sabato 30 giugno 2018

Scoperto in Calabria l'albero più vecchio d'Europa ha ben 1230 anni

In Calabria il pino più antico d'Europa. "Italus non è solo: con lui altri testimoni millenari della nostra storia''


È IN una località che per ora deve rimanere segreta, a pochi metri dal confine con la Basilicata. Si è rifugiato su una fascia rocciosa a quasi duemila metri di quota per sfuggire alla mano dell’uomo e vivere in santa pace per oltre un millennio. Siamo in Calabria, nel Parco nazionale del Pollino, una delle aree più incontaminate d’Europa e qui, da 1230 anni quest’albero ha osservato dall’alto la natura che cambia. E' il pino loricato più antico d'Europa, scoperto dopo quattro anni di studio sul campo da Gianluca Piovesan, professore ordinario di scienze forestali all’Università della Tuscia che ha capitanato un gruppo di ricerca a cui hanno collaborato gli studiosi del Parco nazionale del Pollino e dell'Università del Salento.

"Lo abbiamo chiamato Italus in memoria del re di Enotria che governava questa regione a cavallo tra l’età del bronzo e quella del ferro – spiega Piovesan – Una delicata fase di passaggio dalla pastorizia nomade agli insediamenti agricoli". Questo highlander vegetale è alto più di dieci metri e con un diametro di 160 centimetri. Poco in confronto ad altri esemplari monumentali ma la sua età supera di quasi 200 anni il record di Adone, un pino della stessa specie scoperto nel 2016 da un team internazionale di scienziati nella regione del Pindo a confine tra..........

giovedì 28 giugno 2018

Catanzaro: condannato in primo grado all'ergastolo per omicidio viene assolto in appello per non aver commesso il fatto.

Dalla condanna in primo grado all'ergastolo, all'assoluzione in appello, con il conseguente ritorno alla libertà. É la vicenda di Franco Trovato, di 45 anni, accusato dell'assassinio di Giuseppe Chirumbolo, di 33 anni, ucciso in un agguato a Lamezia Terme la sera del 31 marzo del 2010.
    Dopo la condanna al carcere a vita decisa dalla Corte d'assise, i giudici dell'appello hanno emesso la sentenza di assoluzione per Trovato, difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Staiano, che avevano sostenuto la sua estraneità all'accusa di avere fornito appoggio logistico agli esecutori materiali dell'omicidio di Chirumbolo.
    Franco Trovato, non avendo altre pendenze con la giustizia, é stato così scarcerato.


La notizia dicembre 2016 della condanna all'ergastolo


 Due ergastoli, una condanna a 28 anni e un'assoluzione. Questa la sentenza emessa dalla Corte d'assise di Catanzaro (presidente Neri; a latere Macrì) per quatro imputati coinvolti nei fatti di sangue avvenuti fra gli anni 2005 e 2010 e accusati di aver avuto ognuno un ruolo negli omicidi ordinati dal clan Giampà.
All'ergastolo sono stati condannati Franco Trovato e Vincenzo Arcieri, 28 anni per Antonio Voci mentre Giancarlo Chirumbolo è stato assolto (così come aveva chiesto il pm). I giudici hanno quindi accolto quasi in toto le richieste del pm Elio Romano (che aveva chiesto l'ergastolo anche per Voci).
Il processo di primo grado (relativo al filone degli omicidi dell'operazione Perseo) ha riguardato l'omicidio di Pietro Pulice (trovato carbonizzato nel cofano della sua auto il 2 ottobre 2005 in contrada Crozzano, a ucciderlo sarebbe stato il pentito Savero Cappello); di Bruno Cittadino, (ucciso il 30 luglio del 2008 in via Duca D’Aosta, l’esecutore materiale sarebbe stato il pentito Francesco Vasile); di Nicola Gualtieri, “coccodrillo”, deceduto a dicembre del 2010 dopo essere stato in coma all’ospedale di Catanzaro (l’esecutore sarebbe stato il pentito Luca Piraina mentre alla guida dell’autovettura dei killer quella sera c’era, per sua stessa ammissione, il pentito Francesco Vasile) e di Giuseppe Chirumbolo (freddato la sera del 31 marzo 2010 mentre rientrava a casa in via Salvatore Miceli e anche in questo caso il killer sarebbe stato Francesco Vasile).
In Corte d'Assise si sono costituiti parte civile i familiari di Giuseppe Chirumbolo.
Gli imputati erano accusati di aver avuto ognuno un ruolo negli omicidi: Vincenzo Arcieri (accusato di aver portato sul luogo Pietro Pulice dove poi è stato ucciso); Franco Trovato (per il quale la contestazione era di aver messo a disposizione un magazzino ai killer di Giuseppe Chirumbolo); Antonio Voci (avrebbe messo a disposizione l’auto utilizzata per l’omicidio di Nicola Gualtieri); Giancarlo Chirumbolo (accusato di aver fatto uno squillo per dare il via ai killer per uccidere Bruno Cittadino).
Gli imputati erano..............

mercoledì 27 giugno 2018

L'Istat lo conferma. E' La Calabria la regione più povera D'Italia con percentuali 8 volte superiori a quello della Valle D'Aosta


Sono oltre 5 milioni, per l’esattezza 5 milioni e 58mila, le persone che nel 2017 hanno vissuto in povertà assoluta in Italia. A dirlo è l'Istat, secondo cui si tratta del valore più alto registrato dall'inizio delle serie storiche, nel 2005. Per quanto riguarda lo stesso dato riferito alle famiglie, quelle che vivono in povertà assoluta sono stimate in 1 milione e 778mila. L'incidenza della povertà assoluta è del 6,9% per le famiglie (era 6,3% nel 2016) e dell'8,4% per gli individui (da 7,9%). Entrambi i valori sono i più alti della serie storica. Tra i dati più significativi, quello relativo agli stranieri: quasi il 30% di tutte le famiglie che vivono in povertà assoluta nel nostro Paese, oltre una su quattro, non è italiana. Si tratta del il 31% del totale, il che vuol dire che circa un povero su tre in Italia è straniero.
 In Calabria vive in povertà relativa oltre una famiglia su 3, il 35,3% secondo i dati Istat. E’ un dato superiore di otto volte a quello della Valle d’Aosta (4,4%), la regione dove il fenomeno è meno diffuso. Un’incidenza di povertà relativa inferiore alla media nazionale si trova in Emilia-Romagna (4,6%), Trentino Alto Adige (4,9%), Lombardia (5,5%), 
 Toscana (5,9%), Veneto (6,1%), Piemonte (6,8%), Friuli Venezia Giulia (6,9%), Trento (7,8%), Lazio (8,2%), Liguria (8,5%) e Marche (8,8%).
Invece, l’incidenza maggiore della povertà relativa è, dopo la Calabria, in Sicilia (29%) e Campania (24,4%). La Puglia mostra un incremento dell’incidenza di povertà relativa rispetto al 2016 (da 14,5 a 21,6%), in linea con la ripartizione del Mezzogiorno (da 19,7 a 24,7%).
Questa classifica si basa su una soglia di povertà relativa (1.085 euro e 22 centesimi di consumi al mese per due persone) unica per.........

martedì 26 giugno 2018

Trombe d'aria e Tornado in forte aumento colpa del clima sempre più imprevedibile ma anche dei monti troppo vicino al mare come la Sila.


È interessante scoprire che l’Italia, accanto ad alluvioni, frane, terremoti… è soggetta ad un altro tipo di fenomeno naturale che può causare ingenti danni al territorio. Si tratta dei tornado, o trombe d’aria, fenomeni meteorologici caratterizzati da venti molto intensi che si sviluppano in un vortice del diametro di qualche centinaio di metri, e che avanza su un percorso talora lungo anche diversi chilometri.

In un recente studio, pubblicato nella rivista International Journal of Climatology della Royal Meteorological Society, M. Marcello Miglietta (coautore di questo post) e Ioannis Matsangouras hanno analizzato 10 anni di trombe d’aria e di trombe marine che hanno interessato l’Italia. 

In 10 anni 25 tornado in Italia

I risultati sono sorprendenti: ci sono alcune aree, come la Liguria, la costa laziale, il Salento e la Pianura Padano-Veneta, dove la frequenza dei tornado è risultata confrontabile con quella degli stati USA più soggetti a questo tipo di fenomeni (dove siamo abituati ad immaginarli come di casa…).

E non si tratta solo di deboli trombe marine che si dissolvono poche centinaia di metri dopo aver toccato terra, ma in 10 anni sono stati anche registrati 25 casi che hanno provocato danni significativi. Sono i tornado che appartengono al Livello 2, 3 o 4 della “scala Fujita”, utilizzata per stimare l’intensità dei  tornado a partire dai danni causati sul territorio.

Tornado continentali e tornado peninsulari

Lo studio ha anche evidenziato una netta distinzione tra tornado “continentali”, che si sviluppano nella Pianura Padano-Veneta principalmente tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, e tornado “peninsulari”, che nascono generalmente come trombe marine alla fine dell’estate o durante l’autunno. E che poi si intensificano progressivamente mentre attraversano il mar Mediterraneo.

Tra questi ultimi, ricordiamo quello di intensità 3 della scala Fujita che ha attraversato lo stabilimento ILVA di Taranto nel mattino del 28 novembre 2012, causando un morto e danni per oltre 60 milioni di euro. La “supercella” che ha generato questa disastrosa tromba d’aria si è formata per il sollevamento indotto dalle montagne della Sila, e ha preso energia spostandosi sul mar Ionio, che in quel periodo era decisamente più caldo rispetto al suo valore medio. 

Il ruolo del mare

Perché il mare, anche nella vita di un tornado come quello sopra descritto, conta molto! Cosa accade quindi a questi fenomeni in un clima che cambia? Il ruolo della temperatura del mare nello sviluppo dei tornado appare chiaro: un mare più caldo intensifica la supercella che ha generato il tornado, aumentandone la potenza distruttrice.

Ecco quindi che la temperatura del mare Mediterraneo, che sta progressivamente aumentando in seguito al riscaldamento globale del Pianeta, e la comparsa di eventuali fronti “inediti” di temperatura marina, possono influenzare notevolmente la formazione e la potenza delle trombe d’aria in grado di creare problemi significativi anche al nostro Paese. Prevedere con un certo anticipo dove i tornado andranno a colpire non interessa solo agli scienziati, ma anche alle strutture di Protezione Civile o alla compagnie di assicurazione. Ma per capire davvero come si formano, con che intensità e dove vanno poi a colpire la terraferma, dobbiamo abbandonare l’approccio riduzionistico e utilizzare al più presto in modo operativo modelli numerici di......

lunedì 25 giugno 2018

Campi scuola di Protezione Civile per giovanissimi Quello di Catanzaro si Svolgerà a Sellia a partire dal 12 luglio Tutti i ragazzi dai 12 a 14 anni sono invitati

Inizieranno il 28 giugno due dei tre campi scuola di Protezione Civile per giovanissimi (quello del Lametino, a Carlopoli, e delle Preserre a Cortale) - al quale seguirà quello di Catanzaro, a Sellia Superiore, a partire dal 12 luglio – a conferma del rapporto ormai consolidato che lega il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro e le associazioni di Protezione Civile del comprensorio.

La terza edizione di “Insieme è meglio: noi e la Protezione Civile” sarà presentata lunedì 25 giugno, alle 10.30, nella Sala Oro della Cittadella Regionale, e sulla scorta delle edizioni precedenti si prefigura come un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Non capita certo tutti i giorni, infatti, che ragazzi dai 12 ai 14 anni si ritrovino con altri coetanei a dormire in tenda, a dover rispettare le regole di convivenza civile e ad apprendere le svariate tecniche di soccorso in cui i volontari della Protezione Civile sono dei maestri.
Ad illustrare il programma della nuova edizione sarà lo staff del Csv di Catanzaro, assieme ai responsabili delle varie associazioni coinvolte (Radio Club Lamezia, Diavoli Rossi di Tiriolo, Gruppo comunale di Carlopoli, Geruv di Catanzaro, Gruppo comunale di Catanzaro, Misericordia di Catanzaro, Prociv di Cortale, Prociv di Girifalco, Prociv di Palermiti, Rocca Nucifera Onlus) ed ai rappresentanti dell’Unità Operativa della Regione Calabria.
Alla conferenza stampa parteciperanno anche rappresentanti delle amministrazioni comunali dove avranno luogo i campi e dell’Esercito Calabria, oltre che i familiari di Cinzia Mazza, la compianta volontaria del...........

sabato 23 giugno 2018

Presso il Museo "Marz" di Zagarise convegno in memoria di Rosaria Mandile e di tutte le vittime della SS 106 con la presenza di varie autorità del Comprensorio

Ha avuto luogo ieri, 21 giugno 2018 presso il Museo Marz a Zagarise (CZ), il convegno “Nella memoria….responsabilità e sicurezza” in memoria di Rosaria Mandile e di tutte le vittime della S.S.106 e della strada del piccolo centro presilano.Il convegno è stato organizzato dall’ Associazione Culturale “La Zagara Zagarise” e dall’ Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione fattiva della Parrocchia, del Centro Anziani nella persona del Vicepresidente Silvano Verrino, dell’ Avis, SSD Zagarise e di tutte le altre Associazioni.
Significativi gli intervenuti dell’ Ing. Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, dell’ Ing. Marco Moladori, Capo Compartimentale di Anas FS Gruppo Ferrovie per la Calabria, del parroco di Zagarise Don Antonio Ranieri e del Vicario Generale del Vescovo don Gregorio Montillo. Ha moderato la Prof.ssa Guzzetti Adelina, della Zagara.
Dopo un breve saluto del Sindaco di Zagarise Domenico Gallelli, la discussione ha visto gli interessanti interventi del sindaco di Sellia Marina e di Soveria Simeri e del vicesindaco di Botricello e degli assessori del comune di Sersale, che hanno trattato il tema della sicurezza e della responsabilità. In particolare il sindaco e di Sellia Marina e il vicesindaco di Botricello Puccio hanno sollevato l’ urgenza di rendere la strada, ormai nota come “strada della morte”, più sicura e più adeguata ad un traffico che non è più quello degli anni ’70.
Alla fine del convegno davvero molto partecipato, a cui hanno partecipato tutti i familiari delle vittime e anche Giusy Frangipane, mamma del piccolo Matteo Battaglia, è stata organizzata ”partita del cuore”, segno di speranza di vita , al termine della quale sono stati consegnati attestati di partecipazione.
Subito dopo tutti i partecipanti si sono uniti in una...........

venerdì 22 giugno 2018

Catanzaro disabili nei call center per accedere ai fondi Por Truffa con la complicità di funzionari regionali

Funzionari regionali che certificano di aver eseguito dei controlli senza riscontrare irregolarità. Si scoprirà dopo che, invece, le verifiche non sarebbero state affatto effettuate.
Un’azienda che ottiene così - e grazie ai fondi Por Calabria - delle sovvenzioni pubbliche importanti a condizione, però, che assuma lavoratori disabili o “svantaggiati” e, come tali, che facciano parte delle cosiddette categorie “protette”.

