situazione». Lo ha affermato il sindaco di Simeri Crichi, Marcello Barberio, che insieme ai primi cittadini di diversi Comuni della provincia di Catanzaro si è recato, ieri pomeriggio, presso la discarica di Alli per prendere contezza dell’ordi - nanza emessa dal dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione Calabria, Bruno Gualtieri, e notificata alla Daneco, società che gestisce l’impianto di Alli. Nel provvedimento si dà priorità nel conferimento dei rifiuti solo a Borgia, Montepaone, Soverato e Satriano, oltre che al Comune capoluogo, fino al prossimo 11 maggio. Gli autocompattatori di questi Comuni, insieme a quelli di Catanzaro che da tempo gode della priorità, avranno accesso diretto alla discarica. I sindaci vogliono capire il perché è di tale scelta, determinata, forse, dall’esigenza di risolvere l’emergenza nei Comuni costieri che già sono entrati in una fase pre-estiva. All’incontro erano presenti i sindaci di Andali, Cropani, Botricello, Sersale, Soveria Simeri, Simeri Crichi, Marcedusa, Pentone, Tiriolo, Settingiano, Amaroni e Cerva. A supporto dei sindaci, anche Italo Reale, già sub-commissario per l’emergenza ambientale calabrese e già responsabile Ambiente del Pd, insieme al capogruppo del partito democratico Salvatore Scalzo. Giunti sul posto, i sindaci hanno incontrato gli operai della Daneco, ai quali hanno chiesto chiarimenti sul blocco degli autocompattatori dei propri Comuni. Tra i sindaci c’è allarme anche per la questione ambientale, perché dai mezzi in coda, a decine, sul viale che porta alla discarica e che attraversa il fiume Simeri, ci sono perdite di liquami e di percolato che vanno a finire nel vicino corso d’acqua, creando seri problemi all’ambiente. I sindaci si sono dati appuntamento a domani, davanti al dipartimento Ambiente della Regione per comprendere meglio la situazione e sbloccare l’accesso alla discarica. «La protesta – ha spiegato Barberio – non è contro quei Comuni che hanno avuto la priorità, ma contro la disparità di trattamento. Si avvicina l’estate e si rischia un’epidemia e il collasso del sistema di smaltimento dei rifiuti. È una situazione estrema, che la Regione deve sanare». I sindaci rivendicano la compattezza del loro fronte e non ci stanno al gioco di chi cerca di dividere i primi cittadini adempienti e non adempienti rispetto ai crediti vantati dalla Regione. «Questo problema è usato in maniera strumentale – ha aggiunto Barberio – per dividere i sindaci che invece sono uniti e compatti. Non vogliamo fare il discorso dei Comuni che pagano e di quelli che non pagano. Il mio Comune, per esempio, ha pagato, ma ora c’è un’ulteriore emergenza e va risolta». Ha preso la parola anche il sindaco di Botricello, Giovanni Camastra: «Siamo al limite della sopportazione. I nostri Comuni sono invasi dai rifiuti e non capiamo questa distinzione. La protesta odierna non è solo dei sindaci, ma anche degli operatori dei nostri centri, che lavorano per portare i rifiuti in discarica». Italo Reale ha evidenziato una forte situazione di squilibrio: «Anche il Comune di Simeri Crichi, dove ha sede

domenica 28 aprile 2013

Tentato furto in una villetta a Sellia Marina i carabinieri arrestano due marocchini





Stavano tentando di introdursi all'interno di una villetta a Sellia Marina quando i militari della Compagnia di Sellia Marina, durante un servizio perlustrativo volto a reprimere i reati predatori ai danni della abitazioni estive, si sono accorti di una torcia e si sono fermati. Intervenuti, i militari hanno notato due marocchini, ELAMRI BELGACEM, classe 58 e un tredicenne, E.F.Y., entrambi di Sellia Marina, che avevano rotto una finestra e stavano per introdursi all'interno dell'abitazione. L'uomo è stato arrestato, il minorenne è stato invece denunciato. Dopo la convalida dell'arresto, per l'uomo è stata

sabato 27 aprile 2013

Sersale il polo sanitario territoriale si arricchisce di un nuovo strumento "PST" per la pressione arteriosa grazie alla donazione del sindaco di Andali Giuseppe Costantini

Riceviamo e pubblichiamo


Un nuovo apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa è stato donato all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per il  Polo sanitario territoriale di Sersale, dal Sindaco di Andali, Giuseppe Costantini. La nuova strumentazione, del valore di oltre milleseicento euro, va a potenziare la dotazione tecnologica del PST, diretto dal dottor Santo Scalzi e mira al monitoraggio automatico della pressione arteriosa del paziente nell’arco delle 24 ore di permanenza al proprio domicilio. Il Sistema Holter pressorio “Mobil-O-Graph NG” è completo di unità di registrazione, bracciale pediatrico, bracciale adulti sia standard che large, custodia, carica batteria, n° 4 batterie ricaricabili, software di gestione e chiavetta USB Bluetooth per trasferire i dati a PC. Definita anche ‘killer silenzioso’, la pressione arteriosa è caratterizzata da ampie variazioni sia nell’arco di un singolo giorno sia nell’arco di giorni diversi, mesi o stagioni. Pertanto la diagnosi di ipertensione arteriosa può richiedere diverse misurazioni ripetute in un lasso prolungato di tempo. Il monitoraggio automatico della pressione nelle 24 ore, durante le normali attività quotidiane svolte a casa e ripetuto in diversi intervalli di tempo, fornisce importanti informazioni di rilevanza clinica aggiuntiva, in particolare sul reale carico pressorio nell’arco della giornata, permettendo di valutare il rischio cardio-vascolare del paziente in maniera più accurata. Tale procedura è raccomandata sia a scopo diagnostico sia per verificare l’efficacia del trattamento farmacologico già in atto. Vivo apprezzamento per questa donazione è stato espresso

giovedì 25 aprile 2013

25 aprile festa della Liberazione

Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l'anniversario della liberazione dal nazifascismo. 

