Un’intesa che si inserisce all’interno del percorso delineato dal “Piano Anci”, dopo mesi di intenso lavoro in sinergia col Viminale e le Prefetture, al fine di assicurare un’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti protezione internazionale. L’adesione dei Comuni, è stato spiegato, avviene su base volontaria, con l’impegno che i centri che aderiscono all’intesa vengano salvaguardati da ulteriori invii. L’accordo per la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale prevede degli incentivi economici per chi vi aderisce. Il riparto equo seguirà dei criteri con alcune clausole di salvaguardia: 2,5 migranti ogni mille abitanti, con una serie di correttivi per i Comuni più piccoli, i capoluoghi di città metropolitane e le zone terremotate. Attraverso un progetto pilota poi, finanziato con fondi europei, sarà costituita anche una task force di esperti a supporto degli Enti locali nella predisposizione dei bandi per l’adesione alla rete Sprar, e nella gestione delle problematiche sociali ed amministrative connesse alla presenza dei richiedenti asilo sul territorio. Gli obiettivi dell’intesa sottoscritta oggi sono due: garantire una vita dignitosa a chi arriva nel nostro paese e, allo stesso tempo, permettere alle istituzioni – soprattutto a quelle locali – di governare in modo efficace l’accoglienza. Per questo, nelle intenzioni del Governo, cittadini italiani e titolari di protezione internazionale avranno pari obblighi e doveri perché possa essere garantita una pacifica convivenza. Con un sistema di accoglienza diffusa – che prevede il coinvolgimento di enti nazionali, locali e settore privato – si affrontano i diversi aspetti dell’inserimento dello straniero nel nostro paese: dal piano abitativo, all’inserimento nel mondo del lavoro, passando per il diritto alla salute. L’obiettivo è quello di creare un sistema di collaborazione virtuoso tra centro e periferia, che garantisca ai rifugiati e a coloro che possono avvalersi di protezione internazionale di condurre una vita dignitosa e sostenibile. Nel rispetto, però, di chi ospita.
riceviamo e pubblichiamo
Clandestini aspiranti profughi…. AVANTI!!!!
Dopo la visita del ministro Minniti, sabato 21 a Taverna (CZ) è stato sottoscritto un protocollo che prevede l’adesione di 144 comuni al sistema Sprar, meno comunque dei 194 previsti e sperati dallo stesso. Analizzando l’area della presila catanzarese, i comuni aderenti al suddetto programma, sono a guida PD o similari (Albi, Pentone ,Taverna) e Sorbo San Basile commissariato per infiltrazioni mafiose. Pertanto è chiaro che i sindaci in questione, sono stati “addomesticati” e passivamente destinatari dei diktat di partito, nonchè “addormentati” dalle retoriche, farneticanti sia del ministro che del prefetto di Catanzaro, parole bel lontane dalla triste realtà delle problematiche legale all’immigrazione incontrollata e continua, che i predetti sindaci ignorano.
Presto vedremo “boldriniane risorse”….....nonchè aspiranti profughi, infatti solo al 15% degli “sbarcati” viene riconosciuto detto status, con cuffiette, Iphone in giro nei paesi a far un..................