martedì 29 dicembre 2009

BUON 2010 SELLIESI ........BUON ANNO SELLIA

Buon anno a tutti i Selliesi sparsi per il mondo ma consentitemi in particolar modo a tutti i Selliesi che vivono a Sellia che mantengono vivo il nostro borgo con eventi,appuntamenti,tradizioni,con il vivere quotidiano. Senza di voi si parlerebbe solo del passato e mai del futuro. Auguri Sellia, che il 2010 possa veramente rappresentare l’anno della svolta ,l’anno della rinascita,della riconquista,del riappropriarsi,sentendosi così parte viva di una comunità. E a questo devono contribuire i nostri amministratori di maggioranza e di minoranza mettendo definitivamente da parte le varie dispute personali, ma con posizioni differenti ,lottare per il bene comune che si chiama Sellia .Sarebbe veramente bello che dal 2010 ognuno con i propri mezzi ,la propria autorità, cercassimo tutti insieme di risollevare il nostro bellissimo borgo che vanta una storia millenaria di un popolo che si è sempre distinto per la sua operosità, per la sua accoglienza, per il suo amore che mette nelle cose che vuole realizzare. Eravamo il vanto di tutto il circondario. Riprendiamoci ,riappropriamoci della nostra storia ,delle nostre tradizioni,tutti insieme senza distinzioni,senza sentirci superiori o inferiori a nessuno .Noi siamo Selliesi e già questo ci porta ad essere superiori ,superiori di bontà,di fratellanza ,di unione.
Buon Anno Selliesi ,Buon 2010 Sellia.
Per quanto riguarda il blog nel 2010 cercheremo di contribuire nel nostro piccolo a far conoscere Sellia  a raccontare tante storie,leggende ,sul nostro bellissimo borgo.Ogni mese sarà inserita come copertina una nuova foto  che descriveremo nei particolari ad iniziare da Gennaio, dove sarà inserita una foto inedita degli anni '40 della processione "Du Bombinuzzu".Continueremo con il vocabolario dialettale Selliese dove, volta per volta, sarà inserito un nuovo vocabolo che, grazie anche al vostro contributo verrà arricchito. La sezione sulla cucina locale si arricchirà di nuove ricette, di nuovi consigli e ovviamente non mancheranno alcune sorprese come il gradito inserimento del sottofondo musicale per questo periodo Natalizio.Continuate sempre a visitare il blog come state facendo in maniera veramente inaspettata ,continuate soprattutto a commentare nei vari post con consigli ,suggerimenti,critiche costruttive perchè esse saranno da sprono e da incoraggiamento per fare sempre di più e farlo bene. Approfittando di queste feste frugando nei vari miei appunti ,cartelle, ho scovato un vecchio disegno degli anni  '70 in cui in base alle varie notizie che avevo raccolto, raffiguravo come doveva essere la chiesetta Dell'Arcangelo ,la struttura più antica di Sellia di cui ne parleremo sicuramente più in là  .     Buon 2010 Selliesi Buon Anno Sellia

giovedì 24 dicembre 2009

NUOVISSIMO,BELLISSIMO CALENDARIO 2010

Prenota presso la Parrocchia di Sellia il bellissimo calendario 2010 di prossima uscita .
Sarà un calendario particolare pieno di foto, racconti, canti ,preghiere ,con una riflessione mese per mese da parte del nostro amato parroco Don Francesco

I CRUCETTI

Sui tavoli imbanditi  a festa certo non possono mancare i "crucetti" vera golosità ,leccornia di tanti bambini e non sino a pochi decenni fà .Riappropriamoci di questi sapori ,di queste tradizioni genuine ,semplici ma buonissime .Ecco la ricetta semplice da preparare
i crucetti

Prendete delle noci e dopo averle sgusciate tritatele in modo grossolano.
Tagliate a metà dei fichi d’uguale dimensione, lasciandoli uniti nella parte più stretta, quella del picciolo.
Rivolgete verso l’alto le quattro parti di due fichi, incrociandole fra di loro, farcitele con con le noci, prendete le quattro parti di altri due fichi ed adagiatela (incrociandole) sopra a quelle farcite, premendo affinché il tutto combaci nel modo migliore.
Una volta terminata la preparazione del numero di crocette desiderate, passatele in forno a temperatura media per asciugarle (devono prendere una tinta dorata chiara).
Sfornate, adagiateli su un vassoio cospargeteli con scorza di limone o mandarino fatto precedentemente seccare e frullare con della cannella e zucchero nella quantità che riterrete più opportuna a seconda del propio gusto.
ricetta spedita da lux- del forum di Sellia un posto nel cuore http://sellia.forumotion.net

