lunedì 2 febbraio 2015

Riflessione sul nostro nuovo Presidente della Repubblica da parte del gruppo la Politica ai Giovani di Catanzaro.



Alla quarta votazione, con 665 voti molti di più rispetto alle previsioni ed alla maggioranza assoluta, il parlamento italiano in seduta comune con la partecipazione dei delegati regionali ha eletto il dodicesimo Presidente della Repubblica. Si tratta di Sergio Mattarella. Classe 1941 una vita nella DC e per la DC nella sua corrente di sinistra, passando successivamente a sfumature "uliviste" sino a quelle più recenti che l'hanno portato ad essere uno dei garanti del PD. Più volte Ministro della Repubblica che con le sue decisioni, opinioni, silenzi ed errori ha segnato la vita democratica di questo Paese. Una vita dedicata al servizio dello Stato ed al forte impegno politico da quando la mafia il 6 gennaio del 1980 uccise il fratello Piersanti all'epoca Presidente democristiano della Regione Siciliana e rappresentante di uno scopo forte e chiaro bonificare la Sicilia e la DC siciliana dall'inquinamento mafioso. Sergio Mattarella avrebbe voluto insegnare Diritto Costituzionale all'Università ed invece ha alla fine dovuto condividere questa suo desiderio con "l'attività di famiglia" la politica. Persona schiva, mite, dai pochi sorrisi, persona però dalle grandi e sempre lucide riflessioni che anche con poche parole riesce a diffondere ed a far arrivare il suo messaggio. Proprio com'è avvenuto pochi minuti dopo la sua elezione quando hai cronisti, con tono pacato e serioso ha dichiarato: "il mio pensiero va alla speranze ed alle difficoltà dei miei concittadini". Lui padre del "mattarellum", legge elettorale che voleva, forse senza riuscirci, portare questo Paese verso il bipolarismo è stato definito dall'illustrissimo Prof. Gianfranco Pasquino "un cattolico sgradito all'ex Cavaliere". Perché come dimostra la sua carriera -si dimise da Ministro dell'Istruzione in dissenso verso la Legge Mammì, poiché in aperta violazione di una Direttiva Comunitaria- non concederà regalie varie a nessuno né alla destra né tanto meno alla sinistra, passando per il centro. "Mattarella a nessun favore si piega -scrive Pasquino che prosegue, in un'analisi da me pienamente condivisa- cercherà, nei limiti del possibile di ristabilire quell'equilibrio tra le Istituzioni che il fortissimo ridimensionamento del Senato e il grande potere conferito dal premio di maggioranza conferito alla lista vittoriosa ed al suo capo, mettono in seria difficoltà". Per quanto mi riguarda, ritengo che sia davvero uno dei migliori uomini che poteva essere scelto, fermo restando che anche un candidato come Imposimato o Rodotà avrebbe meritato di essere chiamato a questo importantissimo e delicatissimo ruolo. Si è andati a scegliere un politico ma nello stesso tempo anche uno che la politica attiva non la fa da un pò di anni e che da un pò di tempo ha curato e preservato la nostra Costituzione -come del resto ha sempre fatto, anche prima di esser eletto Giudice della Consulta- . Ritengo già per questo motivo che quella di Mattarella sia una buona scelta, poiché ha quell'esperienza di Palazzo ma anche quell'indipendenza e l'esser super partes che debbono essere i tratti caratteristici di un Presidente della Repubblica. Reputo che inoltre a livello personale gli si possa contestare ben poco se non il fatto di aver sempre perseguito i suoi ideali e la sua alta morale, ciò che purtroppo oggi manca a chi fa politica. Difatti lo vedo un pò come extraterrestre rispetto ai politici odierni. Molto diverso dal suo predecessore e sottolineo ancora una volta pur non essendo aprioristicamente ostile a nessuno è lontano da tutti. Davvero una buona scelta, giocata anche bene da ....
Renzi, pur sottolineando che il Presidente del Consiglio e Segretario del PD non esce privo di colpe da quest'elezione che hanno visto l'applicazione di un metodo, a me in un primo momento incomprensibile, che se vogliamo ha portato a casa una vittoria o comunque un risultato a suo favore. Due cose, mi urge ancora sottolineare. Per quanto riguarda la prima, non posso che concordare ancora una volta con il Prof. Pasquino quando afferma quanto questa elezione abbia dimostrato "l'irrilevanza e l'incapacità del M5S" che fermo restando la loro libertà di voto hanno giocato veramente male questa partita. L'altra cosa che vorrei sottolineare, è il passo in avanti, una sorta di crescita, dei nostri politici che finalmente hanno fatto venir meno le critiche personali e diffamatorie nei confronti di una grande ed onesta persona come Mattarella. Critiche che forse non ci sono state semplicemente perché al nostro dodicesimo Presidente della Repubblica si può rimproverare davvero ben poco.
                                                    riceviamo e pubblichiamo                                                     
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