giovedì 31 gennaio 2019

Il procuratore Gratteri sotto attacco. Una retata di nomi eccellenti si sta per abbattere sulla Calabria, una pentola a pressione pronta a esplodere ma molti vogliono insabbiare tutto

È una pentola a pressione la Calabria. Pronta a esplodere. E il rischio è che le istituzioni dello Stato si facciano male, molto male. Nessuno sembra averne la consapevolezza e tutti congiurano perché non se ne parli, perché i riflettori rimangano perennemente spenti. Ricordate quell’indimenticabile 2008 quando la Procura di Salerno, che si occupa per competenza dei reati commessi dai “colleghi” di Catanzaro, ordinò la perquisizione di procuratori e sostituti di Catanzaro? Era la stagione dell’affaire De Magistris, l’allora pm oggi sindaco di Napoli che aveva messo sotto intercettazione mezza Italia e voleva arrestare mezza classe dirigente. E nacque un conflitto istituzionale molto aspro che si concluse con De Magistris che abbandonò la magistratura.

Le “cimici” di Stato
Mentre accadeva questo a Catanzaro, a Reggio Calabria, “cimici” di Stato intercettavano il pm Nicola Gratteri, memoria storica della lotta alla Ndrangheta, un vero segugio in grado di intuire, svelare e perseguire quella immensa “area grigia” che governa la Calabria. Un mix di massoneria, poteri criminali, pezzi delle istituzioni (e Servizi deviati) dalla fine del secolo scorso mai svelato e neutralizzato. Un mix che adesso, dal procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri si accinge a svelare con decine di indagati. Il mantra che rimbomba nei corridoi che contano di Catanzaro ripete che ci sono «logge massoniche sfuggite al controllo», per sminuire o ridicolizzare la portata delle indagini che vedono compromessi esponenti politici, ndranghetisti, imprenditori, funzionari pubblici, professionisti.
Le «indagini del secolo»
Quest’estate, per dire del clima di Catanzaro, è scattato il tam-tam tra gli avvocati che la Procura aveva finito le «indagini del secolo» e che adesso si aspettavano le decisioni dell’Ufficio del gip. Un annuncio, neppure cifrato, del terremoto che sta per abbattersi in Calabria. Centinaia di arresti, “intoccabili”, mondo delle professioni e della politica, massoni e ndranghetisti. Nessuno verrà risparmiato. Ecco in questo clima, davvero è incomprensibile la guerra, seppure non ufficialmente dichiarata, del procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini contro il procuratore Nicola Gratteri.
I “garantisti pelosi”
Se ne è avuta prova non più di una decina di giorni fa, all’apertura dell’anno giudiziario. Il Foglio ne ha parlato per ultimo oggi. Ma va anche detto che seppur non “eterodiretto” da regie occulte – ma imbeccato da chi evidentemente ha interessi a intorbidire le acque per ridurre i contraccolpi dell’inchiesta” Gratteri” che dovrebbe essere agli sgoccioli – il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio ha enfatizzato la notizia dello scontro Lupacchini-Gratteri che era arrivato a Palazzo dei Marescialli, non immaginando che il Csm fosse pronto ad archiviare il fascicolo. E ha parlato di quindici magistrati del distretto sotto inchiesta. Nel suo intervento all’ apertura dell’anno giudiziario, il procuratore generale Otello Lupacchini ha reso felici i “garantisti pelosi”, quelli in buona e cattiva fede, quelli “interessati”, cercando di demolire il lavoro della Procura di Nicola Gratteri, centrando il suo intervento sulla «ingiusta detenzione» e conseguentemente sugli ingenti risarcimenti che lo Stato ha dovuto pagare alle vittime.
Storiche iniziative giudiziarie
Peccato che i numeri da record di Catanzaro del 2017 si riferissero ai...................

mercoledì 30 gennaio 2019

Cropani incendio in una abitazione in località "Cuturella" intossicata la proprietaria. Pronto intervento dei vigili del fuoco di Sellia Marina.


Oggi una squadra dei vigili del fuoco del Comando di Catanzaro, distaccamento di Sellia Marina, è intervenuta in località “Cuturella” nel Comune di Cropani per un incendio abitazione. Interessato dal rogo il locale cucina. Ad innescare l’incendio alcune faville che, sprigionate dal fuoco acceso nel camino, hanno coinvolto un divanetto posto nelle vicinanze andato completamente distrutto. Danneggiati in modo parziale alcuni pensili del locale ed annerimento delle............

martedì 29 gennaio 2019

Da 10 giorni Lacrima la statua di San Francesco di Paola. A darne notizia Don Felice che invita alla prudenza.


Una statua di San Francesco di Paola lacrima da dieci giorni. A darne notizia è il parroco di Pannaconi, frazione di Cessaniti, nel vibonese, don Felice Palamara, che però invita i fedeli alla prudenza. "E' ancora presto - ha detto - per gridare al miracolo perché sarà l'istituzione ecclesiale a darci le risposte che cerchiamo e lo farà attraverso il nostro vescovo. Ovviamente le spiegazioni del fenomeno possono essere molteplici. Non sappiamo se si tratta di umidità, di condensa oppure proprio di liquidi di natura umana.
    Una cosa è certa: dagli occhi per dieci giorni sgorgavano lacrime di fronte ai tanti testimoni". Sulla vicenda, che sta attirando l'attenzione di numerosi fedeli, è intervenuto anche il sindaco di Cessaniti, Francesco Mazzeo, ribadendo la necessità di cautela e silenzio. "La prudenza - ha detto - mai come in questi casi è d'obbligo. Si sta verificando un fenomeno al momento senza spiegazione ma.............

Sersale foto racconto. Oltre 30 scatolette destinate alle famiglie disagiate, abbandonate in località "tre fontane"


Alcuni cittadini di Sersale ci segnalano l'abbandono di diverse derrate alimentari distribuiti dai comuni alle famiglie più bisognose. Si tratta nello specifico di oltre 30 scatolette di legumi (vari)
perlopiù scaduti. Il tutto fa pensare che chi ha ricevuto queste derrate non ne aveva poi effettivamente bisogno il tutto a discapito di chi più bisogno di aiuto. Questi alimenti vengono distribuiti periodicamente in base a una lista di famiglie del posto che si trovano in forte crisi economica.
Appropriarsi indebitamente di questi alimenti costituisce un doppio reato uno verso lo stato ma soprattutto verso il fine benefico nell'aiutare chi veramente necessita di tali alimenti di consumo quotidiano.

