giovedì 19 novembre 2015

Sersale: durante il consiglio comunale di ieri il sindaco ha fornito chiarimenti sul sedicente organizzatore di eventi che avrebbe truffato alcuni operatori del centro presilano, ma alcuni dubbi restano.

Nel consiglio di ieri il Sindaco ha fornito chiarimenti sulle voci sul sedicente organizzatore di eventi Andrea Nigro



Le  richieste di sponsorizzazioni a danno di commercianti e associazioni sersalesi – voci che se confermate, darebbero un triste ritratto dell’emancipazione culturale di Sersale. Nell’epoca de “Le Iene” o “Striscia la Notizia” è possibile che un imbonitore possa raggirare operatori commerciali e associazioni? Forse sì, ma a noi non interessa la credulità popolare: è probabile che Nigro si accompagnasse con amministratori comunali per ingenerare una sorta di moral suasion, approfittando di ‘garanzie istituzionali’ al suo operato di imbonitore. Non interessa SE e COME Nigro abbia raggirato privati cittadini: questa è materia di tribunali e polizia; infatti, allo stato, non ci risulta che le denunce si siano moltiplicate, pertanto crediamo alla buona fede esposta dal Sindaco nelle sue comunicazioni.
A noi interessa invece SE e COME Nigro ha iniziato a collaborare con l’Amministrazione: dato che Nigro ha proposto al Comune di Sersale un programma di sostegno a famiglie indigenti con l’iniziativa“Diamo uno schiaffo al Disagio” nel maggio scorso.
Ma se un’associazione propone un progetto all’amministrazione comunale, lo farebbe a mezzo protocollo; soprattutto se chiede che il Comune individui i beneficiari per il suo programma di sostegno agli indigenti. Poi, accertata la bontà del progetto, l’Amministrazione dovrebbe dare mandato agli uffici di approntare i formulari, l’avviso pubblico e di istruire una graduatoria di beneficiari.
Normalmente il procedimento amministrativo prevede tre fasi: avvio, istruttoria e dispositivo.
Normalmente l’avvio è necessitato da istanza di parte o d’ufficio; l’istruttoria, previa direttiva agli uffici, raccoglie informazioni di fatto e di diritto; il dispositivo, di norma si concretizza con un atto: una delibera di giunta, una determina dirigenziale o un bando.
Ad oggi non esiste al protocollo alcuna istanza del sig Nigro – strano per un titolare di associazione del terzo settore operante su scala nazionale – né un atto deliberativo della Giunta, con il quale si incaricano gli uffici degli atti consequenziali e necessari.
Esiste solo una sorta di istruttoria dell’ufficio affari generali nella quale sono elencati i richiedenti del suddetto pacco alimentare, il possesso dei requisiti ISEE e il versamento dell’ “una tantum” quota d’iscrizione pari ad € 35,00 per spese di organizzazione e gestione del servizio; pare che l’ufficio abbia operato su istruzione verbale del Sindaco secondo un semplice avviso pubblico, in cui non compare la partnership di Nigro. In questi casi, quando il Comune seleziona destinatari di aiuti, il semplice avviso è sufficiente o è necessario pubblicare un bando?
Ma nell’avviso non viene neanche citato l’atto che vi ha dato luogo; sappiamo però che gli uffici comunali hanno valutato le circa 70 domande e accettato il versamento di € 35,00 (non di tutti però!): tutte operazioni non contemplate in nessun atto amministrativo. Tant’è che non sappiamo in quale capitolo di bilancio siano andate a finire le quote, se sono servite a coprire i costi organizzativi, se siano state affidate all’ Azione Cattolica – partner locale del progetto– o  alle tasche del proponente, il sig. Nigro. Tutto è stato gestito bonariamente e personalmente!
Fa sorridere che si voglia aiutare gli indigenti chiedendo loro il versamento di danaro!
In più, se un promoter di spettacoli “…Si è, inoltre, offerto di collaborare alla realizzazione di alcune manifestazioni estive organizzate dal Comune”, non dovrebbe esistere un’istanza del promoter, una convenzione promoter-Comune, una rendicontazione delle spese?
Sappiamo che i concerti di Mimmo Cavallaro, Ciccio Nucera e il concorso di Miss Italia (poi misteriosamente cancellato, quando cominciano a girare i sospetti su Nigro!), non sono stati pagati con risorse proprie dalla ProLoco Sersale, ma pare se ne sia fatto carico Nigro.
Ma se il sig. Nigro non ha “donato” alla ProLoco i concerti come contributo privato, dovremmo supporre che alla pari di altre associazioni abbia partecipato all’organizzazione degli eventi estivi. Ma - mentre con la Del. GC del 23/07/2015 n°54 l’amministrazione approva le richieste di contributo delle associazioni (tutte con protocollo del successivo 30 luglio, sic!) - allo stato attuale non abbiamo a disposizione né una comunicazione, né un contratto, né una convenzione che abbiano legittimato Nigro a partecipare economicamente agli eventi, e quindi a chiederne eventualmente sponsorizzazioni a titolo di business culturale.
Quindi: a che titolo Nigro collabora con l’Amministrazione comunale? Quali sono gli atti amministrativi che permettono tale collaborazione?
Il titolo a partecipare è una intesa bonaria con l’Amministrazione comunale. Un caso di gestione discrezionale del potere: a Sersal
e è possibile porre in essere politiche piegando, evitando le più elementari procedure amministrative. Cioè: Nigro chiede al Comune di individuare i beneficiari del proprio progetto, chiede al Comune di intascare dai beneficiari la quota di partecipazione da versare sul suo conto, senza uno straccio di atto amministrativo! Oppure si offre di portare dei musicanti senza il minimo contratto o accordo formale con l’Amministrazione!
E se l’ufficio perde i soldi? Se Nigro scappa col malloppo o dice di non averli mai ricevuti? Se un beneficiario non ha pagato? Non sapremo mai come dirimere il caso, perché non c’è atto amministrativo vincolante: di solito il maneggio di danaro dei pubblici ufficiali deve essere autorizzato da un atto, la destinazione e l’uso delle somme deve essere rendicontato e espressamente dedicato alla finalità. DI SOLITO QUESTA SI CHIAMA TRASPARENZA!
Invece abbiamo davanti un’amministrazione che vuole dare l’idea di essere impegnata nel sociale e nella cultura. Un’Amministrazione che ha compiuto un capolavoro gramsciano di egemonia culturale, dando l’idea di gestire i gangli dell’amministrazione, le grandi scelte, la solidarietà, lo sport, la cultura. Ad un punto tale da confondere l’amministrazione con l’associazionismo, le procedure amministrative (dovute per legge) con il volontariato (che è attività privata). Nulla, se non il culto dell’immagine dell’amministrazione caritatevole e di spettacolo, avrebbe altrimenti spinto l’Amministrazione a stringere bonariamente rapporti con ..................