ALLA RICERCA DEL NATALE PERDUTO


Il Natale ha perso il suo fascino,il suo vero sapore,il suo inconfondibile odore,ma soprattutto ha perso molto del suo profondo significato! Oggi è Natale tutto l’anno,si ha tutto e si vuole sempre di più;ogni giorno viviamo in una società dell’usa e getta,dell’apparire molto meno dell’essere. Da piccoli si aspettava con trepidazione questa festa,la più magica,la più desiderata. Addirittura alcune volte questa magia aumentava da un’improvvisa nevicata magari mentre si svolgeva la messa di mezzanotte.
Mamma preparava minuziosamente ogni cosa. Erano tante le “gulielle” durante questo periodo che sicuramente non avremmo più rivisto per tutto l’anno;dai “crucetti”,ai “tardilli”,i “crispelli” i torroncini(quelli duri,molto duri)…il panettone? Arriverà solo alcuni anni dopo portato dai nostri parenti che scendevano dal nord. Papà sbarrava “a vutta nova” ,sul tavolo c’era solo vino e acqua,niente vari surrogati come coca-cola ecc…

mercoledì 23 dicembre 2009

A STRINA di Natale. "A strina": canzone popolare che unisce tutta la Calabria.



"A strina": canzone popolare che unisce tutta la Calabria si cantava,si canta dal Pollino sino all'Aspromonte ,certo cambiando qualche parola ,qualche strofa il fiume tacina diventa un fiume cosentino ecc...ma il valore ,il significato rimane sempre lo stesso .Si cantava di buon augurio ai sposi novelli,ai cumpari "caru cumpari ca simu venuti ".rigorosamenti si iniziava a cantarla dopo la mezzanotte della vigilia,per terminare alla mezzanotte della befana .Per cantarla bene ci vuole un bravo solista ed un nutrito coro accompagnato da una fisarmonica .Guai ad aprire la porta prima che l'intera "strina" non fosse finita! ma sopratutto guai a far finta di non esserci o di non aver sentito..Chi la cantava sapeva benissimo che il destinatario era a casa spiando ogni suo movimento durante la .....

lunedì 21 dicembre 2009

IL CONVENTO DELLA CHIESA DEL ROSARIO

IL CONVENTO DELLA CHIESA DEL ROSARIO
La datazione della Chiesa del Rosario risale al 1700 circa,tralasciamo il suo percorso storico ,pieno di tradizioni che approfondiremo in un futuro post. Parliamo invece dell'annesso convento esistente già prima della costruzione della Chiesa.
Siamo agli inizi degli anni 50. Sellia era da pochi anni uscita dalla rovinosa alluvione che distrusse metà paese ma là dove non arriva la violenza distruttrice della natura ci pensa l’uomo a completare il lavoro di devastazione .Unito alla Chiesa, c’era un convento su due piani, 4 grandi finestroni sulle due facciate principali ,3 ai laterali con all’interno il suo chiosco  con il caratteristico pozzo .La struttura era grande circa 300 mq a piano, vi si accedeva all’interno direttamente dalla Chiesa dove alla navata sinistra c'era un grande portone con tre scalini. Al piano terra, lungo le pareti c’era affrescata la via Crucis: quadri grandi alti minimo 2 metri ,il refertorio e la stanza dove pregavano erano tutte in legno intarsiato

sabato 19 dicembre 2009

I CRISPELLI



Al nord direbbero che Natale è senza il panettone? Noi invece diciamo che Natale sarebbe senza i crispelli?
L'odore inconfondibile mentre si frianu in un mare di olio bollente,fatte in varie varianti cu i patati, cu alici, ecc..
ottimi insieme ad un buon bicchiere di vino obbligatoriamente rosso;
rappresentano l’insostituibile richiamo olfattivo delle sere di festa invernale. La tenera pasta delle crispelle deve lievitare a lungo entro i grandi recipienti di ceramica smaltata e poi vanno fritte. Devono galleggiare nel grande padellone . Ma la tecnica, raffinata e veloce, nel manipolare la pasta quasi liquida, è qualcosa che veramente non s’insegna, i crispelli detti anche:crispeddhi,cuddureddi,cullurielli,ecc..sono arrivati da noi grazie ai turchi che manipolavano con maestria l'impasto molle a base di farina ;conosciuti anche in Sicilia con molti nomi particolari assecondo della provincia,variando l'impasto base con l'aggiunta di zucca gialla,verdure,zucchero,miele.Ecco la ricetta originale delle crispelle Selliesi.

