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venerdì 31 agosto 2018

Preoccupano sempre più i continui furti a danno di aziende agricole del Catanzarese una delle ultime razzie a Soveria Simeri. Coldiretti lancia gara di solidarietà

Sempre più frequentemente nelle campagne calabresi registriamo l’aumento di furti in particolare di trattori ed in generale dei mezzi agricoli, purtroppo cresce l’abigeato e non meno frequenti le intimidazioni, gli incendi dolosi ed azioni di racket. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato al giovane imprenditore vitivinicolo Matteo Dell’Aera, titolare dell’azienda agricola di circa 30 ettari, nel comune di Soveria Simeri (CZ) prevalentemente coltivata a vigneto, che ha subito il furto di due trattori e di tutte le attrezzature necessarie alla conduzione dell’azienda. Certamente non si possono lasciare soli i singoli agricoltori nel contrastare la criminalità’ nelle campagne.

Coldiretti nell’esprimere solidarietà sollecita il Prefetto di Catanzaro e le forze dell’ordine ad intensificare le attività di controllo del territorio rurale purtroppo sempre di più preda di criminali. Coldiretti però vuole dare un segnale tangibile con una solidarietà operosa che veda coinvolte sia le Istituzioni e contemporaneamente gli stessi agricoltori e anche cittadini. Riteniamo ormai non più rinviabili – afferma infatti Coldiretti – azioni straordinarie per assicurare sicurezza e legalità nelle campagne calabresi e per questo chiede al Presidente Oliverio l’attivazione immediata di due azioni a supporto degli agricoltori volte a garantire tutela alle aziende agricole e pertanto propone: l’attivazione del PON-Sicurezza e Legalità per rafforzare la prevenzione e la difesa e poi, un bando mono-tematico a valere sul PSR 2014-2020 per il ripristino dei mezzi agricoli e del patrimonio zootecnico oggetto di furti, incendi dolosi o azione di racket. Ma nell’immediato? Ecco che proprio in attesa degli interventi Regionali, per il ripristino dei mezzi agricoli aziendali e di una maggiore attività di tutela, – dichiara Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – serve sostegno concreto ed immediato per garantire la conduzione delle aziende dal giorno dopo. Coldiretti Calabria sollecita una forte reazione di solidarietà, al fianco di Matteo per sostenerlo nella conduzione del vigneto e poi nelle prossime settimane nella vendemmia e per questo lancia l’hashtag #nonlasciamosoloilcontadino. Facciamo appello a chiunque è nelle condizioni di poterlo fare di mettere a disposizione mezzi agricoli ed ore lavoro necessarie per non perdere il raccolto; stringersi concretamente intorno a chi ha bisogno e sostenerlo aiutandolo a superare le ..................

giovedì 30 agosto 2018

Sersale Serve urgentemente la bonifica della discarica abusiva in località "Angaro" la presenza di eternit preoccupa molto

Sono di da molto tempo a fare "bella" mostra  deturpando il paesaggio, si tratta di rifiuti vari come scarti edili con la presenza anche di eternit molto pericolosi all'ambiente la zona si trova esattamente  su una stradina interpoderale  difronte la casa di cura Giuseppe Moscati precisamente in località "Angaro" percorrendo la strada che porta in Sila prima di arrivare a Porta del parco basta prendere questa stradina per restare senza parole a cosi tanta inciviltà dei pochi cafoni che incuranti deturpano un paesaggio meraviglioso. Siamo fiduciosi che ancora una volta il sindaco della Città di Sersale si adoperi al più presto a bonificare l'area impartendo multe severissime a chi.............


mercoledì 29 agosto 2018

Catanzaro Maxi truffa alle assicurazioni Il lungo elenco delle 230 persone coinvolte "molte del comprensorio" incidenti fasulli,false testimonianze per rimborsi milionari.


Sono 230 gli indagati dalla Procura di Catanzaro per quello che i pm considerano un maxi sistema finalizzato alle truffe assicurative. Gli uffici giudiziari ipotizzano l’esistenza di una associazione a delinquere il cui scopo sarebbe stato quello di truffare alcune compagnie assicurative e il Fondo di garanzia per le vittime della strada. Sono coinvolti anche alcuni avvocati e medici molto noti nel capoluogo. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato firmato dal pm Paolo Petrolo assieme a Graziella Visconti, al procuratore capo Nicola Gratteri e all’aggiunto Vincenzo Capomolla. Agli indagati, a vario titolo, vengono contestati i reati di associazione a delinquere, truffa, frode assicurativa, corruzione in atti giudiziari, falsa testimonianza, falso ideologico.
Al centro dell’inchiesta vi sarebbero incidenti stradali “fantasma”, costruiti a tavolino producendo false prove e false testimonianze. Una “fabbrica” di falsi, quella ricostruita nelle 90 pagine dell’avviso di chiusura delle indagini preliminari, che avrebbe fruttato profitti agli attori della presunta truffa. Lo scopo era quello di mettere le mani sui risarcimenti, passando attraverso i processi celebrati davanti ai giudici di pace.
Tra gli indagati, anche gli avvocati Gennaro Pierino Mellea, ex consigliere comunale di Catanzaro, e Antonio Bressi e il medico Giulio Cosco, individuato dagli investigatori come «redattore di falsa documentazione sanitaria», già coinvolti nel primo filone dell’inchiesta sulle truffe assicurative condotto dal pm Petrolo e della Guardia di finanza di Catanzaro. La Procura avrebbe ricostruito i ruoli di tutti gli indagati, differenziandoli a seconda dei compiti rivestiti: ci sarebbero i “procacciatori” e organizzatori di falsi sinistri, i “suggeritori” per i testimoni e i professionisti incaricati di offrire servizi logistici e di rappresentare in giudizio le istanze delle presunte vittime dei sinistri.
La chiusura delle indagini è il nuovo step dell’inchiesta partita nel luglio del 2017. Si tratta di “Violentemente investito 2”, procedimento nel quale le Fiamme gialle hanno denunciato inizialmente 263 persone, tutte residenti nella provincia di Catanzaro.
Nel 2017 i finanzieri sequestrarono beni per circa 2,3 milioni di euro a due avvocati.
L’ASSOCIAZIONE All’interno dell’organizzazione, secondo l’accusa, i vari indagati avevano ruoli be definiti. Giovanni Chiaravalloti, per esempio, viene indicato quale “procacciatore” e organizzatore di falsi sinistri, in alcuni casi partecipandovi personalmente. Antonio, Giuseppe e Stefano Iania, oltre ad essere procacciatori (Antonio Iania in particolare), in alcuni caso hanno messo a disposizione i propri mezzi mentre Antonio Iania avrebbe prestato falsa testimonianza. Oltre ad essere un procacciatore, Endriu Ianos, secondo l’accusa, avrebbe organizzato i falsi incidenti coinvolgendo anche membri della propria famiglia, individuando personalmente i falsi testimoni. A questi indagati, accusati di associazione per delinquere, si aggiungono, con ruoli simili, Eleonora Morelli, Ivan Valentino, Giuseppe Nicoletta, Angela Zucco, Floro Caccavari, Vincenzo Cesareo, Stefano Saverio Ierace, Rosaria Leone, Pietropaolo Lanzellotti, Marco Mancuso, Marco Sasso. Secondo la Procura di Catanzaro queste persone agivano insieme a Gennaro Pierino Mellea, Raoul Mellea, Antonio Bressi, Vitaliano Mirarchi, Fabrizio Nicoletta, Rosa Mazza, Emanuele Nicoletta, Vittorio Nicoletta, Alessandro Nicoletta, Filomena Nicoletta, Francesco Giglio, Rosario Murica, Bruno Candeloro, Serafino Guido, Fabio Parrinello, Luigi Scalzo, Luigi Cosco – tutte persone nei confronti delle quali è stata esercitata l’azione penale nel procedimento “Violentemente investito 1”.
Questi i nomi di tutte le persone coinvolte:.........................

