venerdì 18 dicembre 2015

Sino a Natale bel tempo dopo Natale le previsioni confermano Gelo polare con neve ovunque in particolare nel nostro territorio. Si conferma il detto. " Prima e natala ne friddu ne fama dopu natala friddu e fama"


La scienza conferma: gelo polare a gennaio. Neve ovunque



La   situazione meteo per la prossima settimana sembra ormai delineata a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto: l’alta pressione MILLENNIUM continua a dominare su tutta l’Europa e sull’Italia, portando tante nubi e nebbia sulle pianure del nord, caldo fuori stagione al sud e sulle isole maggiori.
LA SVOLTA, GRAZIE A QUATTRO FATTORI SCIENTIFICI – La situazione a livello globale però fa propendere per una seconda parte dell’inverno completamente diversa, con una maggiore presenza di NEVE e GELO sull’Italia già a partire dalla fine dell’anno: si preannuncia un mese di GENNAIO invernale con diversi episodi nevosi e gelidi. Ma andiamo con ordine, analizzando nel dettaglio la situazione a lungo termine.
L’ANALISI METEO – Esistono 4 fattori scientifici che potrebbero far cambiare il corso dell’inverno sulla nostra penisola, all’inizio del prossimo anno: ricordiamo che Gennaio è il mese più freddo dell’anno, molte volte è nevicato a ridosso della Befana, 6 Gennaio.
Noi li abbiamo definiti “i fantastici 4”, quattro fattori che andremo ad analizzare nel dettaglio, così da fornire una migliore previsioni sul meteo per le prossime settimane.
1) L’anomalia detta El Niño: il termine significa il bambino perché raggiunge la massima potenza proprio in corrispondenza del Natale, il giorno della nascita del Bimbo Gesù appunto, ed è una parola spagnola che va ad indicare l’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico, fattore che poi determina rapidi mutamenti climatici in tutto il Pianeta. Quest’anno El Niño è atteso particolarmente forte, forse il più forte degli ultimi 80 anni.
2) Strat-Warming: come nel 1985, anche quest’anno alla fine di Dicembre è atteso un riscaldamento stratosferico polare con conseguente formazione di una vasta alta pressione polare e scissione in 2 parti del vortice polare, la prima delle due scenderà verso il continente americano, la seconda intorno a Capodanno o Befana verso l’Europa, quindi verso l’Italia: lo strat-warming sarà il vero artefice di una seconda parte dell’inverno con neve e gelo sulla nostra penisola.
3) Macchie solari: è ormai noto che una minore presenza di macchie sulla superficie è indice di una ridotta emissione di energia da parte del Sole, che, essendo la nostra unica Stella nonché principale fonte di energia, da cui tutto dipende, non potrà che provocare un calo delle temperature e NON un innalzamento delle stesse come taluni vorrebbero far credere.
4) Corrente del Golfo: quest’anno sembra affievolita, essendo presente in.......
pieno oceano Atlantico una vasta area più fredda che impedisce alle miti correnti provenienti dal golfo del Messico di raggiungere l’Europa.
SITUAZIONE DA MONITORARE ATTENTAMENTE – L’evoluzione quindi è ancora in divenire, seguiremo quotidianamente le nuove emissioni di questi fattori scientifici per scoprire il meteo per il mese di Gennaio che si preannuncia ricco di sorprese già a partire da Capodanno.
fonte: ilmeteo.it

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