Il 25 Aprile non è una data come le altre, non deve essere solo un giorno di vacanza da passare nella classica gita fuori porta. E’ invece una data carica di valori morali, impegno civile e passione, anche se il più delle volte, le persone dimenticano la grande portata di questa ricorrenza. Il 25 Aprile si celebra
l’Anniversario della liberazione d’Italia che ha rappresentato un giorno fondamentale per la nostra storia, cioè la fine dell’occupazione nazista e del regime fascista al termine della Seconda guerra mondiale. Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), dopo il 1943, l'Italia si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i Fascisti avevano costituito la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione il governo Badoglio, in collaborazione con gli Alleati americani e inglesi. La data venne stabilita ufficialmente nel 1949, e fu scelta convenzionalmente perché fu il giorno della liberazione da parte dei partigiani delle città di Milano e Torino, anche se la guerra continuò per qualche giorno ancora, fino ai primi giorni di Maggio.
Entro il 1º Maggio, poi, tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 Aprile), Genova (il 26 Aprile), Venezia (il 28 Aprile). Da qui partirà il percorso storico che condurrà al referendum del 2 Giugno 1946, dove venne scelta, a furor di popolo, la repubblica al posto della monarchia, fino alla stesura definitiva della Costituzione.
Dal 1943 al 1945, l’Italia fu caratterizzata dall’impegno unitario di tutto il fronte delle opposizioni che il fascismo, con la violenza e la persecuzione, tentò di stroncare con ogni mezzo. Cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici, trovarono intesa ideale e organizzativa sotto il comune obiettivo della democrazia e della libertà.
Molti furono i partigiani che pagarono la loro “resistenza” al regime perdendo la vita; morti allora, per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo.
Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano.”
Sono le parole pronunciate da Pin, il protagonista del libro di Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno. Pin è un ragazzino povero, solo e senza una guida, che una serie di eventi lo

mercoledì 24 aprile 2013

Simeri Crichi; Temporaneo trasferimento e non chiusura definitiva della locale caserma dei Carabinieri



 Riceviamo e pubblichiamo


nota stampa  di Marcello Barberio, sindaco del Comune di Simeri Crichi

Senza voler alimentare la continua e spesso strumentale polemica politica, intendo fornire pubbliche informazioni in merito alla vicenda della caserma dei carabinieri di Simeri Crichi, allocata da diversi anni in un immobile di via Cavour.
Nel 2007 il Comune affidò i lavori di ristrutturazione del fabbricato già adibito a sede municipale, per adibirlo a sede della caserma. Ad aprile del 2011, ancor prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione che ho la responsabilità di guidare, quando ancora il Comune era retto da un Commissario prefettizio, era sorto un contenzioso con la ditta appaltatrice, che portò al fermo dei lavori. La vicenda si è risolta con la risoluzione del contratto d’appalto in danno dell’impresa, decisa dalla Giunta nel giugno del 2012, con avvio delle procedure prescritte per redazione dello stato di consistenza, del verbale di accertamento tecnico e contabile da parte del collaudatore incaricato. Nelle more, per non perdere tempo utile, veniva interpellata l’impresa seconda classificata  nella graduatoria dell’originaria gara d’appalto di 6 anni prima. Tanto sempre al fine di conseguire il completamento dei lavori. Il 6 febbraio 2013 è stata effettuata la visita di collaudo e le risultanze sono state approvate con delibera della Giunta 21 del 7.2.2013, cioè il giorno dopo. La stima dei lavori è stata quantificata in 115.996 euro e la nuova ditta ha accettato l’assunzione dell’appalto, dopo l’ovvia visione dello stato dei luoghi.
Il 25 marzo scorso ho scritto alla Prefettura e al Comando provinciale Carabinieri per rappresentare lo stato dell’opera e per ribadire la ferma volontà dell’Amministrazione comunale a collaborare  per trovare  la soluzione più adeguata a scongiurare anche il dispendio di risorse finanziarie. Ho prospettato anche la disponibilità a interloquire con la proprietà dell’immobile adibita a caserma, per favorire la continuità del servizio. Ho informato della disponibilità del Comune a fornire ai carabinieri i locali per “ricezione denunce” e ogni altra forma di collaborazione all’imprescindibile servizio di sicurezza pubblica. Ho ricevuto assicurazioni che tale servizio non subirà limitazioni in termini di efficacia e tempestività d’interventi durante il breve tempo necessario all’ultimazione dei lavori della nuova caserma, cosa peraltro ribadita sui mass-media dallo stesso comando della compagnia di Sellia Marina. Il tutto si concretizzerà con la massima solerzia, anche a dispetto della complessità delle norme in materia d’appalti in uno Stato fin troppo garantista. In tutto questo non vedo il nesso con l’iniziativa di valorizzazione della figura di San Bartolomeo da Simeri, da realizzare con fondi dell’assessorato regionale alla cultura, che nulla hanno a che fare con la caserma, e neanche con l’acquisto di una pulisci strada realizzato con fondi Edison . Chi volesse continuare a fare

