venerdì 4 marzo 2016

Dai bellissimi canyon nella zona di Sersale, alle meravigliose vette del Pollino con i maestosi Pini Loricati, ai bellissimi bacini lacustri dell'altopiano silano. Escursioni e Cineforum momenti per vivere la Natura.

Mantenere viva la memoria dei luoghi è assicurarsi un futuro nel quale non vadano perse le speranze. Quelle speranze di poter ritornare verso un’etica rispettosa dell’ambiente, verso una continua e sgorgante passione di visitare e conoscere il nostro territorio che vada dai bambini alle persone più adulte. Così anche quest’anno la nostra sezione LIPU di Rende propone un ricco e variegato calendario escursionistico con uscite che abbracciano numerosi luoghi distribuiti perlopiù tra il Parco nazionale della Sila, il Parco Nazionale del Pollino e la Catena Costiera. Quest’anno è ancora maggiore il nostro compito di portare avanti e fortificare tali passioni, ancora più sentito è l’impegno di promuovere una cultura ecologica.
1986-2016. Quest’anno decorre il 30° anniversario della LIPU di Rende, trenta anni di storie da ricordare e raccontare, di persone, di volti, di emozioni. In questo lungo e spesso difficile percorso, nessuno, ma proprio nessuno, neanche quei ragazzi soci fondatori della LIPU a Rende, avrebbero scommesso  di arrivare così tanto lontano.
Foto escursioniEcco che crediamo ancora come trenta anni fa che lo stare insieme alla scoperta di ciò che ci circonda sia fondamentale, per cui di nuovo quest’anno il nostro calendario escursioni è molto variegato: da marzo a fine anno, numerosi itinerari da percorrere per scoprire le meraviglie della nostra Regione, andare alla scoperta di luoghi di unica e rara bellezza. Si va dalle meravigliose vette del Pollino con i maestosi Pini Loricati, ai bellissimi bacini lacustri dell’altopiano silano, dai bellissimi canyon nella zona di Sersale, alle montagne brulle con vista sul mare della catena Costiera. Un calendario vario per gli amanti della Montagna, della fotografia e delle passeggiate all’aria aperta. Le nostre guide preparate ci intratterranno con informazioni e curiosità di vario tipo; mentre si svolgeranno le escursioni non sarà difficile assistere a qualche piccola lezione naturalistica o discussioni collettive su aneddoti  riguardanti i luoghi dell’uscita; il tutto per trascorrere insieme delle giornate formative e piacevoli allo stesso tempo. Uscite adatte ad un pubblico adulto, ma soprattutto ad un pubblico giovane che comprenda bambini e ragazzi. Siamo fortemente convinti che partendo dalle nuove generazioni si può sperare di formare nuove coscienze dedite ad un rispetto dell’ambiente e della biodiversità in tutte le direzioni.
Le escursioni previste hanno vari gradi di difficoltà, ma in generale sono state scelte mete alla portata di tutti. Per ogni singolo evento l’organizzazione, che in particolare fa riferimento ai nostri soci Giuseppe Intrieri e Francesco Berardi, provvederà a rendere pubbliche le informazioni necessarie a chi intende partecipare ma altresì si vuole rassicurare il pubblico affermando che in eventi collettivi di questo tipo il gruppo verrà tenuto compatto e unito dalle nostre guide, le escursioni non sono singole ma sono di tutti, le esigenze di una persona riguardano quelle dell’intero gruppo e viceversa; il tutto sarò svolto nella massima sicurezza e nella massima tranquillità.
Non da meno è il ricco calendario del cineforum che ci vedrà raccolti davanti allo schermo per visionare insieme numerosi film e documentari che fungeranno da utile spunto per dibattiti sull’ormai rapporto millenario tra Uomo e Natura: dai bellissimi film di Luc Jacquet, a Grizzly Man di Werner Herzog e molti altri a seguire. Abbiamo deciso per i mesi estivi di racchiudere quattro appuntamenti sotto il nome “Cineforum sotto le stelle” e nella cornice della nostra bellissima terrazza godremo dell’aria estiva per vedere i film all’aperto sotto un cielo stellato. Così quest’anno, come trenta anni fa, ci ritroveremo a ripercorrere più o meno gli stessi sentieri e le............

