giovedì 31 marzo 2016

L'acquedotto Passante/Simeri che passa anche sotto il tracciato della SP25 fa acqua da tutte le parti.

Quando si dice ‘vado per grazia e trovo giustizia’. Noi di A Voce Alta, nel cercare un posto per una
bella scampagnata di Pasquetta, ci siamo imbattuti nella condotta dell’Acquedotto Passante-Simeri(l’acquedotto cittadino, ndr.). Visti i recenti interventi di manutenzione ci siamo chiesti: perché non verificarne le reali condizioni? Speravamo di poterci complimentare per il lavoro svolto ma, cammina e cammina, abbiamo trovato un’amara sorpresa”.È quanto scrive in una nota il Presidente Onorario dell’associazione, Francesco Carlone, spiegando inoltre che “accanto la famigerata SP 25 abbiamo potuto ammirare pittoreschi zampilli e giochi d’acqua provenienti da una condotta di recentissima fattura, immersa in un cantiere ancora aperto, nel vero senso della parola”.“Ci domandiamo se – prosegue - siano normali, certe carenze strutturali, in un’opera da poco eseguita; allo stesso tempo ci piacerebbe sapere se il resto della condotta, annegata nell’asfalto della nota Statale, versa nelle....

mercoledì 30 marzo 2016

Un sindaco calabrese nella classifica dei 50 personaggi più potenti del mondo, insieme a Bergoglio e la Merkel,

Il politico calabrese nella classifica dei "potenti", insieme a Bergoglio, Merkel, Bono degli U2... Il suo merito? Aver trasformato l'emergenza sbarchi in una risorsa per rivitalizzare il paese dei Bronzi. Seimila gli stranieri ospitati, che hanno aperto attività e sono rimasti. 


Lui la chiama “l’utopia della normalità”. Iniziata nel 1998 con il primo sbarco di curdi a Riace e piano piano diventata realtà, è proprio quell’utopia che oggi ha consentito al sindaco Mimmo Lucano di vedere il suo nome al quarantesimo posto della classifica di “Fortune” dei 50 leader più influenti del mondo, insieme a papa BergoglioAngela MerkelAung San Suu KyiBono degli U2. Un riconoscimento per il suo impegno nel campo dell’immigrazione. Da quando è sindaco Lucano, infatti, il Comune di Riace ha dato ospitalità a oltre seimila immigrati che hanno ripopolato il piccolo paesino della Locride. Molti di loro non se ne sono più andati e hanno avviato anche una serie di attività artigianali e imprenditoriali. Mimmo Lucano è l’unico italiano nella Top 50: nessun altro politico, nessun presidente del consiglio, nessun presidente di Regione, nessun uomo di Stato o grande imprenditore. Solo un sindaco di una piccola cittadina calabrese, arroccata ai piedi dell’Aspromonte, con meno di duemila abitanti di cui quasi la metà sono migranti. Ma anche un sindaco “solo” a cui (a parte la Boldrini e l’ex governatore Loiero) nessuno ha sentito il dovere di dire “bravo” o semplicemente “grazie”. In una terra dove contano più le parole non dette, il silenzio della classe dirigente, del mondo politico rende ancora più merito al lavoro di Mimmo Lucano. “Non ho inseguito questa classifica”. Mimmo Lucano tiene a precisare che non ne sapeva nulla fino a pochi giorni fa. Il politichese è una lingua che il sindaco di Riace non è mai riuscito a parlare e proprio per questo oggi prova un po’ di imbarazzo: “Non faccio queste cose per una carriera politica. Mi sento di appartenere agli ultimi e non ai primi. Mi dà un certo disagio la storia americana di questa classifica. Tuttavia sono contento nell’animo perché mi dà la sensazione che quello che stiamo facendo ha
trasmesso il messaggio di umanità di un luogo nonostante le sue precarietà economiche e sociali e i condizionamenti della criminalità organizzata. Mi sento di condividere questo riconoscimento con tantissime persone che sono passati da qui come il vescovo Bregantini”. E ancora: “Mi auguro – ha ribadito il primo cittadino – che questa gratificazione possa rappresentare una svolta positiva anche per Riace e per tutta la Calabria, dando la possibilità anche agli ‘ultimi’, che noi ci ostiniamo a voler rappresentare, di vedere riconosciute le loro istanze”. La prima a sottolineare l’importanza di questo riconoscimento è stata Laura Boldrini, legata a Lucano da un antico rapporto che risale ai tempi in cui la presidente della Camera era portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati. “Soddisfazione – ha scritto su Twitter la presidente Boldrini – per Mimmo Lucano, Sindaco Riace, precursore accoglienza e inclusione”. Ai tempi di Agazio Loiero, ex governatore della Calabria, Riace è stata protagonista del cortometraggio “Il Volo” di Wim Wenders che raccontava in modo particolarmente suggestivo una storia di immigrazione.
“Il riconoscimento tributato dalla rivista ‘Fortune’ a Mimmo Lucano – ha.......

martedì 29 marzo 2016

I riti della Settimana Santa nei paesi del nostro Comprensorio Fotoracconto.



