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mercoledì 27 dicembre 2017

Commovente lettera a Babbo Natale scritta da un bambino del catanzarese di soli 7 anni,che non chiede dei giocattoli ma una medicina per far guarire la sua cuginetta

 Si chiama Agostino, ha solo 7 anni, e ha conquistato l’attenzione delle cronache locali per aver scritto una lettera a Babbo Natale in cui non chiedeva giocattoli o videogiochi, ma una medicina che facesse guarire la sua adorata cuginetta Marica.

Quest’anno per Natale invece dei soliti auguri voglio raccontarvi una storia speciale – ha spiegato il sindaco Sacco - che colpisce dritta al cuore, una storia che forse può riaccendere in noi il vero spirito natalizio. Qualche giorno fa sui giornali è apparsa una lettera a Babbo Natale scritta da un bambino di soli 7 anni, il suo nome è Agostino. È un bambino di Squillace che frequenta la seconda classe della scuola Primaria di Roccelletta. Nella sua lettera non chiedeva giocattoli a Babbo Natale, almeno non solo quelli. Agostino chiedeva una medicina che facesse guarire la sua adorata cuginetta Marica, affetta da una brutta malattia che le condiziona la vita, una malattia che ne limita in maniera importante i movimenti, la respirazione e l’autonomia ma che vi assicuro non intacca minimamente il suo spirito e la splendida anima”.
“Quando ho letto questa letterina - conclude il sindaco Sacco - mi sono commossa e non potevo non incontrare e ringraziare, insieme all’Amministrazione Comunale, questi due angeli che nei giorni della corsa sfrenata ai regali ci hanno obbligati a fermarci a riflettere ed a ricordare che Natale non è ................
consumismo, Natale è AmoreCalore e Speranza”.

Il 23 dicembre, antivigilia di Natale, il sindaco di BorgiaElisabeth Sacco con tanto di fascia per rendere ancora più solenne il momento, ha voluto incontrare e consegnare la propria lettera al piccolo Agostino, circondato dalla sua famiglia e soprattutto dalla cuginetta Marica, per sottolineare il valore di un gesto apparentemente semplice, ma che nella sua autentica spontaneità sollecita la comunità una riflessione sul recupero dei valori più profondi del Natale: prima di tutto amore incondizionato.

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