martedì 28 agosto 2018

Catanzaro ricorda i tristi bombardamenti del 1943 i racconti nitidi di Zia Rosaria 102 anni nata a Soveria Simeri con video storico sul bombardamento di Catanzaro del 27 agosto 1943


 Esattamente 75 anni fa gli anglo-americani bombardarono il centro di Catanzaro, colpendo anche l’ospedale. Una delle infermiere rimaste al suo posto, nonostante le bombe, era Rosaria Veraldi, la decana – chiamata da tutti “zia Rosaria” – che, anni dopo, raccontò quella pagina tristissima. Nella ricorrenza del bombardamento, la Commissione Pari Opportunità di Catanzaro ha voluto ricordare quella donna speciale, nata a Soveria Simeri nel 1911 e scomparsa nel 2013 alla veneranda età di 102 anni.

Come racconta lo storico Nando Castagna, la Veraldi aveva preso servizio, giovanissima, nell’Ospedale Civile di Catanzaro, nella vecchia struttura di via Acri, dove ha lavorato per quarant’anni della sua vita. «Quel fatidico 27 agosto – ha ricordato Castagna – poco prima delle dieci di mattina, preceduto dal sinistro suono delle sirene di allarme aereo, iniziò il bombardamento della città, gli aerei alleati sganciarono sul centro di Catanzaro, il loro carico di morte. La struttura dell’Ospedale, già piena di ammalati e feriti, non rimase indenne dalle bombe e dai mitragliamenti che ne seguirono, zia Rosaria, quando tutti scappavano, rimase al suo posto, per assistere i suoi ammalati, fino a quando l’inferno di fuoco ebbe termine. Una bomba, per come raccontava la stessa zia Rosaria, aveva terminato la sua discesa nei locali della cucina dell’Ospedale, incredibilmente senza esplodere. Era, dunque, necessario sfollare il nosocomio e trasferirlo, urgentemente, di sede. La Prefettura di Catanzaro e le autorità militari dell’epoca, in quella emergenza, optarono per i locali della nuova Scuola Media di Petronà, paese arroccato sulle pendici della Sila, a 900 metri sul livello del mare; la scuola, più di ogni altra, sembrava assicurare una momentanea sistemazione, anche
perché non sembrava costituire un obiettivo da colpire, in attesa di un ritorno a Catanzaro una volta che gli artificieri del Genio militare rimuovessero la bomba inesplosa nei locali dell’ Ospedale civile catanzarese. 
«Zia Rosaria – continua il racconto dello storico Castagna – con i pochi infermieri e i medici di “trincea” accompagnò il convoglio militare, costituito da ben diciassette camion della Wehrmacht germanica presente in città (ancora nostri alleati), per  trasferire degenti ed attrezzature ospedaliere presso la scuola media di Petronà, paesino della Presila. Qui li attendeva una dura realtà perché trovarono una condizione drammatica, si rese necessario condividere i locali con il personale ed i degenti dell’Ospedale di Crotone, anch’esso trasferito, per necessità, nell’ edificio scolastico, non solo, ma il paese di Petronà mancava di tutto, compreso l’approvvigionamento idrico, ci si dovette industriare per reperire acqua da bere e qualcosa da mangiare per i feriti e per loro stessi; per il materiale sanitario occorrente, si fece ricorso a quel poco che la Sanità Militare riusciva a far pervenire, scarseggiavano anche le bende per i numerosi feriti di guerra che affluivano quotidianamente a Petronà da tutta la provincia, per cui le infermiere erano costrette ad utilizzare sempre le stesse bende dopo averle sterilizzate tramite bollitura. Notevoli erano quindi le difficoltà operative e scarseggiavano anche i viveri. In seguito, la bomba inesplosa sita all’interno dell’Opedale Civile di Catanzaro, fu disinnescata dagli artificieri militari presenti in città, consentendo, in tal modo, il ripristino della struttura ospedaliera. L’anno successivo, tornò la calma e fu possibile il rientro all’Ospedale, dove la nostra eroina Rosaria Veraldi, riprese la sua attività lavorativa che poi ultimò all’Ospedale Pugliese».

