martedì 29 maggio 2018

Smontano un tetto in amianto senza alcuna autorizzazione 2 denuncie nel Catanzarese e sequestro di 26 pannelli di Eternit

Hanno smontato dal tetto di un edificio pannelli con amianto, per poi accantonarli al suolo, in assenza di qualsiasi abilitazione. Così il socio di una ditta di costruzioni e il privato cittadino committente dei lavori sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per aver esercitato attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

È successo a Girifalco in un cantiere edile per la riqualificazione di uno stabile destinato a civile abitazione, a San Pietro a Maida, dove i carabinieri hanno effettuato controlli nei cantieri edili. Nel corso delle attività hanno segnalato la situazione all'Ispettorato Territoriale del lavoro di Catanzaro per l'elevazione di conseguenti sanzioni amministrative e sequestrato 26 pannelli e vari....
frammenti dei pannelli.
Ma come fare per non incorrere in sanzioni smaltimento eternit?
Nella realtà del panorama italiano, dove abbondano gli espedienti e gli escamotage, è prevista una sanzione, sebbene il decreto riporti ad un altro decreto in cui si determina che la misura della sanzione è direttamente proporzionale alla metratura/quantità di eternit da smaltire.
Nella maggior parte delle situazioni il cittadino italiano ha difronte a se due possibilità, nell’eventualità che sussista un’ipotesi personale che l’eternit vada eliminato perché degradato:
  • procedere con l’autodenuncia all’ASL competente la presenza di amianto e/o nomina un responsabile. L’ASL esegue poi il sopralluogo e, se lo riterrà opportuno, obbligherà il proprietario (a sue spese) alla rimozione entro un certo numero di giorni, pena ulteriore sanzione;
  • in alternativa può incaricare privatamente un tecnico specializzato che offrirà il suo parere tecnico, e nel caso che debba essere smaltito prende consapevolezza e comincia a mettere da parte i soldi per la prossima rimozione senza incorrere in potenziali scadenze imposte. Oppure, nell’eventualità non debba essere smaltito, il cittadino ricorre all’autodenuncia e alla nomina del responsabile.
Come è facile comprendere, la scelta migliore consiste nell’affidarsi innanzitutto al parere preventivo di un tecnico, per poi in un prossimo futuro eliminare in modo definitivo l’eternit. Un processo che consente di evitare processi sanzionatori.

                                                 Sellia racconta il Comprensorio

Nessun commento:

Posta un commento

SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico