lunedì 30 aprile 2018

Regione Calabria finanziamento di 15 milioni di euro per l'illuminazione pubblica a 104 comuni e unione dei comuni



È stato approvato il finanziamento di un primo gruppo di 104 Comuni per Linea 2 dell’avviso a sostegno di interventi per l’efficientamento delle reti illuminazione pubblica per un importo complessivo di 15 milioni di euro”. Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “Con decreto dirigenziale n.4034 del 27 aprile 2018 – prosegue il comunicato – la Regione ha approvato la graduatoria relativa alla Seconda Linea dell’avviso rivolto ai Comuni e alle unioni di Comuni per incentivare l’adozione di soluzioni tecnologiche ad alta efficienza per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica. Viene immediatamente finanziato, così, un primo gruppo di 104 Comuni fino ad esaurimento dell’attuale dotazione finanziaria della Linea 2 che è pari a 15 milioni di euro e viene approvato, altresì, il relativo schema di convenzione che regola i rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti beneficiari”. “Prosegue il nostro impegno al fianco dei comuni calabresi – ha dichiarato il presidente della Regione, Mario Oliverio – nel campo della riorganizzazione dei servizi territoriali e in materia ambientale. Con 15 milioni di euro siamo pronti a finanziare immediatamente ben 104 amministrazioni locali per sostenere interventi volti all’efficientamento e all’ammodernamento della rete di illuminazione pubblica con significativi vantaggi in termini di risparmio energetico oltre che capaci di incidere positivamente sull’innalzamento della qualità della vita delle comunità di riferimento. Ma la nostra azione, caratterizzata anche da attività di accompagnamento e dialogo per semplificare gli aspetti procedurali e consentire la più ampia partecipazione di tutto il territorio, non si ferma qui. Stiamo provvedendo infatti, ad incrementare ulteriormente le risorse per procedere allo scorrimento, in tempi brevi, della graduatoria. Partecipiamo tutti insieme alla costruzione di una Calabria che cresce, in linea con gli standard europei, e capace di promuovere il progresso nel rispetto delle norme ambientali e di civiltà”. “All’esito della valutazione delle istanze da parte della Commissione appositamente nominata – è detto ancora nel comunicato – sono risultate ammissibili 257 domande di ammissione a contributo sul totale delle 289 pervenute. La valutazione prevista dall’avviso è avvenuta a graduatoria, con un punteggio minimo per l’ammissione a contributo pari a 60 punti. Alla luce dell’ampia partecipazione da parte dei comuni calabresi e della qualità delle proposte progettuali sono state già avviate, infatti, le procedure necessarie ad incrementare in maniera consistente le risorse disponibili sulla linea. Si procederà quindi, a breve, ad uno scorrimento della graduatoria che consentirà di finanziare un significativo numero di istanze presentate dai Comuni risultati ammissibili. La Seconda Linea di intervento del bando, distinto in due differenti Linee sulla scorta del modello organizzativo e gestionale prescelto dai beneficiari, incentiva la riduzione dei consumi energetici negli impianti di illuminazione pubblica dei Comuni che alla data di presentazione della domanda non avessero in corso affidamenti del servizio integrato di conduzione, gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica e che intendano ammodernare gli impianti stessi attraverso: un appalto pubblico di lavori, per come definito dall’art. 2 lettera ll) del D. Lgs. n. 50/2016, ovvero; l’affidamento di un appalto secondo il modello Epc (Energy performance contract) ad una Esco certificata secondo la norma Uni Cei 11352. Attualmente sono in corso di approvazione anche le graduatorie relative alla terza ed alla quarta ed ultima finestra temporale della Linea 1 dell’avviso, a sportello, che ha una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro. La prima linea, i cui termini di presentazione delle istanze sono scaduti il 17 marzo 2018 – è detto ancora nel comunicato – è rivolta ai Comuni che alla data di presentazione della domanda avessero già affidato il servizio integrato di conduzione, gestione e manutenzione degli .............

sabato 28 aprile 2018

La Guardia Costiera di Catanzaro lido e Soverato sequestrano in un supermercato oltre 20 kg di prodotti ittici scaduti. Durante i vari controlli sequestrati anche circa 50 kg di novellame privi di ogni informazione e conservati in modo precario