La Commissione pari opportunità ha voluto perciò esprimere gratitudine “per questa..........

lunedì 27 agosto 2018

Botricello presunta violenza sessuale su una donna di 29 anni da parte di un animatore turistico La donna aveva fatto anche voto di castità ma alcuni testimoni riferiscono che i due si conoscevano da tempo.

 Secondo alcune testimonianze tra l’animatore e la turista ci sarebbe stato un rapporto affettivo già da un mese e nessun tentativo di approccio violento




Sono a lavoro i carabinieri della stazione di Botricello, compagnia di Sellia Marina comandati dal capitano Alberico De Francesco, per chiarire i termini della vicenda che ha come protagonisti due ragazzi  I militari si sono visti arrivare una denuncia per presunta violenza da parte di una giovane che era in vacanza a Botricello, da parte, a suo dire,  di un animatore . Le testimonianze però rimanderebbero un quadro diverso e gli ospiti dello stesso villaggio  parlano di un rapporto affettivo che durava da un mese tra i due, confermato da numerosi messaggi, tutti di tenore affettuoso. Una normale serata sulla spiaggia, di quelli che in tanti hanno trascorso da giovani, e un approccio del ragazzo  forse non gradito da  parte della giovane, devono aver scatenato ciò che poi si è trasformata nella notizia di una presunta violenza, ma , pare , almeno dal racconto che il ragazzo ha fatto alle persone vicine a lui, che  non avrebbe usato forza  o Violenza nei confronti della giovane. I militari hanno proceduto come atto dovuto , ma per il momento l’animatore è stato mandato in un’altra struttura come gesto di pacificazione degli animi, poiché sono in molti pronti a giurare sulla professionalità e la bravura di un

sabato 25 agosto 2018

Il paese perfetto dove tutti vorrebbero abitarci esiste ! Zero disoccupazione, una casa nuova costa solo 15 euro ogni cittadino percepisce 47 euro al giorno indipendentemente della sua mansione.

Esiste un paesino dove non c'è disoccupazione e la gente vive di quello che ricava dalla terra. Tutti hanno una casa e per averla pagano un anticipo di 15 euro.

Parliamo di Marinaleda e dei suoi fortunati 2.700 abitanti. A guidarli in una amministrazione responsabile e sociale del terriotrio è dal 1979 il sindaco Juan Manuel Sánchez Gordillo che favorendo l'occupazione di terreni abbandonati ha permesso a tutta la comunità di lavorare, produrre ed esportare prodotti agricoli grazie alla costituzione della Cooperativa Humar – Marinaleda SCA, creata dagli stessi lavoratori, ed allo sviluppo della distribuzione locale.
A Marinaleda si producono ed esportano (anche da noi in Italia) peperoni, carciofi, legumi e olio d’oliva. La disoccupazione è allo 0% e tutti i lavoratori, indipendentemente da mansione e responsabilità percepiscono 47 euro al giorno per sei giorni alla settimana. Il sistema di welfare di Marinaleda permette a tutti i cittadini di costruirsi una casa versando un anticipo di 15 euro, senza il bisogno di chiedere un mutuo o pagare interessi.Nei periodi di grave crisi, le politiche nazionali, così come le comunità locali, cercano in tutti i modi di trovare la forza per rilanciare l'intera popolazione.Se in Italia l'operato dei leader politici solleva critiche da parte dell'opposizione sulle conseguenze delle manovre economiche, in Spagna, precisamente nella comunità autonoma dell'Andalusia, un un piccolo paesino dove tutti i cittadini lavorano guadagnando uno stipendio fisso che permette loro di mantenere la propria famiglia, un piccolo paesino dove non c'è disoccupazione ed i politici non.........

venerdì 24 agosto 2018

Un presidente senza più un minimo di vergogna Regala 100 mila euro per il festival di Spoleto "Andreotti gli fa un baffo" Zero euro alle tante iniziative locali

È la spesa che la Cittadella ha destinato alla società che organizza la rassegna umbra. L’obiettivo era promuovere il brand Calabria, ma è sembrato più uno spot per Oliverio. «Andreotti gli fa un baffo», ha detto Paolo Mieli lodando la longevità politica del governatore. Insorgono Fi e M5S

«Andreotti gli fa un baffo». L’8 luglio scorso Mario Oliverio prende le parole di Paolo Mieli come un augurio. Parole più che generose, quelle pronunciate dall’ex direttore del Corriere della Sera durante il Festival dei Due Mondi di Spoleto, come generoso è il “contributo” che la Regione Calabria ha destinato alla rassegna che si svolge ogni anno in terra umbra. Centomila euro, si apprende dal Burc pubblicato lo scorso 20 agosto, derivanti dal Piano di Azione e Coesione (PAC) Calabria 2014/2020 e destinati direttamente, senza bando di gara vista l’esclusiva dell’organizzazione del Festival, alla Società Hdrà Spa con sede a Roma. D’altronde, ancora prima dell’intervista benevola di Mieli – secondo cui Oliverio «è il politico più longevo della storia d’Italia», «ha battuto chiunque lo abbia sfidato alle elezioni» e non è stato «mai sfiorato da cose giudiziarie», nonostante fosse già indagato nelle inchieste su Calabria Verde e sull’alluvione di Rossano – era stato un annunciatore del Festival ad ammettere che il presidente della Regione Calabria «ci è stato vicino e ha permesso che questa manifestazione andasse avanti».
L’oggetto dell’affidamento alla società che organizza il Festival riguarda l’attività «di comunicazione integrata finalizzata alla promozione del prodotto turistico regionale e della destinazione Calabria»; fuori dal burocratese, insomma, l’obiettivo per cui sono stati stanziati quei soldi è la promozione del brand Calabria, ma guardando a come è andata la rassegna sorge il dubbio che abbia prevalso la voglia di promuovere il brand Oliverio, tra l’altro con risultati discutibili.
È certamente vero, come scrivono i dirigenti del dipartimento Turismo, che il Festival di Spoleto rappresenta «per i suoi notevoli contenuti di arte e cultura, un appuntamento di risonanza internazionale (…) pertanto la manifestazione è considerata un vero e proprio palcoscenico per presentare le eccellenze di un territorio», ma è altrettanto lecito rilevare che su quel palcoscenico il mattatore sembra essere stato il governatore, più che la Calabria, e che il marketing politico (pagato con soldi pubblici) abbia avuto la meglio su quello territoriale.
FI: COMMISSARIARE LA CALABRIA. M5S: OLIVERIO GENEROSO Di sicuro ne è convinto l’europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martuscello, che da questo episodio arriva a invocare il commissariamento della Regione. L’eurodeputato forzista ha presentato un’interrogazione urgente al commissario Cretu e sostiene che le «risorse che l’Europa aveva destinato al turismo della Calabria» sono state «digerite in una sola sera» per organizzare «una cena con uno chef stellato» al Festival di Spoleto. Più precisi sono tutti i parlamentari calabresi del M5S che, in una nota congiunta, parlano di «servizi relativi all’acquisizione degli spazi e l’organizzazione di una serata di gala» e rilevano come si .............

giovedì 23 agosto 2018

Catanzaro Lido la Polizia becca 2 truffatori che vendevano merce su internet, incassavano i soldi ma poi si rendevano irreperibili

Due persone sono state denunciate perché ritenute responsabili di due distinte truffe online. Secondo quanto accertato dagli agenti del Commissariato di polizia di Catanzaro Lido, avrebbero proposto la vendita di prodotti di elettronica,incassando il denaro per poi sparire.
Nel primo caso di tratta di un uomo di origine campana, di 39 anni, N.A., che aveva pubblicato su un sito web un annuncio in cui proponeva una macchina del caffè al prezzo di 30 euro.
Il secondo denunciato è invece un 53enne puglieseD.F., che aveva messo in vendita, invece, dei prodotti informatici chiedendo 50 euro.
Le indagini sono scattate dopo la denuncia dei cittadini incappati nel raggiro e che hanno segnalato di aver acquistato e pagato della merce mai recapitata.
Gli autori del raggiro, dopo aver concordato la cifra per l’acquisto delle apparecchiature, appena incassato il denaro, si era reso irreperibile, ovviamente senza mai provvedere a consegna la ...............

mercoledì 22 agosto 2018

Calabria l'ex consigliere regionale si riprende il suo "sudato?" Vitalizio di circa 4.000 euro al mese con il benestare del consiglio regionale.

Determina del settore Risorse umane del consiglio regionale chiude la vicenda relativa all’ex esponente della Margherita, che a luglio ha sottoscritto l’atto di transazione con l’ente

 Enzo Sculco si riprende il vitalizio da ex consigliere regionale. Un determina del dirigente del settore Risorse umane del consiglio regionale, Maurizio Praticò, pubblicata sul Burc dello scorso 20 agosto, dà conto della conclusione della tortuosa vicenda che ha riguardato l’ex consigliere regionale della Margherita, già dirigente sindacale e amministratore provinciale di Crotone, papà di Flora, attuale capogruppo di “Calabria in Rete” a palazzo Campanella.
LA VICENDA GIUDIZIARIA Nel provvedimento si ricorda infatti che ad agosto 2014 a Sculco venne revocato il vitalizio, con decorrenza dal 24 marzo 2013, quando passò in giudicato la sentenza di condanna a suo carico per concussione per fatti risalenti a quando Sculco era vicepresidente della Provincia pitagorica. Dopo la condanna, Sculco ha svolto attività sociali – in regime di affidamento in prova – per 10 mesi e 15 giorni, a conclusione dei quali, il 2 dicembre 2013, il Tribunale di sorveglianza ha rilasciato una certificazione positiva, con dichiarazione di estinzione della pena e di ogni altro effetto penale conseguente alla condanna.
LA TRANSAZIONE SCULCO-REGIONE L’ultimo capitolo si consuma lo scorso 27 luglio con la sottoscrizione di un atto di transazione tra Sculco e la Regione in forza del quale – si legge ancora nella determina del settore Risorse umane del Consiglio regionale – «il consiglio regionale si è impegnato a ripristinare la corresponsione del vitalizio a favore di Sculco, con il contestuale riconoscimento retroattivo di tale diritto a decorrere giuridicamente dal 3 dicembre 2013, nei fatti dal mese di febbraio 2014 cioè da quando il vitalizio è stato in effetti sospeso e a liquidare gli interessi legali maturati e il pagamento delle spese legali a favore di Sculco, oltre rimborso forfettario, Iva e Cpa come per legge», e, a sua volta, Sculco «si è impegnato a restituire quanto percepito indebitamente per il periodo in cui vigeva la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, cioè dal 24 marzo 2011, data di passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna, al 2 dicembre 2013, data del provvedimento del Tribunale di Sorveglianza che ha dichiarato estinta la pena».
OK ALLA LIQUIDAZIONE DEL VITALIZIO L’epilogo, che in pratica si configura come un atto prettamente tecnico e praticamente “dovuto”, è vergato nero su bianco nella determina di palazzo Campanella, che riconosce a Sculco il vitalizio «a decorrere giuridicamente dal 3 dicembre 2013, nei fatti dal mese di febbraio 2014, cioè da quando lo stesso è stato materialmente sospeso», rivaluta il vitalizio stesso «a seguito gli ......................

martedì 21 agosto 2018

Calabria; denunciato giovane prete che pretendeva prestazioni sessuali in cambio di lavoro Una storia piena di raccapriccianti particolari .

