venerdì 30 aprile 2010

L'ULIVO :POESIA ,PREGHIERA DEDICATA ALL'ALBERO SACRO SIMBOLO DEL NOSTRO TERRITORIO

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una bellissima poesia,lode,preghiera  verso al'albero più bello,più sacro; il quale è anche il simbolo del nostro territorio l'ulivo
        L'ULIVO
Creatura di DIO, ulivo benedetto
resistente allo scorrere dei secoli,
albero frondoso e fecondo
che non cedi all'impeto del vento,
donaci di resistere al vento,
al sole ed a tutte le fatiche della vita.
Albero sacro,ascolta la preghiera dell'uomo!
Tu dalle esili foglie,dai magri rami,
dal cavo e contorto tronco,
donaci l'argenteo tuo colore
e tocca le nostre anime col tuo profumo
e l'olio di esultanza che doni a larghe mani....
Albero sacro al Signore ,
che ti scelse per elevare la sua preghiera al padre,
donaci ancora bei pensieri mattutini,
la tua bellezza,la tua maestosità
e sopratutto la saggezza di comprendere le fatiche
di cui ti sei fatto carico per erigerti dalla terra con vigore...
Tu somigli a noi esseri umani.
Cresci rigoglioso in mezzo alle pietre,
spesso in situazioni difficili
senza cedere e con saggia ostinazione
e quasi umano e sacro orgoglio,
dimostri tutta la tua vecchiaia.
T'incurvi,ti contorci,presenti larghi squarci,
ma ti ergi quasi a toccare il cielo.
Albero sacro simbolo di vita donaci vita in abbondanza,
salde radici, frutti profumati.
Tu più sacro della vite,più della spiga,
albero insigne,versa su di noi la pace che ti irradia.
Fortifica il nostro crescere nel tempo della vita e fruttificheremo amore...
Possiamo essere ,o Signore,come ulivo verdeggiante nella tua casa
E confidare nel Tuo amore sempre e per sempre (Salmo 52,8).
Tocca DIO Onnipotente le nostre anime,
come tocchi il sacro ulivo in tutte le sue foglie

Amen.                                     Felicia Carresi



giovedì 29 aprile 2010

PROVERBI , MODI DI DIRE, "DITTI " CALABRESI (LETTERA B )

Eccoci alla lettera B la quale è abbastanza avara di proverbi o ditti .Dopo varie ricerche abbiamo raccolto ben poco speriamo che nei commenti ne arrivino di nuovi  che hanno  la B come primo vocabolo tipo: "Baruni mangia n'cridenza u pezzenta nu mangia de nenta"
BASTA NA PINNA......MAH TI SPINNU.
BELLA VESTUTA, BRUTTA E SUTTA
BELLA NU SIGNU, BRUTTA NEMMENU, A PARU DI BELLI POZZU STARA
BENEDICA,BENEDICIMU;CCHJU' POCHI SIMU E CCHJU'MEGGLIU STAMU
BONASIRA A  STA BELLA CUMPAGNIA
BONANOTTA A TUTTI STI SONATORI
 BONU TEMPU E MALU TEMPU, NO DURANU TUTTU U TEMPU 
 BOTTA E.... CULU !
 BOTTA E....SANGU !
BRUTTU  CU A BRUTTA.BELLU CCU CHINA VO'
BUSSARA CU U PEDA

martedì 27 aprile 2010

UN SITO UNESCO IN CALABRIA .........O RIMARRA' SOLO UN SOGNO ?

Entra ed esce dal cassetto ciclicamente. Ci hanno provato tutti :
amministrazioni,associazioni,università ecc… per raggiungere quel sogno (per il momento rimasto tale ) chiamato UNESCO .La Calabria lo coltiva da anni ,ma sino ad oggi nessuna proposta è riuscita a superare l’ultimo gradino,l’ultimo scoglio per entrare finalmente tra i beni riconosciuti come patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO. Tanti sono i siti che di volta in volta si sono proposti,canditati per poter ottenere un posticino al sole .Invano a tutt’oggi la nostra regione non conta neanche un sito riconosciuto dall’UNESCO. In tutti quest’anni l’unico sito ad aver conquistato l’anticamera del paradiso è stata la Cattolica di Stilo,insieme ai complessi bizantini basiliani che fanno bella mostra lungo la costa jonica Calabrese .Ma il tutto finisce qui, si tratta di una lista propositiva che solo pochi siti hanno conquistato,ma come abbiamo visto non sempre vuol dire riconoscimento definitivo. Per ottenere il definitivo 'ok' si valuta la valenza storica,artistica,culturale,naturalistica di un determinato posto. Bisogna aggiungere anche i cosiddetti beni “immateriali “ come per esempio la cultura grecanica .Per chi riesce a spuntarla non solo tanti onori,ma anche impegni concreti di mantenere alti gli standard di valorizzazione,salvaguardia ,tutela del sito,con complessi e rigidi piani di gestione da rispettare. I club UNESCO della Calabria riuniti nella scorsa settimana ad Assisi all’assemblea nazionale della federazione Italiana iniziano a capire che forse sia arrivato il momento di cambiare strategia inserendo non più i soliti siti ma cercando di scoprirne di nuovi allargando gli orizzonti di quella Calabria nascosta che aspetta di essere valorizzata ,salvata,rivalutata come i tanti piccoli centri storici che custodiscono ancora gelosamente tanti tesori come nel caso specifico di Sellia ,spesso confusa con Sellia Marina, con un centro storico bellissimo,pieno di viuzze,case millenarie che al suo interno custodiscono gelosamente molti ricordi di una vita contadina oramai dimenticata;definito da molti per la sua particolare conformazione un spendido presepe, riuscendo meno di un anno fa a conquistare il titolo di borgo più bello della Calabria battendo paesi molto più conosciuti,più blasonati. Ma forse proprio questo diventa un’arma in più per vincere: il riscoprire quei posti ,quei piccoli borghi sconosciuti anche a noi Calabresi che aspettano solo di essere riscoperti,proposti.