domenica 21 aprile 2013

Ecco l'elenco dei 10 alimenti che portano la felicità

ognuno di noi ha il proprio “metodo” per tirarsi su di morale o per sfogare lo stress della vita quotidiana. C’è chi ama andare in palestra, chi passare il tempo libero leggendo libri, chi passeggiare con il proprio cane, uscire con gli amici o fare shopping. Questi sono tutti rimedi validi per i momenti di “umore nero”. Poi, c’è chi ama mantenere il buonumore attraverso l’alimentazione: esistono infatti alcuni cibi che ci aiutano durante i momenti di stress acuto, e che contrastano il malumore donando alla nostra mente la serenità di cui abbiamo bisogno.
Di seguito 10 alimenti della felicità:
- Il cioccolato: È inutile dirlo, il cioccolato è uno dei cibi che più di tutti è in grado di risollevare il morale. Da secoli vero e proprio “elisir” di felicità, è apprezzato veramente da tutti dai bambini agli adulti. Il cioccolato fondente contiene la feniletilamina, un alcaloide e un neurotrasmettitore che dona al cervello una sensazione di benessere diffusa paragonabile a quella che si prova durante le fasi dell’innamoramento. Inoltre, nel cioccolato è presente un altro alcaloide, la teobromina, capace di stimolare il sistema nervoso centrale e di migliorare l’umore scatenando meccanismi di benessere e appagamento.
Benché il cioccolato faccia bene all’umore, non dobbiamo dimenticare di non esagerare con questo alimento: a causa dell’elevato valore calorico rischiamo infatti di ingrassare se ne mangiamo troppo. Tuttavia, non più di 20-30 grammi al giorno di cioccolato fanno bene a mente e corpo, linea compresa.
- Il miele: anche il miele, come tutti gli alimenti zuccherati, ha la capacità di stimolare la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore responsabile di far provare serenità e rilassatezza all’individuo, e di endorfine. Ma al contrario degli altri zuccheri semplici (saccarosio in primis) il miele contiene molte alte vitamine e sostanze nutritive che fanno bene a corpo e mente: manganese, ferro, iodio, vitamine A, E, il complesso delle B e il potassio sono dei toccasana per l’organismo e, in sinergia, favoriscono l’assorbimento del magnesio, primo responsabile della sensazione di buonumore prodotta dal miele, considerato da sempre un antidepressivo naturale che favorisce concentrazione e riposo.
- Il peperoncino: Importato in Europa da Colombo, il peperoncino veniva già usato in Asia da centinaia di anni. In questo continente viene considerato un alimento in grado di combattere le depressioni lievi, associate soprattutto all’inappetenza, e di rinvigorire corpo e mente, grazie alle sostanze in esso contenute. Il peperoncino, infatti, è ricco di vitamine importanti per l’organismo, come la C, la A e la E, ma anche di ferro, potassio e magnesio, la cui carenza può generare stati di ansia e malinconia diffusi. Inoltre, il peperoncino stimola il cervello a produrre le endorfine, degli antidolorifici naturali, i quali contribuiscono a loro volta a ricreare una sensazione di benessere generale.
- Il pollo: Le carni bianche come il pollo, tacchino e vitello, sono una fonte di energia a lento rilascio e diminuiscono l’appetito favorendo il senso di sazietà. Questo tipo di carne, povera di grasso, è anche indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. la produzione di dopamina, neurotrasmettitore capace di risollevare l’umore regolando la frequenza cardiaca e producendo una sensazione di benessere diffuso. Inoltre, il pollo è ricco di una sostanza chiamata triptofano (o vitamina PP), un aminoacido essenziale che è bene assumere attraverso un’alimentazione equilibrata. Questo è definito come un precursore della melatonina (responsabile della regolazione sonno/veglia e quindi del sonno in generale), della serotonina (neurotrasmettitore legato alla sensazione di benessere) e della niacina (la cui carenza genera sensazioni di ansia, depressione e miastenia).
-Il merluzzo: così come il salmone e il pesce azzurro in genere, il merluzzo è una fonte di Omega 3 e 6, i cosiddetti acidi grassi buoni che non dovrebbero mai mancare in una dieta equilibrata. Infatti, molte ricerche hanno mostrato il loro effetto antidepressivo, essendo in grado di attutire gli effetti nocivi dello stress quotidiano. Effetti maggiori si sono riscontrati in relazione al consumo di questi alimenti crudi, facendo bene attenzione alla freschezza dei cibi che in questo caso sono facilmente deperibili. Inoltre, il merluzzo è tra i pesci che hanno una maggiore percentuale di triptofano, aminoacido essenziale di cui abbiamo parlato in relazione alle carni bianche che possiede delle qualità antidepressive molto importanti.
- Le uova: Le uova sono un ottimo alleato contro la depressione. Questo grazie ad una sostanza di cui sono ricche, l’acido pantotenico o vitamina B5, noto per la sua capacità di sostenere corpo e mente nelle situazioni di stress. Una carenza di questa sostanza determina infatti stati di ansia, tristezza, apatia e nervosismo, direttamente legati ad uno stato depressivo minore. È bene quindi non eliminare le uova da un regime alimentare equilibrato, anche se bisogna far attenzione al colesterolo: i medici consigliano di non superare la quantità settimanale di 2, mangiate possibilmente non nello stesso pasto.
- Broccoli e spinaci: Le verdure non potevano mancare tra gli alimenti che donano felicità. I broccoli e gli spinaci, poi, sono persino degli ottimi antidepressivi naturali. Questi vegetali sono ricchi infatti di vitamina B9, nota come acido folico, sostanza in grado di prevenire e alleviare gli stati di ansia lievi e di allontanare il rischio di depressione, anche quella post partum. Spinaci e broccoli sono in assoluto gli alimenti con la maggior quantità di questa sostanza ed è bene integrarli nella dieta quotidiana per assimilarla al massimo, avendo cura di non cuocerli troppo per non perderne tutte le proprietà, compresa quella antidepressiva.
- Cereali integrali: ricchi di acido folico, cereali integrali come pasta, pane e corn flakes sono ottimi alleati nella lotta alla depressione. essendo degli zuccheri a lento rilascio d’energia, impegnano lo stomaco nella digestione per qualche ora e, al contrario di quelli semplici, la loro presenza nel sangue si mantiene costante per molto tempo. Ne consegue che la sensazione di benessere e di sazietà data da questo tipo di alimenti sia un toccasana per l’umore e ci faccia sentire appagati e sereni. L’acido folico, infatti, è il primo responsabile della sintesi di dopamina, serotonina e noradrenalina, indispensabili neurotrasmettitori cerebrali.
- Le banane: come tipo di frutto non è il più amato soprattutto dai nutrizionisti in quanto uno dei più “calorici”, ma la banana è un vero e proprio toccasana per l’umore. Questo grazie a molte sostanze di cui è ricca quali le vitamine del gruppo B, la vitamina C, il triptofano, la tiamina, il magnesio e il calcio. Se ne deduce che la banana può essere considerato il frutto del buonumore per eccellenza. Inoltre, pratica da portare in ufficio o a scuola, la banana è un frutto dalle mille proprietà, che fa bene alla salute e all’umore.
- Il caffè: da sempre una bevanda controversa, il caffè se preso in dosi moderate non fa male all’organismo. Diversi studi hanno dimostrato che la caffeina...

