martedì 31 gennaio 2017

La COOP arriva a Catanzaro ?

Circolano voci, molto attendibili, secondo le quali sarebbero imminenti i cambi delle insegne dei supermercati del Gruppo AZ S.p.A., master franchising Auchan e Sidis in Calabria.
Sebbene la notizia non trova riscontro in ambienti Coop, trova invece riscontro in quelli vicini al gruppo catanzarese. Pare, infatti, sia stato siglato un accordo di affiliazione con la Coop, e che a gennaio si procederà con il cambio delle insegne.

A conferma dell'interessamento della Coop per il gruppo calabrese ci sarebbero i contatti tenuti fra gli amministratori e dirigenti dei gruppi dal dicembre 2015, quando alcuni dirigenti Coop sono stati avvistati presso gli ufficio di via G. Da Fiore, sede del gruppo distributivo catanzarese.
Non trovano conferma, invece, le voci secondo le quali la Coop avrebbe addirittura acquisito il pacchetto di maggioranza della gruppo AZ supermercati S.p.A. Secondo queste voci, invece, la transazione prevede che il colosso della distribuzione italiana subentri nel controllo dell'AZ Supermercati S.p.A. agli storici azionisti, che tuttavia mantengono la quote di minoranza, decisi così a rinnovare il proprio impegno per lo sviluppo dell’azienda, accompagnandola anche in questa fase di ulteriore crescita.
Per la cronaca, va ricordato che in passato si era parlato di un possibile accordo tra la Coop e la Despar di San Marco Argentano (CS), altro gruppo calabrese, e anche in quella circostanza si era parlato di un imminente cambio delle insegne. Non che le voci non fossero fondate, ma poi non se ne fece nulla.
Coop è il primo distributore italiano con una quota di mercato del 18,7% (super + iper) e un fatturato di 12,5 miliardi, (bilanci 2015 delle imprese cooperative).
AZ Supermercati S.p.A. conta in Calabria 26 supermercati ad....

lunedì 30 gennaio 2017

Lo investono con l'auto non contenti lo inseguono per prenderlo a calci e pugni. I carabinieri di Sellia Marina arrestano due giovani fratelli e lo zio

Una lite tra due giovani ed un terzo uomo, poi i primi due lo investono con l’auto e, non contenti, continuano ad infierireprendendolo a calci e pugni, anche con l’aiuto di uno zio. L’aggressione è avvenuta nella notte scorsa a Cropani, nel catanzarese. La vittima è un 39enne, B.P.A.

Secondo quanto riscostruito dai Carabinieri della stazione locale e dai colleghi di Botricello e Sellia Marina, che sono intervenuti sul posto dopo una chiamata al 112, l’aggredito avrebbe affidato ad un parente dei due giovani il compito di portare al nord un ciclomotore. La lite sarebbe scoppiata dopo le contestazioni del 39enne che avrebbe lamentato come il mezzo fosse arrivato in ritardo e riportando anche alcuni danni. Avrebbe così chiesto un indennizzo, cosa che ha fatto esplodere la rabbia sfociata nella violenta aggressione.
I militari, hanno così tratto in arresto due fratelli, un 38enne (C.M.) ed un 24enne (C.G.). Lo zio, C.S., di 48 anni, è stato invece denunciato. Le accuse sono di...

venerdì 27 gennaio 2017

SP 25 la polemica alza i toni. La strada sarà riaperta entro max 2 settimane parola di Davide Zicchinella

