martedì 31 dicembre 2019

955 km 44 tappe questi i numeri del Cammino Basiliano che percorre la Calabria nella fede. Nell'itinerario anche Catanzaro, Sellia, Sersale e Zagarise

Quarantaquattro tappe o 56 con le varianti per 955 chilometri. Sono i numeri del Cammino basiliano che percorre la Calabria da nord a sud.

Un Cammino di fede, arte, storia, minoranze linguistiche greche e albanesi, foreste, natura incontaminata e paesaggi tra mare e monti. È quanto ha annunciato in un lungo post su Facebook Carmine Lupia, ex direttore della Riserva Valli cupe, e responsabile del progetto.
È lo stesso Lupia a ripercorrere l’iter per l’istituzione del cammino che si preannuncia più lungo del Cammino di Santiago, “dopo quattordici anni di studio, otto anni di cammino e di revisione delle tracce Gps, finalmente è stato ultimato dalla associazione Camminatori Basiliani, il Cammino Basiliano, che percorre la Calabria da nord a sud per 955 Km, soprattutto su sentieri e piste”.
Il lungo cammino, che inizia a Rocca Imperiale e finisce a Reggio Calabria, impegna circa una giornata di cammino per tappa e in ogni luogo di arrivo sarà possibile dormire e mangiare.
a seguire tutti i comuni interessati dal percorso 

lunedì 30 dicembre 2019

Fotoracconto dei suggestivi presepi viventi di: Albi, Pentone, Sellia Marina e Simeri Crichi


Per le vie di tanti paesi calabri si respira un’atmosfera magica, carica di gioia, speranza e amore. Proprio dall’amore per le tradizioni legate al Santo Natale, molte Pro Loco e associazioni di volontari, religiosi e laici si immergono, fin dalle prime settimane di novembre, nei preparativi per la manifestazione più amata da tutti: “Il Presepe vivente”. Questa sorta di rappresentazione teatrale all’aperto, mista ad una sfumatura di rievocazione storico-religiosa, affonda le sue radici nel lontano 1223 d.C, quando per la prima volta, nel borgo di Greccio (RI), San Francesco d’Assisi mise in scena l’evento della nascita di Gesù, servendosi degli abitanti come “attori” e del paese come “palcoscenico”. Da quel momento, la tradizione si è diffusa in tutta la penisola ed ancora oggi, i Presepi viventi prendono vita nelle vie dei borghi, attraversate per l’occasione dagli abitanti in costume storico, tutti indaffarati nell’interpretare il ruolo a loro assegnato. È doveroso sottolineare che sovente, le mansioni svolte dai figuranti, sono strettamente legate agli antichi mestieri del luogo che altrimenti rischierebbero l’estinzione. Immancabile infatti la figura del fabbro, degli artigiani, dei mastri fornai, lanai e tutti quelli che sanno incantare con il proprio lavoro manuale. E forse sono proprio questi i motivi per cui i turisti sono attratti e  attirati dalla bellezza dello scenario allestito, spesso illuminato soltanto da fiaccole e candele, dall’atmosfera suggestiva e ovviamente anche dalle prelibatezze che vengono preparate e offerte per riscaldarsi, poiché, svolgendosi nel periodo di dicembre-gennaio, le temperature non sono di certo molto invitanti. 
A seguire alcune foto piene di fascino e suggestione tratti dai presepi viventi di Albi, Pentone, Sellia Marina e Simeri Crichi che attirano migliaia di visitatori alla riscoperta di antichi mestieri e incantevoli scenografie.
ALBI




PENTONE





sabato 28 dicembre 2019

Elezioni regionali del 26 gennaio Ecco i nomi delle liste presentate

E’ l’ultimo giorno utile per consegnare ufficialmente le liste e i candidati a Governatore della Calabria per le prossime elezioni regionali del 26 gennaio Pippo Callipo, Carlo Tansi, Francesco Aiello e Jole Santelli si sfideranno per la poltrona di presidente.