venerdì 19 aprile 2013

A Torre di Ruggiero il gusto delle Serre incontra dieci studentesse straniere



Riceviamo e pubblichiamo
Articolo e foto di Gianni Romano
 
Grazie alla sinergia tra l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in provincia di Cuneo e le Comunità del Cibo del progetto Terra Madre di Slow Food presenti sul territorio Calabrese, è stato possibile ricevere una delegazione di ben dieci studentesse del Master in Promozione e Gestione del Patrimonio Gastronomico e Turistico, provenienti da diversi paesi del mondo ( Canada, Stati Uniti, Germania, Svizzera, Giappone, India, Polonia ), che hanno scelto come parte “pratica” del loro Master di vivere il territorio nel modo più diretto e spontaneo possibile a contatto con i produttori e i loro prodotti, per penetrare in profondità nelle eccellenze della cultura del cibo di Calabria. Tra gli incontri e le visite ai diversi produttori, le studentesse hanno dimostrato particolare interesse per il Miele di Melata di Bosco delle Serre, della relativa Comunità del Cibo di Slow Food, capitanata da Christian Dellisanti referente della comunità e da Nazareno Circosta, l'ormai benemerito Mastro apicultore detto “Lo Sciamano delle api”. Circosta ha condotto la delegazione e gli altri partecipanti a piedi attraverso i boschi delle Serre prodigandosi di rispondere alle moltissime domande delle studentesse che l'hanno intervistato e dei presenti, riguardo la biodiversità del Parco e il metodo di produzione del miele di melata, conducendo le ragazze sino alle radure dove le amate api producono indisturbate il pregiato nettare. Dopo aver visitato le arnie le ragazze sono state condotte in un tipico casale di campagna di fronte al lago, dove Dellisanti ha deliziato il palato dei presenti con un pranzo degustazione a base di sole eccellenze calabresi provenienti dalle comunità di Slow Food e dalle terre circostanti la Lacina. Gli imperdibili salumi tipici di suino e di cinghiale, conserve e sott' oli, scilatielli freschi con pesto di finocchietto selvatico, spaghettoni con guanciale ai pomodorini secchi.

 Grande successo per una ricetta considerata povera ma gustosissima, la frittata con i “viriruni”, dei fiori della famiglia del tarassaco che raccolti prima che sboccino si prestano a diverse ricette ereditate dai pastori. Per concludere un cavallo di battaglia di Dellisanti, l'ormai noto dessert a base di ricotta fresca di pecora, miele di melata di bosco e granella di nocciole del Consorzio di tutela della Nocciola di Calabria, la Mielotta, che oltre ad essere una squisitezza, ha il pregio di esser realizzato con tutti prodotti delle comunità del cibo. Questo progetto dell'Università delle Scienze Gastronomiche rappresenta contemporaneamente un esempio e una speranza per i giovani Calabresi che vogliono operare nel settore, sottolinea Dellisanti. “Sono oltre cento i viaggi che l'Università organizza ogni anno in Italia e nel mondo e questo dato, oltre a riempirci di lusinga per aver espresso il desiderio di visitare proprio le nostre Serre e i nostri prodotti, ci dimostra che il mondo “fuori” ci considera molto di più di quanto noi crediamo nell'ambito della cultura gastronomica Italiana...” e aggiunge, “ … le studentesse documentano tutto con video, interviste e foto, che

giovedì 18 aprile 2013

Nota stampa del sindaco di Simeri Crichi Marcello Barberio il quale aderisce alla manifestazione dell'Associazione piccoli comuni d'Italia che si terrà oggi a Roma

Riceviamo e pubblichiamo 

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I SINDACI DEI PICCOLI COMUNI PRONTI A DIMETTERSI
 L’associazione Nazionale dei Piccoli Comuni ha indotto per domani, a Roma, in Piazza Montecitorio, una manifestazione per rappresentare ai grandi elettori e al nuovo Presidente della Repubblica le enormi difficoltà dei Comuni e dei cittadini. I sindaci sono pronti a rassegnare in massa le dimissioni nel caso venissero ignorate le prioritarie richieste elencate in un manifesto unitario. Il sistema Paese è come paralizzato e gli amministratori locali sono ridotti a esattori erariali, costretti a scegliere tra maggiorazioni di aliquote ( per salvare l’equilibrio di bilancio) e dissesto finanziario degli Enti amministrati, con gravi ripercussioni sempre sui contribuenti e sugli utenti. In ogni caso, si concretizza il motto “ sine lumine pereo”, mentre lo Stato continua a non pagare. In particolare i sindaci chiedono: - esclusione dei Comuni fino a 5000 abitanti dal patto di stabilità, che spesso si traduce in blocco degli investimenti e delle attività economiche; - nuova IMU da assegnare integralmente ai Comuni (oggi l’aliquota degli immobili di categoria D è riservata integralmente allo Stato); - abolizione della Tares e ripristino della Tarsu, gestita autonomamente dai Comuni; - autonomia e libera scelta nell’organizzazione dell’Ente Locale, - centralità del ruolo dei Comuni nei settori strategici, col mantenimento e potenziamento dei servizi scolastici, sanitari e della viabilità; - riordino normativo e semplificazione amministrativa e contabile. Il manifesto è un grido d’allarme dei “terminali” della macchina pubblica, cioè degli amministratori locali alle prese con la crisi epocale, con la stagnazione economica, con la sfiducia dei cittadini, dei padri che non sanno come sbancare il lunario e dei figli che non riescono a scorgere l’uscita dal tunnel e la speranza di una vita più dignitosa. Giusta , quindi, la protesta

mercoledì 17 aprile 2013

Catanzaro – avrebbe compiuto 18 anni Raffaele Musolino,gli amici organizzano una giornata di sport