Il programma europeo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti affronta questi problemi in maniera diretta, contribuendo alla distribuzione ai più bisognosi di decine di milioni di pasti all'anno (nel 2009, oltre 18 milioni di persone hanno beneficiato del programma).
Se il programma risponde allo spirito del Trattato che enuncia, tra gli obiettivi dell'Unione, quello di "promuovere il benessere dei popoli" e la "solidarietà tra gli Stati membri", esso contribuisce più in particolare alla realizzazione degli obiettivi della Politica Agricola Comune (PAC)di stabilizzare i mercati e di assicurare prezzi ragionevoli per i consumatori. Benché in passato la PAC si sia concentrata soprattutto su misure volte a stimolare l'offerta, ha sempre avuto tra le sue finalità anche quella di provvedere al soddisfacimento della domanda alimentare dei cittadini europei. Al riguardo, si rileva come il processo di riforma della PAC, a partire dal 1992, si sia tradotto nella predisposizione di strumenti di politica economica volti alla gestione della domanda.

Questo programma, nato nel 1987 durante un inverno particolarmente rigido su ..........

lunedì 28 gennaio 2019

Catanzaro "Operazione Ossessione" colpo alla cosca Mancuso con 25 fermi contro traffico internazionale di Droga. Gratteri: " Continuate a denunciare"


Continuate a denunciare. È l’invito del procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, a margine della conferenza stampa sull'esito dell'operazione anti 'ndrangheta "Ossessione". Ha proseguito affermando che le denunce “le richieste di incontro sono la nostra benzina, la forza che ci carica ad andare avanti e a fare sempre più e meglio”.
Gratteri ha continuato affermando che la Procura ha avviato una vera e propria rivoluzione con le e forze dell'ordine, perché “i vertici delle forze dell'ordine ci hanno mandato tra i migliori investigatori d'Italia, come è avvenuto anche con la Guardia di Finanza. Questa grande sinergia, questa Guardia di finanza che sta crescendo sempre più serve a dare fiducia alla gente. E come ho indicato sabato, continuate a inondarci di denunce perché le vostre denunce, le vostre richieste di incontro sono la nostra benzina, sono la forza che - ha concluso Gratteri - ci carica ad andare avanti e a fare sempre più e meglio”.

Ha inoltre affermato che la credibilità della Procura è stata dimostrata a livello internazionale. “Questa operazione - ha proseguito Gratteri - è importante in primo luogo perché' è un fascicolo aperto un anno e mezzo fa, quindi - e questa è una novità - siamo intervenuti non nella fase di logoramento di un'associazione ma nella fase di crescita di questa organizzazione, nella quale ci sono tante estrazioni criminali: c’è la ndrangheta, ci sono albanesi, marocchini olandesi, che riuscivano a importare indifferentemente grandi quantità di cocaina dalla Colombia, di hashish e marijuana dall'Albania e dal Marocco”.
Venticinque fermi per traffico internazionale di stupefacenti. Questa mattina i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro e dello Scico di Roma della guardia di finanza, coordinati e diretti dalla procura della Repubblica - Dda di Catanzaro, stanno eseguendo i provvedimenti di fermo nei confronti di soggetti ritenuti organici o contigui alla cosca Mancuso di Limbadi. L’inchiesta è stata denominata “Ossessione”. I particolari dell’operazione sono stati illustrati dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dal comandante regionale Calabria Fabio Contini - e dal comandante dello Scico di Roma Alessandro Barbera nella sede del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro.
Disarticolata organizzazione criminale dedita a importazione cocaina dal Sudamerica
Sono stati impiegati oltre 300 finanzieri, per il fermo tra Calabria, Lombardia e Puglia di 25 persone indagati, a vario titolo, per reati in materia di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, aggravata dalla modalità mafiosa e dalla detenzione di armi. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e dal ...............

sabato 26 gennaio 2019

Simeri Crichi Il sindaco Mancuso rimescola le carte. Il consigliere Talarico (il secondo più votato con oltre 200 voti) passa con la maggioranza

IL consigliere di opposizione Massimo Nicola Talarico che per la lista “Saverio Loiero Sindaco” aveva totalizzato oltre 200 voti che lo portavano ad essere il secondo più eletto senza considerare i due singoli candidati alla carica di primo cittadino. Talarico, dunque, cambierà la sua poltrona all’interno del consiglio comunale (del quale già era componente) e siederà nel gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Pietro Mancuso. Cambio di guarda avverrà anche per l’assessorato esterno, carica fino ad ora ricoperta da Mariella Arcuri (ex titolare della delega alle Attività Produttive) che andrà a .........

venerdì 25 gennaio 2019

Le Alpi marittime si la Sila no! Il Governo boccia la candidatura come patrimonio dell'UNESCO.Per Oliverio la colpa è tutta dei 5 Stelle

Le Alpi marittime sono candidate a entrare nel Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco. La candidatura promossa dal Ministero dell’Ambiente è stata confermata oggi dal Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. L’Italia è capofila di questa candidatura che vede insieme anche Francia e Principato di Monaco. La valutazione definitiva è attesa entro giugno.
La Commissione nazionale ha anche preso atto favorevolmente della richiesta del Ministero dell’Ambiente di avviare un procedimento per estendere il sito Unesco delle faggete vetuste a ulteriori foreste, tra le quali quelle delle le foreste del Cansiglio e dei parchi nazionali del Pollino, dell’Aspromonte e del Gargano.

Per quanto riguarda la candidatura degli “Ecosistemi forestali della Sila” per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale come sito naturale, il Consiglio direttivo ha deciso di soprassedere alla sua presentazione in quanto la candidatura ha ricevuto una valutazione negativa da parte dell’UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), organo di valutazione del Comitato del Patrimonio Mondiale competente per i siti naturali. Nella sua valutazione l’UICN ha messo in risalto che l’area inclusa nella candidatura ha già ottenuto nel 2014 il riconoscimento di Riserva della Biosfera Unesco.
“L’Italia è orgogliosa di avere un patrimonio naturale e una ricchezza di biodiversità che il mondo ci invidia. Stiamo ulteriormente arricchendo il quadro dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità, riconoscimenti che aiutano a promuovere il territorio, la microeconomia locale e l’ecoturismo” ha detto Sergio Costa, ministro dell’Ambiente. “Nessuno si senta amareggiato se la candidatura della Sila non ha trovato accoglimento, gode già del prestigioso riconoscimento MAB Unesco, ed è un nostro preciso impegno organizzare nei prossimi mesi presso l’Unesco una serie di iniziative per valorizzare quel territorio”.

giovedì 24 gennaio 2019

La Regione Calabria legittima la nuova Pro Loco di Magisano. Salvatore Pupo è il nuovo Presidente. Giorno 16 febbraio prevista la cerimonia di insediamento