Durante la Settimana Santa, in molte località del comprensorio e della Calabria, si svolgono i tradizionali riti che portano dalla Domenica delle Palme alla festa del giorno di Pasqua. Da secoli nei nostri piccoli paesi si portano avanti suggestive celebrazioni ricche di riti che è ben tenere presenti e vivi nella loro genuinità all’interno del nostro vivere quotidiano, come simbolo di unione, fratellanza, e fede.



Albi

                                                                       Sersale


                                       Simeri Crichi



                                               Magisano


Taverna


Sorbo San Basile
a seguire altri paesi del Comprensorio durante i riti della settimana Santa 2016

sabato 26 marzo 2016

Tutte le notizie durante questa settimana di Pasqua su: Albi, Zagarise, Sersale, Simeri Crichi, Taverna, Magisano, Sellia, Sellia Marina, Pentone, Sorbo, Fossato, Soveria, Catanzaro.











A seguire ancora tantissimi articoli sui nostri paesi tratti dai vari giornali locali in edicola durante questa settimana che precede la Pasqua 2016                          

Zagarise diritto di replica sulla vicenda dei locali adibiti a ufficio postale.




Nel leggere quanto pubblicato su catanzaroinforma.it, relativamente alla questione dell’ufficio postale di Zagarise, sono rimasto veramente basito dinnanzi alle dichiarazioni rese dal primo cittadino Domenico Gallelli: “falso allarmismo per delegittimare il nostro operato”. Un operato inesistente che si delegittima da solo, perché ricorda quello del baco da seta.
Ci tengo a precisare che, per quanto riguarda l’ufficio postale, nessuno ha avuto intenzione di creare disagio alla popolazione di Zagarise. Per dovere di cronaca, è necessario raccontare la verità, in modo che tutti siano edotti sull’accaduto.
All’inizio aprile 2014, un professionista del luogo redige una perizia nella quale viene evidenziato l’avallamento del soffitto e dei pilastri lesionati all’interno del negozio di Raimondo, sottostante i locali del bar, che ho gestito, ubicati in via G. Marconi.
La perizia viene consegnata al legale che mi rappresenta, Ugo Custo, anche avvocato di Raimondo. Invita il collega della controparte, Basile, rappresentante legale della proprietaria degli immobili in questione, Faragò Gioconda, a far prendere seri provvedimenti per sanare la situazione della struttura.
Basile risponde facendo sapere che la proprietaria è intenzionata a prendere provvedimenti per riparare lo stabile. Verso la fine di settembre 2014, siccome i provvedimenti che erano stati garantiti dalla proprietaria non erano ancora stati presi, ho chiamato i vigili del fuoco che hanno constatato lo stato di degrado della struttura tanto da rappresentare un forte rischio e pericolo per la comunità. Hanno così pensato di avvalersi della consulenza tecnica di un loro ingegnere per redigere un verbale in merito ed erano presenti sul posto, oltre ai vigili del fuoco, anche il maresciallo della stazione dei carabinieri di Zagarise e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale arch. Paolo Raimondo. A seguito del sopralluogo dei locali di Raimondo e del bar, i vigili del fuoco mi hanno intimato di chiudere il locale, in presenza dei testimoni prima menzionati, aggiungendo: “Se cede la struttura del bar, la colpa è sua”.
Nel mese di ottobre 2014 i vigili del fuoco invitano il sindaco ad effettuare i dovuti accertamenti, che consistevano nel richiedere alla proprietaria della struttura una perizia approfondita di tutta la struttura (solai e muri). La proprietaria incarica un tecnico di fiducia, nonché di stretta familiarità: il genero, nella persona dell’ing. Salvatore Rolese, il quale realizza una perizia giurata, senza eseguire nessuna prova pratica di staticità, come richiesto dai vigili del fuoco. Oltrettutto posso decisamente affermare che, a conoscenza del rapporto di parentela con la proprietaria, è palesemente evidente il conflitto di interesse.
Il primo cittadino accetta una perizia giurata teorica, basata solo su calcoli matematici e viziata dal conflitto di interesse, calpestando così le perizie e i solleciti dei vigili del fuoco, che sono al momento gli unici attendibili.
Quindi, cari cittadini di Zagarise, io mi sono solo occupato degli interessi del mio esercizio commerciale, che, ad oggi, rimane chiuso al pubblico, per le motivazioni espresse. Comunque, c’è da dire che sono passati ben due anni, prima che il sindaco prendesse una decisione in merito (mi riferisco alla chiusura momentanea delle poste) perché, per fare finalmente chiarezza,nel frattempo ho pagato e incaricato l’ing. Colosimo che ha redatto “la controperizia”, che metteva in ridicolo punto per punto la perizia dell’ing. Rolese, e che......................