mercoledì 16 dicembre 2009

DIZIONARIO DIALETTALE SELLIESE (lettera A)

Iniziamo una sezione interamente dedicata al nostro dialetto dove volta per volta inseriremo una nuova lettera che ,grazie anche ai vostri  commenti, la renderemo più completa. la Calabria: terra da dove sono passate diverse culture diversi popoli, tantissime dominazioni dai Greci ai Mussulmani ,Romani, Normanni,Francesi, Borboni ecc.. Ogni civiltà ha lasciato le sue tradizioni ,i suoi costumi arricchendo il nostro vocabolario .Mentre la provincia Cosentina ha un dialetto in prevalenza derivato dalla lingua latina,nella provincia Catanzarese è la lingua Greca a patroneggiare , ricca d'influssi arabi e francesi .Il dialetto Calabrese ha sempre attirato molti studiosi essendo una lingua completa piena di magnetismo che è rimasto inalterato nei secoli..G.Rolfs la paragonò al pari del dialetto toscano la madre della lingua Italiana .Egli rimase talmente affascinato dallo studio del dialetto calabrese ,che  si dimenticò della Germania :suo paese natale, tanto che  girò per la Calabria per oltre cinquant'anni. Iniziamo ovviamente con la lettera A invitando i frequentatori del blog di arricchirla inserendo nuovi vocaboli nei commenti.

lunedì 14 dicembre 2009

SI AVVICINA NATALE........


Ancora una volta si avvicina il  Natale, ma quanta commozione e quanta tristezza nel considerare lo straordinario evento che ha il potere di svelare il significato dei valori umani!visto sminuito dal significato di oggi dettata solo ed esclusivamenta dal consumismo .La liturgia del Natale è dominata dal tema dello scambio di Dio che si è fatto uomo il quale, entrando nella nostra famiglia, la rende compartecipe della sua.
Nell’umile figura del Divino Infante si avverte il germe della vera grandezza. Alla festa cristiana per eccellenza si sono sempre ispirati artisti e poeti, uomini dotti e gente comune. E proprio quest’ultima, fin dalla giovinezza, ho interpellato per comprendere quel bisogno interiore che la spinge ad avvicinarsi con trepidazione alla culla di Betlemme.

sabato 12 dicembre 2009

I TARDILLI

Iniziamo ad inserire delle ricette tipiche del nostro territorio,ricette il più delle volte semplici, fatte con le materie prime che, volta per volta offriva la terra.Piatti  ricchi di tradizione,con un odore e un sapore che purtroppo andiamo sempre più a dimenticare, presi come siamo a fagocitare tutti questi surrugati di prodotti che niente hanno a che fare con la nostra tradizione, il mangiar sano,semplice e genuino dei nostro nonni.
quale migliore periodo per iniziare a parlare di cucina se non il periodo natalizio? Dove si preparavano tante leccornie,tanti piatti tipici per il Santo Natale,dalle crispelle ,ai crucetti ,torroni, tozzetti alle mandorle,per non parlare poi dei tanti dolci tipici regionali una su tutte la " pittan'chiusa".Iniziamo con la ricetta dei tardilli

giovedì 10 dicembre 2009

SAN NICOLA ,ILSANTO PIU' POPOLARE ANCHE SU INTERNET


 Dall'Europa orientale a quella occidentale, dalla Russia all'America il culto di San Nicola ha varcato confini di popoli, Paesi, religioni, arrivando perfino a ispirare la figura pagana Santa Klaus, nato in America proprio sulle sue orme. E oggi l'affetto per il Santo, la cui ricorrenza liturgica si celebra il 6 dicembre, viaggia anche su Facebook con più di un gruppo a lui dedicato e 9mila fan alla sua pagina. Carità, castità, impegno a favore dei più poveri: ecco le qualità che, fin da bambino, hanno caratterizzato la vita del Santo, rendendolo amato e popolare.