E’ iniziata l’era della neocostituita Pro Loco di Magisano infatti dopo cinque anni Magisano ritorna ad avere una nuova Pro Loco ufficializzata con Decreto Dirigenziale n°361 del 17/01/2019 del Dipartimento Istruzione e Attività Culturali (IAC), (UOT) - Funzioni Territoriali (IAC) della Regione Calabria che, ha proceduto, nelle more di costituzione dell’Albo regionale unificato, alla iscrizione all’elenco delle Pro Loco della Provincia di Catanzaro, dell’Associazione denominata “Pro Magisano”, con sede in Via Nazionale 88050 Magisano (CZ), dall’Albo Provinciale delle Associazioni Turistiche Pro Loco di Catanzaro collocata al n°CZ34;
Il comitato promotore formatosi per la nuova fondazione della Pro Loco ha avviato l’iter burocratico ex novo in quanto non risultava iscritta nessuna associazione turistica Pro Loco con sede a Magisano nell’Albo Provinciale delle Associazioni Pro Loco della Provincia di Catanzaro come lo attesta la nota all’interno del decreto stesso…(Con Determina Provinciale n.2062 dell’11/06/14 si è provveduto alla cancellazione della “Pro Loco di Magisano dall’albo Provinciale delle Associazioni Turistiche Pro Loco Catanzaro e che, pertanto allo stato attuale, nessuna Associazione Turistica Pro Loco con sede a Magisano risulta iscritta all’Albo Provinciale delle Associazioni Pro Loco della Provincia di Catanzaro). Per quello che si evince dai contenuti del decreto è doveroso un piccolo appunto per fare chiarezza sulla vicenda di un’associazione che qualche mese fa veniva proclamata erroneamente Pro Loco di Magisano e che nell’evidenza dei fatti attuali non potrà fregiarsi di tale titolo. Tuttavia la nuova associazione Pro Loco vuole dissociarsi fin da subito da qualsiasi strascico legato a questa vicenda. Lo stesso comitato ha prodotto un invito all’adunanza pubblica pubblicizzata finanche sull’albo pretorio e affisso sulla bacheca comunale. Nel corso dell’assemblea, alla quale hanno partecipato 52 persone, che hanno sottoscritto lo Statuto ed aderito alla Associazione, si è provveduto in coerenza con le previsioni del Codice Civile a all’elezione dei Componenti il Direttivo, dei Revisori dei Conti e dei Probiviri. Presidente - Pupo Salvatore Vicepresidente - Franco Salvatore Segretario (Tesoriere) - Milelli Giuseppe Vengono eletti consiglieri i Sigg.: Alberto Mirella, Durante Rossella, Garcea Giuseppe, Levato Maria, Levato Serafina, Olivo Francesco, Gualtieri Francesca, Costantino Giuseppe, Teresa Catizone. Vengono eletti alla carica di revisori dei conti i Sigg.: Pulitanò Salvatore (Presidente) Antonio Milelli Levato Pierpaolo Vengono eletti alla carica di probiviri i Sigg. Uriselli Gianfranco, Antonella Russo, Carmela Pulitanò Così il presidente Pupo Salvatore a pochi giorni dalla ufficialità della nuova associazione intende ringraziare tutti coloro che hanno creduto in lui riponendo in questa nuova associazione la totale fiducia. I cittadini di Magisano, San Pietro e Vincolise saranno coinvolti in tutti i progetti che la nostra Pro Loco intende portare avanti. Credo moltissimo nel senso civico e di appartenenza dei miei compaesani e sono convinto che insieme riusciremo a sviluppare, laddove esistono delle lacune, il senso comune di difesa del patrimonio culturale, ambientale e storico del paese e divulgazione della sua conoscenza avvalendosi del sostegno dell’amministrazione comunale, delle istituzioni civili, militari e religiose e della collaborazione di tutte le associazioni di volontariato operanti sul territorio nonché della sinergia con le Pro Loco dell'hinterland. Particolare rilievo avranno le attività concernenti lo sviluppo e la promozione dei prodotti tipici, dell’enogastronomia, dell’artigianato, delle tradizioni popolari e quelle per tutelare e salvaguardare il patrimonio storico, artistico, architettonico, culturale e ambientale promuovendo convegni, spettacoli, festeggiamenti, manifestazioni culturali, sportive e ricreative, fiere, mostre e quant’altro occorre per attirare e...........
A seguire l'articolo di giornale a firma della giornalista Rosanna Bergamo

mercoledì 23 gennaio 2019

30 milioni dirottati da Catanzaro a Cosenza tra i quali i soldi per la SP 25 Arsanise/ Catanzaro Il vicepresidente della provincia attacca l'ex presidente Bruno ricordandogli che le colpe dei ritardi sono tutte di Oliverio e del suo partito.


“Ho letto con un pizzico di tenerezza, dal punto di vista politico, la nota dell’ex presidente della Provincia, Enzo Bruno, che si compiace nel commentare la sottoscrizione del contratto per l’affidamento della progettazione relativa all'ammodernamento della Strada provinciale 25. L’atteggiamento di un uomo che non si rassegna al cambio di guardia, che non riesce a guardare avanti ma trova sempre un buon motivo per voltarsi indietro, che continua a parlare, a commentare, a fare interviste e a uscire sulla stampa pur non avendo nessun titolo a me suscita infinita tenerezza. Credo che sarebbe il caso che qualcuno a lui vicino gli consigliasse di cambiare atteggiamento per evitare che non debba sentirsi ricordare che lui è l’ex presidente e non il presidente in carica, per il quale dovrebbe avere assoluto rispetto. Il suo mandato è terminato il 31 ottobre scorso, quando la lista da lui rappresentata ha “conquistato” una sonora sconfitta, figlia, molto probabilmente, anche del suo fallimentare modus operandi fatto prevalentemente da annunci e da continui selfie. Comprendiamo che un pensionamento, di qualunque tipo sia, possa essere difficile da digerire, ma in questo caso il suo rimpianto per aver dovuto abbandonare le scene politiche rischia di fargli fare brutta figura. La sua smania di apparire ovunque e di continuare a indossare abiti che non sono più i suoi, lo rende agli occhi della gente poco credibile. Volendo, inoltre, soffermarci sul tono trionfalistico da lui utilizzato per commentare la firma del contratto riguardante la Sp 25, ci tengo a ricordare un po’ di dettagli che volutamente l’ex presidente omette. Nel 2015, la Giunta regionale guidata dal partito di cui lui stesso faceva parte, decise di dirottare verso la città di Cosenza i 30 milioni di euro che erano destinati a Catanzaro per il completamento del Porto e per l’ammodernamento della Sp 25. Fu questo il motivo per cui, anche grazie alla battaglia condotta insieme ai colleghi del centrodestra, solo in un secondo momento, quindi con grave ritardo, la Giunta regionale decise di reinserire nei fondi Pac le risorse destinate al ripristino della Sp 25, che ricordiamo essere un’arteria importantissima che collega il capoluogo calabrese alla Presila e sulla quale insiste l’acquedotto Santa Domenica che serve gran parte della città di Catanzaro. Se Enzo Bruno volesse essere sincero fino in fondo, dovrebbe dire che grazie ai ritardi della Regione, la Provincia fu costretta a sostenere una spesa importante per ripristinare la viabilità di quel tratto di strada che, intanto, era stato nuovamente compromesso dal maltempo. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare se l’ex presidente avesse avuto un peso politico tale da non consentire ai suoi colleghi di sottrarre i soldi necessari all’esecuzione degli interventi su quella strada e, magari, ora potremmo parlare di lavori conclusi e non ancora da iniziare. Capiamo che la sua smania di protagonismo, spesso, gli fa ..........

