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martedì 5 dicembre 2023

Sellia dopo 2 incontri prolifici si terra stasera un terzo appuntamento dove saranno presi decisioni importanti per le varie attività di socializzazione. e recupero delle antiche tradizioni

 

Il recupero, la valorizzazione di un percorso storico culturale millenario di una comunità ricca di tradizioni che rischiano di cadere nell'oblio, rischiano di non essere più tramandate alle future generazioni. Tutto questo è altro hanno scaturito già un paio di incontri dove sono stati posti i primi obiettivi rivolti a tutti i Selliesi, a tutta la comunità spesso ultimamente assopita, tiepida se no letteralmente distaccata da tutto ciò che riguardano i vari appuntamenti religiosi e civili che erano il cuore pulsante e vanto di tutto il circondario. "Alla Ricerca di identità e socialità perdute" Storia Cultura Tradizioni titolo azzeccato per far risvegliare una comunità divisa, delusa amareggiata. Nell'incontro di oggi alle 17,30 nella sala cinema. Nella bozza delle varie cose da fare nell'immediato se sarà possibile una belle crespellata con vino nel giorno dell'Immacolata, recuperare la bellissima tradizione delle tante processione con i portatori delle statue. Per l'imminente festività Natalizie organizzare vari appuntamenti di aggregazione di convivialità. Fissare un appuntamento con la Commissaria del comune per iniziare un dialogo sulle varie problematiche quotidiane che il borgo deve affrontare ma anche un percorso a lunga scadenza che vede  un........ 

martedì 28 novembre 2023

Sellia: si terrà giorno 3 dicembre presso la sala cinema un importante dibattito sul tema "Alla ricerca di identità e Socialità Perdute" Storia, Cultura Tradizione del meraviglioso Borgo.

 


Dopo un primo incontro si terrà giorno 3 dicembre presso la sala cinema un importante dibattito sul tema "Alla ricerca di identità e Socialità Perdute" Storia, Cultura Tradizione del meraviglioso Borgo di Sellia.

Si è svolto presso la sala cinema di Sellia un primo incontro molto partecipato per sondare il tasto dei Selliesi . l’iniziativa è partita in modo spontaneo da cittadini. Un primo incontro aperto a tutti basato esclusivamente ad un eventuale ripristino di quelle tradizioni Selliesi che si sono perse. la politica è stata giustamente lasciata fuori dalla porta anche perché i vari danni provocati da inutili divisioni sono sotto gli occhi di tutti. Recuperare la propria identità, attraverso lo studio e la conoscenza delle proprie radici, della propria storia e delle tradizioni. Lo scopo è quello di proporre la tutela e il recupero di quell'identità culturale della nostra comunità che la società dei consumi e l'eccessiva informatizzazione ha offuscato generando indifferenza nei confronti del rilevante patrimonio naturalistico, storico, culturale e artistico del nostro territorio. In tal modo esordisce una ................

giovedì 9 febbraio 2023

Il miglior sindaco di Sellia di tutti i tempi è .......

 


Non si poteva certamente avere il consenso di tutti, ma questi 2 articoli, questa provocazioni nel cercare di rimuovere il torpore che avvolge Sellia in parte è stato raggiunto o almeno ci abbiamo provato ( dovevamo farlo) Nei tanti commenti da leggere QUI ci sono tanti spunti di riflessione, si nota che non vi è un solo vincitore (in negativo) anche perchè non dovevamo stilare alcuna classifica. Dunque gli errori, gli orrori perpetrati durante gli anni sono da attribuire a più persone. Per quanto riguarda alla "genialità" come qualcuno ha definito questa provocazione mirata a stuzzicare chi spesso delega ciò che riguarda le scelte di politiche locali, che come vediamo hanno delle ricadute enormi a lungo termine, basta leggere nei vari commenti ricevuti dove ci sono tanti spunti su cosa eventualmente non fare. Sono contrario a chi dice che tutti dobbiamo avere un unico pensiero o chi addirittura paventa un'unica lista da presentare del 2024 bisogna che ognuno esprima liberamente il proprio pensiero in modo leale e senza tiri bassi. Questo provocatorio articolo va visto nel complesso, con questa la seconda parte  Chi è stato il miglior sindaco di Sellia? Qui come anticipato dirò la mia. Secondo me il miglior sindaco in assoluto è il dott. Zicchinella il .....

giovedì 3 febbraio 2022

Sellia, Abbattuto un busto su un tetto del rione "Ruscia". Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un cittadino.