Ancora una volta, il collega Antonio Montuoro, dimostra di avere la memoria corta e preferisce farsi prendere la mano da tentazioni propagandistiche, di supporto a imminenti campagne elettorali piuttosto che rendere merito all’impegno di un Ente che anche lui, da consigliere provinciale,
dovrebbe rappresentare e far funzionare. Perché le Province servono, eccome. Ed è stato ampiamente dimostrato anche in occasione dell’emergenza maltempo che ha creato disagi con frane e smottamenti, e peggio ancora, danneggiato tante strade fondamentali per scongiurare l’isolamento dei comuni dell’entroterra e garantire la sicurezza di tutti i cittadini della provincia”. E’ quanto afferma il consigliere provinciale, sindaco di Sellia, Davide Zicchinella. “La Strada provinciale 25, arteria fondamentale per collegare i centri della Presila al Capoluogo di Regione, sarà riaperta al traffico entro due settimane: il presidente Bruno, che è stato sul posto per controllare la situazione, si è attivato, come sempre, per arrivare in tempi stretti ad una soluzione per garantire la sicurezza e ridurre al minimo i disagi. Sono già stati stanziati interventi in somma urgenza per 350 mila euro, e dopo poche ore le ditte incaricate già lavoravano – afferma Zicchinella -. Se non ricordo male, l’ultima volta ci vollero tre mesi per vedere una ruspa in circolazione. Nel 2013, io da semplice cittadino, e il presidente Bruno da amministratore, eravamo in prima linea a manifestare per il diritto alla mobilità di migliaia di persone penalizzate dall’interruzione di quella strada su cui per anni si sono consumate false promesse e ritardi burocratici che non possono certo essere attribuiti all’amministrazione provinciale in carica. Dimentica Montuoro, ma anche i suoi colleghi di Forza Italia, che è stato il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno a comunicare e sollecitare la convocazione di un tavolo tecnico in Prefettura in seguito alla rimodulazione dei dieci milioni di euro per la riqualificazione della Sp25, è stato sempre il presidente a monitorare la situazione negli anni, ad interloquire con la Regione e a ottenere l’impegno all’anticipazione delle risorse che permetteranno, ad aprile, di appaltare i lavori per la riqualificazione definitiva della Sp 25. Perché Montuoro e i propri riferimenti amministrativi non si sono prodigati nella risoluzione del problema in tempi utili, vale a dire quando ai vertici della Regione e della Provincia c’erano amministratori della propria parte politica che non sono stato in grado nemmeno di affrontare una problematica fondamentale, resta un mistero. Sempre meglio seguire l’esempio del buon Salvini, pronti a criticare da.........

giovedì 26 gennaio 2017

In attesa che tra 7 giorni riapre la SP 25 per arrivare a Catanzaro il pericolo è sempre in agguato sulla strada provinciale per Sellia/ Crichi o su sino al bivio di "Cafarda"

SP Sellia/Crichi
Entro otto giorni la Strada provinciale 25, fondamentale arteria che collega l’entroterra presilano con il capoluogo di regione, sarà nuovamente percorribile nella massima sicurezza. Si interverrà con summa urgenza sugli importanti danni determinati dalle copiose piogge di questi giorni. È quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Provincia di Catanzaro.
Ma, soprattutto, entro il mese di aprile, l’Amministrazione guidata dal presidente Enzo Bruno avrà a disposizione i dieci milioni di euro –prosegue la nota - necessari alla sistemazione della infrastruttura provinciale il cui percorso procede di pari passo con buona parte dell’acquedotto di Santa Domenica, che serve la città di Catanzaro: le risorse sono già previste nella delibera di approvazione dei Pac approvata dalla Giunta regionale e all’attenzione del Cipe per il definitivo via libera. Ma l’impegno assunto dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, a nome del governatore Mario Oliverio è la disponibilità della Regione ad anticipare i fondi necessari per gli interventi sulla Strada provinciale 25. E’ quanto emerso nella riunione che si è appena conclusa in prefettura, a Catanzaro, convocata da sua eccellenza il prefetto Luisa Latella dopo l’incontro avuto questa mattina con il presidente della Provincia, Enzo Bruno, che ha riferito al massimo rappresentante territoriale del Governo delle criticità determinate dal maltempo degli ultimi giorni. Una situazione di emergenza che ha spinto il presidente della Provincia ha deliberare la richiesta dello stato di calamità naturale, come anticipato dallo stesso anche al presidente Mario Oliverio, con il quale Enzo Bruno ha avuto un dialogo costante per garantire gli interventi necessari alla sicurezza dei territori e dei cittadini.
All’incontro convocato dal prefetto Latella hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Sergio Abramo, accompagnato dal dirigente tecnico del Comune di Catanzaro, Rino Amato; l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno e il dirigente regionale del Settore, Pino Iritano; responsabile dell'Area di indirizzo e coordinamento U.O.A. Protezione civile, dottor Paolo Cappadona, il geologo Francesco Bruno; per la Provincia erano presenti anche il consigliere provinciale delegato alla Viabilità Francesco Severino, il dirigente provinciale del Settore Viabilità, ing. Floriano Siniscalco, i dirigenti dell’Ufficio di Ragioneria della Provincia Pino Canino, e del settore Patrimonio Pantaleone Narciso, oltre che il direttore generale Vincenzo Prenestini; per la Sorical una delegazione capeggiata dal direttore Sergio De Marco e dal responsabile di zona Tommaso La Porta; rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il questore Amalia Di Ruocco. Presenti anche il sindaco di Soveria Simeri, Amedeo Mormile, e il vice sindaco di Sellia, Salvatore Rotella.
Il presidente della Provincia ha ribadito, inoltre, di aver “autorizzato, assieme al settore Viabilità dell'Ente intermedio, interventi di somma urgenza sulla Strada provinciale 25 per ripristinare la viabilità e favorire la funzionalità dell'acquedotto di Santa Domenica che serve la città di Catanzaro dopo aver incontrato il presidente della Regione Oliverio, il dirigente regionale del settore Domenico Pallaria, e il dirigente della Protezione civile Carlo Tansi.”