martedì 22 gennaio 2019

Catanzaro sequestrati 1,3 milioni di euro a due docenti dell'università che svolgevano illegittimamente la professione.

Beni per oltre 1,3 milioni di euro sono stati sequestrati, a titolo di danno erariale, a due docenti
dell'università Magna Graecia di Catanzaro. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro su disposizione della Procura regionale della Corte dei conti guidata da da Rossella Scerbo dopo l'operazione "Non lascio e raddoppio" condotta dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro. L'importo costituisce il danno erariale che il sostituto procuratore regionale Davide Vitale contesta ai due professori per aver svolto sin dal 2012 attività professionale non autorizzata e per aver ricoperto incarichi esterni incompatibili con lo status di docente universitario "a tempo pieno". Secondo l'accusa, i due docenti, al fine di eludere il divieto di svolgere attività professionali diverse e ulteriori, avevano anche qualificato gli incarichi incompatibili come .......

lunedì 21 gennaio 2019

Sellia alcuni cittadini segnalano il cattivo funzionamento nella raccolta della differenziata


Riceviamo e pubblichiamo
le lamentele di alcuni cittadini di Sellia sulla raccolta settimanale della differenziata fatta a macchia di leopardo o peggio inesistente. Spesso i bidoni rimangono pieni per giorni e giorni  per poi essere svuotati tutti insieme vanificando,temendo sull'effettivo risultato sulla divisione della differenziata  che i cittadini attenti fanno giornalmente. Forte il  rischio che il tutto alla fine può risultare vana se non viene raccolta nei giorni stabiliti. Senza dimenticare che Sellia è uno dei paesi dove la spazzatura (chi la paga) la paga molto salata con bollette che sono un vero salasso per i cittadini che dovrebbe essere ripagati con un servizio efficiente e preciso, uguale per tutti. Senza addossare colpe specifiche a nessuno. Si invita chi di competenza a vigilare nel rendere questo servizio primario finalmente efficiente, con una raccolta fatta su tutto il territorio comunale. Ricordando che la tassa sui rifiuti incide di molto nel bilancio familiare ma ............

sabato 19 gennaio 2019

Pronta replica di "Rinnovando Sersale" che ricorda al sindaco che continua a confondere il personale col pubblico e, per l’ennesima volta, ad ascrivere a questa metà della popolazione di Sersale atteggiamenti diffamatori che originano proprio da questo Suo costante fraintendimento.

Egregio Sig. Sindaco,
In riferimento alla Nota in oggetto corre l’obbligo sottolineare quanto Lei continui a confondere il personale col pubblico e, per l’ennesima volta, ad ascrivere a questa metà della popolazione di Sersale atteggiamenti diffamatori che originano proprio da questo Suo costante fraintendimento. Addirittura ora confonde la dialettica politica sulla Sua funzione pubblica con il dibattimento d’aula, più consono alla Sua professione privata.