Questi i protagonisti di una presunta truffa scoperta dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura locale nei confronti di quelle imprese che sono, appunto, destinatarie di incentivi comunitari e nazionali.
Al termine delle investigazioni i militari si dicono certi di aver scoperto quello che non hanno remore a definire come “un insidioso sistema truffaldino realizzato da un’importante società di call center, la Infocontact, con diverse sedi in tutta la regione.
L’impresa aveva ottenuto infatti delle sovvenzioni per quasi tre milioni di euro che sarebbero dovute servire all’assunzione e, dunque, a retribuire 207 lavoratori disabili.
Gli inquirenti sostengono che l’azienda avrebbe messo in atto degli “insidiosi … artifici documentali e contabili”, molto ben camuffati, tramite i quali i suoi vertici - con la complicità dei funzionari pubblici -sarebbero riusciti ad attestare falsamente le condizioni di svantaggio e di disabilità dei lavoratori assunti, indispensabili ottenere gli incentivi.
Inoltre, sempre e soprattutto attraverso dei documenti falsi, avrebbero fatto risultare come neoassunti ben 163 lavoratori che in realtà erano già da tempo alle loro dipendenze e, molti di essi, che non appartenevano a nessuna categoria “svantaggiata”.
Un meccanismo che sarebbe stato “avvalorato” dal comportamento dei funzionari regionali che avrebbero attestato, contrariamente al vero, di aver eseguito i controlli previsti e che al termine degli stessi non sarebbero emerse irregolarità.
Così facendo, però, avrebbero consentito all’impresa di ottenere indebitamente due delle tre rate dell’importo di incentivo assegnato, oltre 2,5 milioni, mentre l’incasso della terza rata è stato impedito dall’intervento della Procura e dei finanzieri.
Al termine delle indagini, i militari hanno denunciato otto persone - fra i quali quattro funzionari regionali - per truffa aggravata (finalizzata al conseguimento indebito di ingenti erogazioni pubbliche, falsità ideologicacommessa da privato in atto pubblico e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici) e la .......

giovedì 21 giugno 2018

Bandiere Blu il Codacons presenta un esposto contro le assegnazioni; alcune molto anomale come quella di Sellia Marina al centro di denunce per grave inquinamento del mare

Il Codacons ha deciso di fare chiarezza sulle nove “Bandiere Blu” assegnate per il 2018 all’Abruzzo (ma anche a tutte le altre regioni d’Italia), presentando un esposto alle Procure della Repubblica di Chieti, L’Aquila e Teramo, all’Anac e all’Antitrust affinché sia fatta luce sui criteri seguiti dall’ente per il rilascio della famosa “bandiera”.


Al centro dei sospetti dell’associazione, i rapporti economici, seppur indiretti, esistenti tra i Comuni cui viene rilasciata la bandiera blu e la Fee (Foundation for Environmental Education) che ogni anno promuove le località virtuose.
«Sembrerebbe emergere una prassi in cui vi sono dei rapporti economici tra comuni e FEE Italia – scrive il Codacons nell’esposto - Da un lato la procedura di attribuzione della bandiera blu è gratuita, dall'altro sembrerebbero esservi dei costi a carico dei Comuni per erogare corsi di formazione, tramite FEE Italia, alle scuole dei Comuni interessati. Qualora le procedure di attribuzione delle Bandiere fossero sorte sul presupposto – certamente indiretto e non diretto - di un accordo/convenzione o altra forma di fondamento contrattuale con il Comune, è indubbio che si debba procedere a far chiarezza circa le procedure amministrative che hanno determinato sia l'accordo di sponsorizzazione e pubblicità che la stessa realizzazione della procedura di valutazione delle acque».
Nell’esposto, presentato alle Procure competenti per le località italiane premiate, l’associazione sottolinea poi alcuni casi anomali come quello di Sellia Marina in Calabria, località che ha ricevuto quest’anno la bandiera blu ma che è al centro di denunce per il grave stato di inquinamento del mare.
Proprio perché le bandiere blu sono importanti e preziose e indirizzano migliaia e migliaia di utenti e turisti verso le località premiate, modificandone le scelte economiche con ripercussioni enormi per la collettività e per i comuni,  il Codacons ha deciso di vederci chiaro anche sulle bandiere assegnate all’Abruzzo, e ha chiesto alle Procure locali competenti, all’Anac e all’Antitrust di aprire «una istruttoria finalizzata ad accertare la correttezza, sotto un

martedì 19 giugno 2018

Carne e verdura in pessime condizioni I Nas di Catanzaro chiudono agriturismo

La titolare di un agriturismo di Tiriolo è stata denunciata dai carabinieri durante alcuni controlli svolti con i colleghi del Nas, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catanzaro.