La Provincia di Catanzaro, quindi, si occuperà dell’intervento finalizzato alla messa in sicurezza della Sp25 che ingloba per buona parte l’acquedotto di Santa Domenica, continuando a monitorale le situazioni di emergenza che stanno interessando il territorio e che vengono attenzionate anche in un continuo rapporto di collaborazione co........

martedì 24 gennaio 2017

SP 25 Arsanise Catanzaro chiusa. Altre strade chiuse o a rischio frane Le foto di questo terribile nubifragio

La Sp 25 è stata chiusa perchè non garantisce il minimo di sicurezza nell'attraversarla con frane e avvallamenti in più punti mentre il fiume Alli in piena fa paura. Il sindaco di Sellia Davide Zicchinella si è adoperato sin da ieri pomeriggio per monitorare le varie arterie comunicando in tempo reale le criticitàfacendo intervenire li dove era possibile i mezzi della provincia.La SP 13 Sellia Catanzaro (via Simeri Crichi) è interrotta su più punti- Una frana tra i comuni di Sorbo e Taverna impedisce il transito. Arrivano di continuo segnalazioni di frane in tutti i nostri comuni come Simeri Crichi, Soveria, nella 109 Cafarda strada chiusa, frana tra San Pietro Magisano e San Giovanni. Scuole chiuse in tutti i comuni come anche nel Capoluogo anche a causa dell'improvvisa rottura dell'acquedotto di Santa Domenica,  rimarranno chiusi tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e le scuole paritarie della città. 




 a seguire altre foto di questa violenta ondata di maltempo nel nostro Comprensorio

lunedì 23 gennaio 2017

Emergenza Maltempo: strade chiuse o piene di detriti Domani scuole chiuse in molti paesi mentre a Catanzaro saranno aperte

Strada SP 25 al limite della percorribilità si inviata a evitare di attraversarla se non per urgenza.sulla S.P. 13 che dal Bivio Arsanise arriva a Catanzaro passando per Sellia e Simeri Crichi si segnalano forti criticità. A Crichi (altezza magazzino Mosca circa) la strada è interrotta. Prima di Sellia venendo da Arsanise e dopo Sellia andando verso Simeri Crichi sono presenti diverse frane. I mezzi della provincia sono dal primo pomeriggio all'opera per arginare le varie criticità.
L'importante arteria sta resistendo ma sono molte le segnalazioni di frane o detriti che la rendono molto pericolosa.
A seguito di ulteriore messaggio di allerta meteo per possibili precipitazioni intense di Livello 3 che dovrebbe durare fino alle prime ore della mattinata di domani 24/01/2017, diramato dalla Protezione Civile regionale a Sersale come in altri centri della Presila le scuole resteranno chiuse anche domani martedi 24 gennaio mentre nel capoluogo (Catanzaro) dalle ultime notizie sembra che domani le scuole saranno aperte ma il tutto è in evoluzione la pioggia continua incessantemente a cadere da oltre 24 ore; mentre le varie pagine su facebook diventano un ottimo mezzo al servizio dei cittadini con continue segnalazioni di quest'ultimo evento calamitoso che non........