Riceviamo e pubblichiamo


Articolo e foto di Gianni Romano




Avrebbe compiuto 18 anni,se una macchina impazzita non lo avesse travolto e ucciso una domenica sera di luglio a Montepaone lido,e nella data che avrebbe significato per Raffaele Musolino il raggiungimento della maggiore età,la famiglia,i compagni di scuola e i suoi tanti amici hanno inteso ricordare chi come Raffaele resterà per tutti il gigante buono,un amico con cui condividere passioni e sogni,sogni spezzati da una macchina guidata da una persona che non era in condizioni di guidare ,lasciando nella famiglia e negli amici un vuoto incolmabile,un vuoto fatto di tanti ricordi e in questo ambito organizzata una santa messa a Catanzaro,nell’omelia toccanti le parole del parroco celebrante,parole di fede e di speranza, parole che portano verso la luce,la morte vista come resurrezione e come segnale di fede e di speranza, Alla funzione religiosa , particolarmente toccante, hanno partecipato  i compagni di classe, gli amici, professori, conoscenti ed altre persone che hanno inteso manifestare la loro vicinanza e solidarietà al  dolore  della famiglia che è sempre più straziante. La sezione Provinciale  Ciechi ha voluto, inoltre, essere presente ed alla fine della funzione  religiosa ha  eseguito dei brani che hanno suscitato particolare emozione. Dopo la santa messa,e nonostante l’inclemenza del tempo i tanti amici hanno partecipato ad un mini torno di calcetto ai campi in erba sintetica dello”Spinetti”presso la scuola agraria di Catanzaro,ai lati una gigantografia di Raffaele Musolino,sorridente,come sempre,un’aria affabile e compiaciuta la sua come se realmente fosse partecipe e  presente in una giornata non di ricordo o di dolore,ma di vicinanza alla famiglia,agli amici e agli affetti più cari,ai lato del campo uno striscione con una scritta”una presenza silenziosa,ma costante,auguri Raffo”una presenza silenziosa ma costante e durante tutta la partita tra i compagni di scuola e gli amici di Raffaele, durante lo svolgimento della stessa  i ragazzi  con i loro canti hanno comunicato il grande affetto che li legava al Gigante Buono  ed il  vuoto che ha lasciato e che nessuno potrà mai

domenica 14 aprile 2013

" A za gelusa du rrè" La Zia gelosa del re (Terza ed ultima parte) Racconti Calabresi

Così il capo brigante viene a conoscenza delle meraviglie che ci sono e pensa -  "Ora capisco perché quella donna vuole uccidere i ragazzi! Altro che usurpare il trono! Sicuramente vuole per sé tutto e sono sicuro che al momento che andrò a reclamare il resto pattuito, con o senza prove, quella mi farà uccidere. Bisogna che mi fermi a pensare." - Diede ordine di accamparsi per la notte, dicendo che l'attacco al mattino era più sicuro. -Così poteva prendere tempo per cambiare i suoi piani - Intanto che il brigante ragionava e pensava al da farsi, Chiomadorata guarda l'anello e si accorge che cambia colore, chiama subito i suoi fratelli e li avverte che c'è un pericolo in arrivo. Insieme strofinano tre volte l'anello e dentro la pietra appare il viso della fata che così parla - "Ragazzi, siete in pericolo ed anche se non posso essere con voi di persona farò in modo di aiutarvi lo stesso." -  Detto questo si vede arrivare un corvo grande e nero che si posa sulla spalla di Selenio e  dice - "Ho il dono della parola per volere della fata vostra nutrice e vi dico che dei briganti, fermi al fiume, sono stati mandati dalla zia del re , gelosa,  per uccidervi. Ho il compito di stare sempre con voi ed essere vostro messaggero. Non posso fare altro!" -  " Fratelli " - dice Chiomadorata - " Dobbiamo contare sulle nostre forze. Usiamo i nostri poteri e guardiamo di allontanare questo pericolo." - Allora Selenio, fece spengere tutte le luci , spalancò  gli occhi che emanavano una luce capace di rischiarare per chilometri la notte, più chiara e più potente di quella della luna piena e cominciò a cercare. Vide la banda ferma al fiume e la riconobbe per tutte le armi che avevano accanto. Descrive il posto ai fratelli e Marino dice - "Ora é compito mio. Mentre io mi concentro, tu, Selenio, tieni gli occhi su quella gente .  Marino  concentra i suoi poteri sulle acque del cielo e del fiume dove sono i briganti e li comanda di crescere. Così, inaspettatamente, i briganti sono sommersi da una pioggia torrenziale e prima che possano rendersi conto di cosa succede il fiume cresce, straripa e li travolge; senza risparmiare nessuno. Intanto alla reggia, miracolosamente scampato ad un mare in tempesta, arriva il re di ritorno dalla guerra. Ad aspettarlo c'é la zia che, sicura di aver sistemato i ragazzi, ricorda al re che deve far giustiziare la moglie ingannatrice per dare l'esempio. E poi pensare a prendere moglie un'altra volta. Perché un regno non può restare senza eredi.
Il re la manda via dicendo che ci penserà. Va a letto. Ma mentre sta per addormentarsi gli sembra che un corvo entri nella stanza e svolazzando canticchi- "Una mamma piange e prega per giustizia e tre figli aspettano notizia".  La mattina si alza con questo ritornello nella testa , va al balcone e vede, proprio davanti,  il palazzo  delle meraviglie : tre volte più bello della reggia. Subito chiama i dignitari e chiede spiegazioni. Questi si mettono a raccontare delle grandi cose che si dicono su quel palazzo e del fatto che nessuno conosca i proprietari che, si dice, abbiano poteri fatati.

venerdì 12 aprile 2013

Sellia punta tutto per divenire il primo Borgo Divertimenti d'Italia



Sindaco e tecnico di Soveria Simeri rinviati a giudizio per falso in atto pubblico


Il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio Luigi Talotta e Amedeo Mario Mormile, nelle rispettive qualità di tecnico e sindaco del Comune di Soveria Simeri, con le accuse di falso del pubblico ufficiale in atto pubblico, per presunte manomissioni di documenti relativi ad un'area interessata da un intervento edilizio, a una delibera di Giunta che doveva essere acquisita dalla Polizia giudiziaria, e ad un atto indirizzato alla Regione Calabria attestante il presunto falso avvio nei tempi prescritti di lavori per un progetto finanziato con bando pubblico.
Il giudice, Maria Rosaria Di Girolamo, ha mandato gli imputati al processo, che avrà inizio il 18 aprile, dove saranno difesi dagli avvocati Nicola Loiero, per Mormile, e Antonio Torchia, per Talotta, mentre l'avvocato Alessio Spadafora rappresenterà alcuni imprenditori interessati all'appalto finanziato con bando pubblico che sarebbero stati danneggiati e che si sono costituiti parte civile. Quest'ultimo capo d'imputazione, in particolare, fa riferimento alla nota del Comune di Soveria Simeri del 15-11-2006, indirizzata al Dipartimento Politiche dell'ambiente della Regione Calabria, con la quale gli imputati

mercoledì 10 aprile 2013

Arrivano i fondi per i comuni di Albi, Sellia, Sorbo San Basile.Firmato l'accordo del Pisl" Il paese che non c'è" contro lo spopolamento dei piccoli centri con meno di 1500 abitanti

