lunedì 31 agosto 2020

Magisano quando la tenacia e l'amore della propria terra portano buoni frutti. storia della famosa pesca di Magisano ricercato frutto che identifica un territorio

 


La pesca di Magisano dall'inconfondibile profumo negli anni passati diffusissima nei nostri terreni. La qualità dell'acqua assicurata a tutti i coltivatori dal consorzio irriguo "acqua e Ntopa", la composizione del terreno e l'aria pulita hanno creato un mix di energia che hanno prodotto questo prezioso frutto. Negli anni l'emigrazione, l'abbandono da parte delle nuove generazioni, ma sopratutto la difficoltà di mantenere una famiglia con l'agricoltura ha quasi fatto scomparire le piante. Tra l'altro una pianta ha una età vegetativa di 12 anni. Per cui nessuno parlava più di pesche di Magisano. Salvo qualche commerciante furbetto scriveva sui bancali di catanzaro.. Pesche di Magisano. A Magisano invece un grande coltivatore che ci ha lasciati da poco Nicola Carvello ha mantenuto la specie. Poi altri giovani hanno dato continuità al prodotto. Io ho citato Mario Falbo perché è un uomo di grande sacrificio. Chi lo conosce sa'. Ma a Magisano ci sono altri validi agricoltori che vi aspettano per vendere il prezioso prodotto. A me il compito, piacevole, di dare notizie ai miei numerosissimi amici di fb. E tra una visita alla grotta rosa e un pic nic al laghetto collinare potrete gustare le nostre pesche. Ricordo comunque che il periodo per poterle gustare è fino alla fine di settembre. Grazie dell'attenzione e viva Magisano

Le origini la storia


La merendella esiste anche in Sicilia ed è chiamata sbergia, ma la varietà calabrese, diffusa in modo particolare nella piana lametina e nel catanzarese, presenta le determinate caratteristiche sopra descritte, probabilmente dovute all’habitat naturale del territorio. Giunge a maturazione tra...........

metà luglio e agosto, periodo in cui si può trovare presso i mercati locali. Difficile trovarla fuori regione, in quanto è un frutto delicatissimo e complicato da trasportare. La pesca merendella è una vera delizia: taglia piccola, pelle liscia di colore bianco tendente al verde con qualche striatura rosata, polpa dolcissima e profumata dal vago sentore di miele e di agrumi. Si tratta di una varietà pregiata di pesca nettarina, frutto del Prunus persica, albero della famiglia delle Rosacee. Il pesco era conosciuto già nell’antichità per la bellezza dei suoi fiori e la bontà dei suoi frutti. Originario della Cina, dove era considerato sacro, il pesco presto si diffuse in Oriente e da lì in Europa. Deve il suo nome alla Persia, infatti deriva da persico, cioè della Persia, e anche in molte regioni il frutto del pesco è chiamato ancora così ma declinato al femminile, dal calabrese perzica, al genovese persiga fino al romanesco persica. La pesca in Cina era simbolo dell’immortalità ma anche in altri paesi il delizioso frutto ha sempre avuto un’aura di sacralità. In Giappone protegge dalle forze malefiche, in nord Europa le streghe vi trasferivano simbolicamente le malattie dei loro pazienti, in Cina si credeva che mangiandola si preservasse il corpo dalla corruzione, in alcuni paesi europei stare sotto un pesco e mangiarne le foglie aiutava a guarire dalla febbre e dai vermi. In Egitto la pesca era sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche, per la loro morbidezza e rotondità. Pare che il frutto arrivò in Italia, a Roma, nel I secolo grazie ad Alessandro Magno, il quale ne rimase affascinato quando lo vide per la prima volta nei giardini di re Dario in Persia. Da allora l’albero dai bellissimi fiori rosa si diffuse dappertutto, dando vita a moltissime varietà di pesche e noci pesche nei vari territori, come la nostra deliziosa merendella. Il nome calabrese della piccola pesca deriva da merenda, termine latino che potrebbe provenire sia da meridies, mezzogiorno, proprio per indicare un pasto veloce in sostituzione del pranzo, sia dal verbo merere, meritare, intendendo la merenda come pasto concesso ai subordinati in seguito a particolari meriti lavorativi. Ritroviamo lo stesso significato nella lingua greca, meris che significa parte.

Si ringrazia l'arch. Salvatore Tozzo amante della storia e profondo conoscitore del territorio 

Un fine settimana super movimentato in mare con oltre 16 interventi di salvataggio.IL personale marittimo di Catanzaro e di Soverato impegnato in difficili interventi di soccorso a mare .

 Il personale dell’ufficio circondariale marittimo di Soverato e del dipendente ufficio locale marittimo di Catanzaro Marina è stato impegnato in più interventi di soccorso, in seguito al repentino mutamento delle condizioni meteorologiche nell’area di mare ricompresa tra i comuni di Montauro e di Squillace.



Tre imbarcazioni e 16 persone tratte in salvo nel breve lasso di tempo di poche ore è il bilancio delle operazioni. Fortunatamente l’intervento tempestivo dei mezzi nautici già presenti in mare ha evitato che le situazioni potessero avere conseguenze ben peggiori. In particolare, la motovedetta CP 769 ha tratto in salvo dodici persone avventuratesi sulla scogliera in prossimità della grotta di San Gregorio nel Comune di Stalettì, di cui quattro bambini e una donna incinta. Le persone sono state sorprese dall’improvviso aumento del moto ondoso, che non ha permesso alle stesse di tornare indietro. Il mezzo nautico della guardia costiera, nonostante l’aumentare della risacca provocata dalle onde, è riuscito ad avvicinarsi ad una distanza tale da poter recuperare le persone con l’utilizzo di salvagenti anulari e gonfiabili lanciati ai malcapitati che successivamente venivano sbarcati in buono stato di salute nel porto di Catanzaro. Nelle operazioni di soccorso è stato anche determinante l’intervento dei due assistenti bagnanti accorsi dal vicino stabilimento balneare “Blanca Cruz”. Anche nel comune di Montauro il battello pneumatico G.C. B115, dipendente dall’ufficio circondariale marittimo di Soverato, è intervenuto recuperando un’imbarcazione in avaria il cui conduttore versava in grave stato di shock e che il mare stava sospingendo verso gli scogli. Le operazioni di soccorso sono state svolte nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro”, organizzata dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto che presso il circondario marittimo di Soverato vede due mezzi nautici impegnati quotidianamente nel pattugliamento finalizzato alla...............

sabato 29 agosto 2020

Tutti contro la realizzazione dell'enorme parco eolico dal costo di 11 milioni di euro. verra costruito tra i comuni di Borgia e Squillace devastando la bellezza del territorio.