Centrodestra candida a Governatore Jole Santelli. Questi i nomi della lista Santelli Presidente per il collegio della Calabria Centrale: Titina Carolina Caruso (classe ’72), Romano Pasquale Mazza (’71), Luigi Muraca (’64), Tranquillo Paradiso (’73), Vincenzo Pasqua (’81), Vito Pitaro (’76), Gianluca Tassone (’75), Sergio Torromino (’65).
 i candidati consiglieri alle elezioni regionali nella lista FI Collegio Calabria Centro: Ernesto Calabretta, Antonio Daffinà, Francesco De Sarro, Rosario Lostumbo, Pietro Matacera, Maria Grazia Pianura, Frank Mario Santacroce, Domenico Tallini. 
Fratelli d’Italia ha depositato stamattina le liste per mano dei responsabili elettorali Wanda Ferro (Catanzaro e Vibo Valentia), Edmondo Cirielli (Reggio Calabria), Fausto Orsomarso (Crotone) e Pietro Lirangi (Cosenza).  Tra i candidati ci sono il consigliere regionale uscente Giuseppe Neri, eletto nelle precedenti regionali con la lista dei Democratici e progressisti; il sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi; il vicesindaco di Locri, Raffaele Sainato, e l’imprenditore del settore industria alimentare specializzata nella produzione di Salumi D.O.P. di San Demetrio Corone Ernesto Madeo. Anche la Lega  ha presentato la lista dei suoi candidati al Consiglio regionale a sostegno di Iole Santelli, candidata alla presidenza per il centrodestra. A presentare la lista è stato il commissario regionale del partito, Cristian Invernizzi. Tra i candidati ci sono l’ex presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro, il sindaco di Gizzeria Pietro Raso e l’editore dell’emittente Video Calabria Salvatore Gaetano.Sono 6 in totale le liste presentate alla Corte d’appello di Catanzaro, a sostegno della candidata Jole Santelli, parlamentare di Forza Italia: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Udc, Casa delle libertà e Jole Santelli Presidente.
i nomi dei candidati dei Democratici Progressisti nella circoscrizione Calabria centro: Flora Sculco, Elisabeth Sacco, Michelangelo Mirabello (detto Michele), Domenico Gallelli, Gino Murgi, Daniele Menniti, Tiziana De Nardo, Mario Rizzo.
Liste del partito  democratico a sostegno di Pippo Callipo 
 Collegio Calabria Centrale: Angela Robbe, Raffaele Mammoliti, Luigi Tassone, Gianluca Cuda, Libero Notarangelo, Carolina Girasole, Fabio Guerriero, Sergio Arena
Rifondazione comunista non parteciperà alle elezioni regionali in Calabria del 26 gennaio. Ne dà notizia, con un comunicato, la segreteria regionale del partito. "Abbiamo creduto - si afferma nella nota - che questa fosse finalmente la volta buona per costruire una piattaforma programmatica, da affidare a nuove generazioni e nuove culture, tale da fornire l'energia necessaria per superare la rassegnazione dei calabresi, ormai da tempo disillusi e scoraggiati dalla politica. Purtroppo, la nostra apertura non è bastata, perché le difficoltà degli altri hanno di fatto impedito un'interlocuzione alla pari che avrebbe potuto trasformare le debolezze individuali in quella forza collettiva capace di recuperare e coinvolgere tutti.
Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione, è stato il primo a presentare le....

venerdì 27 dicembre 2019

Catanzaro; Triste tragedia nel giorno di Natale. Sparisce dalla casa di riposo "Madonna di Porto", anziano trovato morto nel fiume Corace

Si era disperso durante la notte di natale  dalla casa di riposo dove era ospite, un anziano di 85 anni. Scattate le ricerche, solo intorno alle 13:30 circa, i vigili del fuoco hanno rinvenuto il corpo esanime del disperso, nel fiume Corace.

Si è allontanato nella notte di Natale dalla casa di riposo dove era ospite, nel comune di Gimigliano, in particolare da Località Madonna di Porto, e da allora non si avevano più notizie di lui: lo scomparso è un 85enneCarmine Spadafora, il cui corpo senza vita, purtroppo, è stato ritrovato - poco dopo l’una e mezza di oggi - nel fiume Corace e si sta ora procedendo al suo recupero.Le ricerche del disperso erano state abbiate stamani sul presto dalla Prefettura di Catanzaro su richiesta dei Carabinieri della zona, così come prevede la procedura ed hanno visto impegnati sul posto di ben tredici uomini dei vigili del fuoco del capoluogo, coordinati dal funzionario di soccorso Massimo Conforti.I pompieri sono stati supportati anche dalle unità SAF-Fluviali, quelle cinofile dei Carabinieri e della......

martedì 24 dicembre 2019

A Natale siamo tutti più buoni ! Occhiuto dice si alla Santelli Oliverio dice si a Calippo mentre i Calabresi continuano a emigrare

Regionali Calabria- Alla fine anche il Centro/Destra si ricompatta. Dopo il passo indietro di Mario Oliverio che sosterrà Callipo ed il Centrosinistra, Mario Occhiuto ha deciso di anche lui nel passo indietro a favore dell’unità del centrodestra. Il sindaco di Cosenza grazie alla regia del fratello Roberto, ha trovato l’accordo, dopo una trattativa frenetica, con Jole Santelli e gli altri esponenti della coalizione.

L’accordo da quello che si apprende sarà di inserire nelle liste alcune dei fedelissimi degli Occhiuto alle regionali del 26 gennaio prossimo.

Noi iniziamo tutti insieme un’esperienza che avrà un unico pronome Noi, mai Io. Sempre rispetto, squadra, stima e sintonia. Per realizzare insieme il sogno di dare alla Calabria il futuro che merita”.A pronunciare queste frasi è stata la candidata alla Presidenza della Regione Calabria per il centrodestra Jole Santelli durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “La Calabria che vogliamo” a Lamezia Terme.“Sono uscita fuori grazie al fato – ha affermato la coordinatrice regionale di Forza Italia – e questo dimostra che non c’è volontà di potere nella nostra proposta. Questa regione deve riacquistare il senso della normalità perché i diritti devono essere ordinari. Non mi sentirete parlare mai del termine legalità, perché la legalità è una precondizione della politica”.Santelli, che ha precisato di non credere ai sondaggi, ha sottolineato il fatto che “in Calabria abbiamo avuto troppi uomini soli al comando” e che, dunque, è “meglio una donna che sa fare il gioco di squadra”, mostrandosi “interdetta” per gli ultimi attacchi di Mario Occhiuto.

