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lunedì 5 agosto 2019

Avrebbe distribuito fondi a uso personale. Ancora guai per il presidente Oliverio La procura di Catanzaro guidata da Gratteri confisca oltre 95mila euro

Le interviste del festival di Spoleto, sono finite al vaglio della Guardia di finanza che ha sequestrato a lui e a Mauro Luccheti oltre 95mila euro



Nella giornata odierna, il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia Di Finanza di Catanzaro ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo ai fini della confisca, anche per equivalente, di euro 95.475,02, nei confronti del presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio, e di Mauro Luchetti, legale rappresentante della “Hdrà” s.r.l., società con sede a Roma, operante nel settore della comunicazione e dell’organizzazione di eventi, indagati del delitto di peculato.
Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari, Antonio Battaglia, su richiesta della Procura di Catanzaro, nell’indagine condotta dal sostituto procuratore Graziella Viscomi, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del........

sabato 3 agosto 2019

Classifica del turismo Demoskopika regione per regione La Sicilia regina del Sud molto male la Calabria.

Ben 754 milioni di pagine indicizzate, circa 3,9 milioni di like sulle reti sociali, poco più di 44 milioni le recensioni conteggiate e oltre 300 mila le strutture ricettive osservate. 

Sono questi i numeri generati dalle regioni italiane per costruire la reputazione turistica delle destinazioni e sintetizzati dal Regional Tourism Reputation Index per il 2019 realizzato in esclusiva da Demoskopika per il libro “Ritorno al turismo”, edito da Rubbettino Editore. Otto gli indicatori osservati: visibilità e interesse dei portali turistici istituzionali regionali, social appeal presso gli stakeholder, popolarità, fiducia e tendenze di ciascuna destinazione turistica regionale nel complesso e, infine, reputazione del sistema ricettivo. Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto promosse da Demoskopika. Il sistema di rating turistico dell’Istituto di ricerca considera queste destinazioni molto incisive nelle strategie mirate a incrementare la loro reputazione presso il mercato dei consumatori-turisti. E’ il Trentino Alto Adige, in particolare,  a conquistare la cima della classifica generale, in quanto risulta essere la regione italiana che più di tutte dimostra di avere una maggiore reputazione turistica. L’indice Regional Tourism Reputation di questa regione, infatti, secondo lo schema metodologico predisposto da Demoskopika, è pari a 112,5 punti. Tre le indicazioni emerse dall’indagine, risulta, inoltre, che Trentino-Alto Adige e Marche sono le realtà turistiche più “social” d’Italia. E, ancora, il Lazio detiene il sistema ricettivo italiano più “apprezzato”, ottenuto dalla performance media dei punteggi delle graduatorie parziali emerse dai siti di ranking utilizzati e, cioè, con il maggior numero di recensioni totalizzate e di valutazioni positive sul totale delle strutture rilevate, immediatamente seguito dall’Emilia Romagna e nuovamente dal Trentino Alto Adige. è l’Emilia Romagna, inoltre, la destinazione turistica più ricercata sul web dai consumatori, in compagnia di Toscana e Veneto che insieme hanno totalizzato poco più di 186 milioni di pagine indicizzate per la ricerca di “informazioni turistiche” sui luoghi di vacanza. Alla Sicilia, infine, con 99,5 punti, spetta il primato della “Regina del Sud”, meritando di conquistare, secondo l’analisi degli indicatori utilizzati per il Regional Tourism Reputation Index, la prima posizione quale destinazione a maggiore reputazione turistica del Mezzogiorno. “Per accrescere la loro reputazione, – commenta il presidente di Demoskopika e autore di Ritorno al Turismo, Raffaele Rio – le destinazioni turistiche devono saper scommettere sul passaparola 2.0 che ha letteralmente influenzato il mercato turistico generando una nuova generazione di consumatori. Ogni recensione, positiva o negativa, che viene condivisa con una moltitudine di persone tramite i social e le online travel agencies genera un immenso e costante flusso di informazioni condizionando la scelta del turista e contribuendo a determinare una crescita o una perdita della credibilità della destinazione turistica. In questa direzione – conclude Raffaele Rio – vince chi è più capace di suscitare interesse per le destinazioni dimostrando un utilizzo sapiente e integrato dell’innovazione tecnologica in direzione di una maggiore valorizzazione delle motivazioni, delle aspettative e delle esperienze di chi viaggia”.

