mercoledì 30 novembre 2016

Ndrangheta-operazione-borderland-i-nomi-delle-48-persone-arrestate tra i quali molti nati a Catanzaro e Sersale

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di:
- associazione di tipo mafioso (sia in termini di appartenenza organica che di concorso esterno), nonché:
- estorsioni;
- violazioni in materia di armi
- illecita concorrenza con violenza o minaccia;
- esercizio abusivo del credito;
- intestazione fittizia di beni;
Gli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, con il concorso del Servizio Centrale Operativo hanno tratto in arresto 48 persone, destinatarie di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

tutti reati aggravati dalla modalità mafiose e dalla finalità di avvantaggiare l‟organizzazione criminale oggetto delle indagini. I provvedimenti hanno smantellato la potente e pericolosa cosca di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia TRAPASSO – egemone sul vasto territorio costiero a cavallo tra le provincie di Catanzaro e Crotone – e la ‘ndrina collegata dei TROPEA. Proprio la circostanza che il teatro dei fatti sia una zona di confine tra due provincie, che comprende il territorio, a spiccata vocazione turistica, dei comuni di Sellia Marina, Cropani, Botricello, Sersale, Cutro e la frazione San Leonardo di quest‟ultimo centro, ha ispirato il nome della operazione (“Borderland”), che ha preso l‟avvio da una serrata attività di sorveglianza fisica ed elettronica degli indagati da parte della Squadra Mobile di Catanzaro, coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Vincenzo Capomolla e dai Procuratori Aggiunti Dott. Vincenzo Luberto e Dott. Giovanni Bombardieri con la Supervisione del Procuratore Capo, Dott. Nicola Gratteri.

In particolare, l‟attività d‟indagine ha disvelato l‟esistenza di due distinti sodalizi mafiosi, pesantemente armati, quello dei TRAPASSO di San Leonardo di Cutro (KR) e quello dei TROPEA/TALARICO di Cropani Marina (CZ), strettamente dipendente dal primo, dediti in prevalenza all‟attività usuraria, all‟esercizio abusivo del credito, alle estorsioni, alla gestione ed al controllo delle attività economiche presenti sul territorio, soprattutto turistiche, sia direttamente che per interposizione di persone. Le investigazioni hanno dimostrato come la cosca di „ndrangheta dei TRAPASSO, capeggiata dal cinquantottenne Giovanni TRAPASSO e dai figli Leonardo, detto Nana‟ e Tommaso, rivestisse un ruolo di assoluto rilievo nel panorama delle consorterie mafiose dell‟area, operando in stretta connessione con le omologhe compagini dei GRANDE ARACRI di Cutro, dei FARAO-MARINCOLA di Cirò Marina, dei BUBBO di Petronà, dei FERRAZZO di Mesoraca e vantando solidi rapporti con le più influenti cosche della regione. Nel corso delle indagini si è assistito, inoltre, all‟ascesa criminale del clan mafioso facente capo a TROPEA Giuseppe ed allo zio TALARICO Francesco, i quali, inizialmente assoldati come “manovalanza” dal clan TRAPASSO, hanno gradualmente conquistato una propria autonomia nel territorio di Cropani Marina, soprattutto con riferimento all‟attività usuraria, seppur con l‟obbligo di rendiconto alla cosca “madre” di San Leonardo. Il potente sodalizio cutrese, invece, ha imposto il proprio autorevole controllo del territorio, oltre che attraverso una vera e propria “occupazione militare” dell‟area di riferimento, anche attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori, appartenenti sia al mondo imprenditoriale che a quello delle istituzioni.
Di seguiti i nomi degli arrestati:

Paradiso e inferno come sono al loro interno ? «Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno» Racconto (con video) da leggere e meditare

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: «Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno»
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo
dal profumo delizioso.
Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e
malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati al le loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma
poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano
accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire
l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi
manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro
sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio :
«Non capisco!»
- È semplice, - rispose Dio, - essi hanno imparato che.........

Provinciale 25 una discarica a cielo aperto.L'importante e pericolosa arteria che collega il Capoluogo con vari centri della presila (mentre aspetta i 10 milioni) si arricchisce ogni giorno di cumuli di spazzatura lungo la carreggiata nell'indifferenza dei vari politici locali

Ormai da mesi per non dire anni si discute della Provinciale 25, della sua stabilità, dei lavori di consolidamento che andrebbero fatti oltre che del curioso caso dei fondi spariti e riapparsi più volte per via dei giochini della politica. Ovviamente in questi mesi/anni nonostante le promesse è inutile dire, tanto è sotto gli occhi di tutti, come nulla sia cambiato ed evidenziare come tale importante arteria versi sempre in un grave stato di criticità anche se i primi eventi climatici avversi non hanno causato rilevanti danni se non qualche smottamento ed un bel po' di apprensione.