Referendum sulle trivelle: analisi e prospettive. Un vademecum per tenersi informati in vista dell'appuntamento elettorale

Spesso si dice che gli italiani siano poco inclini alla partecipazione referendaria 

 traendo le conclusioni più svariate ed assurde di questo mondo. Si, sarà vero che ai referendum gli italiani partecipino in pochi ma piuttosto che trarre da ciò conclusioni affrettate e spesso immaginarie, bisognerebbe analizzare i motivi che portano a ciò.
 Per prima cosa, noi non siamo una democrazia diretta come invece lo è la Svizzera che coinvolge i suoi elettori molto di più facendoli partecipare anche in quelle situazioni di stallo politico in modo da dare un indirizzo o una spinta. Secondariamente, in Italia abbiamo troppe 'lobby' che cercano di dettare la loro forza e di determinare cosi l'azione di governo e di altre forze politiche che spesso per interessi preferiscono star zitti più tosto che prendere una posizione ed informare i cittadini. 
Ad esempio quanti di voi sanno che ad aprile si svolgerà un referendum importantissimo sulle cosiddette trivelle, ossia su quelle operazioni di ricerca di giacimenti petroliferi sulla terra ferma ma anche a largo delle nostre coste?
Un qualcosa di inconcepibile che farebbe del nostro già deturpato territorio la groviera delle multinazionali petrolifere che avrebbero carta bianca sulla conduzione di tali operazioni già oltre la distanza di 12 miglia dalla costa per quanto riguarda le trivellazioni in mare. La proposta di Referendum è stata firmata da ben 10 Consigli regionali: Basilicata (Regione capofila); Marche Puglia; Sardegna; Abruzzo; Calabria; Molise; Campania; Liguria; Veneto. 
Inizialmente i quesiti proposti erano sei ma dopo le valutazioni della Cassazione sull'ammissibilità o meno degli stessi si sono ridotti ad uno solo il quale riguarda la durata delle concessioni, nel merito: “l'abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell'articolo 6 del dlgs n. 152 del 2006, limitatamente alle seguenti parole: "Per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale." Detto in Italiano (attenzione lo scrivo a puro titolo di comprensione ma il testo sarà presso a poco quello indicato sopra): volete voi che, quando scadranno le concessioni nelle acque territoriali italiane, quei giacimenti vengano fermati anche se sotto c'è ancora gas o petrolio? 
Ma non è tutto infatti da quanto si apprende da fonti giornalistiche, la Corte Costituzionale starebbe riesaminando altri due quesiti esclusi dalla Cassazione ossia quello sul piano delle aree per ricerca ed estrazione di idrocarburi e quello sul doppio regime per il rilascio dei titoli. Se la Corte Costituzionale entro il 9 marzo dovesse pronunciarsi in modo favorevole si aprirebbe un iter complesso che metterebbe a rischio la data per il voto referendario prevista per domenica 17 aprile confermata anche dal Presidente della Repubblica con suo Decreto.
Insomma un bel casino che ancora una volta dimostra una scarsa attenzione da parte della politica nei confronti delle istanze dei cittadini su questioni socio-economiche di non poco conto e sulle quali i cittadini mediante un organo di amministrazione come le Regioni hanno chiesto di potersi esprimere.
Se da un lato è vero che per tale referendum non si potrà andare a voto nello stesso giorno in cui si terranno le elezioni amministrative, poiché la legge sull'election day prevede che nello stesso giorno siano accorpate solo elezioni di carattere affine, d'altro canto è pur vero che nel 2009 quando si andò a referedum il Parlamento approvò una legge ad hoc per poter far si che i cittadini votassero lo stesso giorno delle amministrative con riduzione dei costi (non mi voglio perdere in cifre ma si risparmierebbe un bel po') oltre che per favorire una maggiore partecipazione e un risultato più equo.
Stando cosi le cose viene da chiedersi, perché in Parlamento ove sono disposti a darsi battaglia su una qualsiasi cosa nessuno ha avanzato concretamente tale proposta in modo tale che fosse approvata una legge ad hoc, la quale consentirebbe un miglior lavoro della Corte Costituzionale chiamata dalle Regioni a rianalizzare i quesiti non ammessi dalla Cassazione. Insomma come direbbe il Console Lucio Cassio <>.
Fatto sta che i cittadini se si andasse al voto oggi sarebbero completamente disinformati e quei pochi che andrebbero a votare forse neanche un 30% voterebbero com'è prevedibile di pancia o per sentito dire o peggio ancora per emulare ciò che fa l'amico di turno.
Proviamo a fare un po' di chiarezza...
Una domanda spesso ricorrente che pongono quei pochi cittadini che si interrogano su ciò che in qualche modo li riguarda è cosa significhi il limite delle dodici miglia dalla costa. Il Governo già nella Legge di Stabilità ha modificato il testo dello "Sblocca Italia" prevedendo che non si possano fare operazioni di ricerca entro le 12 miglia ma solo oltre, ecco perché uno dei quesiti referendari è stato bocciato dalla Cassazione. Quindi ciò significa che all'infuori di tale limite poniamo a 12,5 miglia tali operazioni possono essere condotte?
Andiamo per gradi Codice Internazionale alla mano:
Lo spazio marino è suddiviso in diverse aree, tale suddivisione deriva da norme internazionale, semplificando moltissimo abbiamo:
Il mare territoriale che si estende entro le 12 miglia marine, all'incirca 21 chilometri dalla Costa.
Il mare continentale che si estende dalle 12 miglia marine verso il largo fino alla linea di confine decisa con un altro Stato in base ad accordi bilaterali tenendo conto delle norme internazionali.
Quindi, alla luce di ciò, quali norme si applicano oltre le famose 12 miglia? La risposta è quelle derivante dalla legislazione italiana che ha il diritto esclusivo di sfruttamento delle risorse minerarie. Quindi quello spazio che potremmo definire “mare di nessuno” chiunque volesse sfruttarlo dovrebbe rivolgersi all'Italia. Questo Diritto deriva sia in primis dalla Convenzione di Ginevra datata 1958 e in secundis dalla Convenzione Internazionale di Montego Bay del 1982. Quindi se l'Italia non dovesse esplorare tali risorse, nessun'altro Stato potrà farlo senza aver richiesto preliminarmente autorizzazione. Detto in modo ancor più banale tale spazio marino è di competenza economica italiana. 
Prima di concludere quest'articolo vediamo un po' quali effetti avrebbe il Referendum, basandoci sull'unico quesito ad oggi sopravvissuto ossia quello sulla durata delle concessioni:
Cosa succederebbe se vincesse il “no”?
Se dovesse vincere il no, allo scadere delle concessioni le compagnie petrolifere potrebbero  chiedere un prolungamento dell'attività e una volta ottenute le autorizzazioni sulla base della Valutazione di impatto ambientale, le compagnie potranno investire nel miglioramento degli impianti e proseguire le ricerche fino al completo esaurimento del giacimento.
Cosa succederebbe se vincesse il “si”?
Una vittoria del “si”, significherebbe che allo...................