Era chiuso nella sua war room di Sant’Eufemia, alle porte di Lamezia, da tre giorni. E quella sede del suo comitato elettorale già domani dovrebbe cambiare le insegne. Perché Mario Oliverio è a un passo dal ritiro.Ammaccato dal ciclone Gratteri, che con la recente maxi operazione Rinascita-Scott ha investito i suoi luogotenenti Gigi Incarnato e Nicola Adamo, era stretto in un angolo. E ieri la Procura di Catanzaro ha chiesto per lui il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nell’uso di fondi per la promozione del turismo. L’accusa è peculato. L’udienza dal gup è stata fissata per il 25 febbraio. L’indagine si riferisce alle risorse utilizzate per finanziare, nel luglio 2018, un’iniziativa a Spoleto, a margine del Festival dei Due Mondi, che secondo l’accusa avrebbe perseguito finalità privatistiche di promozione politica dello stesso Oliverio. L’evento era il format giornalistico «I dialoghi di Paolo Mieli». Per gli inquirenti, in quel contesto «non venivano promosse le attività turistiche regionali, bensì si realizzavano le interviste tipiche di un talk show». Ora il presidente ha deciso di cedere il passo a Pippo Callipo, il candidato dem che lo ha detronizzato nei favori del suo partito. Proprio il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, aveva notato le difficoltà di Oliverio e gli aveva lanciato una ciambella domenicale di salvataggio. Lo invitava a «sostenere questo percorso di cambiamento e rinnovamento messo in campo al fine di non disperdere il lavoro svolto in questi anni». Erano le parole che garantivano una delle condizioni che Oliverio aveva sempre posto per il ritiro della candidatura, ossia la tutela della sua dignità politica e personale. Zingaretti aveva sottolineato che la divisione della destra, con l’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto pronto a correre contro la candidata della coalizione Jole Santelli, «apre uno scenario nuovo, mettendoci nelle condizioni di poter competere e vincere, con Callipo, una sfida che poche settimane fa sembrava impossibile. Abbiamo due obiettivi davanti a noi: combattere e sconfiggere la ’ndrangheta e sbarrare il passo alla peggiore destra emersa in Italia dopo il ventennio fascista». Oliverio ieri mattina ha salutato i dipendenti regionali della «Cittadella» e poi si è rintanato nel bunker di Sant’Eufemia. E alle 19 la riunione partoriva il comunicato di resa. «La coalizione guidata dal presidente Oliverio condivide la preoccupazione del segretario Zingaretti di non disperdere il lavoro positivo svolto in questi anni dal governo regionale e di proiettarlo nel futuro con un progetto innovativo sostenuto da un ampio schieramento del centro sinistra e del civismo democratico. La coalizione ha apprezzato le parole di stima politica, istituzionale e personale di Zingaretti nei confronti del presidente». Oliverio ottiene un riconoscimento per la propria storia e per il lavoro svolto. E ora le parti possono trattare l’accordo. Come dice la nota, «ora costruiamo un ampio fronte contro la destra a trazione leghista». L’accordo con il Pd «ufficiale», rappresentato dal commissario regionale Stefano Graziano e dal responsabile per il Mezzogiorno Nicola Oddati, potrebbe chiudersi già oggi. Nel frattempo, la destra scalda i motori e presenta ufficialmente Santelli in un albergo di Catanzaro. Lei parla già da «prima presidente donna della mia regione. Sono uscita fuori grazie al fato e questo dimostra che non c’è volontà di potere nella nostra proposta. La parola che vogliamo cancellare è speranza perché dà l’idea di una.............

lunedì 23 dicembre 2019

Maltempo, ancora il catanzarese flagellato da raffiche di vento fortissime e piogge intense

La violenta ondata di maltempo di ieri ha portato venti molto forti, anche superiori ai 100 chilometri orari, e nubifragi, provocando danni e disagi su buona parte del territorio calabrese. 

superato livello 3 di allerta in alcune zone del Catanzarese

A Catanzaro molti i danni anche nel quartiere Lido con tetti scoperchiati o danneggiati e auto in sosta colpite dai detriti. Moltissime le segnalazioni per piccoli smottamenti e pali della pubblica illuminazione divelti in tutto l’hinterland catanzarese. Disagi alla circolazione si sono verificati a Simeri Crichi (Cz), con diverse interruzioni della strada provinciale 13 per la caduta di alberi. Stessa situazione nella zona di Caraffa, Gimigliano e Sellia. Chiusa la strada provinciale nel tratto Sellia Simeri Crichi per caduta alberi mentre un grosso albero ha impedito l'accesso al Santuario Madonna di Porto. Allagamenti sono stati segnalati, infine, lungo tutto il tratto della statale 106. Molte le manifestazioni natalizie rinviate proprio a causa del maltempo. Alcuni sindaci hanno sollevato il problema della gestione del sistema di allerta di protezione civile, considerato che le zone interessate prevedono allerta gialla, ma si.......

sabato 21 dicembre 2019

Sila: Indagati i 5 direttori di spegnimento. Chiusa l'indagine sul terribile incendio che durò 26 giorni distruggendo 4mila ettari di boschi la maggior parte nel Parco Nazionale.