mercoledì 18 novembre 2015

Oggi importante riunione del consiglio comunale di Sersale tra i vari punti anche alcuni chiarimenti da parte del sindaco sul sedicente organizzatore di eventi che avrebbe truffato varie associazioni e commercianti

E' probabile che a seguito dell'ultimo manifesto del PD Sersale "La Gallina dalle uova d'oro", il sindaco voglia offrire adeguati chiarimenti in merito alla vicenda.
Infatti, secondo voci circolate nel nostro paese come riassunto nell'interrogazione scritta dei colleghi Mungo e Perri, un sedicente organizzatore di eventi a nome Andrea Nigro avrebbe utilizzato la 'garanzia' dell'Amministrazione per truffare e raggirare alcune associazioni e operatori commerciali di Sersale.
Parrebbe che il sig. Nigro si sia presentato nei primi mesi dell'anno al Comune di Sersale proponendo un progetto di assistenza agli indigenti mediante la distribuzione di pacchi alimentari e offrendo il proprio contributo nell'organizzazione degli eventi estivi, durante i quali avrebbe promesso facili guadagni a chiunque offrisse una sponsorizzazione.
Ha scritto il Sindaco nella risposta al manifesto PD: “…E comunque, non appena ci siamo accorti che qualcosa non andava per il verso giusto (eravamo arrivati alla fine, quasi, del mese di agosto), ci siamo immediatamente attivati per chiedere spiegazioni al Nigro che, su nostra richiesta, ha restituito alcuni titoli (assegni) emessi, a nostra insaputa, per sponsorizzazioni da parte di alcuni operatori commerciali…” 
Ciò premesso, per invitare membri e rappresentanti di associazioni, operatori commerciali e cittadini ad intervenire al prossimo consiglio per capire meglio le manovre di un imbonitore che avrebbe approfittato della cortesia dei sersalesi. Con le stesse modalità che quotidianamente vediamo denunciate in....

martedì 17 novembre 2015

Ma in giro per Sersale ci sono persone come la " Gallina dalle uova d'oro?"

LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO
A seguito dell’interrogazione dei consiglieri del PD del 5/10/2015 (prot. 4526), in merito alle notizie circolate sulla presenza di una “…persona non meglio identificata…” nel nostro paese, è giunta la risposta del nostro Sindaco in data 13/10/2015 (prot. 4725).
In merito alla stessa risposta riteniamo necessario fare alcune considerazioni.
Il Sindaco esordisce rammentando che tale Signor Andrea Nigro è giunto nella nostra comunità proponendo un progetto di assistenza a famiglie in situazione di disagio, con erogazione di generi alimentari di prima necessità ed afferma che l’amministrazione ha valutato positivamente tale proposta avviando la collaborazione.
Ci auguriamo che i termini di tale “…progetto…” siano stati verbalizzati e risultino agli atti, disponibili per essere visionati e pubblicati.
I benefici che la nostra comunità pare abbia tratto dall’operato di tale buon Samaritano sono dettagliati e circostanziati dal Sindaco; secondo il quale, sembra che il benefattore abbia REGALATO, “…150 pacchi (ciascuno contenente circa 20 referenze di vari generi alimentari di prima necessità) per un valore commerciale totale di circa 7.500,00 euro”, deduciamo, quindi, che nessuno, nè famiglie, nè Enti, né associazioni abbiano sborsato un solo euro, tutto gratis !!!
Sempre secondo lo scritto del nostro Sindaco, il buon Samaritano “…Si è, inoltre, offerto di collaborare alla realizzazione di alcune manifestazioni estive organizzate dal Comune di Sersale, del valore complessivo di circa 10.000,00 euro, totalmente a carico del signor Nigro e della sua associazione…”; anche qui deduciamo che non vi è stato .............

lunedì 16 novembre 2015

Allarme per la moschea di Sellia Marina. Dopo l'attentato terroristico in Francia gli 007 la classificano tra le 6 più pericolose D'Italia.

Sellia Marina è il 5° comune più popoloso della provincia di Catanzaro con 7.361 residenti: proprio grazie alla moschea, ha avuto negli ultimi anni uno straordinario boom demografico (nel 1975 i residenti erano 3.500, meno della metà di oggi). L’aumento è dovuto proprio all’arrivo di numerosi residenti musulmani, che oggi rappresentano quasi il 20% dei cittadini 

Dopo 
l’attentato terroristico in Francia a opera dei terroristi islamici i livelli d’attenzione e d’allarme si sono alzati in tutta Europa. Proprio per questo i servizi segreti italiani si stanno mobilitando per mantenere la sicurezza in Italia, a maggior ragione dopo le minacce dell’ISIS che da tempo esplicitamente fanno riferimento a possibili attacchi su Roma. Gli 007  italiani hanno preparato una relazione aggiornata, trasmessa al Governo, dove sostengono che alcune moschee in Italia potrebbero rappresentare i focolai per la propaganda di nuovi attentati terroristici. Tra le varie moschee considerate “pericolose” c’è un FOCUS particolare sulla moschea catanzarese di Sellia Marina, già alle cronache per i tre arresti avvenuti nel 2011. Le altre moschee monitorate sono l’istituto Culturale Islamico di Milano; la moschea di Varese; la moschea di via Domenico Pino a Como; la moschea di Ponte delle Alpi diBelluno; la moschea di El Huda di Roma; la moschea di Piazza Larga di Napoli.
Sellia Marina è il 5° comune più popoloso della provincia di Catanzaro con 7.361 residenti: proprio grazie alla moschea, ha avuto negli ultimi anni uno straordinario boom demografico (nel 1975 i residenti erano 3.500, meno della metà di oggi). L’aumento è dovuto proprio all’arrivo di numerosi residenti musulmani, che oggi rappresentano quasi il 20% dei cittadini del borgo situato sulla costa poco a nord di Catanzaro Lido. Secondo il.........

venerdì 13 novembre 2015

Sulla Strada Provinciale 25 "Arsanise-Catanzaro" tante promesse ma i fatti stanno (ancora) a zero e la storia rischia di ripetersi.....

