venerdì 30 dicembre 2016

Fotoracconto del grande successo per la IV edizione del Presepe Vivente di Sellia Marina



GRAZIE SELLIA MARINA...
Grande successo per la IV edizione del Presepe Vivente di Sellia Marina che si è svolto nella frazione di Calabricata. Il Presepe Vivente organizzato dalla parrocchia SS. Rosario guidato dai parroci don Raffaele e don Giuseppe e dal Gruppo Oratorio, con la partecipazione di varie associazioni, Pro-loco, Associazione Nuove Idee per Calabricata e i ragazzi del Sole. Il Presepe Vivente, ha riproposto, in delle stazioni itineranti, i vecchi mestieri tra cui il fornaio, il fabbro, lo scalpellino, il calzolaio, la lavandaia, le ricamatrici, il falegname e il contadino, il tempio di Erode e il pastore con gli animali raggiungendo la grotta in una posizione che dava il giusto lustro alla rappresentazione più importante fino ad arrivare all’angolo della degustazione potevano essere degustati cibi tipici, il tutto

accompagnato dalla caratteristica melodia degli banda musicale città di Tiriolo per l’occasione vestita con abiti tipici dell’epoca. I figuranti che hanno partecipato sono stati oltre 100. Gesù Bambino (Russomanno Stefano), Maria ( Corea Alessandra) Giuseppe ( Galea Nicola). Tra i vari personaggi c’era una postazioni di musici del centro di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo di Sellia Marina ed un re magio è stato uno di loro. Sono stati presenti all’evento il sindaco Mauro, il suo vice Falbo, il presidente del consiglio comunale Leuzzi, assessori Fulciniti, Madia e Voci, i consiglieri di minoranza Ferrarelli, Tavella e Mercurio.
I parroci hanno dichiarato: “Siamo molto soddisfatti del risultato finale che ha avuto questo evento con circa 2000 visitatori censiti che oltre ad essere una bella manifestazione è stato anche un evento di aggregazione e di accoglienza, ma soprattutto di integrazione ”. I parroci hanno continuato: “Ringraziamo tutte le associazioni perché, senza il loro aiuto, sarebbe stato impossibile curare nei minimi particolari l’evento. Grazie a coloro che si sono occupate dell’angolo degustazione, che hanno fritto in maniera deliziosa le crespelle. Un ringraziamento ai figuranti per la disponibilità, oltre che agli impiegati comunali e agli abitanti del quartiere che sono stati entusiasti e indulgenti nonostante i problemi di viabilità che abbiamo creato”.
Il tutto si è concluso con la.......
a seguire altre foto di questo importante evento curato nei minimi particolari

giovedì 29 dicembre 2016

Foto racconto della breve nevicata dalla Sila sino al mare Foto dai vari centri del Comprensorio

L'ingresso dell'aria gelida di origine artico-continentale è ormai imminente!
L'irruzione di tale massa d'aria, porterà, come anticipato, un brusco abbassamento delle temperature su tutta la regione e il ritorno della neve anche a quote molto basse: si consideri che nella notte tra mercoledì 28 e giovedì 29 entreranno, sulla Calabria, isoterme dell'ordine di -7°/-8° alla quota isobarica di 850 hPa (cioè circa 1520 m slm), e di quasi -35° alla quota isobarica di 500 hPa (circa 5440 m slm). Insomma una massa d'aria gelida a tutte le quote, che a contatto con le (relativamente) "calde" superfici marine dell'Adriatico e dello Ionio, si arricchirà di umidità e tenderà a instabilizzarsi, soprattutto quando, spinta dai venti di tramontana/grecale, "incoccerà" contro i monti calabresi provocando, per effetto "stau", precipitazioni. E queste, grazie alle basse temperature presenti, assumeranno carattere nevoso fino a quote davvero molto basse!
A seguire tante foto dalla Sila sino al Mare della Nevicata di Stamattina






a seguire altre foto piene di neve

mercoledì 28 dicembre 2016

Considerazioni dell'ex consigliere Comunale Borelli: Dopo la Riserva Naturale Regionale “Valli Cupe” è tempo di un modello di turismo integrato.