 


Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un cittadino di Sellia

Sellia; Un altro piccolo piccolissimo tassello della storia di Sellia cancellata per sempre. Nulla a che vedere con la demolizione dell'antico convento del S.S Rosario o della chiesa dell'Arcangelo,( prima chiesa di Sellia) o in epoca più recente dell'obbrobrio del cavalcavia o della distruzione di antichi e caratteristici tetti per fare posto a terribili terrazze. Quest'ultima demolizione autorizzata? è una piccola cosa ma sempre molto significativa. La testa (il busto) di Guglielmo Marconi che capeggiava su un tetto del rione Ruscia non esiste più Qui ne abbiamo parlato ampiamente. Il nostro amato borgo sempre più da solo, sempre più meno abitato, sempre più meno valorizzato quando è e rimane l'unica vera fonte di un possibile futuro turistico di Sellia. A nulla serve decantare mille......

a seguire altre foto del busto

sabato 7 agosto 2021

Sellia; per il suo futuro bisogna recuperare e valorizzare il suo passato

 

Sellia è un comune italiano di 498 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria.

Diventa importantissimo salvare, recuperare, salvaguardare l'antico borgo. Non serve a nulla avere tantissimi musei, tante attrattive, non serve a nulla creare scritte frasi a effetto se poi una sola casetta una sola viuzza rischia di scomparire per sempre. L'unico vero tesoro la vera attrattiva è il centro storico altrimenti oltre a perdere il sul suo passato Sellia perderà anche il suo futuro.


segue foto racconto

sabato 17 aprile 2021

Sellia pronti a partire 2 importanti progetti di riqualificazione tra l'antico castello e la Chiesa Madre

 SELLIA

Importante comunicato del primo cittadino del borgo pre silano, Dott. Davide Zichinella sul recupero, valorizzazione e messa in sicurezza di un area di forte impatto storico e paesaggistica.



Nelle prossime settimane partiranno due importanti lavori di riqualificazione e messa in sicurezza di due importanti aree del comune di Sellia, tra loro vicine.

Il primo intervento riguarderà il costone dove insistono i resti del Castello Bizantino, edificato intorno al X secolo D.C. L'area soggetta a rischio idrogeologico sarà messa in sicurezza unitamente alle antiche mura che verranno anch'esse consolidate (utilizzando apposite malte) e secondo le rigide prescrizioni della Soprintendenza per i Beni Artistici e Culturali. Il perimetro della fortificazione sarà reso finalmente accessibile e sarà illuminato. Avventori e turisti potranno godere a breve, fra l'altro, anche una vista mozzafiato che si apre su un braccio di mare che va da Le Castella al Golfo di Squllace, mentre nella parte retrostante è caratterizzato dalle montagne della Presila e della Sila Piccola.

Il secondo intervento riguarderà la messa in sicurezza e la riqualificazione dell'area comunale che si trova il Castello Bizantino e la chiesa di San Nicola. In questa zona sarà realizzato un piccolo teatro, con materiali eco e bio compatibili. Troveranno posto anche la riproduzione di statue di divinità greche, fra cui Apollo e Athena (Pallade). La leggenda vuole che nella zona di Sellia denominata, appunto, "Timpa di Pallade" fosse stato eretto, nei millenni passati, un tempietto dedicato proprio ad Athena. Sarà realizzato pure un piccolo "Bosco Sacro" attraverso, appunto, la piantumazione di piante ed arbusti sacri agli Dei (cornilio, alloro piramidale, ulivo spirale e leucocarpa, mirto). Diversi altri saranno i richiami alla cultura ellenistica. Sarà un ritorno alle nostre antiche origini, un tributo alla nostra storia millenaria, la stessa che ci ha portato al gemellaggio col comune di Sellia di Creta, sancito oltre dieci anni fa, proprio dal sottoscritto, in terra di Grecia.
Un modo elegante e bello per restituire a nuova vita un'area dal grande significato storico ed architettonico e creare un nuovo armonioso e equilibrato spazio per la............ cultura ed il teatro, per riportare Sellia indietro nei secoli, nei millenni, appunto tra Atene e Bisanzio.

lunedì 4 gennaio 2021

Sellia il borgo dei "benefattori" ha stregato anche gli Americani

 James Smith  medico reumatologovorrebbe trasferirsi in Italia assieme al fratello geriatra e alla moglie pediatra (tutti e 3 in pensione) per offrire in maniera gratuita assistenza sanitaria agli anziani.