La Procura di Castrovillari ha chiuso le indagini sull'incendio che nell'estate del 2017 distrusse migliaia di ettari di bosco in località Paoleparto nel comune di Longobucco. Cinque sono le persone indagate: tutti direttori operazioni di spegnimento (Dos) che si sono visti recapitare, in queste ore, dai Carabinieri forestale l'avviso di conclusione indagini. Il lavoro dei militari, attraverso cui è stata svolta una ricostruzione storica degli eventi che hanno riguardato il vastissimo incendio che ebbe inizio il 25 luglio e terminò il 19 agosto del 2017, sono state coordinate dal Procuratore Eugenio Facciolla. "Dalle indagini è emerso - è scritto in una nota - che gli indagati, quattro di Calabria Verde e uno dei Vigili del fuoco, in qualità di Dos cagionavano, per colpa, un disastro ambientale operando con negligenza e imperizia nella gestione e conduzione delle operazioni di spegnimento, attestando in più riprese contrariamente al vero che il rogo si era spento e gestendo le squadre antincendio intervenute e i mezzi in modo incongruo, confuso e inefficace sul territorio. Inoltre, redigendo le schede che caratterizzano ogni incendio in modo approssimativo e incompleto così da non consentire agli operatori montanti di gestire correttamente mezzi e uomini dell'antincendio. Un rogo vastissimo che ha provocato alterazione irreversibile dell'ecosistema dell'area". L'evento incendiario destò non poco allarme sociale e ingenti danni l'erario è stato ripercorso anche con l'acquisizione materiale video e fotografico. Le fiamme provocarono la distruzione di 3.885 ettari di territorio boschivo, di questi 1.033 dei....

venerdì 20 dicembre 2019

Catanzaro anche de Magistris indagava sull'avv. Pittelli ma fu bloccato dal procuratore per loschi legami

L'accusa dell'ex pm sindaco di Napoli: "Pittelli era amico del procuratore, era stato il suo avvocato, e pochi mesi prima aveva assunto nella società a lui riconducibile, il figlio della moglie del procuratore"


Negli arresti di oggi in Calabria leggo di fatti e persone che furono anche oggetto di alcune delicatissime inchieste di cui ero titolare quale pm presso la procura della Repubblica di Catanzaro, negli stessi uffici oggi diretti dal procuratore Gratteri. Il mio procuratore della Repubblica nel 2007, Mariano Lombardi, mi revocò l'inchiesta Poseidone quando notificai un'informazione di garanzia all'avvocato Pittelli, che all'epoca dei fatti era parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia". Lo sottolinea in un lungo post di Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

"Pittelli era amico del procuratore, era stato il suo avvocato, e pochi mesi prima aveva assunto nella società a lui riconducibile, il figlio della moglie del procuratore - ricorda - l'inchiesta Poseidone stava portando alla richiesta di misure cautelari per fatti gravissimi che riguardavano illeciti nella gestione di fiumi di denaro pubblico destinati, in particolare, alla depurazione delle acque ed al settore ambientale. Nell'ottobre dello stesso anno, mentre mi accingevo a scrivere le misure cautelari, mi fu avocata illecitamente anche l'inchiesta Why Not, in cui erano indagati, tra i tanti, sia Pittelli che Nicola Adamo, all'epoca dei fatti segretario regionale dei Ds.

Nell'inchiesta WhyNot avevamo individuato un sistema criminale che vedeva coinvolte persone delle istituzioni, politici, imprenditori, professionisti. In entrambe le indagini un ruolo fondamentale fu assunto dalle massonerie deviate. Le indagini mi sono state sottratte da magistrati e il Consiglio superiore della magistratura, invece di tutelare chi indagava su corruzioni e criminalità organizzata, mi tolse le funzioni di pubblico ministero e mi trasferì per incompatibilità ambientale, con un procedimento disciplinare rapidissimo e surreale. Ero incompatibile con un ambiente mafioso che invece si e' lasciato operare per dieci anni. Una vergogna di Stato con mandanti ed esecutori ai vertici delle istituzioni. Oggi leggo, a distanza di oltre dieci anni, che l'avvocato Pittelli è stato tratto in arresto per associazione mafiosa e Nicola Adamo è destinatario della misura cautelare del divieto di dimora. Avevamo scoperto un sistema criminale devastante e siamo stati fermati da quelli che ci dovevano coprire le spalle. La magistratura negli anni ha accertato la correttezza del mio operato e ha verificato le attivita' illecite commesse ai danni miei e dei miei piu' stretti collaboratori. Nessuno mai ci restituira quello che ci.........................

giovedì 19 dicembre 2019

Max retata della DDA 334 arresti con nomi eccellenti l'avv. Pittelli e il sindaco Callipo,Adamo, Incarnato. Tutti i particolari dell'imponente operazione.

Maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Catanzaro su richiesta della Dda a carico di 334 persone. L’operazione, denominata “Rinascita-Scott”, ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. 
L’operazione ‘Rinascita-Scott’ ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare, i carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardi, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro. Nell’operazione sono impegnati 2500 carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile. Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra gli arrestati della maxi operazione condotta all’alba dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Tra loro anche l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Nell’operazione sono coinvolti anche esponenti politici fra cui Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro (VV) e presidente regionale dell’Anci. Fra gli arrestati anche l’ex consigliere regionale della Margherita e poi Pd, Pietro Giamborino, Nicola Adamo, ex vice presidente della Giunta regionale calabrese, e, per un breve periodo, deputato, e Luigi Incarnato, commissario liquidatore della Sorical, la società per la gestione delle risorse idriche calabresi, e segretario regionale del Psi. Per Adamo è stato disposto il divieto di dimora in Calabria, mentre per Incarnato, già consigliere e assessore regionale, sono stati disposti i domiciliari. I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella Procura della Repubblica di Catanzaro alla quale parteciperanno il

mercoledì 18 dicembre 2019

Catanzaro Lido; 100 pizze per il pranzo di Natale ai più bisognosi. Lodevole iniziativa di un noto locale

Questa, proprio, non poteva non essere raccontata. E non è un modo di farsi pubblicità. Chi ha pensato a questa iniziativa non voleva che neanche si sapesse, ma se serve ad essere emulata da altri, perché non darne notizia?

Quello che conta è che cento persone in difficoltà economiche, che solitamente si recano nelle strutture caritative della città per un pasto caldo, avranno la pizza al pranzo della vigilia di Natale. L’idea di Antonio Alfieri, che gestisce il pub “Tortuga” nel quartiere Lido di Catanzaro, è stata prontamente accolta dal suo staff che, nel giorno di chiusura del locale, sarà presente per affiancare il pizzaiolo, Salvatore Mirante, nella preparazione di un centinaio di pizze. A distribuirle provvederanno i volontari de “La Misericordia”, guidati da Salvatore Ferragina, mentre, a contattare le varie strutture e a verificarne la disponibilità, è stato il Centro Servizi al Volontariato, in virtù dell’attività di intermediazione che da sempre gli è riconosciuta. “Nel nostro piccolo abbiamo sempre dato una mano a chi ha bisogno, e lo abbiamo fatto in silenzio – ha tenuto a precisare Alfieri, contattato dall’ufficio stampa del CSV di Catanzaro – Stavolta, in vista del Natale, abbiamo deciso di dare il nostro contributo in maniera più strutturata e di raggiungere più persone che non possono permettersi un pasto caldo. Ma ciò non sarebbe stato possibile senza l’entusiasmo dei miei dipendenti, che in un giorno di riposo saranno qui, a lavorare, per donare alla vigilia un pranzo diverso a chi è abituato a viverlo come un giorno qualunque”. E, di sicuro, coloro che abitualmente siedono alle mense del Conventino, della parrocchia “Madonna di Pompei”, gestita dall’associazione “Oscar Romero”, e di tre (Oasi di Misericordia, Tenda di Mamre e Aliante) delle strutture in capo a Fondazione Città Solidale, non si..........

martedì 17 dicembre 2019

Sila la transumanza diventa patrimonio dell'umanità. L'Unesco, riunitosi a Bogotá, Colombia,l'ha proclamata patrimonio culturale e immateriale dell'umanità.

Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, riunitosi a Bogotá, Colombia, ha proclamato la transumanza patrimonio culturale e immateriale dell'umanità. Anche i territori ed i tratturi della Calabria entro Marzo 2020 saranno integrati insieme alla Sardegna ed alla Spagna.

La transumanza, la tradizionale pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame lungo i tratturi e verso condizioni climatiche migliori, si allinea con l'obiettivo già individuato un paio di anni or sono dall'Ente Parco nazionale della Sila e dell'ARA Calabria (associazione regionale allevatori), con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa, di recuperare gli antichi tratturi, di valorizzare la tradizione della transumanza e sviluppare attività economiche sostenibili legate al mondo degli allevatori. A tal proposito sono già stati individuati i primi percorsi e stanziati i primi fondi affinché il recupero dei “tratturi”, strade per la migrazione stagionale degli animali, possano divenire sentieri tematici rivolti ai turisti peraltro potenzialmente gestiti dagli stessi allevatori che potrebbero attrezzarsi per accogliere e ristorare con i prodotti dell’allevamento i tanti turisti attratti dalle bellezze del Parco. L’ARA Calabria, nella persona del Presidente Raffaele Portaro, “plaude al lavoro svolto dal capo di gabinetto del Ministero dell’Ambiente, il professor Pier Luigi Petrillo, autore del dossier, e dall’ambasciatore d’Italia all’Unesco Massimo Riccardo, per l’importante riconoscimento, che attribuisce alla transumanza ed agli allevatori che la praticano il ruolo di “sentinelle” dell’ambiente, capaci di coniugare una corretta gestione delle risorse naturali con il benessere degli animali in un equilibrato rapporto tra uomo e natura”. Infatti i pastori transumanti, come sottolinea il dossier di candidatura presentato dall'Italia insieme a Grecia e Austria all'Unesco, hanno una conoscenza approfondita dell'ambiente, dell'equilibrio ecologico tra uomo e natura e dei cambiamenti climatici avvalorando questo tipo di allevamento come sostenibile ed efficiente. L'Ente Parco Nazionale della Sila, nella persona del suo Presidente, il dott. Francesco Curcio, sostiene che “questo riconoscimento rafforza il lavoro avviato dall'Ente Parco con l’ARA Calabria, obiettivi per altro contenuti anche nel Piano economico del Parco e che verranno perseguiti all'interno del percorso della Carta Europea del Turismo Sostenibile affinché la tradizione del territorio silano, il valore dei suoi prodotti e di una cultura millenaria, possano costituire una ulteriore attrattiva e divenire indotto per......................