Sersale: Presentato il simbolo della lista "Rinnov@ndo Sersale" che correrà alle prossime elezioni comunali.

Presentata sabato scorso il simbolo della lista "Rinnov@ndo Sersale" che correrà alle prossime elezioni comunali di Sersale.
Il progetto alla base di questa lista nasce nel campo del centrosinistra ed è alternativo alle modalità di amministrare di Progetto Sersale a guida Salvatore Torchia. Alternativa sia nel metodo che nei contenuti.
Innanzitutto le tre linee guida nella compilazione del programma: Partecipazione, Trasparenza e Legalità.
Partecipazione intesa come coinvolgimento dei cittadini (non dei soli nostri elettori) e delle associazioni, come costante consultazione e condivisione di scelte e programmi. Un ruolo attivo dei cittadini nella cura dei beni comuni, degli spazi pubblici, dei rapporti sociali: una comunità è tale se si mette in comune risorse e si ottengono benefici insieme.
Trasparenza significa comunicare coi cittadini, rendere pubblici atti e spese, dati amministrativi. Significa rispettare le regole dell'Amministrazione Trasparente, sviluppare regolamenti e modalità di fruizione dei servizi sempre più rispondenti alle esigenze dei cittadini. Separare chi dà l'indirizzo politico dalla macchina amministrativa soprattutto per quanto riguarda appalti, gare, selezioni pubbliche.
Legalità è garanzia di corretto esercizio dell'amministrazione, con piani di intervento, regolamenti, controlli, sanzioni: dalla viabilità al piano neve, dall'edilizia al commercio ambulante, tutto deve rispondere a regole condivise che garantiscano tutti. Proprio per questa ragione tra i primi atti per rinnovare Sersale ci sarà la stipula di protocolli d'intesa con ANAC (Agenzia Nazionale Anti-Corruzione) e l'adesione ad una Stazione Unica Appaltante regionale, per garantire il comune di Sersale la qualità dei rapporti con le aziende private, per garantire la terzietà della politica nella disciplina degli appalti pubblici.
Questi tre assi sono la più immediata risposta al modello Torchia. Basti ricordare, a titolo di esempio, il "caso Nigro" - il filantropo e organizzatore di eventi che ha raggirato molti commercianti, cittadini e associazioni sersalesi un paio di anni fa. In quel caso nessun atto scritto è stato posto in essere tra Nigro e l'amministrazione (eppure tutti a Sersale dialogano col comune a mezzo protocollo!), nessuna traccia di transazioni e, quel che è peggio, nessuno si è presentato in consiglio per ascoltare come si fossero svolti i fatti. Oppure i consigli comunali desolatamente vuoti che denotano una disaffezione dei cittadini verso la politica e l'amministrazione, imputabile ad un metodo amministrativo accentratore, personalistico, poco dialogante: ne sono esempio lo "sfregio" dell'acqua pubblica o il silenzio tombale della maggioranza in tutti i consigli comunali, che danno l'idea di un uomo solo al comando.
Siccome in consiglio si discute degli interessi dei cittadini, noi vogliamo che i cittadini tornino in consiglio.
Con queste linee guida abbiamo anche declinato il programma amministrativo: gestire in economia i servizi e restituire ai cittadini un po' di dignità. Non ci proponiamo di salvare il mondo, né di fare promesse che non possiamo mantenere, ma solo di rinnovare il modo di concepire il servizio pubblico e il modo di gestirlo.
In questi anni il servizio si è sempre detto che le risorse sono scarse e che meglio di così non si può fare, perciò è meglio esternalizzare e affidare ai privati. A questo modello Torchia noi opponiamo invece la gestione in house dei servizi locali come scuolabus, acqua, rifiuti, manutenzioni.
Una gestione pubblica ci permette di recuperare risorse che intendiamo utilizzare o per abbassare le tariffe o per coinvolgere i cittadini nella gestione dei servizi con short list di merito (quello che una volta erano i turni di lavoro), laddove possibile.
In questo modo intendiamo restituire ai cittadini la dignità di poter pagare le bollette (in costante aumento), di ricevere un servizio efficiente e possibilmente anche di beneficiare di piccole occasioni di lavoro. La nostra idea è capovolgere il paradigma di Progetto Sersale "costi pubblici, benefici privati" con "gestiamo insieme, beneficiamo tutti".
Questo progetto nasce da cinque anni di opposizione puntuale, attenta, intransigente da parte dei consiglieri comunali Francesco Perri, Rosario Mungo e Antonio Borelli. In questi anni abbiamo acquisito le informazioni necessarie per scrivere un programma e per smascherare il modello personalistico di Torchia.
A questo modello opponiamo l'albero al centro del simbolo della lista:
Un albero testimonia di un ambiente fertile come è la comunità di Sersale ed è esso stesso simbolo del territorio. Ma quell'albero ha un fusto che è fatto di uomini, tanti, diversi che sorreggono una chioma che è fatta di mani. Noi puntiamo a quelle mani: ogni cittadino deve dare il suo contributo, deve lasciare la sua impronta nella vita della comunità. Proprio come un albero vive nell'insieme perché ha radici profonde come le nostre idee politiche, ha un tronco forte come l'impegno degli uomini, e foglie che trasformano l'energia della gente in nutrimento per la comunità.
Con questo spirito ci accingiamo a proporre un......

