sabato 14 aprile 2018

Città di Sersale; importanti discussioni durante l'ultima seduta del consiglio comunale.

All'ultimo consiglio comunale si è discusso di bilancio, referendum comunale sulla privatizzazione del servizio idrico e avvisi di pagamento. Era talmente importante che, per garantire la partecipazione dei cittadini, la Pagina Istituzionale della 'Città di Sersale' è rimasta muta: non è stato pubblicato nemmeno l'avviso di convocazione del consiglio!

Prima di iniziare, il capogruppo di Rinnov@ndo Sersale, ha chiesto quando verranno trasmessi gli atti richiesti su Scalinata del Monte Crozze, i dati sul servizio idrico e rifiuti richiesti a dicembre, le relazioni del Direttore della Riserva (promessa al consiglio di febbraio) e quella dell'Assessore al Bilancio sull'anticipazione per il risanamento del dissesto (consiglio del 22.12.2017).

Il consiglio prevedeva l'approvazione di alcuni atti propedeutici all'approvazione del Bilancio di previsione 2018.

Innanzitutto il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Progetto Sersale ha riproposto il piano approvato l'anno scorso, solo che le opere previste allora per il 2018 slittano al 2019. L’unica novità per l’esercizio in corso è un finanziamento di 1.865.000€ per il Completamento dei collettori fognari del capoluogo e avvio funzionale dell’impianto esistente. Abbiamo chiesto come mai si deve utilizzare il finanziamento di un altro progetto per completarne uno incompiuto? 
Sappiamo che i lavori sono stati ultimati in data 06.06.2016, ma non è mai entrato in funzione a causa. Per una città come Sersale è anacronistico non avere nemmeno un depuratore funzionante nel 2018!

Successivamente, la Verifica delle aree da destinarsi ad insediamenti produttivi e il Piano delle Alienazioni: ormai da anni ripetiamo che il PIP di Borda è stato un completo fallimento. I lotti rimangono invenduti ma i cittadini stanno pagando un'indebitamento di circa 2 mln di euro!
Quindi si è proceduto all'Approvazione delle aliquote e delle tariffe dei servizi comunali: la pedissequa conferma di quanto approvato l’anno scorso, e anche il 2016, il 2015, il 2014, il 2013. Dal dissesto, l'amministrazione Torchia ha innalzato al massimo consentito le tasse e tributi comunali, ma non ha realizzato alcuna economia nell’erogazione dei servizi, in termini di efficienza ed efficacia. Si è limitata a riscuotere dai cittadini per trasferire ai privati che gestiscono tali servizi. Un dato su tutti: l'Arpacal certifica per il 2016 una raccolta differenziata ferma al 41% - dati di cui è stata richiesta copia all'amministrazione ma senza esito!

Infine il bilancio di previsione. Il voto negativo di Rinnov@ndo Sersale si spiega non solo nel merito, ma anche nella forma!
La tempistica e le modalità di adozione ci raccontano di ritardi e incompletezza nell’accesso agli atti che dovrebbero essere già a disposizione dei consiglieri comunali 20 giorni prima della data del consiglio, invece:
  • il Documento Unico di Programmazione (DUP) che è la visione dell'amministrazione sulla programmazione della spesa è stato trasmesso ai consiglieri solo 24 ore prima del consiglio, per di più con ampie sezioni vuote o che ripetevano quanto approvato l'anno scorso;
  • l’Ufficio finanziario ha attestato il deposito del bilancio il 22 marzo 2017, ma agli atti mancavano provvedimenti necessari quali la relazione del revisore.
  • Solo il 4 aprile, il presidente del consiglio ha trasmesso alcuni atti ma tra gli altri mancavano ancora il DUP e la relazione del revisore.
  • Solo in seguito a nostra richiesta, con PEC delle 23.08 del 05.04.2018, il responsabile dell’Area Finanziaria ha inviato Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, Nota Integrativa, DUP, Risultato ed Equilibri di Bilancio – atti necessari alla comprensione del bilancio
  • La relazione del revisore è stata inviata dal responsabile dell’Area Finanziaria con PEC delle 10.06 del 6 aprile, meno di 24h prima del consiglio: per di più la stessa relazione del revisore è datata 4 aprile 2018 e lo stesso revisore certifica di aver ricevuto gli schemi solo in data 23 marzo.

