sabato 9 dicembre 2017

Allarme cinghiali nella Presila si teme che molti siano affetti da tubercolosi

Si teme un’epidemia di tubercolosi nella vasta popolazione di cinghiali che prospera nei boschi e nelle campagne A far scattare l’allarme, l’esito delle analisi di rito effettuate dal competente
dipartimento dell’Azienza sanitaria provinciale sulle carni degli animali abbattuti dalle squadre di “cinghialai” attive in varie zone della provincia. Un fronte, questo, in realtà già caldo a seguito dei numerosi casi riscontrati in provincia di Catanzaro, nella zona montana a cavallo con il Vibonese, dove la presenza dell’infezione tubercolare è stata verificata su oltre 40 carcasse di ungulati. Episodi non isolati dunque, che fanno stare in allerta consumatori abituali e cacciatori autorizzati, comunque tenuti dalla legge ad effettuare le analisi sulle carni delle loro prede. Analisi che hanno riscontrato, in almeno 3 casi, la presenza della pericolosa patologia anche nel territorio vibonese. I sindaci di Capistrano e San Nicola da Crissa hanno, infatti, emanato nei giorni scorsi due ordinanze di distruzione di carcasse di cinghiali, cacciati nei rispettivi territori di competenza. Tre in tutto (due a San Nicola da Crissa e uno a Capistrano), come detto, gli animali risultati affetti da tubercolosi, patologia trasmissibile all’uomo attraverso il contatto diretto con l’animale o il consumo di carne cruda o poco cotta. Senza dimenticare  la grave situazione che riguarda i danni da fauna selvatica, in modo particolare da cinghiali che stanno devastando il territorio calabrese e vibonese in particolare. Da diversi anni sono stati convocati tavoli e riunioni, durante i quali gli interventi promessi non hanno mai visto applicazione nella realtà.
Allo stesso tempo le campagne di ripopolamento e immissione, soprattutto di cinghiali di specie alloctone che hanno grandi dimensioni e una prolificità elevata, hanno portato all’aumento del loro numero e alla distruzione e occupazione di quanto da essi incontrato. I cinghiali distruggono campi di ortaggi e soprattutto vigneti, con danni consistenti per gli impianti e le produzioni di pregio calabresi.
A tutto ciò si aggiunge la.......
A seguire l'articolo di giornale tratto dalla Gazzetta del Sud sull'avvistamento di una mandria di cinghiali tra i comuni di Zagarise e Albi. 
 problematica sanitaria: diversi capi abbattuti sono risultati affetti da tubercolosi, in base a quanto accertato dai servizi veterinari. Il cinghiale è un animale selvatico, in continuo movimento, la diffusione della malattia rappresenterebbe una catastrofe per il settore zootecnico regionale. Gli interventi messi finora in campo dalla Regione Calabria con il  solo controllo, sono stati vani e non sufficienti per un problema che sta assumendo dimensioni notevoli ed è fuori controllo. 

                                    Sellia racconta il Comprensorio

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