lunedì 7 dicembre 2015

Un uomo di 49 anni ubriaco distrugge un pub della zona scagliandosi contro i clienti per poi aggredire i carabinieri di Sellia Marina che erano intervenuti sul posto.

Ubriaco distrugge il locale per poi aggredire i vari clienti e per ultimo i carabinieri che erano stati allertati Arrestato G.A. di 49 anni.

I carabinieri di Sellia Marina hanno arrestato ieri a Cropani Marina, nel catanzarese, un 49 enne del posto, G.A., accusato di resistenza a pubblico ufficiale; l'uomo è stato posto ai domiciliari e dopo l’udienza di convalida, tenutasi stamani nel capoluogo, ne è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dalla ricostruzione dei militari è emerso che il 49enne, in evidente stato di ebrezza, si sarebbe scagliato contro i clienti di un pub danneggiandone poi il locale. All’arrivo di una pattuglia della Radiomobile, chiamata dai presenti, avrebbe aggredito anche i carabinieri con....

domenica 6 dicembre 2015

Il miracolo di San Nicola sui tre bambini

I tre bambini



Le storie di S. Nicola non sono state narrate tutte allo stesso modo. Ogni popolo le ha rielaborate secondo la sua sensibilità. Ogni copista medioevale ci metteva del suo, quando proprio non incorreva in qualche errore di traduzione o copiatura. Da una di queste sviste nacque la leggenda di S. Nicola più famosa in occidente.


L'episodio più importante e più storicamente documentato è quello che vide il nostro Santo intervenire a salvare tre innocenti dalla decapitazione, fermando la spada del carnefice. Da qualche tempo però, nel mondo cristiano la parola innocenti veniva spesso usata come equivalente di bambini (pueri). Così, ad esempio, i bambini uccisi dal re Erode (per timore che fra essi sorgesse il re d’Israele) avevano dato adito alla festa degli innocenti, che si celebra dopo il Natale. D’altra parte, nelle storie di S. Nicola raramente si diceva che aveva salvato tre uomini oppure tre cittadini di Mira. Per abbreviare e per indicare l’innocenza di quei condannati a morte, più spesso si diceva che Nicola aveva salvato tre innocenti. A quel punto qualche scrittore fece un pò di confusione, affermando che Nicola aveva salvato tre bambini, invece di dire che aveva salvato tre innocenti.

Il primo a dare questa erronea traduzione sembra che sia stato Reginold, uno scrittore tedesco che nel 961 dopo Cristo fu eletto vescovo proprio per aver scritto una bella Vita di S. Nicola intercalata da brani in musica. Invece di innocentes Reginold usa il termine pueri, insinuando nella mente dei fedeli che si trattava di una storia diversa dall’episodio della liberazione di tre innocenti dalla decapitazione. Nel coro di circa un secolo e mezzo la “storia” dei bambini salvati da S. Nicola entrò anche negli inni sacri e poco a poco venne elaborato un racconto vero e proprio seguendo due linee principali.

Secondo una prima versione, il fatto sarebbe accaduto mentre Nicola si recava al concilio di Nicea. Fermatosi ad un’osteria, gli fu presentata una pietanza a base di pesce, almeno a quanto diceva l’oste. Nicola, divinamente ispirato, si accorse che si trattava invece di carne umana. Chiamato l’oste, espresse il desiderio di vedere come era conservato quel “pesce”. L’oste lo accompagnò presso due botticelle piene della carne salata di tre bambini da lui uccisi. Nicola si fermò in preghiera ed ecco che le carni si ricomposero e i bambini saltarono allegramente fuori dalle botti. La preghiera di Nicola spinse l’oste alla conversione, anche se in un primo momento questi aveva cercato di nascondere il suo misfatto.

La seconda versione della leggenda non parla...

giovedì 3 dicembre 2015

Presentata una mozione consiliare per gli alberi monumentali di Sersale. Sono tante le piante secolari ricadenti nel territorio del centro presilano.