In questo breve "word" vorrei però parlare della Provinciale 25 da un altro punto di vista. Già in una precedente riflessione complice uno dei primi forti temporali della stagione avevo accennato al  problema ma a distanza di circa due mesi nulla è cambiato, anzi se cambiamento c'è stato è stato in peggio. Mi riferisco ovviamente al problema dei rifiuti sparsi qua e la lungo la carreggiata. 
Da Cittadino sono contento che nei  paesini della Presila nonché nel Capoluogo di Regione sia iniziata la raccolta differenziata porta a porta ma trovarsi dinnanzi a questo spettacolo credo non sia piacevole e credo faccia sorgere anche qualche preoccupazione in merito alla salvaguardia dell'ambiente ed alla tutela della salute.
Scenari simili è possibile osservarli non solo nel punto in cui è stata scattata da me la foto nei giorni scorsi-ossia nel tratto in cui c'è la "conicella"- ma lungo tutta la strada è possibile osservare sacchetti (spesso aperti) e cumuli di rifiuti di vario tipo e genere. 
Sempre da cittadino mi chiedo, visto che tali sacchetti giacciono a ridosso della carreggiata e non solo con la pioggia rischiano di invaderla, perché le Istituzioni non intervengono per risolvere il problema? Immagino che come al solito dinnanzi a problemi e responsabilità concrete ci sia il solito scarica barile ma credo che sia arrivato il momento di dire basta. La provinciale 25 sorge tra i Comuni della Presila ed il Comune di Catanzaro e fino a prova contraria è gestita dalla Provincia possibile che tra tutti questi Enti Locali non si riesca a creare una sinergia per ripulire l'intera arteria? Quanto potrebbe mai costare farlo? Ed anche qualora dovesse avere costi esorbitanti -non credo- possibile che si debba sempre guardare ai costi, al guadagno e mai all'utilità? I nostri Amministratori, e non solo, credo percorrano tale strada  giornalmente è mai possibile che a nessuno venga uno sdegno tale da farlo attivare dinnanzi ad un simile spettacolo? Da ignorante ottimista quale sono credo che possano essere coinvolte anche varie.............

martedì 29 novembre 2016

Il comune di Sersale ha privatizzato anche l'acqua Il consigliere Antonio Borrelli rassegna le dimissioni estremamente contrariato di aver affidato tutte le gestioni pubbliche comunali in mano ai privati.

Ieri sera al consiglio comunale si è proceduto ad approvare il capitolato speciale d'appalto con cui si privatizza il servizio idrico.

Abbiamo spiegato la nostra contrarietà perché:
- non è vero che è a costo zero: al privato verrà corrisposto un corrispettivo per i servizi espletati (art. 6);
- il privato può fare utile con il mini idroelettrico (art. 1);
- il privato può mettere le mani sulle nostre sorgenti (art. 1).

Continua a leggere la nostra dichiarazione comune:


L'amministrazione comunale privatizza il servizio idrico e dà la possibilità a privati di fare profitti con l idroelettrico e commerciando acqua, solo perché è stata votata da 1700 sersalesi.
E i 2477 - il 67 % dei sersalesi - che invece ha votato NO alla privatizzazione e ai profitti sull'acqua al referendum del 2011?
E i 726 che volevano l'acqua e il servizio pubblico a Sersale? Non sono VOLONTÀ POPOLARE?

Dopo questo schiaffo alla volontà dei cittadini, io non posso restare un minuto in più a legittimare una maggioranza che tutela l'interesse dei privati piuttosto che dei suoi cittadini. 
Io sto coi cittadini, l'amministrazione Torchia No. Abbiamo chiesto di sottoporre tale scelta a referendum, di acquisire nuove informazioni, di discutere dopo le elezioni questo tema, con la legittimità del voto. Ma Progetto Sersale aveva fretta di regalare ai privati un diritto dei cittadini. 
Davanti a quell'aula sorda e grigia che calpesta la volontà dei cittadini, noi non siamo più utili. 

Quando le istituzioni perdono legittimità si ritorna tra la gente. Quello è il mio ruolo: fare opposizione sociale a chiunque mercifica un bene comune.

Qui di seguito la dichiarazione in consiglio:
Nel giugno del 2011 il 67% degli aventi diritto al voto, cioè 2377 sersalesi, ha espresso chiaramente la propria volontà di dichiarare l’acqua bene comune la cui gestione DEVE essere gestita pubblicamente: il messaggio degli italiani allora fu “basta profitti sull’acqua”.
Oltre 200 persone hanno sottoscritto una proposta di legge popolare regionale nella quale si ribadisce che:
L’acqua è un bene naturale ed un diritto umano universale.
Tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili.
La gestione del servizio idrico integrato è realizzata senza finalità lucrative.
Nel luglio del 2013 questa proposta è stata condivisa all’unanimità dal consiglio comunale di Sersale, ed è perfino stata inserita nel 2015 nella carta dei servizi idrici comunale, approvata dallo stesso consiglio comunale all’unanimità.
Il 25 e 26 aprile scorsi 726 cittadini hanno chiesto che nello statuto comunale ci fosse scritto:
“l’acqua è un diritto umano e il servizio idrico è privo di rilevanza economica” 
Invece il consiglio comunale oggi approva un capitolato speciale d’appalto che non solo prevede la gestione privatistica del servizio ma addirittura concede ai privati di generare profitto dalla rete idrica comunale (che è dei cittadini) e la possibilità di captare nuove sorgenti d’acqua (che sono dei cittadini).
Nessuna amministrazione comunale ha mai avuto la faccia così tosta da......

lunedì 28 novembre 2016

Villaggio Uria La storia continua… Sono oramai da oltre 4 anni che con l'arrivo delle prime piogge il torrente spazza via la strada “virtuale” Mentre il Sindaco di Sellia Marina continua a fare il Ponzio Pilato. Ecco il video del Villaggio rimasto isolato.

Villaggio Uria “la Strada virtuale”
Arrivano le prime piogge ed il torrente spazza via come ogni anno la strada “virtuale” del Villaggio Uria.
La storia continua… Sono oramai oltre 4 anni che argomentiamo su questa strada, e, purtroppo il Sindaco di Sellia Marina Francesco Mauro, nonostante siano trascorsi oltre  anni, ancora non ha avuto la capacità, ed aggiungo “l’interesse” a dirimere questa incresciosa vicenda, a prescindere dei contenziosi giudiziari in corso con la sig.ra Fratto Battistina.
Il Sindaco, non ha inteso intervenire a ripristinare lo stato dei luoghi, ( salvi impregiudicati i diritti di causa vantati dalle parti), ma, come Ponzio Pilato ha scelto di lavarsene le mani; ora è giunto il momento di agire anche nei suoi confronti, difatti, lunedì presenterò esposto al Procuratore della Repubblica di Catanzaro dott Gratteri, affinchè si faccia luce in modo definitivo su quest’annosa vicenda.
Sembra assurdo che una comunità da anni sia costretta a passare nel letto del fiume per raggiungere la propria abitazione, del resto anche gli automezzi comunali per il ritiro dei rifiuti percorrono la medesima strada, anzi percorrevano… oggi purtroppo il villaggio è rimasto isolato, e i gli abitanti sono stati costretti a rifugiarsi in casa dei propri parenti.
A tutto ciò il Sindaco ha posto rimedio in maniera pilatesca, con un’Ordinanza di divieto di percorrenza della strada virtuale!
Mi domando, e domando al Sindaco da dove passeranno gli abitanti e gli automezzi comunali per il ritiro dei rifiuti?
E, la Regione più volte interpellata e coinvolta cos’ha fatto? Ad oggi non ha dato risposte esaustive, se non attraverso il dott Pallaria il quale ha dichiarato  “ i fondi sono accantonati in attesa che il comune presenti la progettazione”!
Come al solito il balletto dei rimbalzi che caratterizzano le nostre Istituzioni.
Oggi Lunedì,  per dare un senso a questa vicenda, come già dichiarato, sarò costretto a presentare denuncia al.........

venerdì 25 novembre 2016

I cittadini di Sersale hanno potuto sperimentare la grande attenzione che il comune mette verso il Poliambulatorio. Sterile polemiche da parte dell'opposizione e di un sindaco di un paese vicino che rivendicano meriti che non hanno.

