Caro Don Antonio,
E’ stato breve il
tratto di cammino percorso con lei eppure, per corto che sia stato, è stato
intenso, bello e ricco di fede … Camminare insieme avvicina, lega, unisce, ma
quando capita che un compagno di viaggio debba prendere un’altra strada si
rimane male … delusi … e se quel compagno è uno come lei, umile, semplice che
in pochi giorni, anzi in poche ore è riuscito ad entrare nei nostri cuori, ci
si sente un po’ smarriti; allora ci dispiace, ci si arrabbia … oggi nel pensare
che questo è il vostro ultimo giorno con
noi come pastore nostro ... ma poi si pensa che in fondo, anche se si prendono
percorsi diversi, la meta è la stessa, e per diverse strade si cammina nella
medesima direzione : Gesù Cristo.
E con questa
consapevolezza che vi saluto, anzi è Vincolise che vi saluta, augurandole di
non perdere mai ciò per cui vi abbiamo apprezzato, ciò che ha fatto di lei un
prezioso compagno di viaggio in un momento per noi di smarrimento … e
confusione senza punto fermo … con la partenza di Don Carlo improvvisa e
l’alternarsi di preti. Quell’aria schiva, poco invadente, quella non curante
timidezza che è esattamente ciò che mette a proprio agio, lo sguardo
fuggente ma accorto di tutto, intenso e
vivo, l’acuta sensibilità con cui assecondi le indole, le esalti, le impegni,
dando a ciascuno l’impressione di voler servire, che essere servito, l’umiltà
con cui si impone, lo schietto coraggio con cui esprime le sue debolezze,
rendono più semplice agli altri ammettere le proprie, quell’apparente insicurezza
che è proprio “la sua forza”; e
ancora la progettualità caparbia e tenace, la precisione, l’affidabilità, la
familiarità che ispira, l’allegria del suo sguardo e del suo sorriso che arrivano
diritti al cuore di chi le sta accanto.
Tutto questo è lei Don
Antonio, e quello che ....