lunedì 31 dicembre 2018

Sersale; chiude il servizio medico 118. Il sindaco della città indignato scrive all'ASP e ad Oliverio.“E’ scandaloso che in un comprensorio dell’entroterra così vasto, in cui gravitano circa 20 mila persone e distante circa un ora dall’ospedale, di punto in bianco si cancelli la presenza notturna del medico sull’ambulanza del 118, creando disagi enormi alle popolazioni di Sersale, Cerva, Petronà, Andali Belcastro Cropani e Zagarise”.

“E’ scandaloso che in un comprensorio dell’entroterra così vasto, in cui gravitano circa 20 mila persone e distante circa un ora dall’ospedale,  di punto in bianco si cancelli la presenza notturna del medico sull’ambulanza del 118, creando disagi enormi alle popolazioni di Sersale, Cerva, Petronà,  Andali Belcastro Cropani e Zagarise”.
Il sindaco della città di Sersale Salvatore Torchia dopo aver rappresentato nei giorni scorsi la problematica (assieme al sindaco di Cerva Fabrizio Rizzuti) al dirigente responsabile del “SUEM – Calabria” dottor Antonio Talese, ha ritenuto di dover scrivere al direttore generale dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Giuliano e al presidente della Regione on. Mario Oliverio. Al dottor Giuliano il sindaco di Sersale ha chiesto “un incontro urgente, auspicando il ripristino con effetto immediato della medicalizzazione H24 della PET 118 di Sersale ”. Ha aggiunto: “ Non si può perdere altro tempo, perché si sta giocando con la vita delle persone, senza sottovalutare il fatto che nel territorio sono presenti  tre strutture per anziani con continue emergenze: la RSA padre Moscati nel comune di Sersale e due case famiglia nei comuni di Petronà e Zagarise. E’ stato molto grave, avere azzerato il medico notturno del 118 immaginando semplicisticamente che la guardia medica potesse fronteggiare le quotidiane emergenze, tra l’altro lasciando scoperto il servizio per tutte le ore necessarie all’intervento. Comprendiamo che l’Asp abbia difficoltà oggettive e carenze di organico, ma prima di eliminare il medico notturno sull’ambulanza provocando molteplici disservizi, sarebbe stato utile e opportuno prevedere le conseguenze di scelte cosi drastiche che incidono direttamente sul diritto costituzionale alla salute. Noi sindaci siamo pronti a collaborare per risolvere il problema in tempi rapidissimi, ma ognuno, specie chi la l’onere della organizzazione dei .......

Notte di paura ! Armato di coltello minaccia tutti i passanti. Evitato il peggio grazie al pronto intervento dei carabinieri di Sellia Marina che hanno bloccato l'uomo

Una lunga nottata ha visto impegnati i Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina nel territorio del Comune di Belcastro.

Un intervento cominciato nel pomeriggio di ieri con le segnalazioni di più cittadini che hanno attivato il sistema di pronto intervento dell’Arma.
Un uomo armato di coltello, belcastrese sottoposto a libertà vigilata, allontanatosi dalla struttura psichiatrica che lo aveva in cura, nei vicoli del piccolo borgo stava danneggiando oggetti di arredo urbano, inveendo e minacciando alcuni passanti.
Alla vista dei militari intervenuti, l'uomo si è chiuso a casa, cominciando ad inveire contro i carabinieri e manifestando intenti autolesivi.
La lunga opera di negoziazione (durata per circa 12 ore) messa in atto dai militari, ha consentito, con il supporto dei sanitari del 118 e dei Vigili del Fuoco, di farlo desistere e ricorrere alle cure del caso, operando nella massima cornice di sicurezza e senza che ...........

sabato 29 dicembre 2018

Grande successo per i presepi viventi di Albi e Simeri Crichi Oggi si replica Visitiamoli entrambi. Fotoracconto

Prima esperienza per il suggestivo presepe vivente allestito a Albi che ha subito conquistato i cuori dei numerosi visitatori nella serata di ieri
Il presepe vivente di Simeri crichi è giustamente rientrato tra i migliori, più completi della Calabria Il visitatore viene letteralmente proiettato nella Betlemme di oltre 2000 anni fa La nuova associazione guidata da Salvatore Folino ha ereditato quanto di buono aveva fatto in precedenza "Associazione Ocriculum"
Oggi si replica sia a Simeri Crichi che a Albi una bella occasione per passare una serata magica magari visitandoli entrambi.
Simeri Crichi

Albi
A seguire fotoracconto sulla giornata di ieri sera a Albi e Simeri Crichi

venerdì 28 dicembre 2018

Oliverio indagato anche per corruzione Nuovo avviso di garanzia per Il presidente .... alla fine lo sciopero della fama ha funzionato?