giovedì 3 marzo 2016

Benvenuti a catanzaropoli ! Telefonate erotiche, multe annullate, incarichi di favore ..... rinvio a giudizio per 25 persone tra vigili, politici, tecnici del comune

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 25 persone indagate nell'ambito dell'inchiesta chiamata "Catanzaropoli" 

su presunte irregolarità nella gestione del Comune capoluogo della Calabria. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di peculato, induzione indebita a dare e promettere utilità, falsità ideologica, truffa, abuso di ufficio ed estorsione. Quest'ultima accusa riguarda il consigliere comunale della lista Per Catanzaro Franco Leone che avrebbe minacciato un funzionario comunale. Abuso d'ufficio è l'ipotesi di reato per il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale e consigliere regionale Domenico Tallini. L'accusa sostiene che Tallini, con il consigliere comunale Carlo Nisticò ed il tenente colonnello dei vigili urbani Salvatore Tarantino avrebbero favorito il titolare di un esercizio commerciale omettendo di verbalizzare violazioni edilizie. L'ex assessore comunale al Personale Massimo Lomonaco è accusato di peculato per l'utilizzo privato dell'utenza telefonica intestata all'amministrazione comunale e di induzione indebita a dare o promettere utilità. Da assessore, infatti, secondo gli inquirenti, avrebbe abusato del suo ruolo per agevolare il rinnovo della carta di identità a una cittadina straniera inducendola "a corrispondergli o comunque promettergli indebitamente una prestazione sessuale". Rischia il processo anche il comandante dei vigili urbani Giuseppe Antonio Salerno indagato per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale. Secondo l'accusa il rinnovo della patente del generale Salerno sarebbe avvenuto senza le obbligatorie visite mediche. Il tenente colonnello Salvatore Tarantino, per un secondo episodio che gli viene contestato, é accusato di peculato. Le altre ............

mercoledì 2 marzo 2016

Sersale; giù le mani dall'acqua !! Sempre più criticata la delibera n 9 della giunta comunale sulla privatizzazione dell'acquedotto.

