venerdì 27 febbraio 2015

Simeri Crichi; per il Parco ludico di Simeri Mare la giunta comunale ha approvato la perizia suppletiva.

Parco ludico Simeri Mare
Approvata la perizia suppletiva

La Giunta Comunale, presieduta dal sindaco  Marcello Barberio, ha approvato la perizia suppletiva  del progetto di parco ludico a tema del comprensorio marino, il cui primo stralcio funzionale di 350.000 euro era stato approvato dal consiglio comunale con delibera 24/2012. Il vice sindaco Caterina Falcone e l’assessore Adriana Maria Nagero hanno ricostruito la partecipazione del Comune al bando “Natura: un ponte tra mare e montagna” dei  Progetti Integrati di Sviluppo Locale – Sistemi Turistici Locali della Provincia di Catanzaro e la sottoscrizione con la Regione Calabria della convenzione 1729/2013, finanziata con fondi comunitari a valere sul Por Fesr Calabria 2007/2013.
L’assessore comunale al bilancio e al turismo (Antonio Domenico Zangari) ha evidenziato come, per migliorare la funzionalità dell’opera e in particolare gli spazi esterni, sia stato necessario utilizzare le economie di gara, per integrare i giochi e l’arredo urbano, nel rispetto del provvedimento del Dipartimento Regionale 3, che ha disimpegnato la somma di 23.700 euro sul finanziamento originario di 350.000 euro. Il contratto d’appalto presenta un quadro economico di 244.000 euro di lavori, al netto del ribasso.
Soddisfazione è stata espressa dal delegato di Simeri Mare, Luciano Corapi, il quale ha sottolineato come con la perizia siano previsti miglioramenti alla struttura ludico ricreativa, in particolare alle condotte di scarico delle acque, ai cordoli stradali, alle piante ornamentali e ai cosiddetti giochi sensoriali, come le illusioni ottiche rotanti, parla nel tubo, non perdere il filo, che consentono a bambini e genitori di trascorrere ore di svago in un’area prossima agli insediamnti abitativi del polo turistico e alle grandi strutture ricettive e sportive, oltre che alla delegazione di governo. Un’isola ludico tematica di particolare attrazione ed interesse ai fini turistici e residenziali,  a pochi chilometri da Catanzaro, per soddisfare  le esigenze dei turisti che usufruiscono dei servizi ricettivi extralberghieri.
Fra non molto, inoltre, riprenderanno i lavori di recupero e valorizzazione del castello bizantino di Simeri, per un importo di ....

giovedì 26 febbraio 2015

"Fatti più in la" cantavano le sorelle bandiera molto tempo fa ma a Zagarise questa canzone va ancora molto di moda.







Come mai una ordinanza di abusi edilizi su una struttura del comune? come mai non c'erano i cartelli edilizi nel fare i lavori alla palestra? è vero che sono intervenuti i carabinieri , ma le persone che facevano i lavori erano in regola? Come mai è stata mandata via la dottoressa MariaLetizia Faragò dal museo? strano a leggere quanto scriveva il vice sindaco era una persona molto preparata. Chi saranno le prossime persone che verranno mandate via da questa amministrazione comunale? Come mai è stata mandata via dai locali del Borgo Paradiso la signora Maria Giudice pur sapendo che la ristrutturazione l'aveva fatta a sue spese, a che cosa servivano i soldi della vendita del terreno ? Come mai .......

mercoledì 25 febbraio 2015

265 dipendenti a casa, 1000 malati, 800 in lista d'attesa, 450 chemioterapici, 200 in oncogenetica, 50 visite specialistiche giornaliere.Tutti a ringraziare i nostri 4 politici che quando si impegnano riescono a distruggere le speranze dei Calabresi

"Il doloroso epilogo della Fondazione Campanella costringe i malati oncologici a vivere un dramma nel dramma che non può lasciare nessuno indifferente". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, "che, all'indomani del decreto emesso dal Prefetto di Catanzaro, atto dovuto da parte del rappresentante del Governo, con cui si dichiara 'estinto' il polo di Germaneto - è detto in un comunicato - pensa a tutti coloro che dovranno cercare una soluzione diversa per non smettere di sperare". "I malati oncologici - aggiunge Abramo - necessitano di cure e di forme di assistenza continue che non possono essere rinviate o, peggio ancora, sospese. Ritenere tutto ciò possibile è un gesto di grave irresponsabilità.

E’ stato notificato nei giorni scorsi dal Prefetto di Catanzaro il decreto con il quale la Prefettura di Catanzaro ha “accertato l’impossibilità per la Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Tumori Tommaso Campanella, di raggiungere lo scopo per il conseguimento del quale l’Ente era stato costituito, causa di estinzione della personalità giuridica espressamente disciplinata dal codice civile all’art. 27 … considerato che la Regione Calabria non abbia pienamente adempiuto alle obbligazioni assunte in sede di costituzione della Fondazione e tale inadempimento ha determinato il sorgere di gravi difficoltà economiche nella gestione dell’ente”. ”Premetto – scrive in una lettera Maria Stefania Marzano, una dipendente della Fondazione Tommaso Campanella –  di non essere un laureata in giurisprudenza, né di essere un avvocato o un giurista, ma sono una semplice dipendente della Fondazione Tommaso Campanella che, oltre a vivere quotidianamente la storia della stessa, si è imbattuta, da gennaio 2014, nella necessità di dover approfondire lo studio delle vicende della Fondazione per elaborare la tesi di laurea specialistica in Management e Consulenza Aziendale, tesi che si prefiggeva come obiettivo trovare, appunto, una soluzione per rilanciare la Fondazione Campanella. E dopo mesi di studio e analisi di tutta la normativa e gli atti ufficialmente pubblicati e resi pubblici sulla Fondazione e sulla sanità calabrese in genere, sono arrivata ad una conclusione molto semplice che si trova nell’art. 28 del codice civile, proprio quello successivo all’art. 27 chiamato in causa dal Prefetto nel suo Decreto. E l’art. 28, che ha come titolo “Trasformazione delle Fondazioni”, recita testualmente: “Quando lo scopo è esaurito o divenuto impossibile o di scarsa utilità, o il patrimonio è divenuto insufficiente, l’autorità governativa, anziché dichiarare estinta la fondazione, può provvedere alla sua trasformazione, allontanandosi il meno possibile dalla volontà del fondatore. Ed è qui che ho pensato ad una soluzione per la Fondazione Tommaso Campanella: per darle continuità e rilancio e, soprattutto, per superare definitivamente tutte le incongruenze e le ambiguità che la contraddistinguono, quale soluzione migliore se non “trasformarla”, ovvero fornirle un nuovo scopo e una “nuova mission”! Certo, non occorre dimenticare il Commissariamento, il Piano di Rientro e tutti i vincoli imposti, ma penso sia indiscutibile che siano, oltre all’Autorità Governativa, anche i Soci Fondatori, ovvero la Regione Calabria e l’Università di Catanzaro (quest’ultima l’unica, al momento, in Calabria a gestire una Facoltà di Medicina e Chirurgia) a poter scegliere di ridefinire o meno la “mission” della Fondazione Tommaso Campanella, trasformandone lo scopo statutariamente previsto. Anche perchè sono sempre loro i soggetti cui fa capo la responsabilità di ridisegnare la rete ospedaliera catanzarese e calabrese integrata con quella universitaria. Spesso si dimentica, infatti, che la Fondazione è una realtà fortemente radicata sul territorio ormai da anni e le competenze professionali, accumulate nel tempo dal personale dipendente in campo oncologico e non, rappresentano, di certo, dei punti di forza da sfruttare per tutto il panorama sanitario e formativo calabrese! E’, infatti, una struttura che da anni eroga assistenza ai malati di tumore e non, elemento, penso, indubbiamente, di vanto per la Calabria e di rilevanza per la riduzione della migrazione sanitaria. Inoltre, non nascondo, che da dipendente della Fondazione, ritengo che dalla salvezza e tutela dell’“ENTE” Fondazione T.C. passi anche la tutela del mio posto di lavoro e di oltre 200 dipendenti che dalla messa in .........

martedì 24 febbraio 2015

Nel 2016 tutti i comuni del nostro Comprensorio saranno serviti da fibra ottica super veloce.100 milioni di investimenti per portare la Calabria come prima regione d'Italia dove ogni comune è cablato,con una connessione sino a 100 mega-bit.

IL Presidente della Regione Mario Oliverio ha aperto i lavori, a Falerna, in provincia di Catanzaro, del convengo sul tema: “Lo sviluppo della Calabria viaggia sulla Banda Ultra Larga: tutti i Comuni saranno connessi entro il 2016″. ” La Calabria – ha detto Oliverio -vuole essere parte attiva nella sfida del digitale. La situazione da cui partiamo presenta numerose debolezze e criticità. Negli anni passati, la frammentazione degli interventi e la mancanza di una visione integrata e di una prospettiva strategica nell’azione di governo regionale ha impedito la crescita del digitale in Calabria. Per questa ragione, registriamo situazioni di arretratezza in quasi tutti gli aspetti riconducibili all’agenda digitale. Tuttavia la Calabria presenta un’ importante punto di forza. Il progetto di diffusione della banda larga è ormai in corso di completamento sull’intero territorio, mentre la diffusione della banda ultra-larga ha, in prospettiva, un grado di penetrazione di gran lunga superiore al resto di Italia. Con l’attuazione del programma nazionale di infra-strutturazione in fibra ottica a banda ultralarga in tutti comuni calabresi, entro il 2016, la Calabria diventerà tra le regioni italiane ed europee con il sistema di connettività a più alta capacità e diffusione territoriale. La nostra regione – ha detto ancora Oliverio – sarà l’unica, in Italia, che avrà una copertura totale del proprio territorio. Si tratta di un fatto storico e di grandissimo significato.''


In Calabria arriva la fibra ottica. Nuovo impulso alla banda ultralarga per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. Lo stato di avanzamento del piano è stato illustrato oggi da Giuseppe Recchi, Presidente di Telecom Italia, da Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria e da Salvatore Lombardo, Amministratore Delegato di Infratel Italia. Telecom Italia si è aggiudicata il Bando emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso Infratel Italia, la societa’ del Gruppo Invitalia incaricata di attuare il Piano nazionale Banda Larga e il Progetto strategico Banda Ultra Larga e approvato dalla Commissione europea. Il programma prevede un investimento complessivo di oltre 100 milioni di Euro cosi’ ripartito: 63,5 milioni di finanziamento pubblico tramite l’utilizzo dei fondi europei FESR e 36,6 milioni stanziati da Telecom Italia. ”Il Governo sta portando avanti l’agenda digitale con grande serieta’ e il suo piano ha il .......

lunedì 23 febbraio 2015

Per Quanto tempo resisterà ancora la SP25 bivio Arsanise/Catanzaro? Che fine hanno fatto i 10 milioni per il nuovo tracciato? Il sindaco di Sellia Davide Zicchinella allarmato ha già programmato con il presidente Enzo Bruno un sopralluogo tecnico.

Per quanto tempo ancora resisterà la SP25? Dopo le incessanti piogge di questi ultimi giorni gli argini del fiume Alli minacciano di ingoiare di nuovo il vecchio tracciato a fondovalle che porta ancora visibili le ferite dell'alluvione del novembre 2013  Già all'inizio di questo inverno si era paventata la sua chiusura perchè non risponde dei requisiti minimi di sicurezza Il sogno dei 20 milioni di euro che in parte dovevano servire a creare un nuovo tracciato per bypassare il vecchio pericolosamente attaccato in più punti  dal fiume Alli, che fine hanno fatto? Il sindaco di Sellia Davide Zicchinella dalla propria pagine Facebook documenta il forte rischio con gli argini del fiume che possono risucchiare la strada la dove in maniera frettolosa era stata costruita una barriera con muro a secco "gabbioni" (Vedi foto) L'importante arteria  rischia di isolare nuovamente i tanti paesi della Presila che giornalmente la percorrono per raggiungere il Capoluogo di regione. Il primo cittadino di Sellia si è subito messo in contatto con il presidente della .....

venerdì 20 febbraio 2015

Falsi esami all'Unical 60 persone rinviate a giudizio nell'elenco una nativa di Sersale tanti di Catanzaro. Ecco l'elenco completo delle persone chiamate al processo che inizierà il 17 luglio

Nell'ambito dell'inchiesta sui presunti falsi esami all'Università della Calabria (Unical) sessanta persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Catanzaro Ilaria Tarantino. Gli imputati, studenti e personale di segreteria, sono accusati a vario titolo dei reati di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Il procedimento inizierà a Cosenza il 14 luglio. L'inchiesta ha preso il via dalla denuncia dell'allora rettore dell'ateneo, Giovanni Latorre, dopo che un docente della facoltà di Lettere aveva disconosciuto una sua firma sullo statino di uno studente.


Sessanta persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Catanzaro Ilaria Tarantino nell’ambito dell’inchiesta sui presunti falsi esami all’Università della Calabria (Unical). Per alcuni degli imputati è stata riconosciuta la prescrizione in ordine al reato di accesso abusivo a sistema informatico e ad alcuni episodi. Il processo è stato fissato per il 14 luglio a Cosenza. Gli imputati, studenti e personale di segreteria, sono accusati a vario titolo dei reati di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia del preside della facoltà di lettere e filosofia Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea non riconobbe come sua la firma apposta su uno degli statini inseriti nel fascicolo di uno studente. Nel corso delle indagini è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale e sono state compiute numerose consulenze grafologiche che hanno....


giovedì 19 febbraio 2015

A Sellia Marina chi controlla l'abusivismo edilizio? Come si può ottenere l'allaccio Enel nelle case abusive? Si possono vendere le case abusive all'asta?

Dopo aver letto i vari articoli del dottor Emilio Grimaldi sui vari abusi edilizi sul territorio di Sellia Marina tutti interessanti iniziando Dalle denunce della signora del Nord e da quelle dei cittadini del posto,una mi è rimasta impressa più degli altri , come si fanno vendere i fabbricati abusivi nelle aste giudiziarie e come si fa a continuare a completare senza che nessuno faccia i controlli, per non fare errori cito gli articoli scritti da Grimaldi che consiglio a tutti di leggerli; 29 aprile 2011
1)Eseguito lo sfratto degli immobili di Dragone da parte della Bcc di Taverna
2) 2 dicembre 2010
Il Prefetto scrive alla Finanza per la Bcc di Taverna



Pur sapendo che ci sono indagini in corso la domanda la pongo lo stesso e speriamo che qualcuno risponde?
La concessione edilizia per la signora del nord che anche questo blog si è occupato da poco era la concessione edilizia 23/84 per articoli sportivi e balneari , al catasto vengono accatastate come appartamenti invece per il comune sono fabbricati ,come tutti sappiamo ,il Catasto non è probatorio, e ciò che fa fede è solo l’autorizzazione Comunale, ma il comune ha fatto i vari controlli? Di chi sono le colpe se ci sono abusi edilizi?
La concessione edilizia per i fabbricati che sono stati venduti tramite aste giudiziarie cosa prevedeva che dovevano costruire? Esiste qualche sanatoria e condono edilizio o variazione al progetto da parte del proprietario? Come è stato possibile che chi ha comprato abbia avuto il consenso di ultimare i lavori? Come mai non c’erano i vari cartelli edilizi con relativa concessione edilizia e direttore dei lavori? Sul territorio comunale erano stati affissi i manifesti che venivano venduti all’asta? Ma se un normale cittadino denuncia cosa succede. Allora mi sono detto perché non fare una ricerca su internet? Allego solo due commenti per fare capire il tenore fra domanda e risposta:
Buongiorno,
Ho intenzione di acquistare ad un’asta giudiziaria una villetta costruita (fine lavori) a Maggio 2005, che ha alcune irregolarità edilizie che devono essere sanate.
Alcune di queste irregolarità hanno impatto paesaggistico.
Le chiedo gentilmente, dato l’ammontare delle spese (circa 50’000 Euro) se poi io possa rivalermi sul costruttore (direttore lavori e progettista) in quanto le DIA presentate regolarmente omettevano le irregolarità (forse anche in buona fede per errato calcolo delle volumetrie).Grazie Andrea
Risposta: Per Andrea.
Non riusciamo a comprendere come possano vendere , in un’asta giudiziaria, un immobile parzialmente abusivo.
Comunque se lo acquisti, lo dovresti fare nelle .........

martedì 17 febbraio 2015

Il sindaco di Simeri Crichi chiede la sospensione dell'IMU agricola estesa dal governo a oltre 1000 comuni che prima erano esentati



Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio dell’ennesimo  decreto legge, oltre 1000 Comuni italiani sono stati  inseriti per la prima volta nell’elenco dei territori dove è stato esteso l’onere del pagamento dell’IMU agricola. Molte le critiche e le proteste da parte dei cittadini e delle associazioni contro l’ingiusto balzello, che certamente non è stato voluto dai Comuni.
E’ doveroso, perciò, fare chiarezza. Il Ministero delle Finanze, con circolare n°9 del 14.9.1993, esentava dalla tassazione, oltre ai Comuni montani, anche quelli “svantaggiati”, per come censiti dalle Regioni. Nella classificazione regionale del ’93 rientravano anche i comuni della provincia catanzarese (compreso Simeri Crichi) che usufruivano dell’ esenzione dell’allora Ici, per essere compresi nel PAI (piano di assetto idrogeologico), con vincoli inibitori e con rischio di frane. Oggi, invece, si paga anche in questi Comuni, provocando il malumore di quanti si ritrovano oberati di oneri pesanti, in una situazione di crisi al limite della sopportazione. Ovviamente c’è chi preferisce semplificare e addossare ogni responsabilità al livello statale più prossimo ai cittadini, cioè ai Comuni, assolutamente incolpevoli. Tant’è che il versamento è stato effettuato col modello F24 e non sul conto corrente comunale. Al momento restano esenti dal pagamento i terreni “montani” e quelli condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali.
La Provincia di Catanzaro ha chiesto alla Regione di fare voti al Governo nazionale per la revisione dei parametri della classificazione dei Comuni esentati, ripristinando l’elenco del Pai 1993, dal momento che nel frattempo la situazione è tutt’altro che migliorata, se è vero che le campagne rischiano l’abbandono totale e lo spopolamento.
Si confida nell’intervento della nuova gestione regionale, ancor prima dell’ultimazione della fase dell’assetto istituzionale, fermo restando che ........

lunedì 16 febbraio 2015

Il comune più virtuoso nella raccolta della differenziata? No non è Sellia! Ma Pedace (CS) Ecco la classifica nelle varie provincie. Qualche comune del Comprensorio sarà nei primi posti ?....

E’ stato Pedace, in provincia di Cosenza, con il 79,36% dei rifiuti che vanno in differenziata, il comune della Calabria più virtuoso nel 2013 per quanto riguarda il rapporto tra tonnellate di rifiuti urbani prodotti e, appunto, quelli raccolti con il sistema della differenziata. Segue Lappano, sempre in provincia di Cosenza, con il 70,61%, e poi Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, con il 70,42% di raccolta differenziata. Tra le province più virtuose, rimane in testa Cosenza con 21,84% (+1,70% rispetto all’annualità precedente), seguita da Catanzaro con 16,46% (+0,53% rispetto al 2012) e Vibo Valentia con 15,49% (+2,13%); quest’ultima provincia, in rapporto all’annualità precedente, è quella che segna il miglior incremento percentuale. La Calabria, nel suo complesso, segna un -0,33% di raccolta differenziata, passando dal 16,34% del 2012 al 16,01% del 2013.

E’ quanto emerge dal Report Rifiuti, riferito all’anno 2013, che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) ha pubblicato sul proprio sito web (www.arpacal.it); il documento raccoglie ed elabora i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti a tutti i Comuni della Regione Calabria, e distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER.
Il Report – realizzato dal Dr. Clemente Migliorino, Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso la Direzione Scientifica dell’Arpacal, e dal dott. Fabrizio Trapuzzano – è stato inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato ai Dipartimenti Ambiente e Programmazione Comunitaria della Regione Calabria; i dati ufficiali pubblicati dall’Arpacal, infatti, fotografando lo stato della Raccolta differenziata in Calabria, permettono ai Comuni di poter accedere ai contribuiti erogati dalla stessa Regione.
Rimane ancora alta, come per le precedenti edizioni, la percentuale di comuni che non trasmettono all’Arpacal alcuna informazione tra quelle richieste per realizzare il report sulla differenziata. Sono infatti 108 su 409 comuni calabresi che preferiscono non collaborare: 39 su 97 in provincia di Reggio Calabria, 28 su 80 in provincia di Catanzaro, 33 su 155 in provincia di Cosenza, 6 su 27 in provincia di Crotone e 19 su 50 in provincia di Vibo Valentia.
Su scala provinciale, ecco i comuni più virtuosi: provincia di Catanzaro (Pianopoli 66,66% - Soveria Mannelli 53,29% - Gizzeria 49,48%), provincia di Crotone (Melissa 24,68% - Crotone 15,48% - Crucoli 13,33%), provincia di Cosenza (Pedace 79,36% - Lappano 70,61% - Bocchigliero 70,38%), provincia di Reggio Calabria (Roccella Jonica 72,61% - Cittanova 50,25% - Taurianova 31,41%), provincia di Vibo Valentia (Limbadi 44,39% - Ricadi 39,54% - San Calogero 39,27%).
Per l’anno 2013, quindi, in base ai dati acquisiti attraverso specifiche modalità e tempistiche codificate in Linee Guida approvate dall’Arpacal e richieste ai Comuni, la percentuale regionale di raccolta differenziata si attesta al 16,01%.
Ecco le percentuali di raccolta differenziata, suddivise per aree provinciali: Catanzaro ........

sabato 14 febbraio 2015

Sersale; Il giudice ordina l'oscuramento della pagina Facebook "Mio padre morto per mala sanità" ritenuta offensiva e diffamatoria

Il giudice Ermanna Grossi ordina la chiusura della pagina Facebook perchè ritenuta  offensiva e diffamatoria. La pagina fu aperta da un utente di Sersale (CZ), figlio di un paziente morto dopo un ricovero al "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro.




Accolto il ricorso d'urgenza presentato dall'avvocato Lanfranco Calderazzo per conto di otto medici







Le battaglie legali, ai tempi d’oggi, si giocano anche sul terreno del web. “Via la scritta offensiva e diffamatoria da Facebook”, ordina il giudice del Tribunale Civile di Catanzaro, Ermanna Grossi, nei confronti di un utente di Sersale, un ingegnere che, nei giorni scorsi, si era scaraventato contro l’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Ma non in piazza, o nei bar, vecchi metodi ormai non più efficaci. Piuttosto, direttamente sulla pagina del social network più popolare del mondo, scrivendo “Mio papà, 65 anni, è morto nell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro per Malasanità”. Questo il titolo del messaggio scritto dall’uomo, ora costretto a selezionare il post e cliccare il tasto “cancella”. In caso contrario, non rispettando l’ordinanza del giudice, la competenza passa direttamente alla piattaforma Facebook, che dovrà provvedere alla rimozione del contenuto “incriminato”.
Un messaggio, lungo per decine e decine di righe, che è un chiaro riferimento alla morte del padre, avvenuta a fine dicembre, e che lancerebbe sospetti su otto sanitari dell’ospedale del capoluogo di Regione. Tutti difesi, in Tribunale, dall’avvocato Lanfranco Calderazzo, il legale che ha ottenuto l’ordinanza, che, di fatto, rappresenta uno dei primi provvedimenti 2.0, quelli che mirano a tutelare l’interesse di una persona non solo nella sua vita quotidiana per strada, in casa propria o in qualunque altro luogo reale, ma anche sul web. Dunque, un provvedimento all'avanguardia, sia per l’attualità del tema e sia perché «pone un freno al dilagante fenomeno della denigrazione incontrollata attraverso il web», come spiega l’avvocato Calderazzo a stretto giro. Quest’ultimo ricapitola i motivi che lo hanno indotto a rivolgersi alla magistratura per far eliminare il messaggio, nel quale l’uomo di Sersale definisce i medici come coloro che “hanno creato danno all’addome (al padre, ndr), generando complicanze alle quali non sono riusciti a porre alcun rimedio per negligenza ed incapacità”, sottolineando che la rabbia pulsava dentro le vene e che il suo dovere è quello di “informare della pericolosità che esiste nell'ospedale di Catanzaro, avvisando la popolazione che un banale intervento può essere fatale e che i medici raggiungono la più totale incompetenza generando direttamente gravi danni ai pazienti, conducendoli alla morte”. E parlando, poi, di ....

venerdì 13 febbraio 2015

A Piterà (CZ) benedetta una piccola statua della Madonna di Nostra Signora di Lourdes in occasione della festa dell'11 febbraio. Fotoracconto della commuovente giornata

A Piterà benedetta una piccola statua della Madonna di Lourdes


Una piccola, graziosa  oasi, tra natura e fede: chi si trovi a passare dal quartiere  Piterà,  risalendo verso nord la città di Catanzaro,  troverà   collocata, adiacente la bella fontana ridipinta di bianco,  una statuetta raffigurante la Madonna di Lourdes , all’interno di una  grotta,  arricchita da belle  aiuole fiorite.  Si tratta di una piccola opera di devozione mariana  offerta da alcuni fedeli di Piterà  in occasione della festa della locale parrocchia, intitolata proprio  “Nostra Signora di Lourdes”. La collocazione della statua della Madonna  ha  preceduto  intense giornate di preghiera, scandite nel novenario, con la  presenza di diversi sacerdoti i quali,  con un tema specifico, hanno approfondito la figura di Maria SS, fino al giorno della festa della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio scorso.  Inoltre, presso la scuola elementare del quartiere,
  i bambini e i ragazzi del catechismo, guidati dalle catechiste Chiara e Miriam, hanno rappresentato la storia di Bernardette e delle apparizioni. La comunità  ha ricordato  la dipartita del diacono Don Ivano La Salvia , con il cuore rattristato per l'accaduto , durante la messa serale dell’ 11 febbraio;  è  stata poi impartita l'unzione degli infermi,  seppur nell'esiguità della chiesetta,  gremita fino a non contenere tutti i numerosi fedeli e  ammalati presenti.  Dopo la S.Messa,  si è avviata una  fiaccolata dalla parrocchia  fino ai piedi della statua: qui è  stata suggestivamente rievocata l’apparizione a Bernadette, messa in scena da una ragazza vestita da pastorella e contorniata da graziosi bambini vestiti da angeli. A seguire, la benedizione della statuetta e dell’acqua della  fontana da parte del  al parroco Don Carlo Davoli:  
l’acqua è un segno importante perché la Vergine, a Lourdes,   chiese a Bernadette di scavare nel terreno della grotta : rapidamente gli operai costruirono una fontana e delle piscine per i molti pellegrini e malati che chiedono  ancora oggi di essere immersi in quell’acqua sperimentando la dolce maternità della Vergine Maria . La comunità parrocchiale di Piterà ringrazia  il suo parroco don Carlo Davoli:  sostenuto dai suoi collaboratori, egli ha potuto organizzare questo importante evento per la crescita spirituale del quartiere.  Un ringraziamento va anche  rivolto ai volontari della Croce Verde che si sono prodigati per il trasporto delle carrozzelle.  Perché porre una Madonnina vicino all’acqua?  Chi conosce la Bibbia non fatica a rintracciare il ricco significato simbolico dell’acqua: solo per fare un esempio, ricordo  l’incontro di Gesù con la Samaritana ( Giovanni , 4, 5-42),    che contiene una ricca presenza di elementi simbolici. Questi elementi  ricorrono nell’evento religioso vissuto a Lourdes e, in piccolo, anche a Piterà: la fede, il simbolismo dell’acqua, la presenza delle donne, all’epoca emarginate ma    da Gesù assegnate ad  un nuovo ruolo , scavalcando le strutture patriarcali del  tempo. Non è grazie ad una piccola donna, Bernadette, che il messaggio della “Bella Signora” del febbraio 1858, da Lourdes giungerà al mondo intero? Quanti spunti di riflessione e di buona vita, anche per chi non crede: quanta accoglienza agli ammalati, quanto servizio gratuito nei volontari che li assistono, quanto bene disinteressato. E anche a livello culturale e spirituale,  senza citare il Vangelo, e il rapporto privilegiato tra Gesù ed i malati, i suoi gesti, le sue parole che guariscono, sarebbe interessante approfondire il simbolismo dell’acqua e delle teofanie presso i corsi d’acqua: già    Omero  accennava all'Oceano Padre degli dei, mentre più filosoficamente Talete fece dell'acqua il principio primo. E se l'acqua  è,  nella Bibbia, un simbolo di Dio come sorgente di vita , lo studioso Eliade presenta  miti e riti  legati all'acqua,  alla terra madre  e  ai riti di fecondità . Così  , al di là di una sterile opposizione tra credenti e non credenti, l’antropologia , le scienze umane e la storia delle  religioni (si leggano gli studi di Rudolf Otto), con  l’ esplorazione dell'inconscio collettivo e della psicologia del profondo (C.G. Jung), si pongono oggi più che mai  nel contesto dei grandi problemi socio-culturali attuali che interessano anche il non credente.


Rientrando nell’ottica della fede, condivido  la prudenza con la quale la Chiesa affronta la questione delle “rivelazioni private” ed i rigorosi criteri ai quali ....

giovedì 12 febbraio 2015

da Segrate "aspettando godot”in tanti vogliono imbavagliare l'informazione in Calabria compreso Zagarise"


Ho cercato di fare quello che mi è stato suggerito da alcuni “paesani di Zagarise”dove mi si chiedeva del perché scrivo su Zagarise e non su dove ho residenza abituale ( Segrate )oppure dove ho seconda casa a Sellia Marina , ma tanti non sanno che ho anche una terza casa a Corteno Golgi dove era nato Camillo Golgi Istologo (1843-1926)Premio Nobel per la medicina 1906. “ un paese con nove frazioni e a tutte ci sono le chiese e altro, qualcuno ha scritto che abito nelle palude dimenticando dove si trova Segrate ma poco importa , poco importa che hanno scritto che sono uno sfaticato, che a Zagarise non mi conoscono etc etc , i primi commenti difficili da dimenticare mi erano pervenuti dalla dottoressa Faragò , non voleva che commentassi su Zagarise e pubblicassi le foto del polifunzionale , allego alcuni commenti fra noi due ,commenti che troverete sulla mia pag.facebook
Cristina Faragò ma perchè non ti fai i fatti tuoi...che è molto meglio tu non vivi a zagarise quindi non hai diritto a parlare perchè li fatti si vivono personalmente....
4 ottobre 2010 alle ore 12.32
Domenico Dragone X Cristina non riesco a capire come ti permetti e a che titolo mi suggerisci di farmi i fatti miei, semmai dovresti combattere le cose che non vanno solo così si avranno delle migliorie dello stato dei luoghi, queste foto e gli articoli di Emilio Grimaldi sono ben documentati, certamente non capiti da una persona che vuole chiudere gli occhi. sono sempre pronto a un dialogo civile e educato, come ho sempre fatto.
spero che il depuratore dove c'è una persona anche indagata venga messo a norma, lo sai cosa arriva al mare, quando un depuratore non funziona, o vuoi parlare del danno ambientale dei rifiuti....se questi sono i fatti che vivi personalmente, non vedo le tue battaglie per migliorarle, e per ultimo sappi che la Pro Loco s'interessa principalmente del territorio...Io anche se abito lontano vedo cosa che altri non vedono a pochi passi..distinti saluti.
4 ottobre 2010 alle ore 13.29 • Mi piace • 3

Cristina Faragò con il mio titolo di zagaritana che vive a zagarise...4 ottobre 2010 alle ore 13.33
• Domenico Dragone poca cosa la frase( con il mio titolo di zagaritana che vive a zagarise.)..
una zagaritana che deve vedere e non chiudere gli occhi...e visto che dici che abiti a zagarise , ti ricordo che il depuratore serve a qualcosa, c'è una persona indagata, e lo schifo arriva al mare dove tutti i cittadini devono andare..e se tutti gli enti preposti farebbero il loro dovere queste cose non succederebbero....non basta prendere lo stipendio senza fare nulla...o cercando di nascondere il tutto, foto e video e articoli parlano chiaro...sei sei una zagaritana fallo fino in fondo...inizia a denunciare quello che non funziona, lo sai che una struttura per essere abitata deve avere il certificato di agibilità o abitabilità lo sai che ho fatto regolare richiesta e protocollata al capo dei vigili di Zagarise...almeno lui ha risposto raggirando l'ostacolo all'ufficio tecnico...
Io adesso ti chiedo da cittadino Italiano mettete a ....

martedì 10 febbraio 2015

Saverio Loiero è il nuovo assessore alle attività economiche del comune di Catanzaro. Assieme all'ex sindaco di Simeri Crichi anche Filippo Mancuso e Gianmarco Plastino

I tre componenti che si aggiungono a rinforzare l'azione amministrativa sono Filippo Mancuso, con delega al patrimonio e agli affari generali, Saverio Loiero alle attività economiche, a Gianmarco Plastino ai lavori pubblici. 

 Come con molto anticipo avevamo pronosticato  anche sul blog l'inserimenti di Saverio Loiero ex sindaco di Simeri Crichi nel nuovo esecutivo al comune di Catanzaro. Una scelta politica, e non del sindaco sergio Abramo, ma fortemente caldeggiata da Mimmo Tallini. Il perchè lo si legge consultando i risultati delle scorse elezioni regionali, del 23 novembre 2014. Loiero è residente a Simeri Crichi, comune dove Tallini ha collezionato 411 voti sui 505 totali assegnati a Forza Italia. E se si paragonano al fatto che gli elettori sono stati poco più di duemila si comprende che Tallini si è garantito il 20% dei voti complessivi, da solo. E i 411 voti fanno ancora più rumore se si pensa che il Pd, dominatore assoluto delle elezioni, ha conquistato in totale 449 voti. E allora non serve mica spiegare ai cittadini più di tanto la scelta di Loiero. Era un debito personale di Tallini e "finalmente" è stato saldato.
Niente rimpasto, nessuna nuova Giunta, almeno per ora, nemmeno un rimpastino. La ricetta del duo Abramo/Tallini si chiama innesto. Il sindaco di Catanzaro, infatti, ha completato, con la nomina di tre assessori, la Giunta tecnica. In serata, a Palazzo De Nobili il primo cittadino ha firmato i decreti di nomina di Filippo Mancuso, Saverio Loiero e Gianmarco Plastino che hanno contestualmente accettato l’incarico. A Filippo Mancuso andrà la delega al patrimonio e agli affari generali, a Saverio Loiero quella alle attività economiche, a Gianmarco Plastino quella ai lavori pubblici. L’assessore Giuseppe Vitale manterrà la delega alla gestione del territorio.
Il sindaco si è limitato a sottolineare la ....

lunedì 9 febbraio 2015

Sersale: Aveva trasformato la sua abitazione in una vera serra provvista di ogni confort per coltivare hascisc Arrestato 52enne dalla locale stazione dei carabinieri.

Coltivava sette piante di marijuana in una serra provvista di impianto di illuminazione e climatizzazione, arrestato T:G 52enne del posto, all'interno dell'abitazione i militari hanno trovato circa 172 grammi di hascisc e due bilancini di precisione





Nell’ambito  del servizio per il controllo straordinario del territorio del comando della compagnia dei carabinieri di Sellia Marina, i militari della stazione di Sersale hanno arrestato un uomo, T.G., di 52 anni, per coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari della stazione di Sersale hanno compiuto una perquisizione nell'abitazione del cinquantaduenne dove hanno scoperto una serra, dotata di impianto di illuminazione e climatizzazione, dove .......

venerdì 6 febbraio 2015

Si spoglia in webcam ma il tutto viene registrato per essere poi ricattato. Denunciate due persone che dovranno rispondere di estorsione


Prima li fanno spogliare, poi li ricattano. Sono numerosi i casi di estorsione derivanti da raggiri on line su cui stanno lavorando gli uomini della sezione provinciale della polizia postale e delle comunicazioni di Pordenone.
Tante anche le denunce presentate nei confronti di ignoti dalle vittime delle truffe e della successione estorsione. I fascicoli sono confluiti in un’inchiesta condotta dal procuratore della Repubblica Marco Martani.
Stando a quanto ricostruito dalla polizia, i denuncianti si erano collegati a siti di social network –  che permettono ai propri iscritti di conoscere e incontrare ragazzi e ragazze a livello locale.
Nel caso specifico Una 32enne di Reggio Calabria e un 37enne di Cosenza dovranno rispondere di estorsione per aver raggirato un 35enne di Rimini. La polizia postale è riuscita a risalita alle due persone  che sui social di incontri avevano due falsi profili ma grazie alle tracce lasciate sui vari pagamenti di 220 euro e 160 euro che il malcapitato aveva già versato per evitare che il video fosse pubblicato su internet. Il video che raffigura il ragazzo viene registrato. Pertanto si denuda e compie degli atti di autoerotismo tutta questa fase viene registrata all’insaputa delle vittime.
A questo punto scatta l’estorsione; previa minaccia di diffondere il video in rete viene richiesto il pagamento di somme di denaro,gli agenti hanno cosi tracciato i pagamenti fatti con poste-pay dove per l'attivazione è necessario esibire documenti autentici Dopodichè  è stato facile arrivare ai loro indirizzi di casa e ai numeri di cellulare.Dopo i due pagamenti l'uomo continuava a ricevere pressioni per .........

giovedì 5 febbraio 2015

Racconto di Giacomino vecchio eremita che dimorava in Sila, nato a Sersale girava con la sua curiosa bisaccia dove non mancava mai la Bibbia.

Una rarissima foto di Giacomino
Giacomino l’eremita della Sila Molti forse non ne hanno mai sentito parlare, ma chi ha una certa età si ricorderà dell’eremita della Sila detto Giacomino. Il suo nome era Giacomo Talarico, ma tutti lo conoscevano come Giacomino. Era nato nel 1907 nel paese di Sersale (CZ) sulle pendici del Monte Gariglione posto sul lato orientale dell’altopiano silano. Sin da ragazzo si dedicò alla preghiera e alla penitenza ritirandosi in solitudine nelle foreste e campagne della Sila. Portava in spalla una curiosa bisaccia contenente tutti i suoi pochissimi beni tra cui una Bibbia che per acquistarla, si dice, andò a Roma a piedi. Morì nel 1976. Non conosceva la paura, il freddo, la malvagità ecc., si dice che il Signore lo aveva sempre protetto, questa persona che arrivava  spesso all'improvviso da non so dove e viveva della generosità della gente mangiava solo il necessario e se capitava di venerdì mangiava anche la carne (che per quei tempi era peccato) ma lui a chi gli diceva che era peccato rispondeva " Non è peccato quello che metti in bocca ma quello che ti esce dalla bocca (bestemmie e maldicenze) . Poi apriva la bibbia e ne leggeva un passo, commentandolo a modo suo. A quanto pare a Sersale suo paese natio con la nuova toponomastica gli sarà dedicata una strada a "Giacomino" qest'eremita di altri tempi che viveva della bontà delle persone che con gioia ma anche con curiosità l'ospitavano, per.......

mercoledì 4 febbraio 2015

Ex parroco di Belcastro rinviato a giudizio con l'infamante accusa di aver avuto rapporti sessuali con 17 minori del paese, ma di don Mastro dal 2010 non si sa dove si è rifugiato

Il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio R.M., dal 2007 al 2010 parroco della cittadina di Belcastro, nel Catanzarese, accusato di pedofilia. Accogliendo la richiesta dell'Ufficio di procura e dei legali delle parti civili (il Comune di Belcastro, nonché le famiglie delle presunte piccole vittime degli abusi, rappresentate dagli avvocati Concetta Stanizzi e Antonello Talerico) il giudice, Ilaria Tarantino, ha mandato il prete sul banco degli imputati al processo che avrà inizio il 10 aprile davanti al tribunale collegiale del capoluogo calabrese, dove sarà difeso dall'avvocato Silvano Cavarretta.
In aula sarà presente anche la Curia Arcivescovile di Crotone-Santa Severina, citata come responsabile civile - cioè come quella parte che, in caso di condanna al risarcimento dei danni, sarà obbligata in solido a pagare assieme all'imputato - dopo che lo scorso 15 dicembre il gup ha accolto la relativa richiesta delle parti offese del procedimento, ed ha invece respinto l'istanza della stessa Curia che voleva costituirsi piuttosto come parte civile.
Pesantissime le contestazioni a carico del prete, che adesso dovrà rispondere al dibattimento di violenza sessuale aggravata perché compiuta ai danni di una quindicina di minorenni, secondo le risultanze di un'inchiesta apertasi oltre tre anni fa a seguito della denuncia presentata da alcuni genitori di una delle presunte giovanissime vittime. Segnalazione cui se ne aggiunsero altre nel corso delle indagini, durante le quali i carabinieri raccolsero le dichiarazioni di decine di persone, e furono anche acquisiti con incidente probatorio - e dunque con valore di prova all'eventuale futuro processo - i racconti dei minorenni coinvolti nei presunti abusi. Quanto all'indagato, non se ne ebbero più notizie precise dal ....

martedì 3 febbraio 2015

Guardate cosa esce (quasi ogni sera) dalla centrale Edison turbogas di Simeri Crichi. Cosa fanno i nostri amministratori? intanto per l'Arpacal i valori sono nella norma.


Preoccupante foto scattata in questi giorni della centrale turbogas dell'Edison di Simeri Crichi. La foto scattata di sera quando sono più visibili i fumi che escono da più parti senza un minimo di filtraggio. Ovviamente non parliamo di vapore acqueo, ma visto il lavoro di smaltimento dei rifiuti parliamo di fumi molto nocivi per la salute quella salute dell'aria e dell’ambiente che dovrebbe essere monitorata e tutelata dall'Arpacal la quale dice che i fumi che fuoriescono dalla centrale sono tutti nella norma. Durante gli anni di monitoraggio non sono mai stati riscontrati situazioni di pericolo. I dati consultabili anche nel sito arpacal.it nella sezione ambiente dimostrano che le due centraline di rilevamento posizionate all'interno della centrale non hanno mai rilevato valori oltre la norma di ozono, ossidi di azoto e PM10. Ma basta passare la sera per vedere come la centrale spesso è totalmente avvolta in una  tetra nube che si sprigiona da più parti (come si vede molto bene nella foto) Cosa fanno i nostri amministratori oltre a intascare soldi dell'Edison? Poco o nulla si appellano alle rivelazioni fatte dall’Arpacal ente regionale amministrata dai vari politici di turno. Questo è un problema molto serio che riguarda non solo Simeri Crichi ma tutto il Comprensorio per primo Catanzaro che si trova vicinissima alla centrale, i fumi spesso si innalzano proprio verso la città lasciando ben poco all'immaginazione, si tratta di fumi nocivi! Quando sentiremo un parere del sindaco Abramo? Quando sentiremo un grido d'allarme da parte dei vari sindaci del comprensorio? Oppure pensano che sia un problema solo di Simeri Crichi? Intanto i fumi salgono, arrivano dappertutto, dobbiamo aspettare tra non molto qualche morte sospetta riconducibile a questi maledetti fumi? nel frattempo L'Arpacal continuerà a monitorare la ......