Proseguono le operazioni di controllo sulla filiera della pesca da parte del personale della Guardia Costiera di Soverato e Catanzaro Marina, coordinati dal Comandante, Tenente di Vascello Claudia Palusci.  Nei giorni scorsi durante l’ispezione compiuta in un supermercato di Davoli Marina, gli uomini della Guardia Costiera di Soverato, hanno sequestrato 20 Kg di prodotti ittici confezionati, posti in vendita oltre la prevista data di scadenza. Inoltre, nel corso del controllo è stato accertato anche che lo stesso esercizio commerciale teneva esposti, per la successiva vendita, altri prodotti ittici, privi delle informazioni obbligatorie al consumatore. Al titolare sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 4.667,00 euro. Nella stessa giornata, gli uomini della Guardia Costiera di Catanzaro Marina, hanno sorpreso una persona mentre vendeva novellame di sarda (bianchetto); sanzione amministrativa di 5 mila euro al venditore e 37 Kg di prodotto sequestrati. Dopo i controlli del Servizio Veterinario “Area B” di Catanzaro, il prodotto sequestrato è stato distrutto, in quanto giudicato non idoneo al consumo umano, per mancanza di informazioni relative alla tracciabilità del prodotto ittico e per essere stato esposto agli agenti atmosferici, con interruzione della catena del freddo. Nella mattinata del 23 aprile personale della Guardia Costiera di Soverato, a seguito di accertamenti, ha sottoposto a sequestro 13,5 Kg di novellame di sarda (bianchetto) stivati, per la successiva vendita, in un secchio di plastica all’interno del vano bagagli di un’autovettura. Il “venditore abusivo” ha ricevuto una sanzione amministrativa di........

venerdì 27 aprile 2018

Sersale; Gli imbrogli delle firme sull'acqua. L’opposizione consiliare ed extra consiliare continua imperterrita nella colossale campagna di disinformazione

L’opposizione consiliare ed extra consiliare continua imperterrita nella colossale campagna di disinformazione sul tema della gestione della rete idrica e fognaria e continua ad imbrogliare i sersalesi parlando di “privatizzazione del servizio idrico o dell’acqua”.
Il nostro progetto di gestione e manutenzione delle rete idrica e fognaria e dell’impianto di depurazione, come più volte ribadito in Consiglio, in assemblee pubbliche, in manifesti, in campagna elettorale, nel programma amministrativo presentato agli elettori di Sersale, che in maggioranza lo hanno approvato, nelle Linee programmatiche presentate in Consiglio Comunale il 24/7/2017, nel capitolato speciale oggetto della procedura di gara ad evidenza pubblica, non riguarda la “privatizzazione del servizio idrico o dell’acqua”, ma riguarda solo ed esclusivamente  la gestione e manutenzione delle reti e dell’impianto di depurazione.
Tale forma di gestione e manutenzione delle reti, partendo dal presupposto della impossibilità che con solo 3 operai non si può garantire la completa ed efficace manutenzione ordinaria e straordinaria di 30 chilometri di rete idrica, di 38 chilometri di rete fognaria, di un impianto di depurazione, di decine di aree verdi comunali, ha come unico obiettivo quello di avere un servizio efficiente ed efficace con risposte immediate alle esigenze dei cittadini e senza aggravio di costi e, soprattutto, A COSTO ZERO per il Comune che, anzi avrà un introito annuo di 100.000,00 euro per tutto il periodo della gestione. Questa forma di gestione, che quando sarà attuata, si rivelerà come uno dei più importanti e redditizi progetti della storia sersalese, porterà solo benefici ai cittadini ed alla comunità sia in termini di tariffe idriche che si ridurranno con certezza assoluta.
Tali forme di gestione sono presenti in molti comuni, con la sola differenza che nel nostro caso la gestione e manutenzione delle reti e dell’impianto di depurazione avverrà a COSTO ZERO per il Comune e per i cittadini che continueranno a pagare solo e soltanto il consumo idrico e avranno l’assoluta certezza di non pagare un centesimo in più di quanto fin ora pagato, anzi la quasi altrettanto assoluta certezza che vedranno, già dal primo anno, consistenti risparmi nella bolletta.   
Il tutto è scritto “NERO SU BIANCO” nel “capitolato speciale d’appalto” e nel disciplinare di gara che qualsiasi cittadino potrà consultare e che provvederemo ad inviare ad ogni cittadino che ne farà richiesta. I cittadini di Sersale potranno leggere con i propri occhi le modalità di affidamento del servizio e, soprattutto, le condizioni di affidamento dello stesso che avverrà a costo “zero”  in quanto le uniche somme che il Comune di Sersale dovrà pagare per l’espletamento di tutti i servizi elencati nell’art. 1 (oggetto dell’appalto), quali la manutenzione della idrica e fognaria, dell’impianto di depurazione e di tutto il verde pubblico, saranno solo e soltanto quelle derivanti dal “ruolo”(art. 6 corrispettivo dell’appalto), cioè le somme che in ogni caso il comune, e di conseguenza i cittadini, dovrebbe pagare per i consumi idrici al fornitore Sorical, indipendentemente dalla gestione a terzi della rete idrica e fognaria. Inoltre, il gestore dovrà pagare per la concessione delle rete un canone annuo, per tutto il periodo dell’appalto, di 100.000,00 euro (art. 8 canone di concessione).
Il Comune di Sersale rimane l’unico esclusivo titolare della potestà di determinare le tariffe (art. 4 potestà tariffaria) e tutto il servizio è garantito da polizze fidejussorie, assicurazioni e diritti di recesso da parte del Comune (artt. 16 e 17 del capitolato speciale d’appalto).
Il referendum richiesto dalla minoranza riguarda una materia (quella del servizio idrico) sulla quale la Regione Calabria sta intervenendo con la istituzione di una autorità di gestione che individuerà un unico soggetto che dovrà gestire l’intero ciclo del servizio idrico e toglierà ai comuni la competenza sulle tariffe. Questa autorità e questo soggetto gestore peseranno sulle tasche dei cittadini che ......................