Dopo l’approvazione della Legge Regionale che istituisce la Riserva Naturale “Valli Cupe” si è levato un coro di orgoglio per l’importante riconoscimento. Un orgoglio a cui mi appartiene in toto, perché questo riconoscimento ci regala anche una notevole visibilità.
Condivido pienamente anche le parole del Sindaco quando auspica che “ogni istanza politica, economica, sociale e imprenditoriale, concorra, in termini positivi e propositivi, a rendere concrete e tangibili le tante opportunità”. Le condivido perché ora che l’approvazione della legge regionale è realtà – grazie all’unanimità di tutti i gruppi consiliari regionali – è il momento di preparare un nuovo lavoro: un’offerta turistica integrata e di qualità.Dato che si approssimano le elezioni comunali, quale migliore occasione per misurarsi sul piano della proposta programmatica. Alle ultime due consultazioni, tra le fila del centrosinistra, ho contribuito a scrivere il programma amministrativo. In entrambe le occasioni avevamo proposto una qualsiasi forma di integrazione degli sforzi pubblici e privati per garantire ai visitatori di Sersale un’offerta turistica di qualità.Infatti il turismo è un prodotto economico complesso, che integra gli “attrattori” (i canyon e le cascate), con i servizi turistici – promozione, accoglienza, guida – e con i servizi ai turisti (ristorazione, ospitalità e, più in generale, offerta culturale del territorio). In questi settori, finora, abbiamo solo scommesso sul lavoro, la professionalità e la disponibilità di giovani attori economici e di associazioni. A questi sforzi si sono aggiunti quelli di alcune realtà che hanno giovato del flusso di visitatori ma che lo hanno anche fatto crescere, in primis l’offerta gastronomica. Ma come si diceva, il turismo è fatto anche di tante altre cose: l’orario di apertura dei servizi commerciali, la viabilità e l’accessibilità dei siti e del centro abitato, la pulizia e il decoro del paese che deve fare da cornice a chi visita le nostre bellezze. E su questo dobbiamo prendere consapevolezza che a volte abbiamo visto approssimazione, carenza di programmazione, scarsa compartecipazione di tutti gli attori necessari ad un turismo di qualità. Questo tipo di “disservizi”, così come le buche per strada o le erbacce, possono diventare un pessimo biglietto da visita per Sersale. Gli sforzi dei privati sono condizione necessaria ma non sufficiente: c’è bisogno di coordinamento, di pianificazione, di scelta politica. Il ruolo dell’amministrazione non può limitarsi a interventi tampone, occasionali, dettati più da guizzi individuali che da strategie d’insieme.
Ecco perché anche a questa tornata elettorale, in termini propositivi, nel programma della mia parte politica, il centrosinistra, ci sarà la promozione di forme associative per la gestione e pianificazione del fenomeno turistico. L’idea è quella di creare un consorzio che riunisca tutti gli attori pubblici (amministrazione) e privati (associazioni, imprenditori, esercenti, commercianti, cooperative), un organo con modalità di funzionamento agili, col mandato di raccogliere dati, formulare proposte programmatiche e coinvolgere l’intera comunità nella promozione turistica di Sersale. Finché il turismo sarà solo passione di visionari o sforzo di volontari, avremo un’offerta turistica incostante, legata all’effettiva disponibilità e spirito di abnegazione di pochi. Per diventare una economia del territorio, le Valli Cupe devono creare indotto: il turista deve essere accompagnato dall’ingresso informativo al CIT, all’acquisto di pacchetti integrati visite/servizi/ricettività, deve essere registrato anche per avere contezza numerica del flusso che interessa Sersale. Coi dati si formulano politiche: bagni pubblici, sensi unici, vigili, orari dei bar, ecc.
Le politiche, non gli interventi occasionali, fanno il turismo di qualità a cui partecipano più soggetti, in un lavoro collettivo – non più l’idea di uno solo o di pochi. L’istituzione della riserva darà notevole visibilità al nostro territorio e noi dobbiamo essere pronti a soddisfare la domanda turistica sempre più variegata.Questo è il ruolo di chi si assume la responsabilità politica dell’amministrazione e, di conseguenza, della Riserva Naturale “Valli Cupe”. Questo è il compito per il consorzio o associazione del turismo locale: predisporre delle linee di intervento e strategie di promozione turistica, sottoporle all’approvazione di tutti i soggetti coinvolti e trasferirle all’amministrazione affinché diventino politiche del territorio.In questo modo Valli Cupe non saranno solo il segreto meglio custodito d’Europa, ma un’economia locale in grado di trasformare definitivamente Sersale. I cittadini devono capire che c’è bisogno di un percorso condiviso di sviluppo, non solo propaganda. Negli ultimi dieci anni abbiamo visto qualcosa, come la......

martedì 27 dicembre 2016

L'elenco completo dei 34 interventi contro il rischio idrogeologico in Calabria. Sboccati 37 milioni di euro per la tutela del territorio, quanti destinati nel nostro Comprensorio?