Nel corso delle ispezioni i militari hanno riscontrato, nei confronti della titolare di un agriturismo, che due lavoratori dipendenti non erano stati regolarmente assunti; per questo motivo è scattata una multa di 8mila euro.
I militari hanno inoltre appurato come numerosi alimenti fossero mal custoditi all’interno di una cella frigoriferain cui, in maniera promiscua, ingenti quantità di carne e verdura, per un totale di 10 chilogrammi e del valore di circa 3mila euro, risultando prive di qualsiasi indicazione relativa alla provenienza ed alla data di congelamento, oltre che assolutamente non idonee al consumo umano.
I prodotti alimentari, destinati alla commercializzazione e detenuti in cattivo stato di conservazione, sono stati sequestrati mentre nei..........

lunedì 18 giugno 2018

Festa dei piccoli comuni organizzata da Legambiente a Sersale con la cornice delle meravigliose Valli Cupe puntando sulle energie rinnovabili

Il vicepresidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale Mimmo Tallini ha lanciato “la sfida per un diverso modo di guardare al patrimonio energetico della Calabria”. L’ha fatto intervenendo alla  “Festa dei Piccoli Comuni” organizzata da Legambiente a Sersale a cui hanno preso parte, oltre al presidente di Legambiente – Calabria Francesco Falcone e al responsabile nazionale dell’associazione per i Parchi e le Aree protette Antonio Nicoletti, il deputato del Pd Antonio Viscomi, il sindaco di Sersale Salvatore Torchia, il direttore del Parco della Sila Giuseppe Luzzi e il direttore della Riserva Valli Cupe Carmine Lupia. Ha sostenuto Tallini: “Basta con i grandi gruppi che s’accaparrano le risorse lasciando sul nostro territorio le briciole. Considerata la vastità degli interessi di cui discutiamo e di un settore che va profondamente riconsiderato, anche alla luce del sequestro del più grande parco eolico d’Europa a Isola Capo Rizzuto, è necessaria una
ricognizione dell’intera filiera e la creazione di un Ente gestore regionale. La rivoluzione in Calabria è ancora possibile, se una Regione che fa fatica a trovare risorse mette a valore il proprio patrimonio energetico da cui potrebbe ricavare all’anno una somma che va oltre il miliardo. Le energie rinnovabili per la Calabria sono un bene inalienabile come l’acqua e l’aria”. Sfida pienamente condivisa dai dirigenti di Legambiente. Nicoletti: “Noi su queste questioni  ci siamo. E siamo pronti  ad aprire in Calabria una discussione nel merito delle scelte fin qui compiute nel settore energetico. Troppi danni sono stati compiuti impunemente, come si evince dalle inchieste della magistratura. Anzi, proponiamo che il Consiglio regionale istituisca una commissione d’inchiesta su come si è agito negli anni scorsi, nonostante l’allarme da noi lanciato e le raccomandazioni fatte per non regalare ai privati risorse che appartengono alla collettività. Siamo pronti come Legambiente a fare la nostra parte, convinti che questo dell’energia sia una delle criticità più pesanti per la Calabria e, al contempo, il banco di prova per una politica che voglia affrancarsi da dipendenze economiche e condizionamenti speculativi”.  Per il deputato del Pd Antonio Viscomi: “Fino ad ora i modelli di utilizzazione e gestione delle energie alternative hanno trasformato un bene comune in  bene di pochi, il più delle volte si tratta di.......

sabato 16 giugno 2018

Cento milioni di euro per valorizzare i borghi Calabresi e per incentivare la recettività turista diffusa

Non si può più usare il termine "A pioggia" perché ormai le precipitazioni sono sempre meno copiose ma questi finanziamenti poco hanno a che fare con la rinascita, la salvaguardia, il recupero dei vari
borghi calabresi ma  altro non sono che gli ennesimi fondi spartiti in modo più o meno equamente tra pubblico e privati per creare tanti doppioni o peggio per realizzare strutture già destinate prima di nascere a non avere alcun futuro  cosi  il privato che apre questi ristoranti tipici questi alberghi diffusi parola ormai veramente abusata nei vari centri storici Calabresi avranno la fortuna (fortuna per poche persone) a ricevere questi finanziamenti che poco o nulla hanno che fare con il vero recupero per una eventuale valorizzazione turistica dei tanti borghi Calabresi che rischiano l'estinzione  nella totale indifferenza mentre questi fondi elargiti in modo più o meno clientelare saranno solo l'ennesimo spreco di soldi pubblici

venerdì 15 giugno 2018

Nuova ordinanza sulla sicurezza balneare anche per Catanzaro e Simeri Crichi che ricadono nel territorio di competenza della Guardia Costiera di Soverato

E’ stata emanata la nuova ordinanza di sicurezza balneare dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato, la n. 07/2018, la quale disciplina, ai fini della sicurezza marittima, la balneazione e le attività connesse che si svolgono lungo il litorale marino e costiero del circondario marittimo di Soverato (che comprende i Comuni di Simeri Crichi, Catanzaro, Borgia, Squillace, Stalettì, Montauro, Montepaone, Soverato, Satriano, Davoli, San Sostene, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Isca sullo Ionio, Badolato, Santa Caterina, Guardavalle e Monasterace fino alla foce del torrente Assi), nell’ambito dei limiti della stagione balneare. Tutti gli altri aspetti legati all’utilizzo e fruizione delle aree demaniali marittime per finalità turistico – ricettive sono stabiliti con provvedimenti emanati dagli Enti competenti ovvero Regione e Comune.