giovedì 26 aprile 2018

Catanzaro la DDA sequestra Resort di lusso e tour operator da 30 milioni tra Roma e la Calabria




 Dalle prime ore della mattinata è in corso, sul territorio calabrese e a Roma, una vasta operazione di sequestro di beni, per un valore di oltre 30 milioni di euro, da parte dei militari della guardia di finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) di Roma, coordinati dal Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, e dai procuratori aggiunti Vincenzo Luberto e Vincenzo Capomolla, in esecuzione di un decreto di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda. 
Il destinatario della misura è Antonio Saraco di Badolato, interessato nella nota operazione di polizia denominata “Itaca-Freeboat”, culminata nel mese di luglio 2013 con l’arresto di 25 soggetti, ritenuti affiliati della cosca Gallace-Gallelli egemone su Guardavalle, Badolato e su tutta la fascia del Basso ionio catanzarese. 
Nell’ambito delle indagini erano emersi due episodi di estorsione compiuti da Saraco nei confronti di due imprenditori modenesi responsabili della società titolare della struttura portuale di Badolato.
Già in precedenza, a seguito delle investigazioni svolte dalle Fiamme gialle sotto la direzione della Dda di Catanzaro, parte dei beni riconducibili a Antonio Saraco erano stati oggetto di un sequestro preventivo, eseguito nel novembre del 2016. 
Successivamente, a seguito di alcuni riscontri investigativi, i Finanzieri avrebbero accertato un’ipotesi di intestazione fittizia di beni posta in essere dallo stesso Saraco e dal figlio Pasquale, avente ad oggetto una società e il relativo complesso dei beni aziendali, tra cui un conto corrente bancario. Anche questi beni sono stati oggetto di un sequestro preventivo.
Le ulteriori indagini patrimoniali condotte dai militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria/Gico di Catanzaro, con la collaborazione dello Scico di Roma, prodromiche all’emanazione del sequestro di prevenzione, hanno consentito di ricostruire un notevole complesso patrimoniale riconducibile all’imprenditore. Il valore dei beni è risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e all’attività economica svolta. 
Tra i beni sequestrati spicca un noto complesso turistico alberghiero sito nel comune di Badolato. La struttura ricettiva, che si estende su una superficie di 60mila metri quadrati, composta da un lussuoso albergo, due piscine, un ristorante e un campo sportivo, è stata edificata a partire dalla prima metà degli anni 90. Ampliata negli anni successivi, è oggi considerata un’importante meta turistica ricercata per il comfort e la modernità dei servizi offerti. Sequestrata anche la società con sede a Roma, che gestisce l’intero complesso turistico.
Gli ulteriori beni oggetto sequestrati comprendono una lussuosa villa a Roma, altre due società anch’esse con sede a Roma, esercenti rispettivamente l’attività di agenzia viaggi/tour operator e l’attività alberghiera. Una di dette società romane gestisce – in affitto – un prestigioso villaggio turistico a Parghelia, cittadina limitrofa alla rinomata Tropea, nel tratto di ............

martedì 24 aprile 2018

Avis Provinciale Catanzaro lancia, la terza edizione di: AVIS...VIENE DA DENTRO...il Dono della mia terra! Chiunque pensi di avere talento fotografico può mettersi in gioco.


Chiunque pensi di avere talento fotografico può mettersi in gioco. Avis Provinciale Catanzaro lancia, la terza edizione del suo concorso. Questa terza edizione intende promuovere un’immagine rappresentativa che sia legata alla cultura, alla società o al patrimonio paesaggistico e naturale del territorio della provincia di Catanzaro. Mari, monti, cultura, tradizione, storia, società, ambiente...sei pronto? 
Una giuria interna designerà a suo insindacabile giudizio il vincitore che riceverà in premio: una Macchina fotografica reflex digitale CANON e il suo lavoro recensito all’interno del nostro sito. Avete tempo dal 18 Marzo al 18 Giugno 2018 per proporre, attraverso il form presente sul sito www.avisprovincialecatanzaro.it, un’unica serie con assoluta libertà tematica e tecnica, che sia composta da un numero di un massimo di 3 immagini comprensiva di brevissima descrizione ovvero di una frase rappresentativa, da un testo esplicativo che susciti una particolare emozione in riferimento al tema del concorso. Ogni immagine deve essere identificata con il nome dell’autore e numerata (Es. : Mario Rossi 001). Ogni autore deve, inoltre, garantire di essere il solo ed esclusivo autore delle stesse, e ai sensi della Legge n. 633 del 22 aprile 1941 e successive modifiche (recante la disciplina del Diritto d’Autore in Italia). 


