Di seguito il comunicato stampa con il quale il vicesindaco Alessio Zangari motiva le sue decisioni
Egregio Signor Sindaco, con la presente sono a rappresentarLe mie considerazioni, frutto di una riflessione ponderata ed irreversibile. Nella sostanza, per quanto dirò appresso, ho il dovere di rappresentarLe la mia assoluta non condivisione dell’impostazione del “far politica” dell’Amministrazione da Lei guidata, che francamente ho difficoltà anche a comprendere.
Il ritardo della mia odierna decisione è dovuto anche al sentimento di amicizia che mi lega alla Sua famiglia - sentimento che è stato uno dei motivi di convinzione a far parte della lista “UNIONE CIVICA - Legalità e Trasparenza”. Ho creduto profondamente in un progetto di cambiamento e, per oltre due anni, ho aspettato e sperato che il mutamento iniziasse. Amicizia che, in assoluta sincerità, confermo, ma che non può più costituire un “freno” alle decisioni che riguardano questo percorso amministrativo.
La mia decisione è quindi strettamente politica. Non approvo e non mi riconosco più nell'azione politico-amministrativa proposta dalla S.V., non ritenendola in sintonia con quanto espresso ai cittadini in campagna elettorale. Credo, infatti, che la realizzazione di qualsiasi programma non si misuri unicamente sui risultati raggiunti, bensì anche su una cultura di gestione della cosa pubblica e del bene comune, rigorosamente improntata sulla collegialità, nonché nella capacità di declinare nelle sue azioni il senso della politica che di quel programma ha animato gli obiettivi.
Anche se alla prima esperienza di amministratore, ritengo di poter affermare che alcun cambiamento potrà vedere la luce se non sostenuto dalla menzionata collegialità, dal rispetto dei ruoli e delle persone, dalla condivisione, dalla partecipazione unanime. Oggi, per me, non esistono più i presupposti per un impegno all'interno della Giunta: è venuto a mancare il rapporto fiduciario che ritengo indispensabile per poter esercitare l'azione di squadra, che era stata concepita come uno dei punti fermi della collaborazione con il Sindaco.
All’inizio del mandato amministrativo, ho accettato l’incarico di assessore, perché entusiasta del percorso tracciato nel programma. Oggi, purtroppo, mi rendo conto che tale percorso ha assunto obiettivi assai diversi rispetto al tracciato iniziale e, in quanto tali, non più da me condivisi né condivisibili. Le difficoltà nell'attuale maggioranza, da circa otto mesi, sono evidenti. L’azione amministrativa è frenata, bloccata, senza discussione, si identifica esclusivamente nella mera gestione ordinaria.
Già da tempo, gli esponenti della maggioranza hanno iniziato a manifestare malumori: infatti, quanto proposto nel mese di novembre durante l’ultimo incontro di maggioranza (uno dei pochi in quasi tre anni e, sottolineo, che tale incontro è stato sollecitato e voluto da parte dei consiglieri di maggioranza, a seguito di un primo incontro avuto nel mese di settembre senza la presenza del Sindaco, per sua volontà, per cercare di ricompattare il gruppo) era stato rivolto esclusivamente a ridare slancio e impulso all'attività amministrativa, poiché mancava di condivisione, discussione, partecipazione, concertazione, oltre che di impegni elettorali disattesi, anche in previsione della verifica di metà mandato, oramai da tempo differita.
Tuttavia, da parte del Sindaco c'è stata in tal senso, totale chiusura ed indisponibilità a confrontarsi realmente in proposito, infatti alla data odierna nulla è successo, nulla è cambiato, tutto è rimandato a data da destinarsi. Si voleva rimettere in discussione un modo di amministrare la cosa pubblica, chiuso su se stesso, gravemente scollato dalla popolazione. L’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi, non voglio si perda nell’insoddisfazione, nell’impossibilità di fare, di agire davvero per il bene comune.
Ho sempre lavorato per sostenere l’attuale compagine amministrativa; ho messo a disposizione della comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, il mio tempo, la mia professionalità, e la voglia di fare squadra. Ho provato, con umiltà e correttezza, a creare rapporti collaborativi con Lei e con i colleghi, per rendere maggiormente visibile l’impegno di tutti a fare del nostro paese un luogo migliore. Ho dato disponibilità totale ai cittadini, agli utenti in genere, quale che fosse la loro provenienza sociale e/o politica, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere.
Per tutto quanto sopra, intendo rassegnarLe formalmente le mie dimissioni dalle cariche di Vice Sindaco ed Assessore, da Lei affidatemi.
Secondo coscienza compio questa scelta di distinguo dall’attuale vicenda amministrativa. Non sarebbe giusto continuare ad occupare una postazione di visibilità, una postazione remunerata, non condividendo più il percorso che la stessa maggioranza sta portando avanti. Rimanere legato ad un incarico che non è più la mia espressione significherebbe, almeno per me, non tenere fede alla promessa fatta: quella di rappresentare al meglio i cittadini di Simeri Crichi ed i loro interessi.
Non intendo disinteressarmi della cosa pubblica, anzi! Non intendo......