L'avviso rientra nella stessa inchiesta, denominata "Lande desolate", che il 17 dicembre scorso aveva portato all'emissione di un obbligo di dimora nei confronti di Oliverio con l'accusa di abuso d'ufficio. L'inchiesta riguarda alcuni appalti gestiti dalla Regione Calabria 


Si aggrava il carico di accuse contro il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio che ha ricevuto un avviso di garanzia in cui si formula l’accusa di corruzione. Sempre nell’inchiesta su appalti e presunti favori, denominata ‘Lande desolate’, condotta dalla procura di Catanzaro. L’indagine della Dda di Catanzaro riguarda gli appalti per la realizzazione della sciovia di Lorica e dell’aviosuperficie di Scalea. Affidati all’impresa di costruzioni Barbieri srl.
Il governatore Oliverio è accusato di corruzione
Il politico calabrese ora è indagato anche per corruzione, accusa formulata dagli aggiunti Vincenzo Capomolla e Vincenzo Luberto e dal pm Alessandro Prontera. Una nuova contestazione, quella mossa dalla procura calabrese, che si aggiunge a quella già nota di abuso d’ufficio. A Oliverio è stato notificato il nuovo avviso di garanzia dopo quello dello scorso 17 dicembre. Giorno in cui il giudice per le indagini preliminari aveva emesso nei confronti dell’esponente del Pd anche un obbligo di dimora.
I rapporti con l’imprenditore Barbieri
Le nuove accuse riguardano sempre il presunto patto stipulato con l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri, che, per l’accusa, avrebbe dovuto bloccare i lavori di piazza Bilotti, a Cosenza, penalizzando il sindaco, Mario Occhiuto, e in cambio lo stesso Barbieri avrebbe ottenuto un finanziamento aggiuntivo di oltre quattro milioni di euro per completare i lavori delle piste da sci di Lorica, in Sila.
La linea della difesa
Per l’avvocato Enzo Belvedere, difensore del presidente della Regione Calabria Oliverio, si tratta di accuse “che riteniamo infondatissime”. “Abbiamo fornito tutti gli elementi a discarico. La Procura era rappresentata da tre pm, che si sono divisi il compito di replicare alla difesa, ma lo hanno fatto malamente secondo noi, perché gli indizi a carico del nostro assistito sono davvero effimeri, se ve ne sono. La procura non ha depositato nuovi elementi, sono gli stessi presenti nell’ordinanza. La decisione del tribunale del riesame è prevista nei prossimi giorni”, sottolinea l’avvocato.
Accuse infondate
Il difensore di Oliverio è “fiducioso che il Riesame intenda quali sono state le ragioni che hanno mosso l’agire politico (nel senso aristotelico) del Presidente, che sono di esclusivo fine pubblico e non per avvantaggiare taluno o penalizzare tal altro”. L’argomento della difesa del governatore è che “l’opera in parola è stata realizzata, non è ..............

giovedì 27 dicembre 2018

Taverna; "Natività 2.0" Verrà inaugurata domani presso il museo civico la mostra collettiva contemporanea sulla Nascita di Gesù Bambino riletta nella nostra epoca