REGOLAMENTO PARTECIPAZIONE AL CONCORSO “AVIS: VIENE DA DENTRO” 
1. Soggetto promotore 
Promotore del presente concorso è Avis Provinciale Catanzaro, Contrada Profeta snc - 88050 Caraffa di Catanzaro – CZ – Codice fiscale 97023840792 
2. Soggetti destinatari 
Destinatario del concorso è ogni persona fisica senza alcun limite di età. Sono esclusi dalla partecipazione coloro che intrattengono un rapporto di collaborazione e/o dipendenza economica con l’Avis. Sono altresì esclusi i soggetti coinvolti nell’organizzazione e nella gestione del concorso. Per i partecipanti minorenni verrà richiesta apposita autorizzazione dei genitori o degli esercenti la patria potestà, qualora si renda necessario. 
3. Durata del concorso 
Dal 18 Marzo al 18 Giugno 2018. 
4. Obiettivo del concorso 
Il presente concorso viene effettuato con l’intento di sensibilizzare ai valori di volontariato ed in particolare del dono del sangue, solidarietà e senso civico, attraverso l’espressione artistica di una immagine fotografica. 
5. Modalità di partecipazione 
Dal 18 Marzo al 18 Giugno 2018, tutti coloro in possesso dei requisiti di cui al punto 2 potranno partecipare al presente concorso collegandosi al sito www.avisprovincialecatanzaro.it. Qui, nell’apposita sezione del concorso, una volta verificati i requisiti e registratisi, potrà, una volta compilato apposito form in ogni sua parte partecipare al concorso. Chi avesse difficoltà nella compilazione del form, potrà inviare una mail, all’indirizzo di posta elettronica comunicazione@avisprovincialecatanzaro.it. Chi sia impossibilitato ad inviare mail, per ogni ordine di motivo, potrà optare portando, a sue spese, fisicamente (su pen-drive o altro supporto digitale) il proprio elaborato presso la sede di Avis Provinciale Catanzaro, in contrada Profeta snc – 88050 Caraffa di Catanzaro (CZ). Tutte le immagini verranno sottoposte a moderazione da personale incaricato e, in caso fossero ritenuti idonei, saranno inseriti nella gallery predisposta nell’apposita sezione del sito, dove saranno resi visibili a chiunque. 
Ai fini della partecipazione al concorso occorre accettare integralmente il presente regolamento. 
5.1 Limiti alla partecipazione 
Ogni partecipante potrà proporre fino ad un massimo di tre (3) immgini, pena l’esclusione dal concorso. 

6. Modalità di assegnazione dei premi 
I tre contributi inviati che avranno ottenuto più voti nel corso del periodo di partecipazione, saranno sottoposti al giudizio della giuria che li valuterà sulla base dei seguenti criteri: - Creatività, originalità e enfasi; - Coerenza con i valori promossi dal progetto “Viene da Dentro...il dono della mia terra” e li ordinerà da 1 al 3: l’autore del primo contributo classificato sarà considerato il vincitore del concorso. 
La decisione della giuria avverrà entro il 15/09/2018. 1) Al nominativo vincente verrà assegnato un premio consistente in: Macchina fotografica CANON; 
2) al secondo classificato verrà assegnato un premio consistente in: Drone Parrot; 3) al terzo classificato verrà assegnato un premio consistente in: Camera GoPro 
Ciascun partecipante non potrà aggiudicarsi più di un premio. Il vincitore non può contestare il premio assegnato, né richiedere il valore corrispondente in denaro o il cambio/sostituzione per nessun motivo. Tuttavia, nel caso in cui il Promotore non sia in grado di consegnare il premio vinto, si riserva il diritto di sostituire i premi annunciati con premi di valore uguale o superiore. I vincitori non possono richiedere alcuna indennità in seguito ad eventuali danni conseguenti all’accettazione e/o all’uso del premio. 
6.1 Riserve 
I premi non attribuiti ai vincitori saranno assegnati ai nominativi di riserva in ordine di classifica degli stessi o devoluti in beneficenza. 
7. Notifica e consegna dei premi 
I candidati vincitori saranno avvisati telefonicamente, tramite email, sms o a mezzo posta/telegramma della consegna del premio attraverso una manifestazione ad hoc che vedrà nello svolgimento della serata la proclamazione dei vincitori. I vincitori che non dovessero dare accettazione alla partecipazione dalla prima notifica della candidatura alla vincita si intenderanno irreperibili e, per quanto riguarda il loro premio, si passerà allo scorrimento classifica (in ordine di classifica). Le riserve dovranno rispettare le stesse tempistiche di accettazione. In caso di accettazione dei premi e successiva mancata fruizione per cause non imputabili al Promotore il premio si intenderà comunque assegnato. Il vincitore non avrà più nulla a pretendere. 
La mancata accettazione da parte del vincitore e della riserva farà decadere il diritto al premio. L’elenco dei vincitori dell’estrazione finale sarà reso disponibile sul sito www.avisprovincialecatanzaro.it mediante pubblicazione di nome e città, indicati dal vincitore nel form di registrazione/partecipazione. I Premi verranno ritirati dai vincitori presso la sede dell’Avis Provinciale di Catanzaro. 
8. Autorizzazioni, dichiarazioni e garanzie sui contenuti. 
Con l’invio del contenuto si autorizza il promotore a pubblicarlo sul proprio sito o su altro materiale di comunicazione e a rendere fruibile al pubblico il contenuto e i relativi dati (se lo ritiene opportuno), anche dopo il termine finale del presente concorso e comunque ad utilizzare l’immagine per propri scopi sociali. L’Associazione si riserva il completo diritto di oscurare i contenuti che siano ritenuti offensivi e contrari alla morale pubblica (volgari, scene violente, attività illegali, ecc..), che violino in alcun modo i diritti di terzi presentando un contenuto diffamatorio, invadendo la privacy o violando eventuali copyright. 
Con l’invio del/i proprio/i contenuto/i i partecipanti rinunciano a................