lunedì 16 dicembre 2019

Altro che natale! Nel comune di Catanzaro si respira aria di tempesta.Oltre ai 29 consiglieri coinvolte anche 5 società 2 di Simeri Crichi 2 di Catanzaro una di Soverato

Più che atmosfera natalizia si respira aria di tempesta in queste ore nel Come di Catanzaro dove stamani i Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del capoluogo hanno fatto irruzione notificando nei confronti di 34 persone un avviso di conclusione indagini, con contestuale informazione di garanzia, vergato dal sostituto procuratore della Repubblica del capoluogo calabrese Pasquale Mandolfino.
Nei confronti degli indagati si ipotizzano, a vario titolo, i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, uso di atto falso, falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico.
LE INDAGINI
Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, tra le mura di Palazzo De Nobili sarebbe sorto - da novembre a dicembre 2018 - una sorta di gioco” che avrebbe deturpato, e non di poco, le casse dell’ente.
Un “meccanismo” che, tramite “presenze fantasma e “verbali farlocchi” attestanti riunioni delle commissioni consiliari, avrebbe consentito a 29 consiglieri di incassare in soli due mesi - a titolo di gettone di presenza - complessivamente 21.796,01 euro.
Dunque, gli incontri sarebbero stati fissati ma pare che gli amministratori non vi abbiano preso parte o avrebbero partecipato solo a intermittenza rendendo di fatto impossibile lo svolgimento delle riunioni.
Azione questa che coinvolgerebbe in prima persona Mirarchi, Levato, Consolante, Riccio, Pisano e Celi, presidenti delle varie commissioni consiliari, da quello al Turismo a quella ai Lavori pubblici, all’Urbanistica e alle Politiche sociali.
I NOMI DEGLI INDAGATI
I consiglieri comunali di maggioranza e opposizione raggiunti da un avviso di garanzia sono 29 e 5 gli amministratori di società nel mirino della Procura guidata da Nicola Gratteri.
Si tratta dei consiglieri: Andrea Amendola, 46anni, di Catanzaro; Antonio Amendola, 61 anni, di Catanzaro; Antonio Angotti, 50 anni, di Catanzaro; Demetrio Battaglia, 46 anni, di Catanzaro; Gianmichele Bosco, 39 anni, di Catanzaro; Tommaso Brutto, 56 anni, di Catanzaro; Francesca Carlotta Celi, 29 anni, di Catanzaro; Fabio Celia, 45 anni, di Catanzaro; Enrico Consolante, 52 anni, di Catanzaro;
Lorenzo Costa, 60 anni, di Catanzaro; Manuela Costanzo, 46 anni, di Catanzaro; Sergio Costanzo, 53 anni di Catanzaro; Nicola Fiorita, 50 anni di Catanzaro; Roberta Gallo, 37 anni, di Catanzaro; Francesco Gironda, 51 anni, di Catanzaro; Luigi Levato, 44 anni, di Catanzaro; Rosario Lostumbo, 21 anni di Catanzaro; Filippo Mancuso, 57 anni di Catanzaro; Rosario Mancuso, 63 di Catanzaro;
Giovanni Merante, 50 anni, di Catanzaro; Antonio Mirarchi, 57 anni, di Catanzaro; Libero Notarangelo, 53anni, di Catanzaro; Giuseppe Pisano, 42 anni di Catanzaro; Agazio Praticò, 51 anni di Catanzaro; Giulia Procopi, 42 anni, di Catanzaro; Cristina Rotundo, 38 anni di Catanzaro; Fabio Talarico, 32 anni di Catanzaro; Antonio Triffiletti, 41 anni, di Catanzaro; Antonio Ursino, 56 anni, di Catanzaro ed Eugenio Riccio, 52 anni di Catanzaro.
Gli amministratori di imprese sono..............

sabato 14 dicembre 2019

ASP di Catanzaro con oltre 56 milioni di debiti e il commissariamento per infiltrazioni mafiose ora arrivano anche le dichiarazioni di dissesto finanziario.

Approvato il bilancio d’esercizio 2018 con una perdita di esercizio di 56.161.334,14 euro, i commissari Franca Tancredi e Salvatore Gullì segnalano la delibera a Cotticelli