venerdì 25 marzo 2016

Sersale fotoracconto del premio sul vino autoprodotto in cantina 2016




Desidero esprimere il mio compiacimento per la bellissima manifestazione “Premio del vino autoprodotto, Sersale in cantina 2016”, che si è svolta sabato 19 marzo u.s presso il Centro di Informazione Turistica dell’Area di Accoglienza “Valli Cupe”.
La manifestazione, giunta alla terza edizione è stata pensata, ideata e realizzata dalla Pro Loco di Sersale, in collaborazione con il Comune di Sersale, per promuovere le produzioni locali di vino, portate avanti da produttori e semplici appassionati con l’impegno e la maestria di un tempo.
Essa si inserisce alla perfezione nel progetto di sviluppo  portato avanti negli ultimi anni a Sersale anche nel campo della promozione dei prodotti, delle tipicità e delle tradizioni locali.
Come non ricordare, a tal proposito, la manifestazione “Un tempo in un borgo, rivivere antichi mestieri e tradizioni”, organizzata dalla stessa Pro Loco, la “Sagra delle pittefritte”, organizzata ogni anno dal Circolo Anziani “I Sempre Verdi”, la “Sagra del maiale”, organizzata dal Circolo “Arci” e, soprattutto, l’istituzione da parte del Comune di Sersale, su iniziativa del Dr. Carmine Lupia, consigliere comunale ed esperto di politiche ambientali e promozione del territorio, del marchio De.C.O., un marchio di origine comunale già assegnato al vino, all’olio, alla “pittanchiusa”, alla castagna ed al miele di Sersale, oltre che ad eventi immateriali come la processione de Monte Crozze e la devozione alla Madonna del Carmine.

Alla manifestazione hanno partecipato 23 produttori il cui vino è stato valutato da due giurie, una tecnica costituita da due sommelier ed un enologo, ed una popolare composta dai tantissimi cittadini entusiasti che hanno affollato la manifestazione ed hanno assaggiato i 23 diversi vini.
La giuria tecnica ha assegnato il primo premio “Sersale in Cantina 2016” al vino prodotto da Tommaso Torchia, mentre quello della giuria popolare è stato assegnato a Vincenzo Mazza.
Al produttore Tommaso Torchia, oltre alla pergamena della Pro Loco, è stata consegnata un bellissimo grappolo d’uva realizzato in ferro battuto dall’artista sersalese Pino Campise, in arte “Campino”.

La presenza degli esperti enologi e sommelier è stata una piacevole occasione per i concorrenti per raccogliere utili informazioni e consigli per migliorare un prodotto, come il vino,  straordinario veicolo di convivialità, che anche per le..........

Zagarise l'uomo accusato dell'omicidio Mustara custodiva in un diario i nomi delle persone che riteneva suoi nemici.




Si arricchisce di nuovi particolari la triste storia dell'omicidio di Michele Mustara avvenuto tre anni fa  nella campagne lungo la strada provinciale che collega Zagarise a Magisano. Con l'arresto in questi ultimi giorni del suo presunto killer Antonio Verrino emergono inquietanti particolari sull'uomo che da tempo covava il suo progetto di violenza verso Michele Mustara ucciso nel mese di  luglio del 2012. Verrino (secondo la ricostruzione del comando dei carabinieri di Sellia Marina) aveva da sempre un forte timore dei continui furti di bestiame che secondo l'imputato subiva da molto tempo al punto che in casa custodiva un diario dove annotava le persone che secondo lui erano suoi nemici verso i quali nutriva idee di vendetta. nonostante avesse già ucciso Mustara l'imputato si sentiva sicuro tanto da girare per le strade del paese  con una pistola carica pronta a ogni evenienza. L'imputato in sua difesa avrebbe dichiarato che avrebbe comprato l'arma dopo l'omicidio di Mustara  perché da tempo riceveva richieste estorsive da qualcuno che con lettere anonime lo intimava alle sue responsabile sull'omicidio Mustara, lettere rinvenute poi dai carabinieri. Il giudice del tribunale di Catanzaro Giuseppe Perri non........