venerdì 20 aprile 2018

Sersale; preoccupanti segni di cedimenti nella struttura sportiva polivalente incompiuta da troppo tempo.

Sull'Impianto Sportivo Polivalente, al consiglio comunale del 7 aprile 2018 il Sindaco ha spiegato che è necessario rescindere il contratto anche con la seconda ditta perché non è in grado di concludere i lavori. 
Abbiamo atteso che in questa settimana si intervenisse almeno per mettere in sicurezza l'area. Invece le immagini di qualche giorno fa, prima dell'ultimo intervento fatto per far cadere una trave pericolante, ci dicono che l'area di cantiere È APERTA E PERICOLOSA PERCHÉ ACCESSIBILE A TUTTI I FREQUENTATORI DEL CAMPO SPORTIVO. Le travi continuano a staccarsi, gli archi oscillano nonostante qualche cavo fissato per trattenerli.

Né la ditta né il comune hanno perimetrato l'area impedendo l'accesso a bambini, atleti o passanti: chiunque, per recuperare un pallone o per semplice curiosità, rischia di trovarsi sotto le travi che stanno cadendo (già sette!).
Perciò, per l'ennesima volta abbiamo scritto al responsabile del procedimento, per prevenire incidenti e tutelare la sicurezza di tutti.
Data la consueta inerzia dell'amministrazione comunale stavolta abbiamo informato anche i carabinieri.
Finora l'amministrazione Torchia ha solo tentato di nascondere la.............

mercoledì 18 aprile 2018

Calabria Verde 9 persone a processo per truffa nei boschi.



Dovranno affrontare il processo le nove persone coinvolte nell’inchiesta su Calabria Verde condotta dalla Procura di Castrovillari. Il gup ha infatti rinviato a giudizio tutti gli indagati del filone d’indagine (l’altro è di competenza della Procura di Catanzaro) di cui si sono occupati gli uomini del Nipaf del Corpo forestale dello Stato e del comando stazione di Cava di Melis sotto il coordinamento della pm Angela Continisio e del procuratore capo Eugenio Facciolla. Tra i rinviati a giudizio spicca il nome di Gaetano Pignanelli, capo di Gabinetto del governatore Mario Oliverio. Il giudice, nell’udienza preliminare, ha respinto tutte le eccezioni dei difensori, alcune delle quali tese a ottenere il trasferimento del processo a Catanzaro.
L’inchiesta è nata a seguito delle denunce di Paolo Furgiuele, ex direttore generale dell’agenzia della Regione Calabria, e a Pignanelli è contestato (così come agli altri indagati) il reato di truffa. Secondo l’ipotesi accusatoria il burocrate avrebbe sollecitato «più volte Leandro Savio (all’epoca dirigente di Calabria Verde, ndr) a istruire la pratica relativa al rilascio della concessione in favore di Marino De Luca (titolare di una ditta che si occupa del taglio boschivo, ndr), ancor prima che De Luca depositasse l’istanza di rilascio della concessione, rimproverando Savio per non averlo fatto prima». È attorno al rilascio di queste concessioni che ruota il caso. Gli indagati, secondo la Procura, avrebbero prodotto un’attestazione falsa – al ribasso – della quantità di legna presente sul territorio di Bocchigliero. Lo scopo? Quello di consentire l’affidamento diretto del taglio all’azienda di Marino De Luca, senza passare attraverso una procedura di evidenza pubblica. Il danno, per Calabria Verde, secondo l’accusa sarebbe compreso tra 113mila e 133mila euro. Pignanelli si sarebbe speso a favore della ditta due volte: prima sollecitando il rilascio della concessione, poi – dopo la sospensione delle concessioni, decisa dall’allora manager Furgiuele – convocando lo stesso Furgiuele e «intimandogli di revocare le sospensioni e indicando quale nuova responsabile dell’Ufficio 2 “Patrimonio e Servizi forestali” del distretto 5, Antonietta Caruso».
Assieme al capo di Gabinetto della presidenza della giunta regionale sono indagati Marino De Luca (titolare dell’omonima ditta boschiva), Pio Del Giudice (dipendente di Calabria Verde con mansioni di responsabile del patrimonio boschivo), Ivo Leonardo Filippelli (capo operaio di Calabria Verde), Antonietta Caruso (responsabile dell’ufficio “Patrimonio e Servizi forestali” di Calabria Verde), Leandro Savio (dirigente dell’agenzia regionale), Gennarino Magnone (agrotecnico nominato dal dg Furgiuele), Mario Caligiuri (capo struttura del dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione) e lo stesso Furgiuele. Sempre Furgiuele, assieme a Savio, è indagato anche per il reato di turbativa d’asta.
L’Azienda Calabria Verde si è costituita parte civile nel procedimento, mentre la Regione, almeno finora, no.
Centrale, nelle indagini della Procura di Castrovillari, il rapporto tra.........