mercoledì 9 dicembre 2009

UN MESE,IL PRIMO MESE DEL BLOG


E’ passato un mese ,il primo mese insieme al blog selliaracconta,e in tutta onestà bisogna dire che una partenza così spedita ,così positiva non l’immaginavo neppure lontanamente. Siamo a circa 900 contatti con una media giornaliera di 12-15 persone,il contatore di visite per nazioni ci dice che  oltre L’Italia abbiamo avuto visite da 5 stati stranieri. Grazie. Questa per me è la più grande soddisfazione, vedere il vostro interesse verso la storia ,leggende,tradizioni,ecc...sul nostro amato borgo Sellia. Un grazie al forum “un posto nel cuore” dove io scrivo da diversi mesi sotto il nick-name Zagor. Grazie all’ottima cassa di risonanza di facebook dove abbiamo superato le 100 amicizie .Grazie ai vari messaggi ,email ,pm di incoraggiamento ed auguri. Grazie a chi mi ha fatto pervenire dei racconti,foto ecc… da inserire sul blog, colgo l’occasione per spronarvi a mandarmi materiale sul nostro paese  foto, documenti, racconti saranno inseriti sul blog secondo le vostre indicazioni ,il materiale già pervenuto sarà inserito da dopo le festività natalizie. Molti  sono i messaggi sotto i vari post alcuni veramente interessanti come l’idea proposta dal carissimo amico Domenico Passante che sul post “dell’anello di San Nicola” lanciava l’idea di farne una rievocazione storica in costume magari durante il periodo estivo,io rigirerò la proposta agli amministratori di Sellia nella speranza che la prendano in considerazione. Continuate a seguirci sempre ,perchè il blog sarà sempre aggiornato con due ,tre racconti a settimana .Un amico mi ha chiesto quale fosse il più bel racconto in mio possesso ,tutti ,perchè ognuno ha un sapore, un atmosfera particolare,perchè ognuno viene da molto lontano per dirci ,per raccontarci del nostro glorioso passato,ma se proprio ne devo scegliere uno dico il racconto sul miracolo della Madonna della Neve,che inseriremo più in là. Buonaserata e di nuovo grazie “ il paese che non conosce il proprio passato non può avere nessun futuro” Sellia ha un passato bellissimo, affascinante aiutiamola a risorgere per avere un futuro migliore
TUTTI INSIEME  PER IL BENE COMUNE SELLIA.

lunedì 7 dicembre 2009

A LENZA D'AMMACULATA


La Chiesa possedeva diverse terre, frutto di molte donazioni ;addirittura nel  comune di  Sersale possedeva un grande castagneto dato per una grazia ricevuta, a Marina di Sellia ettari ed ettari di terreni dove si seminava il grano,dopo trasformati in uliveti e pescheti. Nel paese erano tanti l’appezzamenti di terreni possedute dalla Chiesa dove l’arciprete e il prete più giovani curavano o davano in fitto Infatti la mattina presto dopo la prima messa dell’alba, il prete si metteva la zappa sulle spalle per andare ai vari terreni .C’era un terreno in particolare che veniva e viene chiamato “a lenza d’Ammaculata”il quale ogni anno “da carrica de l’olivi” veniva dato in fitto con un rito molto particolare.

sabato 5 dicembre 2009

L'ANELLO DI SAN NICOLA

I saraceni  dopo aver saccheggiato i paesi sulla costa calabrese non paghi iniziano ad entrare sempre di più nell'entroterra trovando sulle loro via sempre paesi facilmente espugnabili.

SELLIA: Asilia, asilo luogo sicuro e difficile da espugnare resistette  per molto tempo ai continui tentativi di saccheggio da parte dei Saraceni, ma sfortunatamente dopo aver resistito valorosamente  anche Sellia fu espugnata, la rabbia dei saraceni fu tanta che subito bruciarono la parte bassa del paese che avevano appena conquistato "ecco infatti il nome del rione ruscia".

giovedì 3 dicembre 2009

"OSSA NICOLAI" RESUDANT MANNA

Su come sia arrivato un osso del Santo taumaturgico sino a Sellia si raccontano varie storie. Io vi racconterò quella meno conosciuta ma sicuramente la più affascinante.
Siamo nel   1086   Tumasi (nome di fantasia) passava diversi mesi dell’anno alla zona marina di Sellia per far ritorno al paese solo quando le condizioni climatiche non permettevano di pescare. Nella zona c’erano pochissime case,anche perché spesso veniva infestata dalla malaria. Tumasi fantasticava spesso d’imbarcarsi su una grossa nave per compiere un viaggio fantastico. Spesso le vedeva da lontano e scomparivano piano piano all’orizzonte. Una sera,una nave era in difficoltà,e degli uomini scesero a riva per fare rifornimenti.