Forse non tutti sanno che in Italia c’è un borgo dove è vietato morire. La storia risale al 2015, cioè a quando il sindaco di Sellia, piccolo comune di appena 500 abitanti nel cuore della Presila catanzarese in Calabria, ha provocatoriamente imposto questo particolare divieto con un’ordinanza finalizzata a contenere lo spopolamento del paese e a invitare i cittadini ad avere cura della propria salute.Cinque anni dopo si torna a parlare di Sellia (nella foto una veduta del paese, pubblicata dal Comune di Sellia). L’iniziativa del sindaco del piccolo borgo calabrese ha infatti fatto il giro del mondo: grazie alla pubblicazione della notizia sul giornale ‘The Local’, l’eco è arrivata fino agli Stati Uniti d’America, catturando l’attenzione del medico reumatologo James SmithProprio Smith vorrebbe trasferirsi in Italia assieme al fratello geriatra e alla moglie pediatra (tutti e 3 in pensione) per offrire in maniera gratuita assistenza sanitaria agli anziani. James Smith ha così scritto su ‘Facebook’ al sindaco di Sellia Davide Zicchinella, anche lui medico (pediatra). A ‘Il Fatto Quotidiano’, Smith ha raccontato: “Mentre cercavo notizie sui borghi in Italia e approfondimenti sull’assistenza sanitaria nelle aree rurali del vostro Paese, mi sono imbattuto in questo articolo e ho tentato subito di mettermi in contatto con il sindaco per complimentarmi per l’impegno verso il benessere dei suoi concittadini, soprattutto degli anziani”. Il medico americano ha anche detto: “Io e mio fratello abbiamo una grande esperienza nella cura dei pazienti anziani e ci terremmo molto a incoraggiare prevenzione e buone abitudini. Stiamo cercando di approfondire, attraverso riviste mediche italiane e il supporto di Zicchinella, il sistema sanitario italiano e i servizi previsti per questa fascia di età. Speriamo di venire al più presto, nei primi mesi del 2021 dovremmo essere vaccinati contro il Covid e poter affrontare il viaggio in aereo per conoscere questa splendida realtà in Calabria”.

Alla scoperta di Sellia in Calabria

Sellia, in provincia di Catanzaro, in Calabria, è un piccolo borgo caratterizzato da un centro storico formato da numerosi vicoli in stile medievale. Il centro è collegato alla parte inferiore del paese tramite la Porta Bella, una scalinata costruita su un antico tracciato medievale. Nel comune di Sellia sono presenti tre chiese: la chiesa di San Nicola di Bari, la chiesa del SS. Rosario e la chiesa della Madonna della Neve. Tra le altre attrazioni spiccano gli antichi frantoi e i resti del castello medievale, costruito per volontà del normanno Roberto detto il Guiscardo. Sellia è anche noto come il “borgo della cultura”, grazie alla presenza nel comune calabrese dello SMOSS, cioè il Sistema dei Musei e degli Opifici storici di Sellia. La rete museale, nello specifico, è formata dal ..............

martedì 29 settembre 2020

1 milione per il costone sopra la "Timpa di Pallade" quando per il castello di Sellia il triste destino sembrava ormai inevitabile, grazie alla caparbietà il sindaco Davide Zicchinella arriva un proficuo finanziamento per la sua messa in sicurezza.

Arrivano a  2.353.000 il totale dei finanziamenti ottenuti dal borgo di Sellia per la sua messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico

 *"Avevamo promesso che non avremmo assistito, inermi, al definitivo crollo dei resti del nostro Castello."



*Il destino sembrava segnato. Troppe difficoltà. Perché il castello era di proprietà privata. Perché le risorse per il recupero dei beni culturali, di anno in anno, vengono ridotte... (se pensiamo che hanno lasciato crollare diversi manufatti a Pompei!!!). Perché nessuno aveva mai pensato prima di realizzare un progetto di recupero. Ma non ci siamo arresi! Non potevamo. Specie ora che davanti a questo maestoso e antichissimo manufatto passa pure la nostra Teleferica, che ci permette di poterlo ammirare anche in volo. Essendo il costone su cui sorge il castello a forte rischio idrogeologico siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 1 milione di euro per la messa i sicurezza di questo costone e di quello sovrastante la Timpa di Pallade. Il 24 agosto è partita la procedura di gara per mettere in sicurezza costone e castello. L'importo dei lavori è di 700mila euro. Contestualmente abbiamo iniziato un opera di studio dei resti del castello in collaborazione con dei giovani archeologi dell'Università di Bari e di Roma. Stiamo lavorando per mettere in piedi una partnership con le due prestigiose università. Da una prima analisi sembra confermata l'origine Bizantina del nostro Castello. La sua datazione può farsi risalire al X Secolo (900 d.c, 1100 anno fa!!!). Perché quando si programma il recupero di un bene artistico e culturale bisogna farlo bene, secondo un giusto criterio di conservazione e valorizzazione. Quello che stiamo facendo a Sellia. Entro fine anno espleteremo le procedure di gara. Per la prossima primavera potrebbero iniziare i lavori. Intanto a breve partiranno i lavori della messa in sicurezza delle Vie del Mulino. Nella parte bassa del paese. Un finanziamento di 2.4 milioni per consolidare un pericoloso fronte di frana sottostante diverse abitazioni. 1.653.000 di lavori. In pochi mesi partiranno a Sellia lavori di messa in sicurezza del.......


venerdì 15 febbraio 2019

Sellia finalmente l'orologio dell'antico campanile ritornerà a segnare il tempo del borgo. Il sindaco annuncia che grazie a un finanziamento oltre all'orologio sarà ripristinata anche la sirena



Un congruo finanziamento per riparare l'orologio della Torre Campanaria della Chiesa di San Nicola che domina uno dei due colli del centro storico di Sellia.  Entro questo mese conferiremo l'incarico per la sua sistemazione e nel mese di marzo le grandi lancette del nostro orologio riprenderanno a muoversi. Oltre che per riparare l'orologio abbiamo le risorse anche per ripristinare la sirena. Da anni non funzionava più ed era doveroso intervenire. Ma come sempre accade nei piccoli comuni non si disponeva delle risorse necessarie. Ma questo non ci ha scoraggiati! Continuiamo a..............

mercoledì 19 settembre 2018

Benvenuti a Sellia dove il tempo si è fermato da tempo.Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta di un cittadino del borgo Presilano

Mentre il campanile incurante del tempo che scorre continua a stare fermo sulle 6.05 o 18.05 a piacere di chi osserva. Da giorno 26 luglio esattamente dalle ore 12:53 e 16 secondi anche la webcam ospitata dal sito MeteoPreSila è tristemente offline Il 26 luglio su Sellia si è abbattuto il più forte dei temporali estivi di questa strana estate 2018 con parecchi danni con l'acqua piovana (che non vuole nessuno )a fare liberamente danni. Due situazioni emblematiche di come si concepisce il promuovere Sellia. Forse si vuole coniare un nuovo slogan tipo: "Benvenuti a Sellia dove il tempo non passa mai" Ma il tempo passa, passa inesorabilmente basta osservare i colori del borgo basta osservare come   antiche tegole che trasudavano di storia diventano un qualcosa di moderno proiettato in un futuro non ben definito, basta osservare il parco sistematicamente preso d'assalto di flotte di turisti forse attirati dalle immagini di bel tempo della webcam, basta osservare la teleferica vero punto di riferimento del futuro di Sellia (altro che campanile) "specchietto per le allodole" quella teleferica che in modo incessante va su e giù rendendo felice le casse comunali che hanno investito tanto su di essa. Ma Sellia è cosi vitale, cosi viva anche chi l'ha percorsa giorno 18 agosto dopo l'imponete macchina della sagra dell'olio d'oliva notava zero persone è tanti gazebo in balia del vento ma anche questo è turismo. Sarebbe bello sapere quanto ha fruttato la gestione del parco? Quanto ha incassato di utile la teleferica ? Con quale criterio si danno le concessioni nel cambiare totalmente l'aspetto del borgo antico ? Perchè alcune zone delle rione "Madonna della Neve" sono diventate territorio di nessuno dove ognuno può fare quello che vuole?Per non parlare delle tante domande sui ...........

giovedì 24 agosto 2017

Sellia imbrattata l'icona a memoria del Dott. Mimmo Zicchinella Sgomento e rabbia per il vile gesto


L'icona era stata collocata nel luogo dove il 14 agosto del 1993 il mai dimenticato Dott. Mimmo Zicchinella mori tragicamente mentre si trovava in sella della sua bicicletta. Una persona unica un vero punto saldo di riferimento per molti abitanti di Sellia che ancora oggi dopo 24 anni dalla sua prematura scomparsa piangono e si commuovono ogni volta che qualche ricordo ricade sul suo breve ma intenso operato sia di medico che di uomo dai forti valori sempre disponibile con tutti.
Nessuno potrà mai cancellare il suo ricordo che rimane indelebile dentro i nostri cuori
Ciao Mimmo perdona questa/e persone vili e balordi che forse non conoscono la tua gloriosa storia 
storia che dovrebbe essere presa come esempio per le future generazioni che cercano una figura bella, pulita, onesta da poter un po imitare

A seguire il messaggio su Facebook da parte di Angelo e Rosa Zicchinella
Questa icona dedicata alle memoria del dottor Mimmo Zicchinella .,morto 24 anni fa per un tragico incidente stradale ...,oggi è stata oggetto di un atto vandalico imbrattandola con della vernice .
COSTUI O COSTORO PENSANO ,CHE CON QUESTO GESTO DI CANCELLARLO DELLA MEMORIA .Cosa assolutamente sbagliata!Lui è morto nel corpo ma non nella memoria di noi suoi cari e anche di tutte le persone che lo hanno conosciuto 
È stato un atto condannabile che questa persona ha compiuto !
Se ha del coraggio ci..........



venerdì 23 dicembre 2016

Le tradizioni di Natale in Calabria Quali sono le 13 portate che non devono mancare mai durante le Festività ?