A seguito di una iniziativa che la Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista ha posto in essere, oggi ho presentato una Mozione per chiedere l'applicazione della normativa inerente l'individuazione degli alberi monumentali presenti sul territorio comunale.
Infatti la legge 10 del 14 gennaio 2013 prevede:
  • l'istituzione della Giornata nazionale dell'albero, fissata ogni 21 novembre, per valorizzare il patrimonio arboreo e stimolare l'attuazione del protocollo di Kyoto;
  • l'obbligo per ogni Comune di porre a dimora un albero per ogni neonato e ogni bambino adottato nuovo residente;
  • l'obbligo di contemplare negli strumenti urbanistici aree verdi secondo quanto previsto dalla normativa vigente;
  • Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali di particolare pregio paesaggistico, storico e culturale.
Nel nostro territorio comunale esistono diverse piante rispondenti a tali caratteristiche paesaggistico culturale, inoltre da tempo l'Amministrazione Comunale è impegnata in progetti di valorizzazione paesaggistica e ambientale, come l'ipotesi - ancora ferma tra le proposte di legge regionale - di istituire l'area protetta delle Valli Cupe. 
Tra queste piante secolari e monumentali va citato in primis 'U Milicurciu - arcinoto albero che rinfresca le estati sersalesi, ma che storicamente segnava il confine territoriale del neonato borgo di Sersale con quello di Cropani: un albero che ha subito diverse menomazioni, inclusa una colata di cemento nel suo fusto, e che vive soffocato dall'asfalto e dalle auto.
Oppure potremmo citare il maestoso Gigante Buono, un castagno secolare nei pressi della Porta parco, che cresce a ridosso di un pastillaru abbandonato testimoniando l'importanza dell'economia del castagno per il nostro paese, come è dimostrato anche nel gonfalone comunale. Oppure ad una quercia che cresce nei pressi dell'incrocio che conduce a Zagarise e Buturo, e tanti altri alberi che adornano i boschi che circondano Sersale.
L'obiettivo della norma è proprio quella di sensibilizzare la popolazione e attivare un percorso partecipato di individuazione di queste piante; ogni cittadino può segnalare alberi, filari e piante ornamentali di particolare pregio paesaggistico, storico e culturale da iscrivere all'Elenco degli Alberi Monumentali d'Italia.
La legge infatti affida al Corpo Forestale dello Stato la tenuta di questo elenco da cui possono discendere riconoscimenti anche di tipo economico per l'eventuale restauro o valorizzazione, pratiche di cui il nostro Milicurciu avrebbe bisogno, per evitare che l'incuria ne decreti la morte come è avvenuto qualche anno fa con un altro storico albero sersalese: ci riferiamo all'altro bagolaro presente nei pressi di Piazza Italia, dove erano soliti disporsi i parenti per ricevere le .........

mercoledì 2 dicembre 2015

Uno sguardo su Catanzaro, Città dalle molteplici criticità. "Catanzaro non ha sicuramente nulla da invidiare alle altre Città ma ........"

Catanzaro
 non ha sicuramente nulla da invidiare alle altre Città ma è purtroppo zeppa di problemi di svariata natura. Tanto per cominciare uno dei problemi è sicuramente quello relativo al centro storico il quale pur essendo molto caratteristico viste e considerate anche le sue viuzze interne dette in dialetto “i coculi” è ormai allo sbando, spopolato, quasi inesistente. Tale situazione continua ad andare avanti da anni e cosi per causa o effetto prima hanno chiuso i cinema, poi molti negozi e nel 2006 quando si è decisi di riallocare l'Università, la stessa è stata spostata nella periferia Ovest della Città contribuendo ancor di più allo spopolamento del centro storico. 


Se in aggiunta a tutto ciò consideriamo un altro fattore, ossia quello del 'caro fitti', ecco che il disastro è completato, per via di tasse troppo elevate che vanno a colpire non solo le abitazioni ma anche le attività commerciali interi palazzi rimangano sfitti. Nonostante i campanelli d'allarme siano tanti ed anzi nel tempo siano cresciuti, la politica cittadina spesso distratta si è mossa in ritardo contribuendo ad aggravare le varie problematiche e a tutt'ora in campo ci sono tante promesse ma ancora pochi fatti se non quelli che ci parlano di un centro storico privo di persone e di attrattività. 

Quasi tutto, è spostato in periferia. Già, quasi e si perché qualcosa a Catanzaro Centro rimane come ad esempio lo stadio o l'ospedale. Due strutture del quale c'è un grandissimo bisogno ma che pesano come un macigno sulla viabilità del Centro. Non so quante siano le Città che possano vantare uno stadio in pieno Centro credo poche e non perché tali altre realtà non diano importanza agli eventi sportivi ma per il semplice fatto che eventi sportivi come una partita domenicale creano immensi flussi di traffico che vanno a pesare sulla viabilità cittadina. Infatti, ogni qualvolta si svolge una partita si è costretti a fare i conti con interruzioni e deviazioni di ogni tipo, insomma una vera e propria “croce” e allora ci si chiede ma perché quando si cercava di espandere la Città verso Ovest ossia la zona di Germaneto lo stadio non è stato spostato li? Perché invece con un disegno sciagurato e che ora viene criticato anche da chi lo ha messo in piedi, nella zona Ovest si è deciso di trasferire l'Università? In poche parole perché Catanzaro deve sempre essere una Città diversa, in peggio, rispetto alla maggior parte delle Città che hanno anche le sue stesse dimensioni?