Una delle novità introdotte riguarda la facoltà di utilizzare una moto d’acqua da parte degli assistenti bagnati. La scelta se dotarsene o meno rimane in capo al gestore dello stabilimento e la moto andrà comunque ad essere un mezzo di salvataggio in aggiunta a quello tradizionalmente previsto (il c.d. “pattino”), che rimane obbligatorio. L’utilizzo di detta moto d’acqua è subordinato al rispetto delle seguenti condizioni: apposita comunicazione al Comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Soverato da parte del responsabile del servizio di salvamento, con cui si fa carico delle responsabilità dell’espletamento del servizio anche con l’impiego della moto ad acqua; titolarità di patente nautica da parte del conduttore della moto in oggetto; presenza a bordo di un abilitato al salvamento in aggiunta al conduttore; la moto deve recare la scritta SALVATAGGIO e non deve essere destinata ad altri usi; deve altresì essere provvista di barella dotata di determinati requisiti; deve essere costantemente mantenuta in perfetta efficienza e posizionata in prossimità della battigia, accanto al natante di salvataggio tradizionale, unitamente ad una serie di dotazioni elencate in modo specifico nell’ordinanza stessa. La scelta del mezzo più idoneo da utilizzarsi rientra nel prudente apprezzamento dell’assistente bagnanti il quale, in relazione alle mutevoli circostanze di fatto che caratterizzano la...................

giovedì 14 giugno 2018

Assurdo! Oliverio regala un treno freccia d'argento per i tifosi del Cosenza. Biglietti Gratis con treno di lusso per assistere alla partita contro il Siena.

Nemmeno il tempo della comunicazione ufficiale che già scatta la polemica. Motivo dello scontro è un comunicato apparso sul sito istituzionale della Regione Calabria in cui viene specificato che “in vista della finale di playoff di Lega Pro Cosenza-Siena, valida per la promozione in Serie B, in programma sabato 16 giugno allo Stadio Adriatico di Pescara, la Giunta regionale della Calabria, considerata l’importanza dell’evento, offre un treno charter di 450 posti ai tifosi del Cosenza”.


Il passaggio successivo sembra tipico di chi mette le mani avanti: “in tal modo la Giunta vuole essere vicina, così come lo è stata in altre occasioni recenti nei confronti delle altre squadre di calcio calabresi, alla Città di Cosenza e ai suoi supporter”. E non manca il virgolettato del presidente Mario Oliverio: “Desidero ringraziare l’amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono e tutto il suo staff per la pronta disponibilità offerta assicurando un Freccia Argento”. La nota della Giunta precisa che “dettagli sulle modalità operative riguardanti i biglietti ferroviari saranno comunicati successivamente così come le informazioni sugli orari di partenza e di arrivo dalle stazioni di Cosenza a Pescara”. La comunicazione, gradita a chi come il governatore è originario della provincia bruzia, è stata accolta con perplessità in diversi altri centri calabresi. Il sospetto è che durante questa legislatura, come nella passata, ci sia un’attenzione particolare per il territorio di provenienza del presidente. E anche nel Pd, il partito di Oliverio (almeno finora), c’è chi storce il naso rilevando che, in tempi di magra, le risorse andrebbero gestite con estrema oculatezza e che le questioni centrali per la Calabria siano altre.
La nota del Codacons a firma del vicepresidente nazionale Francesco Di Lieto
“Una Freccia d’argento. Questo è il regalo della Giunta regionale alla ricerca del consenso perduto. Un cadeau del valore di decine di migliaia di euro gentilmente offerto per consentire la partecipazione ad una partita di calcio. Ci sarebbe da chiedersi come mai non si è ancora pensato di offrire il ...........

mercoledì 13 giugno 2018

Sersale: segnalazione urgente da parte di alcuni cittadini. Urge bonifica dei rifiuti ingombranti in via Greco




Sersale da troppo tempo su via Greco i rifiuti di ogni genere soprattutto ingombranti fanno bella mostra aumentando giorno per giorno. Il sito sino a qualche tempo fa veniva periodicamente ripulito, usato come stoccaggio temporaneo dei rifiuti non riciclabili. Dalla segnalazione pervenutaci si evince che tale raccolta non viene più fatta, si invita l'amministrazione a provvedere nel richiamare l'azienda preposta alla raccolta di provvedere al ripristino della raccolta di 2 volte al mese cosi come succedeva prima del blocco che ha provocato un accumulo di rifiuti di ogni genere che non sono un bel vedere a una .......

