giovedì 5 maggio 2016

Allarme spopolamento. Ecco il rapporto dell'Istat su la Calabria dove racconta che in 10 anni ha perso 178.923 abitanti. Senza validi interventi la nostra terrà sarà in futuro un deserto




Su una popolazione di 1.976.631 il saldo finale tra partenze e arriva segna un preoccupante segno meno di 70.756 presenze pari al 3,58% della popolazione totale. E' come se una città come Lamezia Terme all'improvviso sparisce dalla cartina geografica diventando deserto.Il rapporto dell'Istat sui flussi migratori in Italia dice che per quanto concerne la Calabria i dati sono molto allarmanti.La tratta più battute rimangono sempre quella Calabro- Lombarda ma anche Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Viaggi carichi di speranza di aspettativa lasciando la propria terra dove il più della volta non si farà più ritorno.Il dato allarmante dell'Istat mette la Calabria come fanalino di coda con un vero esodo mai arginato da una politica di rivalutazione di salvaguardia ma soprattutto di lavoro. I piccoli comuni muoiono lentamente ma inesorabilmente mentre i vari sindaci rimangono ben saldi alle poltrone proponendo come antidoto progetti senza futuro ma anche fotocopia con i paesi vicini, esaltandole come una vera panacea a tutti i mali ma che oltre all'entusiasmo iniziale hanno la fine segnata, ma quello che è più grave è che questi finanziamenti pubblici non recheranno alcun beneficio a lungo termine, mentre quasi nessuno pensa alla fusione con i comuni vicini per alleggerire il fardello sempre più pesante verso i sempre pochi contribuenti che pagano le tasse ma che in cambio non ricevono alcun  beneficio con una migliore qualità della vita.In Calabria negli ultimi 10 anni si sono trasferiti 108.167 persone a fronte però di 178.923 partenze con un forte segno meno mettendola tra le regioni a più alto rischio spopolamento.La Calabria antica terra dell'accoglienza non riesce a attrarre l'arrivo di stranieri e immigrati perchè oltre a una qualità di vita molto scarsa il lavoro eterno latitante nella nostra regione rimane un miraggio per i Calabresi figuriamoci per i stranieri. I nostri politici sino a oggi hanno sempre proclamato, enfatizzato finanziamenti a pioggia per........
il lavoro ma i dati parlano chiaro, nessun cambio di marcia anzi il segno meno avanza portando la regione in pochi decenni allo spopolamento di gran parte del territorio.

 Selliaracconta©2009

7 commenti:

  1. meno di 2 milioni di abitanti ma abbiamo più forestali di tutto il nord che vergogna

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  2. La colpa primaria non è dei sindaci ma della politica nazionale basterebbe un bel disegno di legge I comuni sotto i 1000 abitanti devono unirsi con altri è impensabile che nel 2016 abbiamo sindaci che amministrano comuni grandi quanto uno stabile di una città ma mangiano tanti soldini

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    1. Impossibile non concordare con lei. Una legge nazionale ma soprattutto coercitiva per la fusione tra piccoli comuni diciamo anche sotto i tremila abitanti potrebbe essere per alcuni aspetti salvifica. Finora nessun Sindaco oltre i proclami ed alcune passerelle si é seriamente impegnato per fare questo, troppi campanilismi da portare avanti. Altra misura salvifica sarebbe utilizzare bene i fondi governativi e soprattutto europei che vengono stanziati per diversi obiettivi tra i quali la creazione di occupazione. Io sono contro i finanziamenti a pioggia ma il problema non sono tanto i soldi in sé ma piuttosto il come li si usa. Con tutti i fondi che abbiamo ricevuto negli anni dovremmo essere una delle prime regioni e invece...

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  3. Lavoro per i giovani fate lavorare i giovani senza di loro addio futuro

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  4. i sindaci? basta che si mettono la fascia tricolore poi tutto il resto ma chi se ne foxxe

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  5. tutta la regione conta molto meno abitanti della sola città di Roma Eppure si scellerati di politici hanno ucciso una terra bellissima

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  6. a roma vogliono che noi emigriamo non ci tengono assolutamente a creare lavoro nel sud tanti proclami ma alla fine e fumo

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