 


Carmela Commodaro

Per la sezione di Italia Nostra Catanzaro un parco eolico nella zona tra Borgia e Squillace sarebbe devastante. Ed il sindaco di Squillace Pasquale Muccari accoglie fa suo l’appello di Elena Bova, presidente di Italia Nostra Catanzaro, alla quale va il grande merito di essere protagonista di una battaglia per la difesa dell’ambiente e del territorio. Si parla in questi giorni del progetto presentato alla Regione per l’installazione di pale eoliche nei comuni di Borgia e Squillace, per un importo di 11 milioni di euro e per la realizzazione del quale si sarebbe in attesa del completamento delle procedure autorizzative. «Già in passato con il mio gruppo consiliare – continua Muccari – abbiamo promosso interventi di sensibilizzazione contro l’eolico, ed all’inizio della mia precedente consiliatura avevamo elaborato un regolamento per impedire questi interventi nel nostro territorio. Lo stesso regolamento fu adottato dal Comune di Stalettì, ma purtroppo la normativa vigente non dà nessuna discrezionalità ai municipi, se non quando i terreni sono gravati da usi civici o percorsi dai fuochi. Mi risulta anche che manchi un piano energetico regionale. Detto ciò, affiancherò la battaglia di Elena Bova affinché gli enti sovraordinati fermino questo scempio». Secondo quanto scrive in una nota la Bova, «mancherebbe ancora qualche nulla osta e si può partire con opere devastanti in un territorio dove insiste l’area archeologica più importante della provincia di Catanzaro». «La Soprintendenza – spiega Bova – fonda la sua esistenza sul dato di realtà che la bellezza non ci può lasciare. Il nostro paesaggio è la prima fonte di bellezza e tutto il patrimonio che esiste sottoterra prodotto nei secoli dalla civiltà umana non può essere sottoposto a lavori di sbancamento per 64 mila metri cubi, di modifica delle aree che insistono in comuni di valenza archeologica quali Borgia e Squillace. C’è in aggiunta l’enorme inquinamento acustico e visivo in un area che ancora appare nella sua bellezza di Scolacium e che ha un grande futuro se valorizzata dal punto di vista culturale come si sta già facendo con la prestigiosa rassegna Armonie d’Arte». Bova si rivolge, dunque, ai sindaci di Borgia Elisa Sacco e di Squillace Pasquale Muccari «perché difendano il loro territorio da mostri che non sono sviluppo, devastano un territorio bellissimo come avvenuto in molte aree della Calabria lungo le coste battute dal vento che rinfresca e accoglie il forestiero». La presidente di Italia Nostra Catanzaro, infine, chiede alla Soprintendeza, all’assessore regionale all’ambiente Sergio De Caprio, all’assessore regionale alla cultura Antonino Spirlì e a tutte le associazioni culturali ed ambientaliste di intervenire formalmente presso la Regione e le autorità preposte «per impedire l’ennesima profonda ferita alla bellezza dei luoghi patrimonio di tutti i calabresi».

 a seguire la nota stampa della 
Senatrice M5S  Bianca Laura Granato

A Sellia Marina lodevole iniziativa di cittadinanza attiva con Adotta uno spazio verde Contribuisci anche tu ad abbellire il nostro paese

 Esemplare iniziativa di #CittadinanzaAttiva!



#Grazie alle Insegnanti 
Anna Galea
 e Mena Amelio che, per prime, hanno accolto l'iniziativa "Adottiamo il nostro bene" riqualificando l'aiuola di Via San Francesco da Paola / Via Corrado Alvaro, rendendola molto bella e decorosa!

Sono certo che altre iniziative di decoro urbano seguiranno per rendere sempre più bella la......... nostra meravigliosa Sellia Marina.

Il Sindaco 

Francesco Mauro

venerdì 28 agosto 2020

Cammino Basiliano un percorso di 72 tappe 1040 chilometri che attraverserà 160 borghi Calabresi Ecco l'elenco dei comuni. Ieri la presentazione ufficiale

 Un Cammino che, in 72 tappe, 1040 chilometri e 160 borghi, partendo da Rocca Imperiale passa dai boschi del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte, fino ad arrivare a Reggio Calabria. 



È Il Cammino Basiliano, il progetto promosso dall’omonima Associazione e sostenuto dalla Regione e dal Consiglio regionale della Calabria che è stato presentato in Cittadella regionale.Presenti, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Mimmo Tallini, gli assessori Gianluca Gallo (Agricoltura/Forestazione/Welfare) e Sergio De Caprio (Ambiente), il presidente dell’Associazione “Cammino Basiliano”  Carmine Lupia, la presidente di “Mito” (il Festival internazionale di musica classica organizzato dalle città di Milano e Torino) Anna Gastel, l’imprenditore milanese Matteo Visconti di Modrone e il responsabile nazionale per le Aree protette di Legambiente, Antonio Nicoletti.  «La Calabria verde, dei Parchi e delle  Riserve naturali – ha dichiarato Mimmo Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria – adesso  si può avvalere di un’infrastruttura verde che ha le potenzialità di valorizzare la natura e portare conoscenza ed economia  soprattutto nelle aree interne. L’Italia, attraversata da una fitta rete di cammini  religiosi, culturali, storici, naturalistici, potrà così arricchirsi di un ‘Cammino’ che ha l’obiettivo di promuovere cultura, arte, ambiente, tradizione ed enogastronomia, ma anche personaggi storici, piccoli centri, antropologia, biodiversità, ecosistemi e paesaggio ambientale, agrario e forestale». «La strategia di rilancio dell’ambiente e del  turismo calabrese, nella ‘fase 2’ – ha aggiunto – potrà contare su questa iniziativa che abbiamo voluto mettere in campo nella consapevolezza che il ‘cammino’ è un fenomeno sociale in espansione, costituisce un motivo per cui si sceglie una destinazione piuttosto che un’altra e il turista che ama camminare è diventato un importante target a cui rivolgersi per mettergli a disposizione la possibilità di apprezzare le bellezze della Calabria». Ha coordinato l’incontro il giornalista Romano Pitaro che, per segnalare l’importanza anche economica dei cammini,  ha citato la ricerca di Trademark (azienda leader nelle consulenze  sul settore del turismo) secondo cui «questo tipo di turismo muove un giro d’affari di 12,5 miliardi nel mondo, più di 5 miliardi in Italia (che al mondo ha la maggiore concentrazione di vie dello spirito) e dunque – ha sostenuto – il cammino che pubblico (Regione) e privato (Associazione) mettono  a disposizione dei camminatori assume un’importanza formidabile specie per l’entroterra calabrese».  Lupia ha, da Nord a Sud, descritto minuziosamente il percorso indicando boschi e biodiversità,  ma anche il fascino di borghi antichi, storia e spiritualità. Gastel, che ‘cammina’ da queste parti da tre decenni, ha esortato a promuovere la Calabria positiva, bella, incontaminata e non costruita, «dove le case dei contadini sono le più belle del mondo».