Ribadendo che non siamo tenuti a provare nulla e rispedendo al mittente ogni addebito, è con grande piacere che confutiamo quanto da Lei esternato con la nota in oggetto.
Nel ringraziarLa per aver inviato prontamente l’intero fascicolo relativo al Polivalente, Le facciamo presente che in TUTTE le Determinazioni del Responsabile Unico del Procedimento e in TUTTE le Deliberazioni di Giunta (quindi sottoscritte anche da Lei), adottate anche in anni differenti e relative al Polivalente, si fa SEMPRE riferimento al Responsabile dell’Obiettivo Operativo 2.8 o, alternativamente, a PON 2007/2013 “Sicurezza per lo sviluppo” – Obiettivo Operativo 2.8 “Diffondere la cultura della legalità” – Iniziativa “Io gioco legale”. A questo riguardo Le ‘proviamo’ che la nostra frase – “supporto alle amministrazioni oggetto di inquinamento da parte della criminalità organizzata” – è copiata pedissequamente da quanto stabilisce l’obiettivo specifico 2.8 del PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “SICUREZZA PER LO SVILUPPO – OBIETTIVO CONVERGENZA” 2007-2013 che qui riportiamo per completezza di informazione per capire quale sia la fonte di quanto scritto:
Obiettivo Operativo 2.8: Diffondere la cultura della legalità.
L’obiettivo mira (perfezionando e valorizzando l’esperienza della programmazione 2000-2006) al consolidamento di comportamenti orientati al rispetto delle regole e al rifiuto del sistema valoriale imposto dalla criminalità, secondo un approccio fortemente orientato alle singole specificità legali in particolare a supporto delle Amministrazioni che sono state oggetto di inquinamento da parte della criminalità organizzata. Particolare attenzione sarà dedicata a forme di recupero e riuso di spazi pubblici, al fine di recuperare spazi alla criminalità e di restituirli alla cittadinanza, nonché ad altre iniziative mirate alla diffusione dei valori della legalità.
 [Dal sito dell’Autorità di Audit del PON FESR 2007-2013 – Pag. 119]
Del resto tale riferimento viene espressamente da Lei menzionato nella nota, laddove afferma che “il finanziamento dell’opera in questione è avvenuto nell’ambitodel Piano Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo sviluppo – Piano di Azione Giovani Sicurezza e Legalità (PAG) – linea d’intervento 1 “Io gioco legale – Obiettivo Operativo 2.8 – Linea d’intervento 2.8b – Diffondere la cultura della legalità”.
Tuttavia Lei confuta che la Linea d’intervento 2.8b sia qualcosa di diverso e separato dall’Obiettivo Operativo 2.8. In realtà  il Piano d’Azione Giovani Sicurezza e Legalità cui Lei fa cenno è parte integrante e sostanziale del PAC, il Piano di Azione e Coesione, che costituisce uno strumento, predisposto nel corso del 2011 e poi adottato nel Novembre del medesimo anno, per superare i ritardi che, a cinque anni dall’avvio dell’operatività dei fondi strutturali 2007-2013, si riscontravano nella spesa. Pertanto il PAG è direttamente riconducibile al PON SICUREZZA, perché ne costituisce la rimodulazione dei finanziamenti, non già degli obiettivi come sostiene Lei.
Tale riferimento è rinvenibile, tra gli atti del procedimento relativo al Polivalente, in una nota del Ministero dell’Interno recante prot. n. 555/SM/U/1055/2011 del 04.08.2011. Con procedura scritta dell’Autorità di Gestione “è stata approvata in data 17 Marzo 2011 l’Integrazione dei Criteri di Selezione per le tipologie di progetti denominati Iniziative Quadro”; in data 14 Aprile 2011 è stata approvata dal Comitato di Valutazione l’Iniziativa Quadro “IO GIOCO LEgALE” che prevede la realizzazione di 100 impianti sportivi sui territori delle Regioni Obiettivo Convergenza (quindi le Regioni destinatarie del PON FESR 2007-2013!).
Per di più il Ministero rimanda ad un’analisi di ‘coerenza’ tra le proposte progettuali già presentate (quindi anche quella di Sersale) e l’Iniziativa Quadro “IO GIOCO LEgALE”. La stessa nota fa rimando quindi ai decreti di ammissione al finanziamento di diverse progettualità disseminate nelle Regioni Obiettivo Convergenza, Regioni caratterizzate da un’alta pervasività dei fenomeni criminali. Giova ricordarLe che oltre a Sersale sono stati finanziati medesimi Impianti Polivalenti, con la medesima Linea di Intervento 2.8b nell’ambito del medesimo Obiettivo Operativo 2.8, Comuni e territori come Scampia, le periferie di Bari, Comuni della Locride o della Sicilia, alcuni ad alta pervasività criminale, altri non certo noti alle cronache nazionali per le stesse ragioni. Proprio perché si trovano in quelle Regioni il Ministero ha adottato tale Linea d’Intervento, proprio perché si trovano in quelle Regioni sono Enti maggiormente esposti ai fenomeni criminali.
Da ciò a dire, come Lei insinua, che quelle amministrazioni siano criminali c’è una bella differenza!
Basta guardare sui siti internet di queste altre amministrazioni destinatarie del medesimo finanziamento (dove gli atti vengono pubblicati!), per leggere che fanno espressa citazione di entrambe le misure per riferirsi alla medesima tipologia di opera, e quindi delle finalità del finanziamento: “Realizzazione di un campo polivalente coperto: “Programma Operativo Nazionale FESR” “Sicurezza per lo sviluppo” – obiettivo convergenza 2007/2013 – obiettivo operativo 2.8 “io gioco legale” – oggi Piano Azione Giovani”Sicurezza e Legalità” (PAG) – Linea di intervento 1 “Sport e Legalità””. Oppure ancor più chiaro in atti di altri Enti“Con nota Ministero è stato comunicato il trasferimento dei progetti rientranti nella Linea di Intervento 2.8 b) dal PON alla Linea di Intervento 1 “Sport e Legalità” del Piano Azione Giovani Sicurezza e Legalità (PAG)”.
Medesimi i progetti, medesimi i finanziamenti, medesimi i programmi operativi. Quindi medesime le finalità.
Qualora non le bastasse tale ‘ragionamento di prova’ si invita a considerare la data della richiesta di ammissione al finanziamento delle Sue amministrazioni, per capire che è proprio Lei che ha richiesto un finanziamento nell’ambito del “Programma Operativo Nazionale FESR” “Sicurezza per lo sviluppo” – obiettivo convergenza 2007/2013 – obiettivo operativo 2.8.
A ulteriore riprova, il finanziamento del Polivalente di Sersale (03.08.2011) è antecedente alla definitiva approvazione del PAG, datata 15.11.2011.
Quindi è corretto affermare che il Polivalente è stato finanziato nell’ambito delle finalità dell’Obiettivo 2.8.
Per dovere di cronaca ci corre l’obbligo ricordarLe che negli anni immediatamente precedenti alla richiesta di finanziamento Sersale è stata interessata da diversi fatti delittuosi ascrivibili alla criminalità locale e dai gravissimi atti intimidatori ad indirizzo dell’allora Sindaco Vera Scalfaro.
Tali eventi, che non significano alcun addebito a riguardo delle Sue amministrazioni né dell’onorabilità dei suoi membri, sicuramente testimoniano della presenza di fenomeni criminali sul nostro territorio.
Del resto è l’Obiettivo Operativo 2.8 ad avere tale finalità: recuperare spazi alla criminalità e di restituirli alla cittadinanza.
Ulteriore prova è rinvenibile anche sul sito opencoesione.gov.it dove è possibile visualizzare lo stato di pagamento degli interventi finanziati nell’ambito del Piano d’Azione Coesione 2007-2013, dove il Campo Polivalente cui fa riferimento è classificato nel PROGRAMMA PAC MINISTERO DELL’INTERNO – SICUREZZA E LEGALITA’, Linea Sicurezza, Infrastrutture di nuova realizzazione.
Nella pagina si legge:
PRIORITÀ QSN
Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale
OBIETTIVO GENERALE QSN
Promuovere una società inclusiva e garantire condizioni di sicurezza al fine di migliorare, in modo permanente, le condizioni di contesto che più direttamente favoriscono lo sviluppo
OBIETTIVO SPECIFICO QSN
Garantire migliori condizioni di sicurezza a cittadini e impresecontribuendo alla riqualificazione dei contesti caratterizzati da maggiore pervasività e rilevanza dei fenomeni criminali
Vorremmo inoltre ricordarLe che eguali affermazioni sono già state esternate dal nostro Movimento in data 19.04.2017 a mezzo facebook e in data 21.05.2017 con pubblico manifesto, nonché in data 15.01.2018 sul medesimo blog. Ma all’epoca non ha avuto nulla da eccepire, eppure si è ben accorto degli stessi dato che sono stati oggetto di campagna elettorale.
A questo punto dovrebbe chiedere le scuse anche al Ministero, a OpenCoesione, e finanche al tecnico comunale per .................

venerdì 18 gennaio 2019

Zagarise beccati 2 giovani catanzaresi di 25 anni con delle dosi di marijuana pronta per il mercato.