lunedì 26 aprile 2010

DIZIONARIO DIALETTALE SELLIESE (lettera e)


La lettere E forse rimane la più povera di vocaboli in dialetto selliese in assoluto,tanto che la si voleva incorporare con la F,speriamo che nei commenti si riesca ad arricchirla. E come erbara località di Sellia che si intravede nella foto .Zona e manca ma nello stesso tempo un'ottima zona per l'olio d'oliva con una gradazione ottima veramente da extra vergine dop.La strada interpoderale d'erbara fu la prima che venne quasi completamente cementata ,se i nostri nonni per andare a Catanzaro percorrevano la strada" du voscu" per andare alla fiera più importante del circondario( la fiera di trinchisi )scendevano d'erbara la quale si svolgeva subbito dopo aver attraversato a hjumara che richiamava moltissime persone e venditori 


‘E art. Le
‘E prep. Di, da
EBREU s.m Ebreo
EDARA s.m Edera
EMBE' verbo Ebbè
EIU pron.pers. Io
ECCETTU prop.Eccetto
ECCU avv. Ecco
ERBARA Luogo,terreno
ERBAZZA s.f Erba
ERRAMU agg. Errante
ETERNU agg.Eterno
ETTICU agg. Tisico
EVERU avv.Davvero

venerdì 23 aprile 2010

MESE DI MAGGIO- MESE MARIANO

Parrocchia San Nicola di Bari – Sellia

Mese di Maggio – Mese Mariano

Carissimi parrocchiani,

con questa mia lettera vi saluto e vi benedico. Come voi sapete sta per incominciare il Mese di Maggio che da sempre la Chiesa e la devozione popolare dedica alla Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra. Come Parrocchia fortemente mariana e come comunità vorrei che lo vivessimo bene questo mese, con più zelo, nel rispetto del suo vero significato, crescendo nell’amore verso la nostra Madre Celeste.

La Vergine Maria, Madre della Redenzione, è nostro modello in ogni virtù. Cresceremo nel suo amore se la imiteremo nella sua santità. Per questo in questo mese tanti saranno i momenti di preghiera che ci avvicineranno alla Vergine Santa.

Sul retro di questa lettera sono segnati tutti gli appuntamenti. Mi preme però spendere qualche parola in più su alcuni di essi.

Preghiera per le famiglie: durante le domeniche del mese di maggio le famiglie della comunità saranno divise in gruppi. nella santa messa domenicale si pregherà per un gruppo diverso di famiglie i cui nomi verranno inseriti in un braciere. Alla fine della santa Messa tra le persone presenti sarà estratta una statua della Vergine Maria.

Preghiera per le mamme: nel mese di maggio avremo un’attenzione particolare alla figura della mamma (il 9 maggio giorno della festa della mamma, saranno benedette tutte le mamme). E ogni mercoledì alle ore 17,00 nella chiesa di San Nicola e il giovedì alle 17,00 sarà celebrata la messa per le mamme.

Sante Messe per quartieri: Anche quest’anno celebreremo le messe per quartiere. È un momento importante. È bello che tutti insieme le famiglie al completo partecipino a questo momento.

Pellegrinaggio parrocchiale: Per concludere un anno parrocchiale di intenso lavoro ho pensato di fare insieme a voi un pellegrinaggio parrocchiale presso il Santuario di Porto a Gimigliano dove non tutti sanno che la Madonna di Porto di recente è stata nominato patrona della Provincia di Catanzaro. sosterremo in preghiera dinanzi al quadro, visiteremo il santuario, celebreremo la messa, incontreremo le suore del luogo e visiteremo la casa di cura.

Torneo Calcio Bambini: giorno 16 maggio si terrà il primo torneo calcio bambini parrocchiale con quattro squadre: 1. San Nicola; 2. l’Immacolata; 3. Madonna del Rosario; 4. Madonna della Neve.

Recita “i misteri della Luce”: per omaggiare la Vergine Maria e valorizzare la chiesa del Rosario abbiamo pensato a questa bellissima recita messa in scena dai bambini della comunità con l’aiuto dei catechisti domenica 30 maggio alle ore 19,00 nella Chiesa del Rosario.

Se ci impegneremo tutti, trascorreremo trentuno giorni di riflessione, meditazione, conversione, preghiera, propositi, impegni per dare alla nostra vita e a quella del mondo intero una vera conformazione mariana. È l’augurio che faccio a voi tutti: che possiate stravolgere il mondo con il vostro grande amore per la Vergine Maria, Madre della Redenzione, Madre della Chiesa, Madre nostra.



Il parroco

Don Francesco Cristofaro

giovedì 22 aprile 2010

CANZONI FILASTROCCHE POPOLARI CALABRESI (RACCOLTA n° 1 )

Animi purganti chi allu munnu siti stati allu purgatori siti e’llu pararidisu aspettati e pregati l’eternu Patre e pregatilu volenteri ca nn’aviti gran misteri!


Signura meu, fa fara bonu tempu ‘ppe nnu s’accatta llu ciucciu papà ‘ppennu c’è va' a cavallu mamma!


Lucertulella mia, u jestimara a Diu, nemmenu alla Madonna, jestima allu diavulu ccu lli corna!!
......Nu nsignnu statu nne' eu, e nne' a Madonna ma u diavulu ccu' i corna


Caru cumpari, si voi ‘ti’ mmitu, porta a carna ch’eiu portu u spitu porta u vinu ca ‘u meu è acitu porta u pana ca ‘u meu è mucatu caru cumpari si voi ‘eu t' mmitu......


Cuccu meu bellu, cuccu meu d’oro, quanto ce vò ppe nu moru? Cuccu meu bellu, cuccu meu pulitu quantu ce vò ppennu me maritu?


O Matre delle grazie durcissima Maria fai cuntenta e salva st’affritta anima mia, tu fosti benedetta visitasti a Lisabetta e visitasti l’anima mia nell’ura dell’agonia!


Tessi tessi, ncanni ncanni ja alla valla e portava lli panni e lli panni e lli pannizzi ‘a Madonna ccu lli trizzi e lli trizzi ncannulati ‘a Madonna e ‘nna Mmaculata!


Sant’Antoni meu benignu tanta brutta un ce signu tegnu dote, tegnu avire tu ‘u sai ‘cchi vojju dire!


Fazzu ‘u vutu alla Madonna du ritu, ppemma  mi fa trovare nu bbonu maritu!


Vena Natala e n’unnaju dinari me pijju na pippa e me mintu a fumari


Carnalevari tutù mancia pasta e maccarruni quannu sona lla trummettella ni manciamu ‘la sozizzella
Carnalevari,carnalevari cornu a ru culu tti' pozza piglijari


Luna luna famma na pitta e nna' cullura...e fammila mollicella cca' tegnu i denti e nna vecchiarella


Santa Maria du voscu fammi passara ssa mmunnizza ‘e l’occhiu si è ducia assaggiala si è amara caccciala !


Gori gori e gora gora aperta ‘a porta e vida cchi trova trova nnu monacu cappuccinu chi cusia l’abbitinu,l’abbitinu è già cusutu duminichellu è nnu curnutu!


Domani è dduminica e tagghiamu ‘a capu a mminicu, mminicu ‘un c’è a tagghiamu allu rre ‘u rre è mmalatu a tagghiamu allu sordatu, i surdati sunu alla guerra e vattimu ‘u culu ‘nterra!



Gallinella zzoppa zzoppa quante pinne teni ncoppa e nne teni vintiquattru unu, dui, tri e quattru


E lli grilli ccu lli grilli vanu zumpannu ‘e cca e dde llà fa’ la ninna, la ninna fa’bellu battellu di mamma'


Sutta ‘a pergula ce sta ‘l’uva primu chiumpa e poi matura,ciofferi e ciofferà,cala cannella avimu e trjinca'


Zzù Nicò, zzù Nicò c’è na fimmina ca te vò e sta' sutta na cerasa zzù Nicò  vò mma' ti vasa!


Sutta ‘u lettu da zza vecchia c’è nu frittula cacata china parra u primu sa l'ha manciata.
tegnnu i chiavi e Santu Nicola e pozzu parrara sinu a cchi moru


All’otaru e santa Maria pozzu parrare bella mia.


Na ura dorma lu gallu due uri ‘u cavallu tri uri ‘u viandante quattru uri dorma l’amante cinque uri ‘u studente sei uri ‘a bona gente sette uri ‘u biforcu ottu uri ogni porcu


Passau llu tempu meu passau lla fulla quannu eiu jivi all’acqua ccu la cistella


Pizzica nnanna pizzica nnanna alla porta de sant’Anna e sant’Anna e Caterina  ce