«La Calabria – ha dichiarato Anna Gastel – è una terra meravigliosa perché ricca di tutto: entroterra, mare, montagna, bellezze architettoniche, sapori buoni come in nessun altro posto. Ha bisogno di essere meglio conosciuta e di trovare più coraggio nel sapersi apprezzare».  Visconti di Modrone, invece, ha invece confessato di essere «un neofita della fascinazione calabrese, datata solo sei anni, addirittura ha  correlato il rimbombo sordo dei passi sul battuto dei boschi silani, serresi  ed aspromontani  con il loro tambureggiare cupo sulla banchisa della Groenlandia». L’esponente nazionale di Legambiente (Nicoletti) ha apprezzato l’iniziativa «che ora – ha dichiarato – deve essere adeguatamente calata nel territorio, affinché i calabresi stessi la valorizzino, la tutelino e la promuovano»Appassionato l’intervento dell’assessore all’Ambiente De Caprio, che ha il copyright dell’idea di fare «dell’intera Calabria un’unica area protetta», mentre l’assessore Gallo, dopo aver espresso parole di apprezzamento per l’impulso legislativo del presidente Tallini sia per il Cammino Basiliano che  quando si è trattato di .....................................

A seguire l'elenco dei 160 borghi calabresi interessati dal percorso del commino Basiliano

Sellia improvvisi disagi idrici senza alcun preavviso il sindaco punta il dito contro la Sorical

 Il puntuale probleme estivo dell' approvvigionamento idrico che colpisce  diversi paesi  della provincia di Catanzaro. a Sellia molte volte durante questa particolare estate 2020 manca all'improvviso l'acqua anche se da controlli fatti con più meticolosità le vasche di raccolta erano piene Nel suggestivo borgo di Sellia il disservizio capita spesso  nel centro storico per ora, potrebbe coinvolgere altri rioni. Abbiamo tanta acqua ma un acquedotto vecchio che non ha più la giusta portata. Sarebbe opportuno velocizzare le procedure per appaltare prima possibile i lavori.  In settimana andremo in Regione per spingere in questa direzione.




La nota stampa del primo cittadino di Sellia Davide Zicchinella

Manca di nuovo l'acqua a Sellia. Il Problema è legato a meno acqua fornita dalla Sorical per forte riduzione legata alla siccità. Almeno così si giustificano. Ieri sera le nostre vasche erano piene. Le stiamo monitorando di continuo. Stamattina vuote. Inspiegabilmente. Nessuno ci manda preavvisi. E i cittadini di Sellia devono avere disagi. Non va bene. La pazienza è finita! Pretendiamo maggiore serietà dalla società idrica regionale. Ci stiamo già facendo sentire e faremo, se necessario, passi più importanti. Da un anno giace fermo in Regione il progetto per il raddoppio dell'Alto Simeri. Già stanziati 2.5 milioni di euro che attendono di essere utilizzati!!! Un progetto ottenuto su pressione di noi Sindaci della Presila per aumentare la disponibilità di acqua. Siamo ai piedi della Sila. Abbiamo tanta acqua ma un acquedotto vecchio che non ha più la giusta portata. Sarebbe opportuno velocizzare le procedure per appaltare prima possibile i lavori. In settimana andremo in Regione per spingere in questa direzione. Nella tarda mattinata o al più tardi nel primo pomeriggio riempite le vasche faremo ritornare l'acqua. Noi stiamo facendo come sempre la nostra parte. Abbiamo pure appena finito la manutenzione sul..................

nostro serbatoio. Ci scusiamo noi per la Regione

mercoledì 26 agosto 2020

Catanzaro ennesima spoliazione i Monaci cappuccini lasciano la città portandosi anche la biblioteca e l'archivio storico

 Cinque giorni ancora, poi Catanzaro dirà addio ai frati Cappuccini e a una storia di simbiosi che nella chiesa del Monte dei morti iniziò 128 anni fa. La presenza in città dei padri fedeli agli ideali annunciati da San Francesco d'Assisi risale addirittura a quasi cinque secoli fa.



