giovedì 24 marzo 2016

Classifica delle 10 ferrovie peggiori d'Italia indovinate in che posto è la linea Ionica?

L'Italia è divisa in due dalle Ferrovie, che al Nord prosperano mentre al Sud sono state di fatto smantellate


L’Italia ha deciso da decenni di disinvestire nel settore del trasporto pubblico su rotaia, mantenendo in vita solamente gli investimenti finalizzati alla diffusione della rete ad alta velocità, con le speculazioni legate al tunnel Torino-Lione, passaggio obbligato – nella narrazione bipartisan degli ultimi governi – di un corridoio che non c’è, quello che unirebbe Lisbona a Kiev.
Mentre si dibatte dogmaticamente sulle grandi opere, i lavoratori che viaggiano sulle vie di ferro devono tollerare situazioni aberranti che Legambiente monitora ogni anno con il dossier Pendolaria.
L’edizione 2015 del report sul pendolarismo di Legambiente riguarda quei tre milioni di persone che, ogni giorno, si muovono in treno per raggiungere scuole, università e luoghi di lavoro. La situazione peggiora di anno in anno, i tagli sui servizi sono pesantissimi, a fronte di un aumento generalizzato delle tariffe. Sono le Regioni ad avere in carico la gestione delle reti utilizzate dai pendolari e a decidere in merito ai tagli. Prendiamo la Liguria: nell’ultimo anno ha tagliato i servizi del 13,8% eppure le tariffe sono aumentate del 41,8%. Peggio ancora è la situazione in Piemonte dove c’è stato un taglio dell’8,4% dei servizi a fronte di un +47,3% delle tariffe.
L’ultima Legge di Stabilità non ha previsto risorse per l’acquisto di treni o per il potenziamento delle linee. In alcune regioni gli stanziamenti per il servizio ferroviario corrispondono allo 0,28% dei bilanci. Queste sono le politiche per decongestionare le strade e spostare il traffico dalla gomma al ferro. Dal 2009 a oggi le risorse erogate dallo Stato per le ferrovie sono diminuite del 25% e questo ha avuto pesanti ripercussioni sui servizi e, dunque, sulle vite dei pendolari.
Anche se i problemi sono generalizzati, ecco la lista delle dieci linee ferroviarie peggiori d’Italia: ................

mercoledì 23 marzo 2016

SERSALE; IL DIRETTORE GENERALE DELL’ASP PROVINCIALE DI CATANZARO, VISITA IL POLIAMBULATORIO. OBIETTIVO: MIGLIORARE I SERVIZI.

VISITA AL POLIAMBULATORIO DI SERSALE. OBIETTIVO: MIGLIORARE I SERVIZI.

Prosegue incessante e continuo, il lavoro del PD di Sersale, il cui unico impegno è quello di migliorare i servizi a favore della comunità presilana. Nella mattinata di oggi, lunedì 21 marzo si è tenuta infatti la visita, già in programma dal gennaio scorso, del Direttore Generale dell’ASP Provinciale di Catanzaro Dott. Giuseppe Perri, presso il Poliambulatorio di Sersale.

Il sopralluogo concordato dal Direttore Perri con il Capogruppo del Partito Democratico Francesco Perri, Responsabile dell’Organizzazione della Federazione del Partito Democratico di Catanzaro e dal Consigliere Comunale Sarino Mungo, ha lo scopo di valutare le modalità per migliorare le prestazioni sanitarie già erogate dalla struttura sanitaria e soprattutto riattivare alcuni servizi esistenti, ma successivamente soppressi e ridare così ruolo all’importante presidio sanitario presilano. Durante la visita, l’attuale dirigente del Poliambulatorio, Dott. Angelo Bianchi ha esposto le problematiche nel dettaglio, tra le altre: il servizio di mammografia, già attivo tempo fa e poi sospeso, in grado se riattivato, di garantire ad un grosso bacino di utenza l’accesso ad un esame preventivo di vitale importanza il servizio di ecocardiogramma, anch’esso fondamentale a livello di controllo e prevenzione. Al termine della visita il Dott. Perri ha assicurato il massimo sforzo possibile al superamento delle problematiche che gli sono state esposte.
Viva soddisfazione e gratitudine per la disponibilità dimostrata dal Direttore Generale Perri è stata espressa dai Consiglieri Comunali del Partito Democratico Perri e Mungo, che hanno approfittato della occasione per porgere un augurio di buon lavoro al neo insediato Dott. Angelo Bianchi per lo sforzo che lo impegnerà alla guida della struttura di Sersale.
Stesso augurio è stato rivolto al Dott. Scalzo, dirigente uscente del Poliambulatorio, che da poco ha assunto altre responsabilità nell’ambito dell’ASP di Catanzaro. L’appuntamento con il Dott. Perri è fissato a fra qualche mese, quando si avrà riscontro della realizzazione degli impegni presi e si coglierà l’occasione per fargli conoscere meglio la.................

martedì 22 marzo 2016

Zagarise; arrestato il presunto killer dell'omicidio Mustarà. Ucciso nel 2012 in località "piccoli" sulla strada provinciale che collega Zagarise a Magisano.