Domani 28 dicembre alle 17.30 presso il Museo Civico di Taverna verrà inaugurata la collettiva d’arte contemporanea Natività 2.0. La nascita di Cristo riletta oggi. La mostra, unica nel suo genere per l'impronta impressa  da Bruno Bevacqua e Giuseppe Valentino, ideatori e curatori del progetto, rispettivamente Presidente dell’associazione Culturale COSMOS 3 e Direttore del Museo Civico, avrà come protagonisti artisti affermati ma anche  giovani, già avvezzi però ad esposizioni di livello; una stimolante  commistione di stili e generazioni in un incontro tra le  eccellenze creative provenienti da diverse regioni d'Italia: Joseph Zicchinella, Leonardo Cannistrà, Massimiliano Ferragina, Dorotea Li Causi, Rosa Spina, Carmine Torchia, Claudio Mario Feruglio, Francesco Gabriele, Massimo Sirelli, Francesco Antonio Caporale, Nicola Bevacqua, Calogero Barba, Lillo Giuliana, Giuseppina Riggi, Enzo Angiuoni, Augusto Ambrosone, Giancarlo Caneva. L’esposizione, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole essere una sorta di riflettore puntato su uno dei temi più cari alla fede cattolica, appunto la nascita di Cristo. Un input differente che induca il pubblico a riflettere ed a "guardare"con occhi diversi il mistero della Natività che, ogni anno, con identica emozione, avvince e congiunge masse di fedeli in un abbraccio collettivo. Contestualmente, l'esposizione, attraverso un tema antico ma capace di rinnovarsi, si prefigge di avvicinare il grande pubblico all'arte contemporanea e ai nuovi linguaggi che essa ha assunto dando voce e spazio ai testimoni della bellezza e della conoscenza: gli artisti. L’inaugurazione della mostra che si protrarrà fino al 28 gennaio 2019 sarà preceduta dal........

lunedì 24 dicembre 2018

Duplice omicidio passionale nel catanzarese coppia uccisi nel tabacchino. Si indaga sull'ex compagno, ultimamente l'aveva più volte minacciata.

Avrebbe ricevuto minacce da un ex fidanzato Francesca Petrolini la donna di 53 anni uccisa ieri sera a Davoli Superiore all’interno della sua tabaccheria con il compagno Rocco Bava


“Dramma a Davoli Superiore in provincia di Catanzaro dove un uomo e una donna sono stati uccisi all’interno della tabaccheria di proprietà della donna I due avevano da alcuni mesi una relazione e naturalmente si dovrà indagare sulla vita privata delle vittime per accertare se potessero avere avuto dei contrasti con qualcuno.” Questa l'opinione della criminologa Antonella Cortese, vicepresidente dell’AISPIS (l'Accademia italiana delle scienze di polizia investigativa e scientifica) che si trovava nella cittadina catanzarese. “Secondo una prima ricostruzione - sostiene la Cortese - i due si trovavano nella tabaccheria di proprietà della donna quando è entrato l'assassino che avrebbe sparato prima contro la donna, uccidendola sul colpo. Poi ha inseguito all'esterno l’uomo sparandogli e ferendolo gravemente. L'uomo è morto poco dopo l'arrivo di un'ambulanza del 118"."È il terzo omicidio che viene a turbare la vita della cittadina del catanzarese. Il movente - conclude la criminologa - potrebbe essere la gelosia che ha scatenato la furia omicida dell’assassino”. 
 I carabinieri, dopo una nottata di ricerche, hanno rintracciato l’ex convivente di Francesca Petrolini, la donna di 53 anni uccisa ieri insieme al nuovo compagno, Rocco Bava, di 43, nella tabaccheria a Davoli di proprietà di lei. Si tratta di un 67enne, G.G., cognato della donna. Dopo essere rimasta vedova, Francesca Petrolini, aveva allacciato una relazione con il fratello del marito. L’uomo era a casa di un amico a Davoli. E’ stato portato in caserma per l’interrogatorio. Al momento non ci sarebbero provvedimenti. Le minacce precedenti al delitto dopo la chiusura della relazioneL’uomo non aveva accettato la ......... 

domenica 23 dicembre 2018

La Storia di Rosina Lupia Poetessa contadina analfabeta di Belcastro Una donna bellissima e carismatica protagonista delle lotte per l’occupazione delle terre incolte del Marchesato Crotonese e dei territori ionici.