Nota stampa del Comitato spontaneo permanente Pro Monte Catanzaro

“Catanzaro ha vissuto più volte l’angosciante esperienza degli scippi e delle spoliazioni, spesso per l’insipienza degli amministratori di casa che non hanno saputo o voluto opporsi agli attacchi sferrati dagli altri territori che, di volta in volta, hanno agito per accaparrarsi uffici, funzioni, competenze e prerogative del Capoluogo di regione. Ciò premesso, non possiamo non sottolineare che quanto la città ha dovuto vivere in questi ultimi mesi ha dell’incredibile, perché mai e poi mai ci saremmo potuti aspettare un attacco da parte dell’Ordine Francescano dei Frati Minori. I nemici di turno non sono state, quindi, le agiate classi politiche bardate nei loro abiti sartoriali e tailleur fashion. No, questa volta ad agire contro la città sono stati gli uomini che vestono il saio, il cingolo e il cordiglio dei Cappuccini, in particolare quelli del convento e della chiesa del Monte – e c’è chi sostiene che un ruolo, per restare in metafora, lo abbia sostenuto anche il titolare dell’anello, della mitra e del  pastorale. Tutti questi uomini di fede, nel giro di un paio di lustri, sono riusciti a cancellare da Catanzaro sia la Sede del Capitolo Provinciale di Calabria, sia la stessa Casa religiosa del Monte, rimuovendo e trasferendo i frati in altre sedi meno importanti, incuranti di recidere un rapporto iniziato cinque secoli or sono. Ora che tutto si è compiuto, ora che qualche lingua comincia a sciogliersi, iniziano a trapelare particolari inquietanti che raccontano di un disegno ben architettato e, come nei più tradizionali intrighi di Chiesa, c’è anche chi sostiene che alcuni frati del Capitolo Provinciale abbiano portato a compimento una vendetta ai danni di Catanzaro.In questi ultimi pochi giorni che precedono la data del 31 agosto 2020, giorno fatidico in cui i cappuccini dovranno lasciare il convento francescano del Monte, sentiamo il bisogno di comunicare alla città il nostro sconforto per avere perso, nonostante il costante e disinteressato impegno, una battaglia di civiltà e di amore verso la nostra città. Una battaglia che abbiamo combattuto fin dove le nostre forze ce lo hanno permesso, spesso trovandoci soli, quasi sempre nell’indifferenza di una cittadinanza sonnolenta e priva di scatti d’orgoglio e con il solo appoggio dell’assessore comunale Danilo Russo e del Consiglio comunale, da noi richiesto e sollecitato. Ci siamo resi conto, nel constatare che il nostro slancio sincero e altruista veniva contrastato duramente dal clero regolare e secolare non solo catanzarese, che la Chiesa, quella di papa Francesco, quella che sostiene di essere aperta al dialogo con la moderna società laica, erige invece muri invalicabili e rifiuta qualsiasi confronto, trincerandosi dietro una arrogante impenetrabilità. Una sconfitta, insomma, non per noi ma per l’intera città. Una sconfitta che potrebbe probabilmente trasformarsi in una disfatta se rispondono al vero altre voci – ché di notizie ufficiali non trapelano dalle segrete stanze del potere religioso – che riferiscono di spartizioni di beni mobili e di oggetti religiosi non meglio specificati, e dell’asportazione dal convento dei Morti della biblioteca e dell’archivio storico che prenderebbero la strada di altre città della Calabria. Tutto questo in barba alle nostre ripetute lagnanze e alle nostre segnalazioni indirizzate, nero su bianco, alle Soprintendenze di Reggio Calabria e Cosenza, al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, sempre a Cosenza, e all’Ufficio Diocesano di Catanzaro per i Beni Culturali Ecclesiastici, e anche in spregio alla Bolla del Vescovo De Riso del 30 aprile 1892 con la quale il prelato, nel concedere all’Ordine dei Cappuccini il convento e la chiesa del Monte, stabilì già a quel tempo che, in caso di rescissione da parte dell’Ordine, tutti i beni mobili e immobili affidati dovessero ritornare alla Curia diocesana, con ciò sancendo il principio di irresolubilità del vincolo di appartenenza dei predetti beni con la.............................

martedì 25 agosto 2020

Salvini a Catanzaro: “SS 106 INDEGNA” ma omette che la Lega ha sottratto 7 miliardi già finanziati per pagare le quote latte al nord.



 “L’obiettivo è aiutare questa terra a ritrovare orgoglio, sicurezza e lavoro, l’unica immigrazione a cui vogliamo lavorare in Calabria è quella dei calabresi che sono stati costretti a scappare in altre città d’Italia e in altri paesi”. Lo ha sostenuto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Catanzaro, seconda tappa della sua giornata odierna in Calabria. “Sono orgoglioso di incontrare tanti calabresi. “Qui – ha proseguito Salvini – c’è una potenzialità incredibile, turismo, mare, agricoltura, però occorrono strade all’altezza, porti, aeroporti, ferrovie. Ho fatto la statale 106 stamattina, ed è un’odissea, è una strada indegna nell’Italia del 2020”. La Lega ha sottratto 7 miliardi alla SS 106 per pagare quote latte” "Salvini scende in Calabria e percorre la strada Statale 106 da Rocca Imperiale, primo Comune della provincia di Cosenza, fino a Soverato, in provincia di Catanzaro.


Il ritorno di Salvini a Catanzaro fa parlare anche per e scuote per così dire gli animi e gli equilibri a Palazzo de Nobili, perché è lo stesso Matteo a dichiarare la “vicinanza”  o “attenzione” del Sindaco Sergio Abramo verso il partito della Lega.

Dichiarazioni che, comunque, lasciano spazio a differenti interpretazioni politiche, sta di fatto che il gruppo consiliare Catanzaro con Sergio Abramo è riuscito a far eleggere un consigliere regionale in quota Lega.  Quasi certamente sarà proprio dal gruppo più numeroso in consiglio che uscirà il nome del futuro candidato sindaco della città di Catanzaro, chi lo sa, forse in quota Lega.

Il 2022 è dietro l’ angolo e le manovre per il successore di Sergio Abramo sono in atto da diverso tempo.


A seguire la nota stampa di Fabio Pugliese, presidente dell'associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106".

"Salvini scende in Calabria e percorre la strada Statale 106 da Rocca Imperiale, primo Comune della provincia di Cosenza, fino a Soverato, in provincia di Catanzaro. Afferma a più riprese che lo stato in cui versa la famigerata e tristemente nota "strada della morte" è "una roba fuori dal mondo..." e mi lascia sorpreso per due motivi.

Il primo: perché Salvini dimentica che lui è il Leader di un partito politico che alla S.S.106 ha sottratto ben 7 miliardi di euro per pagare le quote latte agli allevatori del Nord. Perché Salvini fa parte di un Governo che insieme a Di Maio e Toninelli ha approvato a giugno scorso 28 grandi opere in Italia di cui ben 27 sono al Nord e solo una al Sud, il Megalotto 3 (bloccato per volere dei parlamentari al Governo eletti in Calabria..)".

"Il secondo: perché Salvini – si legge ancora nella nota dell'associazione - ha scelto in Calabria di puntare su..............................

Zagarise si conclude sabato il riuscitissimo "Centro Estivo" che ha visto la presenza di 40 ragazzi con tantissime iniziative organizzate dal comune in collaborazione con S.S.D. Calcio.

 

Si conclude questa magnifica esperienza che ha visto coinvolti 40 ragazzi, 5 educatori ed una istruttrice di pallavolo. I ragazzi sono stati fantastici ed altrettanto bravi gli educatori che con pazienza e tanta gioia hanno seguito con scrupolo ogni singola attività. Un'esperienza fortemente sostenuta dall'amministrazione comunale con i consiglieri Bonaccorsi e Ieraci in collaborazione con SSD Zagarise. Un'esperienza da arricchire, migliorare e ripetere negli anni futuri. SABATO 29 la giornata di premiazione e.......
A seguire tante altre foto durante le varie giornate del Centro Estivo di Zagarise
consegna attestati






Foto da Facebook

lunedì 24 agosto 2020

Classifica dei migliori agriturismi D'Italia nei primi 10 anche un noto agriturismo alle porte di Catanzaro. Cibi a km zero e esperienza con la natura.

 

L’estate non è ancora finita, anzi, come riporta un bollettino Enit molti italiani quest’anno hanno scelto di partire in tarda stagione, tra fine agosto e inizio ottobre. C’è ancora dunque il tempo di dedicarsi a un po’ di sano relax e perché no, concedersi qualche coccola gastronomica. Certo, anche nelle Marche. TheFork, piattaforma leader per la prenotazione del ristorante online, ha cercato di analizzare le preferenze dei suoi utenti per garantire un’offerta sempre allineata con la domanda. Ad esempio cresce ancora la preferenza per gli spazi all’aperto quando si tratta di mangiare fuori infatti, solo nella prima metà di giugno 2020, il traffico nella ricerca di ristoranti con tavoli esterni ha visto un aumento del 224% rispetto all’anno scorso. Inoltre, la piattaforma ha analizzato le abitudini di consumo degli utenti e riscontrato che le cucine preferite sono quella mediterranea e di pesce, dunque quelle con radici nazionali.


Date queste premesse l’agriturismo è la struttura perfetta sia per tutti coloro che viaggeranno alla riscoperta delle bellezze del nostro paese e vorranno godersi qualche momento di relax degustando le specialità del territorio all’aria aperta sia per chi cerca un posto dove godersi una gita fuori porta per fuggire dal back to work. 

TheFork ha quindi realizzato una selezione per questo tipo di indirizzi, caratterizzati da menù ricchi di specialità gastronomiche regionali e soprattutto da ampi spazi all’aperto immersi nel verde. Lo scopo non è solo quello di venire incontro alle esigenze degli utenti ma anche di dare visibilità a meravigliose strutture che sono spesso lontane dai centri urbani.

Su TheFork si possono trovare oltre 600 indirizzi di questo genere, di seguito sono segnalati alcuni tra i migliori dove gustare i piatti della tradizione locale con prodotti genuini e a chilometro zero:

Agriturismo Castel Rainero (Pancalieri, TO) - Piatti tipici piemontesi, preparati con ingredienti provenienti dall’orto annesso all’agriturismo. Un’esperienza gastronomica resa unica anche dalla location d’eccezione, immersa nel verde con tanto di piscina. 




Agriturismo Sassi Della Luna (Cenate Sopra, BG) - 9 ettari di meravigliosa natura, tra vigneti, ulivi, alberi da frutto, filari di frutti di bosco, un rigoglioso orto e un bosco in cui pascolano mucche, capre e pecore. All’Agriturismo Sassi della Luna la stagionalità è tutto, per garantire piatti lombardi gustosi e sempre freschi.




Agriturismo Le Tese (Lazise, VR) - Poco distante dal lago di Garda, l’Agriturismo Le Tese offre piatti della cucina tradizionale veneta e proposte più creative, tutto preparato con prodotti locali. L’ampio giardino, la terrazza e la sala per i più piccoli rendono questo indirizzo adatto per ogni occasione.




Agritur Eden Marone (Riva del Garda, TN) - Una splendida struttura, immersa nelle colline e nel verde, con una vista lago perfetta per gustare piatti trentini doc, preparati ovviamente con prodotti del luogo. La struttura mette a disposizione anche un menù senza glutine.




Agriturismo Mezzaluna (Malchina, TS) - L'agriturismo Mezzaluna si colloca nel parco del Carso Triestino, a soli 2 chilometri dal mare, in una location davvero meravigliosa sia d'estate sia d'inverno. Lo Chef Diego Musizza propone piatti della tradizione friulana, preparati con prodotti genuini e di prima qualità. Menzione d'onore per lo spazio dedicato ai bambini.




Agriturismo Ben Ti Voglio (Bologna) - All'Agriturismo Ben Ti Voglio si viene accolti da un'atmosfera davvero familiare, di quelle che sembra proprio di stare a casa. I piatti del menù sono rigorosamente emiliani, realizzati con materia prima stagionale e di qualità.




Mamma Chica (Cozzano, SP) - L'Agriturismo Mamma Chica è davvero un'oasi immersa nel verde. Qui oltre all'allevamento di pollame e alla viticoltura, c'è anche un grande orto in cui si coltiva frutta e verdura. Il tutto naturalmente viene servito alle tavole del ristorante secondo le ricette della tradizione locale. 




Agriturismo Ristorante Artisti del Cavallo (Foiano della Chiana, AR) - Immerso nella campagna toscana, l’Agriturismo Artisti del Cavallo è un luogo accogliente, dinamico e soprattutto genuino. La cucina è quella tipica regionale. Da non perdere le serate “All you can picio”, in cui mangiare pici a volontà.




Colle degli Ulivi (Assisi, PG) - Un locale semplice e genuino, i cui veri protagonisti sono la bellezza delle colline umbre e la bontà delle specialità gastronomiche locali. Al Colle degli Olivi si possono assaggiare ricette tipiche regionali in un ambiente romantico con tanto di vista panoramica.




Centuria Agriturismo (San Pio delle Camere, AQ) - Immerso nel bosco, poco distante dal centro di San Pio delle Camere, la Centuria è un agriturismo situato all’interno di una ex tartufaia. L’azienda agricola di proprietà fornisce la materia prima per realizzare gustosi piatti regionali.




Cadabò (Montecarotto, AN) - Sulle colline di Jesi si viene accolti da una cucina genuina e attenta alla natura. I protagonisti sono ovviamente i piatti tipici marchigiani preparati con i prodotti tipici del territorio coltivati dall agriturismo Cadabò.




L’Orto di Hans (Contrada Madonna di Loreto, VT) - Un angolo di paradiso all’interno della Tuscia viterbese, al confine con Umbria e Toscana. L’Orto di Hans è il luogo perfetto per godersi un po’ di relax all’insegna della buona tavola. Qui si possono gustare i prodotti tipici del luogo affacciati su una splendida terrazza rivolta verso la Valle del Tevere.




Le Terre del Sacramento (Guardialfiera, CB) - Grazie alla sua posizione collinare, da qui potrete godere di una bellissima vista sulla valle e sul lago circostanti. Protagonista assoluta però è la materia prima con delizie del territorio preparate con ingredienti rigorosamente a km 0. In un attimo è possibile scoprire il gusto più sincero del Molise.




