martedì 5 febbraio 2019

Catanzaro Abbattono i pali della Telecom per rubare i cavi. Identificati i 2 autori e rinchiusi nel carcere di Siano.

 Rubavano i cavi dopo aver tranciato i pali del telefono. In 2 “beccati” mentre li caricavano sul furgone


Stavano caricando su un furgone, parcheggiato lungo la strada, un agglomerato di cavi per telecomunicazione. Per questo motivo due persone sono stata arrestateÈ successo durante un controllo degli agenti della Polizia di Catanzaro e Lamezia Terme. Nel corso del servizio, finalizzato alla vigilanza stradale lungo la Statale 18, un equipaggio della Polstrada del capoluogo ha infatti notato il mezzo fermo contromano a bordo della carreggiata e accanto i due fermati che stavano caricando il materiale.Gli agenti hanno inoltre trovato vicino al veicolo quattro matasse di cavi in rame, pronte per essere caricate, così - ed insieme al personale dell’Unità Operativa di polizia giudiziaria della Stradale lametina, arrivato sul posto dopo una richiesta dei colleghi – si è scoperto che nelle immediate vicinanze erano stati abbattuti cinque pali in legno ed uno in resina, dai quali erano stati rimossi, complessivamente, circa 1500 metri lineari di cablaggi, utilizzati per la linea telefonica di alcune aziende della zona industriale della città della Piana Come riferito successivamente da un tecnico della Telecom, nella stessa mattinata, in effetti, si era registrata un’interruzione della linea su tutta la zona. I sospetti si sono riversati sui due uomini e a seguito di un’immediata perquisizione, a bordo del mezzo è stata trovata, tra i cavi appena caricati, una tronchesina probabilmente usata per il taglio degli stessi. Dopo aver proceduto all’identificazione, i due - B.C. di 37 anni, e A.M. di 36, entrambi con precedenti specifici - sono stati portati negli Uffici della Polizia Stradale di Lamezia dove, al termine degli accertamenti di rito, sono stati arrestati per...............
 furto aggravato, danneggiamento aggravato ed interruzione di pubblico servizioCome stabilito dal P.M. di turno sono stati portati nel carcere di Catanzaro.

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