sabato 18 novembre 2017

Il Parco Nazionale della Sila dopo la prestigiosa Bandiera Verde ora punta a sito Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Il Parco Nazionale della Sila sta rilanciando in questi giorni la sua candidatura a Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco. 
A questo proposito il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha voluto assicurare il suo appoggio rimarcando come «il fatto che il Parco Nazionale della Sila sia uno dei gioielli della nostra splendida regione noi calabresi già lo sappiamo. Ma questa conoscenza va diffusa nel resto del mondo e, con questo in mente, per il Parco riuscire ad ottenere il riconoscimento come Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco sarebbe l’equivalente di una ‘promozione’ in serie A. Questo richiede un lavoro di squadra e la Presidenza della Regione Calabria è pronta a scendere in campo».

Ha proseguito poi notando come «bisogna riconoscere in questo senso l’ottimo lavoro svolto dalla Dirigenza del Parco in termini sia di conservazione delle aree naturali protette che di comunicazione. Ma bisogna continuare a lavorare in questo solco per poter ulteriormente incentivare lo sviluppo del turismo e per far crescere in maniera sempre più ecosostenibile un territorio che, a differenza di altre aree protette, è ancora ‘vivo’ e vissuto, con una vasta popolazione residente all’interno dei suoi confini».«In questo senso, il riconoscimento rappresenterebbe un tassello importante.

Con votazione unanime del comitato esaminatore, il Parco Nazionale della Sila è stato scelto come vincitore della XVaedizione della ‘Bandiera Verde Agricoltura’ della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori).
Il prestigioso premio nazionale è stato assegnato giorno 10 novembre scorso nel corso di una cerimonia tenutasi a Roma in Campidoglio, nell’ambito delle iniziative strategiche “extra-aziendali”, sezione “Agri-park”, ossia quelle “riferibili al settore delle aree naturali protette”.
È un ulteriore riconoscimento del valore delle tante iniziative intraprese dal Parco: basta ricordare anche solo il lavoro fatto finora per il Bio-Distretto; il monitoraggio delle specie selvatiche; le azioni nell’ambito del progetto europeo ‘Let’s clean up’; l’Arboreto del Parco; il supporto a ‘Fattorie Aperte’; il PLL ‘SiLavoro’; l’aver portato ad esporre in fiere internazionali B2B come la Biofach di Norimberga o TuttoFood di Milano i produttori locali; l’aver redatto un Piano di Marketing Integrato per le aree protette dell’intera Calabria.Ora il Parco, nelle parole del suo Direttore f.f., il dott. Giuseppe Luzzi, sta anche «rilanciando la candidatura a ‘Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO’. Abbiamo lavorato per superare le criticità riscontrate in sede di valutazione e siamo ora pronti a riprendere il percorso. Siamo grati alla CIA per l’appoggio che ci ha garantito a questo proposito e siamo certi che il riconoscimento porterebbe benefici incommensurabili al nostro territorio, sia in termini di sviluppo ecosostenibile che di protezione della natura e dei paesaggi».
La ‘Bandiera Verde’ è un marchio di riconoscimento, nato nel 2003, attraverso il quale si intendono premiare aziende agricole, enti locali, associazioni, comuni, scuole e personalità che si sono particolarmente distinti nelle azioni e politiche svolte a favore dell’agricoltura, dell’ambiente, dello sviluppo territoriale, nonché di........
progetti didattici e di welfare relativi ad una migliore conoscenza del mondo agricolo, alla tutela dell’ambiente, della storia e dell’economia delle aree rurali.
Stiamo lavorando sodo da tanto tempo al fine di incentivare lo sviluppo eco-sostenibile dell’altopiano e dell’area protetta, ma al contempo di tutta la regione, e vedere che i nostri sforzi non passano inosservati ci spinge a moltiplicarli ancora di più.

                                                                  Sellia racconta il Comprensorio

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