Solo recentemente l’eclettico Franco Santopolo mi ha fatto conoscere la storia di Rosina Lupia
di Belcastro (cz), poetessa-contadina senza scuola, protagonista delle lotte per l’occupazione delle
terre incolte del Marchesato Crotonese e dei territori ionici contermini durante l’ultimo dopoguerra,
nonché interprete originale e profonda della cultura popolare identitaria.
“Una donna bellissima e dotata di grande carisma, intelligenza e sensibilità, inventava poesie e canzoni”,
che dettava a un bambino, sottraendole così all’oblio del tempo, ma non all’incuria degli uomini,

soprattutto dei cultori della retorica contadina e dei valori naturali e primitivi, come Curzio Malaparte e
Giovanni Papini: “mi sento profondamente d’accordo con le vacche e con la nostra cara e buona lingua
di bifolchi e di genii”.                                                                                        
Rosina partiva dal gradino sociale più basso, essendo donna, povera e analfabeta, puntualizza Santopolo,
integrando quanto scritto da Alberto Iacoviello sull’Unità il 31 marzo del 1950: “E’ una specie di genio
contadino, parla un linguaggio che contiene la saggezza di secoli e la verità comune a migliaia di
contadini”. Una ribelle (E.J.Hobsbawn), non il buon selvaggio o il genius loci del folclore locale, da
rinchiudere nello spazio sociale e letterario del caso singolare. Rosina è poeta organico del mondo
contadino calabrese, cantora della giustizia e della fratellanza, dei valori identitari della cultura
subalterna e della tragica regressione del Sud negli anni del boom economico del Nord, che ispirava
a P.P. Pasolini il famoso epigramma: “chi era coperto di croste è coperto di piaghe/ il bracciante
diventa mendicante/ il napoletano calabrese/ il calabrese africano/ l’analfabeta una bufala o un
cane”. Una figura marginale nella gerarchia della società locale   –
subalterna ed esclusa – che riesce a conquistare una sicura centralità ed evidenza sociale, col suo
carico eversivo rivoluzionario (donna senza marito, povera e senza scuola) di soggetto organico
e vivo di un collettivo-casa, vissuto come un’altra religione del suo tempo. A metà degli anni ’60
le venne espropriata parte della sua quota dell’Ovs (Opera valorizzazione della Sila), per la
realizzazione di un progetto di ammodernamento della strada provinciale; per Rosina fu uno
smacco e una vendetta politica, per cui non esitò ad adire fruttuosamente le vie
legali (Pretura di Cropani) e a rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica
, on. Giuseppe Saragat, lanciando nel contempo strali e ammonimenti ai suoi avversari,
sul presupposto che “…. cu’ vö mala a mia/gira a nu fusu e non conchjuda nenta!”


ROSINA AL PRESIDENTE
Mio caro e bene amatu Presidenta,
ti scrivu chista littara ‘e luntanu,
ppe’ mma ti dicu ca c’è nu pezzenta
chi vö ppe’ ma mi futta de stramanu,
                                                     nu pezzareddu ‘e terra d’o ponenta
ma fa ‘na strata cchi scinda a lu chjianu.
E’ megghjiu ma ‘nterveni, Presidenta,
e ma ci dici, a chistu sacristanu,


nomma fa u’ fissa, ca ddocu, comu nenta,
Peppinu caru, cu’ vö mala a mia,
gira a nu fusu e non conchjuda nenta!
A chistu puntu, aju fiducia ‘e tia
cchi sì cumpagnu e puru Presidenta.
Chiudu e mi firmu. Rosina Lupia.


C’informa Santopolo: “Rosina venne da me perché le scrivessi, secondo il senso da lei voluto, una lettera
di accompagnamento con la quale restituiva al Presidente” la risposta presidenziale che la Prefettura
intendeva cestinare.


IL PRESIDENTE A ROSINA
Cara Rosina, ti ringrazio assai.
Ti mandu chista littara firmata,
ccussì, si hai ‘e risolvira ‘ncunu guai,
mò ti po’ dira propriu sistemata.
Va’ du’a u’ Prefettu e portaci ‘sta mia
E aspetta ‘na risposta già in giornata.
E poi ci dici ca sì Rosa Lupia
e voi chista faccenda sistemata.
Spero sarai contenta e soddisfatta
e ch’a cosa si sistema. Ppe’ tramenta
fa finta ch’esta già ‘na cosa fatta.
Chista, ppe’ mia, è robbicedda ‘e nenta:
‘nta ‘na menz’ura fatta e disfatta!
Ti mando il mio saluto. Il Presidenta.