 Albi: 294 mila euro per accoglienza diffusa
Sellia:305 mila euro per il Borgo Avventura
Sorbo San Basile: 297 mila euro per centro sportivo polivalente  
È stato sottoscritto ieri mattina a Catanzaro l’accordo di programmazione negoziata
 informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini e il partenariato di progetto del Pisl “Il paese che non c’è”, rappresentato dal sindaco Giuseppe Pitaro del comune capofila Torre di Ruggiero. Per contrastare lo spopolamento dei piccoli centri situati in provincia di Catanzaro, la Regione ha messo a disposizione 6.746.280 euro i fondi europei per un totale di 32 operazioni ammesse a finanziamento.
Attraverso questa firma tutti i soggetti che compongono il partenariato di progetto hanno assunto congiuntamente precisi obblighi rispetto all’utilizzo delle risorse e alla realizzazione di interventi che favoriscano l’azione di contrasto allo spopolamento.
A essere coinvolti nel Pisl sono 22 comuni con meno di 1500 abitanti.
“In queste zone – ha sottolineato l’assessore Mancini - l’aspetto maggiormente negativo riguarda, infatti, l’abbandono delle aree produttive agricole e il decremento del numero delle imprese attive sul territorio, soprattutto quelle al livello micro e familiare che componevano la fitta struttura economica del territorio. Il Pisl ‘Il Paese che non c’è’ vuole attuare un’iniziativa dai caratteri fortemente sociali, per avviare la realizzazione di un vero e proprio ‘distretto delle diversità’. Un’iniziativa particolarmente meritoria – ha ribadito l’esponente regionale – che fa onore a chi l’ha proposta. Saranno realizzati programmi di accoglienza di cittadini solitamente e ingiustamente emarginati o con abilità diverse: famiglie con difficoltà, anziani, immigrati.
Questo Pisl ha una ammirevole peculiarità: quella di avere come obiettivo la costruzione di iniziative che sviluppino azioni educative, sociali, formative e politiche per diffondere una cultura della diversità, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e dello sviluppo autosostenibile, fornendo anche occasioni di svago, apprendimento, lavoro. L’obiettivo – ha precisato infine l’assessore Mancini - è anche quello di poter coinvolgere gli abitanti in esperienze sportive, ludiche e sociali e del tempo libero; inserirle in sistemi del lavoro legati alla ruralità, alla trasformazione dei prodotti agricoli tipici delle aree interessate.
Tra i progetti che saranno realizzati anche quelli legati alla sostenibilità ambientale e all’assistenza sociale e sanitaria. Un progetto che ha la volontà di rendere queste persone parte attiva dell’iniziativa: gli anziani, ad esempio, troverebbero nei servizi loro offerti assistenza per bisogni e difficoltà, ma soprattutto potrebbero assumere un ruolo importante verso i più giovani, trasferendo loro conoscenze sui luoghi e saperi, esperienze e capacità del fare”.
A firmare il partenariato al progetto “Il paese che non c’è” sono stati i rappresentanti dei Comuni di: Albi, Amato, Andali, Argusto, Belcastro, Cenadi, Centrache, Gagliato, Jacurso, Marcedusa, Martirano, Martirano Lombardo, Comune di Miglierina, Montauro, Motta Santa Lucia, Olivadi, Petrizzi, San Floro, San Sostene, Sellia, Sorbo San Basile, Torre di Ruggiero. Tra gli altri partner: Gal Serre Calabresi, Gal Monti Reventino, Gal Valle del Crocchio, Wwf Italia ong onlus, Confindustria Catanzaro, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Accademia di Gagliato, Fondazione Cima, Università degli Studi Mediterranea di Reggio, Dip. Pau (Patrimonio architettonico e urbanistico), Comunità Montana Fossa del Lupo, Comunità Montana Monti Reventino, Consorzio per la tutela e la promozione delle piante officinali e loro derivati in Calabria, Associazione Misericordia di Belcastro, Slow Food Soverato-Versante Ionico, Foac, Fondazione Architetti, Catatanzaro, Ass. Ra.Gi. onlus, Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Consorzio Mare Nostrum onlus. Ora le procedure dovranno essere portate avanti dalle amministrazioni locali nei tempi richiesti dalla Ue: entro il 31 dicembre di quest’anno si dovrà dare vita agli impegni giuridicamente vincolanti ed entro il 31 dicembre del 2015 dovranno essere spese tutte le risorse.

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martedì 9 aprile 2013

Sellia Marina; importanti reperti archeologici del quinto secolo avanti Cristo recuperati dai carabinieri


Recuperati dai carabinieri della Compagnia di Sellia marina e dagli uomini del Nucleo patrimonio culturale di Cosenza, reperti archeologici del quinto- settimo secolo avanti Cristo. il maggiore Giovinazzo:" un importante ritrovamento.