Le strade dei paesi, tortuosi, acciottolate  e piuttosto buie, erano vivacizzate dagli zampognari, musicanti provenienti dalle vicine località montane, vestiti con lunghe calze di pecora, mantello scuro e cappello di velluto a forma di cono; essi, con il suono dolce e inconfondibile dei loro strumenti, le zampogne, andavano in giro per le strade del paese a suonare le nenie natalizie e a portare nelle case e nelle chiese l’augurio di prosperità e letizia. La zampogna, strumento tradizionale per eccellenza, era fatta con pelle di capra e canne lavorate da sapienti artigiani. Le famiglie accoglievano i suonatori con entusiasmo offrendo loro dolci e prodotti tipici locali in particolare salumi e formaggi oppure qualche piccola offerta in denaro. Il tipico canto di Natale intonato nelle Chiese era “Tu scendi dalle stelle” che la gente cantava con voce intensa e commossa. Gli inni, le orazioni e le giaculatorie rivolte all’unisono a Dio e alla Madonna , riflettevano il sentimento religioso dei fedeli, erano perciò intrisi di spontaneo entusiasmo e autentico slancio, caratterizzati da semplici intonazioni melodiche, talvolta alterati da espressioni linguistiche dialettali, comunque sempre appassionati. I suoni e i canti di Natale giungevano così alle orecchie degli abitanti del luogo in modo che tutti potessero partecipare all’emozione del Natale. Questi canti erano generalmente accompagnati da piccoli strumenti artigianali come tamburellisonagliflauti e organetti oltre che dalle suddette zampogne, dalle chitarre a corde battenti (catarra) e dal mandolino. Tali strumenti accompagnavano i vari eventi della vita nel lungo scorrere degli anni. Molto in uso presso la nostra gente era un particolare tipo di canto popolare: lastrenna (detta comunemente “strina”) il cui significato letterale è dono di buon augurio. La strenna, una delle tradizioni più vive e sentite della nostra provincia, era costituita da una serie di piccole strofe in rima, che esprimevano in versi dialettali locali un auspicio di felicità, di ricchezza e di buona salute per l’intera famiglia; essa era cantata e suonata al ritmo di un mortaio di bronzo con relativo pestello, da gruppi di ragazzi allegri e scanzonati che visitavano le varie case per portarvi il loro canto augurale. In cambio essi ricevevano dalle famiglie alcuni doni (per lo più dolci, frutta secca, vino e salumi fatti in casa) che andavano a depositare in un sacco di juta, detto comunemente “vertula” portato a spalla da uno dei componenti del gruppo. 
Vigilia di Natale: una tradizione particolarmente sentita in Calabria. Mentre al Nord il giorno di festa per eccellenza risulta essere il 25, al Sud la sera del 24 assume un valore importante, molto sentito e da trascorrere rigorosamente in famiglia, attorno alla tavola imbandita con i piatti della tradizione. Vigilia di Natale, dunque, richiama le pietanze a base di pesce e, da tradizione, le famose tredici portate. Un numero simbolico il 13, che assume significati religiosi che richiamano la tavola dell’ultima cena di Gesù, con i tredici Apostoli.
Quali sono le tipiche pietanze a base di pesce per la tradizionale cena della Vigilia di Natale calabrese?........

mercoledì 30 novembre 2016

Paradiso e inferno come sono al loro interno ? «Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno» Racconto (con video) da leggere e meditare

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: «Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno»
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo
dal profumo delizioso.
Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e
malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati al le loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma
poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano
accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire
l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi
manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro
sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio :
«Non capisco!»
- È semplice, - rispose Dio, - essi hanno imparato che.........

mercoledì 23 novembre 2016

L’Acquedotto Romano di Uria serviva alla famosa città di Trischene? Dalle sue ceneri nacquero Catanzaro,Sellia, Taverna, Simeri. Importante convegno a Sersale sabato 26 novembre alla riscoperta del poco conosciuto patrimonio artistico nel nostro territorio.









L’ACQUEDOTTO ROMANO DI URIA
A servizio di quale città costiera?


Carta geografica della Calabria del cosentino
Prospero Parisio del 1592:

Nella cartografia del ‘500 e del ‘600 venivano riporti i nomi delle poleis più floride della Magna Grecia  e anche di quelle meno famose (finanche gli oppida e gli oppidula del periodo romano), sulla base delle fonti classiche e delle più o meno controverse “Chroniche” medievali, come quelle del Carbonello (XIII secolo) e di Ferrante Galas (1428), che raccontano la storia della fondazione e della distruzione di Trischene, sulla costa, alle foci dei fiumi di pliniana memoria del Semirus, dell’Arocha e del Targines.







     

                    

Carta geografica della Magna Grecia di Abramo Ortelio del 1595,
tratta dall’appendice del “Theatrum Orbis Terrarum”.

Nell’entroterra, nel luogo ove sorge Taverna , riporta  TRISCHENA.
Le frequenti incursioni saracene determinarono la distruzione di molte città , i cui abitanti furono costretti a rifugiarsi nelle colline circostanti.
Le richiamate cronache del Carbonello e del Galas raccontano la distruzione della triplice Trischene e la nascita di Catanzaro, Simeri, Sellia,Taverna
Ulrich Kahrstedt, “Die Wirtschauftinche Lage Grossgriechelands in der Kalserzeit”, in HISTORIA, 1960
INSEDIAMENTO UMANO E LA COLONIZZAZIONE DURANTE L’IMPERO
                       

Lo studioso tedesco fa un’ampia panoramica dei centri cittadini esistenti tra la seconda guerra punica ( 203 aC) e l’età imperiale, comprese le piccole comunità più o meno spopolate in età preimperiale, i villaggi resi deserti dalla guerra annibalica, i luoghi conosciuti solo attraverso le fonti, le colonie agricole.
Tra Scolacium e il Targines sono ubicati i Castra Hannibalis e i fiumi pliniani.
Alla foce dell’ Uria è ubicato un centro di colonizzazione romana, già abitato in epoca greca.
La dovizia e varietà dei ritrovamenti archeologici confermano l’esistenza  nella zona di centri abitati d’intensa animazione, che hanno resistito fino a ieri  all’edacità del tempo, all’incuria dell’uomo, ai terremoti, agli allagamenti, alle lame dei mezzi meccanici e alle razzie d’ogni tipo.
In questo fase non ci interessa partecipare all’antica diatriba sulla esistenza della città di Trischene e sul vescovato conteso tra Catanzaro e Taverna. Per certo, l’area mediana tra Locri e Crotone era popolata da splendide città al tempo della seconda colonizzazione greca e forse anche della cosiddetta colonizzazione leggendaria.
Ancora nel 1845, Luigi Grimaldi, in “Studi archeologici sulla Calabria Ultra Seconda”, discorrendo delle monete di OPPA  - della Locride, del Salento, ma anche dell’Uria distante due miglia dal Simeri – testimonia il rinvenimento di sepolcri, statue, tracce di strade a mosaico, molini all’ercolana, alla foce del fiume omonimo, ma anche a Calabricata, a Guido, alla contrada Basilicata (dove, secondo la testimonianza anche di Orazio Lupis, nel 1753 era stato scoperta una “gran fabbrica a volta di antichissima costruzione che forse era un serbatoio di acqua”).
Anche lungo il fiume Simeri, ricordava Bruno Barillari sul “Brutium” sono stati scoperti “sepolcri e avanzi di costruzioni: l’archeologo Giuseppe Castaldi, nel 1830, v’individuò ben tre archi di acquedotto romano e, presso il mare, un vecchio avello laterizio simile in tutto alla famosa tomba di Cecilia Metella, fuori le mura”.
Nel 1879, costruendosi la strada ferrata lungo il litorale ionico, in prossimità degli stessi fiumi vennero alla luce importanti reperti d’epoca greca e romana e sulla collina de La Petrizia, 4 torri d’antico laterizio.
Nell’estate del 2001, nel corso di una breve escursione, deviando dal ponte sulla strada provinciale  che dalla SS106 porta a Zagarise, a circa 4 km dalla costa di Sellia Marina, ci siamo immessi sul greto del fiume Uria, che d’estate si trasforma in una sorta di pista carrabile. A circa 2 km abbiamo avvistato una costruzione “sospetta”, qualcosa che da lontano sembrava un ponte, posto, però, in modo incongruo, longitudinalmente al corse del fiume.

Torrente URIA, a 5 km dalla costa : Archi di ponte-acquedotto romano




Sono 3 arcate di un canale, largo solo 1m, meno degli assi di un carro di 1,4 m: le caratteristiche strutturali chiariscono che non può trattarsi di una strada sopraelevata su archi.

Il manufatto appare del tutto simile ai ruderi dell’acquedotto romano del Vallone di Rovito (CS):  Cfr. foto, di Amendolara e di Spilinga.

(Acquedotto di Rovito)
                              
 


Resisteva ancora all’edacità del tempo la scaletta d’ispezione del canale, costituita da 4 pietre di fiume, lunghe e piatte,sistemate orizzontalmente a mo’ di gradini nel muro di pietrame e mattoni legati con malta calcarea.

                                                       


                                                         
Un manufatto così imponente è sfuggito per tanto tempo alla ricognizione ufficiale, forse a causa della sua ubicazione in luogo disagevole, a 4-5 Km dalla costa del Medio Ionio.
Solo nel 2010, il prof. Maurizio Paoletti, docente di archeologia classica presso l’Università della Calabria, ne fa menzione  -  per inciso e senza approfondimenti  -  nella “Bibliografia Topografica della Colonizzazione Greca in Italia” , trattando di “Sellia Marina”, ma conferma l’esistenza di un importante insediamento urbano dinanzi al torrente Uria e a breve distanza dal mare, non solo sulla base delle segnalazioni ottocentesche.
Ad una seconda visita,  nel periodo di secca dell’anno successivo, abbiamo potuto osservare  -  sempre lungo il greto del fiume  -  una gran quantità di blocchi di manufatti della stessa qualità degli archi, trascinati in basso dalle piene. La prova che si tratta di un acquedotto che convogliava le acque verso un insediamento costiero.




(greto dell’Uria)










(Resti di antico acquedotto nel torrente Uria)

Sappiamo che dopo la prima guerra punica furono dedotte nel Bruzio alcune colonie romane e latine, con funzioni politico-militari, di guarnigione e di forza di polizia.
Fu avviato lo sfruttamento intensivo del......

mercoledì 24 agosto 2016

Sellia: Bilancio positivo da parte del sindaco Davide Zicchinella che illustra i tanti servizi attuati nel piccolo borgo Presilano.


Negli ultimi due anni a Sellia abbiamo lavorato come Amministrazione Comunale per elevare qualità e numero di servizi offerti ai cittadini. Siamo partiti con l'accordo di programma con la società 2Giga alla quale abbiamo dato in uso la nostra rete WI Fi comunale e così dopo aver garantito per 5 anni internet gratis oggi offriamo ai cittadini di Sellia una rete molto performante (la migliore della Presila) a soli 7 euro mensili. Abbiamo continuato aprendo (il più piccolo fra i comuni della Calabria dove esiste analogo servizio) un Centro Prelievi convenzionato con la ASP di Catanzaro per garantire sul posto ed anche a domicilio l'esecuzione di essenziali esami ematochimici. Nel mese di luglio abbiamo attivato un sistema di raccolta differenziata spinta per riprenderci il primato regionale della differenziata che abbiamo avuto per ben 2 anni (2009-2010) e abbassare, a partire dal prossimo anno, la TARI. Nei giorni scorsi abbiamo ultimato la sostituzione di tutti i corpi illuminanti del paese con LED (Sellia è il primo comune FULL LED della Calabria), ammodernato una rete vetusta che dava sempre problemi e in prospettiva otterremo una fortissima riduzione dei costi anche grazie alla messa in rete di due impianti fotovoltaici. Tali impianti che a regime produrranno 56 kwh, sono ubicati sui tetti dalla ex scuola elementare e della palestra permettendoci di realizzare uno scambio sul posto con l'Enel che anche per questo motivo si è finalmente decisa ad ammodernare la rete di distribuzione nella parte bassa del paese che tanti problemi ha creato. Inoltre a Settembre, come da 5 anni a questa parte, riprenderemo il....................

venerdì 14 agosto 2015

Piccola consueta riflessione estiva sul blog Sellia racconta il Comprensorio che augura buone vacanze a tutti




Nell'augurarvi buone vacanze estive 2015
 piccola riflessione  sul blog; sul suo andamento di visite, di gradimento, di partecipazione da parte dei vari paesi durante questi prima parte del 2015- con l'invio del materiale articoli, eventi, segnalazioni etc..
Il blog Sellia racconta il Comprensorio continua nella sua positiva crescita sia in termini numerici che di gradimento. I contatti giornalieri si attestano a  circa 500 di media con punte che in particolari occasioni possono superare i 2000 contatti. Rimane sempre alta l'invio dei vari articoli da parte di sindaci, consiglieri, associazioni, enti vari. I Comuni più attivi sono: Sersale, Simeri Crichi, Zagarise, Sellia Marina, Catanzaro, Taverna e a seguire tutti gli altri, tutti meno uno il comune da dove non mi è stata mai segnalato ne un articolo ne un evento etc  ( nella prima parte del 2015)è Sellia! Si proprio il mio amato borgo proprio il paese che da il nome a questo blog nessuna segnalazione ne da parte del sindaco,consiglieri di maggioranza o opposizione, associazioni cittadini niente,zero,  Questo è un forte rammarico alcune volte prendiamo spunto da qualche giornale o dai social  Come in questi ultimi giorni( con la diatriba dell'ordinanza sul "Vietato Morire" tra maggioranza e consiglieri dell'opposizione) Ma  neppure in questo caso a selliaracconta@gmail.com o come messaggio sui social di Sellia da parte dei Sellia non  è arrivata nessuna segnalazione.  Eppure i vari sindaci consiglieri associazioni varie  del Comprensorio continuano a inviare materiale allegando spesso attestati di stima per il lavoro che si svolge per mettere in risalto le varie notizie, le problematiche, i vari eventi, le tante cose positive sui nostri bellissimi paesi . Da Sellia niente tutto tace. Malgrado tutto questo piccolo spazio virtuale messo a disposizione di tutti continuerà a chiamarsi SELLIA racconta il Comprensorio  Nel periodo autunnale e invernale riproporremo  i tanti, tantissimi racconti su Sellia che con amore ho raccolto mettendoli a conoscenza di tutti soprattutto delle nuove generazioni che poco o nulla sapevano della storia antica di Sellia. mettendo sempre in risalto il glorioso passato del mio amato borgo; ma il......

