giovedì 3 aprile 2014

Banane con sorpresa! Sequestrati al porto di Gioia Tauro 215 chili di cocaina purissima nascosta in un container di banane.


                        
Gli uomini della Guardia di finanza di Reggio Calabria e funzionari dell’Agenzia delle Dogane

 Ufficio Antifrode di Gioia Tauro hanno individuato e sequestrato 215 chili di cocaina purissima. Lo stupefacente era occultato all’interno di alcuni borsoni nascosti all’interno di un container, che trasportava banane, proveniente dall’Ecuador e giunto nello scalo portuale di Gioia Tauro. L’operazione è stata eseguita attraverso una serie di incroci documentali e successivi controlli di container sospetti, anche con sofisticate apparecchiature scanner. La cocaina sequestrata avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 43 milioni di euro.
 La droga era occultata in alcuni borsoni nascosti all’interno di un container, che trasportava banane, proveniente dall’Ecuador e giunto nello scalo portuale di Gioia Tauro. Una tecnica di trasporto degli stupefacenti, detta del “rip off”, già accertata dalla maxioperazione antidroga Buongustaio, che nonostante rappresenti una rivoluzione rispetto ai tradizionali è stata già da tempo individuata dagli inquirenti. L’operazione è stata eseguita attraverso una serie di incroci documentali e successivi controlli di container sospetti, anche attraverso sofisticate apparecchiature scanner, che hanno permesso di individuare il carico di “bianca”.Secondo i calcoli effettuati dagli inquirenti se immessa sul mercato, la cocaina avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali circa 43 milioni di euro, grazie anche alla possibilità di "tagliarla" con altre sostanze aumentandone la resa commerciale. L’indagine è stata .....
condotta dagli uomini del comando provincia di Reggio Calabria e da funzionari dell’ufficio antifrode dell’Agenzia delle Dogane di Gioia Tauro. L’individuazione del carico di droga è avvenuto grazie ad una serie di incroci documentali che hanno portato i finanzieri e gli uomini delle Dogane ad effettuare dei controlli con degli scanner su alcuni container sospetti, tra cui quello proveniente dall’Ecuador.

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