Tra  le varie criticità che affliggono la Presila catanzarese, quella della Strada Provinciale 25, è assolutamente la più grave. Anche quest'anno, con l'inverno alle porte che si è già fatto sentire in altre zone della Calabria, noi cittadini presilani ci ritroviamo con un'arteria principale in condizioni di precarietà e con una viabilità seriamente compromessa oltre che rischiosa in alcuni tratti della stessa. 
In quanto responsabile-insieme ad un mio fraterno amico- di una piccola comunità virtuale, o come piace chiamarla a noi una piccola agorà, mosso dall'amore verso il mio territorio e dal senso civico ho scritto un messaggio al Presidente della Provincia Enzo Bruno, cogliendo l'occasione della sua ospitata televisiva ad "Articolo 21" programma di Lino Polimeni in onda su RTC.
Questo il teso originale:

Buon pomeriggio sig. Polimeni, sono Francesco de "la politica ai giovani" avrei un'osservazione per il sig. Presidente della Provincia Enzo Bruno. Lei, ha affermato che la provincia di Catanzaro é riuscita a risollevare la situazione per quanto riguarda il dissesto idrogeologico ma in merito a ciò cos'ha da dire sulla SP25 "Arsanise-Catanzaro"? Dove sono andati a finire i 10 mln di euro tanto promessi e giá stanziati per la messa in sicurezza definitiva di questa importantissima arteria che collega Catanzaro a tutta la Presila? La strada é stata oggetto di alluvioni anche tra loro vicine negli ultimi anni e ora versa in uno stato di pericolosità, con una viabilità (che anche per via dei lavori che si stanno svolgendo in alcuni tratti) é fortemente compromessa. 
A tutto ciò, c'è da aggiungere la precarietà di quella che sarebbe dovuta essere una soluzione provvisoria ma che a due anni dai fatti é ancora tale. 
Senza, voler far polemiche e apprezzando il lavoro sinora svolto anche in una situazione economica non delle più semplici con le Province quasi smantellate, non vorrei che dopo aver riparato la condotta idrica della Cittá Capoluogo la politica si dimentichi della provinciale 25 magari costringendoci a percorrere strade alternative per raggiungere la Città. 
Grazie Polimeni grazie Bruno.
Il Presidente Bruno rispondendo in diretta ha invitato noi cittadini e gli amministratori tutti alla tranquillità, dicendo che la situazione è costantemente sotto controllo e che in questi mesi scavalcando i "livelli politici" si è occupato personalmente della situazione affrontandola anche mediante un tavolo tecnico svoltosi tra il Prefetto, i Sindaci e la Provincia. A conclusione di questo tavolo tecnico,si è avuta la certezza che i 10 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza dell'opera saranno trovati, molto probabilmente utilizzando i Fondi PAC, dopo che i Fondi CIPE sono stati dirottatati verso altri progetti da parte della Regione la quale ha dovuto far fronte  -a detta del Presidente Bruno-  alla mancata erogazione di Fondi statali dovuti al periodo di ristrettezza economica. 
Nei prossimi giorni il Presidente ha convocato una conferenza stampa nella quale illustrerà la soluzione atta a porre fine a tale emergenza.
Da cittadini presilani come possiamo stare tranquilli su questa annosa situazione che...........

giovedì 12 novembre 2015

Sellia: la polemica corre sui social. "Ma è eticamente corretto che un sindaco usi la sala del consiglio comunale per la sua festa di compleanno? "







Nei giorni scorsi il primo cittadino di Sellia Dott. Davide Zicchinella ha festeggiato i suoi primi 40 anni nella sala del consiglio comunale del piccolo centro presilano, sui social ne è scaturita una accesa discussione se era lecito o meno usare i locali ?
"Una festa privata e personale fatta in una sala istituzionale, luogo di avvenimenti importanti e seri attinenti o riguardanti le serie problematiche della comunità. "
Il sindaco chiamato in causa smorza subito la polemica puntualizzando: 
"Ovviamente prima di organizzare al comune la festa dei miei 40 anni ho provveduto a fare apposita comunicazione e apposito versamento come prevede il regolamento comunale perché so bene quel che è di mia proprietà e quello che non lo è. ..Io non ho mai usato per fini personali il bene pubblico a differenza di altri. Chi dice il....