martedì 17 aprile 2018

Classifica definitiva dei nuovi borghi più belli d’Italia 13 località tutte da scoprire, 2 sono in Calabria.

Con i nuovi borghi ammessi nel 2018 nel circuito dei Borghi più belli d’Italia oggi sono 282 i Comuni italiani considerati dei veri e propri gioielli storici di cui il nostro Paese può vantarsi. Sono 12 i nuovi borghi sparsi tra le regioni italiane, più uno, Esanatoglia, nelle Marche, che era uscito e ora è stato riammesso dall’associazione.
Tre dei nuovi borghi più belli d’Italia si trovano in Umbria che ora ne ospita ben 28. Si tratta di Montecchio, Monteleone di Spoleto e di Passignano sul Trasimeno. Montecchio, in provincia di Terni, è situato su un’altura che domina la valle del Tevere e conserva intatto il fascino del Medioevo con i suoi vicoletti, le piazzette, la tonalità chiara della pietra e le imponenti mura di cinta con le torri di difesa. Monteleone di Spoleto (PG) è un borgo molto antico intorno al quale sono state ritrovate delle necropoli di origine etrusca. All’interno delle sue tre cinte murarie che hanno protetto il villaggio e i suoi abitanti nel corso dei secoli sono ospitate numerose chiese. Infine, Passignano sul Trasimeno, anch’esso vicino a Perugia, è situato sulla sponda settentrionale del Lago Trasimeno. Ogni anno d’estate si svolge il Palio delle barche che attira tantissimi turisti.
Nelle vicine Marche, oltre a Esanatoglia (Macerata), c’è un nuovo borgo, Sassoferrato (AN). E con questi diventano 25 i borghi marchigiani più belli. Appollaiato sull’Appennino, il centro abitato di Sassoferrato è su due livelli, il rione Borgo a circa 300 metri e il rione Castello a 400 metri, poi il Comune si estende in una vallata in cui scorrono ben tre torrenti.
Monteleone-di-Spoleto borghi più belli Italia
Anche nel Lazio c’è una new entry, è Castel San Pietro Romano, il 18°, e si trova nei pressi della Capitale. Secondo la tradizione su questi rilevi predicò l’apostolo Pietro. Il centro storico, oltre a possedere piacevoli stradine e caratteristiche piazze, ha diversi punti panoramici da cui è possibile osservare begli scorci della Valle del Sacco nonché le prime propaggini della città di Roma.
Due nuovi borghi sono in Calabria,........

sabato 14 aprile 2018

Città di Sersale; importanti discussioni durante l'ultima seduta del consiglio comunale.

All'ultimo consiglio comunale si è discusso di bilancio, referendum comunale sulla privatizzazione del servizio idrico e avvisi di pagamento. Era talmente importante che, per garantire la partecipazione dei cittadini, la Pagina Istituzionale della 'Città di Sersale' è rimasta muta: non è stato pubblicato nemmeno l'avviso di convocazione del consiglio!

Prima di iniziare, il capogruppo di Rinnov@ndo Sersale, ha chiesto quando verranno trasmessi gli atti richiesti su Scalinata del Monte Crozze, i dati sul servizio idrico e rifiuti richiesti a dicembre, le relazioni del Direttore della Riserva (promessa al consiglio di febbraio) e quella dell'Assessore al Bilancio sull'anticipazione per il risanamento del dissesto (consiglio del 22.12.2017).

Il consiglio prevedeva l'approvazione di alcuni atti propedeutici all'approvazione del Bilancio di previsione 2018.