Non solo il commissariamento per infiltrazioni mafiose, ma ora per l’Asp di Catanzaro arriva anche la dichiarazione di dissesto finanziario.
Approvato il bilancio d’esercizio 2018 con una perdita di esercizio di 56.161.334,14 euro, i commissari Franca Tancredi e Salvatore Gullì rimarcano come anche la relazione prefettizia che ha portato al loro arrivo all’azienda sanitaria abbia evidenziato come i bilanci fin dal 2014 abbiano chiuso in fase di perdita, rimarcando come l’ultimo bilancio riporti «un disavanzo in aumento del 173%, doppio rispetto a quello del precedente esercizio finanziario, ed addirittura quintuplo rispetto alla perdita registrata nell’anno 2014».
Gli ultimi richiami erano arrivati dalla Corte dei Conti già ad ottobre, segnalando diverse anomalie, ma nella lunga disamina oltre alle «gravi e reiterate irregolarità nella gestione dei bilanci» ereditate si sottolinea anche che «risulta una strutturale e reiterata carenza mensile della rimessa regionale, il cui importo anziché ammontare a 47,5 milioni di euro circa, risulta nettamente inferiore essendo pari a 35 milioni circa». La delibera ora sarà inviata al commissario ad acta Cotticelli, che della vicenda potrà discutere già martedì nell’incontro fissato con i comitati e gli esponenti della sanità lametina e del Reventino, con in caso di approvazione e prosecuzione della strada del dissesto lo scorporamento della fase fino al 31 dicembre 2018 che sarà gestita da un altro commissario, mentre la gestione ordinaria sarà affidata all’attuale terna che dovrà successivamente deliberare «l’ammontare indispensabile per consentire a questa Azienda Sanitaria la regolare erogazione dei servizi istituzionali anche in relazione ai rapporti contrattuali con i terzi autorizzati ed in possesso dei requisiti di legge». Il Tutto però indica anche altre conseguenze che valgono tanto per Comuni e Province che per le aziende pubbliche, come il blocco di ogni assunzione per 5 anni e la decadenza di..............................

venerdì 13 dicembre 2019

Incredibile! Nel comune di Catanzaro indagati ben 29 consiglieri su 32. Tutti d'accordo nel fare falsi verbali per intascare il gettone di presenza


Falsi verbali per intascare il gettone di presenza. È questo il quadro ipotizzato dalla Procura di Catanzaro a carico di 29 consiglieri comunali di Catanzaro, di maggioranza e opposizione, a cui questa mattina è stato notificato l’avviso di chiusura indagini direttamente nella sede comunale di palazzo De Nobili. In sostanza, secondo le ipotesi avanzate dai pm catanzaresi sulla base di falsi verbali relativi a riunioni delle commissioni consiliari, senza che i consiglieri vi abbiano effettivamente preso parte, sarebbero riusciti a intascare in modo illegittimo i gettoni di presenza. Una modalità che avrebbe consentito agli eletti nel Consiglio comunale di Catanzaro di incassare in soli due mesi, da novembre a dicembre 2018 a titolo di gettone di presenza di quasi 22mila euro. L’avviso di conclusione indagini è stato firmato dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino ed è stato notificato a un totale di 34 indagati.
Sono due gli aspetti contestati a vario titolo. Quello più rilevante è legato alle false assunzioni messe in atto da alcuni consiglieri comunali con la complicità di familiari e amici al fine di ottenere i rimborsi legati alle presenze in commissione; il secondo aspetto riguarda la dichiarazione di presenze nelle commissioni consiliari, consentendo a tutti gli introiti dei rimborsi. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a 29 dei 32 consiglieri che compongono l’assise di Catanzaro, oltre a cinque presunti datori di lavoro. Il provvedimento di avviso di conclusione delle indagini, con avviso di garanzia, sarebbe stato notificato ai consiglieri............ 
a seguire i nomi dei 29 consiglieri

giovedì 12 dicembre 2019

I Francesi conquistati dai sapori Catanzaresi. Marsiglia incantata dal “Catanzaro Food Tasting Event”

L’eleganza di una cena francese ha incontrato i sapori tipici della Calabria 

Nel terzo appuntamento del “Catanzaro Food Tasting Event” che si è tenuto ieri sera a Marsiglia. Si è concluso così un percorso che ha permesso a sei aziende del Catanzarese di farsi conoscere da operatori commerciali, giornalisti e chef tra Svizzera, Germania e appunto Francia.
Le missioni sono state organizzate e coordinate dalla Camera di Commercio di Catanzaro in sinergia con il Settore Internazionalizzazione del Dipartimento Presidenza della Regione Calabria nel contesto del Programma Attuativo per l’Internazionalizzazione 2017/2018.
Alla serata conclusiva, tenutasi presso il ristorante “La Serenata”, ha preso parte anche il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Daniele Rossi: «Sono felice di come le aziende catanzaresi si siano presentate e dei riscontri positivi che sono giunti, in tutte le iniziative, da parte degli operatori stranieri. I prodotti dell’enogastronomia calabrese, si sa, sono capaci di riscuotere successo, ciò che mi rende orgoglioso è che anche le aziende stesse siano state apprezzate per serietà, capacità produttive e qualità. Giornate come questa mi fanno capire che la Camera di Commercio di Catanzaro ha ragione nel voler spingere con convinzione sul tema dell’internazionalizzazione delle imprese locali. Mi complimento quindi con le aziende e ringrazio per la splendida accoglienza il presidente della Camera di Commercio italiana a Marsiglia Domenico Basciano e il Console generale d’Italia in Francia Alessandro Giovine, ho particolarmente apprezzato la loro presenza a questa iniziativa e la loro vicinanza concreta».
La serata, dopo gli incontri b2b tra aziende e operatori commerciali locali e giornalisti, si è conclusa con una cena curata dallo chef calabrese Nicola Stratoti che ha proposto un aperitivo a base di birra over al profumo di agrumi; antipasto calabrese di salumi, formaggi, sott’oli e degustazione di marmellate di arance, mandarino, cipolla e composta di peperoncino; scilatelle con ‘nduja e ricotta affumicata; filetto di suino di Calabria con bordura di pancetta tesa, olive sabbiate, salsiccia fresca del territorio su letto di patate croccanti e, per finire, la tipica pittanchiusa. La cena è stata accompagnata dalla birra solidale di Hesperia e dai vini delle cantine Dell’Aera.