Casa Scola Ristorante (Gragnano, NA) - A due passi da Gragnano, luogo sacro per gli amanti della pasta, da Casa Scola si possono gustare i sapori autentici di una cucina campana genuina, preparata con le ricette di una volta. 




Agriturismo Serine (Castrignano del Capo, LE) - All’Agriturismo Serine si percepisce fin dal primo sguardo l’autentico amore per la natura che caratterizza il posto. Qui le coltivazioni sono realizzate con tecniche sostenibili e le carni vengono esclusivamente da allevamenti locali. Il menù è ricco di proposte della cucina tradizionale salentina, da gustare affacciati sulla..........

Singolare allestimento sulla spiaggia di Roccelletta di Borgia La Bandiera del Mondo 1+1=3 "che vuol significare che due persone, insieme, creano un noi” Armonie d'Arte Festival lancia un messaggio alto e nobile

 Armonie d'Arte Festival lancia un messaggio alto e nobile, ma anche etico, simbolico e fortemente mediatico.


Sulla spiaggia di Roccelletta di Borgia – alla presenza del direttore artistico del Festival, Chiara Giordano , del sindaco di Borgia, Elisabeth Sacco e del direttore di Palazzo Reale a Milano, Domenico Piraina - è stata allestita “La Bandiera del Mondo. 1+1=3”, l'opera realizzata per il Festival da Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, a cura di Fortunato D'Amico e Francesco Saverio Teruzzi di Cittadellarte.

“Abbiamo fuso due espressioni d'arte – ha affermato l'artista Angelo Savarese - il noto “Terzo Paradiso” di Pistoletto e il mio progetto delle “Bandiere”. Da qui l'idea di creare “La Bandiera del mondo” unendo tutti i paesi. L'elemento forte è stato l'atto performante e partecipativo che si è creato con l'intervento attivo delle persone che hanno inserito una bandiera all'interno della forma realizzata. Qui in Calabria abbiamo avuto una grande partecipazione ed è significativo perché questa è una terra bistrattata che sta dimostrando di volersi riscattare e realtà come Armonie d'Arte Festival pososno essere decisive.”

“Con “La Bandiera del Mondo. 1+1=3” - ha evidenziato il curatore Fortunato D'Amico - Etica ed Estetica non sono più entità separate ma punti cardine da cui hanno origine le ispirazioni dell’Arte e la loro concretizzazione sensibile dentro l’universo del reale. Sulla spiaggia di Borgia abbiamo creato un rito per comprendere che occorre coniugarsi con gli altri per cambiare le cose. Quest'opera, infatti, ha un sottotitolo “1+1=3” che vuol significare che due persone, insieme, creano un “noi”. La Bandiera del Mondo farà un'altra tappa a Venezia il 10 settembre e poi il 16 settembre saremo a Milano per presentare l'opera e il catalogo, insieme anche a Domenico Piraina e al direttore artistico di Armonie d'Arte Festival, Chiara Giordano.”

“Questa collaborazione con Armonie d'Arte Festival – ha sottolineato l'altro curatore Francesco Saverio Teruzzi - continuerà tutto l'anno. Vogliamo tornare in Calabria, proseguendo anche la sinergia con il comune di Borgia che ha già visto il Terzo Paradiso protagonista e...........................

vorremmo anche intraprendere un discorso formativo ed educativo, coinvolendo tutta la provincia di Catanzaro.”

L'iniziativa è realizzata in collaborazione con Fondazione Pistoletto-Cittadellarte.

sabato 22 agosto 2020

Comunità Montane a 7 anni dalla loro cancellazione si andrà avanti con la liquidazione almeno sino al 2022 .... forse


 Sette anni dopi la loro “cancellazione”, la liquidazione delle venti Comunità montane calabresi ancora continua. Si andrà avanti, secondo l'ultima proroga approvata in Consiglio regionale, fino al 31 dicembre 2021. E dire che il primo testo fissava lo stop al 31 dicembre 2014, «data entro la quale la procedura di liquidazione deve essere completata».Ma un conto sono le formule scritte dai burocrati per i politici, altro sono i provvedimenti concreti. Tant'è che, nell'agosto 2016, in un'altra legge scritta per chiudere la faccenda, già si lasciava uno spazio alla possibilità di una dilatazione dei tempi: «Qualora ricorrano situazioni di particolare complessità delle operazioni», si può spostare il termine in avanti di sei mesi.

ll presidente della Calabria, Jole Santelli, ha nominato Giacomo Giovinazzo commissario straordinario per la liquidazione delle Comunità montane calabresiGiovinazzo è dirigente di ruolo della Giunta e attuale dirigente generale reggente del Dipartimento Agricoltura. Santelli, con proprio decreto, ha preso atto della individuazione di Giovinazzo, deliberata dalla Giunta lo scorso 28 luglio. Giovinazzo è stato confermato nel ruolo, essendo stato nominato già nell’aprile 2019 dalla.............

2 spaventosi incendi nel catanzarese intervengono 2 canadair e un elicottero a supporto dei vigili del fuoco e gli operai di Calabria Verde solo nella giornata di ieri sono stati censiti ben 119 incendi in tutta la Calabria.

 I Vigili del fuoco di Catanzaro sono rimasti per molte ore a lavoro per spegnere due vasti incendi che hanno interessato della vegetazione a Conflenti ed in località Prisa di GizzeriaNel primo rogo sono stati  impegnati un Canadair e squadre boschive dei vigili, con il supporto di una autobotte per rifornimento idrico e coordinate da un Dos, il Direttore delle Operazioni di Spegnimento. In località Prisa, invece, p stato interessato un bosco e il fronte di fuoco è stato fronteggiato da due Canadair e un elicottero S64F “Aquila Rossa”, in supporto alle squadre di terra. Per fortuna nessun pericolo per le varie abitazioni della zona.


Continua il duro lavoro di prevenzione ed intervento del servizio antincendio boschivo regionale dell’Azienda “Calabria Verde” che soprattutto giovedì 20 agosto è stato impegnato in una intensa attività in tutte le cinque province. In particolare, gli incendi gestiti complessivamente nella giornata sono stati 119 di cui: 40 nella provincia di Cosenza, 17 nella provincia di Catanzaro, 30 nella provincia di Reggio Calabria, 17 nella provincia di Crotone , 15 nella provincia di Vibo Valentia. Di questi 19 sono stati gli incendi che hanno interessato il bosco. Ma quello che ha impegnato maggiormente le sale operative sono stati gli incendi di interfaccia, vale a dire gli incendi che hanno lambito insediamenti civili. Gli incendi di interfaccia gestiti nella giornata di ieri sono stati quattro: due di questi hanno richiesto l’intervento di molte forze per il contenimento e il successivo spegnimento. Il primo ha interessato il territorio del comune di Bisignano (CS) dalle ore 13.55 di giovedì 20 fino alle ore 4. 56 del 21 agosto. Per domarlo è stato necessario l’intervento di due mezzi aerei della flotta di Stato (un elicottero che ha eseguito 22 sganci e un Canadair 9, diretti da un direttore delle operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco, oltre che un autobotte e una squadra di “Calabria Verde”; impegnata anche una autobotte dei volontari di Luzzi (convenzionati con Calabria Verde) oltre che una squadra dei vigili del fuoco. Vista la necessità di rifornire velocemente di acqua i mezzi AIB è stata inviata sul posto in supporto un’autocisterna di 9 mila litri della Protezione civile regionale. Ma l’incendio che ha tenuto in tensione per tutta la notte le sale e la struttura AIB regionale è quello che interessato il comune di Ricadi (VV). L’incendio era stato segnalato alle 17.40 del 20 agosto: inizialmente il rogo non si è mostrato particolarmente insidioso ma successivamente le condizioni sono peggiorate tanto da richiedere l’invio del personale dei vigili del fuoco del Comando di Vibo Valentia. Il momento più critico si è registrato quando alle 21.30 il DOS del Consorzio di Bonifica, inviato per la direzione dello spegnimento, ha comunicato al personale della sala operativa unificata permanente (SOUP) regionale: “La situazione è molto critica. L’incendio è molto vasto su più fronti in zona ci sono delle abitazioni ed anche attività turistiche”. A quel punto gli operatori in sala, in costante collegamento telefonico con i responsabili, hanno inviato sull’incendio tutte le risorse disponibili ed in particolare tre squadre con autobotte, tre squadre con pick-up e due squadre dei vigili del fuoco, coinvolgendo complessivamente circa 40 unità oltre che un ulteriore DOS di “Calabria Verde” per collaborare alla........................

direzione delle operazioni di spegnimento. Agli operatori di sala è arrivata la comunicazione del miglioramento della situazione da parte del direttore delle operazioni di spegnimento intorno alla mezzanotte. L’incendio è stato spento definitivamente e la bonifica è stata avviata però solo quattro ore dopo. Grazie ad un ottimo gioco di squadra non si sono registrati danni a persone e/o a cose.

venerdì 21 agosto 2020

Impatto terribile sulla SP 92 muore giovane centauro 25enne inutili i soccorsi del 118

 

Foto d'archivio

Un altro tragico incidente stradale è costato la vita ad un 25enne, L.R. Il sinistro è avvenuto nel tardo pomeriggio sulla provinciale 92, nei pressi di Girifalco, nel catanzarese. La vittima viaggiava a bordo di una moto quando - per cause ancora in corso di accertamento - si è scontrata con una auto, forse mentre questa stava per svoltare. L’impatto è stato fatale per il giovane motociclista che sarebbe morto sul colpo. Sul posto i sanitari del Suem 118 che hanno potuto solo constatare il decesso del 25enne, oltre alle forze dell’ordine che hanno eseguito tutti i rilievi per...................

giovedì 20 agosto 2020

Catanzaro il servizio di pronto soccorso una vera bomba a orologeria Nel periodo estivo arrivano persone da tutta la regione ma il personale è ridotto al minimo

 

Cinque medici in servizio da un lato, le ferie agostane dall'altro e in mezzo quel numero tre che spariglia le carte e mette a rischio la copertura dei turni notturni alla postazione di emergenza territoriale del capoluogo di regione. È il numero che contraddistingue la fascia notturna e che, praticamente in piena estate, sembra essersi trasformato in una sorta di bomba a orologeria per un 118 che continua a perdere pezzi e finisce per restare imbrigliato in turni che non quadrano. A dirlo è la freddezza degli schemi sintetizzati nella tabella delle turnazioni per il mese ancora in corso stilata il 24 luglio scorso e firmata dal capo del coordinamento della centrale operativa per Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Antonio Talesa.

A seguire la nota stampa diffusa da CISL MEDICI CALABRIA

Il Segretario Regionale Nino Accorinti

“Nonostante la CISL MEDICI abbia da tempo lanciato l’allarme sulla carenza di personale al SUEM 118 nessun provvedimento risolutivo è stato attuato! L’assenza di medici ha messo in crisi un sistema essenziale per la salute dei cittadini creando una situazione di disparità inaccettabile nello stesso territorio regionale che mina il diritto alla salute dei cittadini, con postazioni, dalle PET della Piana di Gioia Tauro a quelle della Provincia di Catanzaro, che sono state de-medicalizzate. E’ vero che esiste una “emergenza medici” aggravata dai turni per ferie estive e le malattie, ma è innegabile che una corretta programmazione del fabbisogno di personale avrebbe impedito che la situazione rilevata raggiungesse limiti di criticità inaccettabili con postazioni e/o turni senza medici in servizio ed adesso anche senza infermieri a bordo dei mezzi di soccorso. Difatti, è del 16 agosto la disposizione di servizio per il 118 dell’ASP di Catanzaro del Direttore del Dipartimento Interaziendale Area Centro con cui il medico e l’autista dovrebbero garantire il servizio ove sia assente l’infermiere e viceversa l’infermiere e l’autista dovrebbero garantire il servizio ove sia assente il medico. La situazione appare paradossale! La de-medicalizzazione ed adesso anche l’assenza dell’infermiere sono l’antitesi del soccorso in emergenza-urgenza laddove il tempo trascorso dalla chiamata alla centrale operativa e l’intervento del medico fa la differenza tra la vita e la morte. Non si può pensare ad un servizio di emergenza senza medici, che sono gli unici professionisti cui competono la diagnosi e la definizione della terapia più appropriata. Diversamente, l’invio di ambulanze senza medico a bordo, che risultano insufficienti ai fabbisogni di cura, può verificarsi solo in presenza di una precisa programmazione aziendale e con predefiniti protocolli organizzativi operativi. La riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza appare, quindi, non più differibile. D’altra parte è rimasta ancora inattuata la riqualificazione stabilita dal DCA del 04.11.2016 che approvava il programma operativo 2016-2018 prevedendo tra le diverse azioni anche la riduzione delle centrali operative da 5 a 3, la sostituzione dei mezzi di soccorso obsoleti ed il rinnovo della convenzione per il servizio di elisoccorso. La migrazione dei professionisti verso altri settori, anche con l’avvallo delle Direzioni Generali, è cresciuta e si ritiene accrescerà ancora di più se non si interverrà celermente sul piano organizzativo, normativo e contrattuale. La CISL medici ritiene non più procrastinabile il passaggio alla dipendenza dei medici in convenzione che hanno i requisiti e di mutare gli attuali rapporti a tempo determinato con contratti a tempo indeterminato. Inoltre, ritiene necessario, attraverso le possibilità previste dagli accordi decentrati, riconoscere l’intensa ed indispensabile attività di questo personale adeguando il trattamento economico agli standard europei, superando il vecchio accordo regionale, emendato anche di recente, che ha creato e crea tante incoerenze e contrapposizioni. Il Suem 118 è un servizio importante e delicato per la tutela della salute del cittadino. Non si può accettare che scelte gestionali inappropriate e l’immobilismo dei management aziendali depotenzino un sistema già ad un passo dal collasso. La CISL medici ribadisce la necessità che un soccorso avanzato debba prevedere la presenza di medico ed infermiere che, con le..........................

mercoledì 19 agosto 2020

A Pentone apre "Demetra" un panificio speciale alla riscoperta degli antichi sapori con farine antiche che identificano il territorio

 Tantissimi auguri di buon lavoro agli autori di questa bella nuova attività 



Articolo tratto dal Quotidiano del Sud 

Taverna proseguono in Sila nello stupendo scenario del Grande Albergo delle Fate i vari appuntamenti dell'estate 2020

 

Si è svolta domenica 16 agosto la seconda giornata di Hyle Fest, festival letterario curato da Elena Dardano e promosso dall’Amministrazione Comunale di Taverna con il sostegno dell’Ente Parco Nazionale della Sila. Inaugurato domenica 9 agosto, è in programma presso il Grande Albergo Parco delle Fate di Villaggio Mancuso per le successive domeniche del mese. 

Ad aprire la seconda giornata del festival, alle ore 11:00, il laboratorio per bambini nella sezione Hyle Garden, collaterale al programma principale. Il laboratorio, partendo dalla lettura di alcuni libri editi da Coccole Books, casa editrice specializzata in letteratura per l’infanzia, ha coinvolto i più piccoli in attività ricreative sui temi della natura, delle emozioni, della famiglia, dei ricordi.

Ha aperto il pomeriggio e il programma principale la presentazione del libro Il figlio del mare (Pellegrini Editore) dell’archeologa e scrittrice Eliana Iorfida, in dialogo con la scrittrice e giornalista Elvira Fratto. La conversazione si è svolta in un dibattito intenso e brillante attraverso i temi principali del libro, per un viaggio tra le figure della grecità e i miti che lo hanno ispirato: dalla storia di Antigone alla nascita di Venere, dal mito di Leda alle suggestioni delle tragedie arcaiche.

A seguire, la presentazione del libro Alle origini della nuova ‘ndrangheta: il 1980 (Rubbettino Editore), del professore, già deputato e consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, Enzo Ciconte in dialogo con l’avvocato e scrittore Umberto Ursetta, per un appassionato incontro che, a ritroso fino alla Calabria del 1980, ha saputo illuminare uno tra gli anni più controversi e oscuri della storia italiana. La riflessione ha indagato aspetti politici, economici e sociali interrogandosi sul passato e offrendo suggestioni per la comprensione dell’immediato presente e imminente futuro.

Prossimo appuntamento domenica 23 agosto alle ore 16:00 con il reading musicale di Ettore Castagna a partire dal suo nuovo libro Della Grecìa perduta (Rubbettino Editore). A seguire, la conversazione con lo scrittore Domenico Dara sul libro Appunti di meccanica celeste (Nutrimenti), in attesa dell’uscita del nuovo libro Malinverno (Feltrinelli Editore).


Il 16 agosto in Sila presso il Grande Albergo delle Fate, è terminata con determinazione dei primi tre classificati, la II° Edizione dell’estemporanea di pittura “Sulle Tracce del Cavalier Calabrese” Segni del sacro e della Fede popolare nella terra di Mattia Preti. manifestazione promossa dall’Avis Sorbo San Basile – Presila ODV, guidata dal Presidente Daniela Giglio, in sinergia con il Comune Taverna, Museo Civico, Accademia di Belle Arti Catanzaro, Istituto Comprensivo Taverna, BCC del Catanzarese, Avis Provinciale Catanzaro, le Pro-Loco di Taverna, Fossato Serralta e Magisano, l’Associazione Culturale Trschine, Taberna Radici e Oltre, Artè Soc. Cop. Sociale, La Combriccola Sorbese, la Bottega D’Arte Giovanni Marziano, l’Ass. di Promozione Sociale Piantasogni, Lilliputians, Il Cagno, la Sfera e My Tour Sila. L’estemporanea si è svolta lunedì 10 agosto 2020, nel Comune di Taverna in Provincia di Catanzaro, la partecipazione è stata aperta a tutti. E’ stata una estemporanea di pittura particolare che esula i canoni classici di una estemporanea d’arte, avendo un tema “Segni del sacro e della Fede popolare nella terra di Mattia Preti” su cui lavorare che per forza di cose ha influenzato sia gli artisti che i giudizi sulle opere. Manifestazione che ha registrato un notevole partecipazione, ben 26 artisti si sono voluti cimentare e offrire la loro arte ad attenti cittadini e visitatori che hanno potuto esprimere la loro valutazione nella giuria popolare. L’obiettivo prefissato di diffondere la cultura del Dono, in questo caso “Donare Cultura”, è stato raggiunto con successo, si sono realizzate e donate opere per un condiviso patrimonio culturale e artistico orientato anche come cifra formativa per le future generazioni. Gli artisti ispirati dagli scenari urbani e naturali del vecchio borgo hanno prodotto opere di vario spessore e tenore, figurative e meno convenzionali, orientati dal loro personalissimo modo di intendere il tema proposto, immersi in scenari che di arte sono portatori. L’estemporanea si è svolta lunedì 10 agosto 2020, nel Comune di Taverna in Provincia di Catanzaro, la partecipazione è stata aperta a tutti. E’ stata una..........................