Un presunto scandalo in canonica, al centro della vicenda un prete additato di averci “provato” con un suo collaboratore.
IL tutto - messo nero su bianco in una denuncia sporta ai carabinieri di un comune del vibonese - racconterebbe, per bocca della presunta vittima - di una vicenda surreale: “Incontrai per la prima volta il parroco lo scorso anno … pochi giorni dopo la festa padronale. Rimasi lì alcuni giorni e notai che qualcosa non andava quando al termine della celebrazione di un matrimonio, un altro giovane sacerdote ci raggiunse nella casa parrocchiale proponendo un rapporto a tre”.
Idea - racconta ancora il diretto interessato - che respinsi con fermezza, al termine del quale andò via imbronciato. Non ne parlai con il parroco, con cui collaboravo, per pudore e dopo pochi giorni andai via, ritornando in Campania”.
Due mesi dopo il denunciante, un giovane che risiede in Sardegna, si sarebbe tornato nuovamente nel vibonese per aiutare il sacerdote che, sostiene il ragazzo, “iniziò ad alzare le mani toccando le parti intime. E, come se non bastasse, l’altro sacerdote volle andare a fare un giro su Lamezia Terme utilizzando un’applicazione per incontri omosessuali, chiamata Grindr”.
Le settimane successive le avance si sarebbero fatte più pesanti“Il prete si prodigò per trovarmi un lavoretto da aspirante giornalista, mi regalò un cellulare nuovo dal prezzo modesto. Iniziai a chiedermi il perché e lo scoprii poco dopo, quando nuovamente mi toccò i genitali chiedendo “come sta Gigino?”.
Toccamenti che si ripeterono anche in altre occasioni e che sarebbero stati chiesti “per sdebitarmi del suo attivismo, fintanto che persi la pazienza dandogli un ceffone all’interno della sacrestia”.
Da quell’episodio, ci sarebbe stata poi un’escalation di torti e vendette da parte del sacerdote“Per due giorni - racconta il giovane - mi lasciò nella casa parrocchiale privo di acqua e cibo, fintanto che tentando un rappacificamento per la debolezza fisica sempre più consistente, svenni a Vibo Valentia in un’altra struttura della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea”.
Una volta accompagnato in ospedale dal 118 - aggiunge - stetti solo per diverse ore, fintanto che il parroco portò due persone del luogo che mi annunciarono di aver portato i miei beni quali indumenti e pc nella casa in cui svenni e che non dovevo far ritorno nella casa parrocchiale”.
Infatti, prosegue nel racconto la presunta vittima, lì avrebbe trovato lavoronel santuario del paese, dato che il parroco tentando di mettermi a tacere chiese al Comune un contributo di 1.000 euro che sono stati accreditati al santuario e che personalmente non ho mai ricevuto nonostante la mattina andavo ad aprire e chiudere la chiesa. Mi disse di non dirlo in giro poiché in paese si sarebbe scatenata una rivolta visto che non ero del luogo”.
Una volta dimesso avrebbe però chiesto che gli venissero restituiti i suoi averi, così da poter ritornare in Sardegna, dato che aveva lasciato la Campania per la Calabria.
Questo – aggiunge il giovane - non avvenne e al contrario venni minacciato dal sacerdote, da un ex fotografo e un veterinario della zona
Allora contattò il 112 “che mi aiutò – racconta - e l’indomani contattarono per ben due volte il parroco che non si presentò alla Stazione dei carabinieri. Così decisi di tornare in Sardegna con solo gli indumenti che portavo addosso e privo del restante materiale che mi è stato restituito in questi giorni, benché manchi ancora una cartella clinica indispensabile per poter curare una disfunzione alla gamba”.
Della vicenda, lo scorso 15 giugno sarebbe stato informato il vicario diocesano che avrebbe a sua volta riferito al vescovo, monsignor Luigi Renzo.
Nonostante la querela composta da sei pagine, nessuna...........

lunedì 20 agosto 2018

Allarme cinghiali agricoltura Calabrese in ginocchio avvistamenti anche lungo le spiagge. un vero problema che va affrontato a livello nazionale

La problematica relativa alla presenza massiccia dei cinghiali nel territorio  e ai  conseguenti danni nel settore dell’agricoltura necessita di interventi concreti ed urgenti. Questo l’appello del quale si vuole fare carico il convegno “Cinghiali: una calamità imposta”, eloquente già nel titolo, organizzato dal Comune di Cardinale (Cz) ed al quale il Consorzio “Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria” A confronto esperti, associazione di categoria, rappresentanti delle istituzioni, compresi i sindaci di un vasto comprensorio, dalle Preserre al Basso Ionio catanzarese, ai centri interni del Vibonese. Il convegno vuole  dare voce alle istanze e alle sollecitazioni del comparto agricolo, che riveste un ruolo di primo piano  per l’economia del territorio.
Da Cardinale si vuole dare un segnale forte, di svolta, nell’affrontare la problematica. Si parte altresì dalla consapevolezza che il problema non è più locale, ma nazionale,  e che per la sua risoluzione è indispensabile il più ampio coinvolgimento possibile delle istituzioni, delle associazioni di categoria e delle popolazioni interessate.
Per l’Ente nazionale protezione animali non bisogna uccidere, ma adottare una serie di misure idonee a migliorare la convivenza tra uomini e cinghiali e nel contempo garantire l’aiuto agli agricoltori 
“Ricorrere ad approcci scientifici e non a fallimentari politiche venatorie, che alimentano solo interessi di parte. Creare tra agricoltori, istituzioni e associazioni un circolo virtuoso teso ad applicare metodi ecologici per migliorare la convivenza tra uomini e cinghiali, oltre ad essere obbligatori per legge sono i soli realmente efficaci, e per prevenire eventuali problemi”. É quanto propone l’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, in relazione alla “presunta emergenza cinghiali in Calabria”. “Lo dimostrano oltre 20 anni di uccisioni: è inutile – sostiene Andrea Brutti, dell’Ufficio Fauna Selvatica di Enpa – chiedere il ‘contenimento’ dei cinghiali. Contenimento che si vorrebbe affidare a soggetti del mondo venatorio, i quali hanno il solo interesse di sparare agli animali e non sono neanche autorizzati ad interventi di selezione ex art. 19 della legge 157/92, come ricordano ormai molte sentenze della Corte Costituzionale. Gli agricoltori devono essere aiutati e sostenuti in modo serio e fattivo, cioè con approcci scientifici basati su censimenti demografici e con politiche molto rigorose. Infatti se da un lato i cinghiali vengono ancora allevati, reimmessi nelle aziende faunistico-venatorie, e sono persino oggetto di foraggiamento e liberazioni abusive, dall’altro una pessima gestione dei rifiuti permetta a questi animali loro di avere una fonte alimentare pressoché inesauribile in prossimità dei centri abitati”. Per l’associazione, “anche la sicurezza stradale non .........

sabato 18 agosto 2018

Catanzaro tutta la verità sul ponte Morandi simbolo della città oggi fa paura ma esistono reali pericoli ?