PREMESSA SUI DUE RACCONTI,LEGGENDE? SU SAN NICOLA

Nella foto statua di San Nicola custodita nella chiesa Madonna della Neve .Data in dono da un emigrante Americano per grazia ricevuta , devoto al Santo taumaturgico
La prima invasione in Calabria dei saraceni risale all’812 d.C. ai danni della costa Reggina mentre l’ultima quasi mille anni dopo esattamente nel 1793 dove fu saccheggiata la città di Pizzo. Parleremo in un futuro post e in modo dettagliato dei saraceni in Calabria ,dove oltre a guerre ,  distruzioni ecc.. portarono anche i loro usi e costumi che si radicarono soprattutto in alcune aree della nostra regione. La salma di san Nicola fu trafugata all’inizio del 1087 dove circa ottanta marinai (quelli ufficialmente registrati ,ma è molto plausibile supporre che erano molti di più tra commercianti,schiavi ,nobili)salparono dal porto di Bari per l’Antiochia  carichi di grano e cereali.

martedì 1 dicembre 2009

FESTA DEL NOSTRO PROTETTORE SAN NICOLA

Inserisco la locandina per i festeggiamenti del nostro amato protettore San Nicola .Invitando tutti a contribure alle varie spese,non ultima quella per il restauro della bellissima statua del  nostro Santo Patrono

lunedì 30 novembre 2009

L'IMPORTANZA DEI RACCONTI


 Senza i racconti orali sulla  storia, tradizioni , costumi del nostro paese si saprebbe ben poco. Una volta erano in pochi a saper leggere e scrivere e per tramandare un determinato avvenimento bisognava raccontarlo ,raccontarlo bene affinché rimanesse ben impresso nella memoria  e venisse tramandato Su Sellia in particolar modo le fonti scritte sono ben poche  vuoi per i vari fenomeni naturali e non , che hanno cancellato varie tracce del nostro glorioso passato vuoi per i pochi libri che trattano in maniera approfondita la storia di Sellia. Quando si ci riuniva, davanti “u focularu” nelle lunghe e fredde serate invernali,di solito il più anziano “u tataranna”si metteva a raccontare storie di vita vissuta ,storie di quando lui era piccolo ,o dirittura storie che lui stesso da piccolo aveva ascoltato davanti “u focularu”narrati da suo nonno andando cosi a ritroso nel tempo di due secoli.

sabato 28 novembre 2009

IL VECCHIO E IL TOPO

Il vecchierello e il  topo

Una volta un vecchierello, mentre puliva  la Chiesa vide un soldo. Lo prese e penso:

"Cosa mi posso comprare con questo soldo?" Se compro delle noci, ne devo buttare i gusci; se compro del pane, mi cascano le molliche. La meglio è che compri un bicchiere di latte.

Compro infatti un bicchiere di latte e lo mise in un buco, per berselo dopo aver finito di spazzare la chiesuola. Ma in questo mentre ci va il topo e beve tutto il latte. Lo sorprende il vecchierello, proprio mentre finiva di leccare il bicchiere, e lo afferra dalla coda. I1 topo tenta di scappare, ma gli si stacca la coda che rimane nella mano del vecchierello.

giovedì 26 novembre 2009

IL CASTELLO

Appresso viene un castello della  Sellia, luogo piccolo ma molto forte di sito e di fabbrica, posto in un luogo sublime, dove vi furono pietre d’oro e di argento, ammassate con terra di maniera. Nel tempo di Filippo II furono mandate persone pratiche per ridurre quelle pietre in oro puro e puro argento, ma per essere li boschi lontani, era tanta la spesa per condurre la legna
Così scrisse G. Marafioti a proposito del castello di Sellia.

martedì 24 novembre 2009

GRAZIE


Grazie di vero cuore per i tanti messaggi, email,pm ecc...che continuo a ricevere. Settimanalmente dedicherò un post per rispondere alle varie domande,suggerimenti ed anche per stabilire un contatto più diretto con il blog ed i suoi visitatori .Vorrei inoltre precisare ,che per scrivere un messaggio sul  blog non bisogna assolutamente inserire la propria email nè tanto meno iscriversi,basta semplicemente selezionare il post dove si vuole lasciare un commento scegliere dal menu a tendine (commenta come: )il profilo anonimo e scrivere il proprio messaggio.
In questi giorni selliaracconta.blogspot.com sarà iscritta anche nei vari social network: facebook, Windows Live e altri. ricordo infine a chi volesse collaborare attivamente sul blog può inviare dei racconti,rumanzelli,tradizioni,ricette ecc...tramite email selliaracconta@gmail.com il tutto sarà pubblicato sul blog secondo le vostre indicazioni,alcune sono già pronte per essere  inserite. Tanti sono i racconti in mio possesso che ho custodito e per fortuna trascritti .Mi ricordo come se fosse ieri : io piccolo ad ascoltare con trasporto le storie che i vecchietti del paese mi raccontavano e poi li scrivevo a penna su un quaderno che sulla copertina c'era scritto "SELLIARACCONTA"mi ricordo quasi tutti i nomi o sopranomi di quei simpatici vecchietti che purtroppo ora non ci sono più e pensare che a distanza di parecchi decenni ora quei racconti hanno sempre di più un valore immenso, perchè facendo domande a persone anziani sui vari racconti hanno ricordi vaghi o nulli e molte persone dopo averne ascoltato alcune dicono "a regiuna, mo mi ricordu ccuna cosa e tu comu fai ma ta ricordi?"devo infine precisare che molte volte non sicuro delle fonte che narrava andavo a chiedere della stessa storia ad un altro vecchietto e quasi sempre la descriveva con novizie di particolari proprio come l'avevo ascoltata prima ,perchè i loro ricordi erano nitidi. Il televisore era arrivato da poco, i giornali erano merce rara e l'unico mezzo di comunicazione era il racconto orale ed ogni persona era fiera del suo personale bagaglio di notizie e pronto a divulgarlo. Poi piano piano negli anni tutto questo si e perso, nessuno ha voglia, tempo, di stare ad ascoltare; e così capire ,scoprire le proprie radici. Andiamo tutti di fretta, dobbiamo fare 100 anzi 1000 cose, figuriamoci se possiamo dedicare mezz'ora del nostro prezioso tempo all'ascolto; tempo che, il più delle volte passa senza che noi abbiamo terminato una di quelle cose urgenti che dovevamo fare. Il tempo passa e non torna indietro e se nessuno si prende la briga, la passione di ascoltare oltre al tempo va via irrimediabilmente anche la nostra memoria ,la nostra memoria storica .Oggi per fortuna in aiuto arriva proprio chi stava uccidendo tutto ciò :il progresso, le tecnologie ,e così, le tradizioni, rumanzelli, canti, preghiere ecc.. vengono riscoperte,vengono rivalutati e anche internet  che veniva visto con molta diffidenza diventa un potente mezzo per riappropriarsi, riscoprire, riassaporare quei gusti ,quei sapori quei...modi di fare che con troppa fretta, con troppa superficialità avevamo buttato etichettandoli come cose vecchie,cose fuori moda, cose stupide .Ecco perché nasce il blog:contenitore,forziere,divulgatore del nostro passato per cercare di capire e fare tesoro delle varie conquiste ma  purtroppo, dei tanti errori cercando,imparando a farne tesoro .”Non c’è futuro lì dove non si conosce il proprio passato”

lunedì 23 novembre 2009

L'ACQUA DA SALINELLA "ACQUA SILA"

(Nella foto l'etichetta che veniva messa nelle bottiglie durante l'anni 20,con la dicitura "acqua sila sorgente scenia".)

Molti immigranti,quando facevano ritorno a Sellia dalla lontana America,portavano orgogliosi una bottiglietta dell’ “Acqua Sila” introvabile a Sellia perché l’imbottigliamento e l’etichettatura di quest’acqua dalla proprietà organolettiche rare,veniva fatta fuori dal paese. L’acqua della Salinella si trova in località “Scinia”. Le sue virtù idrolitiche sono:ricca di ferro,solfato di sodio,solfato di magnesio;era conosciuta ed apprezzata sin dall’epoca dei romani. Secondo alcuni studi eseguiti,sia dall’università di Parma che dall’università di Napoli,risulta che possiede qualità salutari difficilmente riscontrabili in altre analoghe acque;essa è particolarmente indicata contro l’ipertensione,l’obesità e per il buon funzionamento del metabolismo oltre che per i noti effetti purgativi e decongestionanti. All’inizio del secolo scorso l’acqua della Salinella fu una fonte di benessere economico per Sellia,e molte persone vi lavoravano facendo spola dalla sorgente “cui i ciucci” carichi ,e con le donne in testa damigiane di vimini del prezioso liquido sino in località “Gugliemo” dove fu costruito un deposito da una società privata che con decreto ministeriale datato:4 Luglio 1925,ne autorizzava la vendita in Italia e all’estero.

venerdì 20 novembre 2009

CENNI STORICI SU TRISCHENE

Presso la foce dei fiumi Marvotrinchison (l’attuale Simeri) ed Aroca (l’odierno Crocchio), esisteva una città molto popolata, detta Trischene (dal greco “Treis Schenè”), perché composta dall’unione di tre centri abitati, in cui si trovavano tre chiese principali. La città si era ingrandita per una continua aggregazione di genti latine e greche. Fra questi ultimi, vi erano anche monaci itineranti giunti in Calabria, nel 726 d.C., in seguito all’occupazione araba della Palestina ed alla furia delle persecuzioni iconoclaste, volute da Leone III l’Isaurico, che aveva decretato la distruzione delle immagini sacre per purificare la fede da tentazioni idolatriche. Trischene divenne, ben presto, una ricca e fiorente città, favorita dalla posizione propizia sia ai traffici marittimi che terrestri. Questo grosso borgo, poi sede vescovile, fu distrutto dai Saraceni durante le loro incursioni lungo le coste calabre ed i suoi abitanti, esposti al pericolo della violenza e della deportazione, fuggirono verso le zone montuose e collinose in cerca di sicurezza.

giovedì 19 novembre 2009

STORIA DELL'ULIVO


Cenni storici: la storia della coltivazione dell'ulivo in Calabria risale probabilmente al VII secolo a.c.. La portarono originariamente i Greci, ma i Romani furono il popolo che incentivarono le coltivazioni e riuscirono a costruire i primi strumenti per la spremitura delle olive ed a perfezionare sempre di più le tecniche per la conservazione dell'olio.Oggi la Calabria è la seconda regione d'Italia nella produzione di olio d'oliva, è la prima come numero di frantoi oleari.

mercoledì 18 novembre 2009

CRONOLOGIA DI ALCUNI AVVENIMENTI

1121 dC - La diocesi di Catanzaro fu eretta nel 1121, ricavandone il territorio dalla diocesi di Squillace. L'erezione della diocesi fu invano avversata dal vescovo di Squillace Pietro: passarono alla neonata diocesi i territori di Taverna, Rocca Falluca, Tiriolo, Sellia e la stessa Catanzaro. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Reggio Calabria.
239 - Secondo alcune fonti storiche, nel 1239, Sellia era dominata da un certo Guglielmo detto da Sellia. La documentazione in nostro possesso non indica chi fosse, ma si può supporre sia stato signore di Sellia quando i Loritello ebbero la Contea di Catanzaro.

martedì 17 novembre 2009

PROVERBI E MODI DI DIRE

                  UN PO' DI PROVERBI 
A troppu cumpidenza è patruna da malacreanza
Spesso la confidenza viene scambiata per dabbenaggine

Megghiu namicu ca centu ducati

Meglio avere un amico che avere cento ducati (monete)

ppe lu pane e llu vinu si cambia u vicinu

Per cose di poco conto si perde l'amicizia con il vicino

Amore

ama a chine t'ama e rispundi a chine te chiama
Ama chi ti ama e rispondi a chi ti chiama

Amare i luntanu è cumu a l’acqua ntu panaru

Amare da lontano una persona è una cosa vana

Chine de nu vicchiu se nammura se la ciange la sventura

Chi si innamora di un vecchio si pentirà

 è fuacu sutta cinnera
E' fuoco sotto cenere

l'amure comincia ccu lu cantu e finisce ccu lu chìantu

L'amore incomincia col canto e finisce col pianto

L’uamu gelusu more cornutu
L'uomo geloso, muore pensando che egli è cornuto

U benesi ciàngie quandu si perda
Il bene si apprezza soltanto quando si perde


lunedì 16 novembre 2009

SELLIA VERSO LA FINE DEL 1800

L’unità d’Italia evidenziò lo stato di arretratezza della regione, priva di strade, porti e ferrovie, flagellata dalla malaria e dall’analfabetismo, ricca di braccia che emigravano verso le Americhe ed il nord industrializzato ed europeo. Sellia visse le stesse problematiche, che interessarono il resto della regione. Le delusioni e le tensioni alimentarono, inoltre, la nascita del brigantaggio postunitario, che si sviluppò nella Sila e nei comuni circostanti del Catanzarese e del Cosentino, organizzando una serie di rivolte a carattere politico-sociale con risvolti di ferocia come testimoniano le numerose sentenze della Gran Corte Criminale di Catanzaro. Anche Sellia subì la violenza e le prepotenze di nuove bande di briganti. Una delle bande che suscitò nel governo e nell’opinione pubblica le più vive apprensioni fu quella organizzata da Pasquale Gallella, che, nel 1861, portò terrore e morte nei Comuni di Taverna, Fossato, Sorbo, Vincolise, Simeri e Soveria. Alla Marina di Sellia i banditi assalirono l’ufficio telegrafico e maltrattarono l’impiegato, costringendo una donna, Lucrezia Placida, a seguirli verso la Sila