 Si, lo stadio “Nicola Ceravolo” è sempre stato ubicato li, è in quello stadio ed in quella zona che il Catanzaro negli anni d'oro ha stupito e si è affermato a livello nazionale ma è anche vero che ora i tempi sono cambiati e con essi lo hanno fatto anche i volumi di traffico e la stessa conformazione della Città. In più, se a tutto ciò si aggiunge che in quella zona, è presente l'Ospedale Pugliese-Ciaccio il tutto fa riflettere molto e soprattutto fa comprendere facilmente il caos che purtroppo regna in quell'area. 

Chi non conosce la Città potrebbe ben pensare che almeno si ha modo di assistere ai grandi eventi come i concerti delle varie 'star' musicali sotto casa e invece no, perché allo stadio di Catanzaro i grandi eventi, per motivi che hanno a che fare con la stabilità della struttura e la relativa incolumità degli spettatori , sono vietati eppure si continua non solo a giocare ma ci si sposa pure ma possono farlo solo i capi ultras, non tutti. 

Insomma, una bella fregatura, in quanto non solo lo stadio costringe a fare mille peripezie ma non lo si può neanche utilizzare come fa tutto il resto d'Italia per portare magari in Città cantanti di un certo livello. Però per lo meno, l'alternativa c'è il Teatro Politeama funziona e all'interno della sua stagione di programmazione consente di poter invitare grandi nomi dello spettacolo anche nella nostra Città. 
Per fortuna, una cosa funziona. Il Politeama, però nello svolgere la sua funzione da qualche anno non è più solo, infatti per sopperire all'impossibilità di utilizzare l'impianto sportivo è stato ristrutturato il “Palagallo”. Almeno grazie a queste strutture anche Catanzaro può godere dei grandi eventi. Si ma peccato che come al solito a Catanzaro quella poca positività viene subito assalita dalla tanta negatività e più nello specifico in questo caso dalla mancanza di servizi di trasporto decenti che siano all'altezza di un Capoluogo di Regione. Però sul trasporto urbano ed extra-urbano stendiamo un velo pietoso..... 

Per quanto concerne invece l'Ospedale Pugliese-Ciaccio nelle ultime settimane si sta facendo un gran vociferare sullo spostamento dell'intera struttura sempre nella zona di Germaneto in vista di una sua fusione con il policlinico universitario. Non v'è dubbio che i volumi di traffico che l'ospedale Pugliese-Ciaccio crea e che spesse volte fanno rimanere vittime di 'imbottigliamenti' stradali gli stessi operatori del 118 anche per via dell'inciviltà della gente siano spaventosamente enormi e un suo spostamento nel quartiere Ovest della Città potrebbe solo che essere positivo da questo punto di vista. Però, quella di spostare una cosi importante struttura, l'unico grande ospedale della zona, in periferia non è una decisione che può essere presa unilateralmente o accompagnata da slogan come sviluppo, futuro ed innovazione. Per una volta bisognerebbe utilizzare la testa e pensare che il Pugliese-Ciaccio serve non solo la Città di Catanzaro ma molte Città limitrofe compresi i tanti paesini della Presila (e non solo) e che quindi un suo spostamento potrebbe creare non pochi problemi agli utenti che giornalmente si recano in Ospedale per cure mediche o altro. 

Se poi si tratta di spostare l'Ospedale in una zona della Città scarsamente collegata anche solo con lo stesso Centro cittadino, il tutto sa di follia. Prima di portare a compimento tali progetti bisognerebbe innanzitutto dotare Germaneto di una viabilità efficiente e un tantino efficace (pare che stiano facendo dei lavori in questi giorni sulla rete viaria, vedremo cosa ne uscirà....) e soprattutto di trasporti attivi e funzionanti h24 e 7 giorni su 7. Attualmente in molti siano essi studenti o lavoratori non hanno altro mezzo affidabile per raggiungere Germaneto se non la propria autovettura. Eppure, una stazione ferroviaria, anche nuova e architettonicamente ben fatta, a Germaneto c'è ed è in funzione ma purtroppo è una delle tante cattedrali nel deserto. Basti pensare che stando alla “denuncia” di un utente, tale stazione è sconosciuta anche agli addetti di Trenitalia i quali intendono come stazione di Catanzaro quella sita in Via Milano. 