Reperti archeologici del quinto-settimo secolo avantiCristo sono stati recuperati  dai carabinieri della Compagnia di sellia marina e dai colleghi del nucleo patrimonio culturale di Cosenza. Due le persone denunciate. I " tombaroli" sorpresi con il prezioso materiale in auto  nei pressi di Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro. I carabinieri hanno sequestrato anfore, brocchette e terracotte, alcune delle quali molto pregiate, oltre a monete e riproduzioni in bronzo tra i quali un piccolo leone. Suggestiva l'ipotesi scientifica rispetto al sequestro al sequestro, dal momento  che potrebbe trattarsi  di una Necropoli, ma la qualità dei reperti non esclude possa trattarsi  anche di un vero e proprio tempio. I dettagli dell'opearzione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa. Il maggiore Raffaele Giovinazzo, comandante del nucleo specializzato dell'arma ha evidenziato: "si tratta di un bel recupero, non tanto dal punto di vista numerico, quanto per il tipo e la natura degli oggetti." " Un'operazione - ha aggiunto- reas possibiole dalle attività di controllo meticolose svolte sul territorio, in una zona  quale quella catanzarese , ricca di siti archeologici molti dei quali ancora nemmeno noti e censiti" Al momento non si sa esattamente da quale sito archeologico i tombaroli hanno trafugato i reperti tra cui

lunedì 8 aprile 2013

Sgominata banda di Rumeni che avevano il loro covo a Simeri Mare (CZ) nella quale sono state rinvenute centinaia di merce rubata frutto di diversi furti ai danni di attività commerciali


È caccia ai complici dei quattro rumeni fermati dalla polizia di Catanzaro, in quanto sospettati di aver commesso diversi furti ai danni di esercizi commerciali della provincia nelle scorse settimane. L'attività investigativa, che ha portato la Squadra Mobile a disporre il fermo di tre uomini e una donna (e la denuncia di un'altra donna minorenne), prosegue nel tentativo di individuare gli altri negozi da cui è stata sottratta parte della merce rinvenuta nell'abitazione di Simeri Mare che i rumeni avevano preso in affitto e dove custodivano centinaia di oggetti pronti per essere immessi sul mercato nero. Alle persone fermate viene contestato, al momento, solo il reato di ricettazione, essendo state colte in flagranza proprio nel momento in cui stavano per portare fuori dalla casa la merce rubata per venderla, ma gli investigatori ritengono che le stesse persone abbiano commesso i furti in un negozio di telefonia di Squillace Lido e in una ditta di abbigliamento di Catanzaro Lido, nonché in altri esercizi non ancora individuati. Nella casa in cui abitavano è stato trovato "un vero e proprio arsenale di attrezzi per lo scasso - come ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile, Rodolfo Ruperti - costituito da ganci in acciaio, chiavi inglesi di ogni genere e grandezza, grimaldelli, torce, crick e altri oggetti utili per commettere furti". L'ipotesi più accreditata è che i quattro rumeni fermati facciano parte di una vera e propria banda composta anche da altre persone al momento non identificate, dedita ai furti e alla ricettazione della refurtiva. "Ogni cittadino è depositario della sicurezza della zona in cui vive, per questo è importante che ognuno collabori con le forze dell'ordine con l'obiettivo di tutelare la propria sicurezza e ciò che gli appartiene". Lo ha detto il questore di Catanzaro, Guido Marino, durante la conferenza stampa con cui sono stati illustrati i particolari dell'operazione che ha portato al fermo di quattro rumeni accusati di ricettazione di merce rubata da due negozi della costa. Il questore ha fatto riferimento all'aiuto fornito agli investigatori da un cittadino, che era stato contattato dai ricettatori per acquistare materiale informatico a basso costo, lodando la sua denuncia e deprecando, invece, il comportamento del titolare dell'abitazione di Simeri Mare in cui i malviventi

domenica 7 aprile 2013

Gesù Misericordioso Gesù confido in Te Oggi si celebra la domenica della Divina Misericordia

Oggi domenica 7 aprile la prima domenica dopo Pasqua la chiesa festeggia la Divina Misericordia, festa fortemente voluta da Papa Giovanni Paolo II. Basta poco per ottenere la Misericordia di Gesù (di cui tutti noi chi pù chi meno ne ha fortemente bisogno) basta osservare anche per qualche minuto ogni giorno alle 15 questa miracolsa immagine rivolgendosi alla Divina Misericordia con fede,umiltà,semplicità con misericordia.
 O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di Misericordia per noi, confido in Te”.
"L'Anima che venererà questa immagine non perirà. Le prometto, ancora sulla Terra, la vittoria sui nemici, ma specialmente in punto di morte. Io, il Signore, la proteggerò come Mia Gloria.
 I raggi del Mio Cuore significano Sangue ed Acqua, e riparano le Anime dall'ira del Padre Mio. Beato chi vive alla loro ombra, poiché non lo raggiungerà la mano della Giustizia Divina. Proteggerò, come una madre protegge il suo bambino, le anime che diffonderanno il culto alla Mia Misericordia, per tutta la loro vita; nell'ora della loro morte, non sarò per loro Giudice ma Salvatore.". La preghiera di venerazione che Gesù ha dettato è la seguente: O ACQUA E SANGUE CHE SCATURISCI DAL CUORE DI GESU' COME SORGENTE DI MISERICORDIA PER NOI IO CONFIDO IN TE. "Io do all'umanità un vaso col quale potrà andare ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia: questo vaso è l'immagine con questa iscrizione: "Gesù, io confido in Te!". Questa immagine deve continuamente ricordare alla povera umanità l'infinita Misericordia di Dio. Chiunque avrà esposta ed onorata, nella sua casa, la Mia Divina Effigie sarà preservato dal castigo. Come gli antichi Ebrei che avevano segnato le loro case con la croce fatta col sangue dell'agnello pasquale furono risparmiati dall'Angelo Sterminatore, così sarà in quei tristi momenti per coloro che mi avranno onorato esponendo la mia immagine." "Quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggior diritto hanno alla Mia Misericordia, perché desidero salvarli tutti. Scrivi che prima di venire come Giudice, spalancherò tutta la grande porta della Mia Misericordia. Chi non vuol passare da questa porta, dovrà passare per quella della Mia Giustizia. La sorgente della Mia Misericordia è stata aperta dal colpo di lancia sulla Croce, per tutte le Anime. Non ne ho esclusa nessuna. L'umanità non troverà né tranquillità né pace finché non si rivolgerà alla Mia Misericordia. Dì all'umanità sofferente che si rifugi nel Mio Cuore Misericordioso, ed Io la ricolmerò di pace." "Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa."

venerdì 5 aprile 2013

Sorpresa! Secondo l'Istat Catanzaro risulta la città più verde della Calabria ai primi posti nel Meridione

