mercoledì 28 dicembre 2016

Considerazioni dell'ex consigliere Comunale Borelli: Dopo la Riserva Naturale Regionale “Valli Cupe” è tempo di un modello di turismo integrato.

Dopo l’approvazione della Legge Regionale che istituisce la Riserva Naturale “Valli Cupe” si è levato un coro di orgoglio per l’importante riconoscimento. Un orgoglio a cui mi appartiene in toto, perché questo riconoscimento ci regala anche una notevole visibilità.
Condivido pienamente anche le parole del Sindaco quando auspica che “ogni istanza politica, economica, sociale e imprenditoriale, concorra, in termini positivi e propositivi, a rendere concrete e tangibili le tante opportunità”. Le condivido perché ora che l’approvazione della legge regionale è realtà – grazie all’unanimità di tutti i gruppi consiliari regionali – è il momento di preparare un nuovo lavoro: un’offerta turistica integrata e di qualità.Dato che si approssimano le elezioni comunali, quale migliore occasione per misurarsi sul piano della proposta programmatica. Alle ultime due consultazioni, tra le fila del centrosinistra, ho contribuito a scrivere il programma amministrativo. In entrambe le occasioni avevamo proposto una qualsiasi forma di integrazione degli sforzi pubblici e privati per garantire ai visitatori di Sersale un’offerta turistica di qualità.Infatti il turismo è un prodotto economico complesso, che integra gli “attrattori” (i canyon e le cascate), con i servizi turistici – promozione, accoglienza, guida – e con i servizi ai turisti (ristorazione, ospitalità e, più in generale, offerta culturale del territorio). In questi settori, finora, abbiamo solo scommesso sul lavoro, la professionalità e la disponibilità di giovani attori economici e di associazioni. A questi sforzi si sono aggiunti quelli di alcune realtà che hanno giovato del flusso di visitatori ma che lo hanno anche fatto crescere, in primis l’offerta gastronomica. Ma come si diceva, il turismo è fatto anche di tante altre cose: l’orario di apertura dei servizi commerciali, la viabilità e l’accessibilità dei siti e del centro abitato, la pulizia e il decoro del paese che deve fare da cornice a chi visita le nostre bellezze. E su questo dobbiamo prendere consapevolezza che a volte abbiamo visto approssimazione, carenza di programmazione, scarsa compartecipazione di tutti gli attori necessari ad un turismo di qualità. Questo tipo di “disservizi”, così come le buche per strada o le erbacce, possono diventare un pessimo biglietto da visita per Sersale. Gli sforzi dei privati sono condizione necessaria ma non sufficiente: c’è bisogno di coordinamento, di pianificazione, di scelta politica. Il ruolo dell’amministrazione non può limitarsi a interventi tampone, occasionali, dettati più da guizzi individuali che da strategie d’insieme.
Ecco perché anche a questa tornata elettorale, in termini propositivi, nel programma della mia parte politica, il centrosinistra, ci sarà la promozione di forme associative per la gestione e pianificazione del fenomeno turistico. L’idea è quella di creare un consorzio che riunisca tutti gli attori pubblici (amministrazione) e privati (associazioni, imprenditori, esercenti, commercianti, cooperative), un organo con modalità di funzionamento agili, col mandato di raccogliere dati, formulare proposte programmatiche e coinvolgere l’intera comunità nella promozione turistica di Sersale. Finché il turismo sarà solo passione di visionari o sforzo di volontari, avremo un’offerta turistica incostante, legata all’effettiva disponibilità e spirito di abnegazione di pochi. Per diventare una economia del territorio, le Valli Cupe devono creare indotto: il turista deve essere accompagnato dall’ingresso informativo al CIT, all’acquisto di pacchetti integrati visite/servizi/ricettività, deve essere registrato anche per avere contezza numerica del flusso che interessa Sersale. Coi dati si formulano politiche: bagni pubblici, sensi unici, vigili, orari dei bar, ecc.
Le politiche, non gli interventi occasionali, fanno il turismo di qualità a cui partecipano più soggetti, in un lavoro collettivo – non più l’idea di uno solo o di pochi. L’istituzione della riserva darà notevole visibilità al nostro territorio e noi dobbiamo essere pronti a soddisfare la domanda turistica sempre più variegata.Questo è il ruolo di chi si assume la responsabilità politica dell’amministrazione e, di conseguenza, della Riserva Naturale “Valli Cupe”. Questo è il compito per il consorzio o associazione del turismo locale: predisporre delle linee di intervento e strategie di promozione turistica, sottoporle all’approvazione di tutti i soggetti coinvolti e trasferirle all’amministrazione affinché diventino politiche del territorio.In questo modo Valli Cupe non saranno solo il segreto meglio custodito d’Europa, ma un’economia locale in grado di trasformare definitivamente Sersale. I cittadini devono capire che c’è bisogno di un percorso condiviso di sviluppo, non solo propaganda. Negli ultimi dieci anni abbiamo visto qualcosa, come la......
stessa promozione della Riserva, ma ora c’è bisogno di azioni e strategie.Se è vero che le “istanze locali” devono concorrere, è anche vero che le “istituzioni” devono coinvolgere e guidare il processo. Questa è la sfida che lanciamo a chi amministra Sersale, non solo incensi e allori ma concrete attività.

riceviamo e pubblichiamo                                                      

Antonio Borelli

Ex-consigliere comunale Sersale

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