lunedì 11 giugno 2018

Magisano con 18 voti di scarto Tozzo è il nuovo sindaco dopo 10 anni la popolazione sceglie il cambiamento con la lista Un paese nel Cuore

In  in alto  il discorso da sindaco  di Fiore Tozzo  in una piazza gremita durante la notte per festeggiare la vittoria della lista Un Paese nel cuore
un momento dei festeggiamenti iniziati subito dopo la conclusione delle operazioni di spoglio nelle 2 sezioni che hanno sancito la vittoria a nuovo sindaco di Magisano di Fiore Tozzo

sabato 9 giugno 2018

Domani si vota a Magisano e altri 48 comuni Calabresi per i rinnovi dei consigli comunali

Da Locri e Cariati, i più popolosi anche se non al punto da consentire il turno di ballottaggio, alla new entry Casali del Manco, nata dalla fusione di quattro comuni: sono 49 i centri calabresi dove domenica 10 giugno si tornerà alle urne per l'elezione del sindaco e del Consiglio comunale.
    Saranno chiamati ad esprimersi, in particolare, gli elettori di 12 centri della provincia di
Catanzaro, 16 del cosentino, 4 del crotonese, 11 del reggino e 6 del vibonese. Niente urne, anche per questa tornata, a San Luca dove non si elegge un sindaco dal 2013, quando il Comune venne sciolto per infiltrazioni mafiose. Nessuna lista è stata presentata in vista della prossima tornata elettorale nella comunità amministrata da un commissario prefettizio. Matricola del voto è Casali del Manco, in provincia di Cosenza, nato il 5 maggio del 2017 dalla fusione dei.........

giovedì 7 giugno 2018

Sorbo San Basile; Il TAR respinge il ricorso dell'ex sindaco. Giusto sciogliere il comune per infiltrazione di criminalità organizzata

Irregolarità e affidamenti fiduciari tipici degli ambienti infiltrati dalla criminalità organizzata. Il Tar del Lazio respinge il ricorso dell’ex sindaco e degli ex amministratori. 


È legittimo il provvedimento con il quale nel giugno dello scorso anno il Consiglio dei ministri, su proposta dell’allora presidente Paolo Gentiloni, deliberò lo scioglimento del Consiglio comunale di Sorbo San Basile per infiltrazioni della criminalità organizzata.
L’ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto dall’ex sindaco Luigi Riccelli, e da ex amministratori e consiglieri comunali del centro collinare a pochi chilometri da capoluogo calabrese.
L’accesso agli atti del comune era stato disposto dal Prefetto di Catanzaro sulla base di una serie di elementi che avevano portato a ipotizzare condizionamenti da parte della ‘ndrangheta nell’attività dell’ente e dopo l’assassinio di un imprenditore del luogo avvenuto nel luglio 2016.
Per il Tar le risultanze delle indagini riportate nella Relazione del Ministro dell’Interno «disegnano, come rileva il ministro, un quadro di irregolarità e di affidamenti fiduciari, intervenuti in costanza dell’amministrazione eletta nel 2015, che è tipico degli ambienti infiltrati dal fenomeno della criminalità organizzata». I giudici hanno quindi ritenuto che «il provvedimento risulta adeguatamente sostenuto da un quadro fattuale d’insieme attestante il rischio di condizionamento da parte della criminalità organizzata e comprovato da prassi amministrative poco trasparenti, ove non decisamente illegittime, che, sebbene anche precedenti alla gestione nella quale sono stati coinvolti gli odierni ricorrenti, non risultano essere state in alcun modo bloccate, contrastate e/o sovvertite dalla.....

mercoledì 6 giugno 2018

Presila; beccato l'autore delle gomme bucate a 2 bus scolastici, denunciato un dipendente

 Un gruppo di alunni della Scuola media di Gimigliano di ragazzi insieme ad alcuni professori di musica, erano pronti per partire verso Maida dove avrebbero dovuto partecipare ad un concorso musicale ma qualcuno ha impedito loro di partire. Qualcuno, infatti, aveva forato gli pneumatici di ben due pullman scolastici predisposti per la circostanza.

Da quel giorno i Carabinieri di Gimigliano si sono subito attivati per cercare di venire a capo di una vicenda che hanno inquadrato in ambito veniale. E così, nella loro certosina ricostruzione dei fatti, unita ad una pressante attività informativa sui sospettati, i militari, hanno stretto il cerchio intorno ad un dipendente “infedele”, del quale non è stato svelato il nome. Su di........

martedì 5 giugno 2018

Sellia Marina la Bandiera blu si tinge spesso di marrone Sono tante le segnalazioni di chiazze marroni vicino la costa che preoccupano i bagnanti. Fotoracconto del mare sempre più sporco