I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, insieme ai colleghi della Stazione di Zagarise, hanno tratto in arresto Antonio Verrino, di 75 anni, pensionato, con l'accusa di omicidio aggravato e porto abusivo di arma da fuoco. L’uomo è considerato l’assassino di Michele Mustara, l'operaio forestale ucciso il 18 luglio 2012, in località Piccoli, sulla strada provinciale che collega Zagarise a Magisano, nella presila catanzarese.
Al termine di una complessa attività investigativa, i militari dell'Arma ritengono di aver ricostruito l'omicidio. Contro la vittima furono esplosisei colpi di arma da fuoco, cinque dei quali andati a segno, e l'uomomorì dopo due giorni nell'ospedale di Catanzaro. Verrino avrebbe dichiarato di avere ucciso Mustara ritenendolo l'autore di alcuni furti di bestiame che il primo avrebbe subito e riferendo anche di undebito di 5 mila euro che la vittima non avrebbe mai onorato.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dalla sezione Gip-Gup del Tribunale del capoluogo, su richiesta del pubblico ministero Domenico Assumma.
L'attività investigativa è iniziata con un'attenta analisi del luogo in cui venne ritrovato Mustara, una piazzola di sosta della strada provinciale. Quindi, sono state acquisite testimonianze e immagini di alcune telecamere, fin quando, i Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, hanno ritrovato l'arma utilizzata per il delitto. La pistola è stata rinvenuta addosso all'uomo, mentre nel corso della perquisizione domiciliare, in una nicchia del contatore dell'energia elettrica, sono state trovate decine di munizioni.
La pistola, una Velodog calibro 5,75 millimetri, è stata affidata ai Carabinieri del Ris di Messina che hanno riscontrato la "identità balistica" con i proiettili estratti dal corpo dalla vittima. Nella stessa nicchia sono state trovate anche tre lettere, due dattiloscritte e una manoscritta, rivolte a Verrino e contenti .............

Si salva per miracolo la studentessa catanzarese tra i feriti del terribile incidente dell'autobus in Spagna. Cambia il posto all'ultimo minuto

Il racconto della madre di Valeria Marzano, la ventiduenne di Catanzaro presente sul bus della tragedia e salva solo per aver cambiato posto

“Cosa posso dire? Rispetto tutto quello che è successo mi ritengo una persona fortunata”. È ancora scossa Luciana Arcuri, la madre della studentessa 22enne Valeria Marzano che la notte tra sabato e domenica era sul pullman diretto a Barcellona da Valencia. Non ci crede ancora che la figlia sia scampata ad una tragedia che ha inghiottito sette studentesse italiane, in Spagna per completare il programma Erasmus. E anche Valeria, iscritta alla laurea specialistica di Neuroscienze a Bologna, si trovava lì da agosto e insieme alle altre ragazze era andata a vedere i fuochi a Valencia. Ma la giovane catanzarese decide di cambiare posto ed è forse questa fatalità “in positivo”, commenta la madre, a salvarle la vita. In un primo momento siede assieme a tutte le altre nei sedili posti al centro del bus, successivamente si liberano due posti proprio dietro la cabina del conducente e Valeria decide così di spostarsi. “Si sono liberati due posti – dice all’amica Elisa – vado avanti”. Elisa le risponde: “Sì, tranquilla vai” ma lei rimane dietro. Rientrerà poi nelle sette vittime italiane, Elisa Valent, 25enne friulana iscritta all’Università di Padova e da qualche mese in Spagna per il programma Erasmus. “Valeria mi parlava sempre di lei – racconta Luciana Arcuri – Diceva che era una ragazza intelligente e mi raccontava di come avessero fatto subito amicizia. Subito dopo l’incidente il pensiero costante di Valeria è stato per Elisa che alla fine non ce l’ha fatta”.
Il racconto della tragedia. “Valeria è ancora sotto shock. Ho provato diverse volte a chiederle cosa fosse successo ma dice di ricordare solo flash degli attimi successivi allo schianto. L’unica immagine che rammenta prima dello scontro è l’autobus che ondeggiava. Tutti stavano.........

lunedì 21 marzo 2016

Sersale; assolto anche in secondo grado un uomo di 48 anni dall'accusa di estorsione e usura


Si è svolta nei giorni scorsi l'udienza del collegio della Corte d'Appello di Catanzaro presieduta da Marchianò, Luzzi, Grillone dove il sostituto procuratore ha chiesto la conferma  della sentenza di primo grado, pena  che prevedeva una condanna a sei anni di reclusione per l'imputato;  il tutto  trovando la netta contrarietà dell'avv. Antonio Lomonaco difensore di Macri. Il legale si è battuto affinché la sentenza di piena assoluzione  (scaturita dal rito abbreviato) fosse riconfermata, tesi che è stata positivamente accolta dal collegio  della Corte d'Appello. Cosi dopo aver incassato nel 2014 la piena  l'assoluzione, Salvatore Macri di 48 anni di Sersale  vede positivamente riconfermata la sua assoluzione. Il tutto nasce nel 2013 dalla operazione denominata " Brescia" condotta dalla Squadra mobile di Catanzaro contro un presunto giro di estorsione e usura ai danni di un piccolo imprenditore.  Nella operazione furono coinvolte anche altre 8 persone che durante il processo ordinario sono stati..........