La tragedia di Genova ha puntato inevitabilmente i riflettori anche sulle altre opere progettate da Riccardo Morandi, l'ingegnere che aveva progettato anche il ponte General Rafael Urdaneta sul lago di Maracaibo, Venezuela, parzialmente crollato nell'aprile 1964 dopo la collisione con una petroliera con la conseguente morte di sette persone.
Se è vero che i due ponti sono crollati per motivi diversi, almeno in base agli elementi che abbiamo ora a disposizione, è altrettanto vero che il progetto dei due ponti era simile in tutto e per tutto - così come quello costruito a Wadi al-Kuf, in Libia - ed entrambi erano stati costruiti utilizzano un brevetto di Morandi, ribattezzato M5, che ha di fatto portato a un deterioramento della struttura molto più rapido e veloce di quanto ipotizzato in un primo momento. Non è un caso, infatti, che il ponte Morandi di Genova fosse sottoposto a continui monitoraggi e interventi di ristrutturazione. Da qui il dubbio che molti si stanno ponendo in queste ore: c'è il rischio di tragedia simili anche per gli altri ponti progettati da Riccardo Morandi?
L'enorme Viadotto Bisantis di Catanzaro, conosciuto anche lui come Ponte Morandi, fu completato nel 1962 dall'azienda So.Ge.Ne di Roma - diversa da quella che invece si occupò della struttura di Genova - è una tipologia di ponte totalmente differente da quello crollato a Genova, basta comparare le immagini per rendersene conto. Proprio per questo motivo i cittadini residenti nell'area possono dormire sonni tranquilli.
Il ponte Bisantis non ha mai richiesto l'enorme manutenzione del ponte di Genova, proprio perché strutturalmente diverso, ma anche nel caso di Catanzaro il monitoraggio è costante. ANAS ha già........


venerdì 17 agosto 2018

Catanzaro; trovato morto all'interno della sua auto un uomo di 33 anni probabile decesso per overdose

Trovato morto nel quartiere Sala CZ nei pressi del passaggio a livello da un anziano che già nella serata di ieri aveva notato l'auto.



Un uomo di 33 anni, A.R., originario di Crotone, è stato trovato morto stamani all'interno della sua auto a Catanzaro. Il decesso, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere stato causato da un'overdose di droga. A trovare il cadavere è stato un signore che abita nella zona del ritrovamento e che, già ieri sera, aveva notato la presenza dell'uomo. Stamani, avendo visto la macchina parcheggiata ancora nello stesso luogo, l'uomo si è avvicinato alla vettura e in breve si è reso conto che la persona all'interno dell'abitacolo non dava segni di vita. Sul luogo sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Catanzaro che hanno avviato gli accertamenti e il medico legale.
    Sul cadavere non sarebbero stati rilevati segni di violenza o lesioni. Le indagini sono in corso ma l'ipotesi di un malore a seguito di assunzione di........

giovedì 16 agosto 2018

Sellia; 23 anni di successi per la Sagra dell'olio d'oliva appuntamento a domani sera 17 agosto per vivere uno degli eventi più ricercati dell'estate Calabrese.



XXIII edizione di un evento che anche in periodi di crisi ha sempre attirato tantissima gente Una vera festosa invasione dove il suggestivo borgo antico per una sera si veste di luci, suoni e allegria per una festa che durerà sino all'alba Oltre a tante prelibatezze da gustare si possono ammirare le tante iniziative che il borgo offre a un visitatore sempre più attento che ha segnato ormai da anni nel suo taccuino dei vari appuntamenti la sera del 17 agosto come uno degli eventi più belli dell'estate Calabrese Ricchissimo il tabellone (che potrete leggere sotto) dei tantissimi siti da visitare magari culminato da un volo sul borgo in notturna ridandosi tutti appuntamento per il 2019 sempre nel borgo stupendo di Sellia.

martedì 14 agosto 2018

Catanzaro; Un milione di euro per la manutenzione delle strade provinciali zero euro per la SP25 interventi su Zagarise, Sellia Marina, Simeri Crichi, Soveria Simeri.....



Pubblicati sul sito della Provincia di Catanzaro i bandi di gara relativi agli interventi di manutenzione straordinaria della rete viaria finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’Ente intermedio, guidato dal presidente Enzo Bruno, ha visto l’approvazione di tutte le schede compilate per la richiesta di finanziamento messo a disposizione dal Dicastero per l’annualità del 2018 ed inviate entro l’1 giugno scorso. I fondi messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture ammontano a complessivi 1.194.785,93 euro. Gli interventi finanziati rispettano i parametri richiesti: vale a dire la sicurezza stradale, la tutela delle utenze deboli, la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione del rischio idrogeologico. Le procedure aperte con la pubblicazione dei bandi di gara saranno chiuse nel mese di settembre secondo i termini previsti, consentendo l’appalto dei lavori entro ottobre.
“Nell’individuare i lavori finanziati dal Ministero – afferma il presidente della Provincia, Enzo Bruno – abbiamo tenuto conto delle criticità indicate dai sindaci in tutta la Provincia: tra gli interventi finanziati quelli sulle Sp 11 e 12, attorno Zagarise, lungo la Squillace-Maida; a Platania e San Pietro Apostolo dove è stato segnalato un pericoloso dissesto al bivio Zeta; e ancora Sp 133 e Sp 134, caratterizzate da un alto tasso di pericolosità; lungo la Girifalco-Roccelletta; a Gimigliano, uno dei paesi più a rischio idrogeologico, e ancora Soveria e Crichi. Si tratta, in particolare, di interventi relativi al rifacimento del manto stradale, soprattutto nei centri abitati, di rifacimento della segnaletica e di barriere di ritenuta, ma anche di cunette e muri. La sicurezza prima di tutto”.
bandi di gara pubblicati sono relativi a interventi di manutenzione straordinaria che interessano le seguenti arterie di competenza: Sp 159/1, Platania (per l’importo 79.560,01 euro); Sp 11 ed .............