La stazione di Germaneto si configura come una di quelle opere per il quale è obbligatorio chiedersi cosa se ne voglia fare. Si vuole che tale stazione sostituisca semplicemente l'ormai ex stazione di Catanzaro Sala, oppure si vuole che diventi la prima stazione della Città? Porsi questa domanda è molto importante in quanto l'una o l'altra strategia comporteranno esiti di sviluppo diversi, fermo restando che a prescindere dalla risposta, dovranno essere ugualmente avviati dei lavori per far fiorire quella area nel quale sorge che attualmente si configura come morta e sconosciuta ai più. 

Insomma, ciò che ha a che fare con la viabilità cittadina, i trasporti locali e l'urbanistica in senso ampio non è mica cosa da poco e sarebbe deleterio usare su tutto ciò quel fare di superficialità che connota ogni livello politico nella nostra Nazione. I disastri purtroppo ci vuole poco a compierli e a Catanzaro le varie amministrazioni che si sono susseguite nel tempo ne hanno creati un bel po'. 

A Catanzaro però non mancano i gioiellini come il "Parco della Biodiversità Mediterranea", una vera e propria eccellenza di cui andare fieri il quale però, con un concorso di colpe anche dei suoi visitatori, pian pianino sta perdendo quel bagliore che l'ha accompagnato dalla nascita. Molti sono gli spazi danneggiati e lasciati alla totale incuria eppure custodirlo non sarebbe una cosa molto difficile, certo quando a rovinare un bene pubblico sono gli stessi 'utilizzatori' ci si potrebbe e dovrebbe porre qualche domandina.

 A proposito di Agraria, la Tangenziale che si .............

martedì 1 dicembre 2015

Lavori di efficientamento energetico nel palazzo comunale di Sersale Continuano i lavoro sugli edifici pubblici con un forte beneficio economico.






Sono stati realizzati importanti lavori di efficientamento energetico nel Palazzo Comunale di Sersale finanziati nell’ambito del “POI Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007/2013 Comuni per la sostenibilità ed efficienza energetica”.
In particolare, è stato realizzato il “relamping”,ossia la sostituzione di tutte le lampade interne con corpi illuminanti con tecnologia LED, che consentirà un risparmio in bolletta del 50%, ed un impianto fotovoltaico da 50 kWp sul tetto dell’edificio che consentirà la produzione di circa 62500 kWh per l’autoconsumo e per lo “scambio sul posto”con la rete elettrica nazionale.
Complessivamente con questo intervento di efficientamento energetico sul palazzo comunale, tra risparmio in bolletta derivante dal “relamping” e dall’auto consumo dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e con il contributo in conto scambio, si avrà un beneficio economico annuo di circa 10.000,00 euro che moltiplicato per gli anni di vita dell’impianto (30 anni) ammonta a complessivi 300.000,00 euro.
Questo impianto di 50 kWp va ad aggiungersi a quelli già installati negli ultimi anni sugli edifici pubblici di Sersale: Scuola primaria “C. Borelli” (50 kWp), Scuola Media “G. Bianco (20 kWp), Scuola dell’Infanzia “B. Spadafora” (35 kWp) e “Porta del Parco” (50 kWp), che portano ad una potenza complessiva di 205 kWp installati e ad una produzione complessiva annua di circa 250.000 kwh di energia elettrica che, moltiplicati per il periodo (30 anni) di vita utile degli impianti, arrivano a 7.500.000,00 kwh elettrici.
Oltre agli indubbi benefici d natura economica, che nel complesso si possono quantificare in oltre 50.000,00 euro annui (che per 30 anni diventano 1.500.000,00 euro), gli interventi nel campo delle energie rinnovabili da fonte solare consentiranno al Comune di Sersale di contribuire in maniera considerevole alla riduzione delle emissioni dannose di anidride carbonica nell’atmosfera.
Poiché per produrre un chilowattora elettrico vengono bruciati mediamente l’equivalente di 3.38 kwh sotto forma di combustibile fossile, gli impianti fotovoltaici del Comune di Sersale permetteranno un risparmio di energia primaria, nel ciclo di vita degli impianti, pari a 25.350.800 kwh (7.500.000 x 3.38).
E poiché per ogni chilowattora elettrico prodotto con combustibili fossili vengono immessi nell’atmosfera circa 0,67 kg di CO2, oltre ad una lunga lista di.........