Con questo ultimo evento si aggiunge un ulteriore tassello al.............

mercoledì 11 dicembre 2019

Arrestato 57 enne di Cropani deferito il figlio 17 enne Scoperto sul camion marijuana e cocaina, anche all'interno del calcio balilla.

 Un 57enne di Cropani è finito in manette mentre il figlio è stato deferito. I carabinieri hanno rinvenuto cocaina e marijuana.

I carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto , con l’ausilio dell’unità Cinofila dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto un 57enne di Cropani e denunciato un 17enne alla Procura della Repubblica di Crotone. I carabinieri, nel procedere al controllo dell’autocarro condotto dal 57enne, con l’aiuto del cane Black, hanno rinvenuto, all’interno del cassone , tra le varie scatole, un involucro contenente 200 grammi circa di cocaina. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire ulteriori 45 grammi circa di marijuana, occultati all’interno di un tavolo per “calcio balilla”, per i quali il figlio minorenne convivente dell'uomo è stato denunciato in stato di libertà. Terminate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato alla........

martedì 10 dicembre 2019

I sindaci di Cropani, Sersale e Zagarise contro il sindaco di Simeri Crichi. Sull'accorpamento dell’Istituto scolastico "B. Citriniti" tutti ne erano consapevoli e consenzienti.

Campanilismo e dimensionamento scolastico non sempre vanno d’accordo e sovente si pestano i piedi. Anche  stavolta è così. Non c’è totale sintonia sulle scelte delle scuole da accorpare tra fascia ionica e presila catanzarese.

Lo si intuisce da quanto dicono e scrivono insieme il sindaco di Cropani Raffaele Mercurio, il primo cittadino di Sersale  Salvatore Torchia e l’omologo di Zagarise  Domenico Gallelli. Simeri Crichi vorrebbe una sede per se, gli altri tre paesi dicono no. Si legge in una  nota stampa congiunta:
Nel rispetto assoluto delle posizioni di ognuno, non possiamo nascondere la nostra sorpresa per gli argomenti usati dal collega sindaco di Simeri Crichi in relazione alle scelte adottate dalla Provincia di Catanzaro in merito al piano di dimensionamento scolastico. Premettendo che abbiamo molto apprezzato la disponibilità dell’Amministrazione provinciale, nella persona del Vice Presidente Antonio Montuoro e di tutti i consiglieri provinciali e i tecnici intervenuti, ad andare incontro a tutte le esigenze dei vari territori, desideriamo evidenziare che, insieme a rappresentanti del Comune di Simeri Crichi, abbiamo  partecipato a una riunione appositamente convocata dall’Amministrazione provinciale per parlare dell’accorpamento dell’Istituto scolastico di Simeri Crichi con quello di Cropani. A questo incontro erano anche presenti il vice presidente della Provincia, Antonio Montuoro, che riteniamo non meritevole, per il caso specifico, di attacchi né personali né tantomeno politici, il consigliere delegato alla pubblica istruzione, Ezio Praticò, e i consiglieri Nicola Azzarito CannellaMarziale Battaglia e Gregorio Gallello. Tutti i presenti, quindi anche i rappresentanti del Comune di Simeri Crichi, hanno convenuto sul fatto che sulla base dei numeri e delle dimensioni delle istituzioni scolastiche di Cropani e di Simeri Crichi l’accorpamento di queste due istituzioni fosse una scelta inevitabile. Quella soluzione, cioè l’accorpamento delle istituzioni scolastiche di Cropani e di Simeri Crichi, con la previsione della dirigenza a Cropani quale istituzione con numero di iscritti di gran lunga superiore a quello delle scuole di Simeri Crichi, Soveria Simeri e Sellia Superiore messe insieme, era quella più logica e numericamente sostenibile, considerato che altre soluzioni (tipo lo scorporo di Zagarise da Sersale) avrebbero pregiudicato situazioni (quali l’IC di Sersale che comprende anche le scuole di Zagarise), autosufficienti in termini numerici, consolidate nel tempo e caratterizzate da omogeneità territoriale e culturale. Inoltre, è stato sottolineato da tutti i presenti che l’accorpamento delle scuole di Zagarise all’IC di Simeri Crichi non avrebbe garantito i numeri già dal primo anno scolastico 2020/2021, essendo già da subito, a causa del saldo negativo tra studenti in uscita e studenti in entrata, vicino all’essere considerato sottodimensionato.
La scelta operata dall’Amministrazione Provinciale, con il consenso di tutti i presenti è stata una scelta oggettivamente ineccepibile.
Per quanto ci riguarda, siamo assolutamente disponibili a incontrarci con l’Amministrazione Provinciale e con il collega Sindaco di Simeri Crichi per discutere della problematica con la consapevolezza che si possano condividere le scelte con la massima serenità e spirito di collaborazione tra soggetti ed..................