Pensavano di sfuggire all’occhio vigile dei Carabinieri della Stazione di Zagarise ed è così che due giovani 25enni catanzaresi, fermati a bordo di un ciclomotore, hanno cercato di disfarsi di circa 30 grammi di marijuana durante un controllo su strada . I due ragazzi, pensando di aver compiuto un gesto furbo, avrebbero riferito ai militari che la droga vicino a loro mezzo non era la loro ma inevitabilmente sono scattate le manette per S.E., soggetto con precedenti specifici, e la denuncia in stato di libertà per il passeggeroA seguito del giudizio di convalida da parte del GIP del Tribunale di Catanzaro, S.E. è stato sottoposto all’obbligo bisettimanale di presentazione alla polizia giudiziaria. La droga, già suddivisi in..............

giovedì 17 gennaio 2019

Cropani; Foto raccapriccianti Un Crocefisso con testa e piedi spezzate.Storia Sacra e millenaria buttata al vento come spazzatura



Il cristo del 1600 con i piedi, braccia e testa staccate, tabernacoli rotti, quadri sgualciti. UNA CHIESA CONSACRATA AL CULTO. Lo spettacolo è RACCAPRICCIANTE 
La cacca dei colombi fa da padrone, chi di competenza non ha avuto nemmeno la decenza di cambiare i vetri e mettere una rete per non fare entrare i colombi che la stanno distruggendo.
I nostri antenati li hanno realizzato queste opere  con sudore trasportando le pietre sulla testa e ora ci stanno crollando davanti mentre noi restiamo inermi 


La chiesa è chiusa da 12 anni in quanto pericolante è del 1500 in stile barocco. Contiene un altare marmoreo in stile napoletano di Silvestro Troccoli. Tele del 1500 e due altari privilegiati uno raffigurante San Giuseppe e l altro San Michele. La statua di Santa Caterina in foglia di oro zecchino troneggia sul altare tra gli escrementi dei colombi. Ad oggi tutti sono a conoscenza dello scempio curia, comune sovrintendenza ad oggi non è stato fatto nulla. i colombi che entrano stanno deturpando la chiesa hanno ridotto.in mille pezzi un crocifisso ligneo del 1600 , tabernacoli e quadri sgualciti in modo vergognoso
A seguire altre foto di questo vergognoso scempio che tutti conoscono, tutti ne sono consapevolmente colpevoli

mercoledì 16 gennaio 2019

Simeri Crichi Ignobile atto di vandalismo durante la notte ignoti incendiano la capanna del presepe vivente che si è svolto con enorme successo lo scorso 28 e 29 dicembre.



Ignoti hanno dato alle fiamme la capanna utilizzata nei giorni scorsi per il Presepe vivente di Simeri Crichi. Sono stati i residenti della zona a dare l’allarme e a chiamare i vigili del fuoco arrivati immediatamente sul posto, mentre un gruppo di cittadini ha tentato di spegnare le fiamme utilizzando dei secchi di acqua.
Il rogo si è propagato dal tetto della struttura, realizzato in paglia. La capanna era stata al centro del Presepe vivente tenutosi nel paese durante le festività natalizie e si trovava davanti la chiesa madre, in piazza Monsignore Scalise.

Da alcuni giorni erano in corso i lavori di smontaggio delle attrezzature utilizzate per la rappresentazione. I carabinieri hanno quindi avviato le indagini, senza escludere alcuna ipotesi anche se al momento la tesi più battuta è quella di un atto di vandalismo compiuto da .......

lunedì 14 gennaio 2019

Sersale mentre la minoranza continua a attaccare anche con manifesti dal titolo "Cenere e carbone per il sindaco" il primo cittadino continua a ottenere altri fondi per oltre 3 milioni di euro.

L’ultimo manifesto degli oppositori di Sersale dal titolo “Cenere e carbone per il Sindaco” (siamo stracontenti dei regali che la befana, sotto forma di impegno di noi amministratori, ha portato alla comunità di Sersale in lavori pubblici per euro 3.383.320,59 che riguarderanno scuole, depurazione, impianti sportivi, cimitero, rifiuti e nuove tecnologie) ha fornito ancora una volta, e per l’ennesima volta, la prova del basso livello della loro azione. 

Di fronte alla grande efficacia della nostra azione amministrativa ed agli straordinari risultati che conseguiamo in tutti i settori che abbiamo riassunto, come lo scorso anno, in 21 (numero che ci piace molto perché è un numero, quasi divino, che ha impedito alla nostra comunità di sprofondare nel baratro e che forse per qualcun altro è un'ossessione) cercano di mascherare la loro frustrazione falsificando i fatti ed offendendo. 
Tralascio volutamente le loro esilaranti affermazioni su alcuni grandi risultati conseguiti nell’anno 2018, come per esempio quelle relative al titolo di Città, o quelle recentissime relative ad un disservizio registratosi nella raccolta dei rifiuti nei giorni scorsi a causa della neve e del ghiaccio dove, forse, hanno raggiunto il massimo del ridicolo quando affermano: “i disservizi non dipendono dai cittadini, nè dai dipendenti comunali, nè dalle ditte incaricate del servizio”. Da chi allora ? Dal sindaco, dal vice sindaco, dagli assessori o dai consiglieri comunali di maggioranza che non hanno raccolto i sacchi dei rifiuti ? Ridicoli !!! 
Ma dopo le cose ridicole, passiamo alle cose serie, cioè alle gravi ed infamanti espressioni usate dagli oppositori di Sersale per cercare di sminuire il grande e straordinario risultato della ultimazione ed inaugurazione dell’Impianto Sportivo Polivalente coperto la prima opera di questo tipo mai realizzata a Sersale, orgoglio e vanto della nostra amministrazione. 
Ebbene, questi signori per cercare di sminuire la grande considerazione ed il grande consenso che accompagna le iniziative e le attività del sottoscritto e dell’amministrazione comunale, non hanno esitato a scrivere falsità e ad introdurre argomenti altamente offensivi nei confronti dell’amministrazione comunale presente e passata ed anche dell’intera comunità sersalese. 
Per le gravi affermazioni contenute nel loro recente scritto ho inviato una lettera (che trascrivo di seguito) al capogruppo di Rinnovando Sersale con la quale ho chiesto di provare quanto incautamente scritto a proposito delle ragioni del finanziamento per il polivalente e nel contempo di rettificare e chiedere scusa, avvisando che in mancanza procederò a tutelare il mio onore e la mia onorabilità, come quella degli amministratori di Progetto Sersale, in ogni sede.
Prot. 183 Sersale, 11 Gennaio 2019