Innanzitutto il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Progetto Sersale ha riproposto il piano approvato l'anno scorso, solo che le opere previste allora per il 2018 slittano al 2019. L’unica novità per l’esercizio in corso è un finanziamento di 1.865.000€ per il Completamento dei collettori fognari del capoluogo e avvio funzionale dell’impianto esistente. Abbiamo chiesto come mai si deve utilizzare il finanziamento di un altro progetto per completarne uno incompiuto? 
Sappiamo che i lavori sono stati ultimati in data 06.06.2016, ma non è mai entrato in funzione a causa. Per una città come Sersale è anacronistico non avere nemmeno un depuratore funzionante nel 2018!

Successivamente, la Verifica delle aree da destinarsi ad insediamenti produttivi e il Piano delle Alienazioni: ormai da anni ripetiamo che il PIP di Borda è stato un completo fallimento. I lotti rimangono invenduti ma i cittadini stanno pagando un'indebitamento di circa 2 mln di euro!
Quindi si è proceduto all'Approvazione delle aliquote e delle tariffe dei servizi comunali: la pedissequa conferma di quanto approvato l’anno scorso, e anche il 2016, il 2015, il 2014, il 2013. Dal dissesto, l'amministrazione Torchia ha innalzato al massimo consentito le tasse e tributi comunali, ma non ha realizzato alcuna economia nell’erogazione dei servizi, in termini di efficienza ed efficacia. Si è limitata a riscuotere dai cittadini per trasferire ai privati che gestiscono tali servizi. Un dato su tutti: l'Arpacal certifica per il 2016 una raccolta differenziata ferma al 41% - dati di cui è stata richiesta copia all'amministrazione ma senza esito!

Infine il bilancio di previsione. Il voto negativo di Rinnov@ndo Sersale si spiega non solo nel merito, ma anche nella forma!
La tempistica e le modalità di adozione ci raccontano di ritardi e incompletezza nell’accesso agli atti che dovrebbero essere già a disposizione dei consiglieri comunali 20 giorni prima della data del consiglio, invece:
  • il Documento Unico di Programmazione (DUP) che è la visione dell'amministrazione sulla programmazione della spesa è stato trasmesso ai consiglieri solo 24 ore prima del consiglio, per di più con ampie sezioni vuote o che ripetevano quanto approvato l'anno scorso;
  • l’Ufficio finanziario ha attestato il deposito del bilancio il 22 marzo 2017, ma agli atti mancavano provvedimenti necessari quali la relazione del revisore.
  • Solo il 4 aprile, il presidente del consiglio ha trasmesso alcuni atti ma tra gli altri mancavano ancora il DUP e la relazione del revisore.
  • Solo in seguito a nostra richiesta, con PEC delle 23.08 del 05.04.2018, il responsabile dell’Area Finanziaria ha inviato Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, Nota Integrativa, DUP, Risultato ed Equilibri di Bilancio – atti necessari alla comprensione del bilancio
  • La relazione del revisore è stata inviata dal responsabile dell’Area Finanziaria con PEC delle 10.06 del 6 aprile, meno di 24h prima del consiglio: per di più la stessa relazione del revisore è datata 4 aprile 2018 e lo stesso revisore certifica di aver ricevuto gli schemi solo in data 23 marzo.

Cosa stiamo approvando? Un bilancio fatto in fretta e furia, violando tutte le previsioni regolamentari e di legge.
A termini di legge: gli schemi di bilancio, gli allegati e la relazione del revisore devono essere a disposizione dei consiglieri comunali almeno 20 giorni prima del termine per l’adozione fissato al 31 marzo 2017. A tal proposito ricordiamo che la giunta approva il 20 marzo, il presidente convoca il 30 marzo, gli atti (parziali) giungono il 3/5 aprile: in totale 18 giorni compresi il giorno di pubblicazione e il giorno della seduta consiliare. È vero che così fan tutti, ma qui è prassi ormai tristemente consolidata.
Pertanto il gruppo consiliare Rinnov@ndo Sersale non è stato messo in condizione di poter analizzare compiutamente e per tempo tutti i documenti di bilancio. Con quali modalità si rispetta la legalità – ovvero l’osservanza delle regole e delle leggi – in questo comune?

Nel merito: un bilancio ingessato, che muove 500, 1000 o 5000€ da un capitolo all’altro di anno in anno, mentre le grosse voci di spesa rimangono invariate. Questo ci dimostra che Progetto Sersale non programma e non opera sulla spesa per ridurre i costi a carico dei cittadini: acqua, rifiuti, illuminazione sono le voci più cospicue del bilancio ma sono più o meno le stesse da decenni, salvo gli aumenti tariffari imposti da Enel, Sorical o impianto regionale.
A cosa servono i pannelli solari se poi aumenta il consumo di energia elettrica? perché fare i depuratori se poi non si mettono in funzione? A cosa serve affidare i servizi se la qualità e il costo rimangono sempre gli stessi? Sono i numeri a parlare: gli importi per i servizi sono gli stessi da anni e la qualità è certificata al ribasso. Lo stesso revisore raccomanda di “verificare costantemente le entrate e le spese correnti adottando immediato provvedimento di riequilibrio nel caso si rivelassero eccedenti o insufficienti” – segno che il margine di manovra è ristrettissimo.