ROSINA AL PRESIDENTE
Carissimo e stimato Presidenta,
ti tornu chidda littara firmata,
ca tantu a firma tua non serva a nenta
e vala, forsi, menu ‘e ‘na cacata.
‘U segretario do’ Prefettu toi,
mi dissa ca finia cestinata
e ca ‘sti littiri, sempra, prima o poi,
finiscianu a lu cessu pp‘a stujata.
Tu sì ‘n amico ma non sì sergenta  
E cunti quantu nu piruna ‘e lettu.
Cchi cazzu voi? Sì sulu Presidenta,
‘on po’ cuntara quantu nu Prefettu
e ‘a vicia tua esta nu ragghjiu ‘e mulu.
Tanti saluti e va’ pigghjalu ‘n culu!


Il prodigio della poesia di Rosina evoca componimenti più diffusi e persistenti a livello popolare come
Lettera al Padreterno di Mastro Bruno Pelaggi e La preghiera del Calabrese al Padre Eterno
contro i Piemontesi di Antonio Martino. Quasi tutta la poesia dialettale, infatti, rappresenta il sentire
comune di un popolo, in particolare  quella del genere narrativo-burlesco e delle rime facete
(come Jugale di Antonio Chiappetta, Statte tranquillu di Ciardullo e Prima cantu e doppu cuntu
di Giovanni Patari alias Alfio Bruzio de U monacheddu) e quella delle opere satiriche che evolvono
felicemente in lirica, come in Giovanni Conia, Domenico Piro, Vincenzo Ammirà, Vittorio Butera e
Michele Pane. Si è anche parlato di poesia delle origini della lingua e delle problematiche connesse
alla
trascrizione delle testimonianze orali, col rischio della contaminazione della forma, dei contenuti
e finanche dello stile delle produzioni letterarie che eccedono di molto il rozzo ingegno contadino.  
 Ci rassicura il fatto che “i sonetti rispettano interamente il mandato di Rosina”, conservando una
grande purezza espressiva e i segni della forte identità della donna-contadina senza scuola.
                    
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Temi ripresi negli anni successivi, ma condivisi in situazione con poche altre rimatrici vernacolari
analfabete, come Carmela Barletta e.....

venerdì 21 dicembre 2018

Oliverio "Io sono tranquillo" ma dalle indagini viene fuori ben altro: "Avrebbe esercitato “pressioni indebite” sui dirigenti dell'assessorato regionale al Turismo" Funzionari della Regione asserviti all'imprenditore “mafioso”

Pubblici ufficiali, anche a capo di importanti e strategici uffici nella Regione Calabria, che sarebbero stati a disposizione di un imprenditore privato, Giorgio Ottavio Barbieri, 42enne residente a Roma ritenuto legato alla cosca Muto di Cetraro.