Si è tenuta presso la Sala Blu della Cittadella Regionale la riunione operativa relativa all’Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Calabria per l’attuazione del Accordo di Programma del 17.11.2010 che riguarda l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Calabria.
Si è tenuta presso la Sala Blu della Cittadella Regionale la riunione operativa relativa all’Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Calabria per l’attuazione del Accordo di Programma del 17.11.2010 che riguarda l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Calabria.

A seguire l'elenco dettagliato di tutte le opere finanziate con il relativo importo.

sabato 24 dicembre 2016

Il sindaco di Sersale esprime orgoglio e apprezzamento per lo straordinario regalo di Natale che l’Assemblea legislativa calabrese ha fatto a Sersale ed al comprensorio.

SULLA LEGGE REGIONALE DI ISTITUZIONE
DELLA “RISERVA NATURALE REGIONALE DELLE VALLI CUPE”


Uno dei paesaggi più suggestivi del Mezzogiorno, le “Valli Cupe” di Sersale, ha oggi una legge, approvata dal Consiglio regionale all’unanimità nell’ultima seduta del Consiglio Regionale dell’anno 2016, quella del 21 dicembre, che resterà tra le date più importanti della storia di Sersale. Una legge con cui proteggere e valorizzare le straordinarie peculiarità naturalistiche dell’area delle “Valli Cupe”.

Come sindaco di Sersale, Comune a cui la legge demanda la gestione della “Riserva Naturale Regione Valli Cupe”, esprimo orgoglio e apprezzamento per lo straordinario regalo di Natale che l’Assemblea legislativa calabrese ha fatto a Sersale ed al comprensorio.
Un ringraziamento particolare va a chi, come l’on. Mimmo Tallini, ha creduto in questo progetto e l’ha accompagnato con la necessaria determinazione nell’iter legislativo fino alla sua conclusione in Aula.
Un ringraziamento va al Governatore Mario Oliverio, alla Giunta regionale, al Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, alla Commissione Ambiente, a tutti i consiglieri regionali che hanno votato la legge ed a tutte le strutture ed i funzionari regionali coinvolti, in particolare la dr.ssa Orsola Reillo e l’arch. Ilario Treccosti del Dipartimento Ambiente, il Dr. Filippo De Cello ed il Dr. Luca Buccafurri del Dipartimento Bilancio.
Un ringraziamento particolare, poi, desidero rivolgerlo al dr. Romano Pitaro, capo ufficio stampa del Consiglio Regionale, per tutto quello che ha fatto per il raggiungimento di questo storico risultato, e noi sappiamo quello che ha fatto, e per tutto quello che ha fatto, nel corso degli anni, per la promozione delle impareggiabili bellezze naturalistiche di Sersale. I meriti acquisiti sul campo lo iscrivono, a pieno titolo, tra gli amici più cari di Sersale e delle Valli Cupe.
Le iniziative, da noi sempre sostenute, portate avanti nel corso degli ultimi quindici anni con sacrificio ed abnegazione, dal dr. Carmine Lupia, botanico e consigliere comunale di Sersale, dal prof. Raffaele Lupia, esperto in scienze forestali e politiche ambientali, e dai ragazzi della cooperativa ‘Segreti Mediterranei’, che hanno messo in luce le potenzialità di questa bellissima parte della Presila catanzarese, facendola conoscere all’Italia intera, trovano adesso un riconoscimento legislativo importantissimo.
Un riconoscimento che ci riempie di soddisfazione e di speranza per il futuro della nostra comunità e del comprensorio per le straordinarie opportunità che dal riconoscimento di “Riserva Naturale Regionale” all’area delle “Valli Cupe”, deriveranno in termini di valorizzazione, di ricchezza generale, di nuova occupazione e di ulteriore qualificazione dell’offerta turistica di Sersale e del comprensorio tutto.
La legge istitutiva della “Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe”, il cui ente gestore sarà il Comune di Sersale, porta in dote oltre al sostegno finanziario che la Regione ha previsto per il suo funzionamento, anche gli straordinari vantaggi previsti dalla L.R. n. 10/2003 (“Norme in materia di aree protette), nella partecipazione a bandi  regionali, nazionali e comunitari in materia di valorizzazione dei centri storici, di recupero di nuclei abitati rurali, di realizzazione attività culturali, di agriturismi ed ospitalità diffusa, di attività sportive compatibili, di attività artigianali tradizionali ed imprenditoriali di turismo verde, di educazione ambientale e di realizzazione di sentieri ed aree attrezzate fruibili ai portatori di handicap.
Grazie a questo straordinario risultato, pertanto, si aprono per la nostra comunità e per il comprensorio nuovi orizzonti e nuove possibilità.
L’obiettivo, mio e dell’intera Amministrazione comunale, dopo essere riusciti a fare inserire l’area nell’elenco delle Riserve italiane, è di fare della “Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe”, con la sapiente guida del dottor Lupia e del prof. Lupia, un modello naturalistico che, ossequioso della legislazione vigente, sia inclusivo ed accogliente e, nello stesso tempo, possa essere da esempio, più di quanto già non lo sia, nel rapporto uomo-natura sia in Calabria che in Europa.
Il mio auspicio è che su.......

venerdì 23 dicembre 2016

Le tradizioni di Natale in Calabria Quali sono le 13 portate che non devono mancare mai durante le Festività ?




Le strade dei paesi, tortuosi, acciottolate  e piuttosto buie, erano vivacizzate dagli zampognari, musicanti provenienti dalle vicine località montane, vestiti con lunghe calze di pecora, mantello scuro e cappello di velluto a forma di cono; essi, con il suono dolce e inconfondibile dei loro strumenti, le zampogne, andavano in giro per le strade del paese a suonare le nenie natalizie e a portare nelle case e nelle chiese l’augurio di prosperità e letizia. La zampogna, strumento tradizionale per eccellenza, era fatta con pelle di capra e canne lavorate da sapienti artigiani. Le famiglie accoglievano i suonatori con entusiasmo offrendo loro dolci e prodotti tipici locali in particolare salumi e formaggi oppure qualche piccola offerta in denaro. Il tipico canto di Natale intonato nelle Chiese era “Tu scendi dalle stelle” che la gente cantava con voce intensa e commossa. Gli inni, le orazioni e le giaculatorie rivolte all’unisono a Dio e alla Madonna , riflettevano il sentimento religioso dei fedeli, erano perciò intrisi di spontaneo entusiasmo e autentico slancio, caratterizzati da semplici intonazioni melodiche, talvolta alterati da espressioni linguistiche dialettali, comunque sempre appassionati. I suoni e i canti di Natale giungevano così alle orecchie degli abitanti del luogo in modo che tutti potessero partecipare all’emozione del Natale. Questi canti erano generalmente accompagnati da piccoli strumenti artigianali come tamburellisonagliflauti e organetti oltre che dalle suddette zampogne, dalle chitarre a corde battenti (catarra) e dal mandolino. Tali strumenti accompagnavano i vari eventi della vita nel lungo scorrere degli anni. Molto in uso presso la nostra gente era un particolare tipo di canto popolare: lastrenna (detta comunemente “strina”) il cui significato letterale è dono di buon augurio. La strenna, una delle tradizioni più vive e sentite della nostra provincia, era costituita da una serie di piccole strofe in rima, che esprimevano in versi dialettali locali un auspicio di felicità, di ricchezza e di buona salute per l’intera famiglia; essa era cantata e suonata al ritmo di un mortaio di bronzo con relativo pestello, da gruppi di ragazzi allegri e scanzonati che visitavano le varie case per portarvi il loro canto augurale. In cambio essi ricevevano dalle famiglie alcuni doni (per lo più dolci, frutta secca, vino e salumi fatti in casa) che andavano a depositare in un sacco di juta, detto comunemente “vertula” portato a spalla da uno dei componenti del gruppo. 
Vigilia di Natale: una tradizione particolarmente sentita in Calabria. Mentre al Nord il giorno di festa per eccellenza risulta essere il 25, al Sud la sera del 24 assume un valore importante, molto sentito e da trascorrere rigorosamente in famiglia, attorno alla tavola imbandita con i piatti della tradizione. Vigilia di Natale, dunque, richiama le pietanze a base di pesce e, da tradizione, le famose tredici portate. Un numero simbolico il 13, che assume significati religiosi che richiamano la tavola dell’ultima cena di Gesù, con i tredici Apostoli.
Quali sono le tipiche pietanze a base di pesce per la tradizionale cena della Vigilia di Natale calabrese?........