Appeal dei portali turistici: strategia vincente per il Trentino Alto Adige.  È il Trentino-Alto Adige a risultare la destinazione più social d’Italia, ossia dotata di maggiore capacità di appeal, immediatamente seguita dalle Marche e poi, con una distanza più significativa, da Sicilia, Lombardia e Veneto. In relazione al primo indicatore, il Trentino-Alto Adige (134,5 punti) ottiene, infatti, la visibilità più rilevante, con una dote di oltre 216 mila follower ottenuti su Instagram dalle pagine ufficiali di promozione turistica del Trentino e dell’Alto Adige. Più che meritevole di attenzione anche l’interesse suscitato dalle pagine istituzionali della Toscana (116,9 punti) con poco meno di 128 mila follower e della Puglia (109,9) con circa 93 mila follower. Passando ad analizzare il social Facebook, a conquistare la vetta della classifica per regione, è nuovamente il Trentino-Alto Adige, con 135,4 punti, le cui pagine di promozione turistica hanno generato, alla data di conteggio, oltre 697 mila like alla destinazione. Più che rilevante anche le perfomance ottenute dalla Sicilia (111,8 punti), che si posiziona al secondo posto del medagliere forte dei suoi oltre 329 mila “mi piace”, e dalle Marche (107,7 punti) con ben 266 mila like ottenuti. Destinazione, quest’ultima, che sul versante del Twitter social appeal sbaraglia la concorrenza: 134,1 punti ottenuti pari a circa 107 mila follower ricevuti. Un gradino sotto l’Emilia-Romagna (119,1 punti) con oltre 69 mila follower è il sempre presente Trentino-Alto Adige (110 punti) con una dote di 47 mila “seguaci”. Fin qui, le destinazioni che hanno messo in campo una strategia vincente. Ma quelle più deludenti nella promozione sulle reti sociali dell’offerta turistica regionale? Quattro, senza alcun dubbio, le realtà turistiche bocciate dall’indice di Demoskopika: si va dal Molise, ultima destinazione in classifica, alla Calabria, passando per Campania e Piemonte.
Posizionamento online: è l’Emilia Romagna, la destinazione turistica “più ricercata” d’Italia. Con ben 65,6 milioni di pagine indicizzate, il territorio emiliano-romagnolo ottiene il massimo punteggio (119,5 punti) nella classifica dell’indicatore “Ricerca della destinazione” appositamente ideato dall’istituto di ricerca Demoskopika. Sul podio anche la Lombardia (117,7 punti) con 62,9 milioni e il Veneto (116,0 punti) con 60,5 milioni di pagine indicizzate. Piazzamento al di sopra dei 100 punti anche per Toscana (115,8 punti) con 60,3 milioni, Piemonte (104,5 punti) con 44,2 milioni, Lazio (104,1 punti) con 43,6 milioni, Trentino Alto Adige (101,9 punti) con 40,5 milioni e Liguria (100,7 punti) con 38,8 milioni di pagine indicizzate.
Popolarità: Emilia Romagna, Sicilia e Toscana nel medagliere. Spostando l’attenzione sul confronto della popolarità delle destinazioni, oggetto dello studio, emergono degli andamenti  caratterizzanti, nelle primissime posizioni dell’indicatore relativo alla “Popolarità della destinazione”, almeno cinque realtà territoriali: Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Sicilia e Lombardia. In particolare, digitando il nome di ciascun territorio regionale, quale termine di ricerca su Google trends in uno stesso periodo  categorizzato in “viaggi”, è stato possibile monitorare la tendenza della destinazione e confrontarne il livello medio di popolarità. Il dettaglio dei ................

venerdì 2 agosto 2019

Catanzaro scoperto falso cieco. Il 48 enne girava per la città in auto malgrado era stato riconosciuto cieco assoluto. Dovrà restituire circa 98 mila euro

Da quasi 10 anni intascava la pensione d'invalidità e l’indennità di accompagnamento, un somma da circa 98 mila euro, essendo stato riconosciuto cieco assoluto.

Ma lui, un 48enne catanzarese, svolgeva tranquillamente attività incompatibili con il suo grave quadro clinico di persona affetta da “atrofia ottica”: guidava l’autovettura, passeggiava per strada senza alcun ausilio girandosi a guardare chi passava, andava in una profumeria dove controllava i prodotti sugli scaffali, consultava la rubrica del suo smartphoneÈ quanto hanno accertato i Carabinieri di Catanzaro Lido che, nell’ambito di una minuziosa attività investigativa, condotta attraverso riscontri documentali e prolungati servizi di osservazione e pedinamento, hanno monitorato gli spostamenti e le occupazioni dell’uomo, poi identificato durante un controllo alla circolazione stradale e proprio mentre guidava l’auto intestata alla moglieIn quella circostanza, consapevole della sua condizione di finto cieco e per evitare di essere scoperto, aveva fornito delle false generalità, asserendo di aver dimenticato a casa la carta d’identità e la patenteIncalzato dai militari che gli chiesero di esibire i documenti, alla fine dovette dire il suo nome vero e mostrare i documenti andati a prendere a casa. I carabinieri, oltre a denunciarlo per false dichiarazioni sull’identità personale, avevano redatto un verbale per violazione del Codice della Strada - tra cui quella di aver guidato con una patente scaduta dal 2010 - e il falso cieco, senza alcuna difficoltà, lo aveva sottoscritto andando via e credendo di averla fatta francaFin quando ed invece la sorpresa: andato a ritirare la pensione all’ufficio postale, si è visto rispondere che il libretto di risparmio era stato bloccato. I militari hanno infatti eseguito nei suoi confronti un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confiscaobbligatoria, anche per equivalente, emesso dal Gip di Catanzaro a conclusione delle indagini dirette dal Sostituto Stefania Caldarelli, con il coordinamento dell’aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore Nicola GratteriIl provvedimento ha colpito infatti le somme di denaro o i beni mobili e immobili e qualsiasi altra utilità nella disponibilità dell’indagato, sino alla concorrenza della somma dei..................

giovedì 1 agosto 2019

In fiamme la sede regionale dell'Arpacal, ingenti i danni Sul posto i Vigili di Catanzaro e Sellia Marina

 I Vigili del Fuoco del Comando di Catanzaro sede Centrale e distaccamento di Sellia Marina sono intervenuti nella tarda serata di ieri presso la struttura ARPACAL per un incendio divampato all’interno di un locale adibito a laboratorio analisi situato al piano sottostrada.
Uincendio divampato nella tarda serata di ieri nella sede dell’Arpacal di Catanzaro ha causato degli ingenti danni ad un laboratorio dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
Nessun danno a persone.Accertamenti in corso circa l’origine dell’incendio,anche se dai primi rilevamenti sembrerebbe di natura accidentale
La sede Arpacal è ubicata nel quartiere marinaro di Catanzaro A seguito di un incendio, sviluppatosi nel parcheggio, alcuni pannelli fotovoltaici hanno preso fuoco. Ad avvisare i vigili del fuoco che..........