SELLIA ALL'INIZIO DEL 1800

( Nella foto stampa di inizio dell'800 di Catanzaro zona nord )

Con la scesa delle truppe francesi in Italia, nel 1799, il regno di Napoli fu sottratto ai Borboni e venne proclamata la Repubblica Partenopea. In Calabria si crearono due opposte reazioni: i conservatori che si mantennero fedeli ai Borboni e coloro che, invece, auspicavano un cambiamento della forma di governo. Taverna e Catanzaro promossero l’adesione alla Repubblica Partenopea. Sellia, invece, si mostrò fedele ai Borboni e prese parte attiva ai rivolgimenti politici, durante la rivolta contro le truppe francesi. Proprio qui venne, infatti, istituito un corpo di armati per iniziativa di Nicola Rocca e Francesco Finelli, che impedirono ai giacobini catanzaresi di entrare nel paese. Il borgo ebbe, dunque, un momento di notorietà al passaggio delle truppe del Cardinale Ruffo, fervente borbonico e vicario generale del regno di Napoli, che era stato incaricato di restaurare la monarchia borbonica e di ristabilire l’ordine nel paese

sabato 14 novembre 2009

DIVISIONE DI SELLIA ANNI 50

Quando degli anni 50 Sellia Marina si staccò da Sellia ci furono accordi verbali scritti.
Il nostro comune poteva chiedere ciò che voleva perchè era in una posizione dominante mentre Sellia
Marina pur di diventare comune autonomo avrebbe fatto volentieri a delle rinunce,ma tutta la zona  marina era stata infestata dalla malaria è certamente non esisteva nessuna attività turistica. Quei terreni oltre al grano producevano ben poco,mentre sulle nostre colline si respirava un aria salubre e la terra era ricca e generosa .Cosi decisero che Sellia non avrebbe preteso terreni al mare e la futura Sellia Marina non avrebbe preteso terreni in collina .Allora si pensò di aver fatto un affare. Oggi purtroppo per noi le parti si sono nettamente invertite.

giovedì 12 novembre 2009

IPOTESI SULLA NASCITA DI SELLIA -2


A Sellia esisteva un tempio pagano dedicato alla dea Pallade? Si! Perché proprio nella “timpa e pallara”?Ipotesi molto plausibile : Quando i Greci arrivano in Calabria si accorgono che è una fonte di materie prime essenziali ecco il nome (Magna Grecia).La Calabria si presentava ricca di pini materiale primario per la costruzione di navi, è ricca di pece resina catramosa impermeabile  per le imbarcazioni. dopo aver abbattuto i grossi tronchi devono farli arrivare a mare sfruttando il fiume navigabile Semeri “a timpa e Pallara “ si trovava proprio nel mezzo posizione ottimale per erigere un tempio

IPOTESI SULLA NASCITA DI SELLIA -1


IPOTESI SULLA NASCITA DI SELLIA
Quasi sicuramente Sellia nasce come paese dopo la distruzione della grande città di TRISCHENE,
(3 tabernacoli,3 chiese) lì convivevano in pace tre religioni:tre culti diversi .Ma dopo la distruzione si dividono addentrandosi sulle colline dell’entroterra. In un libro che parla sulle origini di Catanzaro cita il rione Grecia nato proprio dal popolo Greco di TRISCHENE.

mercoledì 11 novembre 2009

I FICU


I FICU
I ficu erano una fonte di ricchezza per Sellia,i nostri genitori salivano sino in Sila con “u ciucciu”
carico di fichi e li barattavano con patate ed ortaggi. L’Arciprete ,con dei chierichetti che suonavano un campanello ,giravano per le vie del paese a raccogliere dentro “ ’a vertula” i fichi che una volta venduti, il ricavato si offriva come messe per i morti. I fichi “tosti” non si potevano toccare sino a Santu Nicola ,e chi riusciva a conservarne fino a dopo Pasqua era un uomo ricco.

lunedì 9 novembre 2009

INIZIA L'AVVENTURA





Iniziamo questo blog dove raccoglieremo tutti
i fattarelli ,racconti,che si tramandavano oralmente,
affinché non vanno persi .sono storielle che si raccontavano
davanti u focularu durante le lunghe serate invernali,molti
purtroppo sono andati persi proprio perche nessuno si
prende la briga di raccontarli alle nuove generazioni ma
soprattutto perché le nuove generazioni non vogliono
perdere tempo ad ascoltare noi anche per aiutare i
ragazzi a capire a sapere come si viveva, quali erano
gli usi e costumi di Sellia abbiamo aperto questo blog
buona