Cosa stiamo approvando? Un bilancio fatto in fretta e furia, violando tutte le previsioni regolamentari e di legge.
A termini di legge: gli schemi di bilancio, gli allegati e la relazione del revisore devono essere a disposizione dei consiglieri comunali almeno 20 giorni prima del termine per l’adozione fissato al 31 marzo 2017. A tal proposito ricordiamo che la giunta approva il 20 marzo, il presidente convoca il 30 marzo, gli atti (parziali) giungono il 3/5 aprile: in totale 18 giorni compresi il giorno di pubblicazione e il giorno della seduta consiliare. È vero che così fan tutti, ma qui è prassi ormai tristemente consolidata.
Pertanto il gruppo consiliare Rinnov@ndo Sersale non è stato messo in condizione di poter analizzare compiutamente e per tempo tutti i documenti di bilancio. Con quali modalità si rispetta la legalità – ovvero l’osservanza delle regole e delle leggi – in questo comune?

Nel merito: un bilancio ingessato, che muove 500, 1000 o 5000€ da un capitolo all’altro di anno in anno, mentre le grosse voci di spesa rimangono invariate. Questo ci dimostra che Progetto Sersale non programma e non opera sulla spesa per ridurre i costi a carico dei cittadini: acqua, rifiuti, illuminazione sono le voci più cospicue del bilancio ma sono più o meno le stesse da decenni, salvo gli aumenti tariffari imposti da Enel, Sorical o impianto regionale.
A cosa servono i pannelli solari se poi aumenta il consumo di energia elettrica? perché fare i depuratori se poi non si mettono in funzione? A cosa serve affidare i servizi se la qualità e il costo rimangono sempre gli stessi? Sono i numeri a parlare: gli importi per i servizi sono gli stessi da anni e la qualità è certificata al ribasso. Lo stesso revisore raccomanda di “verificare costantemente le entrate e le spese correnti adottando immediato provvedimento di riequilibrio nel caso si rivelassero eccedenti o insufficienti” – segno che il margine di manovra è ristrettissimo.


Alla fine del consiglio gli ultimi due punti all'ordine del giorno.
La richiesta di referendum consultivo comunale sulla privatizzazione del servizio idrico. Contro ogni volontà dei cittadini l'amministrazione Torchia si appresta a privatizzare l'ultimo servizio pubblico rimasto a Sersale. Eppure i sersalesi hanno sempre espresso la loro contrarietà: al referendum del 2011, raccogliendo firme per la proposta di legge regionale, chiedendo con una delibera popolare che l'acqua e il servizio idrico pubblici entrassero nello statuto comunale come diritti dei cittadini. Invece Progetto Sersale ha varato la gara d'appalto. Per questo Rinnov@ndo Sersale ha chiesto un referendum consultivo: lasciamo decidere ai cittadini se è meglio un servizio pubblico o l'ennesimo regalo ai privati. Nel bando è previsto che il privato avrà l'opportunità di installare il mini idroelettrico ai serbatoi comunali o di captare nuove sorgenti, lucrando quindi sui consumi dei cittadini.
Il sindaco si è difeso elencando le promesse di guadagni da un canone annuo di concessione e delle royalties, anche se negli ultimi anni le amministrazioni Progetto Sersale hanno preso delle cantonate colossali confidando ciecamente nella buona fede dei privati: dalla Scalinata del Monte Crozze al Polivalente, dall'appalto dell'illuminazione pubblica alle truffe del promoter di eventi Nigro. Tutti casi in cui i cittadini hanno pagato senza alcun beneficio.
L'Amministrazione Torchia ha rigettato la richiesta di referendum sostenendo che consultare i cittadini "è un costo inutile". La pessima cultura democratica di Progetto Sersale non è nuova ai sersalesi, ma dimostra la paura del sindaco di confrontarsi con la volontà popolare. Il rifiuto di indire il referendum certifica che al di là del titolo di città, Sersale non ha rispetto dei propri cittadini.

L'ultimo punto all'o.d.g. era sugli avvisi di pagamento. Un consiglio che doveva tenersi nel mese di febbraio quando fu...........
richiesto da Rinnov@ndo Sersale per affrontare lo spinoso tema dei tributi 2012 inviati dall'OSL ai cittadini di Sersale. Questi tributi si sono rivelati prescritti perché inviati dopo il 1° gennaio 2018, ma i cittadini ne sono venuti a conoscenza solo dopo l'assemblea pubblica insieme a Codacons. In quella sede il sindaco ha preso l'impegno di segnalare alla giustizia contabile il danno erariale causato dal mancato introito dovuto ai ritardi della ditta concessionaria, mentre per gli anni precedenti gli uffici comunali hanno ottenuto risultati migliori ad un prezzo notevolmente minore.

riceviamo e pubblichiamo




    Movimento Rinnov@ndo Sersale

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