Alla fine del consiglio gli ultimi due punti all'ordine del giorno.
La richiesta di referendum consultivo comunale sulla privatizzazione del servizio idrico. Contro ogni volontà dei cittadini l'amministrazione Torchia si appresta a privatizzare l'ultimo servizio pubblico rimasto a Sersale. Eppure i sersalesi hanno sempre espresso la loro contrarietà: al referendum del 2011, raccogliendo firme per la proposta di legge regionale, chiedendo con una delibera popolare che l'acqua e il servizio idrico pubblici entrassero nello statuto comunale come diritti dei cittadini. Invece Progetto Sersale ha varato la gara d'appalto. Per questo Rinnov@ndo Sersale ha chiesto un referendum consultivo: lasciamo decidere ai cittadini se è meglio un servizio pubblico o l'ennesimo regalo ai privati. Nel bando è previsto che il privato avrà l'opportunità di installare il mini idroelettrico ai serbatoi comunali o di captare nuove sorgenti, lucrando quindi sui consumi dei cittadini.
Il sindaco si è difeso elencando le promesse di guadagni da un canone annuo di concessione e delle royalties, anche se negli ultimi anni le amministrazioni Progetto Sersale hanno preso delle cantonate colossali confidando ciecamente nella buona fede dei privati: dalla Scalinata del Monte Crozze al Polivalente, dall'appalto dell'illuminazione pubblica alle truffe del promoter di eventi Nigro. Tutti casi in cui i cittadini hanno pagato senza alcun beneficio.
L'Amministrazione Torchia ha rigettato la richiesta di referendum sostenendo che consultare i cittadini "è un costo inutile". La pessima cultura democratica di Progetto Sersale non è nuova ai sersalesi, ma dimostra la paura del sindaco di confrontarsi con la volontà popolare. Il rifiuto di indire il referendum certifica che al di là del titolo di città, Sersale non ha rispetto dei propri cittadini.

L'ultimo punto all'o.d.g. era sugli avvisi di pagamento. Un consiglio che doveva tenersi nel mese di febbraio quando fu...........

venerdì 13 aprile 2018

Catanzaro scoperte 5 case di appuntamenti in pieno centro. In 2 in manette per sfruttamento della prostituzione

L’accusa è di aver favorito la prostituzione nel centro urbano di Catanzaro sfruttando delle ragazze straniere. In due sono così finiti ai domiciliari, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo.

I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra mobile nei confronti di un 68enne, C.O.A., e un 25enne, T.A., 25enne, che in concorso e in modo continuato dovranno ora rispondere dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di locazione di immobile a scopo di esercizio di casa di prostituzione.
Gli agenti, su disposizione del Gip, hanno sequestrato preventivamente cinque abitazioni del capoluogo, riconducibili al 68enne e all’interno delle quali si svolgeva l’attività di meretricio.
Le indagini sono iniziate con un’attività di osservazione e di pedinamento che ha permesso di scoprire come le ragazze straniere esercitavano il “mestiere” proprio dentro alcune abitazioni. In un secondo momento si sono poi individuati i presunti responsabili, verificando il ruolo assunto dagli indagati nella gestione degli immobili.
Gli agenti hanno scoperto che il 68enne, noto dentista, con la complicità del 25enne, avrebbe affittato le case di sua proprietà ad alcune delle ragazze. In particolare il dentista avrebbe fornito la disponibilità dei suoi appartamenti mentre l’altro, si sarebbe occupato della sistemazione delle “clienti” e della riscossione degli introiti.
Il quadro indiziario a loro carico è avvalorato dalle dichiarazioni rese da una prostituta colombiana che, dopo aver giustificato la sua presenza in una delle abitazioni controllate, ha riferito di prostituirsi, sostenendo che il 25enne era colui che passava settimanalmente a ritirare 350 euro per l’affitto del piccolo locale.
L’attività, proseguita con intercettazione su alcuni cellulari, avrebbe fatto emergere l’entità del fenomeno, evidenziando come un notevole numero di donne fossero a conoscenza delle “case di appuntamento”.
Queste, usando il “passaparola”, contattavano direttamente i due “soci” sui cellulari, dicendosi disponibili a “lavorare” all’interno delle case ricevendo clienti.
Il 25enne accordava l’affitto degli appartamenti di proprietà del dentista a donne, molte delle quali definibili come habitué del posto e che, provenendo dalle più svariate città italiane, raggiungevano Catanzaro con la.....