 Per  l'Istat Catanzaro è il capoluogo con più verde urbano

È Catanzaro il capoluogo di provincia calabrese in cui i cittadini hanno più verde urbano a disposizione, circa 36,4 metri quadrati per abitante, superiore alla media nazionale (30,3 mq). Il dato emerge da un’analisi dell’Istat resa nota oggi. Dietro il capoluogo di regione si collocano Vibo Valentia con 24,3 mq per abitante, Reggio Calabria (15,5 mq), Cosenza (11,6 mq) e Crotone (3,7 mq). Dallo studio dell’Istat emerge, inoltre, che, tra i capoluoghi meridionali, solo Catanzaro e Potenza si collocano sopra la media nazionale sia per densità del verde che per superfici destinate ad uso agricolo. Il capoluogo calabrese si distingue anche per la consistenza del verde “storico” tutelato dal Codice dei beni culturali, che si estende a parchi, ville e giardini che la normativa definisce “di non comune bellezza”. “La consistenza del verde storico - è scritto nello studio - caratterizza, oltre Matera (oltre 59,2 milioni di mq), dove la quasi totalità del verde urbano è vincolato ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. 42/2004, anche Catanzaro (3 milioni di mq) e Nuoro (2,2 milioni), dove
rappresenta più del 90% del verde urbano”. Sotto la media per tutte e tre le tipologie di aree verdi prese in esame dallo studio (verde urbano, aree naturali protette e superficie agricola utilizzata) si posizionano Vibo Valentia, Reggio Calabria e Cosenza mentre a Crotone risulta rilevante la presenza di superfici destinate a uso agricolo. A Cosenza, infine, prevalgono le aree verdi create a fini estetici o funzionali per migliorare la qualità dell’ambiente urbano: nella città dei Bruzi, come a Palermo, questa ..

giovedì 4 aprile 2013

Indagati 10 consiglieri della regione Calabria i quali si facevano rimborsare anche: gratta e vinci,detersivi,L'iPhone, l'iPad, l'auto di lusso, pieno carburanti, viaggi di lusso ecc ... ecc .. messi in nota come rimborsi alla regione Calabria

Si sono fatti rimborsare perfino i "Gratta e Vinci". E poi viaggi in Italia e all'estero, auto di lusso, pranzi e cene con tavolate sterminate di commensali. Persino le multe per divieto di sosta e per eccesso di velocità sono finiti nei bilanci dei gruppi del Consiglio Regionale della Calabria.  Gli specialisti della Quotidiano della Calabria oggi, hanno iscritto sul registro degli indagati quasi tutti i direttori amministrativi dei gruppi di Palazzo Campanella, e con essi anche dieci consiglieri regionali. L'accusa per tutti è di peculato. Avrebbero distratto soldi pubblici per finalità non istituzionali. Dieci nomi eccellenti, sui cui c'è ancora il massimo riserbo, ma la sensazione è che si tratti soltanto della punta dell'Iceberg. Lo spettro su cui si sviluppa l'indagine è piuttosto ampio. Da una parte ci sono scontrini di poco conto, dall'altra centinaia di migliaia di euro di cui solo in parte s'è trovata traccia. I conti insomma non tornano. Anche a volere ammettere che tutte le spese rendicontate siano regolari (ipotesi che pare difficile) o che possano avere una qualche giustificazione, nei bilanci dei gruppi regionali i numeri dicono che c'è un buco enorme, che potrebbe superare il milione di euro. Soldi entrati regolarmente nelle casse delle formazioni politiche, ma di cui non c'è più traccia in uscita. Nessuna pezza giustificativa, niente fatture o ricevute. I soldi non ci sono più e non si sa bene dove siano andati a finire. Il caso dei "Gratta e vinci" appare come uno dei più eclatanti, ma non è l'unico. Il consigliere che se lo sarebbe fatto rimborsare (ovviamente dopo aver ben controllato che non fossero vincente), oltre a tentare spesso la fortuna amava piacevoli soggiorni per due a spese dei contribuenti a Chianciano e Montepulciano. C'era poi anche chi di viaggi ne ha fatti di ben più importanti, come ad esempio quelli in Russia, a Montecarlo e persino a Los Angeles. Naturalmente con annessi e connessi, auto e alberghi di lusso. Tutto spesato.  Un capitolo a parte gli inquirenti lo hanno poi dedicato alle ricevute "particolari". Tra queste le Fiamme Gialle hanno scoperto che c'è chi si è fatto rimborsare la tassa per i rifiuti, qualcuno ci pagava degli affitti, altri ancora corposi acquisti di detersivi, persino le spazzole dei tergicristalli e il lavaggista. Altre ricevute su cui la magistratura ha messo l'ingrandimento riguardano il pagamento di tasse all'Agenzia delle Entrate. Tasse che gli investigatori non riescono a spiegarsi in termini di attività politica. E poi incontri conviviali, per 20-25 persone e ancora ospitate di amici in diversi alberghi. Una marea di spese che ora i consiglieri regionali e tesorieri saranno chiamati a spiegare agli inquirenti che nelle prossime settimane inizieranno a interrogarli. Nell'inchiesta sono coinvolti politici di entrambi gli schieramenti (al momento due di centrosinistra e 8 di centrodestra), alcuni di loro già transitati in Giunta o in Parlamento.
Guardia di Finanza della città dello Stretto hanno trovato di tutto nei conti dei politici. Qualcuno s'è fatto pagare il singolo caffè da 70 centesimi, ma oltre gli scontrini del bar da pochi spicci, tra le fatture rimborsate tra il 2010 e il 2012 spuntano iPhone, iPad, ricariche del telefono, bollette della tarsu, detersivi, il tagliando della berlina e i pieni di carburante. Persino le tasse da versare all'Agenzia delle Entrate figuarano come rimborsi delle attività politico-istituzionali. Da settimane gli inquirenti spulciano i conti dei gruppi e non c'è giorno in cui non salti fuori qualche fattura "sospetta". Nelle ultime ore l'inchiesta condotta dal pm della Procura di Reggio Calabria, Matteo Centini, è arrivata ad un primo giro di boa. I magistrati, come anticipato dal