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mercoledì 19 febbraio 2014

Oggi sono esattamente tre mese che la SP25 è chiusa, dopo il disastroso nubifragio che colpì il comprensorio. Da allora tante parole, tante promesse ma per il resto zero.

19 novembre 2013; quella triste mattina un violento nubifragio colpi il nostro territorio con notevoli danni soprattutto sulla viabilità. Da allora poco o nulla è stato fatto. La SP25 rimane tristemente chiusa dopo che il fiuselliaraccontame Alli inghiotti gran parte del tracciato a fondovalle, anche i tubi che portano l’acqua a Catanzaro furono duramente colpiti tanto che la città rimase senza acqua per circa 10 giorni. Da allora tanti incontri tante promesse,tante cifre ma attualmente di concreto nulla. L’unica certezza è il disagio quotidiano che i vari utenti che si recano a Catanzaro devono affrontare, con un velo di rassegnazione, tra buche che diventano crateri, continue frane, strade che diventano sempre più strette ,etc. Con ogni probabilità sarà impossibile vedere la SP25 riaperta in maniera momentanea, inserendoin alcuni tratti il transito su un unica corsia, perché sono tanti i pericoli che si dovrebbero superare nel cercare di metterla un po' in sicurezza. Dunque si spera che questi benedetti 20 milioni di cui 10 ( pare) già reperiti, vengano al più presto finanziati, per poter cosi alleviare gli enormi disagi dei vari paesi presilani, dove la SP25 Bivio Arsanise/ Catanzaro rappresenta un fattore vitale per il tessuto del territorio il quale già molto fragile rischia di morire definitivamente.

Nota di questi giorni del Movimento 5 Stelle

"Era il 19 novembre 2013, ormai quattro mesi fa, quando la furia delle acque devastava la S.P. 25 Arsanise Catanzaro sferrando un colpo quasi mortale alla condotta primaria dell’acquedotto S. Domenica che alimenta l’omonimo impianto di potabilizzazione a servizio dell’intera città di Catasp25 movimento 5 stellenzaro". E' quanto si legge in una nota del meetup di Catanzaro di M5s.

"E’ inutile - continua la nota - ripercorrere le gravose conseguenze e i disservizi che seguirono per più di una settimana al cedimento in più punti della condotta.

In quei giorni il Deputato Paolo Parentela, accompagnato da alcuni attivisti del Meetup M5S Catanzaro, si recò dapprima dal Sindaco Abramo e quindi dal Prefetto Cannizzaro a manifestare la propria disponibilità ad intervenire in tutte le sedi competenti a supporto della città e a suggerire l’intervento del Genio Militare per il superamento della fase emergenziale più acuta, magari con la messa in sicurezza del tratto di condotto più esposto agli elementi.

Quell’invito fu declinato con la giustificazione che le forze dispiegate dall’amm.ne comunale e dalla Sorical erano sufficienti a superare la fase emergenziale.

Dopo circa otto giorni e molte polemiche l’erogazione tornò lentamente alla normalità.

Due settimane fa, a seguito di una nuova pesante perturbazione, la città oltre ad aver dovuto fare nuovamente i conti con i danni, è ripiombata nell’incubo idrico causato da una nuova rottura sempre nello stesso tratto di strada; questa volta per fortuna l’emergenza è durata lo spazio di trentasei ore circa.

Dopo questa ennesima ferita inferta alla città l’opposizione comunale ha richiesto a gran voce l’intervento del Genio militare per la realizzazione di una variante che potesse assicurare il superamento definitivo dell’emergenza in attesa dei fondi per l’intervento definitivo e si sono anche avute critiche prese di posizione da parte dei sindaci di un comprensorio per il quale la S.P. 25 rappresenta anche un’importantissima via di comunicazione.

Nella data di sabato 15 febbraio alcuni attivisti del Meetup M5S Catanzaro hanno effettuato un sopralluogo sul tratto di strada interessato e hanno potuto osservare che nulla è cambiato da quel 19 novembre: il muro di contenimento della S.P. 25, o di …….

quello che ne resta, si regge esclusivamente sulle palificazioni sottostanti che sono ormai fagocitate dalle acque del fiume Alli, tutto il materiale di riempimento è stato completamente dilavato, il tratto della condotta primaria risulta esposto in più punti alla furia degli elementi, sono chiaramente visibili i punti oggetto delle riparazioni precedenti e a monte residuano pericolosi smottamenti di porzioni di parete rocciosa che minacciano la tubazione esposta.

Ma v’è di più … alcune centinaia di metri più in là, sotto il viadotto dove la condotta transita in pieno alveo fluviale, sorretta da alcuni piloni di cemento, si può verificare un’altra situazione di criticità : uno dei piloni di sostegno è stato portato via dalla piena, la condotta rimane quindi pericolosamente sospesa nel vuoto e sottoposta ad una eccessiva flessione strutturale, alcuni degli altri piloni adiacenti mostrano le fondazioni semiscoperte e scavate dall’acqua e, in particolare, il tratto di condotta successivo a quello rimasto sospeso nel vuoto evidenzia un parziale distacco dal relativo pilone di appoggio, sintomo di un probabile spostamento di quest’ultimo dalla propria posizione di quiete. Ora, senza alcun intento polemico, appare appena il caso di evidenziare come si mostri non più procrastinabile la immediata messa in sicurezza di questo tratto di condotta di vitale importanza per una città di 90000 abitanti.

Non è più tollerabile protrarre lo stato di inerzia a fronte delle situazioni plurime di pericolo ampiamente riscontrate in loco. Reiteriamo pertanto l’invito al Sindaco Abramo, in qualità di massima autorità di protezione civile in ambito comunale, a voler rompere gli indugi e richiedere l’intervento del Genio Militare per la messa in sicurezza della condotta del Santa Domenica onde evitare di dover presto affrontare una nuova emergenza dettata questa volta dall’incuria più che dal maltempo".

Sellia racconta il Comprensorio

8 commenti:

  1. giusta osservazione, qui abbiamo assistito a tante parole al vento ma a fatti siamo a sotto zero
    Giovanni M.

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  2. Ma che fine ha fatto il famoso comitato? Ma soprattutto che fine hanno fatto i tanti milioni di euro raccolti con l'autotassazione?

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  3. Io rimango fiducioso anche perchè aldilà delle ideepolitiche penso che Wanda Ferro sa fare il suo lavoro. <condivido il fatto che è da scellerati pensare di poter aprire la provinciale anche in modo momentaneo su un unica carreggiata perchè è assolutamente pericoloso

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  4. una domanda che sicuramente non avrà risposta la voglio fare all'amministrazione di crichi
    ma è mai possibile che non potete tappare quelle 4 buche che sono un vero pericolo un comune grande con un vasto territorio non riesce a trovare un pò di euro per mettere un pò in sicurezza la strada del bosco ma veramente da non credere

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  5. Ormai il comune di Crichi è allo sbaraglio. Barberio si appresta a fare la fine di Ziccchinella!

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  6. noi comuni mortali cittadini ci siamo rotti i co........ coriandoli voi non avete idea che vuol dire alzarsi ogni giorno alle 5 facendosi il segno della croce nella speranza che la strada bivio cafarda sia senza pericoli o ancora peggio fare la strada da sellia vi dovete solo vergognareeeeeeeeee

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  7. Alle provinciali chi di voi andrà a votare? Tutti!!!! Perché c'è l'amico poverino mi ha promesso il posto e allora? Teniamoci cafarda e crichi!!!

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  8. Tappate quelle 4 buche sulla strada di crichi o ritiratevi

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