Al capogruppo in Consiglio Comunale
del gruppo Rinnovando Sersale
Oggetto: Impianto polivalente coperto Pon Sicurezza - iniziativa “Io Gioco legale”
In riferimento alle affermazioni contenute in un recente scritto riconducibile al gruppo “Rinnovando Sersale”, pubblicato sui social ed affisso in alcuni locali pubblici che riguardano l’impianto polivalente coperto realizzato dal Comune di Sersale con i fondi del Pon Sicurezza – iniziativa “Io gioco legale”, inaugurato lo scorso 21 dicembre alla presenza del dr. Sandro Dolce della Procura Nazionale Antimafia e dei genitori di “Domenico Dodò Gabriele”, bambino crotonese ucciso a soli 11 anni dalla barbarie della criminalità organizzata, Le significo quanto appresso.
Poiché le suddette affermazioni sono, oltre che infondate e false, anche altamente diffamatorie e lesive dell’onore e della reputazione del sottoscritto e di tutti gli amministratori che con lo stesso collaborano o hanno collaborato sin dalla fase della comunicazione del finanziamento dell’opera e fino alla sua completa realizzazione, con la presente Le chiedo formalmente di fornire, nel termine di giorni 3 (tre) dalla ricezione della presente, la prova sulla “ragione di quel finanziamento” che il Suo gruppo improvvidamente e falsamente collega a fenomeni (quali quelli riconducibili ad “inquinamento da parte della criminalità organizzata” delle amministrazioni) assolutamente estranei all’amministrazione che mi onoro di rappresentare dal 2012 ed a quelle precedenti, altrettanto con onore rappresentate dal Sindaco dr.ssa Vera Scalfaro, di cui per dieci anni sono stato il vice Sindaco con delega allo sport ed in tale veste, insieme al Sindaco ed agli uffici comunali preposti, ispiratore e redattore del progetto che ha portato al finanziamento dell’importantissima opera pubblica (di cui andiamo fieri per la grande valenza sociale e sportiva ad essa collegata e per gli indiscutibili vantaggi che deriveranno ai nostri giovani dal suo uso nei rigidi mesi invernali) che è stata oggetto delle sconsiderate e diffamanti attenzioni Sue e del Suo gruppo.
Contestualmente alla richiesta di prova di cui sopra, che non potrà dare in quanto assolutamente inesistente, La invito e diffido formalmente a voler rettificare, sempre nel termine di giorni 3 (tre) dalla ricezione della presente, con le stesse modalità di diffusione (social e locali pubblici), le suddette false e diffamatorie affermazioni accompagnando tale rettifica con le SCUSE FORMALI E PUBBLICHE.
Ove nel termine di cui sopra (tre giorni dalla ricezione) non avrò avuto riscontro alla presente nei termini di cui sopra, Le comunico che provvederò ad interessare della questione S.E. il Prefetto di Catanzaro e contestualmente procederò, insieme agli altri amministratori coinvolti, a tutela del nostro onore e della nostra grande reputazione, ad inoltrare formale esposto-denuncia alla Procura della Repubblica per la verifica della sussistenza o meno di ipotesi di reato a carico degli autori delle suddette infamanti e false affermazioni.
Le ricordo, infine, anche per aiutarla nella ricerca della prova che dovrà fornire ( e che non potrà fornire) ed ulteriormente sconfessare le suddette infamanti affermazioni ed insinuazioni, che il finanziamento dell’opera in questione è avvenuto nell’ambito del Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo sviluppo - Piano di Azione Giovani Sicurezza e Legalità (PAG) – linea d’intervento 1 “Io Giogo Legale” - Obiettivo Operativo 2.8 - Linea d’intervento 2.8b - “Diffondere la cultura della legalità”.
L’iniziativa, cofinanziata dall’Unione Europea, ed interamente gestita dall’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, aveva come finalità unica ed esclusiva quella di trasmettere alle giovani generazioni i valori di solidarietà, giustizia e legalità attraverso lo sport (solo questa era la finalità non altre).
Nell’ambito della stessa iniziativa sono stati finanziati 140 interventi a favore di altrettante amministrazioni pubbliche tra le quali, solo per ............................

sabato 12 gennaio 2019

Nel Catanzarese 2 Anziane legate e brutalmente picchiate con calci e pugni, arrestato 31 enne

Avevano immobilizzato e picchiato due anziane, madre e figlia, mentre erano all’interno della loro abitazione: per questo è scattato un fermo e una denuncia in stato di libertà per due persone, entrambi residenti a Chiaravalle, nel Catanzarese, con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso. Erano le 18 di lunedì quando, con volto travisato da passamontagna e armati di pistola, due malviventi hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione delle malcapitate vittime, avventandosi contro di loro. 

A questo punto, hanno immobilizzato una delle due donne legandole mani e piedi alla sedia con un nastro adesivo da imballaggio, per poi colpirla violentemente al capo con un bastone in ferro; subito dopo, hanno percosso l’altra donna con calci e pugni al torace e l’hanno strattonata prendendola per i capelli con la minaccia di scaraventarla nel caminetto acceso. Tutto ciò con la richiesta esplicita di farsi consegnare denaro o altri oggetti di valore, ma dopo aver appreso dell’indisponibilità di quanto richiesto, i due si sono allontanati, dileguandosi nelle campagne circostanti. 
 Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Chiaravalle Centrale e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Soverato, che, dopo un sopralluogo e dopo aver raccolto la testimonianza delle vittime – nel frattempo trasportate d’urgenza all’ospedale di Soverato – e di altre persone informate sui fatti, si sono subito messi alla ricerca dei responsabili. All’esito di attività 

investigative che si sono protratte per tutta la notte, i militari hanno identificato e rintracciato i due rapinatori presso le rispettive abitazioni. Nella circostanza, grazie alle accurate perquisizioni personali, veicolari e domiciliari, è stato possibile corroborare il quadro indiziario con il sequestro del bastone utilizzato e di alcuni indumenti personali, ritenuti compatibili con  .......

venerdì 11 gennaio 2019

Sellia Marina comune virtuoso Con il 64,5% sulla raccolta della differenziata si colloca ai primi posti in regione ottenendo un finanziamento di 400 mila euro.