lunedì 13 agosto 2018

Cropani; cittadini esasperatati scendono in piazza Paese abbandonato, sporco senza neppure i servizi primari

La comunità Cropanese in rivolta davanti al comune, bloccata la strada 180 che porta ai paesi di montagna Una protesta nata dal senso di degrado, di abbandono da un incuria generale che il paese ricco di storia e tradizioni  vive sin dall ingresso al comune  della commissione Prefettizia  a fine dicembre 2016

Sono molte le segnalazioni di abbandono e mancanza dei servizi primari che un comune deve garantire ai suoi cittadini che regolarmente pagano le salate tasse. Molte zone del paese sono al buio dove l'illuminazione pubblica è solo un ricordo, strade piene di sterpaglie, e se non bastasse capita spesso che per giorni manca l'acqua tanto che sono dovuti intervenire le autobotti della protezione civile per garantire un minimo di igiene. In molti è ancora vivo il triste ricordo della processione della Naca di quest'anno una evento antichissimo pieno di fede e tradizione millenaria che unisce tutto il popolo Cropanese dove per ragioni assurdi di sicurezza si è adottato un..........

sabato 11 agosto 2018

Sull'assegnazione delle Bandiere Blu a Sellia Marina e Soverato aumentano i dubbi. La regione da 15 mila euro come premio L'Europa multa la Calabria per mare sporco e inquinato

Quest’anno la nostra regione ne ha conquistate ben 9, si tratta dei comuni di Cirò Marina, Melissa, Praia a Mare, Roccella Ionica, Roseto Capo Spulico, Tortora, Trebisacce, Sellia Marina e Soverato.
Il Codacons contesta il “lavoro straordinario” riconosciuto dalla Regione in favore dei comuni “imbandierati” e che costa ai Calabresi ben 135mila euro.

Del resto per concedere le “bandiere” la Fee si affida a minuziosi questionari e autocertificazioni.
In buona sostanza sono gli stessi comuni a dichiarare che le loro spiagge sono un paradiso.
Sui controlli, purtroppo, FEE non ha inteso fornire alcuna risposta – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons.
Del resto che ci siano delle contraddizioni è fin troppo evidente.
Non foss’altro per la singolare circostanza che in Calabria troppi comuni sono stati “condannati” dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per “reti fognarie o sistemi di trattamento delle acque reflue” non conformi alle prescrizioni della direttiva 91/271 e, pertanto, sono stati oggetto di una pesantissima sanzione. Sanzione che pagheranno tutti i Calabresi.
Parliamo di 25 milioni di euro, oltre una penale di 30.112.550 di euro (165mila euro al giorno), per ogni semestre di ritardo.
Paradosso nel paradosso è che tra i 13 comuni “condannati”, ovvero Acri (CS), Castrovillari (CS), Rende (CS), Rossano (CS), Reggio Calabria, Bagnara Calabra (RC), Montebello Jonico (RC), Motta San Giovanni (RC), Siderno (RC); Sellia Marina (CZ), Soverato (CZ), Crotone e Mesoraca (KR), due di questi vengono – addirittura – premiati dalla Regione Calabria.
Come sia possibile conciliare la dura sanzione della Corte di Giustizia per l’inefficienza dei depuratori con le bandiere ed i premi regionali, appare un mistero inestricabile.
Il Codacons chiede che tipo di verifiche abbia eseguito la regione prima di donare 135mila euro…non vorremmo pensare che siano bastate delle bandiere e dei post sui social.
Bandiere pagate davvero a caro prezzo, se si ....................

venerdì 10 agosto 2018

Sellia; dopo il vietato morire ecco l'ordinanza che vieta l'abuso di connessione a internet. In caso di eccessivi picchi si prevede il distacco della rete.

Ordinanza del primo cittadino di Sellia, pediatra, con l'obiettivo di "evitare o ridurre al minimo comportamenti ritenuti nocivi per la salute e l’integrità dei residenti". Più della metà del paese aveva dichiarato di trascorrere in media oltre tre ore al giorno online e l'80% dei giovani aveva risposto di essere "sempre connesso"
Troppe ore on line. E così il sindaco di Sellia in Calabria ha emesso un'ordinanza che prevede il distacco della rete nel caso si verificano eccessivi picchi di connessione al web. Lo scopo di Davide Zicchinella, sindaco di Sellia, comune di circa 600 anime in provincia di Catanzaro, è quello di impedire l'abuso di Internet e social network per favorire momenti di socializzazione. Il provvedimento adottato dal primo cittadino, che di professione fa il pediatra, si propone di "evitare o ridurre al minimo comportamenti ritenuti nocivi per la salute e l'integrità dei residenti". A motivare la decisione è stato il fatto che il 53% di un campione di abitanti intervistati in un'indagine statistica ha dichiarato di trascorrere in media online più di tre ore al giorno, con la fascia giovanile che ha ammesso di non.......

giovedì 9 agosto 2018

Cospicuo sequestro di beni alla Ndrangheta di Milano anche a un noto imprenditore del Catanzarese.

Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano hanno sequestrato società, immobili e saldi di conto corrente a un imprenditore nato a Santa Caterina dello Ionio (CZ) nel 1975, condannato con sentenza definitiva per associazione mafiosa ex art. 416 bis c.p. in quanto affiliato alla ‘ndrangheta, con specifico riguardo alla locale di Giussano (MB) e con collegamenti con la cosca calabrese dei “Gallace-Ruga”, attiva nel catanzarese.
De Masi – sottolinea la Questura – è un imprenditore che nel corso del tempo è stato titolare di società attive campo immobiliare (edilizia ed intermediazione). Gli approfonditi accertamenti patrimoniali svolti sul suo conto dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine hanno consentito di ricondurre a lui numerosi immobili, la maggior parte dei quali intestati a familiari o a società da loro gestite. A disporre il sequestro di 11 immobili tra Lombardia e Calabria e i 2 saldi di rapporti di conto corrente bancario è stata la Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano. In particolare a Demasi sono stati sequestrati una villa bifamiliare con autorimessa pertinenziale al piano seminterrato e un appartamento a Motta Visconti (MI), un appartamento a Santa Caterina dello Ionio (CZ), un laboratorio, con locale accessorio, servizio igienico e cortile esclusivo a Zelo Surrigone (MI), 4 appartamenti con relative autorimesse a Trezzano sul Naviglio (MI) e 2 appartamenti con relative autorimesse, a Zelo Surrigone (MI). Oltre alle proprietà immobiliari, a Orlando Demasi sono stati sequestrati ieri anche 2 conti correnti con un saldo superiore ai 1000 Euro, per un valore complessivo di 6.300 Euro; 2 polizze assicurative vita per per un valore complessivo di 20.000 Euro; oltre a 60.000 euro in contanti all’interno di una cassetta di sicurezza in banca. Durante il sequestro sono stati inoltre trovati oggetti di pregio e di......

mercoledì 8 agosto 2018

La procura di Catanzaro chiede il processo per il presidente Oliverio per abuso d'ufficio sul fascicolo d'inchiesta "Calabria Verde"

Abuso d’ufficio. Questa l’accusa per la quale la Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del presidente della giunta della Regione Calabria, Mario Oliverio, del sindaco di Acquaro Giuseppe Barilaro, 39 anni (già presidente del Consiglio provinciale di Vibo Valentia), dell’attuale presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci,64 anni, di Aiello Calabro, in qualità di “capostruttura del presidente” Oliverio, di Michele Trematerra, 54 anni, di Acri, all’epoca dei fatti assessore regionale all’Agricoltura ed alla Forestazione con il centrodestra, di Franca Arlia, 67 anni, di Paola, dirigente di Calabria Verde, di Paolo Furgiuele, 59 anni, di Amantea, ex direttore generale di Calabria Verde, 


La Procura di Catanzaro, nell’ambito di un fascicolo-stralcio dell’inchiesta su “Calabria Verde”, società in house della Regione Calabria, ha chiesto il rinvio a giudizio del governatore calabrese Mario Oliverio. Lo scrive il Quotidiano della Calabria. L’udienza preliminare davanti al gup è fissata per il prossimo 12 dicembre.
Oltre a Oliverio, nel procedimento sono indagati il suo...........

martedì 7 agosto 2018

Cropani bilancio a un anno dell'insediamento della commissione straordinaria da parte del Forum delle Associazioni Cropanesi.

Ad un anno esatto dall’insediamento della commissione straordinaria nel comune di Cropani il Forum delle Associazioni Cropanesi traccia una linea al fine di capire quanto fin qui fatto.
Pur mantenendo una propria autonomia, tutte le associazioni, insieme, hanno intrapreso un percorso sicuramente singolare. Mai prima d’ora tante realtà, con peculiarità sicuramente diverse tra di loro, avevano trovato una convergenza così forte.
In questo lasso di tempo, attraverso una serie di incontri e di documenti condivisi (tutti protocollati presso gli uffici comunali) il forum ha evidenziato una serie di problematiche, ordinarie e straordinarie, riguardanti l’intero territorio comunale: SCUOLE; SANTA CATERINA; ILLUMINAZIONE PUBBLICA; MANUTENZIONE STRADE PUBBLICHE; PERSONALE COMUNALE; APPROVAZIONE BILANCI; CHIUSURA DELEGAZIONI CROPANI MARINA E CUTURELLA; PULIZIA VERDE PUBBLICO; RACCOLTA DIFFERENZIATA E DEGLI INGOMBRANTI; COSTITUZIONE COMMISSIONE PUBBLICI SPETTACOLI; CARENZA IDRICA; CHIUSURA PASSAGGI A LIVELLO ecc.
Di tutti gli argomenti trattati la funzionalità del forum è stata sempre quella di essere di
supporto e da pungolo alla commissione straordinaria,
senza arrogarsi mai il diritto di sentirsi i risolutori dei vari problemi.
Inoltre, durante il percorso, ogni associazione ha perseguito le proprie finalità associative
condividendole e facendo “rete” con tutti gli altri componenti del forum.
Tale esperienza, come asserito, è sicuramente singolare per tutta Cropani. Lo è perché mai
si era verificato lo scioglimento del consiglio comunale, ma lo è soprattutto
perché questa situazione ha fatto emergere un senso di appartenenza mai visto prima.
Mentre in passato ci si aspettava (a volte si pretendeva) che ogni problematica venisse
affrontata e risolta dagli organi e dagli uffici comunali, oggi ogni cropanese sente il bisogno
di informarsi ma soprattutto sente il dovere di affrontare un determinato problema, che sia d’interesse
singolare ocollettivo poco importa, cercando di risolverlo. Tale atteggiamento ci si augura non venga
smarrito nel tempo. Essere un paese con un grande senso civico significa essere un paese indirizzato
verso il proprio benessere sociale.Quest’ultimo aspetto è sicuramente quello che ha determinato,
più di ogni altra cosa, la volontà del forum di continuare la strada intrapresa e l’andare avanti.
Subito dopo la stagione estiva verranno riproposti gli ..............