giovedì 19 gennaio 2017

35 imprenditori arrestati per Ndrangheta dalla DDA di Catanzaro coordinata da Nicola Gratteri.


Controllavano appalti in mezza Calabria

Sequestrate anche 54 importanti società, molte anche a Roma. Indagati anche funzionari. Tra le accuse associazione di tipo mafioso


Le opere pubbliche erano cosa loro. Poco importa quale fosse la stazione appaltante. Nella piana di Gioia Tauro, a Cosenza, nell'alto Tirreno cosentino è stata la 'ndrangheta ad aggiudicarsi i più importanti e remunerativi appalti pubblici messi a gara grazie a imprenditori compiacenti. Lo hanno scoperto le Dda di Reggio Calabria e Catanzaro, che per questo motivo hanno ordinato il fermo di 35 imprenditori, considerati punto di riferimento per i clan Piromalli di Gioia Tauro, Muto dell'alto tirreno cosentino e Lanzino-Ruà di Cosenza.

Contro di loro, le accuse sono pesantissime. Per i magistrati, sono tutti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso in atti pubblici. Sotto sequestro sono finite 54 importanti società, molte delle quali con sede a Roma, mentre sul registro degli indagati sono stati iscritti funzionari e dirigenti di diverse stazioni appaltanti che avrebbero agevolato le imprese dei clan.

Ad emergere è un quadro devastante dell'imprenditoria calabrese, ricostruito con un'indagine minuziosa dagli specialisti del Gico della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e Cosenza. Due i filoni riuniti nella maxi-operazione. Il primo, coordinato dalla Dda di Reggio Calabria retta da Federico Cafiero de Raho, ha permesso di accertare come fra il 2012 e il 2015 il potentissimo clan Piromalli, grazie ad un noto gruppo imprenditoriale, abbia messo le mani su 27 gare, aggiudicandosi i più importanti lavori pubblici nell'area della Piana di Gioia Tauro.

"Si sono aggiudicati appalti nei settori più diversi e con la copertura delle società più diverse. Si tratta in larga parte di imprese calabresi, ma ci sono anche importanti realtà del centro-nord Italia" dice il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho.

Il metodo però - spiega il magistrato - era sempre lo stesso. "Nella maggior parte dei casi si creava un vero e proprio cartello di imprese, spesso riunite in associazione temporanea, che quando si presentano ad una gara presentano le offerte in bianco. Poi chi di dovere si occupa di riempirle in modo che il cartello si aggiudichi i lavori". Ecco perché - lascia intendere il procuratore -   i fermi eseguiti oggi non sono che una parte di un'indagine più ampia mirata a ricostruire l'infezione che ha contaminato l'economia della provincia tirrenica reggina.

Un metodo molto simile veniva utilizzato dagli imprenditori dei clan della provincia tirrenica catanzarese e del cosentino, ha scoperto la Dda di Catanzaro coordinata da Nicola Gratteri. "Questa è una costola dell'indagine sul clan Muto di Cetraro eseguita a luglio" spiega il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri.

All'epoca, in manette era finito il capoclan Franco Muto, insieme a molti dei suoi luogotenenti. A prendere le redini è stata la moglie, Angelina Corsanto, che per conto del......