GIU’ LE MANI DALL’ACQUA !!!! Portiamo all’attenzione della comunità Sersalese che con Delibera di Giunta, n° 9 del 09 Febbraio 2016, l’Amministrazione TORCHIA ha formula un Atto di Indirizzo rivolto ad affidare a PRIVATI la gestione di: ACQUEDOTTO, DEPURAZIONE e PUBBLICA ILLUMINAZIONE. Tale determinazione, a sentir loro, garantirebbe solo ed esclusivamente ritorni positivi, oltre che economici, per la Amministrazione comunale e per l’intera comunità.
Vogliamo ricordare al Sindaco Distratto, autoproclamatosi indiscusso Tuttologo, che tale atto è emanato in TOTALE CONTRASTO al voto dei cittadini di Sersale, che in occasione del referendum popolare del 2011, in maniera plebiscitaria, si erano espressi indicando che “la Gestione dell’Acqua DEVE rimanere PUBBLICA”; ricordandogli ancora, come se non bastasse, che l’intero Consiglio Comunale all’UNANIMITA’, prima con una delibera vincolante di consiglio (n°16 del 14/6/2013) si era espressa a favore della proposta di legge regionale di iniziativa popolare “ Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua” e successivamente, con una ulteriore delibera di consiglio (n°18 del 18/8/2015) sanciva che: “….. tutte le Acque superficiali e sotterranee sono PUBBLICHE e NON MERCIFIBABILI….”. A questo punto ci domandiamo quale è il VERO MOTIVO di questo improvviso cambio di strategia, quali INTERESSI ci sono veramente dietro e di chi sono questi interessi ? Qualunque essi siano, caro Sindaco Torchia, teniamo a precisarti che l’Acqua Pubblica NON E’ nella tua disponibilità e ti invitiamo con forza a RITIRARE Immediatamente questo atto INDEGNO. In caso contrario, ti informiamo che, adotteremo tutte le............

martedì 1 marzo 2016

Per le elezioni comunali di Simeri Crichi si delinea una corsa a tre mentre il PD serra le file per presentarsi tutto unito.

Attualmente la corsa per la prestigiosa carica di Sindaco di Simeri Crichi importante comune della provincia dove nel vasto territorio  ricadono varie attività turistiche, industriali e aziende agricole si sta delineando una gara a tre che vede il ritorno dell'Avv Saverio Loiero, dell'Avv. Piero Mancuso e il Dott. Franco Primo che farà da collante nella vasta area del centro sinistra.

 In una nota congiunta di Davide Zicchinella, vice segretario provinciale PD Michele Gigliotti, consigliere comunale e segretario circolo PD Franco Primo Presidente circolo PD Maria Costa consigliere comunale PD. si legge quanto segue:
"Il prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Simeri Crichi rappresenta un momento fondamentale per il locale circolo del Partito Democratico." 
"Consapevoli dell’importanza strategica - si legge ancora - che in nostro comune riveste a livello provinciale e regionale, siamo tutti impegnati insieme a Franco Primo, che ha avuto dal partito l’incarico di costruire uno schieramento di centro-sinistra forte e competitivo, a mettere insieme tutte le forze sane del paese che vogliano impegnarsi per una effettiva crescita economica, sociale e culturale della nostra comunità. La nostra comunità, nella sua interezza, ha necessità di essere ben amministrata nell’esclusivo interesse dei cittadini ai quali nelle prossime settimane ci rivolgeremo direttamente per costruire insieme un programma amministrativo all’altezza delle grandi opportunità di cui il nostro territorio dispone. Il Partito Democratico, ancora una volta, si candida ad essere collante e catalizzatore di tutte le forze che hanno realmente a cuore le sorti della nostra cittadina, ed in tal senso nei prossimi giorni si renderà protagonista di una serie di incontri con tutte le forze politiche, i raggruppamenti civici, le associazioni presenti ed operanti nel territorio per verificare la possibilità di un proficuo lavoro programmatico propedeutico ad una...............