venerdì 10 ottobre 2014

Domenica 19 ottobre la parrocchia di Simeri Crichi offrirà l'olio per la lampada votiva della Madonna di Porto.




Simeri Crichi
La parrocchia offre l’olio alla Madonna di Porto
 
1994:Barberio offre il quadro a C. Wojtyla
Domenica 19 ottobre, con inizio alle ore 15,30, la comunità parrocchiale di “San Nicola di Bari” di Simeri Crichi, guidata da don Alessandro Nicastro, offrirà l’olio per la lampada votiva della Madonna di Porto, nella basilica di Gimigliano, che è uno dei luoghi mariani più noti e frequentati della Calabria. Presiederà il rito l’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani, che è anche uno studioso magistrale di storia ecclesiastica. Accenderà la lampada il sindaco di Simeri Crichi Marcello Barberio, il quale ricorda che La Madonna di Porto è la patrona dell’intera Provincia di Catanzaro. E rievoca l’evento dell’aprile del 1994, quando egli, nella qualità di presidente della Provincia catanzarese, nel corso di un’udienza privata con Papa Giovanni Paolo II, offrì al Santo Padre Carlo Wojtyla  un quadro  della Madonna acheropita di Porto, realizzato dal famoso orafo Gerardo Sacco. Acheropita perché “non fatto da mano umana”, semplicemente “completato” da un pittore locale, a memoria dell’apparizione in sogno al brigante Pietro Gatto.
Papa Wojtyla ebbe parole di apprezzamento per il popolo calabrese, che lo aveva accolto festante e devoto nel corso delle sue visite.
“Per me è una grande emozione partecipare all’evento promosso dall’Arcidiocesi metrolpolita di Catanzaro-Squillace, unitamente alla Provincia e al comune di Gimigliano. Nella comunità crichese fervono i preparativi spirituali e istituzionali per l’importante appuntamento, memori del fatto che anche la chiesetta mariana rurale seicentesca di Fra Rocco, prossima al cimitero, è detta di Porticello o della Cona e che il culto della Madonna di Costantinopoli è fortemente radicato nella tradizione locale, come testimoniano i frequenti pellegrinaggi a piedi nudi, da Crichi a .....
 a seguire la locandina dell'evento
Gimigliano. Momento addirittura identitario dell’intera comunità locale, non solo della componente religiosa”.Ha dichiaro Barberio.

                                        riceviamo e pubblichiamo 
 

9 commenti:

  1. lasciamo stare i discorsi di chiesa parliamo invece di cose serie che preoccupano la popolazione crichese ma che voi non sapete risolvere
    feste festini li sanno fare tutti

    RispondiElimina
  2. Faccio i miei personali auguri perchè chi cura questo spazio su internet lo fa molto egregiamente con tante notizie sempre interessanti
    Luigi.

    RispondiElimina
  3. .........Infatti solo un miracolo potrà salvare crichi

    RispondiElimina
  4. La mettiamo un po in satira che é meglio , pur di rimanere a galla si vota anche ai SANTI!!!!!

    RispondiElimina
  5. Adesso si occupa pure di eventi prettamenti religiosi ?

    RispondiElimina
  6. Invece di pensare ad altre istituzioni come la Chiesa , dovrebbe cercare di risolvere i guida che persistono nel comune , tipo il parco Eolico , che finirà a devastare questo territori martoriato da decenni e decenni di mal governo locale . La Chiesa é capace a gestirsi benissimo senza il suo diciamo impicciarsi .

    RispondiElimina
  7. L ' articolo della coldiretti a riguardo dello scempio dei pali eolici , la dice lunga sul modo di gestire questo territorio.Dopo la discarica di Alli , dopo la centrale Edison , dopo la cementificazione selvaggia di Si meri Mare , e Omomorto , certamente per chiudere il cerchio come la cosa perfetta , giustamente ci volevano anche i pali EOLICI DA 150 METRI DI ALTEZZA . Ci mancano solo delle scorie nucleari e poi siamo al completo.

    RispondiElimina
  8. Cerca di sviare le sue responsabilità di sindaco , con un metodo molto semplice , distrarre i cittadini dai vari problemi che persistono e anzi si aggravano con il suo metodo di non intervenire su nulla .Tanto ci sono gli uffici preposti questa é la sua filosofia amministrativa e gestionale della cosa pubblica.

    RispondiElimina
  9. Quando riapre la Caserma , sono passati più di tre anni e ancora nulla si sa .
    Perché non scrive ed informa i cittadini di queste cose ?

    RispondiElimina

SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico