giovedì 7 gennaio 2016

Atti vandalici nel nuovo parco giochi di Sersale.Cosa si è deciso sugli 11 ragazzi? Erano veramente atti vandalici?




I post con cui il Sindaco 

ha stigmatizzato "l'uso improprio" del Parco Giochi appena inaugurato hanno sollevato un bel polverone mediatico, titillando i più bassi istinti giustizialisti, il finto moralismo, il perbenismo dei sersalesi.
Premessa d'obbligo: ogni atto, ogni abuso, contro i beni comuni va sanzionato e punito al di là di chi lo abbia commesso. Sempre se di abuso si tratta...
Nel primo post del 28 dicembre il Sindaco ha scritto: 
L'avanzato sistema di video sorveglianza che rileva e filma le presenze notturne di persone non autorizzate in atteggiamenti irriguardosi ed uso dei giochi improprio, ha filmato in maniera perfetta 11 ragazzi di Sersale, dalle ore 02.17 alle pre 02.50 circa, in atteggiamenti irriguardosi ed uso assolutamente improprio dei giochi dei nostri bambini. Gli 11 ragazzi, giunti con almeno 4 autovetture, tutti perfettamente identificati, così come le autovetture, hanno violato lo spazio ed i giochi dei bambini, salendo con i piedi sulle altalene, spingendole a grande velocità, mettendosi in numero assurdo sui dondoli e suon girelli, fumando e buttando cicche di sigaretta per terra.
Nel secondo post del 2 gennaio il tono cambia:
IO NON HO MAI PARLATO DI VANDALISMO NE' DI DANNEGGIAMENTI, ma solo di utilizzo inappropriato dei giochi per bambini da parte di adulti. Voglio ribadire, ancora una volta, che i ragazzi oggetto della mia segnalazione del 28 dicembre (CHE, PERALTRO, SI SONO IMMEDIATAMENTE SCUSATI) scorso NON HANNO POSTO IN ESSERE ALCUN ATTO DI VANDALISMO O DANNEGGIAMENTO ai giochi che sono perfettamente funzionanti e sono stati perfettamente usati dai bambini nei giorni successivi.
I due post letti insieme non possono essere passati come semplici esternazioni di un primo cittadino ma vanno letti nell'insieme dei pessimi commenti che hanno scatenato, portando ad una sorta di linciaggio mediatico dei presunti colpevoli. Al di là del deprecabile moralismo di alcuni sersalesi - che inneggiano a esemplari punizioni e non si scandalizzano se quintali di rifiuti vengono abbandonati nelle campagne - il fatto ha il merito di sollevare una questione di non poco conto: la privacy dei sersalesi!
Infatti a nostro parere, se c'è qualcuno che ha fatto un uso improprio di quell'area è proprio il Sindaco. Un uso improprio di immagini catturate dal sistema di videosorveglianza, una palese violazione del diritto alla privacy dei cittadini. L'Autorità Garante della Privacy ha stabilito che "La raccolta, la registrazione, la conservazione e, in generale, l'utilizzo di immagini configura un trattamento di dati personali (art. 4, comma 1, lett. b), del Codice)." [Provvedimento in materia di videosorveglianza - 8 aprile 2010]
Quindi a quei filmati citati dal Sindaco si.......
applicano alcuni principi che devono essere sempre rispettati che il Garante per la Privacy ha fissato:
Liceità - La videosorveglianza deve rispettare di quanto prescritto dalla legge. L'impianto dell'Area Valli Cupe rispetta tutte le disposizioni relative all'installazione di sistemi di videosorveglianza? Le informazioni in nostro possesso ci autorizzano a dire che l'impianto non è stato ancora censito presso la Prefettura di Catanzaro, che i sistemi non sono adeguatamente calibrati e non sono custoditi e protetti da un uso improprio come prevede la legge.
Principio di necessità - va escluso ogni uso superfluo e vanno evitati eccessi: ciascun sistema va conformato in modo da ridurre al minimo l'utilizzazione di informazioni personali (art. 3 del Codice). L'impianto dell'Area Valli Cupe raccoglie solo immagini relative alla sicurezza dei luoghi o riprende genericamente ogni passante nella zona? A detta degli uffici comunali, il sistema è in prova (da due anni! n.d.r.) e nell'area sono installate almeno una decina di telecamere (oltre a quelle presenti in altre aree del paese) non ancora calibrate adeguatamente: un po' troppe per la sola tutela dei beni pubblici...
Principio di proporzionalità - gli impianti di videosorveglianza possono essere attivati solo quando altre misure siano ponderatamente valutate insufficienti o inattuabili (art. 11, comma 1, lett. d) del Codice). L'impianto dell'Area Valli Cupe è necessario perché altri sistemi di protezione dei beni hanno fallito? Altri comuni hanno adottato sistemi di tutela dei parchi gioco da atti di vandalismo semplicemente predisponendo altri sistemi: se il Sindaco non vuole che il Parco sia accessibile di notte o agli adulti (che ne hanno fatto uso improprio anche di giorno!), basta chiuderlo o nominare un custode...
Principio di finalità - gli scopi perseguiti devono essere determinati, espliciti e legittimi. Ciò comporta che il Comune può perseguire solo finalità di sua pertinenza.  L'impianto dell'Area Valli Cupe è un impianto determinato, esplicito e legittimo? Il sistema non è (ancora) in uso alle forze dell'ordine e comunque le finalità dell'Ente che lo ha installato non sono di pubblica sicurezza;l'attività di videosorveglianza non è adeguatamente segnalata ai cittadini da cartelli in loco (art. 13, comma 3, del Codice); inoltre, il Comune è tenuto dalla legge ad individuare il responsabile del trattamento dei dati raccolti dal sistema di videosorveglianza, le sue competenze e le modalità di accesso e conservazione dei filmati.
Ciò ci conduce a dire che l'attività posta in essere dal Sindaco é illegittima e politicamente deprecabile!
Può il Sindaco spiegarci come fa ad utilizzare un sistema di videosorveglianza non ancora operativo e regolarizzato?
L'impianto riprende indiscriminatamente chiunque e qualunque cosa: quindi il Sindaco, sostituendosi alle autorità di pubblica sicurezza, ha colto l'occasione per controllare illecitamente gli spostamenti di tutti i cittadini non coinvolti nel fatto, che hanno transitato nell'area.
Può il Sindaco spiegarci perché ha avuto accesso ad immagini che dovrebbero essere accessibili solo alle forze dell'ordine?
Senza una denuncia formale contro ignoti, le forze di polizia non possono utilizzare i filmati; o possono accedervi dietro mandato della magistratura. Il Sindaco dice che non vi è stato vandalismo, quindi non ha denunciato gli 11 ragazzi - però ha visto chi erano e dov'erano in un istante preciso della loro vita, quindi ha violato la loro privacy senza il fondato motivo che avessero commesso reati
Può il Sindaco spiegarci chi è il Responsabile del trattamento di dati protetti da privacy?
Pare addirittura che i sistemi siano immediatamente accessibili a personale non addetto, quindi siamo davanti ad una grave mancanza amministrativa e all'irresponsabilità di lasciare tali strumenti delicatissimi alla mercé di possibili cattivi utilizzatori. Chiunque frequenti il Centro di Informazione Turistica può avere accesso ai filmati e utilizzarli in modo spregiudicato per ricattare o informarsi sulla vita di tutte le persone riprese. Inoltre agli interessati non è stato permesso di avere accesso ai filmati per difendersi o acclarare le accuse.
Può il Sindaco spiegarci perché si è curato di rendere pubblico questo fatto e non altri?
La debolezza dei soggetti coinvolti ne ha fatto un facile bersaglio, soprattutto dei commentatori facebook al post del Sindaco. Fino ad oggi non ci risulta che il Sindaco abbia attaccato veementemente chi deposita rifiuti abusivamente, chi non rispetta la differenziata (compresa la ditta che spesso non raccoglie puntualmente i rifiuti), chi parcheggia in tripla fila in piazza C. Borelli, chi danneggia beni pubblici, gli adulti che usano il parco di giorno, ecc... forse perché si tratta di soggetti più rispettabili e potenti? O forse perché gli altri si sanno difendere e i ragazzi in questione invece no?
Nonostante siano stati ripresi abusivamente, i ragazzi si sono perfino recati in comune a chiedere scusa e a conoscere l'entità del danno che avrebbero arrecato...
La pubblicazione di quei post mette in evidenza lo stile di doppia moralità e doppiopesismo del Sindaco e degli accoliti che hanno dato luogo a quell'ordalia di commenti securitari e giustizialisti.
La doppia morale di chi fustiga dei ragazzi - vivaci, ma non certo vandali (secondo quanto lui ha dichiarato) - e poi ritira ogni accusa; di chi si dice difensore della legalità e poi la viola pesantemente abusando del proprio ruolo.
Il doppio peso e le doppie misure di chi dice di voler punire sonoramente i trasgressori senza guardare se stesso: il Sindaco infatti non ha mai denunciato un imbonitore che ha recentemente raggirato commercianti e associazioni.
Rimaniamo sostenitori dell'idea che chiunque danneggi un bene pubblico va denunciato e punitoMa il Sindaco non può impunemente scandagliare ogni istante della nostra vita, non può utilizzare la videosorveglianza per i suoi deliri securitariNon possiamo permettere che questo Sindaco - o il retaggio delle sue culture politiche - trasformi Sersale in un paese di facili moralismi e di giudici ipocriti delle vite dei cittadini. Perché il linciaggio mediatico non si è scatenato dopo il caso Nigro o quelli dei deprecabili commenti all'iniziativa dell'ARCI sul tumore al seno?
Questa è la cultura dei Salvini o dei Gasparri che fanno i forti coi deboli e sono deboli coi forti. Oggi è toccato a 11 ragazzi essere ingiustamente accusati di vandalismo. Domani potrebbe toccare ad avversari politici, a comuni cittadini essere spiati e ricattati, o peggio essere messi alla gogna per un abuso di potere di chi amministra, l'abuso di osservare tutto e tutti come se fosse cosa propria.

          riceviamo e pubblichiamo                                       
Nota PRC Sersale su Atti vandalici parco giochi Sersale

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