L'assegnazione della Bandiera Blu al comune di Sellia Marina non deve diventare un pennacchio da esibire, da sventolare ma uno sprono per iniziare a far divenire i tanti chilometri di spiaggia un fiore all'occhiello da esibire come promozione turistica. Sono veramente tante le segnalazioni in negativo che arrivano  in questi primi giorni di caldo estivo dove in molti hanno preferito passare il ponte del 2 giugno godendo delle bellezze naturali sulla spiaggia di Sellia Marina ma oltre ai scarsi servizi di accoglienza proprio in questo primo periodo dell'estate 2018 il mare si è presentato sin dal mattino molto sporco con lunghe chiazze marroni che poco lasciavano all'immaginazione  che si avvicinava  sempre di più verso la costa con giustificatissime preoccupazioni dei tanti bagnanti preoccupati anche per i bambini. In attesa che il Comune di Sellia Marina si adoperi in modo molto celere per avitare che quest'estate 2018 da poco iniziata si rivela un.....

lunedì 4 giugno 2018

La SP 25 Arsanise/Catanzaro ripulita nei giorni scorsi dai cumuli di spazzatura ma il merito non è dei nostri sindaci ma dell'amministrazione Provinciale.

La discarica sulla SP25 è stata finalmente smantellata. Grazie all'Amministrazione Provinciale.

Che bello tornare nel proprio paese e notare che finalmente i cumuli di rifiuti ai margini della Strada Provinciale 25 sono stati rimossi (è stato fatto intorno a fine maggio a quanto ne so). La Provinciale 25, non c'è bisogno che lo dica io è la principale via di accesso a Catanzaro nonché ai vari paesi del comprensorio. Una strada che ogni giorno è battuta da decine e decine di auto ma anche autobus di studenti ed in questo periodo di turisti. Ripulirla era doveroso e necessario visto che non vi può essere valorizzazione del territorio e delle sue bellezze storiche, artistiche, naturalistiche se la principale via d'ingresso è nel degrado più totale. Grazie all'Amministrazione Provinciale per aver fatto questo bel gesto in favore del decoro urbano e dell'igiene pubblica pur non essendo tenuta a farlo stante l'articolo 184 del Decreto Legislativo 152/06 che fa ricadere quest'onere sul Comune che ha la pertinenza della strada. Nei miei interventi oltre a sollecitare i vari Comuni ho voluto spesso appellarmi alla Provincia ben conscio anche della sensibilità del Presidente Bruno e dell'amore che nutre verso il territorio da lui amministrato. Grazie al "Quotidiano del Sud-Calabria-" che più volte ha trattato l'argomento pubblicando anche qualche mio scritto. Grazie ai vari attivisti ed associazioni che nel territorio so che hanno lottato per questo obiettivo. Grazie infine a "Sellia Racconta" che mi ha dato sempre spazio e modo di trattare questo argomento, grazie a quanti hanno letto i miei interventi. So bene che non è merito mio ma permettetemi di dire che questa la sento per lo 0,0000000001% come una mia vittoria sia perché ho trattato spesso il tema, sia perché amo il paese in cui abito. GRAZIE!
Spero che anche alla luce di quanto dichiarato dalla Provincia nessuna Amministrazione Comunale si intesti il merito di questo risultato soprattutto per usarlo a fini elettorali. Infine, mi voglio rivolgere ai miei concittadini e a tutti gli abitanti dei paesi limitrofi, l'Amministrazione Provinciale ha fatto quanto doveva ora TOCCA A NOI TENERE PULITO. Come si legge su alcuni cartelli in determinati luoghi: "trovare pulito è un piacere, lasciare pulito è un dovere" ma aggiungo è soprattutto intelligente. Il territorio dobbiamo viverlo per prima noi e non ........

venerdì 1 giugno 2018

Sersale; La Meravigliosa storia di Carmela Borelli diventa un opera teatrale allestita dalle classi quarte della scula primaria che porta il nome proprio della famosa Madre Eroica della Città Presilana.

LA "MERAVIGLIOSA STORIA DI CARMELA BORELLI ".
Coprì i figli con i suoi abiti e il suo corpo per proteggerli da una improvvisa bufera di neve. Riuscì a salvarli, ma lei morì poco dopo. È la drammatica storia di Carmela Borelli, la "madre eroica" di Calabria, morta il 21 febbraio 1929
Emozionante rappresentazione teatrale del sacrificio della nostra Madre Eroica.
Semplicemente fantastici gli alunni delle classi quarte della scuola primaria "Carmela Borelli": preparati, coinvolti e coinvolgenti. L'opera teatrale conclude il progetto portato avanti nell'ambito dell'Unita' di Apprendimento "Patrimonio da scoprire". Un ringraziamento sincero anche ai docenti referenti Ginetta Schipani, Marialuisa Pudia, Teresa Seganti e Francesca Virelli ed al dirigente scolastico prof. Roberto Caroleo. 
Grazie a tutti per le emozioni che ci avete regalato!!!


Questo il commento di elogio da parte del primo cittadino della Città di Sersale Salvatore Torchia 

A seguire un  riassunto storico del gesto commovente della Madre Coraggio Carmela Borelli...........