SULLA SANITA’ A SERSALE I MERITI DI “PROGETTO SERSALE”
Negli ultimi giorni abbiamo assistito alla corsa, da parte della locale opposizione sostenuta da un sindaco di un paese vicino che non si è distinto, nell’occasione, per correttezza istituzionale e personale, a rivendicare meriti sulla imminente dotazione di alcune apparecchiature sanitarie al Poliambulatorio Asp di Sersale.

Nel corso di quasi 15 anni di amministrazione “Progetto Sersale”, i cittadini di Sersale hanno potuto sperimentare la grande attenzione e sensibilità nei confronti delle problematiche dei presidi sanitari presenti a Sersale, che si è concretizzata nei seguenti risultati: medicalizzazione h24 del 118 e nella sua sede definitiva in un immobile (ex mattatoio) ristrutturato e potenziato con finanziamenti per oltre 500.000,00 ottenuti dal Comune di Sersale; dotazione di un ambulanza con rianimazione incorporata; dotazione al Poliambulatorio di un mammografo (attualmente non in servizio anche se ci stiamo fortemente impegnando per la sua prossima riattivazione) e di un ventilatore polmonare; ristrutturazione completa del Poliambulatorio; collaborazione continua e proficua con la RSA “Padre Moscati”; disponibilità sempre assicurata, pur in assenza di obblighi, per le piccole manutenzioni da parte del personale comunale ed attenzione continua a tutte le esigenze dell’importante struttura sanitaria, così come può testimoniare il dr. Santino Scalzi, responsabile per tanti anni della struttura ed il dr. Angelo Bianchi, responsabile da pochi mesi.  
Per le dotazioni strumentali per le quali l’opposizione ed il sindaco del paese vicino cercano di rivendicare meriti (che non hanno), la nostra amministrazione, nelle persone del Vice Sindaco Michele Berlingò e dell’Assessore Giuseppe Perri, si è attivamente distinta per impegno, come emerge dalla nota prot. 0096973 del 22/11/2016 (vedi sotto), indirizzata proprio al Vice Sindaco Michele Berlingò ed all’Assessore Giuseppe Perri, con la quale il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cz, dr. Giuseppe Perri, comunica la dotazione di un “ecografo multidisciplinare di nuova generazione” ed il potenziamento delle attività ambulatoriali di chirurgia e cardiologia con l’acquisto di un “autoclave sterilizzatrice” e di una “lampada scialitica”,oltre che di “un computer per scaricare i dati e le informazioni necessarie per effettuare le refertazioni degli esami olter cardiologici”.
Un ringraziamento particolare, quindi, lo vogliamo rivolgere al-----------

giovedì 24 novembre 2016

Ecco l'elenco dei comuni del bando da 10 milioni di euro per 790 posti negli Spraar del Catanzarese. Ad ogni migrante sarà elargito un “pocket money” al giorno,da erogare sotto forma di “buoni” o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell’ospite (per schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessera, biglietti per trasporto pubblico)

La Prefettura di Catanzaro pronta a firmare nuove convenzioni. Per ogni profugo ospitato, le strutture si vedranno recapitare una diaria giornaliera di 35 euro
Scaduto nei giorni scorsi il bando di gara indetto dalla Prefettura di Catanzaro che interessa tutto il territorio provinciale e riguarda l’accoglienza dei migranti. L’Ufficio territoriale del Governo firmerà quindi nuove convenzioni per la sistemazione di 790 profughi nei cosiddetti Spraar, i centri di accoglienza di secondo livello.
Tra solidarietà e business. L’importo complessivo di tutto il bando di gara è fissato in circa 10 milioni di euro per una diaria giornaliera di 35 euro per ogni migrante ospitato all’interno della struttura. Le strutture e gli operatori che saranno individuati, saranno impegnati per un anno: dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017. “La situazione di emergenza derivante dal persistente afflusso di migranti extracomunitari – si legge nel bando di gara – determina l’esigenza di assicurare i servizi alloggiativi e di assistenza di coloro che richiedono protezione internazionale già presenti e di quanti giungeranno su questo territorio”. Per questo la Prefettura ha indetto un avviso per reperire nuove sistemazioni e per stipulare nuove convenzioni per tutto il 2017 “al fine di evitare l’interruzione dei servizi di accoglienza con conseguenti riflessi negativi sul piano dell’ordine pubblico e della sicurezza e dunque con grave pregiudizio per la collettività”.
I requisiti. Le strutture convenzionate dovranno mettere a disposizione del personale di comprovata esperienza, garantire un servizio di assistenza linguistica e culturale, servizi di assistenza,  di pulizia, la somministrazione di pasti e la fornitura di beni.
Pocket money e ricariche telefoniche. Ad ogni migrante sarà invece elargito un “pocket money” di 2,50 euro ciascuno al giorno, fino ad un massimo di 7,50 euro per nucleo familiare da erogare sotto forma di “buoni” (spendibili in strutture ed esercenti convenzionati) o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell’ospite (per schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessera, biglietti per trasporto pubblico). Il pocket money verrà erogato dalla struttura ospitante, in relazione alle effettive presenze registrate per ciascun ospite, dietro firma da parte del destinatario a riprova dell’avvenuto rilascio. Sarà erogata, tra le altre cose, anche una ............

mercoledì 23 novembre 2016

L’Acquedotto Romano di Uria serviva alla famosa città di Trischene? Dalle sue ceneri nacquero Catanzaro,Sellia, Taverna, Simeri. Importante convegno a Sersale sabato 26 novembre alla riscoperta del poco conosciuto patrimonio artistico nel nostro territorio.









L’ACQUEDOTTO ROMANO DI URIA
A servizio di quale città costiera?


Carta geografica della Calabria del cosentino
Prospero Parisio del 1592:

Nella cartografia del ‘500 e del ‘600 venivano riporti i nomi delle poleis più floride della Magna Grecia  e anche di quelle meno famose (finanche gli oppida e gli oppidula del periodo romano), sulla base delle fonti classiche e delle più o meno controverse “Chroniche” medievali, come quelle del Carbonello (XIII secolo) e di Ferrante Galas (1428), che raccontano la storia della fondazione e della distruzione di Trischene, sulla costa, alle foci dei fiumi di pliniana memoria del Semirus, dell’Arocha e del Targines.







     

                    

Carta geografica della Magna Grecia di Abramo Ortelio del 1595,
tratta dall’appendice del “Theatrum Orbis Terrarum”.

Nell’entroterra, nel luogo ove sorge Taverna , riporta  TRISCHENA.
Le frequenti incursioni saracene determinarono la distruzione di molte città , i cui abitanti furono costretti a rifugiarsi nelle colline circostanti.
Le richiamate cronache del Carbonello e del Galas raccontano la distruzione della triplice Trischene e la nascita di Catanzaro, Simeri, Sellia,Taverna
Ulrich Kahrstedt, “Die Wirtschauftinche Lage Grossgriechelands in der Kalserzeit”, in HISTORIA, 1960
INSEDIAMENTO UMANO E LA COLONIZZAZIONE DURANTE L’IMPERO
                       

Lo studioso tedesco fa un’ampia panoramica dei centri cittadini esistenti tra la seconda guerra punica ( 203 aC) e l’età imperiale, comprese le piccole comunità più o meno spopolate in età preimperiale, i villaggi resi deserti dalla guerra annibalica, i luoghi conosciuti solo attraverso le fonti, le colonie agricole.
Tra Scolacium e il Targines sono ubicati i Castra Hannibalis e i fiumi pliniani.
Alla foce dell’ Uria è ubicato un centro di colonizzazione romana, già abitato in epoca greca.
La dovizia e varietà dei ritrovamenti archeologici confermano l’esistenza  nella zona di centri abitati d’intensa animazione, che hanno resistito fino a ieri  all’edacità del tempo, all’incuria dell’uomo, ai terremoti, agli allagamenti, alle lame dei mezzi meccanici e alle razzie d’ogni tipo.
In questo fase non ci interessa partecipare all’antica diatriba sulla esistenza della città di Trischene e sul vescovato conteso tra Catanzaro e Taverna. Per certo, l’area mediana tra Locri e Crotone era popolata da splendide città al tempo della seconda colonizzazione greca e forse anche della cosiddetta colonizzazione leggendaria.
Ancora nel 1845, Luigi Grimaldi, in “Studi archeologici sulla Calabria Ultra Seconda”, discorrendo delle monete di OPPA  - della Locride, del Salento, ma anche dell’Uria distante due miglia dal Simeri – testimonia il rinvenimento di sepolcri, statue, tracce di strade a mosaico, molini all’ercolana, alla foce del fiume omonimo, ma anche a Calabricata, a Guido, alla contrada Basilicata (dove, secondo la testimonianza anche di Orazio Lupis, nel 1753 era stato scoperta una “gran fabbrica a volta di antichissima costruzione che forse era un serbatoio di acqua”).
Anche lungo il fiume Simeri, ricordava Bruno Barillari sul “Brutium” sono stati scoperti “sepolcri e avanzi di costruzioni: l’archeologo Giuseppe Castaldi, nel 1830, v’individuò ben tre archi di acquedotto romano e, presso il mare, un vecchio avello laterizio simile in tutto alla famosa tomba di Cecilia Metella, fuori le mura”.
Nel 1879, costruendosi la strada ferrata lungo il litorale ionico, in prossimità degli stessi fiumi vennero alla luce importanti reperti d’epoca greca e romana e sulla collina de La Petrizia, 4 torri d’antico laterizio.
Nell’estate del 2001, nel corso di una breve escursione, deviando dal ponte sulla strada provinciale  che dalla SS106 porta a Zagarise, a circa 4 km dalla costa di Sellia Marina, ci siamo immessi sul greto del fiume Uria, che d’estate si trasforma in una sorta di pista carrabile. A circa 2 km abbiamo avvistato una costruzione “sospetta”, qualcosa che da lontano sembrava un ponte, posto, però, in modo incongruo, longitudinalmente al corse del fiume.

Torrente URIA, a 5 km dalla costa : Archi di ponte-acquedotto romano




Sono 3 arcate di un canale, largo solo 1m, meno degli assi di un carro di 1,4 m: le caratteristiche strutturali chiariscono che non può trattarsi di una strada sopraelevata su archi.

Il manufatto appare del tutto simile ai ruderi dell’acquedotto romano del Vallone di Rovito (CS):  Cfr. foto, di Amendolara e di Spilinga.

(Acquedotto di Rovito)
                              
 


Resisteva ancora all’edacità del tempo la scaletta d’ispezione del canale, costituita da 4 pietre di fiume, lunghe e piatte,sistemate orizzontalmente a mo’ di gradini nel muro di pietrame e mattoni legati con malta calcarea.

                                                       


                                                         
Un manufatto così imponente è sfuggito per tanto tempo alla ricognizione ufficiale, forse a causa della sua ubicazione in luogo disagevole, a 4-5 Km dalla costa del Medio Ionio.
Solo nel 2010, il prof. Maurizio Paoletti, docente di archeologia classica presso l’Università della Calabria, ne fa menzione  -  per inciso e senza approfondimenti  -  nella “Bibliografia Topografica della Colonizzazione Greca in Italia” , trattando di “Sellia Marina”, ma conferma l’esistenza di un importante insediamento urbano dinanzi al torrente Uria e a breve distanza dal mare, non solo sulla base delle segnalazioni ottocentesche.
Ad una seconda visita,  nel periodo di secca dell’anno successivo, abbiamo potuto osservare  -  sempre lungo il greto del fiume  -  una gran quantità di blocchi di manufatti della stessa qualità degli archi, trascinati in basso dalle piene. La prova che si tratta di un acquedotto che convogliava le acque verso un insediamento costiero.




(greto dell’Uria)










(Resti di antico acquedotto nel torrente Uria)

Sappiamo che dopo la prima guerra punica furono dedotte nel Bruzio alcune colonie romane e latine, con funzioni politico-militari, di guarnigione e di forza di polizia.
Fu avviato lo sfruttamento intensivo del......

martedì 22 novembre 2016

Bruttissimo incidente stradale alle porte di Catanzaro coinvolte 7 auto Sul posto ambulanze e vigili del fuoco Chiusa la SS280


Grave incidente sulla SS280 nei pressi di Marcellinara all’altezza di un noto cementificio. Le auto coinvolte sono 7 e ci sarebbero alcune persone rimaste incastrate nelle rispettive auto.
Sette veicoli sono rimasti coinvolti in un incidente stradale lungo la strada dei Due mari a Marcellinara. Secondo i primi accertamenti sono 7 i feriti, di cui due gravi. L'incidente, le cui cause sono in corso di accertamento, avrebbe coinvolto diversi veicoli, ma nell'impatto una Fiat Panda si sarebbe accorciata e sarebbe finita sullo spartitraffico.

Sul posto sono intervenute alcune ambulanze del 118 e l’elisoccorso, e la polizia stradale per gli accertamenti del caso e per ripristinare la viabilità del tratto stradale, dal momento che il traffico è completamente bloccato in direzione Catanzaro. Per questo motivo è stata disposta l'uscita degli automezzi a...