Per gli inquirenti in modo “consapevole” e “reiterato” avrebbero falsificato vari stati di avanzamento di lavoripubblici e attestato in documenti ufficiali altri di questi lavori, invece, non eseguiti.
In tal modo si sarebbe permesso all’imprenditore di ottenere l’erogazione di finanziamenti comunitari che altrimenti non sarebbero spettati.
Questo lo spaccato che emerge dall’operazione denominata “Lande Desolate”  e che stamani ha portato in carcere lo stesso Barbieri e all’esecuzione di un totale di sedici misure cautelari, tra cui sei domiciliari, tre divieti temporanei di esercitare l’attività professionale, quattro sospensioni dall’esercizio di pubblico ufficio e dueobblighi di dimora.
Tra quest’ultimi spicca il provvedimento scattato a carico di un figura più che eccellente, ovvero il presidente della Regione Mario Oliverio a cui si contesta di aver favorito la ‘ndrangheta, la cosca dei Muto appunto, tramite l’imprenditore arrestato.
Nel mirino degli investigatori, come dicevamo, esponenti politici, pubblici dirigenti, funzionari, a cui vengono addebitati i reati di corruzionefalso in atto pubblico, abuso d’ufficio e frode in pubbliche forniture.
TRA “SPREGIUDICATEZZA” E TOTALE “SPREGIO DELLE REGOLE”
Le indagini - eseguite con strumentazioni tecniche e rilevamenti aerofotografici - avrebbero portato a ricostruire e dimostrare documentalmente diverse violazioni e irregolarità nella gestione e conduzionedegli appalti per l’ammodernamento dell’aviosuperficie di Scalea e degli impianti sciistici di Lorica, oltre che la fase di erogazione di finanziamenti pubblici.
In particolare, la tesi che vi fosse un completo asservimento” dei pubblici ufficiali alle esigenze dell’imprenditore Barbieri.
Gli investigatori parlano apertamente di un “spregiudicatezza” che avrebbe caratterizzato l’operato proprio di quest’ultimo che avrebbe corrotto i funzionari per ottenere la loro compiacenza, soprattutto nelle attività di controllo sui lavori in corsonell’agevolare il pagamento di somme non dovute o il riconoscimento di opere complementari prive però dei requisiti previsti dal Codice degli appalti; oltre al mancato utilizzo di propri capitali dell’impresa appaltatrice “in totale spregio” degli obblighi previsti dai bandi di gara.
Secondo gli inquirentil’imprenditore romano - a cui si contesta anche l’aggravante dell’agevolazione mafiosa – avrebbe impegnato poche decine di migliaia di euro a fronte dei diversi milioni previsti dai bandi, una circostanza che sarebbe stata ampiamente conosciuta ed avallata oltre che dai soggetti che avrebbero dovuto invece controllare e poi erogare le somme, anche dalle figure politiche coinvolte nell’inchiesta.
Le indagini farebbero luce, insomma, su quello che viene definito come “un diffuso sistema illecito” che, attraverso la ripetuti falsiabusi e atti corruttivi, avrebbe compromesso il corretto impiego delle risorse pubbliche non permettendo così lo sviluppo e la crescita del territorio, l’elevazione del livello dei servizi al cittadino e costituendo, di fatto, un ostacolo alla realizzazione del potenziale di crescita che la regione è in grado di esprimere.
DDA, PRESSIONI INDEBITE DI OLIVERIO PER EROGAZIONE FONDI
Avrebbe esercitato “pressioni indebite” sui dirigenti dell'assessorato regionale al Turismo, Mario Oliverio. E lo avrebbe fatto per far ottenere all'imprenditore Gaetano Ottavio Barbieri la liquidazione di ingenti somme.
È quanto scrivono i magistrati della Dda di Catanzaro che avevano chiesto per Oliverio gli arresti domiciliari al Gip, che ha disposto invece l'obbligo di dimora nel Comune di residenza.
Il finanziamento in questione si riferisce agli impianti sciistici di Lorica, nota località turistica della Sila.
L'intervento di Oliverio avrebbe permesso di far superare agli uffici regionali le perplessità esistenti. I dirigenti, infatti, avevano proprio dei dubbi in merito alla mancata esecuzione di tutte le opere previste da parte dell'impresa di Barbieri.
Così “l'adozione, in extremis, del decreto di liquidazione appare - è scritto nell'ordinanza del gip Pietro Carè - il frutto della convergenza di una serie di interessi, quello del privato Barbieri di vedersi sostanzialmente ‘anticipata’ la provvista finanziaria necessaria a pagare materiali non ancora saldati e, spesso, neppure consegnati, e quello dell'apparato amministrativo-politico di portare a termine a tutti i costi un risultato di spesa sul Por 2007/2013, pena il rischio di disimpegno dei fondi e comunque di insuccesso politico”.
In tale contesto, scrive il magistrato, sarebbe dunque “documentata l'ingerenza - certamente indebita perché in violazione del principio di separazione fra la funzione di indirizzo politico e quella di concreta gestione amministrativa - del Presidente Oliverio sui funzionari del Dipartimento Turismo” per indurli “ad una sostanziale rivisitazione delle proprie iniziali determinazioni”.
Per gli inquirenti, “il favore nei confronti del Barbieri acquista massima consistenza allorché, nonostante l'indebita percezione di capitale pubblico a fronte di opere ineseguite o comunque non funzionali, l'imprenditore riesce ad influenzare direttamente l'azione politico-amministrativa del Presidente della Regione, risultando il principale beneficiario - con un finanziamento aggiuntivo di 4,2 milioni di euro - della delibera di Giunta regionale n. 159 del 13.5.2016, con oggetto ‘utilizzo temporaneo delle risorse in conto residui’, adottata su proposta del Presidente Oliverio”.
 A seguire i nomi di tutti gli indagati