domenica 31 maggio 2015

" Sutta u mantu da Madonna " Riproposizione per l'ultimo giorno del mese di maggio dedicato alla Madonna del racconto inedito ambientato nell'antico borgo di Sellia






Abbiamo avuto modo di raccontare del  forte attaccamento, del  smisurato amore che il popolo Selliese da sempre porta verso la Madonna, il quale nell’antico borgo durante i vari secoli si è espresso con le chiese dedicate all’Immacolata del S.S. Rosario alla Madonna della Neve e del convento della Madonna delle Grazie. Il racconto che andrò a narrarvi è  successo nel secolo scorso proprio nel mese di Maggio mese dedicato alla Madonna. In  quei tempi le processioni erano due una la prima domenica di maggio l’altra ultimo giorno del mese la quale si svolgeva di sera con una bella fiaccolata. Il nuovo Arciprete era da poco arrivato a Sellia conoscendo ben poco delle tante tradizioni che organizzavano soprattutto le due congreghe. Dopo la Messa la processione tardava causa un forte vento che ne impediva la partenza. I tantissimi bambini erano già pronti su due file i maschietti da un lato le femminucce dall’altro. Erano veramente tanti; tra di loro vi era una minuscola bambina che causa la malaria (malattia molto comune all’epoca) piano piano la stava spegnendo. Aveva quasi sempre la febbre è quella sera bruciava ancora di più. Dopo un bel po’ che si aspettava che il vento diminuisse il suo impeto, l’Arciprete rivolgendosi ai tantissimi fedeli disse che la processione per quell’anno non si sarebbe svolta,  ormai passate le 9 di sera ne tantomeno si poteva rimandare al giorno dopo perche non avrebbe avuto più senso. I tantissimi fedeli presenti mugugnarono un bel po’ invitando il giovane prete di aspettare ancora un po’ Verso le 10 di sera il vento sembrava un po’ meno violento la processione stava per partire ma il giovane prete avendo notato le precarie condizioni di salute della piccola con la malaria invito la madre di portarla subito a casa, la madre quasi offesa con un gesto di stizza si mise “U Maccaturu” nero in testa (segno dei vari lutti) girandosi di  spalle si allontanò lasciando la piccoletta al suo posto in fila, il giovane prete stava per reagire quando il priore avvicinandosi le disse all’orecchio:  “Arciprè sta battella forsi nun arriva mancu a domana, lassatila ma si fa sa prucessiona, u viditi puru vui comu è tutta cuntenta ma sta vicina a ra Madonna” il giovane prete ancora un po’ contrariato ma vedendo come la piccola ci teneva a farsi la processione fece partire il  lungo corteo, le tantissime luminarie facevano brillare il volto della Madonna, il vento anche se molto diminuito  si faceva spesso sentire con delle volate furiose, in una di questa il bellissimo manto della Madonna si staccò volteggiando nel cielo stellato, tutti l’osservavano preoccupati con il serio rischio che poteva finire nel burrone, invece con una traiettoria quasi pilotata si depose sulla piccola bambina malata coprendola tutta. In molti accorsero verso la piccola ma nessuno osava sollevare il manto quasi come se avessero paura  per le sorti della piccola. L’arciprete con cura lo sollevo. Fine prima parte 

A seguire la seconda parte del racconto trascritto in esclusiva da Sellia racconta


lunedì 30 marzo 2015

A circa un anno della tragica morte del cane "Ronzo, Ruanzu" amico a quattro zampe di tutta la comunità di Sersale .... considerazioni, riflessioni.

Circa un anno fa Sersale ha partecipato al triste saluto al cane Ronzo, un randagio entrato nel cuore di tutti i sersalesi e la cui fama di animale mite ha travalicato i confini del nostro comune. Tutti si sono rattristati scoprendo che quella mascotte che non perdeva un'iniziativa pubblica, onnipresente ad ogni evento e che, con un certo spirito 'cittadino', partecipava perfino ai funerali degli umani.
Eppure un anno fa ben altri pensieri ci suscitò questa perdita:
Nel post "Le lezioni di Ronzo", pubblicato in seguito al clamore cibernetico che ha condotto al linciaggio del malcapitato responsabile dell'incidente che ha poi portato il cane alla morte, chiarivamo che:
  1. il finto animalismo di certi commenti mal si concilia col malcostume moderno di considerare gli animali da compagnia come oggetti da coccolare fino a che la loro cura non diventa onerosa e noiosa, per poi abbandonarli e aumentare il numero di randagi;
  2. il finto animalismo di coloro che assistono i randagi semplicemente dando da mangiare, stride con la dovuta presa in carico degli animali stessi che consiste nell'adozione, nel microchip, vaccini, sterilizzazione...
Perciò proponevamo di rivolgerci ad organizzazioni animaliste per l'istituzione dell'adozione a distanza o del cane di quartiere: un randagio adottato e curato dai residenti di un quartiere, reso immune da malattie e dalla prolificazione, che con la ...