 La percentuale totale di raccolta differenziata in Calabria, censita dal report ufficiale dell’Arpacal,sale al 39,15 % con un aumento rispetto al “primo rilascio” del rapporto del 3,52%.Questa crescita, sommata al 4,4 % di differenza rispetto all’edizione dell’anno precedente, segna quindi un aumento totale annuo della differenziata in Calabria del 7,92 %.Rimangono ancora fuori da questo censimento ufficiale 82 comuni, ossia circa 20% dei 409 calabresi, sebbene per 38 di essi l’Arpacal abbia ricevuto dal Dipartimento Ambiente della Regione alcuni dati sulla loro produzione

giovedì 10 gennaio 2019

Smantellata la faida che controllava la Sila Catanzarese tra efferati omicidi e sequestri. Blitz nella notte: dodici fermi per mafia



I Carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e Reparti speciali hanno eseguito, nella provincia ed in alcune località del nord, 12 fermi nell'ambito dell'operazione Reventinum contro presunti affiliati a due contrapposte cosche di 'ndrangheta, gli Scalise ed i Mezzatesta. 
Il provvedimento è stato emesso dalla Dda catanzarese guidata da Nicola Gratteri. Alcuni Indagati sono accusati anche di violenza privata e sequestro di persona dell'avvocato Francesco Pagliuso, ucciso in un agguato il 9 agosto 2016 a Lamezia Terme. Il sequestro sarebbe avvenuto 2 anni prima. Per il delitto, nel 2018, è stato arrestato Marco Gallo, ritenuto dall'accusa un sicario a pagamento. Per gli inquirenti, Pagliuso sarebbe stato ucciso per una vendetta trasversale ed in particolare per la sua vicinanza a Domenico Mezzatesta, l'ex vigile urbano che insieme al figlio Giovanni uccise, nel 2013 in un bar di Decollatura, Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo, ritenuti vicini alla famiglia Scalise.

LA SCISSIONE DEL GRUPPO DELLA MONTAGNA
In particolare, la tesi è che l’attentato subito da Pino Scalise nel 2001 sia il momento dopo il quale il cosiddetto Gruppo Montagna inizierebbe a scindersi in quelle che diventeranno due distinte e contrapposte consorterie.A fronte di una prima fase, caratterizzata da una operatività sottoposta al controllo e alla supervisione delle più influenti cosche lametine, quelle dei “Giampà” e dei “Iannazzo-Cannizzaro-Daponte”, dal 2013, gli Scalise e Mezzatesta avrebbero iniziato ad operare con una maggiore autonomia.Gli indizi - considerati precisi e concordanti - raccolti nel corso di questa lunga indagine dimostrerebbero, sempre secondo gli inquirenti, come le due organizzazioni criminali - dopo le operazioni che hanno interessato, nel corso di questi ultimi anni, l’area territoriale lametina (in particolare le operazioni “Medusa”, “Perseo”, “Pegaso”, “Chimera”, “Andromeda”, “Dionisio” e “Crisalide”) avrebbero continuato a commettere dei gravissimi reati, alimentando quella che viene definita come una “crescente e violenta contrapposizione reciproca tesa a conseguire, da parte di ciascuno dei due gruppi, l’esclusivo controllo sul territorio di riferimento”.
IL CLAN DEGLI SCALISE
Quanto agli “Scalise”, le figure che emergono sono quelle di Pino e Luciano Scalise, ai quali si attribuisce un ruolo di vertice del clan, come titolari del potere decisionale sulla strategia, anche in riferimento alle azioni violente che rientravano nei programmi della cosca.A tutti gli altri indagati della cosca, invece, si contesta un ruolo di “partecipe”, ovvero di affiliati “con consapevolezza di scopo e di vincoli” e pienamente inseriti nelle dinamiche delittuose per consentire l’affermazione del clan sul territorio.
LA FAIDA INIZIATA NEL 2013 ED ANCORA IN ATTO
Venendo alla contrapposizione tra le due famiglie criminali, in questa gli inquirenti inquadrano gli omicidi che, a partire dal 2013, hanno coinvolto esponenti di entrambe le fazioni, in una vera e propria faida che è ancora oggi in atto.
Con riguardo alla cosca Mezzatesta, invece, il ruolo di rappresentanti del clan viene contestato a Giuliano Giovanni Roperti e Livio Mezzatesta: avrebbero avuto loro, in....... pratica, “l'autorità di organizzare i fini e gli scopi perseguiti”, sebbene sempre sotto l’egida di Domenico e Giovanni Mezzatestadetenuti e considerati i “boss”.
Un ruolo non di poco conto viene affidato poi a Ionela Tutuianu, moglie del capo cosca Domenico Mezzatesta, che, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto il compito “fondamentale” di mantenere vivi e “operativi” i rapporti tra gli affiliati detenuti e quelli liberi, portando notizie e “imbasciate” sia dentro che all’esterno delle Case Circondariali.
Un altro affiliato è poi Eugenio Tomaino che nell’ambito del Gruppo storico della Montagna avrebbe ricoperto una posizione di vertice.
IL SEQUESTRO DELL’AVVOCATO PAGLIUSO
La capacità criminale e la “tracotanza” raggiunte dalla cosca Scalise nel territorio di riferimento, per gli inquirenti sarebbero testimoniate dalla vicenda riguardante proprio l’avvocato lametino Pagliuso, del foro di Lamezia Terme. Quest’ultimo, nella seconda metà del 2012, era il difensore di Daniele Scalisefiglio del capo cosca Pino, per un procedimento penale presso il Tribunale di Cosenza.
Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini, documenterebbero come Pagliuso sarebbe stato accusato di un minor impegno professionale e di aver commesso degli errori nella linea difensiva di Daniele.
Per questo motivo sarebbe stato così sequestrato: incappucciato sarebbe stato portato con la forza da Lamezia Terme in un bosco della zona montana del Reventino, e costretto a stare legato ed impossibilitatoa muoversi liberamente, davanti ad una buca scavata nel terreno con un mezzo meccanico.
Il tutto al fine di piegarlo alla volontà della cosca, soprattutto in termini di determinazione e sul comportamento da tenere nel procedimento a carico del giovane Scalise.
Il sequestro di persona e la violenza privata perpetrati con l’aggravante mafiosa ai danni dell’avvocato vengono contestati oggi solo a Pino Scalise, dato che gli altri presunti corresponsabili nel frattempo sono stati ammazzati.
Lo stesso Pino, in un momento successivo, non avrebbe esitato a fare altre minacce raggiungendo Pagliuso direttamente nel suo studio nella città della Piana.
L’ATTIVITÀ ESTORSIVA DEGLI SCALISE
Gli inquirenti sostengono, infine, che gli Scalise operassero attivamente nel settore delle estorsioni, su tutto il territorio. Un elemento questo che emergerebbe dall’attentato incendiario che Luciano Scalise e Angelo Rotella avrebbero messo a segno contro un imprenditore di Decollatura nel settore del commercio del legname.
Nell’agosto del 2017, i due esponenti del clan, per favorire un’altra società concorrente nello stesso settore e far desistere l’imprenditore dalla sua attività economica, gli avrebbero incendiato una macchina agricola eil capannone provocandogli un danno superiore ai 150 mila euro.